Contributi del mese di Giugno 2005

Mi hanno detto stasera che hanno dovuto rioperare d’urgenza la prof. Siomara (vedi questo articolo).

Siamo tutti in preghiera per lei.

Sto traducendo allo spagnolo i testi di Qumran, che sarà appunto a es.qumran2.net.

Vi invito già a darci un’occhiata!

Spero di riuscire a smuovere le acque qui in modo che si possa trovare qualcuno che si responsabilizzi con l’analisi del materiale che si invia.

Stamattina ne ho parlato al padre Lorenzo Vargas, il quale è rimasto entusiasta della cosa, ed aveva lì con lui un diacono permanente al quale ha subito appioppato l’incarico di studiare la cosa, e sembra voglia fare un incontro per presentare il progetto a varie persone delle varie diocesi del paese.

Devo ricordarmi di presentare la cosa al padre Cristopher, che è una specie di missionario di origine spagnola ma cresciuto negli Stati Uniti, che è parroco a San José de los Llanos. Sono sicuro che può farmi da ponte verso la Spagna, dove è più facile trovare gente acculturata inforamticamente e capace di portare avanti il discorso.

L’adorazione Eucaristica dl primo giovedì, che è stata oggi, mi ha fatto venire un po’ di rabbia.

Arrivano tutti all’ultimo momento, e ci mettono mezz’ora prima di aver tutto pronto. Poi oggi non so perché non trovavano la tovaglia per l’altare, così invece delle cinque abbiamo cominciato alle cinque e mezza.

In compenso durante l’adorazione è venuta un po’ di gente a confessarsi, e altri si sono confessati con Lorenzo.

La riconciliazione è sempre un momento bellissimo della vita di un presbitero.

Tra martedì sera e stasera abbiamo fatto il corso di preparazione al battesimo per genitori e padrini.

Già da qualche anno mi sono intestardito di vedere personalmente i genitori (almeno uno) prima del corso, e ne escono sempre dialoghi molto belli: cerco di far capire loro la esigenza di consacrare con il matrimonio la loro unione, visto che solo una piccolissima parte sono sposati.

In questi giorni poi il Signore mi ha fatto conoscere coppiette molto speciali, vari di loro erano impegnati nella chiesa prima di iniziare a convivere, e gli si vede il desiderio di tornare a vivere questo impegno.

Così quello che cerco di fare è movitarli perché facciano il corso di preparazione al matrimonio, dicendogli che non li obbligherà a sposarsi.

A quelli che fanno difficoltà con il matrimonio per paura di fare un errore porto la testimonianza dei 48 anni di matrimonio di miei (ho una foto dell’anno scorso dove sembrano fidanzati appesa nel mio ufficio) e delle difficoltà che hanno superato con l’aiuto del Signore.

10:01 pm

Gita a Cotuí

Oggi è stato il giorno della gita di fine anno della scuola.

Siamo andati a Cotuí, a una cinquantina di chilometri dal Guaricano, a un’attrazione turistica con piscina, scivolo e trampolino.

È stata una giornata bella e serena, ricca di giochi in acqua.

Da parte mia mi sono tuffato quasi tutto il tempo. Con l’aiuto di alcuni ragazzini di là abbiamo fatto la battaglia dei galli in acqua.

Il viaggio di ritorno è stato diverso da quello d’andata. All’andata tutti ridevano e scherzavano, al ritorno eravamo tuttti stanchi e molti hanno dormito.

Bello il momento di preghiera all’inizio del viaggio, in cui varie persone hanno chiesto al Signore che la giornata potesse servirci per crescere nell’amore. E anche quello del ritorno, in cui tutti hanno ringraziato con calore il Signore di quello che abbiamo potuto vivere.

Non ci sono stati inconvenienti, a parte il fatto che il pulmann ha scoppiato una delle quattro gomme posteriori. L’autista non ci ha fatto caso più di tanto, ha tagliato con il machete il pezzo di gomma che penzolava, e ha continuato il viaggio (eravamo quasi arrivati), per cambiare la gomma all’arrivo.

10:35 pm

Mitico Ale!

Ale è un ragazzo della scuola serale che ha messo a perdere per tutto l’anno direttrice e professori.

A metà anno l’abbiamo sospeso per quindici giorni, dopo aver parlato con lui varie volte un po’ tutti.

Dopo la sospensione si è fatta una riunione con la nonna. Vive con lei, perché i suoi genitori sono spariti dalla sua vita e lui praticamente non ne sa niente.

Ale ha sui 17 anni, ed è un possibile futuro tigre.

Ormai finendo l’anno, gli ho chiesto di chiedere perdono a due professori a cui aveva mancato di rispetto. Mi ha fatto un po’ di resistenza, ma poi ha accettato.

Il momento in cui ha chiesto scusa è stato per me commovente. E mi ha commosso ed edificato la prof. Florencia, la quale ha risposto: “Perdonami anche tu se ti ho offeso qualche volta”. L’umiltà di questa donna, che è profondamente cristiana, mi è rimasta impressa nella memoria e nel cuore.

Stasera abbiamo consegnato le pagelle della scuola serale.

Rivedendo i vari registri dei professori ho trovato varie cosette, e ho provveduto a farle notare ai responsabili. Una maestra in particolare mi ha stupito per l’umiltà con cui ha riconosciuto i suoi sbagli.

Il prof. Victor mi ha firmato la richiesta di cambiare scuola. Ho dovuto irrigidirmi con lui perché all’ultimo momento ha cominciato a dirmi che no, che i colleghi gli avevano chiesto di rimanere, che lui era disposto…. Dopo tutto l’anno che ci ha messo a perdere e che un sacco di giorni non è venuto e il resto dei giorni è arrivato sempre con tra mezz’ora e un’ora di ritardo, non ho potuto dirgli di sì. Lui deve essersene reso conto e ha accettato di firmare.

Dovrebbe andarese anche il maestro di inglese, che ha difficoltà a rapportarsi con la popolazione studentesca più giovane.

Domenica pomeriggio abbiamo fatto l’attività di settore prevista dal piano pastorale.

Il tema era “Io sono una persona importante”, e si basava sul fatto di valorizzare il nome di ciascuno e le eventuali foto che ognuno poteva portare.

In ognuno dei settori si sono fatte celebrazioni in vari posti. Le celebrazioni più affollate hanno avuto una sessantina di presenze, quelle meno una ventina.

La gente che ha partecipato è stata entusiasta, anche perché in tutti i settori si sono organizzati per offrirgli un piccolo “brindisi”, naturalmente non alcoolico.

Le équipe di settore hanno lavorato tutte con un buon grado di impegno, i giovani delle équipe si sono occupati soprattutto di fare qualche scenetta, con ottimi risultati.

Si può dire che il messaggio è arrivato, e l’impressione è che è rimasto un buon ricordo dell’attività, il che dovrebbe aiutarci a far meglio quella di luglio.

Grazie, Signore!

Non sono potuto andare al mare con i giovani del coro per la coincidenza con la consegna delle pagelle della scuola primaria.

