In molte scuole è ripresa l’attività. Nel paese ci sono ancora scuole occupate dalle persone che hanno perso la casa per le inondazioni, ma tutto sta lentamente tornando alla normalità.

La mia salute sta migliorando, e nonostante la debolezza ho potuto dedicarmi a mettere un po’ più a punto l’applicazione web che sto preparando per gestire le finanze del fondo prestiti in vista della mia partenza.

È da un mesetto che ci lavoro nei ritagli di tempo (e a volte sottraendo tempo a cose forse meno importanti), ed è quasi funzionale nelle cose principali.

Domani spero di andare al ritiro dei preti diocesani.

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1:52 pm

Ritiro

Oggi cominciava il ritiro del clero diocesano, per terminare venerdì.

Avevo in programma di andare, ma da ieri sera ho la febbre. Spero di rimettermi in sesto presto.

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È venuta alla parrocchia oggi pomeriggio la gente che vive nella cañada di Ponce. Sono una trentina di famiglia a cui si è allagata la casa, e vari di loro hanno perso tutto quello che avevano.

Purtroppo, ancora più delle famiglie del “buco” de La Mina, quelle famiglie devono pensare a trasferirsi da un’altra parte. Non è facile, come mi diceva una di loro, Mamín, una signora quasi anziana di una sessantina d’anni: “Ho comprato questo pezzetto di terra a Fausto” (un proprietario locale) “e qui ho potuto costruire con moltissimo sforzo qualcosa. Riesco a malapena a mettere insieme i soldi per mangiare. Dove vado?”.

Aiutare queste famiglie non sarà facile. Anzitutto perché non è giusto aiutarli a ricostruirsi una vita lì dove sarà sempre in pericolo. E poi per il rischio assistenzialismo. È notorio, in questo paese, che i poveri vanno a vivere in posti malsani e pericolosi con la speranza che un giorno qualcuno (normalmente il governo) dia loro un pezzo di terra in una posizione migliore.

A questo proposito il governo sta dicendo che risolverà il problema di tutti posti abitati non abitabili, e lo risolverà definitivamente. Come? vedremo.

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1:37 pm

Solidarietà

Passata l’emergenza, la comunità cristiana comincia a organizzare gli aiuti.

Un piccolo gruppetto di giovani di Santa Margarita ha fatto stamattina il giro dei negozi di alimentari chiedendo un aiuto per le famiglie a cui si è allagata la casa. E hanno raccolto parecchio!

Anche il settore Nueva Alianza sta raccogliendo soprattutto viveri, che consegneranno oggi stessi alle famiglie più disastrate.

Grazie, Signore, per questa gara di solidarietà.

In missione abbiamo dei fondi per queste emergenze, stiamo vedendo quali sono gli interventi più urgenti.

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Non sono ancora riuscito a produrre gli elenchi “ufficiali” dei bambini iscritti al catechismo.

Avendo circa quindici centri di catechismo è giocoforza far realizzare le iscrizioni ai catechisti, ai quali spiego come fare ma poi fanno come vogliono, o probabilmente come possono.

Alla riunione di stasera speravo che mettessimo a posto le cose, ma non c’è stato verso: tra chi non c’era, chi s’era dimenticato, e chi non è in grado di fare le cose è tutta una confusione unica.

Domenica faremo una riunione straordinaria con tutti i catechisti, con la speranza di risolvere questo nodo di Gordio.

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Ci siamo riuniti stasera con le famiglie de La Mina a cui si è allagata la casa nei giorni scorsi. Sono una quarantina in tutto. Sono famiglie che da tempo vivono nel disagio, perché quasi tutto l’anno hanno la strada allagata, piena di pozzanghere. La maggior parte delle case hanno un muretto di 40/50 cm davanti alla porta per impedire che l’acqua entri in casa tutte le volte che piove.

La radice del problema sta nel fatto che vivono in un buco, quattro metri più in basso della zona circostante.

Mi chiedono una mano per ottenere dal governo o dal comune l’asfalto della strada e la realizzazione di venti pozzi filtranti.

Loro hanno l’idea che con questo si risolverà il problema, da parte mia sono convinto che risolverà il problemini di tutti i giorni, ma non impedirà che si ripetano situazioni come quella dei giorni scorsi. A mio parere l’unica vera soluzione sarebbe quella di rialzare tutte le case, annullando il piano terra e trasferendosi al secondo piano. Soltanto a questa condizione eviterebbero futuri allagamenti.
Vedremo nei giorni scorsi cosa riusciamo a muovere.

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Ho girato stamattina cercando una scheda madre buona per cambiarla al server edubuntu della scuola, ma i vari grossisti girati non ce l’hanno: la settimana prossima.

I prodotti tecnologici che arrivano qui sono quelli che si vendono bene, gli altri bisogna ordinarli apposta.

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La prossimità della tormenta ha fatto sì che la Messa del giorno dei Santi (che qui non è festivo) fosse mezza desolata.

Così la Adorazione Eucaristica dell’Apostolato della Preghiera del pomeriggio.

E neanche la riunione con la pastorale familiare si è potuta fare.

Potenza di una tormenta!

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Vi segnalo questo bel resoconto della visita del nostro arcivescovo, pubblicato da don Stefano Olivastri sul Cittadino.

Leggetelo e leggete il settimanale intero!

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in questi giorni mi è venuta in mente una barzelletta stupida di quando ero piccolo. Parla di un paese dove sta piovendo a dirotto, e non smette, e l’acqua comincia a formare pozze, e poi piove ancora, e l’acqua cresce, e comincia a formare laghi e ad arrivare sopra il livello dei pavimenti, e continua a piovere, e l’acqua sale sale sale sale… e tabacchi!

E questa situazione stiamo vivendo, senza tabacchi perché qui non fuma quasi nessuno! In casa delle suore l’acqua è arrivata al livello delle ginocchia!

È la tormenta tropicale Noel, che da sabato sta scaricando acqua sul paese.

Suor Modesta stava cercando di chiamare i pompieri, per vedere se potevano fare qualcosa per ritirare l’acqua dal giardino. Ma di fatto sono impegnati in altre attività più prioritarie.

Le pompe che risucchiano l'acqua dal giardinoCosì abbiamo cercato gente di qui che fanno il servizio di svuotare le cisterne dell’acqua. Ho trovato due pompe, e poi ne ho affittato altre due più potenti. Il risultato si vede, ma non è all’altezza delle “specifiche dichiarate” delle pompe. Quello che me le ha affittate mi ha parlato di una capacità di pompaggio di 100.000 litri all’ora, ma in realtà sembra che il valore reale sia meno della metà. Fatto sta che dal mezzogiorno, quando abbiamo messo la prima pompa, fino alle otto e mezzo di sera, siamo riusciti a portare via quindici centimetri d’acqua. Tenendo presente che l’area inondata ha una superficie di circa 3.000 metri quadrati, significa che abbiamo risucchiato circa 500 metri cubi di acqua!

La cosa bella è che tutta la gente che vive di fronte si alternavano per vedere come andavano i lavori, e molti di loro si sono uniti spontaneamente e hanno dato una mano importante. Anche i bambini, tra una nuotata e l’altra nell’acqua, aiutavano a raccogliere le foglie e i detriti che potevano tappare i filtri di risucchio delle pompe. È stata una bella manifestazione di solidarietà.
Domani si continua. Sperando che stanotte non piova, perché se piove a dirotto come la notte scorsa ci rialza il livello dell’acqua di altri venti centimetri.

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7:29 pm

Tutto fermo

Tutto il paese è praticamente fermo. Le scuole sono chiuse. Vari pezzi di quartiere si sono inondati completamente e la gente è in un qualche rifugio. La tormenta tropicale Noel ha messo in ginocchio il paese! A scuola sono venuti a lavorare solo Edilenia, la segretaria della parrocchia, e alcuni portieri.

Le suore sono in ginocchio anche loro, o meglio, sono con l’acqua al ginocchio, perché l’acqua non accenna a diminuire nel giardino e in casa loro. Se continua così, domani bisognerà fare qualcosa!

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Siamo inondati dalla pioggia a causa di una tormenta tropicale (un mini ciclone), il cui occhio sta transitanto da sud verso nord all’altezza della costa ovest dell’isola.

Da tre giorni sta piovendo, e ciò mette a dura prova la capacità del terreno di assorbire l’acqua.

Nel territorio di Santa Margarita c’è un posto che chiamano “il buco”, perché è un affossamento senza sbocco, e anche in condizioni normali c’è sempre fango, e se piove, si fanno laghi che durano abbastanza. La pioggia di stanotte ha fatto entrare l’acqua in una ventina di case, le quali, nonostante abbiamo sul davanti muretti di altezza di 20/30 cm, si sono riempite di fango. Sono stato a vedere la situazione alle otto, e ho chiamato il giornale più grande, che ha subito mandato giornalista e fotografo. Hanno raccolto molte foto e varie testimonianze, vedremo che risalto possono dare alla cosa, e se sarà sufficiente per smuovere le autorità.

L'acqua che inonda la casa delle suoreE anche nel nostro cortile l’acqua sta salendo, perché i due filtranti che abbiamo sono saturati, e la zona allagata è già di 4/500 metri quadrati. L’acqua è già 15 centimetri sopra il pavimento della casa delle suore, che quindi sono all’umido come non lo sono mai state.

L'acqua che invade la casa delle suorePurtroppo non si può fare molto, bisogna soltanto aspettare che smetta di piovere.

Commenti

Grandioso come riuscite ogni volta a sdrammatizzare situazioni inusuali come questa della tormenta tropicale.

Mi ricordo che la pioggia lì mi aveva un po’ scioccato, perchè diluvia e c’è tantissimo fango! All’inizio ammetto di non aver gradito affatto, invece poi mi sono adattata e anzi dopo mi univo ai ragazzi del bario che quando piove festeggiano.

Vedo che lo fate anche voi, grazie! Il vostro è un esempio bellissimo il vostro.

Non ho potuto fare a meno di stampare la foto con Lorenzo, Blessila e Modesta, fantastici!

Un abbraccio di pace.

Guardando la TV abbiamo visto la situazione a Santo Domingo…e abbiamo immediatamente pensato a voi…grande diario che ci fa sapere sempre come state e cosa fate!!!!

Da quello che vedo, direi che riuscite a trovare comunque l’allegria anche in qusti momenti umidi…

Un abbraccio a tutti!

Erika, Alessandro e Francesco

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Oggi pomeriggio l’arcidiocesi di Santo Domingo ha vissuto un momento bellissimo, testimoniando il suo amore alla vita dei più piccoli: da tutte le duecento e più parrocchie ci siamo radunati nel Malecón, dove abbiamo camminato e poi celebrato l’Eucaristia presieduta dal card. Nicolás López Rodríguez.

La pioggia, caduta insistentemente (è da due giorni che piove giorno e notte) non ha impedito che si riunisse molta gente, forse un totale di 4/5.000 persone, all’insegna dell’affermazione del valore della vita umana fin dal concepimento.

La cosa che più colpiva, soprattutto noi italiani, è il rifiuto categorico e chiaro dell’aborto. “Sì alla vita, no all’aborto”, “se vi avessero abortito non sareste diputati” (in spagnolo fa più rima che in italiano: “si les hubieran abortado, no serían diputados“) gli slogan più gridati durante la camminata.

Il card. López Rodríguez, dal canto suo, nell’omilia ha definito l’aborto barbarie e crimine. Ha denunciato chiaramente che chi promuove l’aborto nel paese son piccoli gruppi pinguamente finanziati da gruppi di potere stranieri.

C’erano la maggioranza dei preti e dei diaconi permanenti, e tre deputati, schierati contro l’aborto non per convenienza ma per il loro sistema di valori, hanno partecipato attivamente alla camminata e alla Messa.

