Contributi del mese di Gennaio 2007

Una nuova comunità ecclesiale di base è stata ufficialmente inaugurata nel Cazabes con una solenne Messa.

C’era tutto il settore, da Antonia, la responsabile di settore, a Mariano e Esperanza, la coppia che animano quella comunità, a tutti gli altri fratelli impegnati del settore san Ramón. Non mancava una buona dose di vicini, che sono quelli che concretamente parteciperanno alla comunità.

La Messa è stata fatta in casa di Felicia, la mamma di suor Cristina, la quale ultimamente si è impegnata sempre più ed è una delle persone più presenti. C’erano anche vari dei suoi figli, ho visto in loro un certo desiderio di partecipare di più alla vita della chiesa. In tutti i presenti, poi, una bella allegria, alimentata ancora di più dal riso dolce con cocco offerto dalla famiglia ospite a tutti i presenti.
E dopo la Messa Antonia mi ha portato un po’ più in là, da una famiglia a cui si è “sposata” una figlia tre giorni fa. La mamma, che in realtà soffre di depressione, da tre giorni non fa che piangere. Credo che la cosa faccia parte del rito, al nono giorno lo stesso rito prevede che la figlia torni a casa e si riconcili con la famiglia.

E poi due confessioni volanti, sui gradini di accesso a un appartamento del primo piano, di fronte alla strada, con la polvere sollevata dalle macchine sulla vicina strada che ti si infilava da tutte le parti.

Mi sono visto stasera con i responsabili dei tre gruppi di preghiera carismatica delle due parrocchie. Questi gruppi sono relativamente giovani (qualche anno di vita), a parte uno che è dei tempi di don Lino.

È stata la prima volta che abbiamo fatto questa riunione. Ho approfittato, considerando i potenziali rischi dei carismatici, per analizzare insieme la forma in cui la chiesa vuole che funzionino i laici e i gruppi ecclesiali, e devo dire che ci sono soltante poche cosette da mettere a posto. Questi gruppi hanno un senso ecclesiale molto maturo, e collaborano attivamente nella vita delle parrocchie.

Le cose che ho dovuto richiamare sono fondamentalmente due:

  1. Che a predicare mettano prefenzialmente i ministri della parola istituiti dal vescovo.
  2. Che stiano attenti a non lasciarsi andare a uno stile di preghiera emozionale, come quando, in un gruppo in particolare, la lode si trasforma in un vociferare confuso e pieno di chiasso. Oltre ad essere uno stile poco bello, è una cosa che può far propendere la gente verso le chiese evangeliche, le quali hanno tutte questo stile chiassoso.

Per il resto sono molto contento di questi gruppi, e spero che possano moltiplicarsi, perché sono uno strumento formidabile per avvicinare persone al Signore!

Stamattino si è fatta più chiara la faccenda del terreno destinato alla comunità e venduto dal CEA, l’ente statale “padrone” della terra.

Al CEA abbiamo potuto appurare che hanno fatto tutto in apparente legalità, essendo loro (così ci hanno detto) i padroni della terra. Secondo loro la banca che ci aveva donato (o meglio, che ci sta donando) quel terreno in realtà non lo possiede.

Siamo quindi andati alla banca in questione, e ci è stato detto che sono assolutamente sicuri che quella terra è loro. E faranno una comunicazione formale al CEA per affermare questo possesso.

Tra una cosa e l’altra siamo stati in città dalle otto di mattina all’una. Con tanto di visita alla nostra banca, dove suor Serafina doveva fare una commissione.

Vi saprò dire come si evolve la situazione. Nel frattempo vi chiedo che vi uniate a noi nella preghiera perché tutto si possa risolvere per il meglio.

Sono già alcuni giorni che dico “lo scrivo”, solo che poi sono sempre piuttosto presa e alla sera mi dedico a rispondere alle mail per i viaggi missionari estivi e al prossimo incontro del Movimento Giovanile Missionario.