Ho chiesto a Lorenzo di andarci con loro, e c’è andato volentieri, e stasera mi ha detto che ha passato una bella giornata, stando molto in acqua e giocando con i ragazzi, soprattutto divertendosi a fare il bagno sotto la pioggia!

Oggi è stato il giorno delle pagelle.

Di mattina e di pomeriggio c’era una marea di studenti – bambini e ragazzi – che venivano a vedere e a ricevere nella pagella l’esito dell’anno scolastico.

Da parte mia ho potuto risolvere qualcuno degli ultimi problemi, soprattutto con i bambini di prima e di seconda indietro con la lettura e la scrittura.

Ho anche avuto il tempo di rivedere i registri della scuola serale, trovando varie cosette da correggere, e le ho comunicate in serata ai rispettivi maestri.

Ad alcuni bambini che conosco ho chiesto che mi facessero vedere la pagella, e ho approfittato per far loro i complimenti e per invitarli a fare meglio.

Siomara è una delle nostre maestre della scuola serale, una brava maestra direi.

Due mesi fa ha partorito. Dopo poche settimane il bambini non ha più voluto il seno, così Siomara ha cominciato a dargli il latte dal biberon.

Venti giorni fa il seno di Siomara ha cominciato a gonfiarsi e a dolere fortemente.

Tra un dottore e un altro le han prescritto calmanti antinfiammatori, e rimandata a qualche giorno più tardi per vedere l’evolversi della cosa e capirci meglio.

Sabato, l’altro ieri, il dolore era tanto forte che Siomara è andata di corsa all’ospedale. La cosa doveva essere grave, se ieri, domenica, l’hanno operata d’urgenza.

Sembar che il motivo dell’infiammazione sia che il seno ha continuato a produrre il latte, invece di smettere come avrebbe dovuto. Da qui il gonfiore. L’infiammazione, che si è estesa anche alle spalle e ha preso le ghiandole dell’ascella, non mi è ancora chiaro a cosa fosse dovuta.

Oggi pomeriggio sono stato a trovare Siomara all’ospedale. Dal suo modo di esprimersi si capiva che si sentiva uscita da un incubo tremendo.

Il decorso post-operatorio – le hanno asportato il latte accumulato e le parti infette – sembra ottimo, tra qualche giorno dovrebbe tornare a casa.

Stamattina, nella messa delle sette, abbiamo accolto ufficialmente il nuovo diacono Marcial.

Ha svolto le sue funzioni, leggendo il vangelo, incensando, facendo le sue monizioni, distribuendo la comunione.

Alla fine c’è stato il lungo rito dei saluti e ringraziamenti, piacevolissimo.

Marcial ha voluto chiamare vicini a sé sua mamma e suo papà e i suoi fratelli (ce n’erano quattro, mancavano due). Li ha ringraziati per il dono della vita e per essergli stati vicini.

Ha anche ringraziato don Lino, che per primo lo ha valorizzato nella parrocchia, e ha speso qualche parola anche per me.

Naturalmente ha ringraziato il Signore Gesù, dal quale si è sempre sentito amato.

Uscendo, è stato assalito dall’abbraccio della gente!


Edilenia con suo marito Andrés e suo figlio Yojansel

Ecco la foto della famiglia di Marcial con la torta.

Ci sono i figli Jorlin, Antony e Anyeli, e i quattro fratelli e sorelle.

Il papà e la mamma sono rispettivamente il quarto e la sesta da destra.

La terza da destra è sua moglie Germania


Edilenia con suo marito Andrés e suo figlio Yojansel

Edilenia ci ha fatto felici tutti partecipando all’ordinazione di Marcial con suo marito Andrés e con il suo figlioletto Yojansel di due anni.

Grazie, Edilenia, di cuore!


Marcial ordinato diacono!

L’ordinazione di Marcial e degli altri 25 diaconi permanenti è stata fatta oggi pomeriggio in un palazzetto dello sport al coperto (e con aria condizionata!).


Il gruppo di Santa Margarita!

Naturalmente il nostro gruppo era il più numeroso! di 800/1000 presenti, un centinaio erano della nostra parrocchia.

In realtà speravo che venisse più gente, ma va bene così, il sabato pomeriggio non è un momento facile, per molti è il giorno del bucato, del parrucchiere, ecc.

Durante la celebrazione varie volte hanno fatto i nomi dei candidati e delle parrocchie, e ogni volta era un applauso scrosciante!


Marcial si riveste della dalmatica!

Il cardinale abbraccia Marcia

Particolarmente toccante è stato il momento della preghiera consacratoria e dell’imposizione delle mani.

Subito dopo, il sottoscritto ha provveduto a vestire Marcial con la stola e la dalmatica.

C’era poi il momento dell’abbraccio con il vescovo e con gli altri diaconi permanenti, ho approfittato e mi sono infiltrato anch’io!

Seguiva, secondo il rito, la consegna del vangelo: il diacono è ministro della parola, e predica, soprattutto nell’omelia della Messa.


Marcial riceve il libro dei vangeli

Il gruppo dei nuovi diaconi!

Al termine del rito, tutta la gente è scesa dalle gradinate ed ha letteralmente assalito Marcial, abbracciandolo da tutti i lati. Marcial si vedeva visibilmente felice e commosso.

Al ritorno, la festicciola nel salone della scuola. Tutti i settori hanno fatto o detto qualcosa: una poesia, un canto, ecc.

Non poteva mancare la grande torta finale!

A causa della consegna delle pagelle della scuola primaria, che sarà dopodomani, non posso andare alla gita del coro.

Peccato, mi sarebbe piaciuto. Sono ragazzi con cui si sta bene (nonostante i conflitti), e la gita era un’occasione per rasserenare ancora di più i rapporti.

Il Signore troverà il modo di darmi altre occasioni!

… Marcial sarà diacono!

L’ordinazione è prevista alle quattro, e penso che della parrocchia andrà un bel gruppo: ogni settore si cercava i suoi mezzi di trasporto.

Stasera abbiamo vissuto una bella vigilia di preghiera in preparazione all’ordinazione di Marcial.

L’hanno preparata i seminaristi, molto bene, alla fine ho fatto loro i complimenti pubblicamente.

Non c’era tanta gente, una pioggia insistente ha scoraggiato molti.

Alla fine della messa ho chiesto di dire due parole alla madre di Marcial, che è venuta dal campo per l’occasione, ha detto poche parole ma molto belle.

Stamattina ho dedicato un po’ di tempo a rivedere le pagelle, che saranno consegnate agli studenti lunedì.

Matilde o Miguel me li passano dopo che li revisionano, ma quattro occhi vedono meglio di due, e di fatto mi aiuta a rendermi conto di che criteri usano i vari maestri per promuovere o bocciare.

Quest’anno in particolare mi sono reso conto che ci sono parecchi bambini che alla fine della prima, e, peggio, alla fine della seconda, non sanno ancora leggere e scrivere, e vedo che alcuni dei maestri li promuovono!

Così ci siamo riuniti con Miguel e Matilde, e abbiamo pensato di condizionare queste promozioni al fatto che prima dell’inizio del nuovo anno i bambini abbiano migliorato. Cioè al fatto che i genitori gli stiano dietro o li mettano a un doposcuola. Diversamente dovrò impormi che quei bambini ripeteranno l’anno.

