Contributi del mese di Giugno 2007

Oggi pomeriggio è partita per l’Italia suor Serafina. Ha così terminato il suo servizio qui, ben prezioso, perché ha significato l’accompagnamento vocazionale di varie ragazze, e di fatto ci sono Taína e Yúdith che stanno facendo l’esperienza vocazionale più diretta.

Dopo una permanenza di pochi giorni in Italia suor Serafina continuerà il viaggio per l’India, dove la madre l’ha destinata. Ritorna alla sua terra, tra la sua gente.

Buon viaggio, suor Serafina, che il Signore ti accompagni e ti conceda fare sempre tanto bene!

Stamattina abbiamo fatto il ritiro finale per la Cresima dei giovani. La celebrazione sarà domani, al mattino a Santa Margarita e al pomeriggio alla Divina Misericordia. Ministro: il nunzio.

In tutto i cresimandi sono un’ottantina. La sfida che abbiamo davanti è quella di mantenerli nella chiesa, attraverso la Pastorale Giovanile. Con qualcuno si riesce, per altri è difficile.

La riunione per chiedere l'implementazione di Barrio SeguroAltra riunione, oggi pomeriggio, sul tema della sicurezza nel barrio.

A livello di autorità c’era un rappresentante del generale che guida la polizia in Guaricano, e soprattutto un rappresentante del ministero pubblico per la nostra provincia.

I vari dirigenti comunitari che hanno parlato hanno reso palpabile la situazione del barrio, che si sente ogni giorno più insicuro: gli assalti, furti e rapine sono all’ordine del giorno. Al punto che il rappresentante della polizia ha invitato, tra le righe, a farsi giustizia da soli: ha detto, in maniera mezza velata e mezza chiara, che quando la gente riesce a afferrare un ladro deve dargli una saccata di botte.

Da parte sua il rappresentante del ministero pubblico ha affermato sostanzialmente che c’è corruzione nella polizia e nel ministero pubblico perché c’è corruzione nella società, e che non serve accusare polizia e ministeri pubblici se non cerchiamo di cambiare la vita delle nostre famiglie. Ho apprezzato molto queste parole, perché rispondono alla realtà: le autorità si corrompono perché nessuno insegna loro ad essere onesti.

Il lavoro di rifacimento del pavimento di BetaniaI muratori stanno finendo il pavimento di Santa Margarita.

In tutto ci costerà quasi 50,000.00 pesos (circa 1,200 euro): 20,000.00 pesos di mano d’opera e il resto di materiali.

Il nuovo pavimento di BetaniaLa gente lo stava chiedendo da tempo, soprattutto i gruppi che facevano i turni settimanali di pulizia. I molti buchetti e scrostamenti del cemento grezzo che c’era prima rendevano il pavimento un ricettacolo di polvere, ed era faticosissimo pulirlo. Adesso dovrebbe essere tutto molto più semplice.

Grazie, Signore!

Domani un gruppo di muratori rifarà il pavimento di Betania, cioè di Santa Margarita.

È da un sacco di tempo che è in condizioni pietose, perché il cemento poco a poco si va sgretolando.

Lo rifaremo in cemento lucidato, con un colore giallognollo che dovrebbe far pandan con le pareti.

Abbiamo già ordinato la sabbia e il cemento, appena arrivano si comincia.

Il gruppo presente alla gita di Juan DolioCome di tradizione a fine giugno, oggi abbiamo avuto la gita di fine anno della scuola. Destinazione, Juan Dolio, il Resort della Cooperativa dei Maestri, economico e familiare. Dalle 10 di mattina alle 5 di pomeriggio si compra un pacchetto tutto compreso. Pranzo, bibite, anche alcooliche, spiaggia, tre piscine.

Come noi c’erano varie altre scuola, un campo estivo di tre giorni di figli di maestri, e molte altre persone, credo circa duecento.

