Contributi del mese di Giugno 2006

Con gli animatori del campo bambini abbiamo fatto stasera un momento di adorazione eucaristica.

A dire la verità era da un sacco che non facevamo un’adorazione eucaristica tanto solenne: ostensorio grande, incenso, chierichetti, e soprattutto la presenza dei giovani!

C’erano anche un certo numero di adulti, che si sono fermati dopo il matrimonio di Ana Marlemny.

Io come al solito ho approfittato per confessare qualcuno, sono venute fuori cose belle.

Sono orgoglioso di questi giovani e di quello che fanno!

Grazie, Signore!


José Luis e Ana Marlemny, con don Paolo e i testimoni delle loro nozze

Ana Marlemny, una nostra maestra di matematica, si è sposata oggi pomeriggio con José Luis. Vengono da un’esperienza di 13 anni di convivenza e tre figlie.

Il marito, José Luis, ha fatto negli ultimi mesi un bel cammino di fede. O meglio, a sentire lui ha recuperato il cammino di fede che faceva da giovane. Di fatto ultimamente tutti e due sono ben stabili nella partecipazione alla Messa della domenica.

Al matrimonio c’era tutta la famiglia di Ana Marlemny, mentre della famiglia di José Luis non c’era nessuno. Strano. Dopo la Messa lui mi ha detto che non dovevano venire ma evidentemente non hanno fatto in tempo. C’è da dire che un’ora prima del matrimonio ha cominciato a piovere, e ha continuato durante tutto il matrimonio. Sono cose che qui hanno il potere di paralizzare le attività.

Il coro dei giovani ha cantato meravigliosamente bene, e in più c’erano tutti gli animatori del campo bambini. Un bel regalo, tutto questo per José Luis e Ana Marlemny.


Il card. Nicolás, padre Marcial e don Paolo

Con un bel numero di preti e tre vescovi abbiamo celebrato i 15 anni di cardinalato del nostro cardinale, Nicolás de Jesús López Rodríguez. Insieme a lui il parroco della parrocchia ospite compiva 51 anni di ordinazione.

La Messa è stata ben viva. Mi ha colpito il fatto che il gloria era cantato da un perfeto coro settecentesco, accompagnato da un’orchestra che lavorava con stumenti originali. Guardandomi intorno non si vedeva nessun coro, eppure il suono si sentiva p-e-r-f-e-t-t-o. Non ci ho messo molto a capire che era un disco. Che tristezza. Eppure, mi dicono, nelle parrocchie di classe alta come quella la gente non si lascia coinvolgere più di tanto. Anche gli altri canti erano cantati praticamente da un solista, questa volta in diretta.

Dopo la Messa il pranzo, anche quello di classe alta: era mangiare abbastanza laborioso e articolato. E, soprattutto, buono.


I membri della nuova comunità

Oggi pomeriggio ho celebrato l’Eucaristia di inaugurazione di una nuova CEB, Comunità Ecclesiale di Base.

È una CEB molto viva, secondo quello che mi dice Justina, l’animatrice, ci vanno una ventina di persone.

La Messa poi ha avuto un effetto catalizzatore, attirando molta più gente, e il clima era bello, me lo sono goduto profondamente.

Alla fine ho richiesto loro l’impegno del lavoro del Piano Pastorale, e ho lanciato la chiamata a diventare animatori di CEB: tre signore, mezze mature, hanno accettato, e la speranza è che si entusiasmino del lavoro e che perseverino.

Le affido anche alla vostra preghiera!

Ho passato buona parte della mattinata in banca – per la seconda volta, e non ho ancora finito! – per aggiustare tutte le cose relative alla vendita al Scotiabank degli sportelli e clienti del Citibank.

A questo proposito, el nuove coordinate bancarie del nostro conto in dollari sono le seguenti:

Banca intermediaria:
Scotiabank Toronto
Swift: NOSCCATT

Banca locale:
Scotiabank Santo Domingo, República Dominicana
Swift: NOSCDOSDA
Conto # 555 0569
Intestato a: Misión Diocesana Genovesa

Per qualunque cosa potete scrivermi all’indirizzo donpaolo chiocciola gsi punto it (scusate, lo scrivo a questa maniera per evitare che mi spammino).

Il nuovo corso di preparazione al matrimonio è uno dei più frequentati in assoluto: abbiamo 18/20 coppie!!!! Due coppie sono di fidanzati, tutti gli altri conviventi o sposati solo in comune.

È stato molto bello vedere le loro facce, conoscerli un po’ di più, ascoltare i racconti di come sono arrivati a questa decisione di sposarsi: per molti il desiderio di ricevere la comunione (ovviamente, dentro al dato di una vita di coppia buona), per altri è che “dopo vent’anni ormai ci conosciamo abbastanza”.

L’equipe è la stessa degli altri corsi: Marcial e Germania, Juan Luis e Jacinta, Antonio e Juana. Tutte e tre le coppie cominciano ad avere un po’ di esperienza, e sono sicuro che faranno un buon lavoro. Stasera hanno cominciato con il piede giusto decorando e rendendo molto bello il salone.

