Contributi del mese di Dicembre 2006

8:32 pm

Geo

Sono stato a Geo, dove ho presieduto l’Eucaristia e ho potuto vedere due care persone: Carmen e Orietta. Entrambe hanno lavorato con noi nella missione, e il loro cuore è ancora nel Guaricano.

È probabile che Carmen torni alla missione per passarvi un mesetto. La aspettiamo con gioia!

Domani nelle nostre parrocchie si celebra la festa delle famiglie, con la menzione speciale degli anniversari: un anno, cinque, dieci, venticinque, cinquanta.

Quando sono andato via non c’era ancora nessuno appuntato, spero che si siano fatti vivi!

Gli altri anni è sempre risultata una festa molto bella!

5:42 pm

DVD pronti!

Mi dice don Chicco che sono pronti i DVD del servizio di Tarcisio Mazzeo, realizzato a partire dalle riprese effettuate l’anno scorso in occasione della visita sua e di Tito al Guaricano.

Sembra che sia per regalarlo alla gente che contribuisce con offerte, e anche a chi non contribuisce.

Sono a Genova, ma con il cuore a Santo Domingo.

Non vorrei mai venire via, perché ci sarebbe sempre qualcosa da fare.

Adesso per esempio bisognerebbe andare al Ministero dell’Educazione e cercare di muovere le nomine del personale. Purtroppo mi dovrò limitare a telefonare, e lo farò nei prossimi giorni. I documenti della gente da assumere sono pronti, sono stata l’ultima cosa preparata prima di andare via, e siamo già d’accordo che qualcuno li consegnerà se ci approvano le assunzioni.

Bisogna approfittare le vacanze per condividere un po’ con i seminaristi, e allora oggi erano a pranzo da noi. Mancava soltanto Francisco, il seminarista della Divina Misericordia, che non abbiamo potuto avvisare.

C’era un sancocho, quasi il piatto nazionale dominicano, al quale tutti i ragazzi hanno fatto festa.

E poi, tra poco, verranno tutti all’aeroporto a accompagnarmi. Sono ragazzi splendidi!

Grazie, Signore!

Con i seminaristi e suor Cristina a CocolandiaGiornata intera vissuta in gita con i seminaristi delle due parrocchie.

C’erano tutti. Della Divina Misericordia c’è rimasto solo Francisco: Arismendy, che era l’altro di quella parrocchia, è uscito quindici giorni fa, e quindi non ha partecipato alla gita.

Di Santa Margarita sono di più: Willy (è quello nella foto con me solo) e Miguel Ángel sono già al primo anno del seminario maggiore, mentre Heriberto, Elvis, Franklin, Alex sono al minore.

Con il seminarista Willy Severino al mare CocolandiaLa gita è stata molto piacevole. Tra le altre cose per la presenza di Marcial e di suor Cristina. Ma poi anche per il mangiare buono, il tempo buono ma non troppo caldo, e la tranquillità che abbiamo avuto, almeno di mattina.

Suor Cristina ha proposto loro una riflessione sulla consacrazione, con un accento particolare sulla perseveranza. Da parte mia ho dialogato con loro sulle esigenze della povertà dei ministri di Cristo.

I ragazzi si sono divertiti, e, cosa più importante, abbiamo unito l’utile al dilettevole.

Grazie, Signore, per questi seminaristi!!!

Papo e MarilínOggi abbiamo avuto altri due matrimoni, uno, Papo e Marilín, alla Divina Misericordia, e l’altro, Mario e Laura, a Santa Margarita.

La prima coppia sono tutti e due impegnati a livello pastorale. E ciò ha fatto sì che la partecipazione fosse massiccia: nonostante l’orario delle 4 del pomeriggio c’era molta gente, del loro settore e anche degli altri.

Laura e MarioLa seconda coppia non sono impegnati, ma Laura è professora del nostro liceo. Sua madre e sua zia sono impegnati, e suo papà svolge vari piccoli servizi. Hanno tre figli maschi. Anche in questo caso la comunità si è resa presente: molti hanno partecipato, con amore. Dopo l’omelia ho fatto parlare Laura del rosario che recitano tutti i giorni in famiglia: lei stessa ha reso testimonianza di come ciò ha aiutato la famiglia a mantenersi unita e a prepararsi per questo passo grande. La comunità ha apprezzato tantissimo questa testimonianza!

3:10 pm

Messe del 24

Il 24 la domenica è passata in sordina.

Al mattino c’era poca gente, e ho supposto che fosse perché sarebbero venuti alla Messa di Mezzanotte.

Invece alla Messa di Mezzanotte (che quest’anno abbiamo fatto alle 22) c’era ancora meno gente, circa un terzo di quella che viene a Messa la domenica.

E anche la Messa del giorno di Natale del mattino era praticamente vuota.
Per la Messa di Mezzanotte forse il motivo dei vuoti sta nel fatto che la tradizione enfatizza qui la cena del 24, e probabilmente molti non riescono poi a uscire di casa, ma probabilmente gioca anche il fatto che vari visitano parenti (e molti li hanno nei campos dell’interno).

Fatto sta che la vigilia di Natale l’ho vissuta nello sforzo di concentrarmi su chi c’era, anche se la tentazione è stata ed è quella di pensare a chi non c’era. E comunque dovremo trovare la maniera di far riflettere di più la gente sull’importanza della celebrazione della nascita di Gesù.
Nel frattempo,

Buon Natale a tutti!!!!