Purtroppo abbiamo avuto qualche piccolo inconveniente: il mangiare, da prendere a un buffet, si esauriva tutti i momenti, e grandi gruppi di persone dovevano aspettare che arrivassero i nuovi tegami.

Un altro problemino è stato che la piscina più grande era in riparazione e non si è potuta usare.

Tutto il personale che abbiamo è un’ottantina di persone, o forse qualcuno di più, ma sono venuti solo settanta. Quelli che sono venuti sono rimasti abbastanza contenti: la giornata l’abbiamo presa tutti molto tranquilli, sdraiati sulle sdraio all’ombra delle palme.

Personalmente ho avuto maniera di chiaccherare con qualche persona con cui non l’avevo mai fatto, ed è stato molto bello.

Alle sei e mezza di sera eravamo in Guaricano.

Ho incontrato oggi pomeriggio (dopo il ritiro della scuola) una bella comunità di base del settore Nueva Jerusalén, nel barrio La Mina.

Nonostante venisse dopo il ritiro, è stato un momento molto piacevole, ho sentito la presenza del Signore.

Un’acquetta leggera ma costante ci ha costretti a passare da fuori a dentro la casa dove si fa la comunità. Il tutto in maniera molto naturale, senza che nessuno si turbasse. E alla fine il vento mi ha anche bagnato il camice.

Comunque la cosa bella è stato che alla fine ho fatto una chiamata a chi voleva impegnarsi come animatore di comunità, e quattro persone hanno espresso la loro disponibilità.

Grazie, Signore!

Abbiamo vissuto oggi il ritiro finale del personale della scuola.

Ovviamente c’era più gente di mattina, perché c’è anche il liceo. Ma anche nel pomeriggio la partecipazione è stata buona. Devo verificare cosa è successo a quattro o cinque maestri che non si sono visti.

Al mattino ho parlato io della fede nella vita del cristiano, e Marcial del peccato e di come superarlo in Cristo.

Al pomeriggio ha iniziato Carmen parlando dello Spirito Santo nella vita del cristiano, e poi io ho trattato il tema di matrimonio e convivenza.

Mi è sembrato che la gente ha apprezzato il momento.

Una piccola ombra, o meglio, una cosa per cui pregare: la maestra Loraida, che è una delle fondatrici, perché lavora nella scuola da quando è iniziata, sembra che stia valutando l’ipotesi di diventare mormona (sic!). Sembra che buona parte della sua famiglia si siano già “convertiti”. Vi chiedo preghiere per lei!

Un gruppo di animatori del campo bambiniTutta questa settimana si svolge, nel pomeriggio, la formazione degli animatori del campo bambini.

Oggi è toccata a me un’istruzione sulla spiritualità dell’animatore, nella quale ho raccolto in quattro punti alcuni aspetti della vita e del servizio cristiano.

Metà del gruppo degli animatori del campo bambiniE sono rimasto colpito favorevolmente dall’interesse e dall’attenzione di questi adolescenti e giovani, ai quali ho fatto prendere appunti e che hanno compreso perfettamente l’articolazione dell’insegnamento che ho dato.

Quello che ho visto mi fa sperare bene per la riuscita del campo. Li metto nelle tue mani, Signore!

La consegna delle pagelle è stata accompagnata da alcune “cosette”.

Anzitutto, un maestro ha portato le pagelle letteralmente all’ultimo momento, quando avevamo già a scuola tutti gli studenti. Grazie a Dio c’è stato il tempo di fare tutto quello che c’era da fare.

E poi c’è stato il caso di una maestra che, con la scusa di essere in licenza, ha fatto andare a casa sua gli studenti per dir loro i voti. La qual cosa ci ha indisposto abbastanza, perché l’impressione è che va da tutte le parti meno che venire a scuola. Se non fosse che è malata ci starebbe bene un memorandum.

