Contributi del mese di Novembre 2004

9:29 pm

Giornata bella!

La giornata di oggi è stata bella:

– Abbiamo potuto parlare e capirci con i professori sull’ora in più che dovevano coprire.

– Abbiamo fatto la riunione con la Associazione di Genitori del Liceo sull’idea dei corsi di Linux.

– Abbiamo visitato la Fondazione Codice Aperto, e sia i tre studenti che il papà che è venuto sono rimasti entusiasti.

– Di pomeriggio nella riunione degli Animatori di Comunità di Base abbiamo lanciato la nuova serie di incontro sulla non violenza.

– Sono stato al novenario della mamma di Féliz, un giovane che prima di “sposarsi” era nel gruppo giovani di Jacagua, e che adesso si sta riavvicinando.

– Infine sono stato alla Celebrazione ella parola del Mercadito (settore Emmaus), dove ho avuto la possibilità di esortar tutti a viverla come un momento per avvicinare le persone alla chiesa.

– Dopo mangiato, ho lavorato una mezz’oretta sull’articolo Liguria di Wikipedia.

Stamattina con una rappresentanza di studenti e genitori siamo andati a visitare la Fondazione Codice Aperto, che offre corsi e possibilità di pratica su computer equipaggiati con linux.

Un 20-30 studenti selezionati faranno un corso di 200 ore che li portarà a essere dei piccoli amministratori di sistema.

Il direttore della Fondazione ha detto loro che potranno trovare lavoro ben pagato, in Codetel o un’altra impresa grande, ancora prima di uscire dal Liceo.

Se la cosa va in porto, sarà bellissimo!

6:27 am

Vacanze

Sarò in Italia in vacanza dal 26 di Dicembre al 21 di Gennaio.

Ho dato stesura finale alla bozza del regolamento per la cooperativa di risparmio e prestiti del nostro personale.

L’ho messa in maniera che siano loro stessi a amministrarsi, sotto la mia supervisione, i loro soldi. Praticamente di quello che ognuno risparmia si presta agli altri, a un interesse la metà di quello che gli chiede la cooperativa nazionale dei maestri.

Se riusciamo a partire credo che diventa una cosa abbastanza vantaggiosa per loro, in termini economici, e anche di semplicità di gestione.

Adesso, con la cooperativa nazionale, se hanno un problema devono partire e andare alla sede, che è in centro, e perdono una mezza giornata, senza contare i soldi del trasporto.

Domani ci daranno un’occhiata, e penso che faranno varie osservazioni.

Gli ho messo anche che gli utili saranno investiti in un fondo di solidarietà per aiutare i maestri quando si ammalano.

Spero che la cosa vada in porto!

Il secondo giorno di questo ritiro è filato quasi senza inconvenienti.

L’unica cosa è che il mangiare invece che alle dodici e mezza èarrivato all’una e mezza, con conseguente ora di ritardo da cercare di recuperare.

In realtà non era un ritiro, ma due, perché il numero delle persone (circa 70) era difficile da gestire tutti insieme. Così c’erano due ritiri in contemporanea, nei due saloni della scuola, ognuno con la sua équipe di proclamatori (3) e accompagnatori (8).

Da parte mia, ho sostituito un proclamatore, Juan Luis, che non ha potuto partecipare. Oggi mi è toccato il tema sul rinnovamento della chiesa in seguito al Vaticano II, e mi ha entusiasmato darlo, me lo sono goduto!

Per il resto, ho passato quasi tutto il mattino e il pomeriggio confessando. Molte di queste persone convivono, per cui non si può dargli l’assoluzione. Però approfitto sempre per vedere che ci siano le condizioni di volere celebrare il matrimonio, e concludo facendogli una preghiera e imponendogli le mani, per chiedere che arrivino presto a mettersi in grazia di Dio.

Al lato di uno dei due saloni, in una stanzetta, l’adorazione eucaristica, dove si sono alternati, mattina e pomeriggio i parrocchiani che hanno fatto i ritiri scorsi.

Alla fine, la liturgia di consacrazione allo Spirito Santo si è dovuta fare alla svelta perché era già l’ora di cominciare la messa conclusiva.

