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Visita_Paolo_Fabrizio_Elena_Tiziana_2013-08-16--19.38.13Sono di nuovo in Guaricano, insieme a Fabrizio, Elena e Tiziana. Siamo ospiti dalle suore Brignoline. Rimaniamo qui in tutto una decina di giorni.

Io ho il mio lavoro, che puntualmente p. Lorenzo Vargas, il nuovo parroco, mi assegna: Messa tutti i giorni nei vari centri e settori, incontri, riunioni con le comunità, ecc.

Fabrizio, Elena e Tiziana invece si dedicano soprattutto ai bambini del centro di nutrizione: ogni mattina svolgono con loro un’attività di animazione e lavoretti manuali (colorare, pitturare, palloncini, bolle di sapone, ecc.), alla stessa maniera come l’avevano fatto Elena, Gabriele e altri due giovani nell’estate 2011 (purtroppo non c’è il contributo sul sito perché lo stesso era giù in quel periodo). E naturalmente partecipano alla vita liturgica e di preghiera delle parrocchie insieme con me.

Le suore come sempre sono ospitalissime, ci hanno messo a nostro perfetto agio e non ci fanno mancare niente!

Spero che Fabrizio, Elena e Tiziana scrivano qualcosa anche loro!!

A presto!


Stasera con gli amici genovesi abbiamo vissuto l’Eucaristia a Duquesa. L’accoglienza è stata superiore a quella degli altri posti.

Per cominciare, Selenia ha letto una poesia in rima composta apposta per il nostro arrivo.

La celebrazione è stata animata da un coro giovane e che sembrava abbastanza preparato.

Nell’omelia abbiamo meditato insieme sul fatto che un cieco non può guidare un altro cieco, e ho fatto leva sul fatto che a tutti noi fa piacere aiutare gli altri, ma per aiutarli veramente dobbiamo essere preparati.

Alla fine la proposta di una foto insieme è stata accolta con una festa unica. Purtroppo la macchina ha fatto un po’ le bizze, per cui ho dovuto ripetere varie volte la foto del gruppo, e tra tutte vi propongo la migliore.

Grazie, Signore, per la gente di Duquesa!

gruppo agosto 2009Hola toditos! Ciao a tutti!

Sono qui al Guaricano da qualche giorno con alcuni fratelli e sorelle di Genova: Pino, Lena, Lina, Sandra e Mina, la mamma di una persona specialissima che conoscete, Lara.

Ci fermiamo ancora qualche giorno, poi, lunedì, ripartiremo per Genova. Sandra però si fermerà qui fino all’inizio di ottobre, per stare un po’ con le suore e dar loro una mano, soprattutto in cucina. Sandra è alla sua terza permanenza qui nel Guaricano, e tutte le volte porta tanta gioia!

I sei giorni che abbiamo già passato qui sono trascorsi molto alla svelta: Messe, confessioni, visite a malati, incontri con comunità apostoliche… ogni volta che incontriamo un gruppo di persone è una festa: la gioia di rivedere il loro vecchio parroco e la gioia di ricevere visite.

Per quello che mi rendo conto il cammino della comunità è andato avanti. Le comunità apostoliche sono state accorpate per portare avanti un cammino di Lectio Divina simile a quello che fanno le comunità neocatecumenali, e le responsabilità all’interno della comunità sono condivise da più persone, in maniera che tutti sono più stimolati a prepararsi e a dare il meglio di sé.

Una volta al mese tutte le comunità apostoliche e d’altro tipo si incontrano, vivono un piccolo ritiro e organizzano il seguito del cammino con la turnazione dei responsabili.

Viene portata avanti anche la Missione Continentale, che è un’iniziativa di tutte le chiese latinoamericane: è stata realizzata in alcuni dei settori, e alle persone che si sono lasciate toccare dall’amore di Dio è stato offerto un cammino di crescita e l’ingresso a comunità che ora vengono chiamate “nuove” e “nuovissime” secondo il loro grado di avanzamento. Ovviamente il portare avanti le comunità suppone un gran lavoro di animazione e di formazione dei responsabili, cosa che portano avanti i diaconi e le persone più in gamba.

I tre preti dominicani che portano avanti il lavoro qui sono molto in gamba, e ho fiducia che aiuteranno vivamente la comunità.

Carissimi,

sono fresca di ritorno da un’esperienza di tre settimane nella missione delle suore Brignoline nel quartiere del Guaricano, a Santo Domingo.

Porto nel cuore questa nuova esperienza missionaria con tutto il suo carico prezioso di insegnamenti, di episodi, di conoscenze, di momenti facili e momenti difficili, di novità, di persone belle e vere incontrate lungo questo tratto di cammino compiuto. Conoscere e condividere (almeno in piccola parte) la vita di lavoro e di preghiera delle suore missionarie è un’esperienza di cui sono sempre gratissima.

Il primo esercizio che ho fatto appena arrivata e che cerco di fare ad ogni nuova esperienza è il vuoto.

Il vuoto dentro di sé per dimenticarsi della nostra vita di occidentali benestanti dove si apre il rubinetto ed esce l’acqua corrente, si preme un interruttore e la luce illumina la stanza, il computer si avvia, ogni servizio funziona regolarmente.

un-momento-di-allegria.JPGQuando era ancora qui don Giulio avevamo invitato a pranzo con noi don Francesco che ha gradito volentieri. È stata una gioia per tutti noi stare un po’ con questo sacerdote novello, anche perché svolgerà il suo ministero in una delle nostre parrocchie.

Anche don Giulio ha avuto così la possibilità di stare un po’ con il suo figlio spirituale.

Dopo la Messa di trigesima di don LorenzoAnche in Guaricano abbiamo celebrato la S. Messa per don Lorenzo, è stato stamattina alle sette, ad un mese dalla sua morte. Hanno concelebrato padre Francisco Caraballo, padre Guarionex, don Giulio, c’era Marcial ed erano presenti molti fedeli delle nostre parrocchie.

Durante l’omelia don Giulio ha raccomandato a tutte le comunità la vicinanza alle suore perchè non si sentano sole; ha detto che la tomba di don Lorenzo sarà il legame tra Genova e il Guaricano e che spera, se Dio vorrà, di poter ritornare.

Padre Francisco ha presieduto la celebrazione essendo sacerdote novello. Ha ricordato la sua amicizia con don Lorenzo nel 1992 prima di entrare in seminario.

4:48 pm

Gita ad Haiti

Ieri siamo andati con le suore a fare una gita ad Haiti. Ho preso contatto con Madda (Maddalena Boschetti), una signorina consacrata originaria di Pegli, che conoscevo dai tempi in cui ero curato là, e che lavora in una missione dei camilliani a Port-au-Prince, la capitale. Madda è stata ben contenta di riceverci, e avrebbe anche voluto che ci fermassimo, ma abbiamo dovuto fare un tocca e fuggi partendo da Santo Domingo al mattino e rientrando la sera tardi.

Le mie condizioni di salute non erano buone, perché ho ancora l’influenza, ma non erano abbastanza cattive da non farci partire. Anche perché per le suore non sarà facile avere un’altra occasione per visitare Haiti e avere qualcuno che gliela faccia vedere.

Partiti quindi alla mattina presto, verso le 11 entravamo a Haiti attraverso Jimaní. Dall’altra parte della frontiera, un po’ più in giù, ci siamo incrociati con la jeep di Madda che ci veniva incontro. Con lei, sul veicolo, sette bellissimi bambini del centro dove lavora. Al mio “comment sa va?” hanno risposto un elegantissimo “sa va bien” in perfetto francese che studiano a scuola (tra di loro parlano il creol, un incrocio tra francese, spagnolo e dialetti africani).

Con la scorta di Madda siamo quindi arrivati alla capitale Port-au-Prince. In realtà non ci siamo neanche resi conto di arrivare alla capitale, perché lungo il cammino niente ci ha fatto pensare che entravamo in una città: soltanto le case sono diventate più fitte, ma poi nessun cartello, nessun cambiamento nella strada. E difatti poi Madda ci ha spiegato sia la strada che viene dalla Repubblica Dominicana, sia la strada più importante del paese, quella che porta dalla capitale al nord del paese, sono entrambe della larghezza di una strada di città.

Il barrio dove i camilliani e Madda lavorano è alla periferia nord di Port-au-Prince. Inutile dire che appena siamo usciti dalla strada che veniva dalla frontiera è sparito anche l’asfalto. In quella zona della città non ci sono strade asfaltate. E i buchi metto a dura prova non solo i pedoni (perché quando piove diventano fango) ma anche i guidatori, che rischiano di arrivare a sera senza reni.

I padri camilliani della missione sono tre, e hanno lì un grosso dispensario medico con tanto di maternità e il noviziato. La situazione di Madda è particolare, perché lei ha fatto una consacrazione come “affiliata” ai camilliani, e di fatto è lì appoggiata a quella comunità dove pensa che rimarrà tutta la vita. Il suo lavoro è quello di seguire un centro per bambini handicappati e abbandonati. A volte le famiglie “scaricano” loro i figli con handicap, altri sono loro ad accoglierli, mentre altri li seguono a domicilio. E poi ci sono vari minori che non hanno handicap ma che non hanno o non avevano una famiglia che desse loro calore. Madda tiene insieme tutto questo, coordinando il personale infermieristico e di appoggio, che è tutto locale.

Arrivati alla missione che era quasi l’ora di pranzo (ma c’era un’ora di fuso orario di cui né noi né Madda sapevamo), abbiamo potuto rinfrescarci. Dopo il pranzo, Madda ci ha portati in centro, facendoci vedere per la strada i residui della guerra civile del 2004 – case crivellate di proiettili – e portandoci ai limitare della bidonville dove né la polizia né l’ONU si arrischiano ad entrare.

A Port-au-Prince, capitale di HaitiPiù significativo turisticamente è il quartiere vicino al Palazzo Presidenziale. Di notevole importanza culturale il monumento allo schiavo che proclama la libertà: ancora legato a una catena, sta suonando la conchiglia per chiamare a raccolta i suoi fratelli negri. Allusione all’indipendenza dalla Francia ottenuta nel 1804, quando i ribelli negri, sconfitto l’esercito francese, requisì tutte le proprietà dei bianchi e passò a fil di spada tutti i colonizzatori.

Con Madda davanti al Palazzo Presidenziale di Port-au-PrinceLa grande piazza dove c’è questo significativo monumento ospita anche il palazzo presidenziale, e lì attorno c’è tutta la zona di rappresentanza diplomatica. Lo spazio di rappresentanza è molto limitato, appena ci si allontana si rivedono i mercatini e il brulicare di gente tipici delle zone povere.

Facendo un paragone con la Repubblica Dominicana, si nota un’arretratezza sociale, igienica e culturale più che evidente. Il che spiega perché gli haitiani fanno carte false per venire a Santo Domingo.

Madda ci ha poi parlato dei problemi politici, che non sono ancora risolti, e che forse non si risolveranno mai, se le dinamiche sono le stesse che in Repubblica Dominicana.

Il giro per la capitale, breve, ci ha permesso tuttavia di vedere tutte o quasi le mete turistiche. Già verso le 4.30 locali eravamo in viaggio sulla via del ritorno.

Con Madda e i padri camilliani siamo rimasti d’accordo di fare una visita più pacata, se il Signore ci aiuta in occasione di una delle mie prossime puntate alla Repubblica Dominicana.

Alle 11 di sera siamo arrivati a casa. Abbastanza stanchi!

L’ultima celebrazione del novenario di don Lorenzo è stata molto partecipata e sentita. Se gli altri giorni c’erano due/trecento persone, oggi ce ne sono state un migliaio.

Il nuovo nunzio, mons. Józef WesolowskiLa Messa è stata presieduta dal Nunzio Apostolico, che in gennaio è cambiato, adesso è un polacco, certo mons. Józef Wesolowski. E c’era anche il parroco di Santiago el Menor e Nuestra Señora del Amparo. Si è fermato a cena, e dopo cena ho approfittato per trasferirgli i documenti delle sue due parrocchie, che dal tempo di don Giulio erano nell’ufficio della Missione.

Naturalmente non potevano mancare i nostri diaconi, Marcial e Juan Luis.

Da parte mia anche oggi ho celebrato abbondantemente il sacramento della Riconciliazione. Credo che in tutti questi giorni si sono confessate circa trecento persone! (a Genova non le confesso in un anno). Nonostante influenze e mal di gola ce l’ho fatta, ed è stata una grazia per me!

un-paseo-con-don-lorenzo-2.JPGAlcuni mesi fa siamo andati ad Altos de Chavon. Con don Lorenzo ci siamo divertiti molto. Nella foto lui stava giocando con la macchina fotografica

Adesso in Guaricano rimangono i suoi bei ricordi che noi dobbiamo mettere in pratica. L’ho conosciuto solo pochi mesi, ma in questo breve tempo ho imparato molte cose da lui, specialmente il segreto dell’amore verso il Signore. Grazie Lorenzo!

L'ultima foto bella di Lorenzo con il personale del dispensario medicoIl 30 gennaio, poco prima che io partissi, suor Blessila ha organizzato una festicciola di saluto per me e per Lorenzo, e abbiamo anche fatto una foto carina, che vi rimetto qui, perché Lorenzo c’è rimasto molto bene.

Yohana e Anyelo nel giorno delle loro nozzeLa dipartita di Lorenzo è stata per me l’occasione di benedire le nozze di Yohana, la segretaria della scuola.

A differenza dei più, si è sposata in maniera diretta, senza cioè passare per convivenze o matrimoni civili.

È una ragazza molto in gamba e ben formata, è catechista dei giovani, ed è abbastanza attiva nella comunità.

