Contributi del mese di Marzo 2007

A causa del gran numero di bambini che ho nel catechismo cerco di organizzarmi in maniera abbastanza formale per rendermi conto se si stanno preparando o no, se partecipano o no agli incontri specifici di catechesi sui sacramenti. E poi c’è da tenere traccia dei documenti, per trascrivere nei libri o mandare la comunicazione alla Curia.

Così stamattina ho dovuto dedicare un po’ di tempo a rivedere il tutto e se stava bene e chi aveva completato la preparazione.

Ho scoperto che c’è un certo numero di bambini, ma anche di giovani, che non hanno ancora presentato i documenti, e devo inventarmi una maniera per scuoterli e farglieli presentare.
Lunedì avremo la prima riconciliazione dei bambini, e tra vigilia pasquale e giorno di pasqua i battesimi rispettivamente dei giovani e dei bambini.

I catecumeni giovani e adulti hanno ricevuto stamattina il Padre Nostro.

Non è un gesto fisico, quanto il fatto che la Chiesa porge loro l’insegnamento sul vero significato della preghiera del Signore. Simile alla consegna del Simbolo della fede, che hanno ricevuto quindici giorni fa.

C’erano quasi tutti, mancavano solo uno o due.

A loro rimane da fare il ritiro finale, che sarà nella mattinata del sabato santo.

È consuetudine in Repubblica Dominicana che l’ultimo venerdì prima della Domenica delle Palme si fa la processione dei dolori della Vergine.

Sono normalmente sette stazioni, incentrate sugli episodi evangelici in cui Maria è provata, cominciando con la spada che le trafiggerà l’anima, per arrivare alla sepoltura del Figlio.

Come gli anni scorsi l’abbiamo conclusa insieme tra le quattro parrocchie di Guaricano, in Santiago el Menor.

È stato un bel momento per fare un pezzo di cammino di chiesa insieme!

Alcuni degli studenti che hanno partecipato al ritiro di Quaresima del liceoOggi abbiamo avuto l’ultimo ritiro di Quaresima per gli studenti del nostro liceo. È toccato alle due quarte, e anche a un certo numero di altri ragazzi che per varie ragioni non avevano potuto partecipare al ritiro che toccava loro nel turno della loro classe.

La novità di questo ritiro è stata la presenza del coro dei giovani ad animare i canti: Rosanna, Francisca e Gregory hanno dato un tocco speciale, e hanno contribuito con la loro arte a sciogliere i cuori più induriti.

Da parte mia mi sono dedicato a confessare i ragazzi, aiutato in questo anche da don Lorenzo, che ha donato varie ore al sacramento della Riconciliazione. Suor Modesta, che insegna religione nel liceo, ha provveduto a instradare i ragazzi, e a quanto dice non è rimasto nessuno che non si è avvicinato al sacerdote.

Un grazie, al Signore, prima di tutto, e a tutti quelli che hanno messo qualcosa di loro perché questo ritiro fosse realtà.

Purtroppo è sfumata la possibilità di fare il ritiro nella scuola Guaricano Afuera. Oggi la ADP, Associazione Dominicana dei Professori, ha chiamato a un’assemblea generale del corpo docente giustappunto per venerdì 30, giorno in cui il ritiro era programmato. La ADP vuole discutere con tutti i maestri sul recente aumento (del 14%) che è stato fatto, e forse programmare altre attività di lotta.

Il ritiro lo faremo un’altra volta. Per adesso mi accontento del fatto che ci fosse la volontà di farlo! Non è forse molto, ma non può essere mai scontata. Grazie, Signore!

2:26 pm

Vita da pulcini

Purtroppo, o grazie a Dio, è finita la stagione secca. La qual cosa significa che tutti i pomeriggi viene giù un’acquazzone dell’altro mondo. Con conseguenti allagamenti, crolli e disagi. La gente quando piove così non esce di casa, ma aspetta che finisca.

Oggi pomeriggio era a scuola quando si è messo a piovere, e sono rimasto “isolato” in una parte del giardino da cui non ci si poteva avvicinare all’uscita per un lago tremento senza possibilità di guado. O meglio, si poteva guadare, a patto di accettare di bagnarsi i piedi. Io ho preferito chiamare uno studente mezzo grandicello che era già tutto bagnato dalla testa ai piedi e mi sono fatto portare sulle spalle.

E visto che pioveva così forte, ho approfittato per verificare il motivo per cui dove abbiamo fatto il tetto di lamiera due anni fa piove sempre dentro. La ragione è che una grondaia situata in mezzo tra due tetti, ha il tubo di uscita troppo piccolo, e per questo l’acqua tracima e invade tutto. La cosa interessante è che per rendermene conto ho dovuto tirarmi sotto un’acqua battente, con il risultato che mi sono bagnato come un pulcino anch’io.
In più, abbiamo un tubo dei bagni tappato, e tutto quello che si scarica ai piani di sopra esce dagli sfoghi del pavimento, diffondendo da tutte le parti cattivo odore. Domani dovrebbe venire l’idraulico a aggiustarlo (speriamo!)

La Celebrazione Penitenziale della Divina Misericordia si è svolta sotto un’acqua battente e insistente.

Ha cominciato a piovere alle quattro e sta piovendo ancora adesso.

In particolare, da prima delle sei fino alle sette e mezza ha piovuto a dirotto. Il rumore della pioggia sul tetto di lamiera della nostra cappella non permetteva di sentire niente.