Alla fine della messa ho chiamato i parenti di quelli che hanno fatto il ritiro, perché gli dessero un abbraccio e un bacio. Non ce n’erano tanti, e qualcuno ha avuto vergogna e non è uscito allo scoperto. Ma è stato anche quello un momento molto bello.

Mercoledì sera, dalle 6 alle 8, ci rivedremo con tutti quelli che hanno fatto il ritiro, per ascoltare le testimonianze e organizzare la catechesi che segue.

Vi invito a unirvi con noi, in preghiera, mercoledì alle 6 di sera!

Le nozze di Kenia sono state veramente belle!

C’erano le due famiglie, c’erano molti della parrocchia, soprattutto per l’amicizia con Dany, sua mamma.

C’era parecchia gente della scuola, perché Kenia è segretaria del nostro liceo.

E c’erano vari giovani della parrocchia dell’Amparo, da dove viene Robinson, il fortunato.

In più, c’era una rappresentanza di Constanza, soprattutto amici di Dany.

Kenia e Robinson sono la primera coppia che mette in pratica il consiglio che do a tutti quelli che si sposano, di impararsi a memoria le parole del consentimiento matrimoniale, e di dirle guardandosi negli occhi. È stato veramente bello.

Commovente è stata anche la presenza del papà di Kenia, che lei non vedeva da parecchio perché si è separato da Dany parecchi anni fa.

Insomma, è stata una festa molto bella. Grazie, Signore!

Stasera ho dovuto alzare la voce con un maestro evangelico della scuola serale, perché si rifiutava di fare lezione della sua materia in una classe.

Fino ad adesso aveva le seste, le settime e le ottave. Per un cambio che si è fatto deve fare adesso lo stesso numero di ore totali, però ripartite anche con una quinta.

Ha cominciato a dire che non ci va in quinta, perché non sa la matematica di quinta. Poi ha detto che non ci va perché non ci sono libri per fare lezione in quinta. E alla fine ha detto che non può salire al secondo piano, dove c’è la quinta, perché gli fa male una gamba.

Lí ho volutamente alzato la voce, perché mi sembrava che stesse prendendo in giro.

È lo stesso maestro evangelico che in giugno mi aveva messo i voti in perfetto ordine nelle caselline di metà studenti: nel registro si vedevano serie numeriche perfette: 70 71 72 73 74 75. Poi in un’altra fila 77 78 79 80 81 82. E così via.

Non ha mai voluto ammettere che fosse una cosa intenzionale, ha sempre detto che gli erano usciti così per casualità. Mi ero sentito troppo preso in giro anche quella volta.

Stasera mi sono divertito ad ampliare l’articolo su Dio di wikipedia, se volete dateci un’occhiata è all’indirizzo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Dio

Potete contribuire anche voi, wikipedia è un’enciclopedia prodotta da tutta la comunità di quelli che vogliono contribuire.

Ieri pomeriggio il sindaco ha inaugurato un pezzo di strada che il municipio ha asfaltato.

È stato una celebrazione già di campagna elettorale, con tutte le persone che hanno parlato che dicevano che questo è il sindaco ideale, che fa tutto bene, ecc.

Da parte mia, dopo aver fatto la preghiera, nel breve tempo che avevo il microfono in mano gli ho fatto i complimenti per questo lavoro, ma gli ho anche detto che i cittadini si aspettano due cose:

1. Che l’amministrazione delle risorse sia sempre più trasparente, perché tutti possiamo sapere quanto entra e quanto esce e dove va.

2. Che bisogna evitare a tutti i costi di pagare stipendi a persone che non fanno niente, come succede di vedere molte volte che si entra nelle officine pubbliche.

Non credo che siano piaciute molto queste cose, ma qualcuno le deve pur dire.

Da parte sua il sindaco ha detto che ha fatto molti lavori in Guaricano. Che io sappia ne ha fatto uno solo, aggiustare il campo di basket dei multis.

In realtà deve aver fatto qualcosa anche a una “cañada”, ma il lavoro non è durato molto.

Comunque voglio informarmi meglio, per sapere bene com’è la situazione, se ha fatto qualcosa o no.

Padre Federico, dopo le prime settimane passate in casa con noi, ha fatto trasloco oggi alla casa di Santiago el Menor.

Dice che continuerà a venire a recitare con noi la compieta, tutte le sere (?).

