Contributi del mese di Luglio 2007

¡Buenos dias!!!!!

Eccoci ad affrontare il primo giorno qui alla missione.

Svegliati dal canto del gallo e dal caldo, ci hanno accompagnato a visitare la farmacia e l’ambulatorio per poi addentrarci nelle vie polverose della città.

Ci siamo diretti verso la scuola dove abbiamo svolto il primo incarico ovvero rimettere in sesto cancelli e ringhiere. Ad allietare il nostro lavoro è arrivato un gruppo di bambini con i quali ci siamo fermati a giocare e fare foto insieme a loro.

Nel pomeriggio andremo a visitare le famiglie della parrocchia.

Speriamo vivamente di portare il nostro piccolo contributo alla missione! Alla prossima!

Il primo giorno di missione è stato vissuto nei campos di Santa Margarita e nel settore Arca de Noé della Divina Misericordia.

Qualche piccola disorganizzazione, tipica dei primi giorni. Ma il lavoro è stato fatto, e c’è stata una risposta bella da parte della gente.

Domani avremo con noi alla missione anche i nostri nuovi ospiti, che affiancheranno i missionari delle parrocchie.

Grazie, Signore!

9:43 pm

Benvenuti!!!!

Il noviziato e clan del Ge nova 27 in visita alla missionePer la gioia di mamma e papà, ecco qui la foto del Noviziato e Clan di Sestri Ponente che è appena arrivato alla missione.

Li accompagna don Roberto Ghiara, che è alla sua terza visita, e che ha coinvolto il gruppo scout di cui è assistente in questa magnifica avventura.

Benvenuti alla missione! Benvenuti al Guaricano!

Tra poche ore ci arriva un gruppo di ospiti: don Roberto Ghiara con un clan AGESCI.

Vi aspettiamo con gioia!

Ho perso praticamente tutta la mattinata dietro a una verifica del personale della scuola.

Educazione ha convocato i direttori del nostro distretto in una scuola centrale alle otto di mattina. Io sono arrivato là alle nove, ed ero il quarto. Ma il funzionario che doveva fare la verifica è arrivato alle dieci e mezza. Alle undici e qualcosa ho finito e me ne sono potuto andare.

Questa verifica dovrebbe aiutare a mettere tutti i lavoratori delle scuole al loro posto corretto nella lista del ministero. Infatto fino ad oggi molti lavorano in una scuola ma risulta che sono in un’altra.

L'immancabile gita al fiume dei responsabili giovaniIl trivacco dei responsabili della pastorale giovanile a Los Cacaos si è concluso oggi in bellezza.

Al 95% si è svolto bene, direi molto meglio che l’anno scorso. Molto positiva la presenza di suor Cristina, sembrano superate le frizioni che c’erano tra due sottogruppi, e anch’io ho risolto alcune incomprensioni che c’erano state con alcune giovani. L’accoglienza poi della comunità cristiana de Los Cacaos è stata molto calorosa, cominciando dal parroco, seguendo con le piccola comunità di tre religiose, e continuando con il seminarista e con il resto della comunità.

Marcial ha condiviso con i giovani il trivacco nella sua totalità, e bisogna riconscergli il grande merito di saper stare tra di loro come persona matura ma anche come educatore saggio. Sua moglie Germania ha portato avanti la cucina con capacità e con molti sorrisi.

Oggi sono venuti con me Carmen e Radhamés, e anche don Lorenzo con Paola.

Prima di ripartire c’è stato bene un salto veloce al fiume, per la gioia di grandi e piccoli.

Sul versante negativo, la camionetta della Divina Misericordia sembra che abbia subito un danno per un mal uso dovuto a spensieratezza giovanile. Altra cosa è che avrei voluto chiaccherare con vari giovani, e non l’ho potuto fare per mancanza di tempo.

Non mi resta quindi che dire, stavolta a piena voce: Grazie di cuore, Signore!

Nella Messa del mattino abbiamo fatto il solenne invio dei missionari e degli oranti della missione che comincia domani.

All’offertorio sono stati portati i distintivi dei missionari, e sono stati benedetti. Poi alla fine sono stati consegnati ai missionari, non senza aver invocato la benedizione del Signore su di loro.

Anche gli oranti sono stati chiamati davanti all’altare, e anche per loro si è chiesta una benedizione speciale del Signore.

Domani cominciamo a visitare il settore san Ramón, i campos. Due giorni in quella che sarà la futura parrocchia di Santa Virginia.

Da domani contiamo anche sulla vostra preghiera!

I Responsabili dei Giovani al TrivaccoHo potuto fare oggi la prima visita (la seconda sarà domani) al trivacco dei Responsabili della Pastorale Giovanile.

È a Los Cacaos, un campo di San Cristobal, a due ore di macchina da casa nostra. Tra l’altro per arrivarci bisogna fare 8 km di strada sterrata su e giù per i monti.