E di fatto la gente che è venuto era abbastanza poca, in tre preti li abbiamo confessati in meno di un’ora.

C’è da sperare che tutti gli altri cerchino qualche altro momento per confessarsi…

Grazie ai gruppi di continuità che ci ha installato l’INDOTEL già qualche mese fa, oggi abbiamo potuto far partire il centro di internet gratuito per gli studenti e per la gente.

Per gli studenti è completamente gratis, mentre per la gente ci sarà da dare una piccola contribuzione per fare la tessera. E dovrebbe entrare qualcosa di soldi dall’uso della stampante e forse dall’uso di uno spazio personale sul disco.

La capienza è di dodici persone, ed è aperto dalle nove alle dodici e nel pomeriggio dalle quattordici alle diciassette.

Oggi don Paolo ci ha cortesemente invitato ad assistere, con il piccolo Francisco, alla parte pomeridiana del ritiro dei giovani, che si concludeva con la celebrazione della Messa.

Siamo rimasti favorevolmente colpiti dallo svolgimento del ritiro, nonostante un po’ di stanchezza dei ragazzi e un po’ di dispersione, comprensibile alla loro età.

Sono stati toccati argomenti molto importanti come la problematica della droga, l’ascolto e l’ubbidienza verso i genitori, l’accettazione dei consigli, visti non come ingerenza nella vita dei giovani, ma come risultato di una saggezza costruita sulla base dei propri errori. L’umiltà come base della vita di tutti i giorni, non adeguandosi a modelli di comportamento sbagliati e non produttivi per il futuro.

Tutte queste riflessioni sono state naturalmente accompagnate dalla parola del Signore e da molti canti.

Abbiamo notato nei ragazzi presenti una forte volontá di ascolto ed un sincero entusiasmo per questa giornata.

Ringraziando il Signore per la presenza di questi giovani, auguriamo loro che riescano ad essere sempre cosí attivi nella vita cristiana e nella chiesa, anche quando gli impegni di studio e lavoro concederanno loro meno tempo.

Si è svolto oggi il ritiro dei giovani, nella parrocchia di San Felipe, a qualche kilometro dal Guaricano.

Personalmente sono andato solo nel pomeriggio per la Messa, cercando di vincere un po’ di scocciatura per un’indicazione che avevo data e che non è stata rispettata. Il Signore mi ha aiutato ad essere più che positivo (grazie!), la correzione la farò un’altro momento.

Alla Divina Misericordia ho lavorato oggi con catecumeni e catechisti.

I primi hanno avuto il terzo scrutinio nella Messa del mattino.

Alcuni dei catechisti della Divina MisericordiaCon i secondi ho fatto una riunione nel pomeriggio. Ho cercato di sbrogliare un po’ la matassa dell’Iniziazione Cristiana degli adulti, per far capire l’importanza dei vari aspetti della preparazione al battesimo, e per far vedere l’unità dei tre sacramenti dell’iniziazione.

Il mio sogno è di fare un cammino di iniziazione nel quale siano integrati tutti e tre i sacramenti: Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Però so anche che sono cose che maturano lentamente, e non so se avrò il tempo di fare cambi significativi. Nel frattempo però il fatto che questi catechisti abbiamo capito i termini del problema e le sfide che abbiamo davanti mi fa essere fiducioso.

Grazie, Signore!

Oggi non è successo niente. Cioè, non ci sono stati colpi di scena. Ma c’è stata vita. È continuata la preparazione al battesimo e alla prima riconciliazione dei bambini, il settore Emaús ha pulito la chiesa con amore, il cammino di continuazione dopo il ritiro di evangelizzazione è andato avanti.

E io ho approfittato della relativa calma per mettere un po’ di ordine nel mio ufficio, con il risultato di riempirmi di polvere, perché la polvere al Guaricano non manca mai!

Il terzo ritiro degli studenti del liceo è scorso senza problemi. Cioè: un piccolo problema c’è stato, ed è stato il salone dove ci hanno messo, l’abbiamo trovato abbastanza in disordine, sporco e pieno di polvere di detriti. Sembra che nelle immediate vicinanze abbiamo rotto dei muri, e si vedevano ancora le conseguenze. E poi avevamo al lato una macchinaria che faceva un rumore infernale, a me in particolare ha dato abbasastanza fastidio per le confessioni.

Nonostante tutto questo, ho potuto sentire una gioia grande con tutti i ragazzi con cui ho dialogato o celebrato la riconciliazione.

Mi ha colpito in particolare Kenia, una ragazza i cui genitori sono evangelici (lei non sa ancora cosa vuole essere), e mi ha confidato certi problemi con una confidenza tale che mi ha commosso. Ho visto in lei un desiderio sincero di cambiare, e sono sicuro che il Signore la aiuterà in ciò.

A livello di gruppo, gli animatori presenti mi hanno detto che è stato meno sfavillante delle altre settimane, ma che ci sono state lo stesso cose belle.

Grazie, Signore!

Nel primo pomeriggio avevamo appuntamento nella scuola dove c’è stato il professore che ha fatto proposte indecenti a una ragazzina di quattordici anni.

Purtroppo le cose non sono andate come volevo. Il direttore reggente della scuola ha pensato bene di mettere la ragazzina (presenti suo padre e sua madre) a confronto con il professore-avvocato che sarebbe responsabile delle avance. Non solo, ma ha esordito lamentandosi che la famiglia si è rivolta ad altri prima che a lui (sic!).