8:48 pm

…è Natale!

So che a Santo Domingo non è ancora venuta l’ora, ma qui è già Natale!!!

Per le strade c’è aria di festa, le persone escono da Messa emozionate e si scambiano gli auguri, finalmente Natale…

Non mi rimane che contagiarvi e farvi arrivare i miei più cari auguri e un pensiero speciale a ciascuno di voi!

Che questo possa essere un

Natale di pace e serenità

Un abbraccio!

9:58 pm

Altri matrimoni

bodabelkis.JPGAncora matrimoni!

A Santa Margarita si è sposata Belkis Selmo, una giovane professoressa del nostro liceo. Fidanzamento abbastanza veloce, ma d’altronde entrambi hanno passato l’età dei grilli per la testa, e, anzi, entrambi sono sempre stati persone molto serie. A differenza della maggior parte delle persone, hanno avuto il coraggio e la fede di sposarsi subito in chiesa. La comunità cristiana si sente con un impegno forte di accompagnarli nella preghiera, perché con l’aiuto del Signore possano superare le inevitabili difficoltà.

Alla Divina Misericordia, invece, si sono sposate due coppie già da tempo conviventi. La realtà è che, anche se la valutazione oggettiva della situazione di questi conviventi è di peccato, nel fare la preparazione ti rendi conto che non c’è quasi in nessuno una malizia né la maggior parte delle volte la coscienza di vivere in peccato. La chiesa lo dice chiaramente, e anzi in passato i preti dicevano che i conviventi andavano all’inferno, per far capire la gravità della cosa, ma dal dire al fare… E così nella pratica della vita di queste coppie conta di più il vedere che i loro genitori, nonni, zii, amici… tutti si sono sposati “passando per la finestra”, come si dice qui.

Fatto sta che quando una di queste coppie che qui sono la maggioranza fa un cammino di fede e arriva a decidere di sposarsi è una festa grande, e tale è stata con Arturo e Ynocencia e con Enselmo e Matilde. Il matrimonio l’ha benedetto Marcial perché io ero impegnato in quello di Belkis alla stessa ora, e don Lorenzo ha presieduto l’Eucaristia.

Questa gente che da oggi farà la comunione eucaristica sono un segno grande di amore nella comunità parrocchiale!

Siamo quasi a Natale, e voglio farvi qualcosa come un riassuntino di questi giorni di Avvento.
Cos’è successo in questo tempo nella vita della missione?

  • All’inizio di dicembre abbiamo avuto la Settimana Giovanile, durante la quale circa duecento giovani si sono visti tutte le sere condividendo l’allegria e vari temi di formazione.
  • Il fine settimana seguente c’è stato il Ritiro parrocchiale d’Avvento: domenica mattina e pomeriggio, e animato da un’équipe del Rinnovamento Carismatico; o meglio, due équipe, perché ce n’è stata una a Santa Margarita e una alla Divina Misericordia. Entrambe hanno lavorato molto bene.
  • Il venerdì prima dell’Avvento c’era stato il ritiro del personale della scuola, al quale quest’anno ha partecipato anche il personale del dispensario medico. L’abbiamo fatto alla Escuela de Evangelización, a pochi kilometri dalla scuola, in un’oasi di pace e serenità. Piaciuto a tutti. Sono quelle iniziative i cui frutti si vedono nel lungo termine, concretamente in rapporti di lavoro più distesi e in maggior amore al lavoro.
  • A partire dal giorno 10, quasi tutte le sere c’è una celebrazione penitenziale in una delle parrocchie della zona, e i preti ci aiutiamo vicendevolmente nel servizio delle confessioni. Sono riuscito ad andare a quattro celebrazioni, senza contare le due delle mie parrocchie. Anche Lorenzo si è fatto il mazzo, anzi, più di me, perché è andato alle due parrocchie più lontane: La Victoria e la Hacienda Estrella.
  • Visto che non possono confessarsi, ai conviventi ho dedicato momenti a parte nei vari settori: questi momenti mi hanno permesso di vedere e dialogare con gente più aliena ai giri ufficiali delle parrocchie, e con molti siamo arrivati a individuare cammini personalizzati di avvicinamento ai sacramenti. Molta gioia per me, e direi anche per molti di quelli con cui abbiamo avuto il dialogo.
  • Negli ultimi giorni abbiamo avuto vari pranzi e cene natalizi: con i preti della zona, con la scuola, con il consultorio, con i bambini del Centro di Nutrizione. Momenti belli, significativi, dove prevale la gioia dell’incontro e la bellezza dello stare insieme, oltre naturalmente a piatti semplici ma ben prelibati.
  • In questa settimana abbiamo la novena di Natale, che è un momento di preghiera e riflessione basato sui testi liturgici. La stiamo facendo tutti i giorni prima della messa del mattino. Partecipa qualcuno di più di quanti abbiamo di solito alla Messa feriale.
  • Sempre di questa settimana sono gli Aguinaldos, camminate fatte all’alba nelle quali si sveglia la gente cantando e annunciando loro la vicinanza del Natale. Quest’anno c’è stata molta più partecipazione dell’anno scorso, perché si sono organizzati in ogni settore o porzione di settore, in accordo all’indicazione del Terzo Piano Pastorale che chiede che si lavori il più possibile vicino alla gente. E anche perché in ogni settore hanno coinvolto giovani che non sono della chiesa, i quali si sono uniti con tamburi, latte, trombe e quanti altri “strumenti” avessero. Questa presenza giovane ha dato vita (qualcuno lo chiama rumore) all’iniziativa.
  • In questi ultimi giorni abbiamo vari matrimoni. Due si sono già fatti la settimana scorsa, e tra il 23 e il 25 saranno cinque: uno è una coppia di fidanzati, gli altri hanno attorno ai 10 anni di convivenza sul groppone. La gente qui ama sposarsi sotto Natale, per il clima molto caldo che si crea, e anche per il freschetto che rende tutto più facile!