È triste poi rendersi conto che in terza alcuni bambini non leggono e/o non scrivono. Ma bisogna prevenire, non piangre dopo.

Stasera, con Marcial e Germania, siamo stati a casa di Edilenia.

Venivamo dal retiro a Schönstatt, ed è stato molto bello l’incontro con loro.

Ho trovato molto piacevole anche la figura di suo marito, Andrés.

Andrés non è battezzato, e la sua famiglia è evangelica. Lui non è gran ché niente, e per questo Edilenia, che è stata sempre cattolica, e che tra l’altro prima che si sposassero in comune faceva la comunione, spera che si battezzi nella chiesa cattolica, in maniera che sia tutto più facile.

E devo dire che stasera l’ho visto ben disposto.

Tra l’altro ci hanno mezzo promesso che verranno all’ordinazione di Marcial, sabato pomeriggio. Io ho sbulaccato e ho mezzo promesso a Edileni il pomeriggio di domani libero. Spero che lo possiamo fare. E spero soprattutto che all’ordinazione sentato e vedano tutti e due la bellezza della nostra chiesa cattolica!

Sapete che sabato Marcial sarà ordinato diacono. Germania è sua moglie, sono felicemente sposati da una decina d’anni.

Oggi pomeriggio me li sono portati alla Victoria, al santuario di Schönstatt, per fare qualche ora di ritiro.

È stato veramente bello, un po’ per la bellezza del posto (c’è un giardino molto ben curato), un po’ per l’accoglienza delle suore che non ci hanno fatto mancare succo di frutta e alcune fette di torta.

Ma soprattutto è stato bello perché sono venute fuori molte cose carine: la dottrina della chiesa sui ministeri, che più la approfondisco più mi piace; le esperienze che tanto io come Marcial e Germania abbiamo condiviso; il silenzio ricco di preghiera del posto.

Alla fine non era in programma la Messa, ma le suore ce l’hanno chiesta perché il padre Eligio non c’era e rimanevano senza. Durante questa Messa ho approfittato per chiedere a Marcial e Germania una testimonianza nell’imminenza dell’ordinazione, e devo dire che nonostante li abbia presi di sorpresa se la sono cavata molto bene. Bravi!

Sabato pomeriggio sarà l’ordinazione. Non dimenticatevi di pregare!

Grazie all’acqua che è caduta oggi più riprese, la temperatura è oggi più fresca.

Invece dei 32º dei giorni scorsi siamo oggi a 23º. Una bella differenza.

Stanotte si dorme bene. Uauuuu!

10:04 pm

Messa saltata

Oggi pomeriggio dovevamo avere la messa di inaugurazione di una comunità de Los Cazabes.

Un’aquazzone violento mi ha motivato a rimandarla a una delle prossime settimane.

D’altronde non ci sarebbe stata neanche Antonia, la responsabile del settore, che è una presenza ben necessaria per dare continuità alle cose.

Stasera ho fatto una riunione con i maestri della scuola serale.

È per me una cosa pesantissima decidere queste riunioni, perché si cominciano praticamente alle sette di sera e finiscono per lo meno verso le nove.

Ho dovuto riconoscere, visto che ognuno parlava delle sue fortezze e debolezze, che quest’anno non mi sono dedicato come dovevo alla scuola serale.

In realtà mi sono tenuto un po’ ai margini per dare modo a Germania, la nuova direttrice, di farsi le ossa e di fare esperienza.

Germania in realtà è un carattere mollo, e nella riunione qualche maestro gliel’ha rinfacciato. Io ho evitato di aggiungere ulteriore legna la fuoco, anche perché Germania ha fatto fatica per farsi accettare e non posso farle mancare il mio appoggio.

Mi ha colpito invece che Victor, il maestro evangelico che in più occasioni si è dimostrato irresponsabile, inaffidabile e bugiardo, ha parlato di sè dicendo che “meglio di così non potevo fare”. Non ha voluto o saputo riconoscere che è mancato molti giorni al lavoro, senza permesso né niente, per sfizio, e tutti gli altri giorni è arrivato con un ritardo madornale. Non ho detto niente al riguardo perché Victor sicuramente non lavorerà con noi l’anno prossimo, come lui stesso ha chiesto.

Si è pensato di caratterizzare ancora di più per l’anno prossimo la nostra scuola serale come una scuola per adulti (quest’anno la maggior parte erano adolescenti), insistendo sulle caratteristiche di sicurezza, energia elettrica permanente, tranquillità. E facendo forza anche sul fatto che, a Dio piacendo, per l’inizio dell’anno prossimo dovremmo avere il nuovo laboratorio di informatica funzionante.

10:01 pm

Un tigre morto

L’altro ieri sera la polizia ha ammazzato un tigre, cioè un delinquente, ladro, ecc.

Stasera è cominciato il novenario, naturalmente per la strada, perché sono arrivati un 500/600 tigre.

Chiaramente, secondo la spiegazione di uno di loro, “a ‘sto tipo gli piaceva divertirci, quindi noi lo ricordiamo divertendoci”.

Senza nessun problema hanno messo un altoparlatone in strada, musica e birra a tutto spiano.

il mondo è bello perché è vario!

9:59 pm

Maribel

Stasera sono stato a casa di Maribel Tolentino.

È una giovane signora sposata in chiesa 5 anni fa, con tre bellissimi bambini.

È animatrice di comunità di base, ha fatto il ritiro di evangelizzazione e appartiene a una comunità apostolica.

Per via del marito, che ha cambiato lavoro ed ha dei colleghi evangelici, ed è andato alcune volte a una chiesa evangelica, anche lei, forse in un momento di stanchezza, o di sconforto, o di disincanto, è andata. Per un mese ha ascoltato le loro prediche.

Risultato: un inizio di lavaggio del cervello. È confusa perché gli evangelici le hanno detto che il suo battesimo da piccola non è valido e si deve (ri)battezzare. E che deve convertirsi. E che non ci possiamo fare il segno della croce.

Mi ha accolto bene, e sono riuscito ad entrare su qualcuno di questi argomenti perturbanti.

Ho cercato di rispondere alle questioni prettamente evangeliche, e di spiegare che la chiesa cattolica è la nostra madre e che non ha senso abbandonarla e cercarci un’altra madre.

Alla fine mi ha promesso che sarebbe tornata alla Messa e alla comunione, e anche alla comunità apostolica, ma senza porre data.

Mi ha chiesto di pregare per lei, e lo farò senz’altro!


A Comate

Con i seminaristi vecchi e prossimi della parrocchia siamo andati al fiume, a Comate, vicino a Bayaguana.

Siamo arrivati al mattino all 9 e mezza, e c’era una tranquillità formidabile: poca gente, niente musica.


Tuffo

Abbiamo giocato nell’acqua praticamente fino alle 11, ora in cui abbiamo staccato per fare una chiaccherata sull’origine dei vangeli.


La chiaccherata di Lorenzo

Dopo pranzo è venuto don Lorenzo, a fare un’altra chiaccherata sulla sessualità e la maniera di viverla da parte dei consacrati.

Tutti e due i temi sono stati ben recepiti, mi sembra.