Come è ovvio, il professore-avvocato si è poi difeso molto bene, ed ha provveduto a bollare di “civettuola” (la quale sembra che lo sia realmente), nonché di provocante, per cui alla fine è stato facile per il direttore far cadere la cosa. E i genitori della ragazza sono stati fin troppo rispettosi nei suoi confronti e alla fine sono stati zitti.

Spero che i genitori vogliano portare avanti la cosa, anche perché c’è gente che lavora là dentro che mi dice che ci sono abbastanza professori senza morale…

La mattinata l’ho passata in città a comprare. Abbiamo fatto vari giri, e siamo arrivati verso l’una e mezza.

Ho approfittato per far venire con me Dorcarín, perché dovevamo cercare dei pezzi per i computer, e mi interessava che lei sapesse quali sono i giri che ho.

9:38 pm

Fiordaliza

Tra i dialoghi del settore Betania di oggi pomeriggio ho parlato con una ragazza di 17 anni che si chiama Fiordaliza.

Sua madre l’ha avuta da relazioni occasionali e l’ha abbandonata, per cui quelli che sono i suoi genitori attuali se ne sono fatti carico.

Ho potuto parlare prima con la madre e poi con lei. Il quadro tracciatomi dalla madre era abbastanza tragico: tipica ribellione adolescenziale, ma aggravata da lunghe serate passate fuori casa. Quando ho proposto alla madre di chiamarmi la figlia quasi non voleva, pensando che Fiordaliza non sarebbe venuta. E invece la sorpresa. Mi sono ritrovato con una ragazzina acqua e sapone, ma che lasciava trapelare dei conflitti interiori. E quando le è scappato che sua madre l’ha abbandonata ho cercato di aiutarla a vedere il positivo della famiglia che si è fatta carico di lei.

Non so se le mie parole sono arrivate al suo cuore, ma certamente non sono state tante le volte che ha potuto parlare con un adulto in una situazione di relativa fiducia.

Ho cercato di farmi promettere che continueremo a parlare una delle prossime domeniche in parrocchia. E preparerò questo momento con la preghiera. La mia preghiera. E spero anche la vostra. Grazie!

Oggi ho insegnato a Dorkarín a mettere i connettori ai cavi UTP che collegano i computer tra loro.

Dovrà fare un bel numero di cavi, perché i connettori che abbiamo usati quando abbiamo messo insieme il tutto non erano di qualità e bisogna sostituirli tutti (ottanta in tutto).

Nel frattempo ha dedicato la giornata di ieri a identificarli tutti, in maniera che poi il lavoro è più facile.

Sono arrivate insieme due ricorrenze particolari, il complemese di Francisco e la festa del papà.

Finalmente il piccolo sta meglio, la febbre è passata e lui ha riacquistato il suo solito buon umore.

Essendo un padre adottivo, per me dovrebbe essere una doppia festa. Non è stato forse San Giuseppe per Gesù il primo e direi il più importante padre adottivo di cui si abbia memoria?

Un anno fa in questo periodo non avrei mai detto che sarei stato qui con in braccio mio figlio, fa uno strano effetto per un genitore adottivo. In genere ci si abitua a diventare padre gradualmente, durante i mesi della gravidanza e quando i figli nascono si impara a conoscerli pian piano.

Nel nostro caso, invece, all’improvviso ti ritrovi con questo esserino tra le braccia, che ha già percorso un tratto della sua vita senza di te e bisogna imparare a conoscersi, capirsi.

Certo bisogna dire che il piccoletto è tosto, ha un carattere forte. Molto forte! Dalle poche informazioni che abbiamo del suo passato, ha dovuto combattere per nascere, lottare per sopravvivere nella prima settimana di vita, affrontare inconsciamente il senso dell’abbandono, resistere per due mesi da solo in ospedale, vivere per mesi in istituto con le attenzioni di qualche gentile signora (a cui siamo immensamente grati) che si sarà presa cura di lui insieme ad altri dieci, venti o chissà quanti bambini, ma senza l’amore di una madre e di un padre.

Poi siamo arrivati noi, due genitori un po’ pallidi per gli standard locali, e anche un po’ incerti e preoccupati, come tutti i genitori al primo figlio.

La prima volta che ce lo hanno portato ci ha squadrato con la sguardo accigliato che riserva per i suoi momenti seri ed il dito in bocca, era un piccolo scricciolo indifeso, che ci scrutava per capire chi fossimo.

In questo tempo che abbiamo passato con lui ogni giorno ci ha rivelato cose nuove da scoprire, un nuovo gesto, una nuova capacità, un nuovo borbottio. siamo diventati sempre di più famiglia, insieme.

Essere padre cambia sicuramente tutte le prospettive, ci fa rivedere la nostra vita in termini diversi, riconsiderare tanti aspetti che prima potevano essere definiti importanti, pur non mettendo in discussione i sentimenti verso tutte le altre persone che amiamo.

Vorrei dirgli tante cose e dargli tutto l’amore che potrò per fargli superare nel miglior modo possibile l’abbandono e la solitudine dei suoi primi mesi.

Non è facile essere genitori e neanche figli, impareremo insieme. Si dice spesso che l’amore risolve tutto. Alcuni dicono che è semplicemente una frase fatta, ma invece penso che sia un bel punto di partenza.