Tutto questo è il nostro Avvento, carico di gioia e di speranza, e con un po’ più di lavoro, fatto peraltro molto volentieri.

Un abbraccio natalizio a tutti!!!!

Augurissimi di Buon Natale e Buon Anno!

Dopo aver accompagnato fino alle cinque del pomeriggio gli installatori dei nuovi gruppi di continuità, mi sono goduto i dialoghi con i conviventi del settore Espíritu Santo, del barrio del Chimbú.

Ho conversato con loro dalle cinque alle otto, vari casi, diversi l’uno dall’altro: la ragazzina di diciotto anni che è andata a convivere con il fidanzato perché i suoi litigavano; la coppia attempata che ha già fatto almeno due volte il corso di preparazione al matrimonio e che è quasi vicina alle nozze; la giovane donna che è quasi decisa a lasciare il marito che da quattro anni le fa le corna; l’uomo abbandonato dalla moglie, a suo dire non si sa perché visto che lui era un marito perfetto (?); la donna che non sa cosa fare con il convivente che già quattro volte ha passato la notte fuori casa; il giovane uomo che non si è ancora battezzato e che è deciso a prepararsi al battesimo e al matrimonio…

Ho visto in quasi tutti una sincerità e una ricerca del Signore, con la disponibilità a fare la sua volontà e a obbedire ai comandamenti. Il tempo mi è volato, e ho provato gioia grande con quasi tutti questi fratelli e sorelle.

Questa contentezza si è sommata a una cosa di stamattina: un giovane di Santa Margarita mi ha detto che vuole prendersi un impegno di evangelizzazione, anche in qualche paesino, o addirittura in qualche paese lontano. Penso che lo metterò in contatto con i Missionari del Sacro Cuore, che sono una congregazione ben dinamica, e che vive la missione ad gentes. Un bel segno di speranza questo giovane, al quale non ho nascosto che sto chiedendo al Signore che così come mi ha fatto vedere varie vocazioni di seminaristi e aspiranti suore, mi permetta anche di vedere una vocazione missionaria.
Grazie Signore!!!!

altagracianavidad.JPGGuardate che cose carine sa fare don Lorenzo!!!!!

La Vergine contempla e adora suo Figlio, fatto carne per noi, ce lo dona e ci invita a unirci a lei nell’adorazione e nella fede.

Buon Natale ormai prossimo a tutti!

Aspiranti indiane per le suore della missioneBeccatevi le foto delle nuove aspiranti indiane, puro sangue del Kerala, con tanto di sari tradizionale!

Mangiano piccantissimo e hanno dei bellissimi e lunghissimi capelli neri.

Come hanno fatto a arrivare qui? Lascio indovinare a voi!

Suor Cristina con alcune maestre del nostro liceoAltro momento natalizio, quello della scuola. C’eravamo una sessantina, degli ottanta impiegati e associazione genitori. Un numero non alto, ma migliore degli anni scorsi, quando facevamo cena e non pranzo.

Meglio preparato che gli anni scorsi il tutto: un gruppetto di alcuni professori con Miguel e Matilde si sono preoccupati di organizzare qualche piccolo numero, che è stato accolto bene e ha suscitato molta gioia.

Alla fine, alcuni regalini, per i membri dell’associazione genitori, e per alcuni del personale estratti a sorte.

Un momento sereno. Grazie di cuore, Signore!

Ci stanno installando i nuovi gruppi di continuità.

Il lavoro lo fa l’INDOTEL, o Instituto Dominicano para las Comunicaciones, il quale riceve abbondanti fondi da un apposito capitolo delle tasse, e li investe nell’attrezzare centri di comunicazione.

Visto che avevamo già il centro di accesso a internet, attraverso questi gruppi di continuità l’INDOTEL ci rende possibile lavorare senza dipendere dal generatore a gasolio, e quindi con un risparmio notevole (ultimamente stiamo spendendo sui 15,000 pesos, circa 360 euro, mensili di gasolio).

Domani dovrebbero finire.

I preti della zona alla cena di Natale 2006Stasera abbiamo vissuto il bel momento della cena “natalizia” con i preti della zona pastorale.

Come indica la foto non eravamo molti. In realtà siamo circa il doppio: una ventina per una popolazione di almeno 300,000 abitanti, cioè un prete ogni 15,000 abitanti. Per fare le proporzioni, a Genova c’è un prete ogni 2,500 abitanti. Genovesi ed italiani, non lamentatevi del fatto che ci sono pochi preti, qui ce n’è molti meno!

Il vicario zonale (qui si chiama arciprete) è quello seduto in mezzo con la stampella in mano: due mesi fa è stato gambizzato da dei ladri per rubargli la macchina, in pieno centro città e in pieno giorno.

Ma per tornare alla cena, vari confratelli non sono potuti venire perché uno di loro, il padre Eligio, ha piazzato una celebrazione penitenziale. Lorenzo ad esempio è andato là. Altri avevano impegni inderogabili.