A mezzogiorno mangerà dai suoi, in città. Gli rimane più comodo, perché le mattinate se le passa in Radio ABC, di cui è direttore.

Alla sera invece dice che si preparerà qualcosa in casa sua.

I giorni che ha passato qui sono stati molto sereni.

Per chi non si ricorda, padre Federico Marcial è il successore di don Franco come parroco di Amparo e Santiago.

Il padre Abraham è molto conosciuto nella nostra zona e in una zona limitrofa, perché ha sempre lavorato qui nei dintorni: adesso in Villa Mella, prima nella Quarenta e prima ancora nella Zurza.

Stasera alla messa dei suoi 25 anni di ordinazione presbiterale c’era molta gente. Nonostante fosse giorno feriale, la chiesa di Villa Mella era piena. I sacerdoti erano una trentina, e c’era anche il vescovo di Barahona, Rafael Felipe.

L’omelia del vescovo è stata molto bella, facendo vedere l’opera di Dio nel ministero di Abraham.

Alla fine ha fatto la parte del leone la gente della Zurza, con una canzone molto bella cantata con il cuore da tutti.

Stamattina è venuto a parlare Wilson, abbiamo da definire il discorso dei soldi che deve lasciare per pagare i sostituti che hanno lavorato per lui i due mesi che non è venuto a lavorare.

Sta cercando tutte le scuse per non tirare fuori i soldi, o meglio, per non dover pagare più di tanto.

Fa abbastanza compassione.

Miguel, che era lì con noi, non ha fatto gran ché per sostenere la posizione che io sostenevo. Mi ha fatto abbastanza rabbia, e gliel’ho detto. Mi sembra di capire che cercerà di riparare parlando a tu per tu con Wilson. Staremo a vedere.

Ho potuto entrare in contatto con degli studenti di ingegneria di sistemi (informatica), che sono disposti a insegnare qualcosa di più ai ragazzi del nostro liceo, e in maniera gratuita!

Ho parlato con uno di loro, mi deve mettere in contatto con il fratello!

Farò anche un’iscrizione collettiva del liceo a una fondazione che cerca di far crescere la conoscenza di linux. Spero che gli studenti approfittino la possibilità dei corsi di formazione che la fondazione offre.

L’ultima messa in terra dominicana Franco l’ha celebrata stamattina alle 7 a Santa Margarita. La omilia l’ha lasciata a me, e ho approfittato per mettere in evidenza la vocazione dei missionari, che partono e tornano in disponibilità alla chiamata del Signore.

Alla fine della Messa Carmen ha detto alcune parole molto belle, ricordando tra l’altro una messa celebrata da Franco in occasione della festa della famiglia, dove aveva fatto sentire la cassetta di una bachata, e l’analisi di quelle parole aveva aperto a molti gli occhi sui messaggi che arrivano dalla musica che si balla qui.

Non gli abbiamo fatto di regali, gli abbiamo consegnato solo una cassetta con canti mariani. E abbiamo terminato alla svelta, perché Franco doveva finire di prepararsi per partire.

Il Ritiro di Evangelizzazione è cominciato serenamente, di 70 solo due non hanno potuto partecipare.

Juan Luis, il candidato diacono, non si è fatto vedere, come aveva detto, e ho dato io il tema che toccava a lui. Mi sembra di aver trasmesso il messaggio, era l’annuncio della fede in Gesù.

Buona anche la partecipazione all’adorazione continua, anche se la cappella non è mai stata troppo piena.

Ieri sera, la ultima (quante gliene hanno fatte non lo so!) messa di saluto di Franco alla parrocchia dell’Amparo.

La cosa più bella è stata la processione delle offerte.

Per primi sono entrato vari giovani, portando i vari doni, e si sono disposti a semicerchio ai lati di don Franco che era venuto avanti per ricevere i doni. Li hanno seguiti due danzatori, una ragazza interamente in bianco, e un ragazzo interamente in nero. Sono venuti avanti, in mezzo alla chiesa, danzando, con un certo stile classico, accompagnati da una musica dolcissima. Poi, arrivando davanti al presbiterio, hanno continuato a danzare. Quando una voce di ragazza, ben melodiosa, ha cominciato a leggere la presentazione dei doni, i due ballerini hanno preso via via dai giovani i doni da presentare, ognuno nel momento in cui la voce li spiegava.