A differenza di altre famiglie, il nostro essere fisicamente diversi servirà a ricordarci quotidianamente che l’amore non è mai scontato, che bisogna amarsi tutti i giorni e dirselo con le parole, ma anche con i gesti. L’amore è una pianticella che va innaffiata costantemente con pazienza e con cura. Cercherò di trasmettere a mio figlio tutti i valori e gli ideali in cui credo, in maniera tale che possa crescere come persona.

Oggi è tutto più facile, basta un abbraccio o un bacio per risolvere tanti piccoli problemi, con la crescita non sarà sempre così, ma è nella natura delle cose. Verrà forse un’età in cui sarà difficile parlarsi, confrontarsi, nel mio caso di genitore adottivo in un momento di rabbia potrei anche sentirmi dire: perché mi rimproveri, tu non sei mio padre. Non sarebbe certo facile rispondere a un’affermazione di quel genere. Dovremo certamente ricordarci quanto amore già ci lega dopo pochi mesi passati insieme, dovremo forse ricordarci che l’amore di un genitore verso un figlio e di un figlio nei confronti di un genitore non è certamente legato soltanto ai geni trasmessi nel DNA, ma è invece il risultato di quell’amore costante e quotidiano di cui ho parlato.

Nei momenti belli ed anche difficili, penso che il lavoro più complicato per un genitore verso i figli, sia quello di essere presente e vicino, senza diventare per questo troppo ingombrante. Come dicono spesso i saggi, bisogna insegnare loro a sviluppare le ali, per poi lasciarli volare liberi.

Se mio figlio già potesse parlare e comprendesse già tutte le mie parole mi piacerebbe dirgli che nel cammino della sua vita sarò al suo fianco fino a quando il Signore me lo consentirà. Mi piacerebbe che lui sapesse che in qualsiasi momento lui abbia bisogno, durante quel cammino, potrà allungare la mano, trovando sempre la mia.

O forse la mia missione di genitore sarà ancora più completa se riuscirò a trasmettergli tutte queste cose senza dirlo con le parole.

Un saluto ed un abbraccio a Don Francesco e Orietta.

Un abbraccio fortissimo a Carmen per tutto l’affetto che ci ha dimostrato durante tutta la sua permanenza.

Grazie Signore per averci fatto incontrare loro e tutte le persone speciali che sono con noi nella Missione del Guaricano!

La settimana scorsa abbiamo comprato una nuova camionetta. È frutto delle offerte che ho raccolto quando sono stato a Genova in dicembre-gennaio. Più di diecimila dollari, che sono confluiti in quello che sarà uno strumento per l’evangelizzazione e la vita di chiesa della Divina Misericordia.

Tra oggi e domani dobbiamo pagare l’assicurazione e farci dare la scheda identificativa, dopodiché i veicolo potrà cominciare a lavorare.

Un grazie al Signore, ma anche a tutti quelli che sono sempre stati sensibili all’opera dell’evangelizzazione qui in Guaricano!

Nell’incontro di oggi pomeriggio con i catechisti di Santa Margarita ho potuto sviluppare un po’ il tema del catecumenato, o meglio, dell’Iniziazione Cristiana degli adulti.

La lettera pastorale dei vescovi dominicani di gennaio, dedicata all’iniziazione cristiana, e il fatto che il tema sia stato ripreso nella formazione permanente del clero mi hanno aiutato a partorire un nuovo schema di come potrebbe essere impostata l’iniziazione degli adulti, schema nel quale si valorizzano alcuni elementi chiave del “farsi cristiano”: l’abbandonare le abitudini di peccato, l’imparare a vivere la Eucaristia della domenica, l’integrazione in un gruppo giovanile o piccola comunità. Questo, naturalmente, insieme ai passi liturgici e alle catechesi specifiche per i vari sacramenti.

Nei prossimi anni bisognerebbe riuscire a fare il salto di qualità di passare dalla catechesi sacramentale all’iniziazione cristiana.

Chi vivrà vedrà… Senz’altro le cose cammineranno in quella direzione, anche se forse le vedrà compiute chi verrà dopo di me.

Carmen con il piccolo Francisco GeaGiornata di partenze: don Francesco e Orietta hanno continuato nel primo pomeriggio il loro viaggio verso Cuba (da dove torneranno direttamente a Genova), mentre in serata Carmen è salpata per Parigi-Genova. Carmen è stata con noi due mesi esatti, dando una mano in cucina, e facendo tanti piccoli lavoretti. Utilissima. E allegrissima!
Accompagna tutti e tre nel loro viaggio il sorriso meraviglioso del piccolo Francisco Gea, che augura loro – come peraltro anche noi – buon viaggio!

Abbiamo iniziato stasera la preparazione immediata ai sacramenti nel settore san Ramón. Ho provveduto io stesso a fare la conferenza iniziale ai genitori dei bambini che riceveranno il battesimo e la prima riconciliazione.

Ho sentito partecipazione e interesse. Ho fiducia che questi incontri ci aiuteranno ad avvicinare la gente alla chiesa e al Signore!

Stamattina abbiamo avuto l’assemblea annuale dell’Unione delle Scuole Cattoliche. Si tratta dell’associazione che raggruppa tutte le scuole e collegi cattolici del paese. Fa un servizio discreto, di collegamento con le associazioni internazionali, di formazione, di consulenza, di intermediazione con il Ministero dell’Educazione.