La cosa però che più mi colpisce, qui, è vedere come la gente semplice non riesce a capire come si possa promuovere l’aborto. Al partire dalla parrocchia, l’autista di un autobus che ci accompagnava, una persona abbastanza slegata dalla chiesa, mi domandava come è possibile che ci sia chi sostiene che l’aborto sia un diritto.

Sono cose e situazioni che ti fanno domandare: ma chi è in verità sottosviluppato?!?

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La Messa che sono stato a celebrare stamattina a Duquesa è stata mezza depressa.

Non c’era nessuno a parte la gente della stessa comunità, e si sono rivelate tutte le deficienze che hanno: i canti arraffazzonati, le letture mal lette, bambini che facevano baccano, un colmado a poca distanza con una bachata insistente, le mosche che non lasciavano in pace neppure un momento.

Ma al di là di ciò, rimane la fede della poca gente che vive la chiesa, una decina di adulti e altrettanti bambini.

Al sabato tre catechisti di Santa Margarita vanno a dare una mano all’unica catechista di là, Juanita, e la speranza è che poco a poco questa gente si formi.

Vi chiedo una preghiera anche per loro!

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Taína con suor Modesta e suor Blessila all'atto di graduazioneStasera c’è stato l’atto di graduzione di Taína. Taína ha studiato in un collegio privato, apparentemente buono, vicino al Guaricano, di proprietà di un evangelico.

PTaína accompagnata dal suo padrino, suo papàadrino d’eccezione era suo papà, e alla cerimonia erano presenti anche sua mamma e suo fratello più piccolo.

E sembra che sia stata una studente eccezionalmente buona, perché le hanno dato il trofeo della studente migliore!

Taína orgogliosa del suo trofeo (nella casa inondata dall'acqua)La foto che la ritrae con il trofeo è stata aggiunta lunedì, quando la casa delle suore era invasa dall’acqua.

Commenti

Felicitazioni e un grande affettuoso abbraccio.

Ti aspettiamo!

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La Messa per i malati è toccata oggi al settore San Francisco della Divina Misericordia.

Come sempre, è una gioia grande vedere il sollievo che tante persone ricevono dall’incontro con il Signore Gesù, oltre al fatto che hanno la possibilità di vivere una Messa piena, almeno una volta tanto.

Grazie, Gesù, perché ti manifesti in mezzo a noi!

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Come tutti gli anni, abbiamo partecipato numerosi alla cena benefica del seminario minore.

La cena in realtà è l’ultimo momento di questa attività, che si snoda attraverso qualche piccolo discorso del nunzio e del rettore del seminario, e che è allietata dalla musica cristiana di qualche buon cantante. Non manca mai qualcosa preparato dai seminaristi, e quest’anno la bella sopresa è stato vedere Elvis, il figlio di Bilma, che ha cantato da solista. Con buoni risultati! Complimenti, Elvis.

Ho avuto la gioia di scoprire anche che nel seminario minore c’è un ragazzo di Santiago el menor che è cugino di una famiglia abbastanza attiva a Santa Margarita.

L’unico piccolo inconveniente di questi momenti è quello di avvicinarsi al buffet per prendere da mangiare. Vari anni l’ho presa comoda e sono rimasto senza niente. Quest’anno mi sono messo in fila presto, ma i punti di distribuzione erano troppo pochi in proporzione alla gente presente, e c’è voluto venti minuti per arrivare a servirsi.

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La terza giornata intera del nostro arcivescovo a Santo Domingo è stata in realtà una mezza giornata, perché all’inizio del pomeriggio aveva il volo per Cuba, per la visita alla missione sorella.

La esiguità del tempo non ha impedito a mons. Bagnasco incontrare la comunità parrocchiale della Divina Misericordia.

Mons. Bagnasco in visita al nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy BroglioMa soprattutto è stato il giorno dell’incontro con il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio. Con lui il dialogo ha toccato i temi della situazione della famiglia in Repubblica Dominicana. Riguardo a ciò, la visione del nunzio è stata realisticamente negativa: troppe fragilità, mancanza di un impegno serio, divorzi ripetuti.

Mons. Timothy Broglio ha espresso la soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi anni dalla missione genovese, e ha provveduto a ringraziare la chiesa genovese nella figura del suo pastore.

L’aeroporto è stata la meta seguente, per continuare un viaggio all’insegna dell’impegno missionario di Genova.

Per me e per don Lorenzo questa visita ha significato molto. Gli apprezzamenti espressi dall’arcivescovo, insieme alla gioia di condividere qualche giorno con il nostro pastore, sono stati occasione di una grande gioia. A cui si è aggiunta la opportunità di conoscere più da vicino don Marco, e il gradito reincontro con don Stefano, dopo la visita da lui fatta con il card. Bertone tre anni fa.

Non ho mancato di ringraziare mons. Bagnasco per il tempo donatoci, e gli ho espresso che mi sento un prete felice, felice di sentire come compagno di viaggio il mio vescovo!

Grazie, mons. Angelo, per la sua visita. E grazie soprattutto a te, Signore!

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Smaltita ormai la stanchezza del viaggio, l’arcivescovo e i suoi accompagnatori hanno vissuto oggi l’incontro con la chiesa locale.

Al mattino, Messa a Santa Margarita.

Quindi, subito dopo, l’incontro con i maestri del mattino della scuola primaria. L’incontro, seppur breve, ha permesso a mons. Bagnasco di rendersi conto del lavoro che la scuola sta facendo con le famiglie nell’educazione ai valori.

Ma il centro di questa giornata sono state la visita al seminario maggiore e il pranzo con il cardinal Nicolás de Jesús López Rodríguez.

L'incontro di mons. Bagnasco con il seminarioIn seminario c’è stata l’occasione per un dialogo con i seminaristi. Monsignor Bagnasco ha insistito sull’importanza della fedeltà alla vocazione del Signore, anche a costo di grandi sacrifici. Ha poi consegnato all’équipe dei formatori una donazione per rinnovare gli arredi liturgici delle cappelle del seminario.

Uscendo dal seminario, c’è stato un breve spazio per la visita alla cattedrale, e da lì la visita al cardinale di Santo Domingo.

Mons. Bagnasco con il cardinal NicolásMons. Nicolás è stato molto affabile e accogliente. Inutile dire che il pranzo era principesco. Il cardinale ha offerto al nostro arcivescovo un prezioso dono consistente in un elegante libro sull’arcidiocesi di Santo Domingo.

La missione con mons. Bagnasco e i suoi preti dal cardinal NicolásL’incontro con il card. Nicolás è stato reso più prezioso dalla presenza dell’équipe della missione al completo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con la visita al settore san Ramón, dove mons. Bagnasco ha incontrato una comunità piccola ma entusiasta.

In casa, più tardi, ha visto la comunità delle suore.

L'incontro di mons. Bagnasco con i ministri della comunione e della parolaPoco dopo, i ministri della parola e della comunione di Santa Margarita e della Divina Misericordia. Con loro ha risposto a un piccolo numero di domande. Tema ricorrente è stato il problema pastorale dei conviventi, soprattutto in relazione alla domanda di battesimo: mons. Bagnasco ha ribadito l’importanza di un approccio pastorale carico di amore con queste persone, insieme all’esigenza di salvaguardare la santità della vita che scaturisce dal battesimo, la qual cosa significa che non si può battezzare se non si celebra anche il matrimonio.

E l’altro tema significativo è stata la importanza di Maria nella vita del discepolo di Cristo. Mons. Bagnasco ha ricordato come la Chiesa Cattolica la invoca come “corredentrice”.

Una giornata intensa, dunque.

Ancora una volta: grazie, Signore!

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Il sindaco Jesús Félix inaugura la pavimentazione del cortile della scuola primariaAll’ombra della tenda montata qualche giorno fa, il sindaco ha inaugurato la nuova pavimentazione del cortile della nostra scuola primaria.

Come detto a suo tempo, qualche mese fa il sindaco Jesús Félix ha realizato il condizionamento in cemento del fondo del cortile. Poche settimane prima avevamo terminato di livellarlo e di risolvere il problema dle convogliamento delle acque.

Stamattina, alla presenza di quasi tutti gli studenti e il personale, è stato realizzato il solenne atto di inaugurazione. Tutti, ovviamente, cominciando da me, abbiamo ringraziato per l’opera, che ci ha permesso di vivere in maniera più umana lo spazio scolastico, soprattutto le ricreazioni. E il sindico non ha perso l’occasione per promettere che avrebbe realizzato qualcos’altro: panchine ai bordi, scivoli per i bambini, quaderni e matite.

Gli studenti presenti all'inaugurazioneStando in piedi per più di un quarto d’ora i bambini hanno dato segni di stanchezza, ma ne è valsa la pena!

Il momento comportava il rischio di transformarsi in un atto di pre campagna elettorale, ma era lo scotto che dovevamo pagare. E in ogni caso l’opera ha una reale ricaduta benefica, perché permette una migliore qualità di vita a più di mille studenti con i loro trenta maestri.

Grazie, signor sindaco.

E soprattutto grazie a te, Signore!

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La prima giornata intera del nostro arcivescovo in missione è stata scandita da vari momenti significativi.

Mons. Bagnasco con il sindaco di Santo Domingo Norte, Jesús FélixLa mattinata si è aperta con l’incontro con il nostro sindaco, Jesús Félix. L’incontro, molto cordiale, ha visto il sindaco far presente tutti i risultati della sua gestione. Da parte sua mons. Bagnasco ha speso le sue parole sui valori della vita e della famiglia, anche in considerazione del fatto che il PLD, partito del governo e partito del sindaco, dà segnali di voler legalizzare l’aborto.

Più tardi ha celebrato la Messa con il personale del consultorio.

Nel pomeriggio è stata la volta dell’incontro con gli animatori delle Comunità Ecclesiali di Base (CEB) delle due parrocchie. Marcial e alcuni responsabili di settore hanno presentato il lavoro del piano pastorale diocesano e dell’adattamento che è stato fatto inglobando il processo del Ritiro di Evangelizzazione. Ne è uscito un quadro di parrocchie dinamiche, protese nello sforzo dell’annuncio.

L’arcivescovo ha ringraziato i presenti, e ha ricalcato che la Chiesa esiste per evangelizzare, per trasmettere la gioia di Cristo.

Alla fine dell’incontro è poi uscito il tema della partenza della missione. Dany, responsabile del settore Betania, esprimendo un sentire comune ha chiesto una proroga, e la risponta dell’arcivescovo è stata quella del dinamismo della missione e dello stile di Gesù: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là”. Alcuni occhi erano umidi, ma ciò è parte della vita.

Mons. Bagnasco in posa con i missionariLa serata è stata all’insegna della preghiera liturgica, con la recita dei vespri e della compieta. Naturalmente nel mezzo c’è stata l’ottima cena preparata da don Lorenzo.

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Mons. Bagnasco arriva all'aeroportoAbbiamo avuto la gioia di ricevere all’aeroporto mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, insieme a don Marco Galli, il suo segretario, e a don Stefano Olivastri, segretario uscente.

Su di loro un po’ di stanchezza, nei nostri cuori la gioia di accogliere il nostro pastore e dei confratelli per i quali nutriamo una grande stima.

Benvenuti!

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Ore di attesa, oggi, per l’arrivo del nostro Arcivescovo mons. Angelo Bagnasco accompagnato da don Stefano e don Marco.

Si fermerà con noi pochi giorni, per ripartire giovedì per Cuba, a visitare la missione sorella.

Ci sono in programma alcuni momenti, con il card. López, arcivescovo di Santo Domingo, con il Nunzio, con il Sindaco, con la gente delle parrocchie, della scuola e del dispensario medico.

Sono certo che la visita ci porterà benedizioni grandi del Signore

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Oggi pomeriggio avevo una Messa di conclusione di un novenario a Jacagua.