Cristina al Trivacco dei responsabili giovaniC’è anche suor Cristina, che sta facendo un buon lavoro di entrare nel gruppo. Perché fino ad adesso non ha fatto un lavoro specifico a livello di giovani.

Ieri mattina c’è stato un mini ritiro dettato da Marcial sul discepolato, mentre nel pomeriggio hanno lavorato su come si porta avanti un gruppo giovanile.

E stamattina era il mio turno, con una catechesi sull’omosessualità e sulla dottrina della chiesa su di essa. Nel pomeriggio verifica dell’anno e prospettive per l’anno nuovo, ma ho dovuto andarmene prima che finissero per non arrivare tardi alla Messa che avevo stasera.

Il clima è molto bello, e visto che oggi non ho potuto domani devo approfittare per fare alcune chiacchere personali con qualcuno. Vi chiedo una preghiera perché questi dialoghi possano aiutarci a maturare tutti quanti. Grazie!

La nostra missione conta sulla presenza di un bel gruppo di oranti.

L’ho incontrati oggi pomeriggio, in un bel momento di formazione alla preghiera, che si è concluso con l’adorazione eucaristica e la Messa.

Una cosa che mi ha sorpreso è stata la disparità nella partecipazione delle due parrocchie: delle 150 persone, almeno due terzi erano della Divina Misericordia! Ci sono rimasto un po’ male per Santa Margarita, ma ognuno ha i suoi doni!

Gli oranti riceveranno la solenne benedizione di invio domenica mattina, ognuno nella sua parrocchia, insieme ai missionari.

La seconda puntata della formazione dei missionari si è svolta alla Divina Misericordia, presente il bel gruppo che c’era martedì a Santa Margarita. Un numero di missionari ben incoraggiante!

La puntata di oggi è stata più pratica: abbiamo analizzato come si realizzano la visita alla famiglia, e come si svolge la celebrazione di accoglienza che si fa dopo la visita, di sera, in ogni punto di ogni settore. C’è stata anche la pratica della visita, che in realtà avrebbe avuto bisogno di un po’ più di tempo.
E dopo aver finito ho anche confessato un gruppettino di gente.

10:27 pm

Dramma familiare

Il mese scorso è successo un fatto inquietante: a Ponce un uomo di trent’anni ha ferito a colpi di pistola vicino a un colmado un lontano cugino di vent’anni. Questi è stato un mese all’ospedale e poi è morto.

Ma la cosa non finisce qui. La famiglia del morto accusa una sorella dell’assassino di proteggere e di aver fatto scarcerare (pagando un ministero pubblico) il colpevole. L’hanno minacciata e hanno cercato di farla fuori, per cui Maria, la sorella – che poi è una nostra maestra – è dovuta scappare lontano dal Guaricano.

Stamattina ho visto madre, padre, nonno e sorella della vittima, e quello che mi ha colpito di più è stata la veemenza del rencore che avevano verso Maria, accusandola di aver detto che il morto era un delinquente e di aver pronunciato altre parole di sfida alla famiglia del morto. E, oltre a questo, Maria starebbe cercando di evitare che suo fratello venga messo in prigione. Tutto questo non sembra corrispondere a realtà, ma non si sa perché si è generata questa “leggenda metropolitana” e mi è stato impossibile far ragionare i familiari.

In serata, poi, Maria è venuta da me, dandomi la sua versione, a sentirla lei non ha fatto assolutamente niente che possa giustificare il desiderio di vendetta che si è sviluppato dall’altra parte.

Siamo rimasti d’accordo che, passati i giorni di lutto (finiscono domenica), chiamerò i familiari del morto insieme a Maria e a qualche altro testimone nel mio ufficio, con la speranza che si possano chiarire le cose, chiedere scusa e riconciliarsi.

Ho bisogno del tuo aiuto, Signore!

In mattinata sono stato in centro, e ho consegnato al Ministero dell’Educazione la richiesta di assunzione del personale che non è ancora pagato dallo stato.

A parte questo, oggi, così come ieri, e come continuerò i giorni prossimi, mi sono dedicato a scrivere. O meglio, a fare copia/incolla, a riordinare e ad aggiustare. Cosa? Del materiale sull’omosessualità e la dottrina della chiesa. Così come ho presentato il tema al campo adolescenti, lo farò in maniera più approfondita al bivacco dei responsabili. Sento che è un tema urgente da affrontare e da trattare con precisione, perché non tarderà molto ad arrivare anche il gay pride.

Mi centrerò in particolare, oltre che sulla dottrina della chiesa cattolica, sul Rapporto Kinsey, che può essere considerato il motore di tutti i cambi di mentalità e di costume che ci sono stati recentemente a proposito dell’omosessualità.

Il lavoro non è facile, perché la tematica è complessa, e per questo ci dedico abbastanza tempo. Voglio che i giovani capiscano bene come sono le cose.