E l’ultima cosa è stata la faccenda del corso di informatica: una settantina di studenti non l’ha frequentato, nonostante si avesse detto chiaramente che era obbligatorio. Così alla fine abbiamo deciso che il maestro di informatica farà loro un corso supplementare intensivo, cinque giorni alla settimana per sei settimane. Con la condizione che chi non partecipa non può reinscriversi. Vi saprò dire se la cosa funziona o no.

La giornata di oggi me la sono passata praticamente tutta a scuola: verifica delle pagelle, principalmente. A volo d’uccello ne ho controllate una buona parte. Ne mancano ancora, i maestri sono in ritardo per riempirle. Se me le portano presto, domani mattina terminerò. Domani è infatti il giorno della consegna delle pagelle agli studenti

Incontro di formazione dei responsabili parrocchialiUltimo momento, oggi pomeriggio, di formazione dei responsabili.

Dopo il lavoro di ieri, mattina e pomeriggio, oggi ho concluso. È stato un mini corso sul simbolo apostolico, con la speranza che possano arrivare a un’intelligenza più profonda sulle verità fondamentali della nostra fede.

La cosa più bella è stata la consegna dei certificati di partecipazione a chi ha partecipato ai tre momenti. Sono stati più di cento!!!

E nel corso dei tre momenti il minimo è stato sabato mattina: erano “solo” centocinquanta, mentre nei due pomeriggi superavano i duecento. Sabato pomeriggio mi dava l’idea che erano quasi trecento.

Ho iniziato oggi il corso annuale di formazione per responsabili parrocchiali delle due parrocchie.

È diretto a diaconi, ministri, catechisti, animatori di comunità, responsabili di comunità apostoliche e di gruppi di preghiera, messaggeri.

Il lavoro di oggi, mattina (dalle 8 alle 11) e pomeriggio (dalle 2 alle 6) si è svolto in Betania, dove i nuovi ventilatori hanno ammorbidito un po’ il calore rovente che fa in questi giorni. Ho iniziato spiegando cosa significa credere, e poi introducendo l’insegnamento del credo riguardo a Dio Padre (in mattinata) e al Figlio (nel pomeriggio).

Mi sto basando su un sussidio di formazione per catechisti, semplice ma abbastanza completo. E ha anche buone indicazioni per rendere interattivo  lo svolgimento, cosa che la gente sta apprezzando abbastanza. Rispetto a ciò la cosa che finora è piaciuta di più è stato l’esercizio del cieco: in coppie, uno dei due si è fatto guidare dall’altro come se fosse cieco, e poi si sono invertiti i ruoli. Era per capire cosa significa lasciarsi guidare dal Signore.

Oggi ho lavorato mattina e pomeriggio sulle pagelle della scuola primaria, controllandole e facendole correggere.

Me le passano già revisionate dai direttori docenti, ma scopro sempre qualcos’altro che non va. E così le rimando indietro per correggerle.

Lunedì il rush finale, perché martedì vengono consegnate agli studenti.

In mattinata ho controllato le pagelle del liceo.

Il problema più grave sembra quello del professore di inglese, un haitiano, che ha rimandato quasi la metà degli studenti.

Un altro maestro ipotizza che sia come una forma di ritorsione, verso gli studenti maschi che non gli “presterebbero” (condizionale d’obbigo) soldi, e (condizionale ancora più d’obbligo) verso le studenti femmine che non stanno a non si sa cosa.

La forma di valutare gli esami potrebbe essere falsata, e ho chiesto al professore di farmi vedere i lavori dei ragazzi per farmi un’idea più certa di quello che è successo. Purtroppo (sic!) il professore dice di aver perso i fogli dei compiti dei ragazzi.

Di fatto Nidia aveva mezzo intravisto che gli studenti stavano facendo una raccolta per darla a quel professore, e non capiva perché. Forse l’ipotesi dell’altro maestro ci può aiutare a capire qualcosa.

Abbiamo valutato l’ipotesi di annullare l’esame finale che è stato resposabile di tutte queste rimandature, ma ci sono dei problemi a farlo. Così penso che stabiliremo un meccanismo di correzione nei risultati dell’esame di riparazione.