Anyelo, il suo (ormai) marito, è un ragazzo di pochissime parole, ma che viene da una famiglia di fede sincera, la madre, Teresa, è ministro straordinario della comunione.

Quando a marzo mi avevano scritto per posta elettronica del loro matrimonio mi avevano chiesto se ci sarei stato, e non avevo detto di no, perché in fondo non si sa mai. E il Signore ha voluto che ci fossi. Grazie, Signore! Sono stato felice di benedire questo matrimonio!

Auguri, Yohana e Anyelo, ad multos annos!

La tomba provvisoria di LorenzoIn attesa di fare la tomba definitiva, vari giovani hanno aiutato a sistemare con un minimo di decenza il luogo della sepoltura di Lorenzo.

Oggi spero di vedere un’architetto che conosceva Lorenzo, per vedere se ci aiuta a fare una tomba semplice ma carina.

Il corteo funebreAl termine dell’ultimo funerale si è snodato il corteo funebre verso la Casa della Missione, dove Lorenzo sarà seppellito.

Il trasporto della bara

La bara è stata portata a mano dai ministri delle cinque parrocchie. Con orgoglio hanno voluto “servire” colui che per tanti anni ha servito loro presiedendo l’Eucaristia e amministrando la Penitenza e l’Unzione dei Malati.

La polizia ha dovuto scortarci, perché la folla occupava interamente la strada.

La bandiera davanti al corteo funebreDavanti il cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, nostra speranza, e subito dopo la bandiera dominicana, nella quale Lorenzo si era avvolto il 3 gennaio, alla fine della Messa di saluto mio e suo. Lorenzo aveva fatto questo gesto per esprimere la sua identificazione con il popolo dominicano, e il fatto è stato ricordato durante i funerali. Con orgoglio, quindi, i guaricaneros hanno portato solennemente questa bandiera davanti al feretro.

Prima della sepolturaNel giardino della Missione la fossa era pronta. L’ultima benedizione, evocativa della presenza del Signore Gesù nel cammino di Lorenzo verso l’eternità.

La sepoltura di LorenzoIl feretro è stato deposto nella nuda terra, come lui aveva sempre desiderato ed espresso. Come un piccolo seme è stato depositato nella terra, in attesa della risurrezione dell’ultimo giorno.

Dopo la Messa di stamattina si è definito anche che Lorenzo rimarrà qui. La sorella ha chiesto che venisse rispettata la volontà di Lorenzo, e l’arcivescovo ha voluto anche lui accettare questa indicazione. Da parte sua, la chiesa dominicana è ben contenta di tutto ciò.

La statua dell'altagracia vicino alla quale sarà seppellito LorenzoAbbiamo allora chiesto al municipio il permesso di seppellire Lorenzo nel giardino della casa della Missione, ai piedi della statua della Madonna dell’Altagracia che Lorenzo ha posto due anni fa, e ci è stato accordato.

Tra poco ci saranno gli ultimi funerali, ai termine dei quali porteremo Lorenzo processionalmente al luogo della sua sepoltura.

La salma di LorenzoA Miami ho saputo che Lorenzo è mancato questa mattina. Durante tutta la giornata di ieri i medici dell’ospedale non avevano sciolto la prognosi.

Si sapeva cosa c’era. Ischemia cerebrale ed edema polmonare. La morte è sopraggiunta nelle prime ore del mattino.

Se n’è andato in punta di piedi, come desiderava. Il Signore gli ha concesso il riposo delle sue fatiche.

Già ieri tutta la comunità si era raccolta in una preghiera fervente. E oggi ancora di più. A Santa Margarita c’è stata tutto il giorno moltissima gente. Domenica pregando, cantando, supplicando il Signore perché Lorenzo potesse farcela. Oggi aspettando il traslado della salma. Questa stessa assemblea di fede lo ha accolto in mattinata. Secondo quanto ho raccolto, con molto dolore, ma animata dalla speranza.

In tarda mattinata la prima Messa di corpo presente, presieduta da vari parroci della zona pastorale. Poi, nel pomeriggio, è stata la volta del cardinale Nicolás López Rodríguez, arcivescovo di Santo Domingo: anche lui ha celebrato l’Eucarestia per Lorenzo.

Io sono arrivato in parrocchia verso le 19.30. Molti abbracci per me. “Non pensavamo che saresti dovuto tornare così presto”. E realmente, neanch’io pensavo di visitare così presto la missione che ho lasciato a febbraio.

Il viso di Lorenzo appare composto. Attorno a lui varie corone di fiori, delle parrocchie e del comune. Molta gente in preghiera. Lo veglieranno tutta la notte.

Adesso bisogna pensare se lasciare qui la salma di Lorenzo o portarla a Genova. Lorenzo aveva espresso ripetutamente il desiderio di essere seppellito qui. Domani mattina sentirò mons. Palletti per sapere che idea ha il nostro arcivescovo.

Lorenzo, riposa in pace, il Signore Gesù custodisce la tua anima in vista della risurrezione dei morti.

7:40 pm

Da suor Roberta

con suor Roberta e le sue sorella della comunità della casa di riposo di SoriHo avuto la gioia di passare oggi alcune ore con suor Roberta, andando da lei nella casa di Riposo di Sori dove è stata mandata come superiora.

Ho ritrovato quella donna sincera e in gamba che avevo conosciuto in Guaricano, con la sua stupenda spiritualità della “valigia pronta”, disponibile dovunque il Signore la voglia mandare. E con lo stesso amore con cui è stata in Guaricano lavora adesso lì con gli anziani che sono stati messi nelle sue mani.

Ha ancora nel cuore il Guaricano: Sila e i suoi figli, il dispensario, Tago, Teresa, oltre naturalmente alle sue sorelle suore. E mi ha reso molto contento vedere come tiene presenti tutti nel suo cuore.

Grazie, Signore!

Serata molto significativa, quella di stasera al Quadrivium. Ha visto la presenza di tutti i missionari e le suore che hanno lavorato al Guaricano in questi sedici anni di missione. Assente soltanto don Lorenzo, ancora al Guaricano.

Don Lino Terrile ha ricordato gli inizi, veramente difficili, per la logistica da inventare e per l’assenza totale di servizi in Guaricano. Ma tutto questo, ha affermato, non gli ha impedito di amare veramente la gente di là.

don Franco e Francesco al QuadriviumDon Giulio Boggi ha messo in evidenza la capacità di accoglienza della comunità cristiana e la loro fede. Così come don Franco Buono, sottolineando come al di là di tutte le carenze, sempre ha trovato gente che viveva con piena fiducia nel Signore.

Il sottoscritto ha cercato di far vedere qualcosa delle grandi direttrici pastorali portate avanti: scuola, consultorio, battesimi, comunità, ministri, formazione dei laici, condendo il tutto con materiale fotografico illustrativo. Alla fine mi sono fermato su una foto di Taína, e lì l’ho chiamata a continuare.

Taína e don Lino al QuadriviumL’intervento di Taína ha realmente sorpreso tutti, ed è stato il clou della serata. Sfoggiando una bella sicurezza nell’italiano, notevole in relazione al poco tempo vissuto in Italia, ha espresso il ruolo svolto dalla missione nella sua vita di fede e nella sua scelta vocazionale, così come in quella di molti Guaricaneros. Ha ringraziato il Signore per la presenza e l’opera della Diocesi di Genova in mezzo a loro.

Anche Francesco Zannini ha messo in evidenza il significato della sua presenza come laico nel tessuto della missione, valorizzando l’importanza dell’ascolto di tanti fratelli domenicani da lui realizzato.

Suor Daniela ha ricordato a tutti che la presenza delle suore in Guaricano continuerà, e ha invitato Genova a non lasciarle sole. E suor Valeria ha trasmesso, con gioia, il senso della presenza delle suore là: preghiera, lavoro medico, visita delle comunità rurali.

Il futuro della presenza delle suore in Guaricano ha anche il nome dell’ultima parrocchia nata: Santa Virginia Centurione. Il cardinal Nicolás ha accettato il suggerimento di intitolare alla loro fondatrice la parrocchia della parte di campos, ormai iniziata formalmente come parrocchia. E là sarà dove le suore realizzeranno buona parte del loro lavoro pastorale. Con molto frutto, sicuramente.

La serata si è conclusa con un forte applauso ai molti “Amici del Guaricano”, le centocinquanta e passa persone che in questi anni si sono alternate nella visita alla missione. Molti di loro erano presenti in aula. I loro viaggi hanno reso concreto l’amore di Genova al Guaricano, e sono sempre stati apprezzati dalla gente delle parrocchie. Questa esperienza ha raggiunto il punto finale? forse no: tra una settimana Carmen Moro partirà per Santo Domingo. Anche se la missione è formalmente chiusa, il cuore di Genova continua a battere per il Guaricano. Nel segno di una collaborazione che durerà per molti anni ancora.

La serata è il frutto del cuore missionario di don Francesco Di Comite, affiancato da molti collaboratori, dal Movimento Giovanile Missionario, in primo luogo da Lara, ed è stato reso vivo dalla performance musicale del complesso “Musica dal mondo”.

Grazie, Signore, per questa Chiesa genovese, che ha ormai imparato ad amare l’esperienza missionaria!

don Lorenzo con i malati che hanno partecipato alla Messa per loro dell'11 febbraioL’11 febbraio è ormai una tradizione fare la Messa per i malati con il sacramento dell’unzione.

In mia assenza (sono ormai a Genova), Lorenzo ha provveduto a realizzare questa celebrazione suggestiva nelle due parrocchie. Le suore hanno provveduto a immortalare l’evento.

Con alcuni fedeli della Divina Misericordia dopo l'ultima MessaLa mattinata di stamattina ha rappresentato il momento delle ultime Messe a Santa Margarita e alla Divina Misericordia. Domani presiederò l’Eucaristia nel consultorio, e martedì nella nuova parrocchia Santa Virginia, intitolata alla fondatrice delle nostre suore.

Alla fine ho dato e ricevuto abbracci a molte persone. Molti mi hanno espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto (suppongo che se qualcuno non l’ha apprezzato non me l’ha detto…), e tutti mi hanno pregato di ritornare a trovarli, cosa che, con l’aiuto di Dio, ho intenzione di fare, a suo tempo.

Ancora una volta ho fatto l’esperienza di vedere che conoscevo i nomi di molte persone, ma di più della metà non si sapevo, segno che c’è gente nuova che continua a unirsi alla comunità, e motivo ulteriore di consolazione per me!

Alla Divina Misericordia, poi, ho avuto la gioia di riaccogliere nella Chiesa Cattolica Freddy, un giovane di 18 anni che tre o quattro anni fa era diventato evangelico. Sua madre è catechista, e ha vissuto con molta sofferenza la cosa. Ieri, vedendola, le avevo suggerito che invitasse suo figlio per la Messa di oggi, così, con l’idea di salutarlo. Così stamattina Freddy mi si è presentato prima della Messa, e al vedere che c’era una certa disponibilità mi sono azzardato a chiedergli se ritornava alla Chiesa, e mi ha detto di sì, si è confessato e ha partecipato alla Messa come se non se ne fosse mai allontanato. Per me è stata una gioia grande.

Paola con la sua famigliaCosì come è stata una gioia confessare Paola (nome che qui si dice con l’accento sulla “o”, per quanto vi possa sembrare strano; e anche a me molti mi chiamano Paòlo, cosa che all’inizio mi strideva, ma che adesso mi è entrata nelle orecchie e lo sento come che mi hanno fatto loro), che era una giovane del gruppo Ciempiés, e che a sedici anni si era sposata in comune con un giovane che non era di Chiesa, e ha vissuto lontana dalla Chiesa per tutti questi sei anni. Stamattina anche per lei c’è stata la riaccoglienza e la confessione, con il desiderio di continuare il cammino cristiano. Un altro bel regalo che il Signore mi teneva riservato per questo giorno. Nella foto la potete vedere insieme a sua madre e a suo figlio.

Sei grande, Signore Gesù!

Oggi abbiamo festeggiato santa Blessila (o non so come si chiami questo santo o santa).

La gente a Messa le ha detto parole molto carine, oltre a cantarle una canzone di auguri.

Nel consultorio le hanno fatto una bella festicciola pure.

L'onomastico di suor BlessilaE poi a tavola, a mezzogiorno, abbiamo continuato i festeggiamenti.

Augurissimi, di santità, suor Blessila!

Don Lorenzo dice Messa a JacaguaVari mesi fa don Lorenzo ha dedicato tempo ed energie per installare una pompa dell’acqua in una parte di Jacagua dove non arriva l’acqua dell’acquedotto.

Hanno fatto un pozzo con una pompa sommergibile; un recipiente riceve l’acqua dalla pompa e l’immagazzina per l’uso delle famiglie, che in quella parte di Jacagua sono una cinquantina.

Don Lorenzo inaugura con la Messa la pompa di JacaguaIl lavoro era concluso già da tempo, ma solo adesso hanno fatto la Messa di inaugurazione, alla presenza di tutta la comunità, ed è stato un bel momento di festa. Una cosa semplice, forse, ma adesso cinquanta famiglie hanno risolto il problema dell’acqua.

La comunità presente alla Messa di JacaguaE ditemi che è poco! Grande Lorenzo! E grande Signore che permetti che si dedichi a queste cose!

(fotografie fatte dalle suore: complimenti!)

La comunità della missione a Higüey con il pellegrinaggio zonaleTutte le parrocchie della nostra zona pastorale eravamo oggi in pellegrinaggio a Higüey, il santario nazionale della Madonna dell’Altagrazia.