La Missione Parrocchiale d’Agosto (che quest’anno comincia il 29 luglio) è entrata nella sua fase di preparazione immediata. Oggi abbiamo fatto il primo incontro di formazione dei missionari.

L’ho basato sul discorso del papa ai vescovi dominicani in occasione della loro visita ad limina, perché ho visto che metteva bene in luce i temi della missionarietà delle comunità cristiane. E poi abbiamo sviscerato un po’ il kerigma, nella sua articolazione che parte dall’annuncio dell’amore di Dio per arrivare, attraverso la constatazione del peccato, alla salvazione che ci viene offerta in Gesù, alla conversione e alla fede, alla vita nello Spirito e nella Chiesa.

Il numero dei missionari era superiore alle mie aspettative: più di centotrenta per le due parrocchie! Il Signore mi ha dato e ci ha dato un bel segno di amore!
Giovedì va in onda la seconda puntata!

Stasera tutt’e due le comunità parrocchiali nostre si sono messe in preghiera per preparare la missione che comincia la settimana prossima. In due settimane, da lunedì a venerdì, visiteremo tutte e 9,000 le famiglie delle due parrocchie, ogni parrocchia le sue famiglie.

L’incontro di preghiera era articolato sulle modalità dell’apostolato, basandosi principalmente su testi di san Paolo. La partecipazione è stata migliore alla Divina Misericordia che a Santa Margarita, ma è stato comunque un bel momento di spiritualità.

E io ho approfittato per confessare un po’ di gente!

I chierichetti della Divina Misericordia nell'acquaSeconda gita dei chierichetti al fiume, questa volta con quelli della Divina Misericordia. Erano poco più di una decina, la maggior parte femmine.

Hanno sguazzato, accompagnati – e vigilati – da Heriberto, Miguel Ángel ed Elvis, i nostri tre seminaristi. E c’era anche Taína, l’aspirante delle nostre suore. Ho fatto venire apposta tutti e quattro perché ci fosse un sapore vocazionale nell’attività. E prima di andarcene abbiamo anche giocato a “palla vocazione”: se non conoscete questo gioco non preoccupatevi, me lo sono inventato sul momento; praticamente consisteva en mettersi in cerchio e passarsi la palla, chi se la lasciava scappare doveva fare una domanda vocazionale a un altro.
I chierichetti della Divina Misericordia che fanno la piramide nell'acquaIl ritorno è stato abbastanza presto, perché avevo un incontro di preghiera in preparazione alla missione, e la cosa è stata provvidenziale perché appena arrivati ci ha sorpresi un acquazzone tremendo. E sarebbe stato un disastro essere per la strada, perché tutti i chierichetti erano di dietro nel cassone. Il Signore ha pensato a noi. Grazie, Signore!

Per la prima volta da quando sono qui ho avuto la gioia di fare un matrimonio nella messa principale del mattino, quella delle sette.

Si tratta di una coppia che ha già ventiquattro anni di vita insieme, finalmente si sono decisi, abbastanza all’improvviso. Lei è sorella di una nostra professoressa che nel 2001 è emigrata negli Stati Uniti.

Hanno idea di mettersi a lavorare in qualche attività parrocchiale, ma non sembrano molto costanti. Vi chiedo una preghiera per loro.

L'incontro delle commissioni parrocchiali di pastorale educativaAbbiamo avuto stamattina il primo incontro zonale di formazione per le nuove commissioni parrocchiali di pastorale educativa.

È già da più di un anno che stiamo lavorando con la commissione zonale di pastorale educativa, ed adesso otto parrocchie, una trentina di persone in tutto, hanno potuto ricevere questa formazione per iniziare il lavoro pastorale verso il mondo dell’educazione.

E veramente la Repubblica Dominicana vive una grande sfida, perché l’attenzione pastorale dalla parrocchia alla scuola è ancora molto povera, per non dire insignificante.

Con questo incontro di formazione abbiamo illustrato la necessità di fare un lavoro specifico con il mondo educativo, ed abbiamo offerto gli strumenti di base per iniziare a fare qualcosa. L’ultimo momento dell’incontro è stato l’inizio della programmazione del lavoro della commissione. Il tempo non è stato sufficiente, ma ogni commissione ha già fissato la data della prossima riunione.

Ho cercato di impostare il lavoro di queste commissioni parrocchiali in maniera che si mantengano in contatto con il parroco ma non dipendano dalla sua presenza (e a volte dai suoi umori).

Un complimento speciale alle parrocchie di Guaricano, che sono state quelle che hanno risposto in maniera più massiva!
Non siamo riusciti a chiarire perfettamente le idee a tutti, ma ho la speranza che attraverso la commissione zonale le cose diventeranno più chiare nei prossimi mesi.