In questa assemblea ho assistito a una conferenza su alcune modalità nuovo di fare le ricevute fiscali, e ho potuto scambiare due parole con varie persone che dirigono l’associazione.

Più tardi nella mattinata c’era una conferenza di sapore più nettamente didattico, a cui hanno partecipato Nidia e Matilde. A Miguel non l’ho neanche proposta la partecipazione perché so che non gli piace che gli metta impegni fuori dell’orario di lavoro.

Ho passato varie ore in questi ultimi due giorni a redattare la lettera mensile alle famiglie di questo mese. E nel pomeriggio Edilenia me l’ha stampata. È incentrata sul tema dell’accoglienza senza condizioni.

I primi giorni della settimana prossima sarà consegnata a tutte le famiglie della parrocchia.

La terza Via Crucis di quest’anno si è svolta nei settori Emaús (di Santa Margarita) e Altagracia (della Divina Misericordia).

Io sono stato nella prima, e ne sono stato contento: non si è camminato troppo, siamo riusciti a finire prima che diventasse buio, e soprattutto alla Messa finale c’è stata una partecipazione buona sia in numero che in qualità.

I testi di quest’anno sono miei, perché purtroppo tutti gli anni passati quando usavamo i testi proposti dall’ufficio pastorale diocesano c’erano sempre dei problemi, per la lunghezza dei commenti, per la loro lontananza dalla realtà, per le letture che non seguivano lo stile liturgico. Per non parlare dello schema tradizionale delle 14 stazioni devozionali che in realtà poco risponde alla sensibilità biblica di oggi.

I ragazzi di seconda liceo in ritiroIl ritiro di stamattina è stato con le due classi della seconda liceo, un cinquantacinque ragazzi in tutto. L’abbiamo fatto, come è tradizione, alla Escuela de Evangelización.
Dopo una piccola introduzione per spiegare cosa è un ritiro ho lasciato il microfono a Marcial e a Jacinta: il primo ha parlato loro della quaresima in relazione al battesimo, e la seconda della Messa in relazione all’Ultima Cena.

Con l’aiuto di suor Modesta che mi mandava i ragazzi uno dopo l’altro ho potuto dedicarmi alla confessione e al dialogo personale.

Devono essere passati dalla sedia vicino alla mia una ventina di studenti. Un’altra decina sono passati “sotto” don Lorenzo, che per l’occasione è venuto ad aiutarmi.

Mi spiegavano Jacinta e gli animatori presenti che soprattutto i ragazzi hanno trovato interessante la catechesi su Messa e Ultima Cena. Tutti si sono detti disposti a ricominciare il cammino della partecipazione all’Eucaristia dominicale. E sono certo che un buon numero di essi lo faranno, anche perché suor Modesta, lavorando con loro a scuola, non mancherà di dar seguito al lavoro.

Anche stavolta non posso che dire: Grazie, Signore!!!

I dialoghi del settore Nueva Alianza di questo pomeriggio sono stati ben fruttuosi. La maggior parte delle persone che ho sentito erano in condizione di sbloccare la situazione e di prepararsi per la confessione e la comunione.

Mi commuovo sempre quando trovo persone sinceramente disposte a seguire più da vicino il Signore, ed è un’aiuto anche per me, per mantenermi fedele alla mia vocazione.

Grazie, Signore!

Finalmente l’elettricista mi ha spostato i gruppi di continuità del laboratorio di informatica. C’ha lavorato quattro ore ieri sera, e stamattina sono venuti i supervisori della ditta che li aveva installati, a verificare che tutto fosse a posto per non perdere la garanzia.

A loro dire hanno anche risolto un problema che un gruppo di continuità lasciava spegnere i computer collegati a lui, ogni tanto. Dice che l’ha risolto.

Adesso il lavoro dovrebbe essere più facile.

Grazie, Signore!

10:40 pm

Visite!

Don Francesco con Orietta e CarmenStasera sono arrivati don Francesco Di Comite e la mitica Orietta, sua parrocchiana. Si fermeranno qualche giorno con noi e poi ripartiranno per Cuba. Fanno una visita breve alle due missioni della nostra diocesi. Ci portano aria di casa, pesto e parmigiano.

Benvenuti!

Stasera a Santa Margarita toccava la Celebrazione Penitenziale di Quaresima.

Non ho visto una gran folla. È vero che quanod avevamo la folla era insieme alla gente della Divina Misericordia, e c’erano anche i conviventi, che adesso vedo in altri momenti. Nonostante tutto, però, ho l’impressione che potrebbe venire molta più gente; parlo delle persone impegnate, naturalmente, prima che di tutti gli altri.

S’è confessato un gruppetto di adolescenti perché il mercoledì è il giorno che c’è il gruppo “Ciempiés”. I ragazzi sono arrivati tardissimo, ma un buon numero si sono confessati.

Per tutto questo: grazie, Signore!

Francisco con la sua nuova mamma, SabrinaIl piccolo Francisco, figlio adottivo dei nostri ospiti Fabrizio e Sabrina, ha una brutta febbre alta. Sono stati in ospedale e hanno detto loro che potrebbe dipendere dall’asma, che a sua volta viene da una bronchite mal curata.