Il corso continuerà mercoledì prossimo e durerà otto settimane.

10:00 pm

Auguri eminenza!

Apprendiamo via internet che il nostro amato cardinal Tarcisio Bertone è stato chiamato dal papa al servizio di Segretario di Stato.

È una notizia che ci riempie di gioia, perché qui in missione più che altrove abbiamo avuto la gioia di vivere una settiamana insiene al nostro vescovo, ed è stata una settimana carica di umanità e di affetto. Il fatto di amare il cardinal Bertone ci fa sentire contenti della fiducia che ha riposto in lui il papa.

Al tempo stesso un velo di tristezza: già assaporavamo la prossima visita, che doveva essere tra un annetto. Pazienza! Magari il nuovo viene anche più presto!

6:30 pm

Nuovo telefono

Siamo quasi a punto con la nuova centralina della Missione, e dei tre numeri che avevamo ne è rimasto uno solo: il 809 701-5029, in modo che per chiamare dall’Italia l’unico numero che si può fare è il 001-809-701-5029.

Non funzionano più né il 701-5030, che era il numero della casa delle suore, né il 568-7419, che era quello della casa dei padri.

Adesso facendo il 701-5029 risponde un menu che reindirizza (ahimé, in spagnolo), alle varie opzioni.

Per chi non capisce lo spagnolo, con il 3 si raggiungono le suore, con il 4 i padri, con il 5 si invia un fax.

Scusate il disagio!


Il gruppo che ha partecipato alla gita a CoopMarena

Oggi abbiamo avuto la tradizionale gita di fine anno del personale della scuola. Siamo andati a CoopMarena, un resort della zona di Juan Dolio. Eravamo settantacinque. Credo che mancassero solo dieci/quindici persone.


In acqua a CoopMarena con le bidelle

Bello il mare, caldo e tranquillo grazie a una barriera frangiflutti; buono il mangiare, vario e gustoso; bella la compagnia di tanti maestri, bidelle, portieri, segretarie e poliziotti scolastici; senza dimenticare l’Associazione dei Genitori della scuola.

Tutto è andato liscio, se si eccettua uno dei portieri che ha bevuto troppo (le bevande erano comprese nel prezzo) e ha perso le forze.

Ho fatto un bel po’ di foto, che ho già provveduto a mettere su un CD, e che lascerò in parrocchia a disposizione di tutti quelli che vogliano copiarsele al computer o stamparle.

Anche per me è stato un momento sereno, sono solo un po’ schioppato per il sole che ho preso nella mezz’oretta che ho fatto il bagno.

Vi chiederete cosa è l’Escoge. Prima di tutto si legge “escohe” (con l’h aspirata), e in spagnolo significa “scegli”.

È un fine settimana per giovani sul tipo del Cursillo di Cristianidad, analogo in certi senti alla genovese Proposta.

Come la maggior parte di queste esperienze, si chiude con la Messa festiva, che è stata appunto ieri sera.

Sono andato a fare l’Escoge c’era il mio figlioccio Heriberto, nostro primo seminarista. Con lui c’erano un centinaio di altri giovani della diocesi, accompagnati da una ventina di animatori.

L’impatto su di me è stato bello, nonostante un po’ di stanchezza e l’ora tarda: la Messa è cominciata alle dieci di sera ed è finita alle undici e mezza. È stato bello abbracciare Heriberto e dirgli che ero contento per la bella esperienza che aveva fatto. Spero anche che altri giovani si decidano e si lancino a quest’avventura che non può che farli maturare.

Prima di Heriberto aveva fatto l’Escoge Willy, un altro dei nostri seminaristi, e Loraida, una giovane maestra della nostra scuola. In quest’ultima in particolare ho potuto vedere con i miei occhi il cambio di vita che c’è stato in lei: si è riavvicinata in maniera impegnata alla chiesa, ha lasciato certe ruvidezze di carattere, è più serena.

Il momento che ho vissuto mi ha fatto venire la voglia di conoscere meglio l’Escoge, in maniera da potermene fare promotore più cosciente.


I giovani presenti all'incontro

Oggi abbiamo avuto l’incontro delle Comunità Apostoliche di Santa Margarita, nel seminario maggiore.

C’eravano circa 150, tra cui una quindicina di giovani. È venuta anche suor Serafina con le aspiranti, e in mattinata ci ha raggiunti anche Willy, uno dei due seminaristi che in agosto passerà al seminario maggiore.

La giornata è stata serena, sia per l’ambiente aperto del Seminario (è un polmone verde in mezzo alla città), sia per le riflessioni, che sono state accolte con attenzione.

A me è toccata l’istruzione del mattino sull’essere comunità e comunità apostoliche: ho delineato le caratteristiche generali di una comunità, e ho poi sottolineato il valore del nome “Comunità Apostolica”, che valorizza fortemente l’impegno di evangelizzazione. Ho auspicato che i membri possano accettare che si offra loro un “accompagnatore” di foro esterno, la qual cosa sembra possa trovare buona risposta, e ho indirizzato già i cuori alla Missione Parrocchiale di Agosto, che comincerà a principio di quel mese.