E in cantiere bisognerà porre un altro incontro per le parrocchie assenti. Chiedo al Signore la grazia di poter far nascere la commissione in tutte e venticinque le parrocchie della zona.

Con le suore all'aeroporto di ManaguaStamattina l’aereo per la Repubblica Dominicana è partito da Managua prima delle otto.

Le suore, attentissime come al solito, sono venute ad accompagnarmi: suor Elena, suor Analisa e suor Carlita. E con loro anche Esperanza, una giovane orfana che vive in casa con loro.

Mi porto via dal Nicaragua il ricordo bellissimo della serenità della loro comunità, il loro spirito di preghiera, i gesti semplici di tutti i giorni con cui mi hanno fatto sperimentare una ospitalità squisita.

Grazie, Signore, per queste sorelle e per l’esperienza che ho potuto vivere!

I giovani di san Jorge che hanno partecipato al ritiro vocazionaleAbbiamo avuto la gioia di vivere un piccolo ritiro vocazionale con i giovani di san Jorge, qui in Nicaragua.

Rispetto a martedì sera mancavano alcuni, e in compenso c’era qualche faccia nuova.

Mi sono sentito in Repubblica Dominicana per il ritardo con cui i giovani sono arrivati, ma per il resto l’ho visti ricettivi e attenti. La Messa con cui abbiamo terminato è stata partecipata intensamente.

Non è mancato un momento di gioco all’inizio del pomeriggio, dove ho potuto imparare il kickball, un’incrocio tra il baseball e il calcio.

Il momento più significativo sono state i due giochi educativi che abbiamo fatto per capire cosa significa la fede: il gioco dei ciechi, in cui ognuno ha sperimentato che possiamo lasciarci guidare dal Signore; e il gioco della barella, in cui una persona si lascia cadere all’indietro mentre otto persone la accolgono nelle loro braccia: fa capire che ci si può abbandonare fiduciosi anche in situazioni dove l’istinto ci fa ritirare.

il feeling che è nato con questi ragazzi ha fatto sì che terminassi il pomeriggio girando per san Jorge in bicicletta con loro. Ed è stato istruttivo, perché mi hanno portato a un barrio povero, dove abbiamo visitato alcune famiglie.

Affido a te, Signore, quello che ho seminato in mezzo a loro, e ti ringrazio anticipatamente per i frutti che porterà la tua parola in loro!

Una cosa che scopro in questi giorni è che in Nicaragua c’è una forte devozione all’Eucaristia. Tanto forte che il giovedì mattina le Messe sono piene quasi come la domenica. E dopo la Messa si espone il Santissimo e la gente si alterna in adorazione tutto il giorno.

In questo ci danno dei punti, sia alla Repubblica Dominicana che all’Italia!

2:41 pm

Gita a Granada

Al molo di Granada, in NicaraguaLe suore del Nicaragua mi hanno portato in gita a Granada, che è la sede della loro diocesi ed è una cittadina con un certo interesse turistico.

È il secondo tour che mi fanno fare, dopo quello di ieri a vedere la spiaggia del pacifico.

A Granada la cosa più interessante sono le isolette che spuntano dal lago e che si sono originate con la materia lavica espulsa da un vicino vulcano.

Abbiamo affittato una lancha e ne abbiamo fatto un bel giro. La maggior parte delle isole, in precedenza abitate da nativi dediti alla pesca, sono state comprate da persone piene di soldi, che ne hanno fatto ville esclusive. Alcuni degli ex nativi e altra gente bisognosa lavorano per i nuovi padroni per cento dollari al mese.

I giovani di San Jorge presenti all'incontroSuor Carlita, la Brignolina giovane del Nicaragua, mi ha organizzato stasear un incontro con il gruppo giovani della sua parrocchia, San Jorge.

Ho trovato una realtà giovanile abbastanza simile a quella che abbiamo in Repubblica Dominicana, e forse con le basi religiose un po’ più solide.

Abbiamo chiaccherato su come viviamo la nostra relazione con il Signore Gesù, condividendo il momento in cui l’abbiamo scoperto, ed ho approfittato per dare qualche spunto vocazionale.
Siamo rimasti d’accordo che giovedì mattina, approfittando il giorno festivo dell’anniversario della rivoluzione sandinista, faremo un piccolo ritiro qui nella casa delle suore.

Sono in viaggio per il Nicaragua, vado a trovare le suore Brignoline che lavorano là.

Porto loro tutto l’affetto delle suore che sono con noi, le loro lettere e i loro saluti. Per loro è molto più difficile che per me entrare in quel paese, per questioni di visto.

Chiusa del Canale di PanamaLo scalo in Panama è stato molto lungo, per cui ho approfittato per visitare il famoso Canale, e nella foto potete vedere l’effetto spettacolare di una chiusa di nove metri di altezza!