Purtroppo in tarda mattinata è cominciata ad arrivare molta gente, compreso un gruppo di parrocchia con il padre Tony, e di lì a poco hanno acceso la musica, forte naturalmente come sempre.

Ci siamo divertiti abbastanza, soprattutto tuffandoci e bagnandoci sotto le molteplici cascatelle di cui è ricco il posto.

Se venite qui a Santo Domingo devo portarvici!

Oggi a mezzogiorno ha telefonato Paola.

Mi ha fatto molto piacere.

Ultimamente si è rotta un braccio in un incidente automobilistico, ce l’ha ingessato.

Le ho detto che venga a riposarsi e a fare la convalescenza qui, ma si è messa a ridere…

10:38 pm

Caldo

Da quindici giorni fa abbastanza caldo: sui 31-33 gradi.

La settimana scorsa era anche molto umido, e quindi soffocante, perché pioveva spesso. Ora l’umidità grossa se n’è andata, ma rimane il caldo.

Per almeno quattro mesi sarà così.

Domani andiamo in gita con i tre seminaristi attuali (Heriberto, Willy e Miguel Ángel) e i tre prossimi (Elvis, Brondy e Franklin).

Andremo a un fiume, sperando di trovare nell’acqua un po’ di fresco. Ultimamente fa abbastanza caldo e si suda tutto il tempo.

Penso di fare due momenti di riflessione:

  • uno al mattino, ragionando un po’ su come sono nati i vangeli; lo farò io;
  • un’altro al pomeriggio, con Lorenzo, a cui ho chiesto di fare una chiaccherata su come possiamo vivere la affettività come persone celibi consacrate.

Vi saprò dire!

Stasera, quando Juan Luis è tornato dal ritiro per i candidati diaconi, ho parlato con lui abbastanza a lungo, quasi un’oretta.

Era da un po’ che non parlavamo. L’ho visto abbastanza sereno.

Se vi ricordate, Juan Luis sta preparandosi per il diaconato permanente, ma ho deciso che aspetti un anno prima di ordinarsi perché pastoralmente non è ancora maturo.

Così in quest’anno si potrà dedicare, libero ormai dal corso teologico, a fare pratica di catechista, animatore, responsabile di settore.

Alla fine il numero dei catechisti non è aumentato.

Le presenze di oggi si sono assestate sui 50, contro i 45 di ieri.

C’è tutta una fetta di catechisti che non si è fatta viva, né ha mandato a dire niente… apparentemente non gli interessa continuare?

Comunque il corso è stato bello. Suor Josefina, la nuova responsabile diocesana della catechesi, ha partecipato tutto il tempo, e ha dato molto amore ai nostri catechisti. Tra l’altro anche con me ha avuto lodi che forse me le meritavo, forse un po’ esagerava. Ma devo ringraziare il Signore perché anche questi zuccherini mi aiutano a fare bene il lavoro.

Stamattina Ángel Ramón è morto.

Una parente che è della comunità mi ha confermato che è stata cirrosi dovuta al bere.

Signore, accoglilo tra le tue braccia!

Oggi e domani stiamo avendo il corso per i catechisti.

I catechisti dell’anno scorso, più qualche nuovo che è apparso, sono in tutto circa 105. Ma devo fare un repulisti, perché molti di loro a questi incontri non si vedono mai, e non voglio accettare questa situazione. Meglio meno catechisti, ma che so che si formano.

Comunque oggi ce n’erano 45/50, hanno lavorato dalle 9 e mezza a mezzogiorno e mezza, e dalle 2 e mezza alle 4 e mezza.

I temi sono stati interessanti, e domani lo saranno ancora di più, perché ci sarà la dottoressa Dionisia che affronta sempre i temi della sessualità, prevedo che ci saranno vari giovani in più.

Sono stato da Ángel Ramón per celebrare l’unzione dei malati, l’ho trovato molto peggio di martedì.

Era in uno stato di semi incoscienza, anche se con gli occhi aperti.

In tutto il tempo della celebrazione dell’unzione non ha dato segno di rendersi conto di quelli che facevamo.

La figlia e la moglie, con un amore grandissimo, gli facevano aria per alleviare il calore.

Ho potuto sapere che quello che ha è una cirrosi epatica con complicazione a reni e polmoni.

Rimaniamo in preghiera. Il Signore può fare di tutto!

La messa di inaugurazione della nuova CEB nel Chimbú è stata speciale.

All’inizio della messa c’erano più bambini che adulti. Nella predica ho dovuto inventarmi qualcosa come un gioco quiz, in cui alternativamente vincevano i bambini o gli adulti. Alla fine ho fatto vincere naturalmente i bambini.

Dentro al quiz sono riuscito a trasmettere la necessità del catechismo e di partecipare alla Messa domenicale per i bambini. E agli adulti ho cercato di trasmettere la bellezza di lavorare per il Signore.

Alla fine della Messa poi, ho chiesto ai nostri tre seminaristi di parlare un po’ dell’anno trascorso in seminario, e poi la gente ha fatto loro una raffica di domande.

Ne è venuto fuori un momento molto bello di catechesi vocazionale, in cui tutti, bambini e adulti, erano come catturati.

Stamattina sono andato a cercare le piastrelle per le classi del liceo.

Metterci le piastrelle è una necessità perché i paviementi di cemento liscio sono tutti pieni di buchi e bisognerebbe comunque aggiustarli, facendo un “tapullo”.

Sono riuscito ad arrivare alla fabbrica, e dovrebbero farmi avere un prezzo buono. Devo fare richiesta con una lettera, e secondo quando mi hanno detto potrebbero anche farci una donazione.

10:07 pm

Due malati

Dopo la Messa di inaugurazione della Comunità sono andato a visitare due malati.

Il primo aveva la mascella gonfissima. Qualcuno mi ha parlato di un’infezione risalente a due mesi fa, e dovuta all’estirpazione di un dente del giudizio. Mmmh… a me sembrava un tumore alla mascella. Era un uomo abbastanza giovane, si è confessato e ha ricevuto l’unzione. Ha anche promesso che si sposerà presto.

Il secondo in realtà non l’ho visto, perché era andato in città a fare una commissione. Boh, che malato è?

Oggi pomeriggio abbiamo inaugurato una nuova Comunità Ecclesiale di Base.

L’ora della Messa era alle 5, e c’era poca gente. Tra una cosa e l’altra non abbiamo cominciato prima delle 5 e mezza, e a quell’ora c’erano una quarantina di persone!

È stata l’occasione per varie cose belle:

Ho potuto predicare sulla necessità di farci carico dell’opera di evangelizzazione.

Quattro nuovi animatori si sono offerti per lavorare con le CEBs.

Ho conosciuto la famiglia di Emiliana, la padrona della casa dove si dà la CEB. Li conoscevo abbastanza, soprattutto il marito (si sono sposati qualche anno fa), ma mi mancava conoscere meglio i figli.

Una di loro, Glenny, l’avevo vista varie volte, perché è maestra nel collegio di Elena Santana, ma non avevo ancora messo a fuoco che era figlia di Luis ed Emiliana. Ed è una ragazza buona, ma, a suo stesso dire, pigra per venire a Messa. Sono riuscito a parlarle in disparte e mi ha promesso che farà lo sforzo di partecipare tutte le domeniche.