Alla fine dei doni, hanno preso per la mano don Franco e se lo sono portato dov’erano loro, danzando anche lui.

La cosa è stata molto bella, e al tempo stesso molto rispettosa dello spirito della liturgia. Al terminarla, un applauso scrosciante è nato spontaneo.

È stata la processione dei doni più bella che avessi mai visto nella mia vita!

Domani parte il nuovo Ritiro di Evangelizzazione. Lo faranno una settantina di persone, che si sono preparate con amore nell’arco di quasi tre mesi.

Tra di loro ci sono anche 7 giovani, abbastanza maturi!

Non è uno, ma due ritiri in contemporanea, perché preferiamo lavorare con gruppi meno folti.

In una delle due equipe c’è Juan Luis, uno dei nostri due candidati diaconi. Purtroppo ha avuto una piccola difficoltà, e si è mezzo depresso, per cui per lo meno domani non vuole partecipare. Questa reazione non mi è piaciuta gran ché, perché si suppone che un futuro diacono sia un po’ più temprato. Mah, speriamo che da questa esperienza esca fortificato.

Stamattina alla riunione dei preti della zona pastorale abbiamo fatto il saluto a don Franco. Niente di speciale, se non la presenza di una buona birra, che chiaramente io non ho gustato, essendo astemio, ma Franco sì.

Vari preti hanno espresso con calore (e senza le svenevolezze femminee che tanto infastidiscono) il riconoscimento a Franco per gli anni passati qui e per il lavoro svolto. Credo che gli abbia fatto un mondo di piacere.

Si è presentatato agli altri preti anche il successore di don Franco, il padre Federico Marcial, che è stato accolto con gioia.

Domenica è la giornata di preghiera per la pace e la tranquillità del paese. I vescovi hanno chiesto di farlo vista la ondata crescente di micro criminalità, furti, omicidi, ecc. che si è prodotta dopo il cambio di governo.

Stasera abbiamo anticipato la preghiera con una veglia nella quale tutti i settori hanno partecipato attivamente, compresi i gruppi giovanili.

Ci sono state letture, canti, preghiere spontanee, e, alla fine, la benedizione eucaristica.

Si sentiva la partecipazione attiva di tutti.

Io e Lorenzo ci siamo passati tutto il tempo della veglia confessando. Abbastanza persone, grazie al Signore.

La cosa che più mi è piaciuta è stata la confessione di Loraida, una nostra maestra, che da un po’ di tempo si sentiva un po’ “fredda”, come dicono qui, e quindi non faceva la comunione.

Alla fine ho invitato tutti alla messa di domani mattina, come una forma di mantenerci nello spirito di questa preghiera per il paese.

E domenica, durante il ritiro di evangelizzazione, pregheremo ancora per questa causa che sentiamo tanto importante!

Mannaggia, non sono ancora riuscito a farlo.

Ho cominciato a farlo come un database, ma mi sono arreso: è troppo complicato calcolare e salvare valori calcolati all’istante.

Adesso sto provando con il foglio elettronico. Speriamo bene!

Don Franco ha terminato il suo servizio qui nella missione. Domenica parte, rimaniamo solo io, Lorenzo e le suore.

Franco ha lavorato qui per tre anni, con tanta passione e tanti buoni frutti!

Le due parrocchie che aveva Franco sono state consegnate alla diocesi di Santo Domingo, e l’Arcivescovo ha già designato il nuovo parroco, nella persona del padre Federico Marcial.

Dovrebbe arrivare in tempi brevi anche un diacono, per aiutarlo con una delle due parrocchie.

Se la nostra presenza di preti sta diminuendo, le suore stanno “aumentando”: adesso sono cinque. Abbiamo con noi, oltre a suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina, anche suor Roberta e suor Serafina.

Suor Serafina viene dall’India. Dovrebbe fermarsi un bel po’ di tempo a lavorare qui, ma non sa ancora bene lo spagnolo (e neppure l’italiano). La funzione di suor Roberta è quella di accompagnarla, qualche mese, fino a quando suor Serafina possa prendere le redini della comunità.

Anche se ci rattrista un po’ la partenza di Franco, siamo contentissimi per queste nuove presenze. Sono un dono bello del Signore!