Sabato scorso è morta, dalle parti della strada che va all’aeoporto, la mamma di Juan Luis, il nostro novello diacono.

Il giorno dopo l’hanno seppellita, e ora tutti i giorni, nel pomeriggio, fanno una preghiera di suffragio. Per quella di oggi ho offerto a Juan Luis di andare personalmente, e così abbiamo potuto celebrare l’Eucaristia.

È stato un momento molto bello, anche perché c’era un discreto numero di persone del posto, oltre ai quattro del Guaricano che sono venuti con me.

Jacinta, la moglie del nostro diacono Juan Luis, mi ha portato ieri pomeriggio da una sua sorella che da 25 anni è Testimone di Geova. Si chiama Altagracia, ed ha un figlio, Osvaldo, che i giorni scorsi ha cercato di avvelenarsi imbottendosi di tranquillanti.

Fortunatamente il figlio, che ha già più di trent’anni, è stato salvato, ma è ancora mezzo balordo per il mezzo avvelenamento che gli è rimasto.

Così sono stato da loro, perché hanno bisogno di appoggio, vicinanza e preghiera. Prima di andare ho fatto chiedere alla madre se potevo, perché anche qui i Testimoni di Geova non sono facili da avvicinare. Grazie a Dio la madre ha accettato, e anche il figlio. Così sono stato da loro, e abbiamo chiaccherato una mezz’oretta. Poi abbiamo fatto una preghiera insieme. Sono rimasto molto ben impressionato per quello che è successo, non ho visto nessuna difficoltà di incontro o relazione.

Poi, stamattina, la sorpresa: mi sono visto Altagracia e Osvaldo arrivare a Messa! Ma allora erano già sulla strada del riavvicinamento! Alla fine della Messa non ho potuto contenermi di dire alla gente che erano persone molto care e che dessero loro un abbraccio di benvenuto. Cosa che la gente ha fatto volentieri, e molti erano al corrente di quanto stava loro passando.

È la prima volta che vedo dei Testimoni di Geova tornare alla Chiesa Cattolica! Grazie, Signore!

Oggi pomeriggio la Chiesa Dominicana ha festeggiato (con qualche mese di distanza) il secondo anniversario dell’elezione di Benedetto XVI. Presente il Nunzio e tutti i vescovi del paese, si è celebrata una messa in ringraziamento e per chiedere l’assitenza del Signore per papa Ratzinger.

La partecipazione non è stata forte. Erano stati riservati un centinaio di posti per ambasciatori, consoli e loro seguito, ma sono rimasti praticamente vuoti.

Delle nostre parrocchie siamo andati una decina, comprendendo anche le suore.

Con Danny Marte e altri dirigenti comunitari abbiamo visitato stamattina un ufficio del Ministero dell’Interno diputato all’implementazione del programma barrio seguro, del quale già vi avevo parlato in passato.

Sembra che l’idea sia quella di portare barrio seguro al Guaricano prima della fine dell’anno. Il programma consiste in uno spiegamento eccezionale di forze dell’ordine, e al tempo stesso in una serie di microinterventi di sanamento sociale.

Dove è stato implementato ha funzionato: sono spariti i delinquenti. Purtroppo la realtà è che da quei barrios si sono trasferiti ai barrios vicini, dove il programma non è ancora implementato.

Vi farò sapere come andrà da noi!

Ramón Alberto, battezzato oggi!Mi hanno avvisato stamattina di un uomo giovane che sta abbastanza male e che vuol essere battezzato.

Sono stato dopo la gita dei chierichetti. L’ho trovato in letto. Probabilmente ha l’AIDS.

Da come mi avevano detto sembrava che il desiderio del battesimo fosse della madre. Invece ho potuto rendermi conto che anche lui esprimeva chiaramente la volontà di battezzarsi. E quindi gli ho dato battesimo, cresima e unzione dei malati.