Ormai sapete che qui quando muore una persona si fanno nove giorni di lutto, e l’ultimo, che cercano di far cadere sempre di sabato o di domenica, è quello dove si raduna tutta la famiglia allargata. È in pratica un’occasione di un’intensa vita sociale, e allo stesso tempo una dimostrazione di una grande solidarietà con la famiglia del defunto o della defunta.

Nel nostro caso la defunta era una giovane di diciotto anni morta per un’improvviso aumento di pressione quasi alla fine della gravidanza. Era una giovane che aveva partecipato ai gruppi giovanili della parrocchia, ma che poi uno o due anni fa aveva deciso di accompagnarsi, e questo l’aveva staccata anche dalla vita di chiesa.

Fatto sta che era molto conosciuta, e questo, insieme all’eccezionalità del caso, ha attratto moltissime persone.

Durante la Messa la maggior parte dei presenti erano ben concentrati. Però ho dovuto fermarmi varie volte perché a poca distanza c’erano gruppetti di parenti e amici che bevevano e facevano baccano. Al punto che ho creduto opportuno terminare la predica invitando a celebrare questi ultimi giorni di novenario senza bevande alcoliche. Non so se la cosa verrà presa in considerazione, ma è un dato di fatto che la birra e il rum distraggono profondamente da quanto si sta vivendo.

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La professoressa Nidia, direttrice, consegna il diploma di graduazioneAbbiamo portato a termine oggi pomeriggio la cerimonia della graduazione degli studenti usciti dal nostro liceo quest’anno.

Dovevamo cominciare alle quattro del pomeriggio, ma tra una cosa e l’altra non si è potuto fino alle sei: due ore di ritardo!

In compenso la celebrazione è stata bella e solenne. Quarantasette sono i giovani che hanno partecipato.

Naturalmente tutti, maschi e femmine nessuno escluso, si presenta in maniera molto elegante, e la presenza delle toghe e dei berretti neri conferisce una solennità unica al momento.

Da parte dell’équipe formativa è un momento che ci fa sentire l’orgoglio di aver portato a termine la preparazione di un gruppo di studenti. Da parte degli studenti è la coronazione dei loro sforzi di studio.

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La riunione dei catechisti di oggi è stata dedicata quasi esclusivamente a presentare l’incontro di formazione che i catechisti faranno ai genitori tra quindici giorni.

L’incontro sarà sul tema dell’iniziazione cristiana e del catechismo come un processo di maturazione.

Questo perché si percepisce spesso e volentieri che la gente vuole che gli si facciano le cose subito e alla svelta, c’è in generale poca disponibilità a mettersi in questione, a formarsi, a avvicinarsi concretamente al Signore.

L’incontro dei genitori di inizio di questo mese è stato abbastanza moscio, ma spero che questo mese con un tam-tam un po’ più insistente si possa avere qualcosa di meglio.

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Ho fatto stasera una riunione con la pastorale familiare e i responsabili di settore, per vedere come (s)muovere i matrimoni che non si sono ancora celebrati. Molte coppie, quasi cento, hanno fatto il corso di preparazione, alcune da vari anni, ma non hanno ancora concretizzato.

Sembra che il problema più grande dipenda dalla situazione economica: la gente vorrebbe sposarsi e fare un po’ di baldoria, ma non ha abbastanza soldi, e così tergiversa. La sfida per noi è riuscire a far capire che se non si può fare la festa che si vorrebbe si può fare una cosa più limitata, che la cosa importante è il sacramento e non quello che viene dopo.
Sto chiedendo al Signore di aiutarmi a portare tutte queste coppie al matrimonio sacramente, e so che il Signore non mi deluderà. Ma umanamente le cose si muovono lentamente.

Mi aiutate con la preghiera anche voi?

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La lettera mensile a tutte le famiglie, che abbiamo partorito oggi, è all’insegna del tema del mese: “La creazione è la tua casa, proteggila”. Ma ha anche un fuoco secondario nel tema dell’aborto, perché a fine mese ci sarà una concentrazione moltitudinaria con la quale si vuole far vedere che la Chiesa Cattolica ha una posizione compatta sul tema.

In pratica lo stesso materiale diocesano del mese di ottobre fatica a mettere insieme tutto quello che ci dovrebbe stare in questo mese: il tema sulla creazione, che è il tema ufficiale del piano pastorale, l’emergenza del tema dell’aborto, il tema della Giornata Missionaria Mondiale, il mese di ottobre come mese missionario.

Una scelta si impone, ovviamente, per non disorientare la gente. Personalmente punterò tutto su creazione e aborto, limitando gli altri due temi al minimo. A livello pastorale dobbiamo fare delle scelte, se non vogliamo perderci nella frammentazione totale.

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La parrocchia di San Pablo de la Cruz sta vivendo anche lei in questi giorni la novena, e per stasera il parroco, il padre Ramón Ozuna, aveva chiesto a me di venire a presiedergli la Messa.

Tutto ok, a parte il fatto che il padre Ramón non si è fatto vedere (altri impegni? riposo? giorno libero?).

Non solo, ma i catechisti mi hanno detto preoccupati che venerdì ci saranno le cresime ma che i cresimandi non si sono ancora confessati, e che il loro parroco gli ha detto di farli confessare dai vari preti che is alterneranno nei giorni della novena.

Francamente queste cose sono completamente fuori dai miei criteri. E non è che “paese vai usanze che trovi”, perché in nessuna parrocchia di qui ho visto succedere queste cose. Credo che il problema sia un altro…

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Alla festa liturgica di Santa Margarita, stasera, ha partecipato un discreto numero di persone, anche se non più che agli altri giorni della novena.

La celebrazione è stata bella e festiva, piena di gioia.

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Il fabbro che ci sta facendo la struttura metallica della tettoia nel cortile della scuola è in ritardo, e tra l’altro mi sta venendo quando non c’è luce in maniera che quando c’è la luce può usarsela per altri lavori…

Deve essere pronta prima del sabato, perché c’è anche da fissargli il telone, e ho l’impressione che non sarà semplice.

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Festa patronale di Santa Margarita 2007La convivenza della Festa Patronale di Santa Margarita di quest’anno è stata molto migliore di quella dell’anno scorso.

Non solo è venuta molta più gente, ma c’è stato un  equilibrio nella quantità di mangiare, nella musica, nella serenità e nella gioia di tutti i partecipanti. C’è stato equilibrio anche nel numero dei bambini, numerosi, ma non più degli adulti. Per loro sono stati facci alcuni piccoli ma significativi giochi.
Abbiamo vissuto momenti belli e felici senza bisogno di bere neppure un bicchiere di birra o rum, cosa che qui sembra impossibile: tutto il mondo dei divertimenti gira intorno agli alcoolici.

Festa di Santa Margarita 2007Il gruppo musicale Romance Latino, i cui membri vivono tutti nella nostra parrocchia, ha offerto con amore il servizio dell’animazione musicale, presentando dei bei merengues e delle gustose bachatas.

Alle quattro e mezza è finito tutto perché stava iniziando a piovere. Come dice il proverbio, un bel gioco dura poco. La gente se n’è andata con il ricordo di un’attività bella!

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Il card. López Rodríguez in occasione della festa patronale di Santa Margarita 2007Il cardinal López Rodríguez ha condiviso con noi stamattina la Messa solenne della festa patronale di Santa Margarita.

Per l’occasione la Messa è stata celebrata alle otto invece che alle sette, e l’affluenza di fedeli è stata più che buona. C’era anche parecchia gente della Divina Misericordia.

Il cardinale è stato molto amabile con la gente, tiene un dono speciale per incontrare e lasciarsi incontrare. Per tutti ha un sorriso e una buona parola.

Nel pomeriggio abbiamo la convivenza parrocchiale, che il cardinale ha benedetto, visto che va nella linea della fraternità che il terzo piano pastorale fomenta.

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Gran concerto, stasera, con il gruppo Shalom. La gente ha potuto apprezzare una buona musica accompagnata da un’entusiasmo eccezionale.

Molti i presenti, sono stati venduti 250 biglietti, molti di più degli anni scorsi. Le entrate ci permettono di dare una mano al gruppo dei cantanti e di pagare l’affitto dell’amplificazione.

Ho potuto seguire solo l’utima parte, a causa della Messa nella cappella del barrio, ed ho visto una gioia grande in tutti i partecipanti. Tutti stavano cantando e danzando al ritmo della musica e del canto!
Grazie, Signore!

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A giorni comincerà in Guaricano il programma Barrio Seguro (“quartiere sicuro”), con cui il ministero dell’interno cerca di dare una risposta al problema della delinquenza.

Il programma consiste nel rimuovere dal barrio tutti i poliziotti che vi stanno lavorando (si suppone che siano collusi con la criminalità) e nel sostituirli con altri, più numerosi, e che più che nelle caserme vivano nelle strade vigilando, soprattutto di sera e di notte. Inoltre si prevedono altre cose accessorie, come borse di studio per studenti, prestiti per microimprese, offerte di lavoro per disoccupati, ecc., tutte cose che a me sembrano fumo negli occhi, la unica cosa importante, se funziona, è che la polizia viva il servizio con un altro spiegamento di forze e con uno stile che non si lasci affascinare dalla possibilità di guadagnare più mettendosi in combutta con ladri e delinquenti.

Nel pomeriggio di oggi c’è stata una mega riunione con tutti i dirigenti comunitari del municipio, c’erano un migliaio di persone, e il ministro dell’interno ha spiegato per filo e per segno le linee del programma.

Paradossalmente, ha iniziato la sua arringa citando quelli che la gente dice: che la polizia è collusa con la delinquenza, e lì ha ricevuto un applauso scrosciante.

La cosa che mi ha colpito è che l’affermazione e il conseguente applauso suonavano come una cosa di copione, vale a dire che il ministro dell’interno ha cercato apposta la consonanza con la gente parlando della polizia corrotta.

Ma continuo ad essere perplesso, perché è come se un uomo i cui vicini si lamentano con lui della maleducazione dei figli di lui rispondesse gridando a sua volta che i suoi figli sono maleducati. Questo papà dovrebbe chiamare a giudizio i suoi figli, castigarli se necessario, educarli.
Da parte del ministro dell’interno la cosa corretta dovrebbe essere, secondo me, vergognarsi della corruzione della polizia e cercare soluzioni reali, espellere i corrotti, non permettere il macuteo, ecc. L’impressione è che non si sta facendo niente del genere.
E così il ministro dell’interno, da cui dipende la polizia, finisce nel populismo presentandosi come l’unico buono in mezzo a tutti i suoi subalterni marci. Sarà che lui è realmente l’unico buono?!?

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Le parrocchie di Santiago el Menor e Nuestra Señora del Amparo hanno da poche settimane un nuovo parroco, il padre Guarionex, un padre neocatecumenale.

Il suo nome è quello di un cacicco degli indios dell’isola. Dominicano verace, ha un dono speciale per incontrare la gente. È una persona molto aperta, deciso a lavorare con il piano pastorale della diocesi.
Stasera è stato con noi celebrando la Messa della novena di Santa Margarita, e la nostra gente ha avuto la possibilità di conoscerlo.

Benvenuto, padre Guarionex, e auguri per il tuo nuovo servizio!

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Tra le altre cose mi sto dedicando a un po’ di programmazione. Voglio realizzare un piccolo software (in php) per automatizzare la gestione del fondo prestiti, in maniera che sia più facile mantenerne la contabilità.

Ho realizzato un certo numero di funzioni, e mi rimane ancora un bel po’ di lavoro, lo porto avanti quando non ho cose più importanti da fare.

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La “passione” delle assunzioni, o, per usare un termine più gergale, il “tormentone”, continua: ho consegnato oggi al Distretto Scolastico le pratiche di un certo numero di maestri, alcuni ancora da assumere, altri con uno stipendio non corrispondente alle loro funzioni.