Oggi c’era un’assamblea del sindacato dei maestri, nessuno di loro è venuto a scuola, e si sono preoccupati di spiegare bene ai ragazzi che non venissero neanche loro.

Mi sono arrabbiato con Miguel perché me l’ha detto ieri pomeriggio alle 4, nonostante i fatto che lo sapesse dal primo mattino.

Sapendolo, si poteva fare qualcosa per evitare che si perdesse del tutto il giorno di scuola.

Stamattina sono andato in curia, e ho trovato per la strada un traffico tremendo: stavano riasfaltando un pezzetto della Máximo Gómez, l’unica grossa avenida che ci porta in centro.

Naturalmente quando andavamo in giù stavano asfaltando il lato che va in giù. Risultato: deviazione e code.

Quando venivamo in su, stavano asfaltando il lato che viene in su. Risultato: deviazione e code.

Siamo arrivati a mangiare all’una e mezza!

1:19 pm

Sanguinamento

Oggi mi sono tornate a sanguinare le emorroidi. Penso che sia stato perché ieri mi sono affaticato stando in piedi tutto il giorno (era il giorno dei festeggiamenti per il decimo anniversario della scuola).

Questo pomeriggio le celebrazioni sono state ben animate.

Su di una pedana costruita per l’occasione si sono avvicendati gruppi di studenti e classi intere, con recite, canti e poesie.

Un canto fatto da una classe era stato composto appositamente da Matilde, la nostra vice direttrice. Un canto molto bello, che esprime i valori che cerchiamo di trasmettere nel nostro centro educativo.

L’associazione dei genitori, che ha collaborato attivamente nei preparativi, ha ringraziato, commossa, tutti gli studenti e tutte le famiglie.

Non poteva mancare la merenda per tutti, e la “torta dei 10 anni”, che tutto il personale ha mangiato con gran piacere.

Con le molte foto che ho potuto scattare farò presto un CD, che spero possa arrivare anche a voi!

È stata abbastanza movimentata. I più di 500 studenti che sono venuti non era facile tenerli a bada. Hanno concelebrato anche Franco e Lorenzo, e mi hanno fatto un piacere dell’anima.

Di altri direttori sono venuti Pablo Sosa, di Guaricano Adentro, Jackelín, della Peña Gómez, Esperanza del Colegio Nouel, Elena Santana del Virginia, e c’era anche una rappresentanza della scuola María Muñoz. Non ha potuto venire il direttore del distretto, purtroppo.

Dopo la Messa abbiamo consegnato una targa di riconoscimento a ognuno dei “fondatori”: maestri e altro personale che ha lavorato nella scuola dal principio: don Lino e suor Marina, chiaramente assenti, Matilde, vicedirettrice, María de Paula, Doris, Nidia, Loraida, Rufina, Virgina, maestre; Biemba, bidella, e Máximo, portiere.

La cosa più bella sono state le lacrime di Biemba, dettate dalla forte commozione.

Don Lino ci ha inviato una lettera, e così anche suor Marina, le abbiamo lette nella Messa.

Dopo l’atto formale, il brindisi, con la torta per tutti.

Oggi pomeriggio taglieremo la torta speciale del anniversario, ci saranno alcuni numeri preparati dagli studenti, e tutti potranno visitare la mostra dei lavoretti degli studenti.

Finalmente!

Sono riuscito a mettere tutto a posto nei conti del 2003, con tanto di preventivo 2004 e 2005.

Adesso c’è solo da dare un’occhiatina che sia tutto a posto, e domenica prossima possono partire con Franco per consegnarli a Capurro.

Questa domenica è stata un regalo bello del Signore per me.

Alla messa del mattino alle 9 ho avuto con me Franco, che ha presieduto.

Invece la messa della sera me l’ha detta Lorenzo.

Ho potuto così passare una domenica un po’ più rilassata.

Grazie, Signore!

9:08 pm

Notte da bestie

La notte scorsa abbiamo fatto fatica a dormire.

Di fronte a noi c’è da sei mesi un disco car wash, cioè una discoteca dove ti lavano la macchina che parcheggi.

Ieri sera, venerdì, invece della solita musica al chiuso hanno fatto musica all’aperto. È cominciata abbastanza tardi, verso le undici. Stavo giá dormendo, e non me ne sono accorto.