La cosa che rende questo battesimo significativo è che è uno “scherzetto” del Signore. Un anno fa, il 31 di maggio, una “nazione” si rubava il tabernacolo di Santa Margarita con l’Eucarestia dentro. Secondo soffiate ricevute, quest’uomo era il capo della banda. Sarebbe (il condizionale è d’obbligo) quindi lui che ha rubato o fatto rubare il tabernacolo.

E se è vero, il Signore ha saputo chiamarlo perché si avvicinasse a lui. Ho sentito una gioia grande, al dargli il battesimo! Grazie, Signore Gesù!

Il gruppo dei chierichetti a FulaBella gita al fiume, oggi, con i chierichetti di Santa Margarita.

Non erano tanti, perché ultimamente a livello pastorale ho fatto un certo lavoro di “scrematura”, chiedendo loro un piccolo impegno in più, e il risultato è stato che quelli che non ne avevano una gran voglia si sono tirati indietro.

Di fatto al gruppo che vedete nelle foto manca soltanto una ragazzina che oggi non poteva.

I chierichetti nell'acqua del fiume FulaAlla fine della giornata, non posso che ringraziare il Signore, perché i ragazzi si sono comportati benissimo: obbedienti, prudenti, educati. Per essere adolescenti è un risultato importantissimo.

C’era con noi anche Miguel Ángel, il nostro seminarista maggiore. E non potevano mancare suor Modesta e suor Blessila!

Scorcio del fiume FulaTra l’altro sono successe delle cose belle: i gestori del posto turistico che c’era cì mi hanno preso in simpatia e ci hanno offerto sedie e ombrellone. E poi è arrivato un gruppo di adulti di Santiago de los Caballeros, che ci hanno passato riso, pollo e bibite. Suor Modesta ha captato che pensavano che stessimo portando in gita ragazzi problematici, e ha provveduto a spiegar loro che andavamo con i chierichetti.

Ho fatto molte altre foto in più, tutte bellissime, ma non ci stavano. Scusate…

9:17 pm

Raúl e Josefa

Se ieri è stato il matrimonio di due giovani, oggi pomeriggio ho avuto la gioia di visitare in casa loro una coppia mezza matura di ciechi.

Josefa, la moglie, la conosco da più tempo. Da quando abbiamo iscritto nella nostra scuola tre fratellini ciechi, lei ci è stata assegnata da un’istituzione apposita per orientare i maestri che hanno a che fare con i tre fratelli. Così ci conosciamo da almeno sei o sette anni, anche se è solo da uno o due anni che siamo entrati più in confidenza. Josefa ha una laurea in educazione. Crede in Dio, e cerca di venire a Messa, ma, forse anche a causa dell’handicap, è molto incostante.
Raúl, il marito, cieco anche lui, non ha studiato. Lavora di pomeriggio in un’istituzione statale (credo che sia una forma di lavoro protetto), e dà l’idea di essere meno maturo umanamente della moglie. Sicuramente lo è nella vita di fede, perché per esempio in casa nessuno lo vede mai pregare, ed apparentemente è molto pigro per venire a Messa.

Sono stato a casa loro perché qualche giorno fa avevo avuto l’occasione di parlare a tu per tu con Josefa, e avevo visto una possibilità di avvicinarmi al marito. Tanto più che il loro figlio (che vede) aveva la tappa della prima riconciliazione, e non ha potuto farla perché il papà non si è fatto vedere. Così durante la visita ho approfittato anche per cercare una soluzione e fare in modo che il bambino faccia il passo della confessione.

In più, siamo rimasti d’accordo che uno di questi giorni parleremo di matrimonio. Sì, perché nonostante i dieci anni che stanno insieme e i due figli che hanno generato, non si sentono sicuri. È la “lotta” tremenda che bisogna portare avanti con tutti. La situazione che nessuno si sposa genera una paura fortissima al matrimonio, impedendo di fare il passo a quelli che di fatto sono perlomeno in una situazione che non si separeranno più.