Grazie, Signore.

… a cui in realtà di 4 giorni ho partecipato a uno e mezzo.

Stamattina c’era un prete di Santiago de los Caballeros, a parlare dell’Eucaristia dal punto di vista liturgico.

Sono arrivato tardi e me ne sono andato presto. Ma non credo che mi sono perso molto.


Un momento della Messa

Questa settimana abbiamo la settimana di formazione permanente dei preti.

Lunedì non sono andato perché non lo sapevo, ieri avevo delle commissioni urgenti da fare, oggi sono andato e domani andrò pure.

Il tema è quello dell’anno: l’Eucaristia, vista nei suoi vari aspetti.

In mattinata il padre Martín, un gesuita tedesco, ha spiegato la transustanziazione, dettagliando come si è arrivati a questa parola, cosa significa, e come si può esprimere oggi quello che la transustanziazione significa. Mi è piaciuta la spiegazione di quello che intende sant’Agostino quando dice, sul trasfondo della cultura neoplatonica, che la Eucaristia è il simbolo di Cristo.


Al lato del padre Javier durante la formazione

Nel pomeriggio un carmelitano spagnolo ha parlato della spiritualità dell’Eucaristia. Mi ha colpito in particolare l’insistenza sul fatto che la celebrazione della Messa deve diventare il centro della vita, ed essere relazionata con la vita.

Dopo le conferenze c’era la Messa. Ho avuto un momento di indecisione, mi fermo o non mi fermo. Poi ho pensato che non aveva senso partecipare a un corso di formazione sull’Eucaristia e non partecipare con i compagni preti alla celebrazione eucaristica. E di fatto mi è piaciuta molto quella Messa. Ho anche accompagnato due canti con una chitarra a cui mancava una corda.

Invece ho potuto avere il materiale della conferenza di ieri mattina, che è stata fatta dal padre Victor Masalle, che è il rettore del seminario. Ha studiato Bibbia a Roma. Il tema era le parole dell’Ultima Cena, spiegate nei dettagli del loro ricco significato. L’ho letto stasera, l’ho trovato molto interessante, con varie questioni che non avevo mai trovato in nessuna pubblicazione che ho letto.

La giornata è stata bella, mi ha entusiasmato, e domani ci ritorno.

10:16 pm

Un uomo malato

Stamattina mi hanno portato da un malato.

Era un uomo che conoscevo, era un messaggero della ditta che ci fa la manutenzione della fotocopiatrice.

Me lo ricordavo ben in forma, mezzo grasso.

Adesso è magro, ma con la pancia gonfia. Deve avere qualcosa come un tumore.

Mi aveva mandato a chiamare. Anche se non veniva a Messa, mi vedeva, o meglio, ci vedevamo volentieri. L’ho sempre visto come una persona semplice e positiva.

Quando mi ha visto gli si sono bagnati gli occhi dalle lacrime. Poi si è confessato e insieme a vari fratelli della chiesa abbiamo pregato per lui.

I giorni prossimi devo andare per celebrare la Unzione dei Malati.

Ho riconvocato per oggi la riunione dei catechisti giovani, ma, ahimé, di una ventina ne sono venuti solo quattro.

Non so manco io cosa fare. Da un lato gli direi che non possono più fare i catechisti… Devo trovare una soluzione più costruttiva.

Signore, illuminami!

Il servizio diocesano del piano pastorale ha partorito un bel librettino con tre incontri per le CEB sul tema mensile del piano pastorale.

È ben fatto, e ce lo siamo gustati alla riunione degli animatori.

Insiste sul fatto di essere coscienti dell’importanza della propria persona e delle proprie qualità.

Ho portato stamattina al ministero dell’educazione la richiesta di una biblioteca.

Il funzionario a cui ho consegnato la richiesta mi ha parlato di un tempo di consegna di qualche mese.

Speriamo bene! Se arriva, la biblioteca sarà utilissima, soprattutto per il fatto che né professori né studenti leggono niente!

Stiamo facendo i preparativi dell’ordinazione diaconale di Marcial, sarà sabato 25 alle 4 di pomeriggio.

Al ritorno alla parrocchia faremo una specie di ricevimento nel salone della scuola. La famiglia preparerà qualcosa, e la maggior parte sarà a carico della parrocchia.

Stamattina sono riuscito a finire la lettera al popolo di Dio.

Mi sono dato da fare per cercare immagini appropriate, e mi sembra che mi sia venuta decente.

Oggi pomeriggio devo andare per stamparla: 10,000 copie, tante come le famiglie della parrocchia!

Ieri abbiamo avuto tutto il giorno problemi con la connessione a internet.

Il server del provider aveva problemi (virus? crash del disco?), la giornata di domenica non gli è bastata per risolverli. Oppure i tecnici non sono andati a risolvere perché era giorno di festa!


La cappella quasi finita

Oggi si sono continuati i lavori della cappella.

C’era una squadra di una quindicina di persone.

Si è terminato di mettere la lamiera del tetto, e si è cominciato a preparare per fare il pavimento.

Rimangono da fare, oltre al pavimento, le porte e le finestre. C’è anche da aggiustare una parte della lamiera del tetto che è stata messa troppo male. E ci sono dei pali di rinforzo che sono da schiodare e rinchiodare perché sono tutti storti!

Oggi è stata la seconda domenica del Ritiro di Evangelizzazione.

In tutto lo hanno terminato una trentina di persone. Poche, rispetto ad altri ritiri. Però probabilmente avremo la possibilità di aiutarli meglio a continuare il cammino.

Ho avuto la possibilità di celebrare con tutti la Riconciliazione sacramentale. In realtà una buona parte di loro sono conviventi e quindi non possono ancora ricevere l’assoluzione.


Il gruppo che ha fatto il Ritiro di Evangelizzazione

C’erano anche un giovane e una donna non battezzati. Normalmente diciamo loro che si battezzino prima di fare il Ritiro, in maniera che con il ritiro si rinforzi la catechesi battesimale.

Alla fine c’è stata l’accoglienza alla Messa.

Questa volta siamo riusciti a fare una cosa carina. Abbiamo invitato i familiari per la ora della Messa. Poi, quando le persone del ritiro sono arrivate in chiesa, abbiamo chiamato, uno per uno, i rispettivi familiari, ai quali avevamo dato un piccolo mazzetto di fiori, con l’idea che li regalassero al loro parente. La cosa è riuscita molto bella, e alla fine ci siamo anche scattati una bella foto!!!!

Stiamo partorendo la prima lettera al popolo di Dio.

Pensavo fosse più facile, e pensavo che i giovani che abbiamo chiamato a componerla si sarebbero mossi più a loro agio.

Praticamente mi tocca farla a me. Ma forse va bene, così mi rendo conto delle difficoltà e posso dare i dovuti ragguagli.

Oggi sto aggiornando il linux ubuntu della segreteria del liceo.

Non so perché mi si è impiastricciato tutto, forse perché il cdrom non funzionava bene e non mi leggeva bene il disco.