La cosa più triste di questa cena: la quantità assurda di mangiare. Non si è sprecato perché vari se lo sono portati via e sicuramente lo faranno fuori o lo daranno a gente bisognosa domani.

La cosa più bella è stata l’atmosfera serena, allietata ancora di più da un regalo fuori programma portato dal padre Lorenzo Vargas: la raccolta dei documenti della Conferenza Episcopale dal 1961 al 1990. Un prezioso volume, dove si trova tra le altre cose la famosa lettera pastorale del 1961 che ha significato la presa di posizione della chiesa cattolica contro il regime del dittatore Trujillo.

C’erano anche la metà dei diaconi. Marcial è stato l’unico a portare anche sua moglie.

Si è approfittato anche per spostare la riunione mensile dei preti: dal terzo sabato al primo mercoledì, in maniera da permettere la partecipazione di alcuni confratelli che di sabato non possono mai.

Babbo Natale accerchiato dai bambini del Centro di DenutrizioneA mezzogiorno abbiamo avuto un bel momento: il pranzo natalizio dei bambini del centro di denutrizione. Sono una ventina i bambini che le suore alimentano in maniera sostanziosa tutti i giorni feriali, e danno loro il mangiare per non regredire il finesettimana.

L’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie è tradizione vivere questo momento in cui oltre al solito mangiare ben nutritivo i bambini ricevono un regalino, e le famiglie la scorta per i giorni di vacanza.

Quest’anno abbiamo avuto anche nientepopodimento che la visita di Babbo Natale, qui chiamato (influsso nordamericano) Santa Claus o Santa Clo.

Babbo Natale consegna i regaliI bambini l’hanno accolto con allegria, e hanno fatto a gara per fotografarsi con lui. Non era un Babbo Natale troppo intraprendente, ha avuto un poco di difficoltà a reggere il peso dell’attenzione di tutti concentrata su di lui, ma nel complesso la prestazione è stata più che efficiente.

Alla fine si è prodigato nella consegna dei regalini, attesissimi e graditissimi. Alle madri presenti ha regalato una discreta quantità di riso, fagioli, olio e latte in polvere. La speranza è che, come a volte succede, non li vendano per comprare roba più futile, magari magliettine corte e scollate per loro.

Il più piccolo presente: un bebé di pochi giorni. La madre ha partorito due anni fa (era già il secondo), e adesso la famiglia continua a crescere. Per la gente povera i figli sono la ragione di vita.

P.S.: Chi indovinerà per primo il famoso attore/attrice che impersonava Babbo Natale scrivendolo in un commento a questo articolo riceverà in premio un lecca lecca domenicano, che provvederò personalmente a consegnargli al mio arrivo a Genova la settimana prossima!

Ho dovuto mettermi giocoforza a preparare i conti del 2005 da presentare all’Economo Diocesano di Genova.

Sono di quei lavori che rimando il più possibile, ma ormai mi ci devo mettere, non posso rischiare di partire senza il lavoro finito.

Ci dovrò dar dentro i giorni prossimi, nel tempo libero dalle parrocchie e dalla scuola!

Nella serata di oggi abbiamo avuto la Celebrazione Penitenziale a Santa Margarita.

L’affluenza è stata abbastanza bassa, non so se la gente ha pensato che poteva confessarsi un’altro momento. Comunque con quelli che sono venuti abbiamo lavorato: io, don Lorenzo, padre Isidro e padre Francesco (i due catecumeni che lavorano a Amparo e Santiago), e il padre Robert ordinato appena un mese fa.

Spero di riuscire a confessare gli altri i prossimi giorni prima delle Messe.

Francisco, Reina, e i loro figli Jairo e JaronelisOggi abbiamo fatto il bis: un altro matrimonio, questa volta di una coppia con quindici anni di vita insieme alle spalle: Francisco e Reina.

La loro storia è veramente bella. Reina viene da una famiglia molto cattolica, e da giovane era molto inserita nella chiesa. Invece la famiglia di Francisco era più all’acqua di Rosa, e lui con l’adolescenza si era allontanato dalla chiesa. Due anni fa hanno cominciato a riavvicianarsi, e sopratutto lui si è lasciato conquistare dalla moglie, e ha “provato” a venire a Messa. Probabilmente il fatto che me sia accorto (grazie a Jairo, il loro figlio maggiore, che è chierichetto) e l’abbia cercati di accogliere li ha entusiasmati. Di fatto adesso Francisco dice che ha riscoperto qualcosa di importante per la sua vita.

Reina ha intenzione di assumersi qualche impegno nella chiesa. Sono certo che porterà avanti questa decisione, perché le si vede la semplicità e al tempo stesso la solidità interiore. Spero che anche Francisco continui a maturare, perché è un uomo di buoni principi, con una famiglia unita alle spalle, e direi abbastanza più serio della media.

Una preghiera anche per loro!

Al pranzo natalizio dei preti, tradizionale appuntamento di tutti gli anni, abbiamo avuto la gioiosa sorpresa di ascoltare il coro della vicina carcere della Victoria. Si sono esibiti davanti a un gruppi di un centinaio di preti diocesani (metà di loro catecumeni) e religiosi, che hanno applaudito fortemente le loro canzoni, non per dovere, ma per la bellezza delle interpretazioni.