Nel pomeriggio abbiamo avuto il momento di ricreazione, con molte canzoni e scenette e poesie, il tutto gustosissimo.

Poi è toccato a Teofilo parlarci della spiritualità di comunione, dell’accettare l’altro, della chiamata a amarlo come è.

Alla fine abbiamo avuto un momento bello di testimonianze: di ogni settore ci sono state una o due testimonianze di come l’ingresso e la permanenza nella comunità apostolica ha aiutato le persone a cambiare. Varie testimonianze sono state commoventi, come quella di Tabita, che raccontava come era una persona intrattabile, e che grazie alla comunità adesso si relaziona con umiltà con la gente e invece di rispondere a chi le parla con voce alta rimane zitta per evitare che aumentino i problemi.

La giornata si è conclusa con i vespri, chiudendo il cerchio con le lodi che abbiamo fatto al mattino. Per molta di questa gente era la prima volta che pregavano con la Liturgia delle Ore, spero che l’abbiano gustata e che sentano il desiderio di continuare a viverla.

Prima di andare via ho dovuto fare una piccola romanzina: molta gente aveva tirato giù frutti dagli alberi. Ho dovuto spiegare che non si può fare in casa d’altri a meno che si abbia un permesso esplicito. Purtroppo la cosa ha rovinato un po’ il bel clima che c’era, ma ogni tanto le cose bisogna dirle.

Nonostante quest’ultimo incidente, una gioranta gustosa. Grazie, Signore!

Oggi ho vissuto una giornata tranquilla. Approfittando che non avevo impegni particolari ho dormito un po’ di più (don Lorenzo ha celebrato la Messa del mattino), e mi sono fatto due lavoretti in casa.

In parrocchia, dalle dieci a mezzogiorno, ho messo a punto la istruzione per la convivenza di domani: un’istruzione sull’essere comunità, e in particolare comunità apostolica.

Il pomeriggio avevo alcuni lavoretti pratici da sbrigare in parrocchia, senza tanta fretta.

Ho passato una giornata un po’ più tranquilla.

Oggi è stato il giorno della consegna delle pagelle della scuola primaria. Tutti gli studenti sono venuti a scuola a vedere i voti. Secondo i corsi, i bocciati sono da 1 a10 su 30. In un secondo sono stati bocciati in 12 perché non sono ancora riusciti a imparare a leggere e scrivere.

Abbiamo anche definito la gita di lunedì: sarà a CoopMarena, l’hotel della Cooperativa dei Maestri vicino a Juan Dolio. Spenderemo seicento pesos (18 dollari) per persona per passare là una giornata (dalle 10 alle cinque del pomeriggio), il conto totale sarà un po’ caro, perché andreamo in ottanta, ma il personale se lo merita, e l’Associazione dei Genitori ancora di più!

9:28 pm

Preso il capo

La polizia ha catturato il capo della Nazione che si pensa abbia rubato il tabernacolo di Santa Margarita.

Probabilmente nei giorni prossimi cercheranno di perquisire le case di altre persone implicate, vedremo se trovano almeno qualche pezzo.

Stamattina avevamo appuntamento dal Nunzio con i cresimati e i ministri.

Il nunzio ci ha ricevuto molto affabilmente, si è lasciato fotografare in tutte le salse, e ci ha dedicato più di un’ora, conversando e rispondendo alle domande.

La gente è rimasta colpita dalla bellezza classica della nunziatura, dai ritratti del papa, dalla semplicità con cui il nunzio ha risposto alle molte domande. Una cresimata gli ha anche chiesto se da piccolo era un monello. Un’altra ha chiesto come gli è venuta la vocazione.

Abbiamo saputo che il palazzo della nunziatura è stato costruito da Trujillo, il dittatore degli anni ’30-’50, nel tentativo, riuscito, di far risiedere a Santo Domingo un nunzio. Il palazzo è stato ultimato nel 1949, e il nunzio è venuto a vivervi nel 1954.

Nel 1960, un anno prima dell’assassinio di Trujillo, è stato il nunzio di allora a invitare i vescovi a scrivere la famosa lettera pastorale contro la dittatura.

Insomma, un’oretta veramente preziosa.

Grazie, Signore!

Stasera abbiamo avuto la formazione degli animatori di CEB (Comunità Ecclesiali di Base) della Divina Misericordia.

Hanno partecipato praticamente tutti, una quarantina, ben motivati.

Grazie, Signore

Oggi pomeriggio mi hanno dato l’ordine di cattura per il capo della Nazione di cui sospettiamo che ha rubato il tabernacolo.

Stasera dovrebbero andarlo a cercare e portarlo in cella. Domani spero di sapervi dire qualcosa!

Da oggi Taína, Yudy e Nicaury sono dalle suore a fare un mese di prova.