Grazie a Dio il piccolo moretto ha tanta gioia di vivere: appena gli si abbassa la temperatura non c’è niente che gli toglie il suo bellissimo sorriso!

Anche per Francisco, Fabrizio e Sabrina: grazie, Signore!

Primo incontro, stasera, della preparazione dei genitori di bambini piccoli per il battesimo dei loro figlioletti.

È stato un primo incontro ben partecipato; le ultime volte c’erano poche famiglie. L’ho portato avanti da solo perché non ho trovato nessuno che mi aiutasse; o meglio, volevo chiederlo a Juan Luis, ma all’ultimo momento gli si è presentato un impegno di lavoro.

E comunque queste catechesi mi piacciono, perché vanno alle radici della nostra fede e alle radici della vita nella famiglia.

Per il secondo incontro, giovedì, non ci sarò, perché ho confessioni in una parrocchia vicina. Lì ci sarà Juan Luis, che ormai dovrebbe essere abbastanza pratico del tutto.

Il giorno del compleanno di LorenzoAuguri per i tuoi 70 anni, don Lorenzo!

La gente ti vuole bene, e te l’hanno detto nella Messa di stamattina al consultorio.

Anche per noi in casa sei una persona speciale!

Ad multos annos!

Oggi è stato il primo dei tre scrutini dei catecumeni giovani e adulti.

Sia alla Divina Misericordia (alle sette) che a Santa Margarita (alle nove) abbiamo avuto questo rito che consiste nella preghiera che la Chiesa fa per i suoi fratelli minori che si avvicinano al battesimo.

Nei pomeriggi di queste domeniche i catecumeni hanno poi la catechesi specifica per il battesimo.

Il ritiro alla Divina Misericordia è stato veramente affollato. Nel pomeriggio c’era strapieno. Il numero dei presenti potrebbe essere stato sulle 250 persone. Tra loro molti padri dei bambini che riceveranno il battesimo o la prima riconciliazione.

Forse c’è qualcosa da coordinare con le équipe che vengono a impartire questi ritiri: sono gente che hanno uno dono speciale di saper parlare e di captare l’attenzione della gente, ma sono mezzi carenti nel produrre una struttura sensata del ritiro stesso.

Ho parlato quindi con Marcial perché la prossima volta che ci sarà un ritiro cerchi di sedersi prima insieme al responsabile e di fare insieme l’orario, e di includere momenti per il dialogo e l’approfondimento in gruppo, e se si può l’adorazione eucaristica.

L’oretta del pomeriggio che sono stato lì, alla fine l’ho passata confessando: uno dopo l’altro sono arrivati moltissimi, e se il ritiro fosse continuato avrei continuato anch’io a confessare.

10:28 pm

Maney e Yuly

Maney, Yuly e SandyManey e Yuly sono una coppietta giovane che io stesso ho sposato circa tre anni fa.

Nel secondo anno di matrimonio hanno avuto una crisi, sono stati separati per qualche mese, ma grazie a Dio poi la cosa è rientrata, e ora si sentono una coppia più sicura e più unita.

Sono stato a trovarli stasera perché era veramente da tanto che non li vedevo. E soprattutto dovevo scusarmi perché nel periodo della loro crisi non sono mai stato da loro a incoraggiarli e a aiutarli a uscire dalla crisi stessa. L’ho fatto, e ho ricevuto un perdono bello e sereno.

Tra l’altro ho potuto conoscere anche loro figlio, Sandy, il quale mi ha già dato confidenza, soprattutto quando si è reso conto che ero io il prete nelle foto del matrimonio di suo papà e sua mamma.

Maney e Yuly mi hanno anche promesso che ci saranna mercoledì sera alla Celebrazione Penitenziale. Se il signore ci aiuta, sarà anche il giorno del loro ritorno alla vita di chiesa dopo un periodo di allontanamento di più di un anno.

Sono nelle tue mani, Signore!

10:40 pm

Assemblea zonale

Il dono splendido del padre Lorenzo Vargas è la capacità di dare entusiasmo alla gente. La qual cosa si è vista anche stamattina nell’annuale Assemblea Zonale.

Eravamo presenti diciassette parrocchie di venti che ci sono nella nostra Zona Pastorale, ognuna di esse rappresentate da un minimo di una a un massimo di quindici persone.

Santa Margarita ha partecipato più numerosa (tredici!) della Divina Misericordia (sette), ma in tutti ho visto l’entusiasmo. E anche a me l’Assemblea ha dato gioia e voglia di continuare il lavoro.

In particolare l’Assemblea è stata fruttuosa (per me) perché ho potuto dialogare con il padre Ricardo Arias circa i battesimi degli adulti. In confronto a lui io ho criteri molto rigidi, e lui in confronto a me ha criteri molto laschi. Concretamente ciò significa che c’è gente delle mie parrocchie che va a battezzarsi da lui perché non indaga più di tanto sulla vita che fanno… Speriamo che a partire da questo dialogo si possano evitare queste “fughe”.

E poi l’Assemblea è stata fruttuosa perché ha rinvigorito la ancora fragile tessitura della giovane Commissione di Pastorale Educativa Zonale, che per l’appunto è stata affidata a me. Non siamo ancora in fase operativa, ma ci siamo avvicinati abbastanza, e il giorno 25 presenterò ai preti della zona una prima bozza di programma di lavoro.

Una soddisfazione, quindi.

Grazie, Signore!