Oggi il gruppo carismatico è andato a Duquesa. In queste occasioni il piccolo centro comunale dove si fa la celebrazione si riempie di gente, della comunità e anche dei campos vicini. La celebrazione invece di durare mezz’ora dura più di due ore, e la gente non si stanca!

La speranza è che a poco a poco la gente impari a gustare anche le celebrazioni e le Messe normali. Si vedono passi in avanti, ma c’è ancora molto da fare!

A tutta birra avanzano i lavori del cortile della scuolaAvanzano a tutta birra i lavori della pavimentazione in cemento del cortile della scuola.

Tanto il sindaco ha aspettato per farci questo lavoro, altrettanto velocemente (scusate il contrasto) lo stanno facendo. Ieri pomeriggio hanno cominciato, e oggi sono già a un terzo del lavoro.

Si prospetta che lo finiranno lunedì.

Grazie, Signore, era da parecchio che ti chiedevamo questo lavoro!!!

Giovani al fiume-mare, nella gita di fine campoLa tradizionale gita finale del campo adolescenti (e giovani) si è svolta a Cocolandia, una spiaggia a un’ora e mezza dal Guaricano.

Il posto era particolarmente felice per la presenza di mare e foce di un fiume.

Suor Modesta e suor Blessila nella gita di fine campo adolescentiI ragazzi sono stati in acqua in maniera praticamente ininterrotta dalle undici alle cinque di pomeriggio. E l’acqua lo meritava!

Dopo pranzo siamo andati con le suore a passarci un momento con loro. Poco tempo, ma quanto è bastato per vedere una gran serenità e un clima molto allegro.

I ragazzi alla gita di fine campo adolescentiNon ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, sembra, e i ragazzi si sono comportati veramente bene, sotto gli occhi vigili di Marcial, di sua moglie e di alcuni altri adulti.

Una gradevole sorpresa è stato scoprire che Miguel Ángel, il seminarista, si era portato il breviario, e che prima di andare via ha coinvolto un gruppetto a dire i vespri.

C’era con noi anche Paola, la quale si è fatta un bagno tonificatore e ha passato un pomeriggio felice.

I lavori di cementare il cortile della scuolaOggi pomeriggio il sindaco ha mandato a iniziare il lavoro di fare il pavimento di cemento al cortile della scuola. Non solo: alzano anche un piccolo deposito che in precedenza fungeva da locale per i bagni.

Sembra che vogliano fare molto alla svelta, mi dicono che martedì finiscono.

Atti di pre-campagna elettorale? non so, fatto sta che risolviamo un problema annoso, che era quasi la maggior fonte di conflitto con i maestri.

Grazie, Signore!

La Messa al campo adolescentiOggi pomeriggio ho avuto la gioia di celebrare al Messa con i 130 adolescenti e giovani del campo.

Ho cercato di farne una Messa vocazionale, incoraggiato a questo anche dal fatto che una delle giovani presenti mi ha confidato che sta chiedendosi se il Signore la chiama a ciò.

L’omelia l’ho basata sulla colletta della messa per le vocazioni religiose, che chiedeva il dono della carità per tutti ma il dono della carità della speciale consacrazione per chi riceve una vocazione particolare.

Ho visto interesse, e quando alla fine dell’omelia ho invitato a esprimere in silenzio al Signore la propria disponibilità nessuno si è distratto.

Tocca a te continuare il lavoro, Signore!

Paola all'aeroporto Las AméricasÈ ritornata fra noi Paola Longhi. Dopo due anni di assenza è tornata al Guaricano, dove ritrova tante persone a cui ha voluto e vuole molto bene.

Darà una mano in cucina, oltre a rendersi disponibile per un’attenzione alle famiglie degli studenti della scuola. Paola ha alle spalle una bellissima esperienza di gruppi di autoaiuto, che le hanno donato una squisita sensibilità psicologica.

Paola con Francesco ZanniniEd è una gioia anche per noi accoglierla! Si fermerá fin verso la fine di settembre o i primi di ottobre.

Bentornata, Paola!

Il campo adolescenti in un momento di riunioneDa oggi, mercoledì, fino a sabato è in scena il campo adolescenti e giovani.

Lo facciamo nel Parque Mirador Norte, che si trova appena fuori dal Guaricano. Praticamente sono tre giorni al Parco e la gita finale.

Ogni giorno c’è una catechesi: oggi il discepolato (suor Cristina), domani l’omosessualità (io), venerdì la preghiera (una signora di un gruppo carismatico). La catechesi occupa una mezza giornata, e l’altra mezza giornata è di giochi e attività varie.

Con due dei responsabili del campoI giovani sono in tutto 125, un bel numero, grazie al fatto che la quota di partecipazione è molto bassa e praticamente copre soltanto il costo del mangiare di mezzogiorno. Da parte mia ho fatto una propaganda “sovietica” a Messa per tre domeniche dicendo agli adulti che era loro dovere mandare i figli al campo, e sembra che ha funzionato!