Se tutto va bene, è possibile che Taína e Yudy, che hanno diciassette anni e l’anno prossimo saranno all’ultimo anno delle superiori, vengano già a vivere stabilmente dalle suore. Entrambe stanno vivendo molto positivamente l’avvicinamento alla comunità religiosa.

Invece Nicaury è più piccola: tredici anni, e va in seconda liceo. Ma mi è piaciuto il fatto che abbia voluto venire a vivere questa esperienza.

Stiamo pregando molto per queste ragazze e per la loro vocazione!

Mi sto passando questi giorni controllando e controfirmando le pagelle della scuola primaria.

Le ricevo dai direttori docenti, che le controllano già abbastanza e mi risolvono la maggior parte dei problemi, ma mi arrivano pagelle incomplete o con qualcosa di strano, che devo cercare di far correggere prima che vengano consegnate.

E poi questo controllo mi serve per rendermi conto di come i maestri fanno la valutazione dell’apprendimento degli studenti. Cerco di rendermi conto in particolare di quello che succede in prima e in seconda, perché non siamo ancora riusciti a risolvere il problema di una percentuale di bambini (un 20-30%?) che arrivano in terza senza sapere ancora leggere e scrivere). La legge di educazione dominicana proibisce di bocciare i bambini in prima, a meno che non abbiano fatto molte assenze, ma questo purtroppo porta poi a che compassione su compassione una parte non impara niente.

Ho notato in particolare che almeno due delle maestre che lavorano con prima o seconda sono abbastanza disimpegnate nel fare lezione e abbastanza approssimative nelle valutazioni. E sono situazioni che tra Miguel e Matilde le hanno già parlate varie volte in varie riunioni. Devo cercare di inventare qualcosa che mi costringa quelle due maestre a lavorare di più. Forse un esamino interno alla fine della seconda per essere sicuri che il bambino sa leggere e scrivere? Ma in tutti i casi è per il prossimo anno scolastico.

Stasera ho incocciato vicino a casa sua Félix, il direttore del distretto, il quale mi ha chiesto la lista dei maestri da nominare.

Così, durante la messa della sera detta da Lorenzo ho approfittato per fare un salto a scuola e preparargliela.

Voglio essere ottimista e credere che potrà arrivare qualcosa.

E l’innaffio con la preghiera.

10:42 pm

Cresime

Oggi è stata la giornata delle cresime, al mattino a Santa Margarita e al pomeriggio alla Divina Misericordia.

Il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio, è stato molto bravo e disponibile: come una maniera di dare importanza alle persone gli ho presentato almeno una ventina tra giovani, seminaristi e adulti, e per tutti ha avuto un gesto o una parola attenta.

Non si è sottratto al rito delle foto, che è durato per lo meno mezz’ora dopo la celebrazione del mattino e altrettanto dopo quella della sera.

A mezzogiorno è stato nostro ospite. C’erano a tavola anche Marcial e Germania, e Juan Luis e Jacinta. Il momento del mangiare è stato molto bello.

In definitiva, una persona molto cara. Come diceva don Franco: “È uno che ti riconcilia con l’istituzione”. Ed è proprio vero!

Ho avuto anche questo sabato due ritiri, questa volta con i confirmandi. Riceveranno il sacramento domani, al mattino a Santa Margarita, e al pomeriggio alla Divina Misericordia. Sarà il Nunzio Apostolico che amministrarà il sacramento.

Come altre volte ho passato la maggior parte del tempo confessando. E sono state confessioni belle, con un desiderio vivo di continuare il cammino di chiesa.

Sono anche in mano vostra, in mano alla vostra preghiera!

Ho visitato stasera la più recente delle comunità apostoliche di giovani.

Sono meno di dieci, ma li ho trovati molto ben integrati, partecipativi, e danno l’idea che in questo anno di cammino sono maturati abbastanza.

A volte sembrano fin troppo svegli, la maggior parte di loro hanno una voglia matta di partecipare ai dialoghi e alle discussioni.

C’è Yessenia, che adesso sta vivendo un momento di prova perché sua mamma è diventata, ahimé, evangelica, e le sta facendo molta pressione perché diventi evangelica anche lei. E a che maniera le sta facendo pressione? dicendole che i cattolici non sono cristiani seri, che il papa è la bestia, che la bibbia dice che i sacerdoti sono corrotti, ecc.

In quella comunità c’era Taína, che non c’è più perché si riuniscono il sabato sera e lei i fine settimana li passa già dalle suore, con il suo cammino vocazionale.

C’è anche Francisco, un giovane mezzo timido che durante tutto l’anno è andato alle giornate vocazionali del seminario, e adesso vuole entrare in seminario.

Insomma, una comunità bella. Sono stato con loro due ore, mi sono passate in un attimo.

Grazie, Signore!!!!

Riunione della Pastorale Giovanile in preparazione ai campi estivi, stasera.

C’è il desiderio di farli, ma anche un po’ di stanchezza dovuta al momento dell’anno, con gli impegni derivanti dalla chiusura dell’anno sociale.