L’impressione è che questa forma di tirare le cose così alle lunghe (è da agosto che ho chiesto questi provvedimenti) sia una forma di prendere tempo perché non si può o non si vuole risolvere il problema. Ma non importa, continuo a chiedere al Signore e ad esigere alle autorità che facciano quello che devono fare.

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Sto investendo più di centomila pesos (circa 2,500 euro) per fare una tettoia che ci permetta di gestire i momenti di festa: graduzioni, forse concerti, convivenze. È una struttura metallica su cui si legherà una tela forte di 12 metri per 15.

Il primo uso sarà, se il Signore lo permette, domenica pomeriggio, per il momento di convivenza della festa patronale di Santa Margarita. A mezzogiorno tutti i parrocchiani sono invitati a portare da mangiare in maniera che condividamo il pranzo, e poi musica con il gruppo Romance Latino. E la tettoia dovrebbe proteggerci anche in caso di pioggia.

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È stato oggi il primo giorno della novena della festa patronale di Santa Margarita.

Tutte le sere faremo il rosario alle sei, poi un momento di presentazione di santa Margarita e della sua esperienza spirituale, per concludere con la Messa. L’animazione tocca ogni volta a un settore diverso.

Il prete che doveva venire ad accompagnarci a quanto pare si è dimenticato, ma la Messa è stata presieduta comunque dal parroco di un’altra parrocchia: il parroco della Divina Misericordia (sic!).

Bel clima, a Messa, e bell’entusiasmo dei partecipanti. Ai quali ho lasciato l’impegno di portare domani almeno dieci vicini, e chi ne porterà dieci avrà in regalo un vicino extra (come quando si vendono i biglietti delle gite e dei concerti).

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Dopo cena sono stato alla Escuela de Evangelización dove si chiudeva il fine settimana del Escoge, che è un’esperienza di annuncio della fede e della famiglia ai giovani.

Tra i partecipanti c’era Rosanna, la responsabile della Pastorale Giovanile delle due parrocchie, ed è stata una gioia per me condividere con lei e con tanti altri ragazzi questa esperienza bella.

Tra l’altro il Signore mi ha reso ancora più contento, perché a presiedere questa Eucaristia c’era un prete che qualche tempo fa era (mezzo?) in crisi, l’impressione è che sia sulla strada della ripresa.

Te lo presento, Signore, insieme a tutti i giovani che ti hanno incontrato nell’Escoge!

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Il catechista degli adulti di Betania mi ha chiesto di fare un chiarimento sulla compatibilità tra battesimo e convivenza, e l’ho fatto volentieri.

Ho cercato di far capire perché non ci si può battezzare rimanendo conviventi. Il battesimo suppone lasciare il peccato, e la convivenza è una situazione di peccato.

Sta di fatto che la gente non lo capisce, anche perché, nonostante i documenti lo dicano chiaramente, ci sono vari preti che battezzano oves et boves. La qual cosa rende difficile fare le cose bene. Ma non è una cosa da preoccuparsi. Di fatto la chiesa sta facendo uno sforzo per uscire dalla prospettiva della sacramentalizzazione per entrare il quella dell’evangelizzazione, e il trapasso non è facile.

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Oggi è stato il primo incontro dei catechisti con i genitori dei loro bambini.

La partecipazione è stata in generale abbastanza scarsa, soprattutto a Betania, dove nel pomeriggio di più di cento bambini sono venuti 10 genitori!

Invece altri settori mi hanno riportato una partecipazione più significativa.

Fatto sta che non è facile far capire che anche un adulto deve formarsi. Per molti è già tanto se mandano i figli.

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Nel pomeriggio ho girato la città prendendo soldi in banca, cambiandoli, e comprando il materiale per la nuova cappella de La Mina: domani e dopodomani abbiamo in programma di continuare con i lavori; le fondamenta sono fatte, adesso si tratta di cominciare a tirare su i blocchetti per arrivare per lo meno al livello del pavimento.

La mano d’opera la mette gratuitamente la comunità. Si va più lenti a questa maniera, però è la maniera di lavorare qui. Invece i materiali li compriamo con la decima che si da nelle Comunità Apostoliche del settore. C’era qualcosa in  cassa, e qualcos’altro si  prenderà in prestito,  c’è in programma una spesa di 20,000 pesos (circa 440 euro), che le comunità dovrebbero pagare in tre/quattro mesi.

Con Lorenzo stiamo valutando l’opportunità di dare un’aiuto con i fondi delle offerte che arrivano alla missione, ma stiamo aspettando, perché l’idea è che la gente impari a tirare fuori di tasca sua per la vita della chiesa. Come facciamo in Italia, nessuno ci manda aiuti da fuori. E anche qui bisogna imparare.

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La mattinata di oggi è andata in buona parte rifacendo l’orario scolastico del liceo, perché l’ultimo “parto” aveva dei problemi da risolvere. Contro i miei principi uso per questo un software proprietario, perché a livello di software libero non c’è ancora niente di decente.

Invece nel pomeriggio abbiamo avuto la consueta ora di adorazione dell’Apostolato della Preghiera. Che a dir la verità è sempre abbastanza molla: poca gente, una ventina, pochi rispetto ai cinquanta iscritti, e che spesso arriva tardi. Io dedico questo tempo, oltre che a pregare con loro, anche a confessare chi vuole farlo, e raramente rimango in questo senza lavoro.

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Dal Ministero dell’Educazione ci è arrivato oggi un archivio per la segreteria della scuola.

Cioè, non è che ci è arrivato, hanno chiamato che lo andassimo a prendere, in una scuola che tra le altre cose è ben fuori mano e ben in mezzo al fango.

Tutto fa, come si dice. Anche questo è un regalo del Signore! Grazie!

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10:27 am

L’ecologia

Il tema su cui si lavoro in questo mese nella Comunitá Ecclesiali di Base è quello dell’ecologia: “La creazione è la tua casa: proteggila”. Nella riunione degli animatori abbiamo studiato insieme il primo dei temi di questo mese.
Come tutti i mesi, l’ufficio del Piano Pastorale prepara un libretto con molto materiale, sia per l’animazione della Messa della domenica, sia per gli incontri delle comunità.

È un cammino che si fa in tutte le parrocchie, per lo meno in tutte quelle che hanno piccole comunità.

Anche le radio cattoliche ricordano il tema mensile e contribuiscono con momenti di motivazione e di sensibilizzazione.

Questo piano pastorale è una vera ricchezza!

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… è ben diverso da quello che sto vivendo qua: nell’Italia di trentacinque anni fa era il giorno di inizio delle scuole. Qui siamo in piena attività scolastica da un mese e mezzo!

Un tran tran continuo di necessità, cose da fare, materiale da andare a prendere o a comprare, idraulici, elettricisti e muratori da chiamare e supervisare, attività didattiche da mantenere in vita, personale da cercare…

Lo faccio volentieri, e a volte lo sento pesante. Ma, come dicono qui (lo slogan del governo) “¡e’ pa’lante que vamos!”: “andiamo avanti!”.

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Con Paola il giorno della gita alla Cueva de las MaravillasLa Messa di stamattina alle sette ha avuto un tocco speciale per il saluto di Paola alla comunità. Paola ha ringraziato tutti, soprattutto gli amici del gruppo di autoaiuto con i quali aveva camminato più da vicino già dalla visita scorsa. E a nome della comunità Laura, una maestra della nostra scuola, l’ha ringraziata in maniera commovente per il tempo che ha passato qui e per il lavoro svolto.

E in realtà la presenza di Paola è stata ben preziosa. Soprattutto, dal mio punto di vista, per il lavoro portato avanti insieme all’orientatrice (psicologa) della scuola. Insieme hanno visitato un gruppetto di famiglie di bambini problematici della nostra scuola, con lo scopo di aiutare le famiglie a risolvere i problemi che pregiudicavano l’apprendimento e la disciplina dei loro figli. E credo che sia stato un lavoro ben importante, per due ragioni:

  1. Perché l’orientatrice ha imparato insieme a Paola a “buttarsi” fuori dalle mura della scuola, e io credo che non smetterà di farlo, ha avuto modo di rendersi conto che ne vale la pena.
  2. Perché di fatto i vari casi che hanno visitato sono stati ricettivi, e, almeno in qualcuno, hanno visto entrambe l’inizio del miglioramento.

Chiaramente Paola, che ha una forte esperienza di lavoro con famiglie di alcolizzati e tossicodipendenti, non si illude che le cose si risolvano da un giorno all’altro. E tuttavia è felice perché ha visto la scintilla del cambio.

E un’altra cosa cosa bella, come anche le altre volte, è stato l’elemento di presenza, vivacità, dialogo, compagnia qui in casa con noi. Per me e per Lorenzo, credo anche per le suore, la presenza di Paola è stata molto significativa.

Domani sera Paola partirà con Air France, concludendo questa sua avventura dominicana così bella. Per lei e per tutti noi.

P.S.: La foto non è propiamente a Messa, è di un giorno che eravamo in gita!

Commenti

Confermo! Paola è una persona speciale.

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9:55 pm

Evangelici

L’altra sera, stanca di sentire da due notti il “rumore” che fanno gli evangelici in riunione, sono andata a vedere da vicino di cosa si tratta.

C’era un signore in giacca e cravatta, probabilmente un ministro, che gridava istericamente. Diceva due o tre parole e poi era tutto un susseguirsi di gloria a Dios, alabanza a Dios, en su nombre.

Era fiancheggiato da qualche omone che batteva le mani ogni minuto gridando gloria a Dios.

Il pubblico, non molto numeroso, faceva anche lui la sua parte. E poi il rullo del tamburo in crescendo, ossessivo, quasi inquietante. Io non ho capito niente di quello che stava gridando ma non mi è parso cosí significativo. Dopo un po me ne sono andata… per sentirli in camera.

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Domani è il mio ultimo giorno qui, e così oggi sono andata a salutare il Mar Caribe. Non mi sembra vero che non tornerò più qui. Mi vedo sfilare davanti tutte le facce familiari con cui sono stata questi 3 mesi e mi sento triste.

E poi, forse più di tutto, lasciare queste persone che sono per me una autentica famiglia in cui si discute, si prega, si ride, si fanno scherzi, in una parola ci si vuole bene.

Ciao Guaricano, non avró mai abbastanza parole per ringraziare Dio di aver potuto conoscerti.

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Gli incontri che facevo gli anni scorsi per formare il personale della scuola li ho iniziati oggi.

Al mattino, catechesi sul vangelo di Marco “riciclata” dalla Settimana Biblica. Al pomeriggio, catechesi “tosta” sull’aborto, che è un tema scottante perché c’è in atto un tentativo di varie ONG straniere di chiedere la depenalizzazione.

Mi piace, anche se mi stanca abbastanza, fare lezione ai maestri e al resto del nostro personale!

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Il Signore mi ha mandato stamattina un primo maestro “vero” di informatica per dare i rudimenti agli studenti delle medie.

Dico “vero”, perché i giovani che ho visto i giorni scorsi realmente non erano in condizione di assumere questo incarico.

Questo si chiama Juan Carlos, è all’ultimo anno di informatica all’università, e ha lavorato sia con Ubuntu che con OpenOffice. Si destreggia con abilità sulla tastiera, e ha anche esperienza didattica. Purtroppo può solo al mattino, ma mi ha assicurato che ha un amico che dovrebbe poter lavorare il pomeriggio.

Sei forte, Signore! E siete forti anche voi che mi avete aiutato con la preghiera!

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La Settimana Biblica si è conclusa con le processioni fatte in tutti i settori e con la Messa comune.

Oltre ad avere la gente che i giorni scorsi ha ricevuto la catechesi sui sinottici avevo anche un buon gruppo di bambini della nostra scuola, che sono stati invitati all’entrata a scuola. Hanno fatto un po’ di casotto ma non importa, la loro presenza è stata molto bella.