Dopo vari upgrade/downgrade di pacchetti critici la cosa è andata a posto.

Tra ieri e oggi si sono confessate una parte delle persone che stanno facendo il Ritiro di Evangelizzazione.

In varie persone ho visto un salto di qualità, la disponibilità a mettersi in discussione e a cambiare: benedetto il Signore!

Nel pomeriggio di oggi ho anche avuto le prime confessioni dei bambini del settore San Ramón (i campos): sono venuti quasi tutti, e, a differenza del sabato scorso, puntuali.

La difficoltà più grande dei bambini di là è la Messa domenicale, a causa della grande distanza dal centro parrocchiale. La Messa nel settore si fa due/tre volte al mese.

9:31 pm

Gaffe risanata

Oggi pomeriggio sono riuscito ad andare a casa di Jorge e Morena, per chiedere scusa per quello che è successo con la Messa di ieri.

Morena non c’era. Jorge mi ha accolto molto affabilmente, in maniera non affettata ma sincera, e al presentare le mie scuse ha risposto sorridendo: “Se il Signore l’ha permesso ci sarà una ragione”.

Jorge è una persona splendida, molto generosa. Lino l’aveva fatto ministro, cosa che lui poi aveva rifiutato, e si era un po’ ritirato, per alcuni anni, dalla vita di chiesa. Due o tre anni fa è ritornato, ma ho paura di chiedergli che si prende un impegno, un po’ perché lavora fuori città e quindi gli rimane difficile dare continuità alle cose, un po’ perché a volte appare incostante: dimostra di primo acchito un gran entusiasmo, pero che dura poco.

Comunque oggi si è rivelato un gran signore.

Grazie, Signore!

Stamattina ho potuto rinnovare il permesso di residenza nel paese.

Me l’hanno dato per altri due anni.

In due ore e mezza ho fatto tutto, senza necessità di ritornare.

Il paese sta facendo progressi (almeno in questo)!

Oggi pomeriggio sono stato con altra gente della parrocchia a fare le condoglianze a Teresa.

Teresa lavora come donna di pulizia nel nostro consultorio, praticamente da quando si è iniziato. Inoltre è ministro dell’Eucaristia e animatrice di comunità.

È sempre stata molto timida, e solo ultimamente, soprattutto dopo che ha fatto il ritiro di Evangelizzazione, si è sciolta un po’ di più.

Lunedì mattina le è morto il papà, che aveva un’ottantina d’anni, a Villa Mella. Non ho potuto andare il giorno della sepoltura, e così ci siamo organizzati un gruppetto e siamo andati oggi.

Tutti i giorni, per nove giorni, si fa un incontro di preghiera in casa del morto, e l’ultimo giorno si fa una preghiera più solenne.

La seconda Messa di oggi pomeriggi l’ho celebrata alla Victoria, che è una cittadina a 15 km da qui.

Il padre Eligio, il parroco, è un uomo molto forte, spiritoso, e trascinatore.

Per la novena del patrono invita sempre i preti della zona a celebrare le varie messe.

Sapendo che ieri sera è andato Lorenzo ed è tornato alle nove e un quarto, ho prevenuto la cosa dicendogli che avevo fretta. Sono riuscito così ad arrivare a casa un’ora prima!

La cosa più triste è che non c’era la luce, e non hanno né inversore né generatore. Così ho detto la messa senza microfono, e con un’assemblea composta almeno da 300 persone.

Ho gridato nella predica, e un po’ anche nel vangelo, ma il resto ho economizzato la voce.

9:38 pm

Gaffe

Una gaffe si può fare in vari modi, ad esempio saltando una Messa!

Stamattina Morena e Jorge, che sono una coppia abbastanza ben integrata nella parrocchia, venivano a Messa con il resto della famiglia per ringraziare il Signore per la laurea della loro figlia Fianmy.

E si erano premurati di invitare il padre Abraham, il quale ha detto loro che avrebbe partecipato.

Forte di questo, visto che avevo già due messe nel pomeriggio, mi sono programmato per arrivare là alla fine della Messa per fare gli auguri e salutare, e approfittare in questa maniera un’ora di sonno in più.

Ho anche detto a Lorenzo di non andare, visto che aveva un’altra Messa di pomeriggio.

Il problema è stato che non si è visto neanche il padre Abraham, non so perché. O meglio, mi immagino, conoscendo un po’ la cultura dominicana: suppongo che Abraham ha detto qualcosa come “cercherò di andare”, sapendo che sarebbe stato poco probabile la sua presenza.

Purtroppo però la cosa si è rivelata tragica, perché oltre a Morena, Jorge, Fianmy e i 5 fratelli e sorelle sono intervenuti una trentina di altri parenti, e tutti sono rimasti a bocca asciutta.

Qui si direbbe: “Meté la pata”, cioè ho inciampato, sono andato a finire per terra.

Domani devo cercare di andare a casa loro a spiegare l’accaduto.

Oggi pomeriggio abbiamo inaugurato con la Messa un’altra Comunità Ecclesiale di Base.

È a Ponce, settore Altagrazia, in fondo, vicino al Parco Mirador Norte.

Si sono radunate un centinaio di persone, ho approfittato per dare vita alle iniziative per il piano pastorale, e anche oggi ho fatto l’appello per i nuovi animatori: ne sono usciti due! Matilde, che è la responsabile del settore, le metterà a lavorare in qualche comunità esistente, in attesa che nascano delle nuove.

1:57 pm

Imbrogliato

La ditta che mi ha fatto il filtrante sembra che mi abbia imbrogliato: mi ha fatto pagare 10,000 pesos, facendomi credere che un filtrante così si paga 20/30,000 pesos.

Invece oggi ho chiesto a un’altra ditta e mi ha parlato di 7/8,000 pesos.

Grrrrrrr…

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la Messa di inaugurazione di una Comunità Ecclesiale di Base (CEB), la comunità Nuevo Renacer (“Nuova Nascita”).

Nella parrocchia ne abbiamo una sessantina, e sono all’interno del piano pastorale che portiamo avanti il primo punto di ingresso alla vita della chiesa, soprattutto per quelli che vivono lontano dal centro parrocchiale.

Questa CEB si era aperta già alcuni mesi fa, ma per altri impegni parrocchiali non si era potuto inaugurarla.

Alla Messa hanno partecipato una cinquantina di persone, molte di loro vicini o membri di altre comunità. Quelli della comunità Nuevo Renacer erano un dieci/dodici.

La cosa più bella è stata la testimonianza di una delle due animatrici, che ha parlato di come un anno fa ha deciso di diventare animatrice.

Ho approfittato per chiamare quelli che si sentivano di fare questo servizio: si sono fatti avanti in quattro, che ora cominceranno a venire alla riunione settimanale degli animatori e a dare una mano a un animatore esperto.

La chiesa continua a crescere, grazie a Dio!

Francesco, el cachimbo, come gli dicono qui perché ha sempre in bocca la fedelissima pipa, è arrivato a Santo Domingo stasera alle 7.

Da agosto scorso era tornato a Genova, dove ha sempre varie faccende da sbrigare.

Dovrebbe fermarsi per sei mesi.

Benvenuto alla missione, Francesco!