Devo confessarvi che quando hanno detto che era il coro dei carcerati ho avuto un sussulto interiore. Al vederli ho dovuto lottare per liberarmi dalle domande che mi frullavano per la testa: quello alto cosa avrà fatto? e quel giovanotto, avrà ammazzato qualcuno? Veramente è difficile guardare una persona senza giudicarla! Grazie a Dio a poco a poco mi sono rilassato e ho potuto concentrarmi sulla musica, che si ascoltava davvero piacevolmente. Un amico prete mi ha commentato che hanno a loro carico l’animazione di tutte le Messe che si fanno nel loro carcere.

Ma il pranzo natalizio non è stato solo questa musica. Prima di loro ci hanno allietato altri due cantanti, un giovane che non avevo mai sentito, e una giovane donna della quale ho riconosciuto subito la voce per averla ascoltata alla radio cattolica di qui. Che effetto ti fa vedere dal vivo davanti a te una persona che per il fatto di essere “famosa” la pensi lontana…

Il pranzo si è svolto nella Escuela de Evangelización a pochi kilometri da casa nostra. Ho ringraziato il Signore che non l’hanno fatta in episcopio, perché di questi tempi ci sono ingorghi da tutte le parti.

Il cardinale era presente, ma non ho avuto neanche l’occasione di salutarlo, prima mi sono perso salutando gli altri preti e ascoltando la musica, e poi quando mi sono avvicinato al suo tavolo era già andato via.

Ho approfittato anche per mettermi d’accordo con un prete che verrà a presiedere l’Eucaristia a Santa Margarita tutte le domeniche e feste che sarò in Italia.

Il mangiare era anche lui, come tutto il resto, eccezionale. Ho apprezzato in maniera speciale un riso natalizio adornato con uva passa, mandorle e noccioline e altre cose prelibate.

Yajaira e Alexis, il giorno del loro matrimonioYajaira è una giovane che ha sempre fatto vita di parrocchia. L’ho trovata quando sono arrivato, con don Lino era responsabile di un sottogruppo del gruppo Ciempiés. Era tra gli otto giovani che nell’agosto 2000 sono stati in Italia per il Giubileo dei Giovani. Allora aveva appena compiuto 18 anni.

Oggi pomeriggio Yajaira de los Santos si è sposata in chiesa. È stato realmente un momento straordinario.
Se vi state domandando cosa c’è di straordinario, dovete sapere che le coppie giovani che si sposano in chiesa nelle mie parrocchie sono una media di mezza all’anno. E questo su una popolazione di circa 1000 giovani di 18 anni! La qual cosa significa che il 99,95 delle coppie non si sposano! Forse vi è più chiaro che siamo in missione! È una realtà tutta da evangelizzare, e l’evangelizzazione è una cosa lenta lenta lenta. Non credo che nei quindici anni che la missione genovese è qui è cambiato qualcosa di significativo da questo punto di vista. C’è ancora molto lavoro da fare!
Tornando a Yajaira, il suo fidanzato è anche lui un ragazzo di fede, si sono conosciuti a un incontro della Pastorale Giovanile Diocesana. Sono stati fidanzati quattro anni, e adesso si realizza il loro sogno.

Conoscendoli, e conoscendo un po’ le loro differenze di carattere, so che incontreranno le loro difficoltà. Ma mi sembra che ne siano coscienti, e soprattutto sono coscienti del fatto che il Signore starà al loro fianco e non li lascerà soli. Condividono il sogno di camminare insieme tutta la vita, un sogno che anche il Signore ha su di loro, e che non mancherà di aiutare a realizzare.

Auguri, Alexis e Yajaira! Ad multos annos!

Qui potete vedere la mappa di Google dove a sinistra c’è la scuola (due costruzioni grandi con il tetto grigio che si affacciano sullo stesso spiazzo rettangolare), un po’ più a sinistra ancora la parrocchia Santa Margarita (non è facile identificarla se non la si conosce), e a destra (le due grosse C bianche che si danno le spalle) la casa della missione.

Come vedete siete già vicinissimi, non vi rimane altro che prendere l’aereo e venirci a trovare!!!

Altagracia NúñezAltagracia, una nostra bidella, se l’è vista brutta con il figlio. Ma grazie a Dio tutto è in fase di soluzione.

Quindici giorni fa il ragazzo, che ha sedici anni, ha cominciato a mostrare un gonfiore sul lato destro della faccia, che si è esteso fino a gonfiargli la palpebra e impedire che potesse aprire l’occhio. In più, molti medici pensavano che avessa la mandibola fratturata. Di fatto non poteva aprire la bocca.

Altagracia, che non può contare più di tanto sull’appoggio del marito perché questi è una leggera, ha dovuto sbattersi per portare il figlio all’ospedale. Quando ha raccontato le cose a me aveva in mano la prescrizione di un intervento chirurgico per la frattura della mandibola.

Al vedere che c’era qualcosa di strano l’ho mandata a un ospedale buono. Altagracia non aveva mai preso in considerazione questa possibilità perché quello che guadagna non può coprire più che le necessità basiche. Sta di fatto che l’ho invitata a mettersi nelle mani del Signore, e l’ha portato alla Plaza de la Salud, dove appena lo hanno visto l’hanno ricoverato d’urgenza, dicendole che poteva essere un tumore e che non si poteva perdere nemmeno un giorno.

Ieri le hanno dato la buona notizia che possono mandare a casa suo figlio, perché si è capito che non era un tumore, e che non c’era frattura della mandibola, ma solo un ascesso dovuto a un’infezione seguente a un trauma. Di fatto il ragazzo ricorda che gli è picchiata una fibbia di cintura nella tempia più di un mese fa.