In una scuola pubblica a mezzo km da noi un maestro di quinta sta facendo proposte sessuali alle adolescenti della classe.

Sono venuto in contatto con una ragazzina che ha avuto il coraggio di dire a sua madre le frasi sconce che il maestro le sussurra da un mese a questa parte.

Ho provveduto ad ascoltarla insieme a sua madre, e l’ho portate dalla direttrice della scuola.

Parlando con la direttrice è risultato che quello stesso maestro ha messo incinta una studente vent’anni fa. E che quattro anni fa ci aveva provato con la sorella di quella di adesso.

Abbiamo elaborato un piano che ci dovrebbe permettere di smascherare e far avere una condanna esemplare al maestro in questione. L’idea è quella di mettere insieme almeno quattro o cinque testimonianze (in teoria dovrebbero essere molte di più), in maniera che il maestro sia messo con le spalle al muro.

La settimana prossima potrebbe risolversi già qualcosa!

9:55 pm

Vía Crucis

Seconda Vía Crucis di questa quaresima, oggi pomeriggio. Ben partecipata!

Facevo caso che nei dettagli pratici c’è un miglioramento notevole: l’ordine della camminata, la bontà della lettura dei testi, il percorso, la Messa finale.

Il settore Nueva Alianza ha lavorato e preparato bene questa Vía Crucis. Bravissimi!

Pomeriggio con gli amancebados del settore Nueva Jerusalén, del barrio La Mina.

Sono arrivati tardi, ma erano un certo numero, e mi sembra che i dialoghi siano stati fruttuosi. Merito anche degli animatori che hanno mantenuto in preghiera il gruppo intero mentre io parlavo con i singoli.

Grazie, Signore!

L’ultima mattinata del corso d’aggiornamento è stata ben interessante, con alcune conclusioni riguardo all’Iniziazione Cristiana. L’impressione è che tutti i sessanta/settanta preti presenti ci siamo resi conto della bellezza e dell’importanza del cammino catecumenale per arrivare ai sacramenti dell’Iniziazione.

Adesso la sfida è quella di sensibilizzare tutto il presbiterio di ogni diocesi: se i preti non capiscono i termini della questione non si farà niente.

Anche la giornata di oggi me l’ho passata al corso di aggiornamento del clero, alla Escuela de Evangelización, a pochi km da casa nostra.

La presidenza di una concelebrazioneIn mattinata toccava ancora al padre Alexis Mejía, che parlava di Discepolato e Missione, che è il tema della prossima Quinta Assemblea dei Vescovi Americani di Aparecida, Brasile. Conferenze molto belle, accompagnata da presentazioni fatte passare in data show, molto ben curate!

Alcuni dei presbiteri presenti alla formazioneNel pomeriggio il padre Lorenzo Vargas ha iniziato a presentare il tema dell’Iniziazione Cristiana. Tale argomento viene dalla lettera dei vescovi dominicani di febbraio, che verteva sullo stesso tema. L’idea è quella che le parrocchie dominicane inizino a strutturare tutte cammini di catecumenato per amministrare i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Penso che attualmente sono un 5 o 10% le parrocchie che già lo fanno, si tratta di vedere cosa si può fare perché la cosa diventi generale. Magari tra 10 anni comincerà ad essere realtà.

9:35 pm

Al CEA

Stamattina presto sono stato al CEA, dove avevo appuntamento con il direttore esecutivo per la faccenda del terreno al lato della cappella della Divina Misericordia.

Già da vari mesi ho chiesto quel terreno, in maniera che si possa costruire la chiesa su un terreno più piano. Il direttore mi ha ricevuto, ma ha rinviato la decisione finale per valutare meglio la posizione del politico che dice, a mio parere in maniera truffaldina, che quella terra gliel’hanno già data a lui.
È nelle tue mani: pensaci tu, Signore!

Questo padre Jorge è un argentino che sta facendo servizio alla Casa de la Anunciación, che è una casa di formazione, ritiro e preghiera fondata dal padre Emiliano Tardif.

Mi l’hanno segnalato come una persona che mi può aiutare a far decollare la qumran in spagnolo (vedi http://es.qumran2.net). L’ho visto stamattina, e l’ho trovato molto interessato al progetto.

Di fatto la versione spagnola di qumran2.net è praticamente pronta, però non abbiamo i collaboratori che possano incaricarsi di ricevere, controllare, caricare e organizzare i files che gli operatori pastorali manderanno a ritmo serrato appena si farà una pubblicità seria al sito. Il padre Jorge mi ha assicurato che ha sotto le mani almeno tre o quattro giovani che dovrebbero aver voglia di mettersi dietro al progetto, li convocherà a una riunione e mi avviserà.

E anche il padre Alexis Mejía, che è un professore del seminario maggiore, mi ha assicuarato che ci sono vari seminaristi che potrebbero dare una mano.

Vedere il decollo della qumran spagnola sarebbe una bella chicca da presentare al Signore prima di finire il servizio qui!

Sono sicuro che mi aiuterai a realizzare questo sogno, e già da adesso ti dico: grazie, Signore!

Francisco in braccio al suo nuovo papà, Fabrizio GeaÈ ormai trascorsa la seconda settimana di Francisco in missione. È molto felice, come noi, di essere qui. Probabilmente è più sereno di prima perché si sente circondato non solo dal nostro affetto, ma anche di quello di tutte le persone della missione. In questa settimana il piccolo ha avuto qualche problema di raffreddore e bronchite, ma per fortuna nulla di grave. Nonostante un po’ di fastidio per la tosse e la sua faccia non proprio entusiasta per i medicinali, sta meglio.