In particolare l’équipe che lavorerà con il campo adolescenti è composta da persone senza tanta esperienza. In compenso sono abbastanza mature come vita di chiesa, e tra loro c’è anche Taína. Siamo in mano del Signore, che sono sicuro che ci aiuterà.


La processione di Corpus Christi 2006

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la tradizionale celebrazione diocesana del Corpus Domini, che qui si chiama Corpus Christi.

La processione è partita dalla Plaza de la Salud alle quattro. Sono state fatte tre fermate con meditazioni varie su altrettanti passi del vangelo. Poi, arrivati allo stadio Quisqueya, ancora un piccolo momento di adorazione, e quindi la Messa.

Nell’omelia il cardinale ha parlato dell’Eucaristia, e poi, alla fine, come è suo solito, ha fatto una puntatina nel sociale, citando il discorso della violenza nelle città, e invitando tutti i cristiani a pregare e a fare sacrifici per implorare dal Signore più pace nella società.

Tra le autorità era presenta la primera dama, Margarita Cedeño de Fernández.

Rispetto agli altri anni è stata una cosa più veloce: siamo arrivati a casa che non era ancora buio. Il fatto di mantenere la celebrazione meno lunga ha inoltre evitato che la gente se ne andasse al momento della comunione.

Delle nostre parrocchie si è mossa un po’ di gente, più o meno una pulmino da 35 per ogni settore.

Grazie, Signore!

P.S.: la foto fa abbastanza schifo, perché la macchina fotografica è alla fine dei suoi giorni: sembra che la motherboard sia partita o stia partendo.

Stamattina, in curia, ho ricevuto i decreti di nomina dei nuovi ministri della comunione e animatori di assemblea.

È chiaro per tutti cosa sono i primi: aiuteranno a dar la comunione in chiesa e la porteranno ai malati la domenica mattina dopo la Messa.

Invece i secondi sarebbero in pratica i responsabili di settore: persone mature nella fede che rappresentano il parroco nel loro settore e danno continuità alla pastorale che vi si fa, tenendo d’occhio tutte le attività di settore e facendo da ponte tra il settore e il parroco. Hanno anche la facoltà di spiegare il vangelo nelle celebrazioni dove non c’è presbitero o diacono. In pratica svolgono questo compito soprattutto nella celebrazione della parola che facciamo il martedì sera in quasi tutti i settori. Ma non solo: se non ci fosse prete o diacono farebbero la celebrazione della parola anche in parrocchia.

In pratica adesso i responsabili di settore ricevono una sorta di riconoscimento da parte del vescovo del loro ministero.

I mass media e l’opinione pubblica sono esterefatti per la morte di Vanessa, una giovane di 21 anni della seconda città del paese, Santiago de los Caballeros, che l’altro ieri è stata uccisa da un gruppo di malviventi per portargli via il cellulare.

Al funerale erano presenti tutte le autorità e il vescovo della città ha presieduto la celebrazione. E si stanno organizzando marce di protesta contro la delinquenza.

Da noi non è tanto diverso, la gente di sera si guarda bene dall’andare in giro, hanno troppa paura di allontanarsi da casa.

Ho dovuto andare in città, ma al ritorno ho avuto un momento di panico. Per i lavori della metropolitana si è formata, alle cinque di pomeriggio, un ingorgo impossibile.

M’è andata bene che ho potuto cambiare di corsia, tornare indietro e prendere un’altra strada.

I lavori della metropolitana vanno avanti a ritmo serrato. All’inizio ero abbastanza perplesso sull’utilità di questa opera, ma mi sto convincendo che potrebbe essere una scelta azzeccata. Per esempio, i giovani di Guaricano che vanno alla UASD (la università pubblica) potranno arrivare alla facoltà con dieci minuti di autobus e dieci minuti di metro. Un bel guadagno, considerando che adesso ci si mette un’ora e mezza per andare e un’ora e mezza o più per tornare.

Stando a uno dei nostri poliziotti avremmo identificato nel capo di una Nazione il responsabile del furto del tabernacolo con l’Eucaristia. Sembrerebbe che ce l’abbia in casa.

Domani cercherò di far stilare il mandato di cattura, il poliziotto è sicuro che è lui.

È stata fatta nei vari settori la adorazione in preparazione alla festa del Corpo e Sangue di Cristo, che sarà giovedì.

I cinque settori di Santa Margarita e i cinque della Divina Misericordia si sono organizzati e hanno preparato l’animazione della celebrazione.

Io ho partecipato a quella del settore Betania, e domani e dopodomani visiterò altre celebrazioni. Non c’era tanta tanta gente, ma ho percepito tanta fede.

La tarda mattinata l’ho passata nella curia arcivescovile.

Mi hanno dato finalmente i decreti di nomina dei ministri della comunione e degli animatori di assemblea. Inoltre ho avuto il piacere di poter leggere una lettera di risposta che il Banco Nacional de la Vivienda ha diretto al cardinale in risposta al problema del Barrio Mirador Norte, e dicono che stanno per consegnare i terreni che saranno destinati al politecnico e al campo da baseball.