La Messa è stata veramente bella. Prima delle letture abbiamo portato processionalmente all’altare il lezionario, che dopo il Vangelo è passato nuovamente in mezzo alla gente mentre si cantava “Viva la Bibbia, Viva la Palabra di Dio, Alleluia”.

Alla fine, ho fatto promettere ai bambini che tutti i giorni leggeranno un passo del Vangelo. Ho speranza e prego il Signore perché sia effettivamente così!
In definitiva hanno concluso la settimana con l’en plein una cinquantina di persone (parlo di Betania, dove ho fatto io la Settimana, a questi bisogna aggiungere quelli degli altri cinque centri). Per loro ci saranno dei semplici certificati in cartoncino, per attestare loro l’apprezzamento, visto che non si sono persi niente. E, in più, ci sono altri che hanno mancato qualche volta, ma che hanno partecipato con uguale amore. Anche a loro vanno i complimenti più sinceri.

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Abbiamo avuto, mattina e pomeriggio, le Messe di inizio anno della scuola primaria.

In realtà non di tutta, perché ci siamo limitati alle classi dalla quarta in avanti. L’asilo, la prima, la seconda e la terza avranno nei prossimi giorni una celebrazione della parola fatta da Marcial.

Queste celebrazioni con trecento bambini e ragazzi, sono abbastanza faticose, ma sono anche momenti preziosi per trasmettere con autorità qualcosa di fondamentale. In tutte e due le celebrazioni ho cercato di picchiare sulla Messa domenicale, a cui praticamente i bambini non partecipano se i catechisti non li vanno a prendere quasi sulla porta di casa.

Dei maestri, pochi ricevono l’Eucaristia. Alcuni di loro sono conviventi, la maggior parte sono sposati in comune; una piccola frazione sono ancora single, ma poi non mi vanno a Messa la domenica per cui non fanno la comunione neanche loro.

Effettivamente, la cosa per me più difficile da accettare è che gente che dice di amare tanto il Signore sia poi così pigra in queste due cose: la messa e il matrimonio. Il retaggio della cultura locale è quello del disimpegno, di fare quello che fanno tutti. Tutte le volte che penso a queste cose devo fare quasi uno sforzo per non arrabbiarmi: “Ma come è possibile?, mi dico”. La tentazione di sentirmi frustrato su queste cose è lì tutti i giorni accovacciata alla mia porta.

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Vi chiedo una preghiera perché il Signore mi aiuti a trovare un maestro per le lezioni di informatica ai ragazzi della scuola primaria.

Ho visto vari giovani, ma in generale non mi soddisfano, non hanno il dominio sufficiente della materia per insegnare ad altri.

Signore, mandami la persona giusta!

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Dopo quella della scuola primaria, oggi abbiamo celebrato l’assemblea iniziale del liceo.

La cosa che mi ha colpito di più sono gli elogi al collegio che fa varia gente alla fine dell’assemblea quando si dà la parola al pubblico. Parlano dell’ordine, della disciplina, che anche se a me sembrano carenti, in realtà in confronto con gli altri collegi, e soprattutto con le scuole pubbliche, sono eccezionali.

All’assemblea Nidia ha ricalcato i punti debili dei nostri studenti: la mancanza di puntualità (tutti i giorni almeno venti ragazzi arrivano fuori tempo massimo), i cellulari che squillano in classe e che impediscono al maestro di fare lezione, il disordine causato dai pentolini con il mangiare che le famiglie mandano agli studenti che escono alle tre.

Abbiamo inoltre insistito sull’importanza che i genitori vengano al collegio una volta al mese a ricevere il tema di formazione e a dialogare con i maestri sull’andamento dei figli.

Alla fine l’Associazione dei Genitori ha invitato altri a unirsi a loro, e c’è stata una risposta positiva da parte di cinque nuovi genitori. Tra le persone attive nell’Associazione c’è anche un evangelico impegnato, il quale, contariamente a quanto direbbero la maggior parte degli evangelici di qua, si dice orgoglioso di poter dare una mano a un’istituzione cattolica.

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Alla settimana biblica ho gente di tutti i tipi.

C’è Julio, il signore che si mantiene vendendo canna da zucchero con un triciclo per la strada e riciclando bottiglie usate. Si mette in prima fila, è molto interessato, e interviene facilmente se gli si chiede un’idea o un’opinione, ma finisce per parlare troppo e per dire cose sconclusionate.

C’è Milady, la mia comadre, madre di Heriberto il seminarista che è mio figlioccio di cresima. È la prima volta che partecipa in un corso di formazione. Si è battezzata a Pasqua, e l’anno prossimo farà la prima comunione. Ha voglia di capire e di entrare più a fondo nella chiesa, ma non aspettatevi che dica niente perché è molto timida.

C’è Carmen, che è ministro della parola e della comunione, che a mio parere è la più formata di tutti, a volte dà l’impressione di capire più dei due diaconi. L’ho trovata impegnata in parrocchia quando sono arrivato, e ha mantenuto una traiettoria costante e molto positiva. Se interviene in genere ci azzecca, a volte preferisco dare la parola ad altri perché gli altri hanno più bisogno di lei di provare ad esprimere quello che imparano.

C’è Noni, un giovane di diciotto anni, che si è perso il primo incontro, ma che so che adesso non mancherà più, perché è estremamente interessato alla Bibbia, e si ricorda ancora i concetti principali che ha imparato nella Settimana Biblica dell’anno scorso.

C’è Yocasta, una giovane sposa e mamma, il cui marito vive la Chiesa stando ai margini, e che mi da una mano ad annotare le presenze, in maniera che si sappia chi farà l’en plain di partecipazione; a questi si darà un certificato di frequenza. Yocasta ha un desiderio vivo di impegnarsi di più a livello di Chiesa, ma l’immaturità del marito e il fatto che non si sono ancora sposati le impedisce di muovere passi in questa direzione.

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Stasera è stata la prima serata della Settimana Biblica.

Si svolge in vari posti: per Santa Margarita in Betania e nella cappella del Mamey, nei campos. Nella Divina Misericordia si svolge nella sede parrocchiale, nella scuola Guaricano Adentro, nella cappella del settore Arca de Noé e in Ponce/Chimbú.

Oltre a me danno queste istruzioni don Lorenzo, i due diaconi, Marcial e Juan Luis, e Matilde, la vicedirettrice della nostra scuola.

A Betania io ho un centinaio di persone, ce ne sono trenta/quaranta al Mamey, Lorenzo nel settore Arca de Noé e Matilde devono averne anche loro quel numero, mentre per Marcial alla Divina Misericordia non so, devo domandarglielo.

Il tema sono i vangeli, visti prima in generale e poi ognuno (i sinottici) in particolare.

C’è un bell’interesse, ma il livello di comprensione lo vedo, nonostante tutte le semplificazioni fatte, abbastanza basso. Speriamo che qualcosa rimanga.

Lo metto nelle tue mani, Signore!

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11:12 am

La psicologa

In questi giorni sto facendo un lavoro molto interessante con la psicologa della scuola di base. Si chiama María, è una giovane e bella signora con 5 figli, tre suoi e due adottati.

Con lei andiamo a visitare le famiglie di bambini o ragazzini che hanno dei problemi o di apprendimento o di comportamento o familiari.

È quanto di più lontano possa essere da una psicologa italiana. È una donna di buon cuore e di buon senso, calata in questa realtà e alla fine credo più utile di una psicologa classica. Ha un po’ il concetto di fare il predicozzo ma ha la virtù di parlare molto chiaramente e senza fronzoli. In più ha molto a cuore i suoi bambini e non esita a fare tutto questo fuori delle ore di lavoro.

I problemi sono poi sempre gli stessi. Finora in tutti quelli che ho ascoltato è sempre il padre che latita. O ha abbandonato la moglie o se c’è sarebbe quasi meglio che non ci fosse.

La cosa per me sempre stupefacente è che queste madri ci accolgono a braccia aperte, anche me che sono una perfetta sconosciuta. E poi parlano, ascoltano, a volte si ha anche l’impressione di essere utili.

Anche il setting è un po’ diverso da quello classico. Qui ci sono bambini di varia età che razzolano per terra, vicine che entrano e escono ma questo non toglie nulla alla partecipazione della cosa.

A questo proposito mi viene in mente che una volta quando eravamo in missione e stavamo più o meno pregando si apre una porta e compare un uomo alquanto robusto e con uno smilzo asciugamano ai fianchi, evidentemente appena uscito dalla doccia. Quando ci ha viste si è avvicinato, ha fatto una specie di inchino, e da perfetto gentiluomo ha detto: encantado, mucho gusto, e se n’è andato. Nessuno ha battuto ciglio, abbiamo ripreso a pregare.

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La festa di Santa Virginia: suore, preti, diaconi e chierichettiLe suore ci sanno fare! l’altare era bellissimo, così come impeccabile è stata la preparazione della liturgia.

E la celebrazione della solennità di Santa Virginia ha visto una bella partecipazione della gente, soprattutto di Santa Margarita.

don Paolo, suor Modesta e suor BlessilaSuor Modesta, suor Blessila, suor Cristina (scappata subito dopo la celebrazione per impegni universitari) e Taína, questa bella comunità religiosa a cui vogliamo tutti molto bene: ci siamo stretti attorno a loro, e l’amore si è sentito.

Anche vari bambini del Centro Nutrizionale hanno detto presente!

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In questa prima riunione abbiamo fatto il punto del processo delle iscrizioni.

Personalmente uso la strategia di fare un incontro di preparazione per una cosa, ma poi di cercare di non farmi vedere più di tanto quando la realizzano, e poi di fare la verifica su come è andata.

Di fatto la verifica è stata abbastanza positiva. Qualche problema nel settore San Ramón, dove ci sono ancora incertezze sui catechisti e su un centro di catechesi. Ma ho speranza che la cosa si definisca presto.

L’altra metà dell’incontro l’abbiamo dedicata a preparare il primo incontro con i genitori, che sarà tra quindici giorni. Abbiamo studiato insieme la catechesi che si farà, che è una catechesi sull’aborto. La cosa bella qui è che su questo tema la iglesia è compatta, non ci sono le incertezze e i dubbi che affiorano in Italia riguardo al tema. E abbiamo la speranza che attraverso questo lavoro con la comunità potremo evitare che si legalizzi l’uccisione dei bambini nel seno della madre.

La presenza dei catechisti all’incontro è stata del 60%.

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Queste Messe di inizio anno scolastico sono belle, e sono occasioni per lanciare un messaggio a tutta la comunità del centro educativo, ma sono anche faticose, perché avere in chiesa oves et boves (molti ragazzi si vedono ben lontani dalla chiesa) significa che c’è un brusio quasi costante e una facilità di distrarsi massima.

In compenso, una bella consolazione è che hanno fatto la comunione il 20% degli studenti. Bisogna considerare che a Messa viene il 5% della popolazione, e che di questi fanno la comunione la metà. I nostri studenti sono più vicini perché molti di loro sono i figli delle nostre famiglie.

Quel 20% di comunioni è quindi allo stesso tempo un risultato di un lavoro fatto e una sfida a continuare: abbiamo ancora molta strada da fare!!

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Sono partiti oggi i ragazzi di Arenzano, accompagnati da don Roberto Fiscer.

Molto positiva la loro presenza qui. Hanno saputo cogliere le opportunità per incontrarsi con i nostri ragazzi, e li hanno conquistati.

Tornano a casa più ricchi, comprendendo qualcosa di più della missione della chiesa.

A presto, ragazzi!

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Domenica ho visto don Roberto e Elena, hanno raccontato un po’ a tutti la loro esperienza li con voi.

Hanno saputo riempirci di gioia vera e pura.

Grazie di ciò che avete dato loro! Grazie per ciò che loro daranno a noi!

Vi abbiamo ricordato durante il Padre Nostro e di sicuro le vostre mani erano legate alle nostre.