Alla riunione di oggi pomeriggio sui black-out abbiamo avuto con noi l’incaricato di relazioni pubbliche della compagnia distributrice di elettricità e una esecutiva di mezzo rango.

Quello che è emerso, fondamentalmente, è che se vogliamo arrivare a 24 ore al giorno di elettricità dobbiamo uscire dal programma a quota fissa con cui stiamo (una piccola parte delle famiglie) pagando l’elettricità e mettere i contatori.

Gli esecutivi dell’impresa di elettricità ci assicurano che la gente pagherà di meno, perché avendo il contatore staranno più attenti a cosa consumano, ma francamente io non ne sono convinto.

Sta di fatto che, conti alla mano, il programma attuale non ci porterà da nessuna parte.

C’è da continuare quindi un lavoro grande con la comunità intera.

Il ministero dell’educazione ci ha dato un certo numero di nuovi banchi e sedie per le classi più basse: venti banchi e quaranta sedie. Finalmente stanno cominciando a levare da mezzo le vecchie butacas (sedie con tavolino sul bracciolo), che sono veramente scomode.

La celebrazione della patrona delle nostre suore, Nostra Signora del Rifugio, l’abbiamo vissuta nel dispensario.

Le suore hanno preparato con molto buon gusto i fiori dell’altare e tutte le altre cose che esternamente hanno trasmesso il senso dell’amore alla Madonna.

E a pranzo abbiamo condiviso con le aspiranti, con i diaconi e con i seminaristi questo giorno di festa.

È da qualche settimana che stiamo vivendo in un clima di frizione con la Pastorale Giovanile, e così oggi mi sono deciso a portarli al santuarietto di Schönsatt e di fare con loro un pomeriggio che mi aiutasse a migliorare il rapporto.

E sembra che lo Spirito Santo sia riuscito a ispirarmi le cose giuste, perché ho visto il risultato.

Cosa abbiamo fatto? Beh, siamo partiti dalla parrocchia alle 15; momento di preghiera iniziale e finale, senza cose particolari. Invece il clou è stato il dialogo nel quale abbiamo scoperto ognuno i doni degli altri.

Abbiamo iniziato che per coppie dovevamo dirci perché stimavamo l’altro, e che cosa ha fatto in lui lo Spirito Santo, e quello che lui significa nella Pastorale Giovanile della parrocchia.

Dopo il dialogo in coppia, stando tutti insieme ognuno riportava quello che gli aveva detto il compagno di coppia, e a questo tutti potevano aggiungere altri apprezzamenti positivi.

Per finire, ognuno ha detto in cosa sentiva che doveva cambiare.

L’effetto è stato quello che prevedevo. L’atmosfera si è fatta via via più distesa, ed è stato un momento bello di conoscenza reciproca e di scoperta reciproca dei doni che abbiamo. E ci ha aiutati a non rimanere fissi sui difetti degli altri.

Mentre facevamo questa attività pensavo che sarebbe stato bello vivere qualcosa di simile alla loro età (avevano dai 16 ai 24 anni), ma forse non c’era ancora sensibilità per questo tipo di cose. È stato solo quando sono entrato in seminario, nel 1986, che ho scoperto le correzioni fraterne, che sono una bella cosa ma che anche nell’ambiente di formazione del seminario che ho vissuto io e che eravamo tutti persone abbastanza mature alla fine risultavano pesanti e dopo la seconda non ne abbiamo più fatto.

Non posso quindi far altro che ringraziare il Signore perché mi ha insegnato a fare cose come quelle di oggi, che ancor più che la correzione fraterna aiutano e ritrovare l’armonia in una comunità o gruppo di persone. E spero che questi giovani, e in particolare i tre seminaristi che c’erano con noi, imparino a valorizzare sempre le cose buone che ci sono in noi prima di rintuzzare le cattive.

Per questo quando alle 20.15 sono arrivato a casa e Lorenzo mi ha “rimproverato” di aver fatto troppo oggi gli ho sorriso, perché lui non sa cosa ho ricevuto. Ho provato a spiegarglielo, e ha capito qualcosa ma forse non tutto.

Per questo, per tutto quello che ho potuto vivere oggi: di cuore, grazie, Signore!

La mattinata di questa domenica è stata caratterizzata dal Ritiro Eucaristico, che abbiamo fatto con la gente che aveva fatto quattro mesi fa il Ritiro di Evangelizzazione.

In questo ritiro a me tocca la Messa spiegata in tutte le sue parti, e per me è sempre una gioia grande poter sviscerare la Celebrazione Eucaristica e farla conoscere ed amare.

Purtroppo il ritiro è organizzato per finire verso l’una, così ho mangiato da solo all’una e mezza. E con in programma di uscire di casa prima delle tre. Ma non importa: il Signore mi aiuterà a far bene tutto.