Stamattina abbiamo rivisto con Teófilo il progetto dell’aula di informatica.

Ne uscirebbe un’aula di informatica grande di circa 80 metri quadrati, un’aula per una classe normale, un’aula di artistica e una sala per biblioteca.

Sopra queste aule faremo un piccolo appartamento per metterci un custode con la sua famiglia.

Teófilo mi preparerà il preventivo nei prossimi giorni.

La Regione Liguria ci ha assegnato un finanziamento che potrebbe coprire il 50/60% della spesa, ma non so ancora a quanto precisamente ammonta.

Quello che so è che quest’aula di informatica è importante ed è da fare alla svelta, in maniera che sia pronta per il prossimo anno scolastico.

9:24 pm

Animatori

Alla riunione degli animatori ho dato il tema settimanale, che visto che estiamo facendo il Ritiro di Evangelizzazione voleva sensibilizzare quelli che ancora non l’hanno fatto.

E poi ho spiegato i passi da fare in preparazione alla prima attività mensile del nuovo piano pastorale. L’attività si svolgerà tra il 24 e il 26, in concomitanza con la solennità della nascita di san Giovanni Battista. Prevede che in casa si faccia una cartolina con le foto e i nomi dei membri della famiglia, e che nel settore si valorizzino ugualmente foto e nomi di tutti quelli che parteciperanno. Poi nella messa della domenica ci sarà qualcuno che farà una piccola testimonianza su quello che l’atto ha significato per lui.

2:17 pm

Incidente

Ieri pomeriggio, uscendo per andare in parrocchia, ho avuto un piccolo incidente con una moto.

Grazie a Dio a me non è successo niente. Il motociclista invece è finito per terra (veniva a velocità abbastanza elevata), e si è fatto un piccolo taglio nella testa.

Con l’aiuto di suor Blessila l’abbiamo subito portato da un medico, che ha dovuto dargli qualche punto.

Il medico ha anche prescritto i raggi alla testa, cosa che abbiamo fatto immediatamente, e che grazie a Dio sono risultati negativi.

Rimane da aggiustargli la moto, che ha l’avantreno completamente strosciato. Devo trovare una persona che mi faccia il lavoro

Il giorno dopo c’è sempre da mettere a posto.

Oggi pomeriggio mi sono passato qualche mezz’oretta aggiustando la lista dei cresimati da mandare in curia. Qui le cresime non si registrano nelle parrocchie, ma in curia.

Altre effetto del giorno dopo: a mezzogiorno abbiamo mangiato gli avanzi della cena con il nunzio. È stata una cena squisita, preparata soprattutto da Lorenzo. E oggi ci siamo goduti gli stessi piatti per la seconda volta!

2:10 pm

Cresime

Oggi pomeriggio avremo le cresime.

Sono una trentina di giovani. Hanno fatto un anno di catechesi, e gli ultimi mesi abbiamo aggiunto un corso specifico di preparazione al sacramento.

Molti di loro vengono al gruppo giovani, e sono abbastanza impegnati.

Nel gruppo ci sono anche Elvis e Brondy, che a metà agosto entreranno in seminario, rispettivamente in prima liceo e nell’anno preparatorio al seminario maggiore.

Elvis è figlio di Bilma, che da vari anni lavora assiduamente nell’Associazione dei Genitori della nostra scuola. Inoltre è animatrice di comunità di base e catechista.

Invece Brondy viene da una famiglia i cui genitori hanno fatto parte per vari anni del cammino neocatecumenale, ma che poi l’hanno dovuto lasciare perché la comunità era troppo distante dalla loro casa. Agripina, la madre, è nostra professoressa di matematica, e il papà, Apolinar, è una persona che sembra rozza ma che ha una fede molto profonda.

Il terzo che entrerà in seminario è Franklin, figlio di Francisco, un animatore di comunità. Entra al primo anno di liceo, e da vari anni è chierichetto.

Questi tre ragazzi sono un dono grande per la nostra parrocchia, e anche per me sono un regalo specialissimo del Signore!

Dopo neanche un anno di lavoro nelle parrocchie di Amparo e Santiago, il padre Federico si prepara a lasciarle.

Il cardinale lo manda a fare servizio in seminario, come formatore e professore.

Federico se ne andrá ai primi di luglio, perché comincia per lui in quei giorni un corso per formatori di seminario, che si terrà in Costa Rica.

Non si sa ancora chi verrà al suo posto.

Stamattina sono andato a dire Messa a Duquesa. Era un po’ ch enon andavo, l’ultima volta avevo mandato Lorenzo.

Dopo la Messa ci siamo seduti, e mi hanno raccontato alcune cose abbastanza preoccupanti.

Sembra che da poco più di un anno si sia formata a Duquesa una “Nazione”, cioè una banda di delinquenti/ladri, mezza invischiata con il satanismo.

Sànchez, l’animatore del gruppo carismatico che vive là, è la persona che rispettano di più, e nonostante questo gli hanno rubato in casa già due volte. Sembra che tutte e due le volte, al lamentarsi lui con i capi della Nazione, hanno dato una saccata di botte ai ladri, che erano di loro. Senza però che gli restituissero quello che avevano rubato.

La gente di Duquesa ha paura, e ha paura di parlare della cosa.

Una donna che era a Messa stava raccontandoci che un suo figlio adolescente da un mese è sparito e non se ne sa più nulla. L’unica cosa che sa è che pochi giorni dopo la sparizione alcuni componenti della Nazione gli hanno portato a casa i vestiti del figlio.

Segno che l’hanno fatto fuori. Secondo Sánchez perché era uscito dal giro.

La polizia? Duquesa è un posto troppo isolato perché la polizia possa fare qualcosa. O può essere che anche la polizia ha paura. In ogni caso ha paura la gente di Duquesa, e in caso di un’improbabile investigazione direbbero ben poco.

Al dire di Sánchez, la gente di chiesa ha una chance di risolvere qualcosa. Come Gesù nel vangelo di oggi, in cui ha chiamato il ladro Matteo con il fascino della sua persona e evitando l’accusa e il dito puntato, così i nostri cattolici cercano di amare i membri della Nazione di Duquesa, non li evitano, li salutano, gli sorridono. Li trattano come persone. Cercano di amarli.

Chi conosce il vangelo sa che questa è l’unica soluzione. E Sánchez e i suoi fratelli sono disposti a portare avanti questa lotta, con la preghiera e il sacrificio.

L’Avvocato dello Stato ha fermato oggi pomeriggio i lavori di costruzione del muro del progetto della Banca Nazionale della Casa.

È triste vedere che i potetnti si fermano solo di fronte alla giustizia!

La Banca con la quale c’è il conflitto con il barrio Mirador Norte aveva assicurato ieri che avrebbero fermato i lavori del muro fino a trovare una soluzione.

Invece oggi stanno continuando a fare il muro, come se niente fosse.

È mala fede!

L’incontro davanti all’Avvocato dello Stato, oggi pomeriggio, è stato tutta un’esperienza.

L’Avvocato ci ha fatto esporre le nostre ragioni, dopodiché ha dato la parola ai rappresentanti della Banca.