Così ho speranza che Josefa e Raúl siano uno dei cento matrimoni che ho chiesto in dono al Signore in quest’anno. Signore Gesù, so che non mi deluderai!

Arlín y Luis Alberto il giorno del loro matrimonioAbbiamo avuto oggi pomeriggio un bel matrimonio di due giovani della Divina Misericordia, Luis Alberto e Arlín.

Sono stati fidanzati per quattro o cinque anni, Arlín ha anche lavorato nella pastorale giovanile per un certo periodo, infine hanno fatto l’Encuentro Católico para novios, e oggi si sono sposati.

Arlín all'arrivo alla chiesaLa loro decisione è stata ponderata bene. Volevano sposarsi già sei mesi fa, ma poi si sono resi conto che non avevano la maturità sufficiente. È stata una cosa che mi ha colpito positivamente!

Arlín ha frequentato per un certo periodo una chiesa evangelica, e vi ha anche ricevuto il battesimo. Poi, al conoscere il fidanzato, si è avvicinata alla Chiesa Cattolica e c’è rimasta. Ed è stata una presenza molto positiva, anche più di Luis Alberto che non se n’era mai allontanato.

Le Ancelle delle nozze di Arlín e Luis AlbertoAlla celebrazione c’erano anche le coppie che hanno fatto l’Encuentro insieme a loro: dopo il rito hanno messo nelle loro mani una croce con i due bracci separati, e ad ognuno hanno dato un pezzo, in maniera che gli sposi li ricomponessero e si ricostruisse la croce di Gesù; poi si sono occupati loro della processione delle offerte. Alla stessa maniera, Luis Alberto e Arlín hanno partecipato e parteciperanno ai matrimoni delle altre coppie che erano presenti oggi. Segno che l’Encuentro segna umn qualcosa di forte nella vita di questi fidanzati-sposi. Grazie, Signore!

Riunione straordinaria, stamattina, per portare avanti la preparazione del momento di formazione per le nuove Commissioni Parrocchiali di Pastorale Educativa.

È qualcosa di nuovo, che sembra il Signore ci aiuti a far nascere: l’idea è che in ogni parrocchia ci sia una commissione che porti avanti un lavoro in varie direttrici:

  • Aiutare i maestri cattolici a manifestarsi e a lavorare come tali nelle loro scuole.
  • Proporre ai Centri Educativi momenti di formazione e ritiri per il personale, soprattutto per i maestri.
  • Fomentare la pratica della preghiera all’inizio delle lezioni.

Il momento di formazione vuol far sì che i laici di queste nuove commissioni prendano l’iniziativa e organizzino momenti di formazione, in maniera che la chiesa sia protagonista all’interno delle scuole.

Se tutto va bene il momento di formazione sarà sabato 21 luglio nella mattinata. Qualcosa di nuovo comincerà nella nostra zona pastorale, “se il Signore vuole”!

Lo poniamo nelle tue mani, Signore Gesù!

Ho passato il tardo pomeriggio a cercare le barre di ferro per le fondamenta della nuova cappella de La Mina, settore Nueva Jerusalén.

Sono andato a comprare la quantità maggiore da uno che le vende a poco più di metà prezzo (sono barre uscite storte o in dimensioni sbagliate dalla fabbrica). E poi ho raccolto tutte le barre o pezzi di barre, ferri vecchi ecc. che avevamo in giro tra parrocchia e scuola, ed è venuto fuori un certo numero, quasi uguale a quelle che avevo comprato.

Domenica è possibile che facciano qualcosa, se riusciamo a comprare il cemento.

A fine mese finisce l’anno scolastico.