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1:50 pm

¡Adios!

Ciao a tutti… ormai siamo in partenza!

Che dire? Boh… ne avrei tante cose da dire. Come sempre, come ogni addio mi sale il magone. “Avrei potuto fare di più, stare di più…”; per me è sempre lo stesso ritornello.

Sogno il Giorno in cui non ci saranno più addii… ADIOS… quel Giorno in cui saremo tutti EN DIOS… con Dio… quel Giorno in cui finalmente si compiranno gli ARRIVEDERCI che avrò seminato lungo il cammino della vita.

Grazie Signore, perché questo Giorno noi possiamo già assaporarlo, è il tuo Giorno… la Domenica, la tua Messa! Lì ci siamo tutti, lì… chiudendo gli occhi… vediamo tutti gli uomini.

Mi chiamano… è l’ora!

Sapete, ciò che mi aiuta in questi momenti? È la promessa che mi faccio ogni mattina: guarda ogni persona che incontri… come se fosse la prima e l’ultima volta… e con quello sguardo, in pochi istanti, comunicale tutto quello che hai entro. Poi via… parti!

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Ciao sono Linda
volevo comunicare che il gruppo di Arenzano è arrivato a casa!
Ciao
Linda

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por la tarde...y la noche!Caro diario, ieri sera, dopo aver portato avanti il nostro lavoro di pittura, abbiamo partecipato ad un incontro con i giovani del Guaricano.

La serata è iniziata con canti e una preghiera recitata insieme, in seguito ci siamo presentati e li abbiamo ringraziati per l’ospitalità e per l’entusiasmo manifestatoci, anche loro ci hanno ringraziato e tutti speriamo di poterci rivedere un giorno.

Prima della preghiera finale abbiamo fatto una foto ricordo.

Questa mattina abbiamo partecipato alla Messa nella chiesa della Divina Misericordia, animata dai nostri amici giovani. È stato un momento di addio intenso e gioioso, tutti ci hanno augurato un buon viaggio con un caloroso abbraccio.

Terminato il momento dei saluti siamo tornati alla missione per fare colazione e per svolgere gli ultimi lavori.

Ciao Ciao ¡Hasta pronto!

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Bellissima anche questa foto!

Allora se siete quasi in procinto di partire, vi auguro un buon viaggio di ritorno e….vi aspettiamo ad Arenzano!! 😉

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2:38 pm

In città…

Caro diario…

Dopo la Messa siamo partiti con don Lorenzo per andare a visitare il centro della capitale: la Cattedrale, la Curia e la via principale… e vedere la statua di Colombo ci ha ricordato Genova!!

La nostra ultima meta è stato il mercato dove abbiamo acquistato qualche pensiero da portare a casa… poi tutti a casa per il pranzo!

Più tardi incontreremo i ragazzi del Guaricano per un momento di preghiera…

¡Adios!!

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… qui siamo pronti per la cena dopo una giornata molto intensa.

Santa Messa alle 7 nella Cappella del Barrio, poi la forte esperienza al centro nutrizionale dei bambini (un pranzo caldo servito con amore) conclusa con una mega partita di pallone dove don Roberto ha insegnato l'”elastico” ai partecipanti (molto più esperti nel giocare a baseball).

Nel pomeriggio abbiamo incontrato gli animatori delle Comunitá di base (vedi articolo di don Paolo) e poi abbiamo portato avanti il lavoro del pitturare a scuola.

Ora corriamo a cena… con la TORTA DELLA ROSETTA!!!

Dio ci ama!

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Ciao,

credo che la vostra avventura sarà quasi giunta al termine… spero vi porterete ad Arenzano il volto e la speranza di ogni anima che avete incontrato…

Il mio sogno è sempre stato vivere l’avventura missione, e questi giorni con voi ho capito che è ciò che cerco, il volto di Dio negli altri.

Se partirete ancora questa volta verrò con voi…

Se avrete bisogno di fare qualcosa da qui per loro io ci sono sapete di sicuro dove trovarmi…

Grazie perché la vostra esperienza mi ha fatto crescere…

Un bacio a tutti gli arenzanesi e non, un bacio speciale a Eelena…

Buon rientro!

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Questo pomeriggio i nostri ragazzi di Arenzano, guidati da don Roberto, hanno partecipato alla riunione degli animatori delle CEBs di Santa Margarita (CEB = Comunità Ecclesiale di Base).

Agli animatori hanno raccontato la vita della loro parrocchia, i loro impegni, il loro servizio fatto con gioia.

A loro volta gli animatori hanno raccontato loro l’articolazione del piano pastorale che porta avanti la parrocchia: le missioni annuali, le comunità di base, la preparazione al ritiro e il conseguente Ritiro di Evangelizzazione, con la sua catechesi di continuazione e le comunità apostoliche.

Uno scambio di esperienze, a cui hanno fatto seguito alcune domande.

Nella preghiera finale Bilma, un’animatrice ormai esperta, ha ringraziato il Signore per la comunione che possiamo vivere tra Genova e il Guaricano. E realmente è una grazia di Dio.

Come questi giovani fantastici che ci hai mandato!

Grazie, Signore!

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In questa mattinata, pronti a prestare servizio nel centro nutrizionale…

Vi lascio una frase che mi ha lasciato a bocca aperta. Eravamo in una classe di catechismo di ragazzi di età fra i 15 e i 18 anni. Noi diciamo loro: “ci ha colpito la vostra accoglienza, senza nemmeno sapere chi siamo… se siamo gente buona o cattiva… ci avete accolto a braccia aperte”. Sapete cosa ha risposto una ragazza? “A noi non importa se siete santi o delinquenti… voi siete esseri umani e per questo meritate accoglienza e rispetto!!!”.

Ragazzi… se il mondo intero vivesse questa parola… se la ascoltasse chi impugna le armi o chi, con la propria oppressione, porta altri ad impugnarle, o chi relega popoli interi in baracche o peggio ancora… chi si permette di buttare via il cibo nella spazzatura quando in alcuni paesi si fa festa per un rifiuto trovato proprio lì… nella spazzatura…!!!

Sono poveri… ma ci fanno ricchi… sempre più ricchi. Sono poveri… ma sono ricchi.

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Caro diario…

tutti.JPG Dopo la S.Messa delle 7 siamo partiti all’avventura con Paola e don Lorenzo verso la baia di Boca Chica!!

spiaggia1.JPG Dopo un emozionante viaggio all’aperto sul retro del furgone, siamo giunti a destinazione, e il mar dei Caraibi non ci ha deluso: spiaggia bianchissima e acqua cristallina!!…
l’ideale per un bagno spettacolare…

Inaspettate ma comunque con un certo fascino sono state le nuvolone nere che all’inizio sembravano distanti ma che in 5 minuti ci hanno raggiunti… armi e bagagli, in fuga verso casa… ma anche stavolta l’acquazzone è mancato… speriamo di partecipare alla festa dominicana per la pioggia!!

img_0707-2.JPG

Arrivati a casa, in attesa della cena, abbiamo giocato con alcuni bambini…

Buenas noches

Commenti

Le vostre foto e i vostri racconti ci rendono partecipi della vostra esperienza. Anche se in lontananza condividiamo quello che state vivendo.

P.S.: da noi la burrasca con i nuvoloni è arrivata davvero 🙁

Un bacione Linda

ciao Elena,

Finalmente sono riuscita e vedere le tue foto… sono contenta traspare la tua felicità…

Ti sono stata vicina con la preghiera e con il pensiero sempre…

Ti voglio bene ti aspetto… Rosa

Saluti tutti e uno speciale a don Roberto

Ciao elena,

ho scritto un commento in mattinata, ma non capisco se e arrivato o no…

Ripeto ciò che ho scritto e riprovo…

Sei bellissima e felice nelle foto e sono contenta per te…

Ti sono vicina con la preghiera in questo momento…

Ti aspetto…

Ti voglio bene!

Ciao a tutti!

Che belle foto!

Siamo felici per voi e anche un tantino invidiosi.

Vi pensiamo spesso con affetto.

Baci e abbracci.

Ciao Elena,

sono contenta di vederti così felice.

Le foto sono bellissime!

Un saluto a tutti, soprattutto a don Roberto

Alessandra

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Ho finito stamattina di preparare il materiale della Settimana Biblica, che inizierà lunedì prossimo.

Visto che oltre a me faranno queste istruzioni anche i due diaconi e vari laici, ho scritto per filo e per segno tutto quello che c’è da dire, in maniera che dovranno soltanto leggere (sperando che lo capiscano: ho cercato di renderlo più semplice possibile) quello che hanno sotto gli occhi.

In pratica lunedì sarà di introduzione ai vangeli; martedì Marco; mercoledì Matteo; giovedì Luca.

Venerdì la settimana si concluderà con le processioni: da ogni settore verranno in processione alle due parrocchie, dove celebraremo l’Eucaristia finale.

Pongo il lavoro fatto in mano del Signore adesso, così come l’ho fatto i giorni scorsi nella paziente fase di messa a punto del testo. È nelle tue mani, Signore Gesù!

L'indice del lavoro per la Settimana Biblica

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mani.JPGCaro diario…

Dopo la messa delle 7, che è stata fantastica, siamo tornati a casa per la colazione e poi di corsa alla chiesa di Santa Margarita dove sono venuti a prenderci i ragazzi della Pastorale Giovanile col pulmino (o meglio “guagua”) per andare tutti insieme al rio!

Confessiamo che non tutti eravamo entusiasti all’inizio, ma appena saliti sull’autobus con altri 5 miliardi di ragazzi abbiamo cambiato idea!! La giornata è passata molto bene, alcuni di noi hanno fatto il bagno nel fiume, altri hanno imparato a ballare salsa, merengue e bachata!… qualcuno si è limitato a prendere un po’ d’ombra o sole e a gustare qualche piatto tipico.

Ovviamente i mosquitos non mancavano ma ci siamo divertiti tutti ugualmente e siamo arrivati a casa stanchissimi!!! Quindi ora “corriamo” a dormire perchè domani ci aspetta una giornata al mare… eh eh…!!!

Buenas noches a todos! un beso

Commenti

Ciao Alice e ciao a tutto Arenzano: questa notte da noi c’è stata una forte burrasca.

Fa sempre piacere avere vostre notizie e credo che anche voi possiate leggere i nostri commenti.

Vi pensiamo sempre. Un abbraccio

Linda

Ps: molto bella la foto delle mani! ;-))

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I giovani presenti al ritiro dopo l'esame di maturitàOggi c’era in programma un ritiro con i nostri liceali che hanno fatto l’esame di maturità quest’anno.

In realtà avevamo programmato un ritiro di tre giorni, ma alla prova dei fatti è risultato che nessuno avrebbe potuto, e quindi abbiamo ridotto la durata.

Alla fine dei conti, di sessanta studenti hanno partecipato venticinque. Però se lo sono goduto. Molti canti, varie istruzioni, celebrazione penitenziali e confessioni (per molti dialogo) a go-gò.

Il ritiro è stato guidato dal “ministero” scaturito dai gruppi carismatici della parrocchia: e bisogna dire che hanno fatto un buon lavoro, con una buona attenzione da parte dei ragazzi.

Hanno partecipato anche l’immancabile suor Modesta la simpaticissima suor Blessila. Don Lorenzo e Paola ci hanno accompagnato al pranzo. Don Lorenzo ha anche dedicato un buon tempo alle confessioni.

Che dire? semplicemente: Grazie, Signore!

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6:25 am

Buon giorno!!!

Buon giorno… o meglio… buon appetito.

Qui ci siamo appena svegliati e siamo in partenza per la Messa (ore 7).

Poi, giornata speciale: tutti al fiume con i ragazzi del Guaricano, una giornata di beneficenza il cui ricavato darà la possibilità a un ragazzo di qui di partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù a Sidney (Australia – luglio 2008).