Ogni parrocchia ha portato dai cento ai trecento fedeli. Molti di loro sono persone impegnate in una vita di chiesa attiva, altri sono persone che vanno al santuario a “compiere” una promessa fatta: per esempio, c’è chi ha promesso portare a Higüey suo figlio se fosse guarito; chi lo ha promesso per trovare lavoro; ecc. C’è tutta una varietà di situazioni che esprimono una ricchezza di fede del popolo, una fede da purificare, certamente, ma un valore grande da mantenere.

Il settore che ha risposto più di tutti è stato il settore San Ramón, che è la zona dove è nativa suor Cristina, e che ormai è la nuova parrocchia di Santa Virginia. Di là sono andate più di cento persone!

L’organizzazione pratica è stata in mano dei due diaconi, Marcial, alla Divina Misericordia, e Juan Luis, a Santa Margarita. Direi che entrambi se la sono cavata bene!

I parroci della zona presenti a HigüeyE un altro aspetto buono di questo pellegrinaggio è quello della solidarietà: con una parte di quanto è avanzato della vendita dei posti degli autobus si finanzieranno alcune necessità primarie delle parrocchie della zona più povere, tipicamente le parrocchie più nuove. Dovrebbero raccogliersi circa sessanta mila pesos (circa 1,250 euro), che non sono molti, ma che aiuteranno a risolvere qualcosa di necessario. Aiutanto la chiesa locale a crescere.

A Santa Margarita è stata una solennità dell’Altagrazia molto speciale, per la celebrazione di tre matrimoni, uno per ognuna delle tre Messe.

Floirán e Germania al termine del loro matrimonioAlle sette di mattina, il matrimonio di Floirán e Germania, maestri (lei è anche direttrice nella serale) della nostra scuola. Un matrimonio pensato da vari anni, e che solo ora si è potuto concretizzare. Hanno sui cinquant’anni entrambi.

Il matrimonio di Willy e BeneluxAlle nove Willy e Benelux. Willy è figlio di Bilma, animatrice e ministro. Questo matrimonio mi ha riempito di soddisfazione perché ho visto come un anno e mezzo fa Willy si è riavvicinato alla chiesa dopo molti anni di allontanamento, e con lui anche la sua convivente, e adesso non si perdono una Messa insieme ai loro due bambini. Wiily e Benelux hanno intorno ai venticinque anni, e da cinque o sei convivevano.

E di sera Puro e Carmela, una coppia attempata de La Mina. Anche il loro è un tormentone, hanno avuto problemi con i documenti, e anche molti problemi economici. Pur con molte difficoltà familiari si sono mantenuti attivi nella chiesa, e la speranza è che il matrimonio sia per crescere ancora di più e continuare a seminare il seme del vangelo.

La festa della beata Maria RepettoFesta bella della beata Maria Repetto, stamattina, al consultorio.

La foto non è gran che a causa di un settaggio sbagliato della macchina fotografica (sensibilità 800 asa, l’ideale per metterci un sacco di rumore)

A Puerto Plata, tutti insiemeSpenti ormai i riflettori della folla della Messa di Consegna, il giorno di oggi ha avuto un carattere comuntario, o meglio, “familiare”.

Abbiamo preso su con le suore e ci siamo diretti verso Puerto Plata, dove la teleferica di costruzione italiana ci ha portato a un parco naturale soprelevato di 800 metri da cui si domina (se non ci sono le nuvole basse e una pioggia insistente come quelli che abbiamo trovato noi) tutto il litorale del centro turistico di Puerto Plata.

In pratica, come avrete capito, la vista non ce la siamo goduta. Anche il momento del pranzo, preparato con tanto amore dalle suore prima di partire, è stato in un posto umido dove non ci si poteva quasi sedere, ma ciò non ha impedito che la gita sia stata per ognuno di noi un momento molto bello e piacevole.

A differenza degli ultimi tempi, in cui non riuscivo neppure a concepire l’idea di mettermi in viaggio, oggi il Signore mi ha messo un desiderio bello di condividere questo momento con don Lorenzo e con le nostre care suore. Tra l’altro è stata la prima volta che siamo usciti con la presenza di suor Paolina, che è qui solo da alcuni mesi ma che si è già fatta amare tanto, e non solo da noi, ma anche da tutti quanti l’hanno conosciuta.

Le suore nel parco in cima alla teleferica di Puerto PlataLa teleferica è effettivamente qualcosa di bello, merita prenderla nonostante le condizioni non siano state per noi buone. E in cima c’è un ambiente al tempo stesso selvaggio e ben curato, nel cuale abbiamo passato buona parte dell’ora di mezzogiorno.

Suor Cristina con l'L’ultima parte della giornata è stata dedicata al malecón di Puerto Plata, dove si alternano tratti di spiaggia e roccie coralline simili a quelle presenti sul litorale vicino alla capitale. Ed è stato bello anche giochicchiare agli effetti speciali con la macchina fotografica.
Prima del ritorno la visita d’obbligo alle suore del monastero della Visitazione. Con loro la nostra comunità missionaria ha un rapporto bellissimo. Dal 1999, anno in cui io e le suore siamo stati da loro per un ritiro di quattro giorni, fino all’estate scorsa, in cui suor Serafina ha passato una settimana con loro in silenzio, tutti gli anni hanno ricevuto nostre visite. E è stata la Missione che ha regalato loro la campana che scandisce i loro ritmi di preghiera.
Con le suore del monastero della Visitazione di Puerto PlataL’incontro è stato quindi una cosa molto bella e significativa. Soprattutto suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina hanno con loro un rapporto estremamente vivo e attento, e da parte loro le monache ci hanno accolto, come sempre, con grande gioia. Una cosa bella che abbiamo trovato è che rispetto all’ultima visita la comunità è più piccola: ed è una cosa bella (checché possiate pensare) perché la ragione è che hanno aperto una fondazione a Higüey, e per questo la comunità si è sdoppiata.

Il ritorno in macchina è stato ancora sotto l’acqua, ma grazie a Dio non ha avuto inconvenienti. È stato, come tutti gli altri momenti di questo viaggio, un condividere sereni e contenti la gioia di essere comunità unita in Cristo!

Grazie per questa comunità, Signore! Mi mancherà quando sarò a Genova!

P.S.: In molte foto suor Cristina non si vede perché è dietro alla macchina fotografica!!!

Con mons. Cedano nella Messa di Consegna e SalutoDopo il saluto del Nunzio, ieri sera in cattedrale, oggi è toccato a me e a don Lorenzo.

In una Santa Margarita ben piena di gente delle due parrocchie, mons. Pablo Cedano, vescovo ausiliare, ha effettuato l’atto di ricezione delle due parrocchie di Santa Margarita e della Divina Misericordia da parte della Missione Genovese.

Questa Messa ha segnato quindi la conclusione “formale” del lavoro della Missione della nostra Arcidiocesi di Genova in Guaricano.

Ho usato l’aggettivo “formale” perché in realtà né io né Lorenzo ce ne andiamo domani, sarà probabilmente verso fine mese. Io ho da finire di mettere a posto un bel po’ di cose, soprattutto a livello di resoconti economici e altre faccende amministrative. Mentre che a livello della pastorale mi ero organizzato perché in questi giorni potesse già lavorare il successore o i successori, che saranno del clero diocesano di Santo Domingo.

In realtà i nuovo preti non ci sono ancora. Nella Messa mons. Cedano ha detto che probabilmente uno di loro è stato individuato, ma che bisogna risolvere il problema di chi lo va a sostituire, e di chi sostituisce il sostituto, ecc. E che però ha fiducia che per la domenica 13 possa essere già in parrocchia.

Il gruppo dei preti e diaconi presenti alla Messa di SalutoCi ha accompato il padre Ramón Suero, vicario zonale, il padre Abraham insieme a un amico francese che era in visita da lui. C’erano Marcial e Juan Luis, i nostri diaconi, due diaconi transitori e molti chierichetti sull’altare. Non mancavano i nostri seminaristi, sempre attenti e presenti nei momenti importanti così come in quelli meno significativi.

Mons. Cedano ha parlato della riconoscenza dell’Arcidiocesi di Santo Domingo per il lavoro portato avanti dalla missione, prima con don Lino e don Giulio, per continuare con il sottoscritto, don Lorenzo e don Franco.

Al momento della presentazione dei doni è stata portata all’altare una bandiera dominicana, che è stata subito dichiarata di mia proprietà perché in un gesto istintivo me ne sono fasciato il corpo, come segno di affetto per questo popolo in mezzo al quale ho lavorato per nove anni. E lo stesso ha fatto don Lorenzo alla fine della Messa, strappando l’applauso dei fedeli commossi.

Alla fine ho avuto modo di chiedere scusa per tante piccole e grandi situazioni dove ho mancato verso questo o quello.

Molti abbracci dopo la Messa, per molti venati dalle lacrime. Personalmente in questi momenti non sento tanto la tristezza quanto la gioia di continuare a servire da un’altra parte.

Marcial ha provveduto a preparare un piccolo rinfresco per i due consigli pastorali delle due parrocchie, e con questo si è conclusa in bellezza la serata.

Ho sentito, e credo che pure Lorenzo l’ha sentito, il calore umano del popolo del Guaricano. L’hanno espresso, con la loro presenza e con vari piccoli segni tangibili. Partirò da qui con il cuore gonfio di affetto ricevuto e dato, segno entrambi dell’affetto del Signore verso di me.

La Messa di saluto del Nunzio ApostolicoIl nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy Broglio, è stato nominato Ordinario Militare negli Stati Uniti, e presto partirà da qui.

La comunità cattolica del paese gli si è stretta attorno stasera nella cattedrale, presenti tutti i vescovi dominicani, una trentina di preti di tutte le diocesi e un buon numero di laici.

Le cose che più mi hanno colpito sono state due:

  • La predica di mons. De la Rosa, arcivivescovo di Santiago, che ha messo in evidenza la duplice funzione svolta da mons. Broglio: nunzio presso lo stato dominicano e delegato apostolico presso la conferenza dell’episcopato dominicano. Mons. De la Rosa ha fatto emergere il lavoro che come delegato apostolico mons. Broglio ha realizzato dietro le quinte, e che l’episcopato tutto ha molto apprezzato.
  • Le parole di saluto finale del nunzio, semplici, ma dette col cuore, chiedendo anche perdono per le infedeltà con cui ha realizzato la sua missione. Lo stile semplice e familiare è arrivato al cuore di tutti, e ha strappato un applauso scrosciante.

L'abbraccio affettuoso a mons. Timothy BroglioE di fatto anche la nostra missione si è sentita molto vicina a questo nunzio. Don Franco amava ripetere che mons. Broglio è una persona che riconcilia con le istituzioni. Di fatto anch’io posso dire che se la parola “nunzio” non è più per me solo una funzione si deve alle attenzioni e alla disponibilità che mons. Broglio ha avuto verso le nostre parrocchie: è venuto molte volte in questi sei anni del suo ministero, a volte per le cresime, altre per feste patronali, altre per celebrazioni particolari, come quando l’anno scorso in novembre ci ha accompagnati nella marcia per la vita contro l’aborto e ha celebrato la Messa conclusiva.

Un grazie grande a te Signore, per questo tuo servo e per quanto ci hai fatto amare la Chiesa attraverso di lui!

Le nozze di Héctor e GlennysGlennys, professoressa della nostra scuola, si è sposata stasera.

Il matrimonio non è stato pienamente “secondo le regole”, perché si erano sposati in comune già un anno fa. In questi mesi Héctor ha maturato in maniera molto bella la decisione che il loro fosse un matrimonio nel Signore.

Complimenti a questa nuova famiglia cristiana!

Don Chicco e i vecchi Amici del Guaricano con mogli e fidanzateUn caloroso benvenuto a don Francesco Di Comite e ai giovani che l’accompagnano, e che sono arrivati oggi pomeriggio al Guaricano.

Tre di loro sono “veterani”:

  • Stefano Belfiore, che aveva passato al Guaricano un mese quando era appena laureato in medicina nel 1999 e che poi è ritornato due anni dopo con il gruppo.
  • Stefano Marsili e Gino Repetto, entrambi venuti con il primo gruppo degli Amici del Guaricano, trasformatosi poi in Movimento Giovanile Missionario.

Tutti e tre sono accompagnati dalla fidanzata (Stefano Belfiore) o moglie (gli altri due). Per le tre ragazze è la prima permanenza, vedono con gli occhi della realtà ciò di cui avevano fino ad adesso solo sentito parlare.

Si fermeranno con noi fino al 31, pochi giorni, ma giorni che saranno vissuti con amore, per portare ancora una volta il calore e l’affetto di Genova alle comunità di qui.

Un abbraccio di benvenuto a tutti!

9:00 pm

Foto ricordo

Oggi, giorno di natale, ho portato la macchina fotografica a Santa Margarita, e dopo le Messe ho invitato la gente (chi voleva) a farci una foto insieme. Me le porterò in Italia, e se ce la faccio le stampo per i diretti interessati. Qualcuno mi ha chiesto la foto, ad altri la regalerò di mia iniziativa, chiederò loro di accompagnarmi con la preghiera.

Natale con la famiglia di Laura e MarioA molti ha fatto molto piacere la cosa, e una buona parte di queste persone sono amici e famiglie carissime, che mi sarà più facile continuare ad amare al ritornare a vedere le foto con loro.

La statua dell'Altagracia pitturata da LorenzoIn occasione del Natale qui si rende più bello tutto, e anche Lorenzo ha fatto un lavoretto molto carino pitturando, in maniera molto delicata, la statua dell’Altagrazia che abbiamo in giardino.

Le suore posano con don Lorenzo di fianco alla statua dell'AltagraciaLe foto parlano da sole.

Complimenti, Lorenzo!

Il coro dei giovani della Divina MisericordiaLa Messa del Gallo (così si chiama qui la Messa di Mezzanotte) della Divina Misericordia l’ho trovata quest’anno un po’ moscia.