Ho anche potuto vedere il padre Isidro, a cui ho accennato il problema della prima comunione e dei bambini che probabilmente vanno a farla da lui, siamo rimasti d’accordo di studiare meglio la faccenda per uniformare di più il modo di lavorare per il prossimo anno.

Con la tesoriera della curia, poi, abbiamo parlato delle firme da mettere sul conto della parrocchia, e grazie a Dio ha voluto semplificare le cose.

Sono arrivato a casa alle 2 di pomeriggio.

Stasera con Lorenzo e le suore ci siamo visti il video di Tarcisio Mazzeo sulla Missione e Santo Domingo.

È la versione più lunga, dev’essere quella che è andata in onda sulla RAI nazionale.

Il servizio è veramente belle, moltissimi complimenti a Tarcisio e all’operatore Tito.

9:58 pm

Prime comunioni

Stamattina abbiamo avuto le prime comunioni, alla Divina Misericordia prima e a Santa Margarita dopo.

Puntualissimi i bambini e anche i giovani, e molto attenti a Messa.

Una cinquantina a Santa Margarita, e un’ottantina alla Divina Misericordia.

Devo parlare con padre Isidro, perché mi sono arrivate voci di emigrazioni in massa di bambini a fare la prima comunione a Santiago. La causa: troppi incontri di formazione che facciamo qua (?).

Devo per lo meno far presente il problema al padre Isidro e vedere cosa studiamo fra tutti e due.

Oggi abbiamo avuto i ritiri delle Prime Comunioni dei giovani. Le prime comunioni saranno domani, e nel ritiro di oggi abbiamo celebrato la riconciliazione, presentata l’ultima catechesi, e fatto il ripasso finale. Non poteva mancare la pratica di come fare la comunione, in mano e in bocca.

Il mio compito è stato l’annuncio della riconciliazione e poi le confessioni: sempre un bel momento, che mi fa incontrare con questi ragazzi in un momento di estrema disponibilità alla grazia di Dio. Ogni confessione mi riempie il cuore di gioia.

Domani si siederanno per la prima volta alla mensa eucaristica: cominceranno a nutrirsi di Cristo, pane di vita eterna e germe di risurrezione. Per continuare a ricevere la comunione: glielo abbiamo detto in tutte le salse, e anche un punto di lavoro mio nella confessione era la partecipazione alla Messa domenicale. Mi sono sembrati abbastanza solidi… Vi saprò dire!

Nel frattempo, per tutte le cose belle: Grazie, Signore!!!!

Ero stato invitato a fare una presentazione delle quattro conferenze dell’episcopato latinoamericano in una parrocchia semi nuova, san Martín de Porres, a Sabana Perdita.

Il giorno fissato era oggi alle sei di sera, e non ci sono stati contrattempi. Anzi, arrivando là ho trovato un bel gruppetto di persone, e la presentazione è stata ben capita e ben recepita.

Ho provveduto a agganciarmi alla storia della chiesa dominicana, e anche al terzo piano pastorale che stiamo vivendo.

Sono rimasto molto contento, delle cose belle che il Signore mi ha aiutato a dire, e dell’entusiasmo di quella giovane parrocchia! Ho anche scoperto con gioia che in hanno in mezzo a loro una piccola comunità di quattro religiose, molto inserite nella pastorale!

Grazie, Signore!

A causa della vendita dell’americano Citibank (dove abbiamo i conti) al canadese Scotiabank, dovevamo risottoscrivere i contratti dei vari conti.

Così oggi ci siamo passati 4 ore in banca: Io, suor Serafina e suor Modesta.

Due ore sono state di attesa per entrare dal funzionario, e due ore per svolgere il lavoro.

E non abbiamo finito, perché devo andare a raccogliere la firma del vicario di Amministrazione della curia, che pure lui firma sui conti. Inoltre don Lorenzo deve andare a farsi conoscere.

Il più è fattoQ

Per oggi, festa di Gesù Cristo Sommo ed Eterno Sacerdote, il vescovo ha invitato tutta la diocesi a vivere una giornata di preghiera per la santificazione dei sacerdoti, cioè dei preti e dei vescovi.

Nelle nostre parrocchie abbiamo vissuto un momento di adorazione eucaristica prolungato, a partire dalle cinque di pomeriggio, per terminare con la Messa (a Santa Margarita) e con la Celebrazione della Parola (alla Divina Misericordia e nel settore San Ramón).

A Santa Margarita l’adorazione aveva anche una sfumatura riparatrice per il furto del tabernacolo con l’Eucaristia.

La cosa più bella dell’adorazione è stata la risonanza fatta a Gv 7, la preghiera sacerdotale di Gesù. Tutti hanno potuto penetrare un po’ più a fondo in questo bellissimo capitolo del Vangelo.

La Messa finale, poi, celebrata con calma, senza fretta, me la sono goduta, e spero anche la gente.

9:20 pm

6-6-6

Cosa vi dice il titolo? Se siete lettori assidui o curiosi dell’Apocalisse vi dice molte cose. 666 è l’enigmatico “numero della bestia” di cui a Ap 13,18: “Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei”.