Il problema è nato alle due e mezza, quando un bisogno mi ha costretto ad alzarmi dal letto. Mi sono reso conto che la musica della discoteca all’aperto era tanto forte che sembrava di avere in camera uno stereo a tutto volume. E questo con le persiane sbarrate completamente.

Per il colmo dell’ironia, nello stesso pomeriggio il padrone della discoteca è venuto a cercare Lorenzo dicendo che ci sarebbe stata la musica all’aperto, e che si scusava, e che non sarebbe stato troppo spesso… Cronaca di una pugnalata annunciata! Dalle due e mezza sono riuscito a riaddormentarmi alle tre e mezza, quando hanno smesso.

Le suore non hanno dormito niente, Lorenzo neppure, il padre Federico neppure. Sila, la nostra cuoca, che vive a trecento metri di distanza, e che è infossata perché vive dietro a una collinetta, ha detto che anche a lei sembrava di avere la musica in casa.

Domani o dopodomani andrò a parlare con il padrone della discoteca. Ma se non arriviamo a un cambio dovremo andare dalla polizia.

L’ordinazione di Cecilio è stata molto bella. Nutrita la presenza di sacerdoti, oltre naturalmente al cardinale e all’ausiliare, mons. Pablo Cedano.

Una sorpresa: alla fine il municipio di Bayaguana ha letto un atto con il quale li dichiara cittadini distinti della stessa municipalità.

Io mi sono sbizzarrito come fotografo. Forse un giorno riusciró a mettere in linea questo album.

Stamatttina andremo con una bella rappresentanza della parrocchia all’ordinazione di Cecilio.

Cecilio ha condiviso bei momenti del suo cammino di seminarista con la nostra comunità: giornate del seminario, settimane vocazionali, circolo vocazionale parrocchiale.

Io credo che è stato un fattore molto positivo nell’entrata al seminario di Heriberto e Willy.

Alle 10 di stamattina diventa prete. Lo ordinano in Bayaguana, la sua città, dove vivono suo papà (la mamma è morta due anni fa) e i suoi fratelli.

Cecilio è un carattere semplice ma generoso, apparentemente non è un tipo fuoco e fiamme, ma in questi anni ha saputo conquistarsi molta gente, e molti giovani soprattutto, della parrocchia.

Gli auguriamo un ministero pieno di frutti!

2:10 pm

Sconti

Mi è successa una cosa, che forse è indicativa dei rapporti commerciali di qui.

È da anni che come tipografia vado da una fabbrica di buste. Sono loro cliente almeno da 2 anni.

Ho fatto fare un preventivo di una certa quantità di buste stampate per la parrocchia. Totale: 7,900 pesos.

Per controllare, ho fatto fare un altro preventivo, da un tipografo lì vicino, che so che compra le buste da loro. risultato: 6,350 pesos!

Al reclamare al primo, me l’ha lasciate a 6,000 pesos.

Mi sono allora chiesto: se prendevo per buono il suo primo prezzo, quanto ci guadagnava?!?

Nella scuola c’è un bel fermento: stiamo vivendo la settimana del decimo anniversario.

Tutti i giorni di questa settimana, all’inizio delle lezioni, c’è stata la presentazione di qualcosa di bello: canzoni, balli, recite, la storia della scuola, ecc.

Stamattina mi sono goduto le recite dei ragazzi. Le più interessanti erano quelle che mostravano le conseguenze del mettersi nel mondo della droga. I ragazzi hanno realizzato perfettamente le scene degli spacciatori, e dei poliziotti che li mettono in carcere.

Lunedì avremo la Messa, un atto di commemorazione, e una esposizione di lavori degli studenti.

Abbiamo invitato parecchia gente: le scuole e le parrocchie vicini, le autorità, altri preti, ecc.

Ci sarà, come in tutti i compleanni che si rispettino, una torta, e sarà fatta a forma di scuola.

Stanno lavorando tutti moltissimo. Io mi sono deciso a realizzare un cd con foto di tutti gli studenti. Ho già fatto un bel po’ di foto stamattina, e adesso vado a continuare.

Ieri ho potuto andare con il prof. Wilson al Distretto Scolastico per chiarire la sua situazione, e qualcosa si è risolto.