Non c’era tanta gente, e soprattutto mancavano completamente i segni della notte di Natale: i campanelli da suonare al Gloria, e soprattutto il bambinello da venerare alla fine della celebrazione. Speriamo che ci possano essere per l’anno prossimo!

Non per questo però non me la sono goduta. Personalmente sento molto il fascino del mistero di Dio che si fa uomo, che ci accompagna, che fa sua la nostra umanità.

Un buon Natale a tutti!!!

Il nostro ultimo “impegno” festaiolo è stata la cena della Zona Pastorale di Villa Mella (qui si chiama zona pastorale l’equivalente dei vicariati di Genova), che era per i preti (come sempre), per i diacono permanenti con le rispettive mogli (come già da qualche anno), e quest’anno anche per i ci coordinatori parrocchiali del piano pastorale.

Don Lorenzo e Carmen alla cena della Zona PastoraleIl “risultato” è stato il seguente: i diacono c’erano tutti (o quasi), con le rispettive mogli; i laici coordinatori del piano pastorale c’erano (quelli delle parrocchia che le anno, in pratica ce n’erano sette o otto su ventisei parrocchie che ha la zona); i preti erano praticamente assenti: oltre al vicario di zona e il suo curato c’eravamo io, don Lorenzo, il padre Hipólito, e quasi alla fine sono arrivati i padri Nelson e Candelario, in tutto sette, assenti quattordici. Mancavano tutti i neo catecumenali (sono cinque nella zona), che celebrano l’Eucarestia delle loro comunità a partire dalle otto di sera, e altri preti diocesani che apparentemente non si sono scusati.

Alla cena natalizia della Zona Pastorale con il padre Nelson e il padre CandelarioIn prospettiva pastorale è stato una cosa abbastanza deprimente. Personalmente l’ho vissuto come un momento bello che ho condiviso con i nostri diaconi e mogli e con Carmen e Cristino, incaricati del piano pastorale delle due parrocchie.

Adesso, in effetti, ricordo che anche l’anno scorso la partecipazione di preti fu molto scarsa: si era preparato per trenta persone e c’eravamo solo dodici, e la maggior parte del cibo se l’è portata a casa la gente.
L’impressione è che per il futuro la zona dovrà cercare formule diverse, se vuole che a questi momenti partecipino i preti.

Per terminare in bellezza la preparazione al Natale la Pastorale Giovanile ha organizzato un ritiro per i responsabili.

E di fatto c’erano quasi tutti. Non è durato molto, per la concomitanza con l’aguinaldo, stamattina all’alba, in sostanza è durato dalle undici e mezza fino quasi alle cinque, ma è stato bello e, spero, utile.

L'istruzione di suor Cristina al ritiro della Pastorale GiovanileIn quello che rimaneva della mattinata suor Cristina ha presentato il senso delle varie festività natalize. Nel pomeriggio poi è stata la volta mia con una catechesi sul mistero dell’incarnazione, a cui è seguito un momento di deserto.

La ragnatela, con le relazioni che diventano esplicite tra i membri della pastoraleAbbiamo poi concluso con una dinamica di gruppo (la ragnatela) che aveva lo scopo di farci scoprire in che maniera siamo gli uni per gli altri rivelazione di Dio, e quale sogno ha Dio su ciascuno di noi. Ultimissima cosa, poi, c’è stato lo spazio per alcuni dialoghi personali volti a permettere a chi aveva avuto scontri di riconciliarsi con l’altro. E credo che con questo si sia concluso in bellezza.

Vi voglio scrivere i nomi di questi giovani, ognuno di essi ha una ricchezza grande, e io sono sicuro che anche dopo la mia partenza continueranno a lavorare per i giovani del Guaricano: sono Rosanna, l’attuale responabile della pastorale giovanile, Francisca, Ladys, Yúdith, che per alcuni mesi aveva fatto cammino vocazionale con le nostre suore, José, Willy, Silvia, Joselín, Virginia, e i nostri seminaristi: Miguel Ángel, Heriberto ed Elvis.

Non erano presenti, ma sono ben attivi, Yónatan, Raquel, Noni e Yoel.

Il prossimo appuntamento con loro sarà una pizza preparata da don Lorenzo nei giorni dopo Natale.

Questi giovani sono una ricchezza grande delle parrocchie, che con gioia continueranno a lavorare con il parroco che venga qui.

Ancora un pranzo! Della scuola: liceo, primaria, e serale, tutti insieme (quelli che c’erano, mancavano una ventina di persone).

La gente era stata convocata per mezzogiorno, ma a quell’ora c’eravamo in quattro di cento che dovevano arrivare. Poco a poco sono arrivati gli altri, e verso l’una e mezza c’eravamo quasi tutti.

il gruppo dei Mariachi al pranzo di Natale della scuolaCon gli ultimi sono apparsi anche un gruppo di persone che in realtà non si aspettavano, o non si sapeva se sarebbero venuti: i Mariachi, un gruppo musicale di Santo Domingo che canta musica ranchera messicana. Sono stati portati da un poliziotto che abbiamo in assignazione alla scuola, e che abbiamo messo a insegnare musica agli studenti che lo desiderano. È membro di quel gruppo, dove suona la tromba. Quando Miguel gli ha parlato della festa e l’ha invitato, ha invitato il suo gruppo, ed è stata festa grande.

Sì, perché hanno cantato varie canzoni di musica molto dolce e ballabile, hanno dedicato a me una canzone che parla di un caro amico (in vista della mia partenza), e hanno continuato con vari pezzi, tutti molto belli e ben realizzati. Il tutto rivestito dei tipici costumi messicani, in tinta nera, e con un altrettanto nero e vistoso sombrero in testa.

Pepe, premiato!Il resto della festa, a parte il mangiare, è stato occupato dalla consegna di diplomi personalizzati a tutto il personale, e di targhe ai direttori docenti. Ai membri dell’Associazione dei Genitori è stato consegnato un regalino, segno della gratitudine per tanto lavoro svolto con amore tutti i giorni. Anche a me hanno consegnato un regalino, che sarà certamente utile (camicia e pantaloni ben eleganti).

Edilenia ringrazia a nome di tuttiNon sono mancati i discorsi di rito, vari di essi allusivi alla mia partenza, e con tutti ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 gennaio, che sarà il giorno in cui mons. Cedano, il vescovo ausiliare, verrà a ricevere la parrocchia, e che quindi sarà la data in cui ufficialmente terminerò il mio servizio qui.

Probabilmente voi non potrete esserci fisicamente, ma conto sulla vostra vicinanza spirituale e sulla vostra preghiera.

Un abbraccio a tutti!

L'équipe completa del consultorio presente al pranzo di NataleDa un pranzo all’altro. Dopo quello del Centro di Nutrizione, oggi è toccato al personale del consultorio.

Da parte mia ho faticato ad arrivarci, perché sono stato in città vi ho incontrato il traffico bestiale dei giorni prima di Natale. Ma sono riuscito a divincolarmi e ad arrivare entro il tempo massimo.

C’erano tutti i medici, l’infermiera, la farmacista, la segretaria e, naturalmente, le suore e don Lorenzo. Non mancavano le donne delle pulizie e le cuoche, e la cara Yajaira, che don Lino ha salvato da una vita di violenza e di cui Elba, una delle cuoche, si è fatta madre amorosa.

Le nostre suore dopo la festa del consultorioAlla fine lo scambio dei regali, reso più vivo e allegro dallo stile di scherzo che le suore hanno saputo dare a questo momento.

Abbiamo passato un momento sereno, in famiglia. Grazie, Signore!

Alcuni dei bambini presenti al pranzo di Natale del Centro NutrizionaleAnche quest’anno i bambini del Centro Nutrizionale hanno festeggiato il Natale, con una festicciola in cui al mangiare si sono uniti alcuni regalini e la presenza festosa di Babbo Natale.

Le suore posano con Babbo NataleLe suore già da ieri erano tutte indaffarate per preparare l’ambiente e i regali, e perché soprattutto non mancasse il “sacchetto” con gli alimenti da portare a casa per supplire alle vacanze natalizie del Centro.

Abbiamo sentito la mancanza di Taína, che l’anno scorso aveva interpretato con tanto amore la figura di babbo Natale, e che è stata assunta questa volta da uno degli ospiti più grandi del Centro. In compenso suor Paolina, la nuova arrivata, ha sparso amore a piene mani.

Don Lorenzo e suor Modesta alla festa del Centro di NutrizioneAnche don Lorenzo non ha mancato di dare amore ai bambini, condividendo con loro questo momento bello e sereno.

6:29 am

Un bel presepe!

il presepe del consultorioCon amore squisito suor Blessila e le altre persone del Consultorio hanno fatto il presepe.

Nella sua semplicità parla dell’amore puro con cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

Da vari giorni è un richiamo silenzioso a tutti i pazienti a fissare lo sguardo del cuore su Colui che per amore si è fatto uomo.

Le nozze di Martín e JosefaAltri due matrimoni stasera, al ritmo della musica del sud!

Una delle due coppie era di San Juan de la Maguana, nel profondo sud, e sono venuti molti parenti insieme a una piccola banda, che alla fine della Messa ha coinvolto tutti in un ballo (a dire il vero molto decente) appena sotto il presbiterio.

Le nozze di Dioni e CarmenPotete gustarvi il ballo qui in diretta, se volete!

Augurissimi a tutti questi nuovi sposi!

Come programmazione speciale al di là del ritiro delle comunità parrocchiali nel loro complesso abbiamo fatto oggi due ritiri “speciali”.

Il ritiro d'Avvento dei gruppi giovaniliI giovani dei gruppi giovanili hanno vissuto il ritiro di Avvento nel salone di Santiago el Menor. Al mattino li ha accompagnati il ministero di evangelizzazione del Rinnovamento Carismatico delle nostre parrocchie, riflettendo con loro sul tempo che stanno vivendo e sul Natale che si avvicina; invece al pomeriggio hanno ricevuto una formazione più orientata alla vita di chiesa e alla vita comunitaria.

I giovani che hanno partecipato sono una sessantina, la maggior parte della Divina Misericordia. Io e Lorenzo abbiamo dedicato un po’ di tempo a confessarli, e anche le suore si sono fatte presenti esprimendo ai giovani affetto e appoggio.

Il ritiro d'Avvento dei maestriNel pomeriggio si è svolto poi il ritiro dei maestri, alla Divina Misericordia. Era volutamente diretto ai maestri di tutto il Guaricano. Non abbiamo potuto fare il ritiro di Avvento nella nostra scuola, e così si è pensato di realizzare questo, aperto a tutti gli educatori del barrio.

La partecipazione non è stata un granché, perché in generale i maestri fanno una vita abbastanza stressata, dal momento che guadagnano poco e quindi devono avere altri lavori e questo li porta a vivere con molta pressione i tempi “liberi”. E meno che meno in questi giorni, in cui tutto sono indaffarati per riassettare la casa e mettere tutto in ordine prima di Natale. Tuttavia il messaggio è arrivato al cuore, molti di loro si sono sentiti interpellati a cambiare il loro stile di educatori perché risponda di più alle esigenze del Vangelo.

Grazie, Signore!

1:42 pm

Presepi

Anche qui si fanno i presepi, però non è una gran tradizione.

In casa quasi nessuno lo fa.

Il presepe di Santa MargaritaVi metto le foto di quello di Santa Margarita, fatto da alcuni giovani della Pastorale Giovanile, bello e molto semplice, e anche quello della scuola, fatto con molto amore dalla nostra suor Cristina.

Il presepe della scuolaComplimenti a tutti!!!!

Il ritiro d'Avvento a Santa MargaritaCome di tradizione, un ministero del Rinnovamento nello Spirito ci ha aiutato a vivere il Ritiro d’Avvento.

Buona la partecipazione, e significative le istruzioni: l’Avvento (ovviamente), la conversione, la presenza di Maria nella vita del cristiano.

Un momento di crescita per quanti hanno voluto o potuto partecipare.

Grazie, Signore!

I giovani presenti alla Settimana GiovanileL’ultima conferenza della Settimana Giovanile è stata tenuta da una laica della nostra parrocchia, Elagia, insieme al ministero di annuncio che hanno, frutto del Rinnovamento nello Spirito.

Ha parlato ai giovani delle sfide del futuro, e dell’importanza del loro impegno per costruire un mondo migliore.

Abbiamo poi continuato con la Messa, ben viva e animata, e che ha vista la partecipazione anche di un buon numero di persone adulte della comunità.

Domani l’ultimo momento, il concerto, con il gruppo Tuna. Vi aspettiamo!

mons. Francesco Moraglia, vescovo eletto de La SpeziaÈ stata resa pubblica oggi la notizia che il santo Padre ha eletto vescovo della diocesi de La Spezia mons. Francesco Moraglia, del clero di Genova.

È una gioia ricevere questa notizia, e da 8,000 kilometri di distanza ci sentiamo vicini e ci facciamo vicini nella preghiera.

Augurissimi, mons. Moraglia!

Paolo Dell'Erna in partenzaPaolo Dell’Erna è partito stasera, è in viaggio per l’Italia.

Nei quindici giorni che è stato qui ha realizzato un buon lavoro nell’ambulatorio oculistico, anche se i casi più significativi li ha dovuti riferire ai medici locali.

Se ne va portando con sé un buon materiale audiovisivo: ne dovrebbe uscire un video sulla vita di un bambino di Santo Domingo. Speriamo di vederlo presto!!!

Buon viaggio, Paolo, e grazie per il tempo che hai dedicato alla Missione!

8:29 am

Ultimo ciak

Sono alla fine dei miei giorni (per ora solo quelli nel Guaricano)!