Un saluto particolare a tutti i bambini e ragazzi di Arenzano e Genova che stanno per iniziare la scuola… Gesù è un buon compagno di banco… non dimenticatelo.

Commenti

Un caro saluto anche da Arenzano. Tutti i giorni e a tutte le ore controlliamo il diario per avere vostre buone notizie e direi che fino ad oggi non sono mancate. Un abbraccio forte a tutti voi!!

Linda

NOTIZIE DA GENOVA: DOMENICA 16 SETTEMBRE, GENOA-LIVORNO 1-1 MANNAGGIA AVETE PAREGGIATO ALLA FINE E AVETE PURE SBAGLIATO UN RIGORE, NAPOLI-SAMPDORIA 2-0 SCONFITTA MERITATA. PER QUALSIASI COSA SCRIVI ALLA MIA EMAIL.

SALUTI DA CASA MATTEO, ANTO,PAPA’ E MASSI.

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Che giornata… che buon giorno… la mattinata immersi (letteralmente) nella pittura, pomeriggio a catechismo con bambini e ragazzi (cantando “volare ohh… nel blu dipinto di blu”), sera con Santa Messa in una cappella del Barrio.

Avrei tanto da scrivervi, lascio lo spazio ai ragazzi… dico solo una cosa: Gesù è vivo!!!

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Ciao, qui nel Guaricano sono le 8,50, celebrate le Lodi nella memoria di Maria Addolorata e fatta un’abbondante colazione (con il panettone genovese di Parodi portato dalla Rosetta… che tra parentesi si è portata con sé anche il lievito) ci stiamo ora dirigendo verso la scuola per terminare il lavoro di pittura della ringhiera.

Vorrei solo lasciarvi un piccolo pensiero: ieri, girando per il quartiere povero de “La Mina”, credo di aver finalmente compreso le parole di San Paolo che parlando di sé e degli altri discepoli di Gesù dice: “Siamo poveri ma facciamo ricchi molti”.

Provo a spiegarmi: nella mia vita non avevo mai visto tanta povertà ma, credetemi, ho visto… sentito… gustato… tutta la presenza di Dio! Per queste persone Dio è la vera ricchezza… la pace, la giustizia che sarà fatta, la consolazione, la compagnia, la meta! Lo si sente da tutte le parti… c’è scritto anche sui muri. Dio sta con loro, sentono Gesú che passa in mezzo alle strade sporche e fangose che costeggiano le loro baracche… proprio come 2000 fa quando discese nelle acque non certo pulite del Giordano.

Dio per loro non è contro… è con!

Invece per noi spesso non è così! Per noi, da noi… Dio lo si mette sempre sul banco degli imputati. Ogni cosa che succede è colpa sua o della sua Chiesa. Quante volte la gente, che magari ha tutto e di più, ti dice “io non credo, perché esiste la povertà, perché la gente muore di fame e Dio non fa nulla”. Ma perché questa gente non viene un po’ qui, non chiede “dov’è Dio?” ai diretti interessati!!! Non viene perché la loro presa di posizione è di comodo… perché la risposta dei poveri gli sconvolgerebbe la vita: DIO CAMMINA CON NOI… VIVE CON NOI… MUORE CON NOI… SI RIALZA CON NOI!!!

Passeggiando per il Barrio, queste persone ti fanno capire che la vera e unica ricchezza per un uomo è avere Dio, credere in lui e seguire la sua Legge. Il vero benessere è avere Dio. Sono poveri ma ti fanno capire qual’è la vera ricchezza… sono poveri ma ti fanno ricco!

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9:44 pm

Tra la gente…

Pomeriggio intenso e interessante!! Ci hanno accompagnato nelle case delle persone malate, l’imbarazzo ci ha colpito ad ogni porta anche se il loro invito era caldo e sincero. la mentalità è profondamente diversa: l’ospitalità di un sorriso non manca mai nonostante la situazione disperata in cui vivono.

Ci siamo resi conto che anche solo condividendo una preghiera siamo stati importanti per loro!

La presenza di Dio viene sentita ancora di più: tutto, gioia e dolore, è amplificato al quadrato perché vivono con poco ma valorizzandolo con passione! questi incontri ci hanno dato molto..

Anna, Ledi, Gabriele

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Caro diario…

Dopo pranzo, finita la mini burrasca, siamo stati accompagnati dalla mitica Lourdes in giro per il barrio “La Mina”, settore Nueva Jerusalén.

La prima tappa è stata la casa di María, coordinatrice della cura pastorale degli infermi, che ci ha guidati tra le “abitazioni” del quartiere per portare il nostro saluto ai malati.

Nonostante la loro situazione, siamo stati accolti con molta gentilezza e sorrisi, e prima di lasciare ognuno di loro abbiamo recitato tutti insieme una preghiera.

Anche qui i bambini si sono comportati come stamattina rincorrendoci per la strada per farsi fotografare e ancora una volta ci hanno sorpreso con il loro entusiasmo davanti ad una figurina regalata!!

Buenas noches!! besos

Elena, Giulia e Alice

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Ecco le foto della nostra originale mattinata!!!

I bimbi della scuola del Guaricano

Girotondo con i bambini della scuola del Guaricano

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Wow quanti bambini! Un abbraccio a tutti!

Ps: anche a Terralba giungono vostre notizie in tempo reale….

Ciao Linda

Un abbraccio forte forte a voi e a tutta la missione, un grosso bacione a tutti quei bellissimi bambini.

ciao a tutti!

È bello potervi vedere in tempo reale dall’altra parte del mondo!

Deve esserci un’aria speciale perchè si vedono solo volti sorridenti… quasi quasi vorremmo essere lì con voi!

Vi abbracciamo tutti con affetto e aspettiamo nuove immagini da… commentare!

Ciao

Lina & co

Grande Elena, Terralba sempre presente.

Ti sei ambientata proprio bene in mezzo a tanti bimbi. Saluti a Don Roberto.

Un abbraccio!

Alessandra e famiglia

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Caro diario… prima delle 6 eravamo già tutti svegli, così abbiamo partecipato alla Messa delle 7 celebrata da don Roberto (ha scoperto di doverlo fare solo quando era sull’altare… ma se l’è cavata ugualmente bene con lo spagnolo!). Ci ha sorpreso molto l’accoglienza che abbiamo ricevuto alla fine della Messa: strette di mano, abbracci e baci!! Una cosa del genere in Italia ce la possiamo sognare!!

Dopo una buonissima colazione abbiamo raggiunto don Paolo alla scuola per pitturare le ringhiere… lavorando tranquilli con la compagnia di alcuni bambini affacciati alla finestra, quando ad un tratto è suonata la campanella della ricreazione e tutti i bambini gioiosi sono scesi in cortile incuriositi dalla nostra presenza… e a questo punto il nostro lavoro è stato sospeso per poterci dedicare ai nostri piccoli amici!!

Appena hanno visto la macchina fotografica di Elena le sono corsi incontro per farsi fotografare, e con entusiasmo non ci siamo tirati indietro… abbiamo partecipato ad un girotondo un po’ speciale e siamo stati tempestati di domande, peccato l’ostacolo della lingua… i bambini sono tutti molto affettuosi, e anche da loro siamo stati salutati con calorosi baci e abbracci: con la loro compagnia non abbiamo neanche sofferto il caldo!!

Purtroppo è suonata anche la seconda campanella, e tutti in fila sono tornati in classe continuando a salutarci e a voler fotografie!!

Terminata una parte del nostro lavoro, siamo tornati alla Missione per gustare il buonissimo pranzo preparato da Don Lorenzo.

Come inizio non è niente male… Alice, Elena e Giulia

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Ciao ragazze!

Che bello il vostro diario.. cavoli sembrate lì da un mese, siete subito entrate nello spirito giusto e sono davvero felicissima per voi!

Un abbraccio ancora e vedrete che sorprese meravigliose vi daranno le persone e l’ambiente che si respira al Guaricano!

Vi abbraccio ancora!

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8:16 am

Arrivati!

Eccomi...Ciao a tutti! Dopo un viaggio bellissimo e senza intoppi siamo arrivati a Santo Domingo ieri pomeriggio alle 15,30 (in Italia ore 21,30). All’aeroporto, ad accoglierci, don Lorenzo, Suor Modesta e Taína.

Appena giunti alla missione… doccia fresca, Santa Messa nella cappellina delle suore e poi cena preparata da don Lorenzo e Paola (con l’immancabile pesto genovese preparato dalla Rosetta di Arenzano… in viaggio con noi).

Notte tutto ok… abbiamo dormito benissimo, anche le zanzare han fatto sciopero.

Stamattina prima grande notizia: ore 7 “battesimo del fuoco” con la mia prima Santa Messa nella parrocchia… in spagnolo! È stata una sorpresa per me… chiedo “perdono” alle tante persone presenti (anche ragazzi pronti per poi andare a scuola) che hanno ben accolto il mio linguaggio misto spagnolo-genovese-italiano-latino.

I ragazzi tutto ok, sono molto felici e giá immersi in questa nuova realtá. Ora fanno colazione e poi al lavoro: pitturare le cancellate della scuola.

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Grandissimi, k bello vedere già le vostre foto e sapere che siete arrivati..

X la messa hai visto? A Don Paolo si vede che lo spagnolo piace proprio, anche a me faceva parlare sempre, anche quando proprio non sapevo una parola!

Vi auguro di cuore buon cammino nella missione, abbraccia tutti!!!

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Consiglio pastorale fiume, stasera, a Santa Margarita, presente anche la Divina Misericordia. Il precedente consiglio pastorale era stato in gennaio, da là a qua avevamo avuto soltanto qualche riunione di responsabili di settore.

C’erano in ballo argomenti significativi: la Settimana Biblica, a fine mese, la festa patronale di Santa Margarita, che sarà il 16 ottobre, e la visita di mons. Bagnasco, pochi giorni dopo.
A proposito della visita dell’arcivescovo di Genova, ho approfittato per confermare la partenza mia e di Lorenzo per gennaio. L’ho presentata come una cosa positiva per la comunità, che ha un’opportunità di crescere e svilupparsi ancora di più.

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Il gruppo di Arenzano (con Paola e senza don Roberto)Abbiamo la gioia di avere con noi don Roberto Fiscer, curato di Arenzano, insieme a otto sui giovani (e meno giovani).

Sono arrivati nel pomeriggio con il volo di Iberia, e domani mattina si inseriranno già nella vita della missione, con la messa delle 7 e poi continuando il lavoro di pittura iniziato dal gruppo di don Roberto Ghiara.

Benvenuti! e, come si dice qui, “siete a casa vostra!”.

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Un caro saluto agli amici di Arenzano. Fateci avere presto vostre notizie!

Linda

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Il card. Nicolás de Jesús López RodríguezAvevo chiamato una settimana fa il card. López al telefono, e oggi ho potuto vederlo di persona nel suo studio.

Abbiamo parlato della missione, e della prossima partenza mia e di Lorenzo.

Ho visto nel card. López la preoccupazione che il lavoro pastorale e sociale della missione possa continuare, e di questo ringrazio di cuore il Signore.

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8:50 pm

Strano Paese

In questi ultimi 15 giorni che ho vissuto piuttosto male, mi è capitato di incontrare gli aspetti peggiori di questa Repubblica Dominicana. Violenza sulle donne e sui bambini, morte del tutto senza senso di una ragazza ventenne.

C’è naturalmente un altro mondo, quello che vedo quando vado in giro con gli animadores o la psicologa della scuola. Lì vedi gente povera, sì, ma che ti accoglie sempre con grande amicizia, grata a volte in maniera esagerata.

Ma quando incontri la violenza bieca, beh, è un altro paio di maniche.