Il testo dell’Apocalisse non è niente chiaro, e le ipotesi interpretative sono tantissime, ma una cosa è certa: quel numero è legato al demonio e al regno del male. Per quello molti gruppi “che camminano nelle tenebre” usano il 666 e lo usano come un simbolo demoniaco.

Ed a me era sfuggito, o meglio, l’avevo notato, ma senza dargli importanza, che l’altro ieri era il 6 giugno 2006, cioè il 6-6-6. Oggi pomeriggio il poliziotto che abbiamo di servizio a scuola mi ha detto di aver sentito dei ragazzotti dire che il tabernacolo che hanno rubato otto giorni fa, precisamente mercoledì 31, è stato rubato per la vicinanza del 6 giugno, il giorno 6-6-6 appunto.

Lo stesso poliziotto mi ha detto che cercherà di cavare più informazioni. L’unica cosa che ha capito finora è che il gruppo in questione è una nazione di Jacagua, uno dei nostri campos.

Da un lato aver saputo la cosa mi fa piacere, perché abbiamo una pista. Dall’altro lato però si conferma l’ipotesi satanista, che a questo punto è certa: e questo significa che con l’Eucarestia hanno già fatto quello che volevano. A meno che…

Spero di raccontarvi un seguito. Per adesso vi posso solo chiedere di pregare con noi.

E oggi sono partiti tutti, anche il padre Derno. Torna al suo oriente del Venezuela.

Raccontava stamattina nella Messa che la sua gente è meno accogliente dei nostri dominicani. Che ci sono praticamente solo donne in chiesa (da noi è praticamente lo stesso), e che gli uomini bevono a tutto spiano (come qui).

In più, in Venezuela hanno Chávez, che noi grazie a Dio non abbiamo. Abbiamo soltato fatto quattro anni di Hipólito…

Buon viaggio, padre Derno, e grazie mille per l’aiuto che mi hai dato qui.

Con la stessa rapidità con cui erano arrivati, oggi pomeriggio se ne sono andati don Chicco e gli altri genovesi.

Nei due giorni che si sono fermati hanno visto le varie realtà, forse un po’ alla svelta, ma con estremo interesse.

La gente è rimasta colpita soprattutto da Luigi, che ha una straordinaria sominglianza con don Lino. A qualcuno è venuto un mezzo colpo quando l’ha visto.

Questo pomeriggio, dopo la riunione degli animatori, abbiamo vissuto un significativo momento di formazione per animatori vecchi e soprattuto nuovi delle Comunità Ecclesiali di Base. L’abbiamo fatto a Santa Margarita; alla Divina Misericordia si farà tra quindici giorni.

Ho presentato l’identità e il modo di lavorare delle CEB, viste nel cammino evangelizzatore che stiamo facendo in parrocchia: sono il primo punto di incontro con la chiesa, e devono essere trampolino per inserirsi di più nella comunità eucaristica e fare il passo seguente del Ritiro di Evangelizzazione.

La cosa che più mi ha colpito è stato quando ho parlato del problema delle Comunità di Base che non funzionano perché l’animatore divente pesante, e della necessità che l’animatore stesso se ne renda conto, e che se il responsabile di settore lo vuole spostare a un’altra comunità, deve accettare con umiltà la cosa.

Al parlare di questo, visto che gli animatori presenti erano soprattutto i nuovi, qualcuno a detto: “Ma questo era da dire a tutti!”. Tutti hanno capito l’allusione: a qualcuno dei nostri animatori, che si crede tanto in gamba, ma in realtà a volte arriva a fare danni.

Il mio sogno è che possiamo avere il doppio delle CEB che abbiamo adesso: dobbiamo avere una presenza capillare, in tutti gli angoli del barrio, perché la gente che vuole possa avvicinarsi alla chiesa.

Per questo sogno conto anche sulla vostra preghiera!!!!

E naturalmente conto su di te, Signore (o sei tu che conti su di me e su di noi?)!

Ieri sera alle undici sono arrivati a Santo Domingo don Chicco con altri cinque genovesi.

Vengono da Cuba, dove si sono trattenuti quattro giorni con don Marino e don Federico.

Da noi rimarranno soltanto due giorni, un piccolo assaggio per cominciare a conoscere qualcosa.

C’è tra loro Antonio, fratello di don Marino.

Benvenuti!

Ho fatto i giorni scorsi l’aggiornamento al nuovo Ubuntu 6.06 di tutti i computer di casa, parrocchia, scuola.

Stamattina ho scoperto qualche problemino: alcuni aggiornamenti non erano arrivati in fondo bene, e per questo avevo problemi di stampa.

Nel server della scuola primaria poi, ho scoperto oggi che dovevo aggioranare anche il sistema LTSP. Appena fatto ho visto la differenza: non ci sono più i problemi precedenti di avvio lentissimo dei clienti. In compenso il nuovo driver della scheda di rete è rotto, e ho dovuto usare un’altra scheda.