Tradizionalmente, ciò significa che il 30 è il “giorno del maestro”, che ogni scuola festeggia con qualche attività tipo gita o spiaggia. Di fatto quest’anno il 30 è sabato, per cui tutti festeggeranno i loro maestri il 29. E questo per noi significa che nel posto dove andremo a passare la giornata c’è tutto pieno, e quindi dobbiamo anticipare a giovedì 28.

Il giorno prima avremo il ritiro finale per tutto il personale, e martedì 26 ci sarà la consegna delle pagelle. I giorni prima mi toccherà verificarle (sono in tutto 1,100 della primaria, più 240 del liceo, più un centinaio della serale). È un lavoro noioso, ma che si fa senza problemi. Tutti gli anni trovo qualche maestro che ha fatto le percentuali in maniera un po’ allegra, e devo rimandare indietro a correggere. Ma percentualmente sono poche.

A Jacagua c’è una cappella dedicata a sant’Antonio, e così tutti gli anni vado a celebrare l’Eucaristia.

La celebrazione di quest’anno è stata per me significativa, perché nell’ora precedente la Messa è piovuto a dirotto. E nonostante questo la partecipazione è stata molto buona.

Dopo la Messa ho anche approfittato per dedicare un po’ di tempo a confessare. Nel settore San Ramón purtroppo hanno meno possibilità che negli altri settori, per la lontananza, e per la fretta con cui a volte si va a celebrare la Messa.

In questo fatto della confessione mi sono reso conto che i bambini si confessano meglio che gli adulti. Sarà perché ai bambini si è spiegato come ci si confessa, mentre con gli adulti non c’è mai un’occasione del genere. Devo riuscire a programmare un momento per spiegare anche agli adulti come ci si confessa.

In giugno non avremo tante attività.

Abbiamo cominciato il mese con la solennità del Corpus Domini, triduo e solenne celebrazione diocesana.

Adesso il prossimo momento forte sarà un fine settimana di formazione per tutte le persone impegnate.

Sarà sabato 23 (mattina e pomeriggio) e domenica 24 (solo pomeriggio). L’ho concepito come un momento di formazione dei catechisti, ma è stato facile pensare di ampliarlo a tutte le persone che svolgono un servizio. Anche perché la formazione non è mai abbastanza!

Ho già trovato un libretto che praticamente spiega in maniera semplice il credo, e offre anche varie attività per memorizzare le nozioni e imparare a trasformarle in vita. Lo darò alla gente a metà prezzo in maniera che abbiano in mano uno strumento che possa servire loro anche al di là di questo momento.

7:00 pm

Ameba!

Ho di nuovo l’ameba.

Dopo l’influenza continuavo ad essere stanco e spossato, ed ora si sa perché.

Le medicine hanno bisogno di una settimana per fare effetto, per cui suppongo che la ripresa non sarà rapida.

Dovrò continuare a vivere una settimana di mezzo riposo.

Abbiamo avuto oggi un bel ritiro per adolescenti e giovani.

Buona la partecipazione, quasi un centinaio! E, a quanto m’han detto, si sono comportati bene. Le istruzioni sono state robuste e ben seguite.

È stato portato avanti da un’équipe del rinnovamento carismatico della parrocchia.

Alla gita dei catechisti non sono potuto andare per l’influenza. E come me molti catechisti. Di un centinaio alla fine sono andati solo una quarantina.

Non abbiamo rimandato la gita perché poi diventa difficile farla un’altro momento.

Ed è un gesto di riconscenza dovuto a questi fratelli e sorelle che lungo tutto l’anno si spendono per educare nella fede le giovani generazioni!

Il Metro continua a mietere vittime.

Oltre a me, anche Serafina ha ricevuto una bella botta. Per non parlare di suor Modesta, che ora è in letto pure lei. E anche suor Blessila e suor Cristina sono prese, anche se sono in piedi.

Resistono Lorenzo e Francesco. Fino a quando?

8:21 pm

Corpus Christi

Le Messe del mattino non sono state granché affollate. Più precisamente, la gente se n’è stata a casa: presenti pochi di più di quelli che vengono a Messa tutti i giorni.