Prima (e suor Blessila scherzando aggiunge anche “ultima”) gita con il personale del nostro dispensario.

In realtà già l’anno scorso ci stavamo pensando, però non se n’era fatto niente.

Siamo stati in un resort di Juan Dolio, poco più in là dell’aeroporto. Abbiamo passato una bella giornata, dalle 10 alle 17, molti si sono immersi dell’acqua delle tre piscine o del mare, altri come io e le suore siamo rimasti a poltrire e a chiaccherare con questo e con quello comodamente coricati sulle sdraio all’ombra di un albero.

Per la gente è stato un momento molto bello. I medici probabilmente avevano già vissuto qualcosa di simile, e non hanno espresso un gran entusiasmo. Invece per le donne delle pulizie, le cuoche, l’infermiera e la farmacista era la prima volta in un posto come quello, e sono rimasti contentissimi.

Per me è stato pure un momento bello, vissuto con le carissime suor Blessila e suor Cristina.

Al ritorno un piccolo inconveniente: una gomma di dietro del pulmino “scoppiata” (qui “scoppiare una gomma” significa che la gomma va a pezzi, se è solo un buco si dice “bucata”) sull’autostrada, andano a cento all’ora. Grazie a Dio le ruote dietro sono in coppia, e quindi non è successo niente. Abbiamo solo perso una mezz’oretta. La cosa bella è che in quel fuori programma abbiamo approfittato per fare un salto sulla costa corallina che è lì a 10 metri dall’autostrada, e abbiamo scoperto un ecosistema insolito e interessantissimo, con schizzi d’acqua simili ai geiser, granchi e una gran quantità di molluschi attaccati alla roccia.

Nonostante non abbia fatto niente, sono arrivato a casa ben stanco.

P.S.: niente foto, perché la macchina fotografica è rotta. Se la dottoressa Reny mi passa qualcuna delle foto digitali fatte da lei la aggiungo appena ce l’ho.

9:23 pm

Giro in città

Mi capita abbastanza spesso di andare in giro per la città per commissioni varie, ma il “giro” di oggi l’ho fatto con suor Blessila: abbiamo dovuto andare a due banche per sostituire nei conti del dispensario e della loro comunità la firma di suor Serafina, ormai partita, con appunto quella di suor Blessila.

Son cose abbastanza semplici, ma che portano via molto tempo. Di fatto c’è andato tutto il pomeriggio.

La Missione Parrocchiale di agosto è alle porte, e quest’anno inzierà la domenica 29 luglio e terminerà il 12 agosto.

Con i responsabili dei dieci settori delle due parrocchie abbiamo definito tutti i dettagli, dai momenti di formazione con cui si preparano i missionari e gli oranti, all’articolazione della missione giorno per giorno.

Inoltre abbiamo stabilito una nuova modalità per fare l’invito alle comunità e al Ritiro di Evangelizzazione: dopo la Messa ogni animatore del settore si prenderà a parte un gruppetto di gente dei nuovi che si sono avvicinati, e in maniera più personale darà loro le informazioni e la motivazione per iniziare il loro cammino di chiesa.

Ho fiducia che quest’anno la Missione funzionerà, con l’aiuto del Signore!

Nove giorni fa è morto in un incidente un ragazzo, figlio di un prestamista (sono quelli che in Italia chiamiamo usurai) e imprenditore.

Oggi pomeriggio era l’ultimo giorno dei nove che si fanno di lutto e preghiera, e gli animatori hanno chiesto che ci andassi io perché ci sarebbe stata molta gente. E così è stato. Il momento di preghiera era in un salone grande dove ci saranno state 100 o più persone, e altrettante ce n’erano nella strada.

Sembra che il papà abbia messo in mano del figlio quattordicenne una macchina, che doveva anche essere sportiva, se è vero che l’incidente è avvenuto per l’alta velocità, e ciò in una strada di Guaricano che ha parecchi buchi.

La presenza di tutte quelle persone mi è stata spiegata con il fatto che, essendo il padre pieno di soldi, la gente va perché non si sa mai di cosa si possa avere bisogno…

Non ho celebrato l’Eucaristia, ho solo fatto la Celebrazione della Parola e distribuito la comunione. Per la Messa normalmente vengono al mattino in parrocchia. Ma stamattina della famiglia non si è visto nessuno.

I prossimi giorni voglio fare una visita ai genitori, e fare loro un’invito di cuore a iniziare un cammino di chiesa. È anche l’unica strada che intravedo perché quest’uomo lasci il lavoro mezzo (o interamente) sporco di cui vive.