… li ho invitati a partecipare alla Messa i giorni feriali di questa settimana.

Li ho visti decisi, dovrebbero venire un certo numero.

A questa maniera prolungheranno il ritiro di ieri per tutti questi sette giorni.

Questa domenica di Pentecoste ho vissuto varie cose belle:

La Messa di stamattina a Santa Margarita, nella sua semplicità, è stata bella, animata, partecipata.

Ugualmente la messa con i battesimi dei bambini a Jacagua. L’unica cosa è che mi sono reso conto durante la messa che la metà dei padrini non potevano fare i padrini (avrei dovuto controllare meglio le settimane passate e farglieli cambiare), così durante la predica è venuta l’occasione di fargli capire in maniera scherzosa che non è possibile che un padrino non faccia la comunione il giorno del battesimo del suo figlioccio, e chissà se qualcuno accetta la provocazione e si mette dietro al matrimonio.

Dopo la Messa dei Battesimi abbiamo avuto tre cose allo stesso tempo: il ritiro dei bambini della prima comunione, cominciato con la celebrazione penitenziale guidata da me; la catechesi su come confessarsi fatta dal padre Derno ai bambini della prima Riconciliazione, e un incontro con in genitori dei bambini dei sacramenti fatto da Juan Luis.

Quello che più mi ha colpito è stata la minuzia con cui suor Cristina ha fatto le ultime catechesi dei bambini della prima comunione, con amore, e cercando in tutti i modi che arrivino alla comunione preparati. Tra una catechesi e l’altra c’è uscita anche una piccola testimonianza di Taína y Yudi sul loro cammino di preparazione alla vita religiosa.

Nel pomeriggio, poi, avevamo un momento di formazione per messaggeri. Ne sono venuti un centinaio, la maggior parte stavano già facendo il lavoro ma non avevano ricevuto la formazione. Così abbiamo potuto rimediare questa lacuna. Ho fatto io l’introduzione e la conclusione, ed è stato molto bello l’interesse della gente e il loro desiderio di imparare.

Quasi alla fine della giornata, la Messa della sera. Alla fine ho avuto due dialoghi interessanti: con Wilkin, un giovane dei gruppi giovanili che mi si è offerto per parlare del Codice Da Vinci agli studenti del nostro liceo, e con Damaris, la quale aveva iniziato un cammino molto bello di preparazione al matrimonio con il suo “fidanzato-convivente”, e che adesso ha un po’ di difficoltà. Vi chiedo una preghiera per lei.

Sono un po’ stanco, ma soddisfatto.

Grazie, Signore!

La vigilia di Pentecoste di quest’anno è stata molto belle.

Strutturata sullo Spirito Santo che guida la chiesa a vivere la carità, prendeva spunto da vari passaggi dell’enciclica Deus Caritas Est, con conseguente spessore teologico.

In più, la presenza del padre Derno ci ha permesso di leggere il vangelo anche nell’originale greco, e ne è uscito un segno bello dell’universalità delle lingue nella chiesa.

Vari segni, preghiere spontanee, strette di mano, hanno reso molto interessante la vigilia.

Verso la fine, quando si è letto il brano di Atti 2 sulla prima Pentecoste, 12 uomini del settore San Ramón si sono avvicinati all’altare e hanno preso in mano 12 ceroni, che poi hanno passato sulle teste di tutti i presenti, a significare lo Spirito Santo che è donato e si posa su tutta la chiesa.

Unica annotazione: un po’ lunghe le letture. Per il resto, tutto OK!

Grazie, Signore!

Oggi abbiamo avuto i ritiri delle prime comunioni delle due parrocchie: Santa Margarita di mattina, e la Divina Misericordia di pomeriggio.

Per me il lavoro principale è stato confessare, lavoro in cui ho avuto l’aiuto del padre Derno, disponibilissimo.

A Santa Margarita ho fatto la spiacevole scoperta che due catechiste, nonostante le avessi dato per iscritto e ben dettagliato di cosa dovevano parlare, sono andate completamente fuori dai binari, parlandogli di tutto meno che di quello che dovevano.

Alla Divina Misericordia le catechiste hanno lavorato meglio. Taína e Virginia, soprattutto, si dimostrano sempre molto in gamba.

Le prime comunioni saranno domenica l’altra.

Dovevamo avere la Prima Riconciliazione dei bambini del settore San Ramón, ma non si è potuto.

La maggioranza non hanno completato la formazione specifica, né hanno portato il certificato di battesimo. Almeno uno dei loro genitori non si è fatto vedere a nessuno dei tre incontri di formazione per loro.

Domenica cercheremo di recuperare il tempo perduto!

… ma non parlo dei bambini, quanto dei futuri ministri. Non è per ricevere la comunione, ma per distribuirla.

I nuovi erano un po’ impacciati, ma sono convinto che faranno pratica alla svelta.

In tutto saranno una quarantina il prossimo gruppo di ministri straordinari della comunione. In curia stanno preparando i documenti di nomina, che sarà per tre anni.