È la fatica di vivere le feste di precetto infrasettimanali. Non c’è l’abitudine.

Nel pomeriggio allo Stadio Quisqueya c’era invece una discreta partecipazione. Sono andate un’ottantina di persone di Santa Margarita e più di 150 della Divina Misericordia.

Una pioggia fitta al momento della comunione ha costretto a raccorciare i tempi della chiusura.

Il Cardinale, nell’Omelìa, ha parlato dell’Eucaristia, ed è poi arrivato a menzionare il clima di insicurezza generale in cui si vive per la violenza, i furti e gli assalti. Prendendo atto dell’incapacità delle autorità per mettervi un freno, ha invocato l’azione potente di Dio, chiedendo che faccia “mordere la polvere” a tutti i delinquenti. Cosa che ha strappato l’applauso della numerosa assemblea.

Alla Divina Misericordia il Triduo di Corpus Christi sta tirando meglio che a Santa Margarita.

Non si sa perché, ma a Betania la gente non ha risposto. Sarà che hanno fatto “vacanza” per solidarietà con me?

Il distretto scolastico ha organizzato una fiera scientifica, dove hanno esposto i loro lavori tutte la scuole di Guaricano. L’hanno fatta in una scuola che è a metà strada tra la nostra casa e Betania.

Sia dalla primaria che dal liceo hanno mandato un sacco di plastici, disegni, ricostruzioni, ecc. il liceo ha anche ricevuto il premio eccellenza! Complimenti, ragazzi!

Non ho visto, ovviamente, la puntata di Santoro sul documentario della BBC e sui preti pedofili. Ma la cosa la sento profondamente mia, questa chiesa, Casta Meretrix, che forse alcune volte non ha agito come doveva ma che ora riceve accuse generalizzanti e spropositate, la amo ancora di più.

E, per chi vuol leggere alcune considerazioni significative su pedofilia e su Santoro, vi rimando a questa intervista di Avvenire a don Di Noto.

Stasera inizia il triduo di preparazione alla festa del Corpo e Sangue di Cristo. I vari settori delle parrocchie sono assegnati ai vari giorni, così come la Pastorale Giovanile.
Giallo dell’ultimo momento: i sussidi non ci sono ancora arrivati, speriamo di riuscire ad averli in tempo.

Nel frattempo mi è scesa la febbre, ma non so ancora se domani sarò in forma. Un giorno in più di riposo sarebbe meglio.

5:07 pm

Prime Comunioni

Si sono fatte, stamattina, alle sette alla Divina Misericordia, e alle nove a Santa Margarita.

Purtroppo non me le sono godute per un’influenza che mi ha sbattuto in letto, tutto il giorno tra 38 e 39.

In mattinata abbiamo avuto il ritiro finale dei giovani che domani faranno la Prima Comunione.

Sono una sessantina fra le due parrocchie. Mi sembrano abbastanza preparati. Molto bello il momento delle confessioni: una buona parte sembrano ragazzi sani, un piccolo numero ha dei problemi da superare ma ne è cosciente. Vi chiediamo una preghiera anche per loro!

Ho fatto oggi l’ultimo incontro di formazione per il personale della scuola. Al mattino sui vangeli, e di pomeriggio sull’Unzione dei Malati. Entrambi gli incontri sono stati ben seguiti.

Ogni giorno di più mi rendo conto della mancanza cronica di basi e dell’inesistente cultura generale di questa gente. Ho dovuto imparare a spiegare tutte le parole che non sono di uso colloquiale. in particolare la cosa che ho dovuto spiegare oggi è stato come si contano gli anni: sembra impossibile, ma nessuno aveva chiaro che li contiamo dalla nascita di Gesù. Da lì mi sono messo a spiegare che prima si contavano dalla fondazione di Roma, ma la cosa è diventata troppo difficile (sic!).

Vabbé, bisogna continuare a seminare!