Bambini del GuaricanoIeri, terminate le visite, sono ritornato nel Barrio per riprendere i giochi che abitualmente fanno i bambini. È bastato un ramoscello di una pianta (ogni tanto c’è anche li) per organizzare un gioco collettivo per piccoli e grandi: “la caravella”. Vuoi vedere che magari è stato importato dai nostri caruggi qualche secolo fa…? Avevo proprio voglia di riprendere dei sorrisi.

Stamattina sarà l’ultima giornata di visite, e poi, alle 22.30, il volo.

Rispetto al precedente anno sarà una partenza particolare perchè “del doman non v’è certezza”…

Spero comunque che ci sia, perché un sogno fatto realtà non può svanire nel nulla, per tutte le Andreine, per tutti i bambini che fino a ora hanno avuto la possibilità di sperare in un futuro migliore. E poi tutti gli occhiali che mi stanno già raccogliendo: cosa ne potrei fare…

Ciao!

Taína e suor Cecilia al momento di Sono appena partite per l’Italia suor Cecilia e Taína. Alle otto e mezza di stasera sono partite con il volo per Madrid, e tra meno di ventiquattro ore saranno nella casa madre delle nostre suore.

Taína circondata dai suoi familiariAll’aeroporto è venuta parecchia gente: Kika, che era stata la sua catechista, varie chierichette della Divina Misericordia, Yónatan e Yúdith, della pastorale giovanile, e naturalmente tutte le suore. Non sono mancati il papà e la mamma di Taína, il suo fratellino più piccolo, Yùnior, e alcuni altri familiari. E c’era anche Marcial.
Taína ha mostrato una serenità invidiabile. A me continuava a dire: “Ci vedremo tra poco”. Le lacrime non sono mancate in altri occhi, ma non in quelli di Taína.

Dopo un periodo di postulandato, Taína inizierà il noviziato. Per tre anni conoscerà la spiritualità della congregazione ed entrerà più profondamente in ella.

Non mancheremo di esserti vicini, Taína. E per me ci sarà presto la gioia di rivederti di persona!

A presto, Taína!

il momento dei saluti a Taína a Santa MargaritaÈ stato toccante il saluto delle due parrocchia a Taína, stamattina.

Prima alla Divina Misericordia, e poi a Santa Margarita.

Soprattutto alla Divina Misericordia ci sono stati vari interventi che sono arrivati dritti al cuore. E credo che Taína abbia percepito la fede con cui l’hanno raccomandata al Signore.

Taína il giorno del saluto, circondata dai tanti amiciDomani Taína partirà per l’Italia, dove, nella casa madre delle suore, vivirà la formazione del noviziato.

Lascia qui, per amore al Signore, il padre e la madre e sette fratelli maschi. Con serenità e semplicità di cuore.

Taína con suor Paolina e suor BlessilaIn casa, a pranzo, c’è stato poi il momento conviviale del saluto, stretti tra noi la comunità, e accompagnati dalla presenza di Paolo Dell’Erna e di Aldo Burzatta.

Sentiremo la tua mancanza Taína. Ma soprattutto ti accompagneremo con la preghiera!

Le nozze di Seneida e JoséNella Messa di stasera abbiamo avuto, oltre ai partecipanti al Ritiro di Evangelizzazione, il matrimonio di Seneida, una bidella della nostra scuola, con José, suo marito.

Viene da una bella famiglia cattolica, ma, come lei stessa confessa candidamente, fino a pochi anni fa era una persona dedita a bere birra. Poco a poco ha incontrato il Signore e ha scoperto la possibilità di vivere in maniera diversa, e c’è stato il cambio.

Così sono arrivati a sposarsi. Con il proposito di continuare il loro cammino nella chiesa senza più lasciarla.

Auguri, José e Seneida. E che possiate arrivare minimo alle nozze d’oro!!!

È finita una settimana di visite (circa 30 al dì), ho ritrovato molti pazienti del precedente anno, purtroppo la scorta di occhiali corretti è quasi esaurita (era una valigia intera), e adesso si possono offrire solo le montature e le lenti sono da pagare.

Insieme al collega oftalmologo domenicano Dott. Belén abbiamo anche eseguito un paio di interventi ambulatoriali. Nella settimana passata sono venuti molti bambini con problemi di miopia mai corretti e che da “anni” avevano mal di cabeza (testa).

AndreínaE ora veniamo al secondo “lavoro”, lo scorso week end ho iniziato le riprese nella casa di Andreina. Dovendo iniziare dal mattino, la sveglia è stata alle 6 per potermi recare nel cuore del Barrio in tempo per riprendere il risveglio, la colazione e l’uscita. Andreina era naturalissima per niente intimorita dalla camera né dalle persone che incrociava, incuriosite per la mia presenza anomala.

Abbiamo quindi proseguito nella scuola con il raduno del mattino con alzabandiera e poi nelle classi.

Molto toccante è stata l’intervista nella sua casa e la descrizione dei suoi “compiti” familiari. Mi auguro che al termine del montaggio riesca a dare un piccolo assaggio della vita di uno scolare al Guaricano, un po’ diversa da quella dei nostri.

La Marcia per la VitaCon la Marcia per la Vita si è conclusa la settimana organizzata dai giovani per esprimere il diritto alla vita contro il tentativo di depenalizzare l’aborto.

L'intervista a Noni all'inizio della Marcia per la VitaAll’invito rivolto alla stampa ha risposto una televisione, che ha provveduto ad arrivare per tempo, a fare qualche intervista, e a riprendere le prime fasi della marcia. Ci hanno visti in televisione alle cinque e alle dieci di sera.

La partecipazione non è stata numerosa, ma è stata molto viva. La polizia ci ha scortati dall’inizio alla fine. Significativa la presenza dei giovani, e toccante la loro determinazione nel dire no all’aborto.
È stato con noi il segretario del nunzio, mons. Giancarlo, che ha presieduto l’Eucaristia finale nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.
All'Amparo, alla fine della Marcia per la VitaAbbiamo concluso con una foto dove posano i giovani che hanno organizzato l’evento insieme alle nostre suore.

Oggi abbiamo cominciato il Ritiro di Evangelizzazione, o meglio, i Ritiri di Evangelizzazione. Il numero di persone tra le due parrocchie è sul centinaio, e per questo i ritiri sono stati due: uno a Santa Margarita, con circa trentatré persone, e uno alla Divina Misericordia, con circa cinquantacinque.

La prima giornata è filata lisca da tutt’e due le parti.

Il Ritiro di Evangelizzazione alla Divina Misericordia Alla Divina Misericordia Marcial si è incaricato di coordinare tutta l’organizzazione, ed è lui il proclamatore principale. L’ho visto ben cosciente del suo ruolo, e ben sicuro, e ne sono contento!
Il Ritiro di Evangelizzazione a Santa MargaritaInvece a Santa Margarita la parte del leone l’ha fatta Carmen, sia organizzando, sia come prima proclamatrice. Accompagnata da Germania e dal diacono Juan Luis hanno tenuto viva l’atmosfera spirituale per tutta la giornata.
Entrambe le équipe hanno fatto quindi un ottimo lavoro! Complimenti!

Durante il giorno i parrocchiani dei vari settori si sono alternati nella preghiera nelle rispettive cappelline con l’Eucarestia esposta. Lì mi sembra che le cose siano state un po’ molle. Speriamo di far meglio domenica prossima!

Ciao a tutti! Sono felice di essere di nuovo al Guaricano!

Se avete seguito la “cronaca” dei giorni scorsi avrete visto che sono subito stato immortalato in un momento particolarmente “dolce”, ma era l’onomastico di Suor Cecilia e mi sembrava giusto renderLe omaggio (anche alla torta)!

Quest’anno purtroppo non ho la compagnia fattiva di mia figlia Francesca (motivi di studio) e dell’amico e collega Franco Reggiardo (impegni ospedalieri). Nella prima giornata si sono subito superati i 40 pazienti, che peraltro mi hanno dato una carica in più quando ricordavano Francesca e mi chiedevano sue notizie! Peraltro anche in Missione tutti chiedevano di Francesca… La prossima volta verrà solo lei !!!

La casa di AndreínaHo comunque in mente un piccolo programma extra sanitario, un video che illustri la vita quotidiana di uno scolaro del Barrio. Con Don Paolo abbiamo fatto un sopraluogo presso l'”abitazione” di una sua figlioccia, Andreína, una bambina di 13 anni che mostrerà la sua CASA, i suoi amici, la sua scuola… la sua vita al Barrio.

Ulteriori dettagli i prossimi giorni!

Andreína, Stamattina siamo stati con Paolo Dell’Erna a casa di Andreína.

Andreína è una ragazzina di dodici anni, che abbiamo scelto per “girare” un video che descriverà la vita di un bambino del Guaricano.

La sua famiglia è abbastanza povera, e al tempo stesso sono persone che vivono con dignità.

A casa sua ci siamo potuti mettere d’accordo, presente la zia di Andreína, sulle modalità del lavoro. Paolo inizierà a girare le riprese domani mattina, riprendendo vari momenti della vita nella casa, e continuerà martedì con l’ambiente scolastico e la sera.

Si profila un lavoro interessante, che penso sarà degno di essere diffuso a livello scolastico.

Forza, Paolo!

Abbiamo realizzato oggi pomeriggio il “Congresso per la Vita contro l’aborto e la delinquenza”.

C’è stata risposta sia a livello istituzionale che a livello della gente.

L'intervento appassionato del padre Jesús CastroPer quanto riguarda le istituzioni, il cardinale ha inviato il padre Jesús Castro, vicario episcopale per il clero e licenziato in bioetica, che ha tenuto la conferenza centrale.

La tavola delle autorità al Congresso per la VitaA livello del parlamento erano presenti due deputati impegnati nella lotta contro l’aborto: Ángel Gomera e Pelegrín Castillo. Entrambi hanno espresso il loro impegno di cristiani e di legislatori a favore del bambino non ancora nato.

C’era anche un pastore evangelico, che in verità mi ha stupito per la profondità delle sue parole in relazione alla giovane età.

E infine c’è stato anche il padre Luis Rosario, coordinatore nazionale della pastorale giovanile.

Il pubblico al Congresso per la VitaLa gente si è dimostrata molto sensibile: avevamo tra le duecento e le trecento persone comprendendo una buona rappresentanza di studenti.

Noni, il coordinatore dell'organizzazione dell'eventoAlla fine dell’attività ho fatto i complimenti agli organizzatori, a Noni anzitutto, e agli altri giovani che hanno lavorato con lui. Si sono fatti un bel mazzo e si sono visti i risultati.

Le attività continuano con la Messa per la Vita, domenica alle nove, con una serata di preghiera, mercoledì, e con la Marcia per la Vita finale, venerdì pomeriggio.

La cosa più bella, come ho già detto varie volte, è godersi la libertà di dire che l’aborto è un delitto e che il feto ha diritto di vivere. Cosa che purtroppo in Italia è più difficile. Mi domando se in Italia non abbiamo calato le braghe sotto la pressione di chi ci vuol far passare per retrogradi… Se lo sviluppo si misura in base a questo valore della vita, la Repubblica Dominicana è molto più sviluppata dell’italia.

L'onomastico di suor CeciliaOggi è stato l’onomastico di suor Cecilia.

Già da ieri sera le sue consorelle facevano preparativi, e all’uscire dalla stanza stamattina suor Cecilia si è scontrata con un mare di palloncini colorati.

Taína si è incaricata di preparare la graziosa composizione floreale che ha allietato la mensa.

Suor Paolina ha fatto una deliziosa torta di mele giudicata da tutti squisita.

E non è mancato un fotografo professionale che ha immortalato l’evento.

Auguri di cuore, suor Cecilia!!!

Paolo Dell'Erna con suor CeciliaÈ tornato oggi al Guaricano il dott. Paolo Dell’Erna, oculista ormai veterano del Guaricano, dopo che, circa un anno fa, insieme al dott. Franco Reggiardo avevano fatto quindici intensi giorni di visite gratuite.

Da dopodomani inizierà le visite. Ha portato con sé anche una buona quantità di occhiali nuovi e usati, giacché qui uno dei problemi è che per molti gli occhiali non sono a portata delle tasche.

Benvenuto, quindi, dott. Paolo, e grazie per il tempo che doni al Guaricano!

Come tutti gli anni, il SINE ci ha invitati alla cena familiare che fanno in novembre.

Questa volta a presiedere la Messa c’era lo stesso Cardinale Arcivescovo Nicolás López Rodríguez, il quale nell’omelia si è profuso in espressioni di riconoscenza per il lavoro di evangelizzazione e di promozione dell’evangelizzazione che il SINE realizza.

E di fatto anche io sono loro riconoscente, perché mi hanno aiutato a strutturare il processo di evangelizzazione che portiamo avanti nelle parrocchie.

Alla cena del SINE con Wendy e Danielito e i loro figli: Lisbet, Daniel e CarlosÈ stata l’occasione per condividere qualche mezz’oretta con Wendy e con Teofilo e con le loro rispettive famiglie. Teofilo e Wendy sono quelli che ci hanno accompagnato e aiutato a strutturare il processo.

La moltitudine dei catechisti di Santo Domingo

Come tutti gli anni si è celebrato oggi il Día del Catequista. Tutti gli anni vede la presenza di una numero molto elevato (tre/quattro mila) di catechisti di tutte le parrocchie dell’arcidiocesi.

L’incontro è struttato con un momento di formazione al mattino, e poi nel pomeriggio varie attività, e si conclude con la Messa.

Il tutto è montato molto bene, con tanto di strumenti audiovisuali che mantengono l’attenzione su quanto si sta dicendo.