Sono arrivate delle buone notizie sul fronte del percorso dell’adozione. Finalmente l’avvocato referente del nostro ente, dopo un nostro pressing continuo dal 16 febbraio, data in cui aveva i documenti necessari, si è deciso a presentare la richiesta di omologazione dell’adozione il 28 di febbraio.

Ora rimaniamo in attesa della sentenza da parte del giudice incaricato, e sono più concrete le speranze di rientrare nel mese di marzo.

La scorsa domenica, dopo la Santa Messa, don Paolo ci ha invitato a presentarci alla comunità parrocchale. È stato un momento molto emozionante perché erano presenti molto bambini. Spiegando la nostra storia ci ha fatto molto piacere il calore di tutte le persone presenti, specialmente nei confronti del piccolo Francisco. Alla fine della funzione il piccoletto ha avuto baci, abbracci e carezze a volontà.

Un abbraccio caloroso a Lara che ci ha scritto precedentemente. Saremo sicuramente felici di venire a conoscervi di persona a Genova, appena tornati in Italia.

Un caro saluto ed un abbraccio anche ai nostri sacerdoti, don Carlo e don Diego, che pensano sempre a noi e ci ricordano nelle loro preghiere.

Abbiamo cominciato oggi il corso annuale di formazione permanente, finirà giovedì a mezzogiorno.

Sono in pratica tre giorni, dedicati ognuno a un tema: prima il discepolato, poi un ampliamento di orizzonti su discipolato e apostolato, quindi l’iniziazione cristiana.

La prima parte è toccata al padre Víctor Massalle, ex rettore del seminario maggiore, che ha un dottorato in Sacra Scrittura a Roma (o in Germania?), e ha lavorato sul discepolato nei vangeli. Molto interessante!

La giornata di oggi è stata per me piena di soddisfazioni.

Prima di tutto il ritiro parrocchiale di quaresima, cominciato ieri pomeriggio, è continuato molto bene. L’équipe che l’ha portato avanti ha fatto un bel lavoro, con una predicazione molto viva ed esperienziale. Quando è finito una giovane signora mi ha commentato: “È stato il mio primo ritiro, non pensavo che fosse così bello!”

A mezzogiorno abbiamo avuto a pranzo il padre Ricardo Santelise con alcuni suoi amici italiani, più precisamente riminesi: momento bello, aria di casa.

Nel primo pomeriggio sono stato a casa di una catechista a cui è morto il marito. Ho potuto parlare un po’ con lei, ma soprattutto è stato un momento molto bello con la figlia che si è confessata dopo molto tempo, e una nipote, un’adolescente che mi raccontava di sentirsi vuota, con cui abbiamo potuto parlare dei valori grandi della vita e di come la vita diventa bella quando la poniamo al servizio del Signore e degli altri.

Tornato poi in parrocchia, il ritiro era già iniziato, ma io ho approfittato per fare alcuni dialoghi personali con persone che avevano bisogno di un’attenzione personale, e anche lì ho visto la mano del Signore che ha lavorato.

La Messa delle sette di sera è stata diversa dalle altre domeniche: sentivo una certa stanchezza ma non mi pesava, e ho sentito la gioia di presiedere la celebrazione.

Come molte volte ho sperimentato: stanco ma felice!

Grazie, Signore!

La celebrazione della prima Riconciliazione alla Divina Misericordia è stata molto bella. Un bel numero di bambini (una quarantina), e mi sembravano in generale ben preparati.

Ce ne sono almeno altrettanti in attesa perché i genitori non hanno potuto venire all’incontro per loro. Spero di recuperarli in questo mese.

Il primo ritiro con gli studenti del liceo è venuto molto bene.

Grazie alle raccomandazioni preventive di Nidia e suor Modesta, i ragazzi di prima si sono comportati in maniera eccellente.

Vari di loro sono venuti a confessarsi, la metà non avevano fatto la prima comunione, vari non erano neppure battezzati.

La cosa bella che mi è piaciuta è che sono venuti anche un Testimone di Geova e una evangelica, entrambi molto sereni nel dialogo con me (in genere queste chiese sono molto ostili alla chiesa cattolica e predicano contro la confessione).

Le due istruzioni riguardavano la prima la quaresima in relazione alla riscoperta del proprio battesimo, e la seconda la messa domenicale. I ragazzi le hanno ascoltate con attenzione, e poi nei gruppi hanno approfondito in chiave personale.

Grazie, Signore Gesù!

Domani abbiamo il primo ritiro delle classi di liceo. Tocca alle due prime, e lo faremo alla Escuela de Evangelización che abbiamo vicino a noi.

Ho dedicato la mattinata a due cose: a coordinare con Nidia, Marcial e Jacinta lo svolgimento del ritiro e i suoi vari momenti; e poi a definire il contenuto delle due istruzioni, che verteranno la prima sulla Quaresima in relazione al battesimo e al catecumenato, e la seconda sul significato e sull’importanza dell’Eucaristia.

Il mio lavoro sarà quello di confessare i ragazzi. Per alcuni di loro è una delle tante confessioni, per altri è un momento che non si ripeterà tanto facilmente.