L’unico problema che rimane adesso è il conto dell’ospedale. Grazie a una mia lettera di presentazione le avevano dato il 40% di sconto (il massimo, a quanto sembra), ma nonostante ciò le hanno chiesto 19,000 pesos, più di 450 euro, e lo stipendio di bidella di Altagracia è di 3,300 pesos al mese.

Ho chiamato all’ufficio sociale dell’ospedale, e mi hanno detto che le possono dimettere il figlio se porta due/tre mila pesos (qui nessun ospedale dimette finché non si paga il conto), e per il resto ha consigliato a me di richiedere un ulteriore sconto o gratuito patrocinio.

Nella scuola abbiamo subito fatto una colletta, e si sono raccolti quasi due mila pesos, che con i mille che Altagracia ha potuto mettere da parte dalla tredicesima le permettono di avere suo figlio a casa. Nel frattempo raccoglieremo anche nel turno di pomeriggio, e questo permetterà a Altagracia di comprare le medicine.

Tutto è bene quel che finisce bene, grazie al Signore!

Oggi pomeriggio, nel settore Nueva Jerusalén de La Mina ho avuto l’occasione di parlare con parecchie persone, la maggior parte conviventi, altri vedovi o soli. Qualcuno di loro è veramente a un passo dalla grazia di Dio, altri hanno bisogno di piccole decisioni, la maggior parte sembra ancora lontana, ma con la voglia di mettersi in cammino.

Unica nota disdicevole: le zanzare che non mi hanno dato tregua tutto il pomeriggio: dovevo tenere le gambe e anche le braccia in una specie di leggero moto perpetuo per evitare che mi pungessero, e nonostante questo non ho avuto un minuto in cui non mi prudesse da qualche parte. Spero per lo meno che non mi abbiamo trasmesso il dengue!

Ho presentato stamattina al ministero dell’educazione l’ennesima richiesta di assunzione del personale della scuola da parte dello stato.

Non sono molti quelli che non sono assunti (devono essere un 15%), ma il fatto è che se ne aggiungono continuamente nuovi. O meglio, nella misura in cui otteniamo che vengano assunti quelli che lavorano, si chiamano a lavorare persone il cui ruolo è meno importante, ma che alla fine ti rendi conto che sono necessari.

E anche perché c’è chi si avvicina alla pensione: come Dany, la responsabile delle bidelle, la quale ha avuto ultimamente un peggioramento della labirintite di cui soffre da anni, e si è decisa a chiedere il pensionamento. Per cui c’è da rimpiazzarla, e questo significa alla fine dei conti chiamare una persona nuova a lavorare.

Si sa che in dicembre non assumono nessuno, ma la speranza è che in gennaio possiamo ottenere qualcosa. Ufficialmente hanno già detto che non ci saranno assunzioni, ma nella pratica il problema è convincere la ministro a firmare. Ce la faremo? Vi saprò dire! Se potete accompagnateci con la preghiera!

Stasera la Celebrazione Penitenziale toccava alla parrocchia di Santiago el Menor, che è stata la prima parrocchia della missione: fino al 1991 in Guaricano c’era solo una parrocchia, e probabilmente il numero di abitanti era già di più della metà di quello che è adesso.

Nel 1992 da Santiago è nata Santa Margarita, nel 1996 dalla stessa Santiago è nata Nuestra Señora del Amparo (Nostra Signora della Guardia), e nel 2005 da Santa Margarita è nata la Divina Misericordia. La prossima divisione sarà la nascita della parrocchia Santa Virginia, che sarà di nuovo una separazione da Santa Margarita.

Genova ha consegnato le parrocchie di Santiago e Amparo al clero secolare verso la fine del 2004.

Come abbiamo fatto nelle “nostre” parrocchie, anche a Santiago abbiamo confessato soltanto le persone che possono ricevere l’assoluzione: i conviventi sono stati invitati a cercare un altro momento per il dialogo con il sacerdote.

Dopo le confessioni una buona cenetta, a base di pollo e maiale arrostiti, una specie di puré di patate e insalata, non senza la (qui) tipica frutta di Natale: mele e uva. E anche quello è stato un momento bello.

Grazie, Signore!

Pomeriggio dedicato prima ai dialoghi con i conviventi del settore Sinaí, e poi alla Celebrazione Penitanziale della Divina Misericordia.

I dialoghi sono stati un momento molto bello: ho parlato con varie persone (il 90% di sesso femminile), e ho visto in loro un desiderio sincero di vivere più intensamente la vita cristiana. Almeno due “signore” giovani, una di 18 e l’altra di 20 anni, mi danno l’idea che fra qualche anno potranno realizzare un buon servizio nella chiesa.

Alla celebrazione penitenziale c’eravano cinque preti, in due orette abbiamo confessato un centocinquanta/duecento persone. Grandi assenti: i giovani. Non so perché ne è arrivato un gruppo quasi alla fine (meglio tardi che mai), mentre un’altra buona fetta non si è vista per niente. Dovremo chiarire la cosa con i rispettivi responsabili di gruppo.

Nuovo look dicembre 2006Ho aggiornato l’aspetto del diario, con una veste grafica rinnovata, credo più piacevole, e con un’immagine di testa adatta.