Delle nostre parrocchie hanno partecipato una cinquantina di catechisti, la metà circa del totale. Probabilmente quanti non hanno partecipato hanno trovato difficoltà a stare fuori casa dal mattino alle cinque del pomeriggio. E in tutti i casi sono contento per quelli che hanno partecipato, anche perché parlando con loro mi hanno detto che hanno imparato molte cose.

Da parte mia mi sono unito alla Messa finale, che è stata presieduta dal cardinal Nicolás López, arcivescovo di Santo Domingo.

9:38 pm

Miny del SINE

È in Repubblica Dominicana in questi giorni Miny, che è una laica messicana che è nell’équipe di servizio internazionale del SINE, il Sistema INtegrale di Evangelizzazione del defunto padre Alfonso Navarro.

Come saprete, nelle nostre parrocchie abbiamo assunto buona parte della loro metodologia, che sostanzialmente consiste nel processo di evangelizzazione centrato sui Ritiri di Evangelizzazione. E ci sta dando buoni frutti. A fine mese avremo appunto un Ritiro con un centinaio di laici.

Questa Miny, che avevo avuto occasione di ascoltare anche quattro o cinque anni fa, è una persona veramente in gamba: ha le idee chiare, e sa parlare e farsi ascoltare.

Alcuni dei nostri responsabili di settore all'incontro del SINEIl SINE ci ha invitati a partecipare con i responsabili di settore a questo incontro di incoraggiamento e motivazione.

Verso il mezzogiorno abbiamo fatto visita con suor Cristina e Marcial. E hanno subito approfittato la mia presenza per farmi presiedere l’Eucaristia dominicale.

Dopo la Messa, parlando con Miny, ho subito provveduto a invitarla nelle nostre parrocchie. Verrà giovedì pomeriggio e incontrerà i membri delle Comunità Apostoliche. Vi saprò dire!

11:03 pm

Senza parole…

Gli esami positivi del paratifo… ma non c’è da preoccuparsi. Sono in piedi, vivo e vegeto

Rimango sempre meravigliato, quando partecipo a questi ritiri, di vedere la gioia di tanti volti di confratelli, contenti della loro vita e del loro ministero.

E ringrazio il Signore perché anche a me da la gioia di servirlo e di servire la chiesa.

Questo ritiro sacerdotale mi fortifica nella mia vocazione. E anche il fatto che lo stia predicando il cardinal Nicolás mi fa sentire la vicinanza di questo pastore.

Con mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare di Santo DomingoOggi pomeriggio, prima di iniziare l’istruzione, gli ho messo in mano la mia macchina fotografica, e mi sono fatto fare una foto con il vescovo ausiliare (la potete vedere qui al lato). Istintivamente tutta l’assemblea sacerdotale si è aperta in un sorriso colmo di semplicità, allo scoprire l’umorismo di un cardinale che fa una foto a un vescovo e a un prete. E ho benedetto il Signore per questa situazione in cui mi trovo a vivere.

Grazie, Signore!

L'arrivo di suor Cecilia e suor PaolinaSono arrivate stasera dall’Italia suor Cecilia e suor Paolina. La prima rientrerà in Italia tra un mesetto con Taína, la seconda si fermerà qui.

Benvenute! Suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina sono anche loro felicissime del vostro arrivo! Siamo sicuri che vi troverete bene!

Siamo inondati dalla pioggia a causa di una tormenta tropicale (un mini ciclone), il cui occhio sta transitanto da sud verso nord all’altezza della costa ovest dell’isola.

Da tre giorni sta piovendo, e ciò mette a dura prova la capacità del terreno di assorbire l’acqua.

Nel territorio di Santa Margarita c’è un posto che chiamano “il buco”, perché è un affossamento senza sbocco, e anche in condizioni normali c’è sempre fango, e se piove, si fanno laghi che durano abbastanza. La pioggia di stanotte ha fatto entrare l’acqua in una ventina di case, le quali, nonostante abbiamo sul davanti muretti di altezza di 20/30 cm, si sono riempite di fango. Sono stato a vedere la situazione alle otto, e ho chiamato il giornale più grande, che ha subito mandato giornalista e fotografo. Hanno raccolto molte foto e varie testimonianze, vedremo che risalto possono dare alla cosa, e se sarà sufficiente per smuovere le autorità.

L'acqua che inonda la casa delle suoreE anche nel nostro cortile l’acqua sta salendo, perché i due filtranti che abbiamo sono saturati, e la zona allagata è già di 4/500 metri quadrati. L’acqua è già 15 centimetri sopra il pavimento della casa delle suore, che quindi sono all’umido come non lo sono mai state.

L'acqua che invade la casa delle suorePurtroppo non si può fare molto, bisogna soltanto aspettare che smetta di piovere.

Taína con suor Modesta e suor Blessila all'atto di graduazioneStasera c’è stato l’atto di graduzione di Taína. Taína ha studiato in un collegio privato, apparentemente buono, vicino al Guaricano, di proprietà di un evangelico.

PTaína accompagnata dal suo padrino, suo papàadrino d’eccezione era suo papà, e alla cerimonia erano presenti anche sua mamma e suo fratello più piccolo.

E sembra che sia stata una studente eccezionalmente buona, perché le hanno dato il trofeo della studente migliore!

Taína orgogliosa del suo trofeo (nella casa inondata dall'acqua)La foto che la ritrae con il trofeo è stata aggiunta lunedì, quando la casa delle suore era invasa dall’acqua.

La terza giornata intera del nostro arcivescovo a Santo Domingo è stata in realtà una mezza giornata, perché all’inizio del pomeriggio aveva il volo per Cuba, per la visita alla missione sorella.

La esiguità del tempo non ha impedito a mons. Bagnasco incontrare la comunità parrocchiale della Divina Misericordia.

Mons. Bagnasco in visita al nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy BroglioMa soprattutto è stato il giorno dell’incontro con il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio. Con lui il dialogo ha toccato i temi della situazione della famiglia in Repubblica Dominicana. Riguardo a ciò, la visione del nunzio è stata realisticamente negativa: troppe fragilità, mancanza di un impegno serio, divorzi ripetuti.

Mons. Timothy Broglio ha espresso la soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi anni dalla missione genovese, e ha provveduto a ringraziare la chiesa genovese nella figura del suo pastore.

L’aeroporto è stata la meta seguente, per continuare un viaggio all’insegna dell’impegno missionario di Genova.

Per me e per don Lorenzo questa visita ha significato molto. Gli apprezzamenti espressi dall’arcivescovo, insieme alla gioia di condividere qualche giorno con il nostro pastore, sono stati occasione di una grande gioia. A cui si è aggiunta la opportunità di conoscere più da vicino don Marco, e il gradito reincontro con don Stefano, dopo la visita da lui fatta con il card. Bertone tre anni fa.

Non ho mancato di ringraziare mons. Bagnasco per il tempo donatoci, e gli ho espresso che mi sento un prete felice, felice di sentire come compagno di viaggio il mio vescovo!

Grazie, mons. Angelo, per la sua visita. E grazie soprattutto a te, Signore!

Smaltita ormai la stanchezza del viaggio, l’arcivescovo e i suoi accompagnatori hanno vissuto oggi l’incontro con la chiesa locale.

Al mattino, Messa a Santa Margarita.

Quindi, subito dopo, l’incontro con i maestri del mattino della scuola primaria. L’incontro, seppur breve, ha permesso a mons. Bagnasco di rendersi conto del lavoro che la scuola sta facendo con le famiglie nell’educazione ai valori.

Ma il centro di questa giornata sono state la visita al seminario maggiore e il pranzo con il cardinal Nicolás de Jesús López Rodríguez.

L'incontro di mons. Bagnasco con il seminarioIn seminario c’è stata l’occasione per un dialogo con i seminaristi. Monsignor Bagnasco ha insistito sull’importanza della fedeltà alla vocazione del Signore, anche a costo di grandi sacrifici. Ha poi consegnato all’équipe dei formatori una donazione per rinnovare gli arredi liturgici delle cappelle del seminario.

Uscendo dal seminario, c’è stato un breve spazio per la visita alla cattedrale, e da lì la visita al cardinale di Santo Domingo.

Mons. Bagnasco con il cardinal NicolásMons. Nicolás è stato molto affabile e accogliente. Inutile dire che il pranzo era principesco. Il cardinale ha offerto al nostro arcivescovo un prezioso dono consistente in un elegante libro sull’arcidiocesi di Santo Domingo.

La missione con mons. Bagnasco e i suoi preti dal cardinal NicolásL’incontro con il card. Nicolás è stato reso più prezioso dalla presenza dell’équipe della missione al completo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con la visita al settore san Ramón, dove mons. Bagnasco ha incontrato una comunità piccola ma entusiasta.

In casa, più tardi, ha visto la comunità delle suore.

L'incontro di mons. Bagnasco con i ministri della comunione e della parolaPoco dopo, i ministri della parola e della comunione di Santa Margarita e della Divina Misericordia. Con loro ha risposto a un piccolo numero di domande. Tema ricorrente è stato il problema pastorale dei conviventi, soprattutto in relazione alla domanda di battesimo: mons. Bagnasco ha ribadito l’importanza di un approccio pastorale carico di amore con queste persone, insieme all’esigenza di salvaguardare la santità della vita che scaturisce dal battesimo, la qual cosa significa che non si può battezzare se non si celebra anche il matrimonio.

E l’altro tema significativo è stata la importanza di Maria nella vita del discepolo di Cristo. Mons. Bagnasco ha ricordato come la Chiesa Cattolica la invoca come “corredentrice”.

Una giornata intensa, dunque.

Ancora una volta: grazie, Signore!

Il sindaco Jesús Félix inaugura la pavimentazione del cortile della scuola primariaAll’ombra della tenda montata qualche giorno fa, il sindaco ha inaugurato la nuova pavimentazione del cortile della nostra scuola primaria.

Come detto a suo tempo, qualche mese fa il sindaco Jesús Félix ha realizato il condizionamento in cemento del fondo del cortile. Poche settimane prima avevamo terminato di livellarlo e di risolvere il problema dle convogliamento delle acque.

Stamattina, alla presenza di quasi tutti gli studenti e il personale, è stato realizzato il solenne atto di inaugurazione. Tutti, ovviamente, cominciando da me, abbiamo ringraziato per l’opera, che ci ha permesso di vivere in maniera più umana lo spazio scolastico, soprattutto le ricreazioni. E il sindico non ha perso l’occasione per promettere che avrebbe realizzato qualcos’altro: panchine ai bordi, scivoli per i bambini, quaderni e matite.

Gli studenti presenti all'inaugurazioneStando in piedi per più di un quarto d’ora i bambini hanno dato segni di stanchezza, ma ne è valsa la pena!

Il momento comportava il rischio di transformarsi in un atto di pre campagna elettorale, ma era lo scotto che dovevamo pagare. E in ogni caso l’opera ha una reale ricaduta benefica, perché permette una migliore qualità di vita a più di mille studenti con i loro trenta maestri.

Grazie, signor sindaco.

E soprattutto grazie a te, Signore!

La prima giornata intera del nostro arcivescovo in missione è stata scandita da vari momenti significativi.

Mons. Bagnasco con il sindaco di Santo Domingo Norte, Jesús FélixLa mattinata si è aperta con l’incontro con il nostro sindaco, Jesús Félix. L’incontro, molto cordiale, ha visto il sindaco far presente tutti i risultati della sua gestione. Da parte sua mons. Bagnasco ha speso le sue parole sui valori della vita e della famiglia, anche in considerazione del fatto che il PLD, partito del governo e partito del sindaco, dà segnali di voler legalizzare l’aborto.

Più tardi ha celebrato la Messa con il personale del consultorio.

Nel pomeriggio è stata la volta dell’incontro con gli animatori delle Comunità Ecclesiali di Base (CEB) delle due parrocchie. Marcial e alcuni responsabili di settore hanno presentato il lavoro del piano pastorale diocesano e dell’adattamento che è stato fatto inglobando il processo del Ritiro di Evangelizzazione. Ne è uscito un quadro di parrocchie dinamiche, protese nello sforzo dell’annuncio.

L’arcivescovo ha ringraziato i presenti, e ha ricalcato che la Chiesa esiste per evangelizzare, per trasmettere la gioia di Cristo.

Alla fine dell’incontro è poi uscito il tema della partenza della missione. Dany, responsabile del settore Betania, esprimendo un sentire comune ha chiesto una proroga, e la risponta dell’arcivescovo è stata quella del dinamismo della missione e dello stile di Gesù: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là”. Alcuni occhi erano umidi, ma ciò è parte della vita.

Mons. Bagnasco in posa con i missionariLa serata è stata all’insegna della preghiera liturgica, con la recita dei vespri e della compieta. Naturalmente nel mezzo c’è stata l’ottima cena preparata da don Lorenzo.

Mons. Bagnasco arriva all'aeroportoAbbiamo avuto la gioia di ricevere all’aeroporto mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, insieme a don Marco Galli, il suo segretario, e a don Stefano Olivastri, segretario uscente.

Su di loro un po’ di stanchezza, nei nostri cuori la gioia di accogliere il nostro pastore e dei confratelli per i quali nutriamo una grande stima.

Benvenuti!

La professoressa Nidia, direttrice, consegna il diploma di graduazioneAbbiamo portato a termine oggi pomeriggio la cerimonia della graduazione degli studenti usciti dal nostro liceo quest’anno.

Dovevamo cominciare alle quattro del pomeriggio, ma tra una cosa e l’altra non si è potuto fino alle sei: due ore di ritardo!

In compenso la celebrazione è stata bella e solenne. Quarantasette sono i giovani che hanno partecipato.