L’altro ieri, per esempio, due guague (autobus privati di trasporto pubblico) qui in Guaricano cercavano di soffiarsi i clienti l’un l’altra. Fatto sta che hanno cominciato a picchiarsi, poi sono saltati fuori i machete, poi le pietre, e una donna che passava di lì è stata presa in pieno da una pietrata ed è morta all’istante.

Quasi alla stessa ora davanti alla parrocchia di Paolo è scoppiata una rissa fra due uomini. Pare che uno dei due non pagasse da tempo l’affitto all’altro. Il padrone della casa ha pensato di costringere l’altro ad andarsene scoperchiando il tetto (pare usi così, d’altronde non ci vuole molto). A questo punto sono saltati fuori i soliti machete. Un uomo che passava di lì, per interrompere la rissa ha estratto la pistola e ha sparato in aria una decina di colpi, per fortuna senza ferire nessuno.

Risultato: uno dei due, il padrone di casa, ferito, è stato portato all’ospedale, e gli altri se ne sono andati per la loro strada.

Il lato comico è che quando Paolo ce l’ha raccontato io gli ho chiesto: tu cosa hai fatto? ti sei lanciato? e lui ha risposto: lanciato?! io mi sono affacciato timidamente. E così abbiamo riso molto immaginandoci il salvatore che voleva far cessare il litigio a suon di spari.

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Stasera ho presieduto l’Eucaristia nel settore della Mina, dove qualche mese fa abbiamo cominciato a fare le fondamenta della nuova cappella.

Eravamo stretti tra gli scavi e i mucchi di terra tirati fuori dagli stessi, ma è stato significativo, e ho approfittato dell’occasione, peraltro cercata appositamente, per fare presente la necessità di continuare il lavoro, e che ognuno si responsabilizzi ad aiutare e anche a cercare e ad apportare le necessarie risorse.

La partecipazione della gente, per essere una sera di giorno feriale in un settore, è stata ben significativa, circa una quarantina di persone.

Se il Signore ci aiuta, domenica 23 rimettiamo mano ai lavori!

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La chiesa dominicana sta portando avanti una forte battaglia per la vita, in un momento in cui ci sono tentativi nel paese di depenalizzare l’aborto.

Di fatto la legislazione dominicana è quella degli anni cinquanta, e non contempla, grazie a Dio, nessuna forma di aborto, che è tuttora illegale, e di per sé la legge prevede pene severe per i medici che lo praticano.

L’azione di lobby di ONG internazionali finanziate altrove sta cercando di far passare l’idea che si possa permettere l’aborto per lo meno in tre casi: pericolo per la madre, infermità del feto, incesto e violenza carnale.

La chiesa è sul chi va là, e il cardinale e altri preti influenti non perdono occasione per ricordare la sacralità della vita e per denunciare le manovre dall’estero per introdurre l’aborto nel paese.

Una cosa che ha costernato abbastanza è stata una dichiarazione del presidente della Camera, che ha detto pubblicamente la settimana scorsa di essere favorevole all’aborto, e che secondo lui non si può accettare che nasca un bambino il cui nonno sia anche suo padre.

A livello concreto, la chiesa cattolica si incontra felicemente in consonanza, su questo punto, con tutte le chiese evangeliche. E di fatto si sta preparando una marcia per fine ottobre, che avrà il fine di scuotere l’opinione pubblica e i mezzi di comunicazione. Per tale manifestazione si pensa che si uniranno anche gli evangelici, la qual cosa dovrebbe migliorare anche i rapporti tra noi e loro.

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Le diocesi dominicane si stanno organizzando in maniera che i preti possano avere una pensione di vecchiaia.

C’erano stati dei tentativi, più o meno timidi, e poco trasparenti, che non avevano attaccato più di tanto. Ma adesso sembra che ci sono i numeri per cominciare sul serio. A partire da ottobre tutti i preti incardinati dovranno versare un minimo di 500 pesos allo stato per la pensione di legge, e altri 2,000 pesos al mese per un fondo complementare, che sarà gestito dalla conferenza episcopale dominicana, e che è pensato in maniera che con la rendita del capitale si possano pagare 10,500 pesos (valore attuale) mensili a chi supera i 75 anni di età.

I 2,500 pesos saranno pagati non dal prete stesso, ma dall’ente (parrocchia o altro) presso cui presta servizio, e saranno quindi una forma di responsabilizzare le comunità verso una faccenda che è di giustizia verso chi si dedica a loro.

Stamattina abbiamo appreso con piacere tutte queste cose in una riunione convocata in curia. I preti presenti erano forse la metà dei preti incardinati. Ma il passa parola arriverà, credo e spero, veloce e a tutti. Alla fine dei conti i preti non hanno che da guadagnare da questa iniziativa!

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Per chi non ha dimestichezza con i termini tecnici dell’informatica probabilmente il titolo è astruso, ma chi ne sa qualcosa potrà capire che ci è stata aumentata la banda della connessione internet da 128kb/s a 1.5 Mb/s, più di un fattore 10, e la cosa si nota!

Ciò sfoltirà un po’ il carico sulla connessione, che quando ci sono vari ragazzi nel nostro centro di accesso a internet si intasava, e adesso dovrebbe reggere bene.

La T1 ci è fornita dal ministero dell’educazione, ed è un vantaggio non solo per noi, che abbiamo una linea più veloce, ma anche per loro, perché la connessione precedente era basata su una tecnologia più sofisticata ed era 10 volte più cara.

E insieme alla T1 abbiamo anche una nuova linea telefonica, che provvederemo al più presto a far entrare alla nostra centrale interna.

Vi racconto questo oggi che è domenica perché per il resto non è successo niente degno di nota.

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Alla riunione di stamattina delle commissioni zonali, le commissioni zonali non si sono riunite, perché l’arciprete, il padre Ramón Suero, ci ha fatto fare un ripasso di vari aspetti del Terzo Piano Pastorale.

Cose risapute, per lo meno per me che devo in parrocchia dirigere il processo, forse meno per i laici, e che per questo ogni tanto vanno ridette.

E comunque la “mia” commissione di pastorale educativa non si sarebbe riunita comunque, perché non c’era praticamente nessuno: tre parrocchie, su 25 che sono in tutto nella zona. Lavori aggiornati al mese prossimo!

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Oggi ho fatto un bel po’ di lavoro di preparazione della settimana biblica, praticamente la preparazione delle istruzioni, che, oltre a me, faranno anche don Lorenzo e vari laici.

Quest’anno lavoreremo sui vangeli: una prima catechesi (lunedì) sui vangeli in generale, e poi un giorno per ognuno dei sinottici. L’ultimo giorno, venerdì, si dedica alla processione con la bibbia, che si fa in tutti i settori.

Il materiale lo sto adattando da una traccia che ho trovato sul web, devo semplificarlo e ridurlo, e fare in modo che sia chiarissimo, perché almeno qualcuno di quelli che l’avranno in mano e dovranno spiegarlo non avrà la preparazione per capire tutto quello che deve spiegare.

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Sembra che tutti i computer che abbiamo tra parrocchia e scuola si siano messi d’accordo per dare problemi allo stesso tempo: a uno si è rotta una delle due schede di rete, a un altro si è danneggiato (come è possibile non lo so) il cavo usb della stampante, un altro si blocca, e non è né il monitor né la scheda video né la scheda madre, ci rimane solo da provare a cambiare la memoria.

Dorcarín, una giovane che sta facendo un corso di linux, è la incaricata di risolvere questi problemi, ma purtroppo non ha ancora né la destrezza né l’esperienza per risolverli, e quindi alla fine devo trovare il problema o darle la imboccata io. Ma spero che poco a poco si sbrogli, per la fine dell’anno deve essere in grado di mettere a posto tutto da sola.

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Alla fine i cinque monelli che avevano orinato nel dispensatore d’acqua fresca del liceo sono cascati e hanno confessato.

Per loro c’è la punizione del disprezzo dei loro compagni, che hanno già provveduto a porre loro il soprannome di miones, letteralmente “piscioni”.

Adesso dovranno vendere il dispensatore d’acqua che, anche se è stato lavato, richiama troppo alla memoria la stupidaggine che vi si è fatta, e comprarne uno nuovo.

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Sono appena rientrato dalla breve visita genovese, e mi hanno accolto vari problemini:

  • Alcuni nostri liceali hanno approfittato di un momento di assenza dell’incaricata del centro di accesso a internet dove stavano facendo (anche) alcune ricerche per entrare nella sala professori del liceo e versare mezzo bicchiere di orina nel dispensatore d’acqua dei maestri. Sembra che la cosa fosse rivolta non ai maestri ma all’incaricata del centro di internet. Ma la cosa più triste è che non c’è stata maniera che ammettessero la loro responsabilità. Domani faremo una riunione con Nidia, la direttrice docente, e con la direttiva dell’associazione dei nostri genitori per decidere le sanzioni.
  • La riunione della Pastorale Giovanile di stasera è stata resa tesa, almeno all’inizio, dall’atteggiamento di alcuni dei responsabili (entre essi un ex seminarista) che hanno all’ordine del giorno lamentele sul fatto che io o il diacono non diamo loro l’attenzione che si meritano, che non li ascoltiamo, ecc. Non è la prima volta che si presentano queste difficoltà, e grazie a Dio sono sempre riuscito ad essere fermo senza perdere la pazienza più di tanto e senza mancare di rispetto, spero, a nessuno. Ma la presenza di quei quattro giovani la comincio a sentire pesante e fastidiosa.

Metto tutto questo nella preghiera. Mi rendo conto di essere stato mandato qui ad evangelizzare, non a stroncare; a correggere, se necessario, non ad allontanare. Sapendo che altri usano la stessa pazienza con me.

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Ciao don Paolo,

seguiamo le note che scrivi sul diario della missione e ci uniamo a te nella preghiera!

Affettuosi saluti da Genova.

Stefano e Cristina

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Il mio viaggio di ritorno è stato abbastanza faticoso.

Praticamente passano quasi 24 ore da quando ci si sveglia a quando ci si sdraia. E poi la fermata di Air France a Punta Cana, con quelle due ore in più, è veramente fastidiosa. Vabbé, se penso alla maniera in cui viaggiava san Paolo, senza aerei e senza tante comodità nostre, mi rendo conto che non posso che ringraziare il Signore che in 24 ore mi fa arrivare dall’altra parte del mondo. I missionari di inizio del XX secolo ci mettevano un mese in barca…

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In mia assenza, i nostri diaconi Marcial e Juan Luis hanno presieduto la Liturgia della parola di Santa Margarita delle sette di mattina, in questa domenica senza prete (Lorenzo era alla stessa ora a presiedere l’Eucaristia della Divina Misericordia).

A quanto mi sono potuto rendere conto è stato tutto ok, compresa la vendita del giornale della chiesa domenicana, del quale non è rimasta né una copia.

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Oggi è il giorno in cui le parrocchie di Santa Margarita e della Divina Misericordia iniziano le iscrizioni al catechismo.

I catechisti si sono preparati con due fine settimana di formazione, e le famiglie sono state avvisate in tutti i modi, non ultimo la lettera generale che è stata consegnata a tutte le famiglie nei giorni scorsi.

La mia aspettativa è che il processo di iscrizione possa funzionare meglio che gli anni scorsi, anche i catechisti mi sembrano più coscienti.

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Le nozze d'oro della coppia Benvenuto-RovegnoOggi le nostre parrocchie si uniscono al ringraziamento della mia famiglia (che ha visitato due volte la missione) per le nozze d’oro dei miei genitori.

La parrocchia di Mater Ecclesiae e i nostri parentadi hanno vissuto in maniera molto intensa questo momento, di fede e di ringraziamento a Dio.

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A scuola stanno iscrivendo vari studenti in terza asilo (l’unica classe d’asilo che si dà qui) e in  prima, si erano iscritti pochi bambini, ed è adesso che i genitori si svegliano.

La settimana prossima spero di chiudere gli elenchi delle classi.

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