Ho ricevuto oggi pomeriggio la visita del nostro sindaco. Mi ha dato l’impressione di essere un remoto atto di campagna: di fatto mi ha spiegato tutte le opere che sta facendo in Guaricano, e non si può negare che ci sia un certo fermento. Era accompagnato da una decina di assistenti, più cameramen e fotografo.
Ho approfittato per mettergli davanti agli occhi la situazione del cortile della scuola, per il quale già da vari anni abbiamo chiesto che ci facessero il pavimento in cemento. Dopo un inizio mezzo timido, il sindaco è arrivato a dire che domani iniziano i lavori, e ha voluto fare la foto della prima picconata.

Sarà vero? non voglio essere pessimista, ma… “dal dire al fare ecc.”. Se lo faranno la comunità sarà loro riconoscente!

Ho dovuto visitare la Pastorale della Salute per chiarire una faccenda di un gruzzolo che ci avevano passato.

Il fatto è che a partire da quest’anno il governo dà alla Pastorale della Salute un fondo per aiutare i dispensari della Chiesa. Il fondo non è una gran cosa, ma, come si dice, “tutto fa”.

Così a noi hanno assegnato una quota di 25,000 pesos (circa 600 Euro) mensili, da usare per le spese di personale e per le compre del dispensario. Nonostante abbiamo già ricevuto la quota dei primi tre mesi dell’anno non l’abbiamo ancora spesi perché ci sono vincoli formali riguardo al pagare con assegno e tenere copia dell’assegno, al chiedere tre preventivi per le compre, al richiedere fattura valida per il fisco. Così il tutto ci impone una certa dose di formalità e documentazione in più, che francamente facciamo fatica a accettare.

Però di dobbiamo mettere sotto, perché questo finanziamento entra dentro al discorso per noi importante che il dispensario diventi a poco a poco indipendente dall’aiuto che arriva da Genova. E quindi dobbiamo metterci sotto. Accettando serenamente queste prassi burocratizzate. Per amore al Signore!

Un’invito a una novena di festa patronale mi ha permesso di conoscere due realtà parrocchiali diverse dalle nostre.

La parrocchia dove ero invitato, Santa Maria Goretti, è una parrocchia un po’ meno povera della nostra, ma più immersa nella capitale. Nella sostanza, però, la vita della gente è abbastanza simile. Non ha parroco, c’è solo un diacono che fa tutto, e sembra bene visto che il cardinale non manda un prete.

L’altra è invece una parrocchia vicina, dove mi sono recato per salutare un prete amico, il padre Víctor Masalle. Lì ho scoperto un mondo nuovo. È una parrocchia prevalentemente di classe alta. La Chiesa è ben lussuosa, con banchi in preghiato mogano, ventilatori (quelli li abbiamo anche noi) e aria condizionata (noi non l’abbiamo), pavimento in marmo. Ma la cosa che più mi ha colpito è che la prima Messa della domenica è alle 12,15!

Domandando a un ragazzo della parrocchia precedente che mi accompagnava, mi ha detto semplicemente: i ricchi alla domenica si svegliano alle 10. È proprio un mondo diverso! A cinque kilometri dal Guaricano c’è una realtà completamente diversa!

È iniziata oggi pomeriggio la parte “pratica” dei campi bambini, nelle due parrocchie.

Dico la parte pratica, perché l’inizio ufficiale era domenica nella Messa. A dire la verità a Messa di bambini ce n’erano ben pochi, segno che la realtà con cui lavoriamo è tutt’altro che evangelizzata. E alla stessa Messa mancavano anche un certo numero di animatori (sic!).

Comunque il campo è iniziato. Si svolge a nella nostra scuola quello di Santa Margarita, e in una scuola pubblica quello della Divina Misericordia.

Gli animatori sembrano ben gasati, e questi bambini sono molto facili da entusiasmare. La sfida grossa è quella di dare qualcosa di permanente, di far loro gustare la Messa, di influire sui loro rapporti familiari.

Il tema-filone principale è quello del piano pastorale diocesano, la accoglienza: accoglierci gli uni agli altri come Gesù ha accolto noi.

Sono stato oggi a quello di Santa Margarita, domani devo riuscire a visitare quello della Divina Misericordia.

9:09 pm

Cresime

I Cresimati di Santa MargaritaGiornata di cresime, al mattino a Santa Margarita e di pomeriggio alla Divina Misericordia.

È venuto ad amministrarle il Nunzio Apostolico, mons. Timothy Broglio. Ha anche pranzato con noi in casa.

Nel pomeriggio in particolare abbiamo patito il caldo, perché la “chiesa” della Divina Misericordia ha il tetto di lamiera, e con il sole rovente ha irradiato tutto il calore della giornata. In particolare il Nunzio lo vedevo che sudava a più non posso. E sono stato ammirato perché ha portato avanti la celebrazione con amore, senza dare segni di fastidio.

I cresimati della Divina MisericordiaE in più, sia dopo la celebrazione del mattino che dopo quella del pomeriggio, si è prestato a farsi foto con tutti quelli che volevano. È un santo!

Anche per quest’uomo: grazie, Signore!