Naturalmente tutti, maschi e femmine nessuno escluso, si presenta in maniera molto elegante, e la presenza delle toghe e dei berretti neri conferisce una solennità unica al momento.

Da parte dell’équipe formativa è un momento che ci fa sentire l’orgoglio di aver portato a termine la preparazione di un gruppo di studenti. Da parte degli studenti è la coronazione dei loro sforzi di studio.

Festa patronale di Santa Margarita 2007La convivenza della Festa Patronale di Santa Margarita di quest’anno è stata molto migliore di quella dell’anno scorso.

Non solo è venuta molta più gente, ma c’è stato un  equilibrio nella quantità di mangiare, nella musica, nella serenità e nella gioia di tutti i partecipanti. C’è stato equilibrio anche nel numero dei bambini, numerosi, ma non più degli adulti. Per loro sono stati facci alcuni piccoli ma significativi giochi.
Abbiamo vissuto momenti belli e felici senza bisogno di bere neppure un bicchiere di birra o rum, cosa che qui sembra impossibile: tutto il mondo dei divertimenti gira intorno agli alcoolici.

Festa di Santa Margarita 2007Il gruppo musicale Romance Latino, i cui membri vivono tutti nella nostra parrocchia, ha offerto con amore il servizio dell’animazione musicale, presentando dei bei merengues e delle gustose bachatas.

Alle quattro e mezza è finito tutto perché stava iniziando a piovere. Come dice il proverbio, un bel gioco dura poco. La gente se n’è andata con il ricordo di un’attività bella!

Il card. López Rodríguez in occasione della festa patronale di Santa Margarita 2007Il cardinal López Rodríguez ha condiviso con noi stamattina la Messa solenne della festa patronale di Santa Margarita.

Per l’occasione la Messa è stata celebrata alle otto invece che alle sette, e l’affluenza di fedeli è stata più che buona. C’era anche parecchia gente della Divina Misericordia.

Il cardinale è stato molto amabile con la gente, tiene un dono speciale per incontrare e lasciarsi incontrare. Per tutti ha un sorriso e una buona parola.

Nel pomeriggio abbiamo la convivenza parrocchiale, che il cardinale ha benedetto, visto che va nella linea della fraternità che il terzo piano pastorale fomenta.

Con Paola il giorno della gita alla Cueva de las MaravillasLa Messa di stamattina alle sette ha avuto un tocco speciale per il saluto di Paola alla comunità. Paola ha ringraziato tutti, soprattutto gli amici del gruppo di autoaiuto con i quali aveva camminato più da vicino già dalla visita scorsa. E a nome della comunità Laura, una maestra della nostra scuola, l’ha ringraziata in maniera commovente per il tempo che ha passato qui e per il lavoro svolto.

E in realtà la presenza di Paola è stata ben preziosa. Soprattutto, dal mio punto di vista, per il lavoro portato avanti insieme all’orientatrice (psicologa) della scuola. Insieme hanno visitato un gruppetto di famiglie di bambini problematici della nostra scuola, con lo scopo di aiutare le famiglie a risolvere i problemi che pregiudicavano l’apprendimento e la disciplina dei loro figli. E credo che sia stato un lavoro ben importante, per due ragioni:

  1. Perché l’orientatrice ha imparato insieme a Paola a “buttarsi” fuori dalle mura della scuola, e io credo che non smetterà di farlo, ha avuto modo di rendersi conto che ne vale la pena.
  2. Perché di fatto i vari casi che hanno visitato sono stati ricettivi, e, almeno in qualcuno, hanno visto entrambe l’inizio del miglioramento.

Chiaramente Paola, che ha una forte esperienza di lavoro con famiglie di alcolizzati e tossicodipendenti, non si illude che le cose si risolvano da un giorno all’altro. E tuttavia è felice perché ha visto la scintilla del cambio.

E un’altra cosa cosa bella, come anche le altre volte, è stato l’elemento di presenza, vivacità, dialogo, compagnia qui in casa con noi. Per me e per Lorenzo, credo anche per le suore, la presenza di Paola è stata molto significativa.

Domani sera Paola partirà con Air France, concludendo questa sua avventura dominicana così bella. Per lei e per tutti noi.

P.S.: La foto non è propiamente a Messa, è di un giorno che eravamo in gita!

La festa di Santa Virginia: suore, preti, diaconi e chierichettiLe suore ci sanno fare! l’altare era bellissimo, così come impeccabile è stata la preparazione della liturgia.

E la celebrazione della solennità di Santa Virginia ha visto una bella partecipazione della gente, soprattutto di Santa Margarita.

don Paolo, suor Modesta e suor BlessilaSuor Modesta, suor Blessila, suor Cristina (scappata subito dopo la celebrazione per impegni universitari) e Taína, questa bella comunità religiosa a cui vogliamo tutti molto bene: ci siamo stretti attorno a loro, e l’amore si è sentito.

Anche vari bambini del Centro Nutrizionale hanno detto presente!

por la tarde...y la noche!Caro diario, ieri sera, dopo aver portato avanti il nostro lavoro di pittura, abbiamo partecipato ad un incontro con i giovani del Guaricano.

La serata è iniziata con canti e una preghiera recitata insieme, in seguito ci siamo presentati e li abbiamo ringraziati per l’ospitalità e per l’entusiasmo manifestatoci, anche loro ci hanno ringraziato e tutti speriamo di poterci rivedere un giorno.

Prima della preghiera finale abbiamo fatto una foto ricordo.

Questa mattina abbiamo partecipato alla Messa nella chiesa della Divina Misericordia, animata dai nostri amici giovani. È stato un momento di addio intenso e gioioso, tutti ci hanno augurato un buon viaggio con un caloroso abbraccio.

Terminato il momento dei saluti siamo tornati alla missione per fare colazione e per svolgere gli ultimi lavori.

Ciao Ciao ¡Hasta pronto!

Caro diario…

tutti.JPG Dopo la S.Messa delle 7 siamo partiti all’avventura con Paola e don Lorenzo verso la baia di Boca Chica!!

spiaggia1.JPG Dopo un emozionante viaggio all’aperto sul retro del furgone, siamo giunti a destinazione, e il mar dei Caraibi non ci ha deluso: spiaggia bianchissima e acqua cristallina!!…
l’ideale per un bagno spettacolare…

Inaspettate ma comunque con un certo fascino sono state le nuvolone nere che all’inizio sembravano distanti ma che in 5 minuti ci hanno raggiunti… armi e bagagli, in fuga verso casa… ma anche stavolta l’acquazzone è mancato… speriamo di partecipare alla festa dominicana per la pioggia!!

img_0707-2.JPG

Arrivati a casa, in attesa della cena, abbiamo giocato con alcuni bambini…

Buenas noches

Ho finito stamattina di preparare il materiale della Settimana Biblica, che inizierà lunedì prossimo.

Visto che oltre a me faranno queste istruzioni anche i due diaconi e vari laici, ho scritto per filo e per segno tutto quello che c’è da dire, in maniera che dovranno soltanto leggere (sperando che lo capiscano: ho cercato di renderlo più semplice possibile) quello che hanno sotto gli occhi.

In pratica lunedì sarà di introduzione ai vangeli; martedì Marco; mercoledì Matteo; giovedì Luca.

Venerdì la settimana si concluderà con le processioni: da ogni settore verranno in processione alle due parrocchie, dove celebraremo l’Eucaristia finale.

Pongo il lavoro fatto in mano del Signore adesso, così come l’ho fatto i giorni scorsi nella paziente fase di messa a punto del testo. È nelle tue mani, Signore Gesù!

L'indice del lavoro per la Settimana Biblica

mani.JPGCaro diario…

Dopo la messa delle 7, che è stata fantastica, siamo tornati a casa per la colazione e poi di corsa alla chiesa di Santa Margarita dove sono venuti a prenderci i ragazzi della Pastorale Giovanile col pulmino (o meglio “guagua”) per andare tutti insieme al rio!

Confessiamo che non tutti eravamo entusiasti all’inizio, ma appena saliti sull’autobus con altri 5 miliardi di ragazzi abbiamo cambiato idea!! La giornata è passata molto bene, alcuni di noi hanno fatto il bagno nel fiume, altri hanno imparato a ballare salsa, merengue e bachata!… qualcuno si è limitato a prendere un po’ d’ombra o sole e a gustare qualche piatto tipico.

Ovviamente i mosquitos non mancavano ma ci siamo divertiti tutti ugualmente e siamo arrivati a casa stanchissimi!!! Quindi ora “corriamo” a dormire perchè domani ci aspetta una giornata al mare… eh eh…!!!

Buenas noches a todos! un beso

I giovani presenti al ritiro dopo l'esame di maturitàOggi c’era in programma un ritiro con i nostri liceali che hanno fatto l’esame di maturità quest’anno.

In realtà avevamo programmato un ritiro di tre giorni, ma alla prova dei fatti è risultato che nessuno avrebbe potuto, e quindi abbiamo ridotto la durata.

Alla fine dei conti, di sessanta studenti hanno partecipato venticinque. Però se lo sono goduto. Molti canti, varie istruzioni, celebrazione penitenziali e confessioni (per molti dialogo) a go-gò.

Il ritiro è stato guidato dal “ministero” scaturito dai gruppi carismatici della parrocchia: e bisogna dire che hanno fatto un buon lavoro, con una buona attenzione da parte dei ragazzi.

Hanno partecipato anche l’immancabile suor Modesta la simpaticissima suor Blessila. Don Lorenzo e Paola ci hanno accompagnato al pranzo. Don Lorenzo ha anche dedicato un buon tempo alle confessioni.

Che dire? semplicemente: Grazie, Signore!

Ecco le foto della nostra originale mattinata!!!

I bimbi della scuola del Guaricano

Girotondo con i bambini della scuola del Guaricano

8:16 am

Arrivati!

Eccomi...Ciao a tutti! Dopo un viaggio bellissimo e senza intoppi siamo arrivati a Santo Domingo ieri pomeriggio alle 15,30 (in Italia ore 21,30). All’aeroporto, ad accoglierci, don Lorenzo, Suor Modesta e Taína.

Appena giunti alla missione… doccia fresca, Santa Messa nella cappellina delle suore e poi cena preparata da don Lorenzo e Paola (con l’immancabile pesto genovese preparato dalla Rosetta di Arenzano… in viaggio con noi).

Notte tutto ok… abbiamo dormito benissimo, anche le zanzare han fatto sciopero.

Stamattina prima grande notizia: ore 7 “battesimo del fuoco” con la mia prima Santa Messa nella parrocchia… in spagnolo! È stata una sorpresa per me… chiedo “perdono” alle tante persone presenti (anche ragazzi pronti per poi andare a scuola) che hanno ben accolto il mio linguaggio misto spagnolo-genovese-italiano-latino.

I ragazzi tutto ok, sono molto felici e giá immersi in questa nuova realtá. Ora fanno colazione e poi al lavoro: pitturare le cancellate della scuola.

Il gruppo di Arenzano (con Paola e senza don Roberto)Abbiamo la gioia di avere con noi don Roberto Fiscer, curato di Arenzano, insieme a otto sui giovani (e meno giovani).

Sono arrivati nel pomeriggio con il volo di Iberia, e domani mattina si inseriranno già nella vita della missione, con la messa delle 7 e poi continuando il lavoro di pittura iniziato dal gruppo di don Roberto Ghiara.

Benvenuti! e, come si dice qui, “siete a casa vostra!”.

Il card. Nicolás de Jesús López RodríguezAvevo chiamato una settimana fa il card. López al telefono, e oggi ho potuto vederlo di persona nel suo studio.

Abbiamo parlato della missione, e della prossima partenza mia e di Lorenzo.

Ho visto nel card. López la preoccupazione che il lavoro pastorale e sociale della missione possa continuare, e di questo ringrazio di cuore il Signore.

Le nozze d'oro della coppia Benvenuto-RovegnoOggi le nostre parrocchie si uniscono al ringraziamento della mia famiglia (che ha visitato due volte la missione) per le nozze d’oro dei miei genitori.

La parrocchia di Mater Ecclesiae e i nostri parentadi hanno vissuto in maniera molto intensa questo momento, di fede e di ringraziamento a Dio.

Con il padre Isidro nella parrocchia di Nuestra Señora del AmparoÈ toccato a me stasera presiedere l’Eucaristia della novena della Guardia, nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.

Il padre Isidro mi aveva chiesto di parlare della missionarietà e della missione genovese, e l’ho fatto, spiegando come la nostra missione sia nata sotto il manto della Madonna della Guardia. E come il cardinal Canestri ha voluto collegare l’apertura della missione al quinto centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo.

La gente ha apprezzato questo ricorso storico, ha ricordato loro tante cose, gli inizi con don Giulio, e il lavoro di don Lorenzo e di don Franco.

9:53 pm

Lavori in casa

Lorenzo al lavoro con le suoreIn casa ci sono sempre dei lavori da fare.

L’ultimo è stato fare in modo che al serbatoio del gasolio del generatore non entrasse acqua piovana.

Come si vede dalla foto, Lorenzo ha avuto due aiutanti eccezionali!

La testimonianza di Nena di come è tornata alla chiesaOggi ho preparato la lettera mensile, che la settimana prossima sarà inviata a tutte le famiglie.

Parla del valore del mese, che è il valore della patria (il 16 era la festa della Restaurazione della Repubblica), ma insiste soprattutto sull’iscrizione al catechismo.

In questo aspetto le cose sono riuscite meglio che l’anno scorso: non si era potuto mettere l’invito a inscriversi nella lettera mensile, e tutto era stato più faticoso. Spero quindi, con l’aiuto di Dio, che queste iscrizioni possano essere più sciolte, e che soprattutto più genitori sentano la chiamata di Dio a iscrivere i figli.