Wilson è il professore di ginnastica che quando c’è stato il cambio di governo si è cercato un’altro lavoro, pagato meglio, e per due mesi non è venuto a lavorare a scuola. Chiaramente non si è fatto vivo.

Adesso ha lasciato il turno del mattino. Bene da una parte, perché la faccenda è più chiara, meno bene dall’altra perché abbiamo perso un maestro pagato dallo stato, e dovremo cercare qualcuno e pagarcelo.

Tra l’altro il direttore del Distretto vuole mandarci gente del suo partito, che gli hanno fatto la campagna e deve premiarli. Spero di non doverlo accettare, perché sono sempre situazioni difficili da gestire.

Rimane da chiarire il caso di Carlos, un altro maestro che lavora per il governo da un’altra parte. Si è fatto vivo, dopo tre mesi, ma adesso deve corrispondere economicamente, pagando chi lo ha sostituito. E non sembra averne tanta voglia. Soldi per me, grane per te.

Ho passato la giornata in parrocchia, dietro all’idea del database per gestire i prestiti.

Mi sono picchiato con una serie di funzioni che non capivo, e alla fine ho lasciato perdere. Pochi minuti fa, qui da casa, ho cercato su internet la soluzione del problema e l’ho trovata.

Domani se il Signore mi aiuta vado avanti.

Oggi si è chiusa la Settimana Vocazionale.

Di mattina Miguel Angel, il seminarista, ha parlato alle due messe. Ha trasmesso il messaggio che vivere una vocazione, soprattutto se di consacrazione, è difficile, ma non c’è niente nella vita che è facile, e le cose belle sono frutto di molta fatica.

È un ragazzo sereno, che riscuote molta simpatia. Durante la settimana i parrocchiani hanno fatto a gara per averlo a pranzo da loro.

Nel pomeriggio molti giovani sono andati all’incontro diocesano dei giovani con il cardinale. L’incontro non era tanto di contenuto, quanto per far sperimentare un momento bello.

Molti canti, molte attività di animazione, e poi il cardinale si è esposto a un fuoco di raffica di domande dei giovani, rispondendo soprattutto ai quesiti sulla vocazione.

I nostri giovani sono tornati entusiasti!

Finora il Fondo Prestiti l’ho gestito praticamente dal pc di casa, insieme ai miei conti e a quelli della missione.

Mi rendo conto sempre di più che devo trovare una maniera di tenere questi conti sul pc della parrocchia.

Ho cercato in rete per vedere se esiste qualche software per gestire prestiti, ma sembra che non ce ne siano, o per lo meno non ce ne sono gratuiti.

Così mi sono messo dietro, oggi, a cercare di fare un’applicazione in MSAccess, per gestire tutti questi prestiti, risparmi, ecc.

Quando la finirò? beh, non ho fretta, devo cercare di finirla prima di andarmene. Ma penso che in qualche mese l’avrò pronta.

I giovani hanno risposto discretamente bene: ce n’erano circa la metà di quelli che partecipavano alla settimana giovanile.

Sempre preziosa e bella la presenza di Miguel Angel, il seminarista che ci è stato mandato, il quale ha il dono di dire parole semplici ma belle, e soprattutto con il sorriso sulla bocca: gli si vede la contentezza di essere in seminario.

Ho detto la Messa con un raffreddore bello forte e con una mezza febbre. Ma alla fine il Signore mi ha dato un segno del suo amore. Anzi, due.

Il primo: Arlín ha voluto farmi una preghiera di guarigione. Con tutta semplicità ha chiesto al Signore Gesù che manifesti il suo potere su di me. Mi ha fatto sentire amato dal Signore.

Il secondo: una ragazzina di quattordici anni, Deisy, mi ha confidato che da un po’ di tempo sente il desiderio di farsi suora. Con semplicità l’ho invitata a partecipare al gruppo vocazionale, che si riunirà apposta domani.

Come posso non essere felice con tante cose belle?

Da oggi pomeriggio ho mal di gola. Il pranzo non l’ho digerito bene (aglio del pesto), e non vorrei che la cosa peggiorasse domani.

9:29 pm

Ministri teneri

Per la prima volta con i candidati ministri abbiamo recitato i vespri.

Sembravano bambini, facevano tenerezza per l’amore con cui recitavano i salmi, contenti di scoprire la preghiera della chiesa.