Lo sfondo sfumato è l’immagine della Madonna dell’Altagrazia: la Vergine Maria adora suo figlio che è il Figlio di Dio deposto nella mangiatoia, e, in secondo piano, san Giuseppe tiene in mano la candela a significare la fede.
Aggiungete un commento e dite cosa ve ne pare!!!

Oggi abbiamo avuto i ritiri d’Avvento: a Santa Margarita e anche alla Divina Misericordia.

La partecipazione è stata discreta, con una punta di centocinquanta persone in ognuno dei due nel pomeriggio.

La gente ha accolto molto bene le predicazioni, che erano basate sulle tracce preparate in sintonia con il tema del Piano Pastorale.

Ci hanno aiutato due équipe del Rinnovamento Carismatico, entrambe ben preparate per il loro lavoro.

Anche per questo: Grazie, Signore!

Il concerto che ha chiuso la Settimana Giovanile è stato bello. Antony e Jesús, un due che canta canzioni cristiane, ha allietato i numerosi giovani, bambini e adulti presenti.

Una degna conclusione per una bella settimana!

Grazie, Signore!

Oggi pomeriggio avevo il primo momento di dialogo con i conviventi per i primi due settori della Divina Misericordia.

Ne sono venuti una decina, con varie situazioni. Vari di essi si sono scoperti in condizione di ricevere l’assoluzione e di poter fare la comunione, erano troppo contenti!

I giorni prossimi continuiamo!

Stamattina abbiamo avuto la riunione del clero della zona.

Abbiamo approfittato per coordinare le celebrazioni penitenziali di avvento. Le nostre due parrocchie le avranno questo lunedì (la Divina Misericordia) e il seguente (Santa Margarita).

Abbiamo avuto anche la visita del vescovo ausiliare, mons. Cedano, con il quale si è parlato di varie questioni economiche delle parrocchie e anche di come gestire i battesimi di chi non ha i documenti in ordine.

Era presente il padre Juan Francisco, che cammina ancora zoppo per il proiettile che gli ha attraversato le due gambe, due mesi fa. A poco a poco si rimette in sesto, ma ha ancora un piede che non riesce a muoverlo e penzola senza che lui ne abbia il controllo.

I giovani presenti alla Settimana GiovanileLa Settimana Giovanile che si sta svolgendo bene, con molto entusiasmo, e con un crescendo del numero dei partecipanti. I primi giorni si vedevano soltanto gli adolescenti e giovani già impegnati nei gruppi giovanili, ora se ne vedono parecchi altri ancora non integrati: stanno affacciandosi per vedere come sono le cose e se vale la pena inserirsi. E probabilmente tra loro c’è anche chi sta studiando eventuali terreni di caccia futura…

Ieri è toccato allo psicologo Mario Minaya, che vari ragazzi conoscevano già perché tiene un programma su una radio FM cattolica che trasmette soprattutto per i giovani. L’impatto è stato molto buono, ha entusiasmato i giovani parlando della famiglia.

Il gruppo giovani di Jacagua alla Settimana Giovanile

Invece per stasera non si è potuta concretizzare la partecipazione di un ospite (toccava alla pastorale giovanile diocesana), e quindi è stato fatto un’attività semiseria consistente nello scrivere ognuno un messaggio di amicizia a uno qualunque dei presenti. Alla fine sono stati distribuiti i messaggi, e lì si è visto anche il quadro delle simpatie generalizzate. Varie persone hanno ricevuto vari messaggi, mentre altri nessuno.

Domani continuiamo con un predicatore che, a quanto ci dice, ha pronta una conferenza molto significativa per il mondo giovanile. Vi racconto domani.

Nel frattempo posso e devo dire: Grazie, Signore, per questa Settimana Giovanile!

Stasera il Corso di Preparazione al Matrimonio del settore San Ramón ha visto la presenza di due coppie in più. Chi sta facendo il lavoro di invitare calorosamente la gente è Yury, il fratello di suor Cristina, che in questo si è impegnato, e si può dire che è grazie a lui che facciamo questo corso.

Ho avuto modo di apprezzare abbastanza anche la collaborazione di Jorán e Danyi, la coppia giovane che mi sta accompagnando, i quali hanno saputo condire brillantemente la dottrina con la loro esperienza di vita.

La Settimana Giovanile ha visto stasera la partecipazione di due suore, le quali hanno parlato dei giovani light, e già in dirittura finale hanno lanciato la proposta vocazionale.

Il tutto è stato ben gradevole, e i ragazzi l’hanno seguito con attenzione.

Sono religiose Missionarie del Sacro Cuore, una congregazione domenicana che ha la strana caratteristica che la fondatrice è uscita dalla congregazione (per la porta amplia, non per nessun tipo di inconveniente) quando ha visto che la congregazione si reggeva in piedi da sola, ed è andata a fare dell’altro.

Kika e Rosanna, due giovani delle più in gamba della Divina Misericordia, hanno da poco iniziato un cammino vocazionale con loro.

Da oggi il Diario risponde anche all’indirizzo guaricano.chiesamissionaria.it

Abbiamo attivato questo nome, che è un sottodominio del sito della Arcidiocesi di Genova, per risaltare meglio il carattere ufficiale del Diario stesso, che è a tutti gli effetti espressione della Missione Genovese in Guaricano.

E anche perché sia più facile ricordarselo e leggerlo!

Avanti tutta!