Nell’immagine potete leggere (se capite un po’ di spagnolo) la bella testimonianza che ho messo su come Nena, la madre di un chierichetto, si è riavvicinata alla chiesa accompagnando il cammino di suo figlio nel catechismo. E vi assicura che alla bellezza della foto corrisponde la bellezza interiore di questa sorella in Cristo, che adesso tra l’altro comincerà a fare catechismo!

Voglio aggiungere qualcosa allo scarno resoconto di Paolo sulla gita di oggi.

Paolo era tre anni che non faceva gite causa l’eccesso di lavoro, e invece a sorpresa ci ha invitato lunedì, festa nazionale, a visitare la Cueva de las Maravillas.

Praticamente ci siamo dati alla pazza gioia. Lasciati da parte per un giorno affanni e tribolamenti quotidiani abbiamo prima visitato le grotte veramente bellissime e con alcuni dipinti taini.

Poi siamo andati a mangiare in un comedor (normalmente una specie di trattoria di bassa lega, stavolta invece bello). E lì ci siamo scatenati mangiando (io) tutte le cose piu’ indigeste insieme alle più svariate qualità di riso.

Paola e don Paolo sulla spiaggia sotto l'acqua Dopo congrua sosta siamo andati alla spiaggia di Juan Dolio. Peccato che piovesse, non a catinelle, ma a secchiate. Lorenzo e Paolo si sono buttati in mare, io e le suore in macchina. Però è durato poco perché sono stata convinta (diciamo trascinata quasi a forza) a fare il bagno anch’io. E così sotto l’acqua torrenziale, fra lampi e tuoni, mi sono cacciata in acqua, peraltro caldissima, fra i lazzi e gli sberleffi dei reverendi padri.

Devo dire che mi sono divertita moltissimo. La cosa più strana era che c’era moltissima gente in acqua, tranquilla e chiaccherante.

Dopo una congrua incetta di conchiglie portate dalla mareggiata ci siamo rivestiti. E siamo tornati a casa felici e contenti della bella giornata trascorsa.

Il gruppo fuori dalla Cueva de las MaravillasBella gita, oggi, alla Cueva de las Maravillas, grotta delle meraviglie. Si tratta di un anfratto che un milione di anni fa era sotto il mare e che adesso è asciutto ed è popolato di stallatiti, stalagmiti e di graffiti di epoca precolombiana.

Nel panorama dominicano è una cosa fuori del comune, e la valorizzazione turistica che ne hanno fatto è ben decente. L’unica cosa brutta, anche se comprensibile, è che non si possono scattare foto né dentro alla grotta (ovviamente) né prima di entrarvi.

C’eravamo la comunità intera: Lorenzo, suor Modesta, suor Blessila, suor Cristina, Taína e Paola. Naturalmente c’ero anch’io.

Alla spiaggia di Juan DolioLa visita è stata breve, in venti minuti ti fanno vedere tutto, e quindi abbiamo pensato bene di passare il resto del pomeriggio al mare, dove peraltro ci ha accolti la pioggia.

Insomma, una giornata diversa. E bella!

Grazie, Signore!

Il gruppo di don FrancoAlla fine siamo arrivati…alla fine.

Ormai Giulia è in volo verso Cuba, e noi siamo stiamo per fare ritorno a casa. Le valigie sono pronte, la stanza è stata pulita… mancano solo gli ultimi saluti e fra poche ore, in volo sull’Oceano, ripenseremo ai 10 giorni trascorsi qui con grande nostalgia.

Già, perche’ di cose in questi 10 giorni ne abbiamo viste e ne sono successe. A cominciare dal primo giorno in cui ci siamo ritrovati in panne con l’auto, sotto un violento acquazzone, “sperduti” in una citta’ che non conoscevamo. A parte questo inizio burrascoso (ma divertente!!!) i restanti giorni li abbiamo passati per le strade del barrio del Guaricano, di volta in volta accompagnati da differenti persone del posto, per conoscere le famiglie che lo abitano, prendendo coscienza delle terribili condizioni in cui la maggior parte di loro sono costrette a vivere. Eppure, ovunque andassimo, anche nella baracca più povera, abbiamo sempre ricevuto un’incredibile accoglienza. In ogni persona che abbiamo incontrato riuscivamo a vedere la gioia e la felicità che la nostra presenza dava loro. Sembrava che ci conoscessimo da una vita.

In questi giorni giorni molte sono state le messe a cui abbiamo partecipato (12 in tutto se non sbaglio) distribuite fra le parrocchie di Amparo, Santiago, Santa Margarita, la Divina Misericordia ed alcune cappelle più piccole. Ogni messa è stata una grande festa caratterizzata da tanta musica e tanti canti. Un vero insegnamento su come vada vissuta la nostra religione.

Se abbiamo avuto la possibilità di vivere quest’ incredibile esperienza, però, è stato grazie anche a chi, qui in Missione, ci è stato vicino. Un grazie è quindi doveroso ad ognuno di loro. Un grazie a don Lorenzo per la sua incredibile simpatia e per la sua capacità di fare qualsiasi cosa, dal riparare un’auto al preparare piatti squisiti. Grazie a don Paolo, per la sua disponibilità e per il suo senso dell’umorismo che ha fatto sì che Riccardo non venisse sbattuto fuori dalla missione dopo aver fatto la sua imitazione. Un grazie a Paola, anche lei grande cuoca, che ha vissuto con noi alcune uscite, dall’incontro col Segretario del Nunzio all’incontro col Cardinale. Un grazie a Suor Modesta, Suor Blessilla e Suor Cristina, le suore più simpatiche che abbia mai conosciuto, alle due giovani novizie Júdith e Taína, e a Sila che ci ha fatto conoscere i piatti tipici della cucina Dominicana. Infine un grazie anche a don Franco, che ci ha proposto questa esperienza e ha fatto sì che potessimo viverla.

Un saluto ad Elio, che avrebbe dovuto essere qui con noi, con l’augurio che possa rimettersi in salute presto. Un saluto anche agli scout con cui abbiamo condiviso il primo giorno (noi non abbiamo dipinto cancelli), ed in particolar modo a Paola e Matteo con cui ci ha fatto piacere passare qualche giorno di più.

Ma il ringraziamento ed il saluto più grande va al Guaricano e alla sua gente che ci hanno veramente accolto come se facessimo parte di un grande famiglia. E forse, in fondo, ora è proprio cosi’.

Adios Guaricano, a presto!!!

Riccardo, Giulia, Andrea e Luca

Don Franco con Riccardo e Giulia e un gruppo di dominicaniP.S.: beccatevi questa foto e la sua stupenda luce naturale, chi l’ha fatta è un vero artista!!! (ndr)

La stufa nuova regalata da CarmenCarmen Moro è stata fantastica: rendendosi conto che la cucinetta che avevamo aveva fatto il suo corso, ce ne ha regalato una nuova.

I piatti di Lorenzo, di Sila, delle suore, di Paola saranno ancora più deliziosi.

Grazie, Carmen! e grazie anche a te, Signore, per l’amore di questa sorella genovese!

P.S.: Non paghiamo da bere, perché la foto ha già qualche giorno (Francesco è a Genova dal giorno 3), e comunque quello che ha nel bicchiere è solo ottimo succo di frutta, naturale, non fermentato!

rid00004.jpgAl termine del nostro soggiorno qui, non possiamo fare a meno di ringraziare tutte le persone che con cuore mite e paziente, bendisposto e sensibile, capace di ascoltare e capire, ci hanno accolto in questa comunità.

Grazie a Don Paolo e Don Lorenzo, testimoni coerenti e fedeli, che con semplicità e passione ci hanno mostrato la vita delle Parrocchie.

Grazie a Suor Modesta, Suor Cristina e Suor Blessilla che con umiltà e gioia ci hanno dedicato molto del loro prezioso tempo, mostrandoci la loro dedizione e i frutti del loro lavoro.

Grazie anche a Paola e Francesco per le piccole attenzioni di ogni giorno, per le loro parole e il loro esempio.

Grazie a tutti per il clima familiare e accogliente che abbiamo respirato in questi giorni, dietro a questa atmosfera non possono che nascondersi degli angeli!

Clan 7 Colori

”Ogni volta che avrete fatto tutte queste cose al più piccolo di questi miei fratelli, l’avete fatto a me… Venite benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo” (Mt 25,34).

Le scolte al lavoro per la cappella de La MinaI lavori della nuova cappella de La Mina sono continuati oggi, domenica, e hanno dato una mano anche quattro dei nostri rover: Matteo Perelli, Arianna Greco, Elisa e Marta.

Dopo la Messa delle sette hanno fatto colazione, si sono cambiati e si sono recati al lavoro. Matteo ha aiutato a preparare il cemento, mentre le ragazze hanno aiutato a trovare le pietre da mettere insieme al cemento nelle fondamenta.

Matteo, stanco e sudato per il lavoroUn bel lavoro, del quale ci sentiamo orgogliosi! Bravi, ragazzi!

Il matrimonio di Francisco e MaricelaAlla Messa delle nove si sono sposati Francisco e Maricela, una coppia mezza attempata de Los Cazabes.

Già da più di sei mesi avevano deciso di vivere “separati in casa”, per vivere in comunione con Cristo. E oggi hanno detto il loro sì per sempre davanti a Dio!

Grazie, Signore Gesù!

9:14 pm

Un grazie!!

00118ridotta.jpgOltre al lavoro di questi giorni oggi c’è stato spazio anche per un po’ di svago al mare.

Don Lorenzo, le suore e le aspiranti ci hanno portato a provare il mare dei Caraibi sulla spiaggia di Boca Chica.

Il mare, proprio come si vede nelle cartoline, gli “ombrelloni” di foglie di canna da zucchero, la sabbia bianca e l’acqua cristallina ci hanno permesso di assaporare la bellezza naturale di questa terra dominicana e di vivere un momento di autentica fraternità tra di noi.

È bello vedere che dietro il serio lavoro dei missionari vi sia anche in queste persone una grande umanità.

Un grazie di cuore a tutti.

Alcuni uomini che hanno lavorato alle fondamenta della nuova cappella del settore Nueva JerusalénGiornata di lavoro comunitario, oggi, per fare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.

C’è stato qualche inconveniente perché il cemento e l’altro materiale da costruzione è arrivato tardi, ma alla fine sono riusciti a arrivare per lo meno a metà del lavoro. Tenendo in conto che oltre a fare la gettata del cemento c’era anche da preparare l’armatura delle colonne. Cosa in cui si sono cimentate Lourdes, la responsabile del settore, e Carmela, un’animatrice di comunità.

Oltre a loro hanno lavorato tutto il giorno almeno quattro uomini, e altri tre o quattro hanno fatto la mattinata.

Domani si continua, se il Signore ci aiuta finiamo ‘ste benedette fondamenta!

Lo so che non ci lascerai soli, Signore!

Non posso non fare i complimenti al clan (e noviziato) della parrocchia di Virgo Potens di Sestri Ponente che abbiamo qui con noi.

Sono veramente esemplari, per ordine, sana disciplina, buon comportamente, gusto e servizio. E portano una testimonianza bellissima di vita di chiesa!

C’è da ringraziare il Signore, e dopo di lui don Roberto che ha motivato questo campo estivo fuori dal comune.

I capi, Elena, Chiara e Paola, sono giovani ben formati, ed esprimono una testimonianza di vita cristiana matura.

Il capitolo servizio lo stanno sviluppando, in questi giorni, pulendo e pitturando buona parte delle cancellate e ringhiere della scuola primaria. Lavorano con abnegazione e con amore.

Ragazzi, siete forti! Continuate cosi!

9:29 pm

Lavori in corso

00057ridotta.jpgOggi abbiamo quasi terminato i lavori nella scuola. Speriamo che il nostro operato possa essere gradito ai piccoli frequentatori dell’edificio.

Un pensiero alle famiglie che oggi hanno ricevuto la visita dei missionari, con la speranza che la testimonianza ricevuta abbia aperto i loro cuori alla parola del Signore e che possano essere a loro volta portatori di pace.

00233ridotta.jpgEccoci qua al secondo giorno di missione!

Un giorno molto importante per noi scout, 100 anni dalla fondazione della nostra associazione… che emozione!

Ieri pomeriggio ci siamo uniti ai missionari del posto per portare la parola di Dio alle famiglie della parrocchia.

Siamo stati affidati a vari gruppi e abbiamo visto lo stile di vita delle famiglie del posto!

È stata un’esperienza davvero particolare, il loro è un mondo completamente diverso dal nostro, dove Dio è molto presente però: abbiamo incontrato molti credenti che affidano le proprie giornate nelle mani del Signore e questo ci ha fatto davvero piacere.

Dopo due ore di giro per le case ci siamo riuniti tutti per la celebrazione della Messa, anche questa è molto diversa dalla nostra: i canti sono piu allegri e partecipati con battiti di mani e molte persone hanno il piacere di condividere una preghiera personale.

Stamattina dopo la colazione abbiamo recitato la promessa, coscienti che questo gesto era stato fatto da tutti gli scout del mondo durante il giorno!

In seguito ci siamo recati di nuovo alla scuola per continuare i lavori di restauro di ringhiere e cancelli accompagnati dall’inimitabile allegria dei bambini che ormai ci hanno rubato il ruolo da fotografi!

Oggi pomeriggio, dopo un succulento pasto tipico dominicano, speravamo di seguire di nuovo la missione, ma il tempo non ce lo ha concesso: ha piovuto più o meno tutto il pomeriggio. Abbiamo colto l’occasione per nostre attivita di clan.

Fortunatamente siamo riusciti a partecipare alla Messa, che come ieri era allegra, gioiosa e molto partecipata!!