Siamo entrati nel vivo della settimana vocazionale, anche grazie alla presenza di Miguel Ángel, il seminarista che c’è stato mandato.

È un giovane simpatico, dinamico, che sono certo farà presa sui giovani. Ha alle spalle una laurea in psicologia prima di entrare in seminario.

Ieri sera si è incontrato con il gruppo Ciempiés, stasera vedrà il gruppo “Profeti giovani”, e domani il gruppo “Alfarero”.

Le giornate le passa tra visite ai malati e lavoro nelle classi della scuola.

Ieri sera abbiamo fatto un incontro con le coppie della parrocchia che hanno fatto il Corso di Preparazione al Matrimonio ma che poi non si sono ancora sposate.

Ne abbiamo invitato 54, e sono venute 21. Considerando il pericolo, di notte, senza luce, sono contento dell’affluenza.

Ho trattato un tema sulla bellezza del matrimonio in relazione alla convivenza, e poi c’è stato un condividere in gruppetti, dove sono venute fuori difficoltà e inviti a metterle in mano del Signore.

Primo grande incontro di formazione con i genitori dei nostri studenti della primaria.

In ogni classe ho visto un 50% dei genitori. In maggioranza madri, ma in qualche classe c’erano 2/3 padri.

Il tema è stato preso da un materiale preparato dalla pastorale familiare nazionale: sono 5 temi sulle problematiche della famiglia. Il primo verteva sul dialogo, il secondo sarà sulla importanza di essere critici con la TV, e così via.

I maestri mi sono sembrati tutti all’altezza del loro compito. Ho anche approfittato le visite che ho fatto loro per valorizzare davanti ai genitori il loro lavoro e il loro impegno.

Dopo l’incontro, abbiamo raccolto le prime impressioni:

  • In varie classi i genitori hanno chiesto che si facesse qualche incontro di domenica, in maniera che si possano riunire entrambi i genitori.
  • Tutti hanno notato la prevalenza delle madri: si è pensato che ogni maestro dovrà fare il possibile per invitare più direttamente i padri che hanno una reale possibilità di partecipare.
  • Tutti i genitori sono stati contenti del tema. Tutti hanno parlato della loro esperienza, molto simile agli esempi che riportava il tema. Vari genitori hanno espresso che si impegnano a migliorare questo o quell’aspetto della loro relazione di coppia e coi figli

Ascoltando i racconti dei maestri mi sono commosso. Ho sentito un momento di vera felicità.

Il Sindaco ci ha ricevuti. Sono andato con due maestri e la presidente dell’Associazione dei genitori. Abbiamo dovuto fare anticamera per tre ore (all’aperto!), ma alla fine, dopo varie lamentele per il fatto dell’attesa così lunga, siamo entrati.

Siamo andati per chiedere di asfaltarci il cortile della scuola, che è tutto polvere, e che sta rendendo invivibile dare lezione. I maestri stavano per mettersi in sciopero.

Il Sindaco ci ha detto che entro 15 giorni sarà asfaltato.

Speriamo bene! e continuiamo a pregare!

Oggi andiamo dal Sindaco con una commissione della scuola, per chiedere che ci asfaltino il cortile.

Da un po’ di tempo la polvere del cortile è diventata insopportabile, e i professori minacciano di far sciopero se non si mette a posto.

10:07 pm

Wikipedia

Oggi, in qualche mezz’ora libera, ho lavorato un pochino a Wikipedia, l’enciclopedia libera frutto della collaborazione di tutti.

Ho anche ricevuto segni di accoglienza da altri utenti, la qual cosa mi ha fatto sentire bene!

Stasera ho fatto di nuovo un po’ di lavoro sul bilancio 2003 della missione.

Devo riuscire a finire prima che Franco se ne vada, in maniera che lui lo porti a Genova a Capurro.

Abiertos.org è una fondazione dominicana che promuove l’uso di Linux.

Ho incontrato stamattina il suo fondatore, Antonio Perpiñan, che mi ha fatto abbastanza una buona impressione.

Abbiamo parlato della possibilità che insegnamo ai ragazzi della nostra scuola a programmare con linux, magari cominciando con php.

Mi sembra che la cosa sia fattibile, perlomeno aspettando qualche settimana.

Se la cosa va in porto, si dovrebbero aprire belle prospettive di lavoro.