La partenza della Settimana Giovanile è stata ottima. Molti i giovani (o meglio, gli adolescenti) presenti, in questo primo giorno appartenenti esclusivamente ai vari gruppi giovanili delle due parrocchie.

La serata è consistita fondamentalmente in una presentazione dei vari gruppi, in una gara a chi gridava di più, e in molti canti e ban.

Non ho potuto stare tutto il tempo a causa della partenza di suor Daniela, ma sono rimasto molto ben impressionato da come è andato il tutto!

Promette bene! Grazie, Signore!!!!

Suor Daniela al passare per Santo Domingo, con suor Eliana, suor Serafina e le aspirantiOggi pomeriggio suor Daniela, la madre generale delle nostre suore, è passata da Santo Domingo insieme a suor Eliana, sua consorella. Venivano dal Nicaragua (l’aereo è arrivato alle tre), e in serata ripartivano per Parigi -> Genova. C’è stato il tempo di passare da casa, dove hanno riposato alcune orette.

In Nicaragua erano andate per accompagnare là suor Carlita, neo professa. Purtroppo un incidente di macchina nel tragitto dall’aeroporto a casa ha sconvoto i loro piani. Grazie a Dio non c’è niente di grave, ma hanno dovuto starsene calmine in casa e rimandare la data del volo per essere un po’ più in gamba.

Qui stiamo pregando forte perché il viaggio termini bene. Sicuramente sarà una sfaticata unica.

La mattinata è stata dedicata all’incontro d’Avvento con il vescovo, presenti buona parte dei preti diocesani e religiosi.

Ho apprezzato la bella celebrazione penitenziale all’inizio, guidata dal padre Darío Taveras dei Missionari del Sacro Cuore.

C’è poi stata una “pausa commerciale”, con la presenza di un’assicuratrice di salute che ha fatto un accordo con la conferenza episcopale domenicana per dare condizioni vantaggiose ai preti. Ed effettivamente quello della salute è un aspetto critico, perché non esiste il sistema sanitario pubblico, o meglio, c’è, ma non dà quasi niente. Per cui è giocoforza fare un’assicurazione sulla salute.

Infine, il cardinale ha fatto una mezz’oretta di conferenza raccontando qualcosa della sua esperienza di vescovo. Stasera, a quanto ci ha detto, si è fatta da qualche parte la presentazione del libro che ha scritto in maniera autobiografica, riguardo ai suoi anni di prete (48) e di vescovo (28).

Ero con Marcial, e non ci siamo fermati al pranzo per andare veloci all’arcivescovado dove avevamo varie faccende da sbrigare e toglierci.

“Ti racconto la mia esperienza…”: questo è il nome dell’incontro organizzato dal Movimento Giovanile Missionario che si terrà domani 4 dicembre alle ore 20.45 in Centro S.Matteo a Genova.

I protagonisti della serata saranno proprio alcuni ragazzi che hanno fatto esperienze missionarie negli ultimi anni e che le vogliono condividere insieme: avremo testimonianze dall’Africa, America Latina, India, Albania, ecc.

Approfitto quindi per ricordare a tutti i giovani interessati alle missioni che l’invito è rivolto proprio a loro, vi aspettiamo!

Per avere ulteriori informazioni sul calendario degli incontri MGM 2006-2007, visitate il sito dell’Arcidiocesi di Genova, www.diocesi.genova.it, nel prossimo incontro l’ospite d’onore sarà proprio Don Paolo!

Un piccolo episodio intestinale mi ha suggerito di passare la mattinata in casa. Forse ci voleva, avevo un po’ di stanchezza accumulata.

Invece nel pomeriggio sono andato, prima di Messa, da un malato, per la confessione e l’unzione. Al momento dell’unzione hanno partecipato tutta la famiglia, compresi vari uomini (cosa che non è facile). Il signore che ha ricevuto i sacramenti è un uomo di mezz’età, che ha un cancro allo stomaco. Non riesce a mangiare perché rimette tutto quello che ingerisce.

Ha fatto la sua confessione con una sincerità e una semplicità che mi hanno commosso.

Domani qualche ministro straordinario gli porterà la comunione.

Ho aggiornato wordpress alla versione 2.0.5.

È possibile inserire nuovamente commenti agli articoli.


Gesù è meglio della Coca Cola

La risposta la lascio a voi, con un sorriso.

Questa maglietta me la sono trovata a Messa stasera, e mi è subito piaciuta.

La cosa interessante è la scritta piccola sotto il nome a destra. Si adatta anche al clima di fine anno liturgico.

Alla fine c’ho fatto sopra anche un pezzo di predica!!!


I partecipanti al Ritiro di Avvento del 2006

… E in tutti gli aspetti.

Anzitutto perché l’assemblea dell’ADP non ha influito più di tanto: di mattina erano pochi quelli che mancavano, e la maggioranza è venuta poi di pomeriggio.

E poi, soprattutto, perché le persone che hanno dato il ritiro hanno lavorato bene, coinvolgendo i partecipanti, condendo la predicazione con esempi personali, e trovando anche gesti significativi che hanno lasciato il segno.

Per esempio di pomeriggio il segno era quello di ricevere un cuoricino rosso (vedi la foto), appiccicato dal proprio vicino, come segno del cuore nuovo che il Signore mi da attraverso i fratelli.

Di mattina poi se l’è goduto anche il personale del consultorio. In effetti era una cosa su cui suor Blessila mi tirava le orecchie tutte le volte… beh, grazie al Signore mi sono deciso a farli venire anche loro!