L’atteggiamento del Consutore Giuridico della Banca è stato rigido e a tratti sprezzante.

Secondo loro sono nel pieno diritto, avendo ricevuto in donazione quei terreni che sono reclamati dalla comunità.

Ma la cosa tragica è stato quando si è scoperto dal documento di donazione che la terra gli è stata donata realmente, ma per sviluppare un progetto per famiglie povere. Mentre in realtà quello che loro stanno facendo è un residenziale, tant’è vero che stanno costruendo il muro perimetrale per evitare passaggi di ladri vari.

E la cosa più triste è che l’Avvocato dello Stato è la carica a cui tocca difendere i diritti dello stato in materia di terre, e quindi è competente e deve alzare la voce sull’uso contrario al contratto di donazione che la Banca sta facendo della terra del suo progetto.

La Banca ci ha citati per martedì nella loro sede per trovare un accordo.

Ma prima la comunità deve mettersi d’accordo su quale posizione prendere.

Il caso del barrio Mirador Norte, dove la comunità reclama che non se le sottraggano i terreni destinati a servizi ed area verde, è finito ieri sul giornale, il Listin Diario.

A questo indirizzo c’è l’articolo di ieri (puoi vedere la prima pagina del giornale).

Per oggi alle due, tra meno di due ore, siamo convocati davanti al Tribunale della Terra per chiarire le cose.

Secondo le informazioni che hanno i dirigenti comunitari la Banca che sta costruendo il progetto ha ricevuto solo 200,000 metri quadrati di terra, e in donazione, mentre che la Banca sostiene che ne ha comprati 900,000.

Oggi si dovrebbe far chiarezza sulla cosa.

Oggi pomeriggio abbiamo preparato la Solennità del Sacro Cuore con un piccolo ritiro per i membri dell’Apostolato della Preghiera.

Ho cercato di far capire loro come l’amore di Cristo è fonte di molti gesti di amore da parte nostra. E che Cristo trovava la forza per amare nella sua unione obbediente con il Padre. Cosa che fonda anche per noi uno stile di vita cristiana umile e obbediente, ma laboriosa.

Il ritiro ha avuto un’interruzione di un’ora per la visita a un malato grave e perché sulla via del ritorno mi sono trovato il tipo che mi stava facendo il filtrante, il quale lo ha finito proprio oggi pomeriggio, e di conseguenza ho dovuto andare a vedere il lavoro e pagare.

La faccenda del pagamento non mi è piaciuta: eravamo d’accordo che il buco fosse di 36 metri e che il costo sarebbe stato di 10,000 pesos (più i materiali), ma si sono fermati a 15 perché hanno trovato uno strato di sabbia.

A occhio e croce avrebbero dovuto farmi uno sconto, ma si sono rifiutati dicendomi che la cosa più difficile sono i primi 10 metri, e che da lì in avanti si scende come nel burro. Boh… non mi convince tanto, chiederò informazioni per rendermi conto se mi hanno detto la verità.

E tornando al ritiro, la parte finale è stata un’oretta di adorazione eucaristica. Da parte mia mi sono messo a confessare, e l’ho fatto tutto il tempo dell’adorazione e anche mezz’oretta dopo.

Nonostante un leggero mal di testa sono riuscito a far bene tutto: ritiro, malato, pagamento e confessioni. Grazie, Signore!

Oggi pomeriggio, nonostante stessi facendo il ritiro dell’Apostolato della Preghiera, sono andato a dare l’Unzione a un malato nella cañada di Ponce.

Era abbastanza malpreso: anziano, parlava a fatica, non muoveva le braccia, e la testa si muoveva in maniera sembrava involontaria da una parte all’altra.

Ero stato a dargli l’Unzione due o tre anni fa. Ricordo che in quell’occasione avevo conociusto un nipote invalido, in carrozzella, che mi hanno detto oggi che è morto l’anno scorso.

Ho visto anche una ragazzina che dimostra 12 anni, ma che deve averne perlomeno 17, ha già due bambini, il primo l’aveva già due anni fa.

Ho consegnato stamattina al Ministero della Salute la richiesta di autorizzazione per l’ingresso nel paese dell’apparecchiatura oculistica.

La settimana prossima dovrebbero autorizzarla, e poi rimarrà da andare con un inspettore del ministero al porto per ispezionare la cassa.

Naturalmente oltre a queste pratiche con il ministero della salute c’è da fare le pratiche doganali, le comincerò appena mi arriva il BL (Bill of Lading), che è il documento che accompagna la spedizione via nave.

8:58 pm

Comprare

La mattinata me la sono passato a comprare le lastre di lamiera che mancavano per fare il tetto.

Ho cercato anche la lamiera liscia per coprire la parte centrale di spartiacque, ma non l’ho trovata.

9:38 pm

Mancava lamiera

Oggi pomeriggio continuavano la installazione della lamiera del tetto, ma si era già messa tutta.

Così sono dovuto andare di corsa a comprarla. C’è una ditta che me la dà a un prezzo molto conveniente, e tra l’altro ci permette scaricare l’ITBIS.

Però ho sbagliato a fare i conti delle lastre mancanti e domani devo andare a comprarne altre 16.

Ho visto il prof. Wilson, del quale non sapevo più niente, al meno in maniera diretta, dal mese di dicembre.

Mi ha detto che ha capito di essersi comportato male, è pentito di quello che ha fatto e del fatto di essersi messo con William Castillo, dal quale si è allontanato perché ha cominciato ad avere problemi con lui.

Ha anche detto che pagherà i soldi che deve, sia quelli della scuola ai sostituti, sia quelli del prestito.

Non so se la mossa “vincente” per vedere questo cambio è stato il parlare con una sua cognata che è una persona molto seria. Sembra che lei gli abbia accennato qualcosa e che l’abbia fatto riflettere.

Grazie, Signore!

2:05 pm

Viaggio inutile

Alle 11 e mezza di stamattina mi arriva una chiamata che al Ministero dell’Educazione ci danno una tv e un videoregistratore.

La cosa mi puzzava, perché non li avevamo chiesto, ma ho fatto una telefonata per confermare e tutto sembrava corrispondere.

Così sono partito e ho attraversato tutta la città, per sentirmi dire che la tv e il video registratore non erano per noi (Scuola Cattolica Padre Sindulfo), ma per la Scuola Padre Sindulfo Andujar, che è a 5 km da noi, e che spesso e volentieri le confondono.

Mi sono mangiato il fegato, ma ho anche cercato di offrire la cosa al Signore. Come dice il buon don Guiducci: al Signore gliene hanno fatto di peggio!

Stamattina me la sono passata a scrivere lettere.

Tre lettere al Ministero della Salute, per cercare di avvicinare Reny con la sua pasantía, per chiedere il medico pasante per il nostro consultorio, e per richiedere l’autorizzazione a far entrare le apparecchiature per la visita oculistica.

E poi ho scritto anche un documento per la curia: con la faccenda della nuova parrocchia, vogliono una specie di storia della parte della parrocchia dove diventerà una parrocchia nuova. Così l’ho scritta, cercando di ricordare le cose più importanti e significative.

Domani sarebbe bene che la portassi in curia personalmente.