Adesso però mi sono decisa!Intanto grazie per tutte le belle foto che ci sono sul sito; i resoconti dell’anno 2006 di vita in Guaricano sono in coda di stampa, quindi presto avremo anche quelli da distribuire come materiale della missione, lavoro davvero fatto bene, complimenti!

Poi: le mie ragazze di catechismo di Pegli si sono viste sotto l’articolo “bambini eccezionali” e hanno apprezzato. Grazie Don Paolo, hai sempre un pensiero particolare per tutti!
Bella anche la foto di noi all’aereoporto! La mattina che abbiamo accompagnato don Paolo all’aeroporto secondo me non è stato un caso che l’aereo fosse in ritardo. Abbiamo avuto un po’ di tempo non previsto per stare insieme, a ripensarci è stata una bella cosa! Vi spiego: sento o vedo Don Francesco molto spesso, solo che siamo sempre di corsa, quasi mai c’è il tempo di scambiare due parole con calma… L’altro giorno poi avevo con me non solo don Francesco ma anche don Paolo, Carmen e Francesco Zannini… Eravamo al bar e volevo gridare a tutti: ma lo sapete quante belle persone ci sono qui vicino a me?

Veniamo alle mille e una cosa che stiamo facendo, vi aggiorno un pochino:

  • Sono alcune mattine che giro per Genova per distribuire ai vari istituti religiosi i manifesti dell’incontro del Movimento Giovanile Missionario che ci sarà a febbraio con l’arcivescovo e Tarcisio Mazzeo: ho scoperto che la missione la conoscono veramente tutti! Già che c’ero ho fatto propaganda ai DVD e distribuito gli ultimissimi calendari, penso che a volte basti dedicare un po’ di tempo e un sorriso alle persone che incontri ed ecco che le conquisti!
  • Una mattina don Francesco, nonostante le tremila cose che ha da fare, ha fatto con me il giro delle parrocchie di Voltri, Prà e Pegli: don Lino di Voltri è stato contento di vederlo, e anche io ho apprezzato la cosa che sia stato dalle nostre parti…
  • Ieri sera ho cominciato un “cammino” con gli scout dello stesso don Lino, e precisamente con il gruppo dei più grandi. Abbiamo parlato della missione di Santo Domingo e visto le foto, mentre il DVD lo abbiamo programmato per il prossimo incontro. Con la fascia 12-16 anni abbiamo invece stabilito tre incontri (di modo da portare avanti un progetto insieme); queste attività sono previste a partire da metà febbraio e una volta la settimana, così poi loro avranno il tempo di sviluppare i temi trattati al sabato quando fanno “condivisione”.
  • La prossima settimana, oltre all’incontro che avremo con l’arcivescovo, don Francesco viene una sera a Pegli a parlare agli scout di Sant’Antonio delle missioni, chissà che magari qualcuno non decida quest’estate di partire…
  • In futuro comunque sono previsti altre riunioni con i ragazzi interessati ai viaggi estivi, vi saprò dire!
  • Le pergamene solidali vanno benone, dopo Natale ho avuto una decina di richieste, con calma stiamo preparando le prime e organizzando le successive.

Un abbraccio a tutti, specialmente a don Lorenzo e alle suore!

Il documento dei vescovi dominicani sull’iniziazione cristiana (vedi il post di ieri) mi ha generato una certa soddisfazione, perché è da qualche anno che nelle nostre parrocchie abbiamo adottato la struttura formativa del catecumenato non solo per gli adulti, ma anche per i giovani e i bambini.

In giro si vedono ancora i battesimi facili, soprattutto degli adulti, che in varie parrocchie vengono battezzati con pochi mesi di preparazione, senza attenzione né alla formazione, né alle motivazioni, né alla continuità del cammino. In particolare, una questione pastoralmente per niente risolta, è quella dei battesimi dei conviventi: molte parrocchie li fanno, considerando la buona fede dei richiedenti, mentre il Concilio Dominicano, dei primi anni novanta, lo esclude.

Un prete, per altro verso gran amico mio, dice chiaramente che il battesimo è un diritto e quindi lui lo dà a tutti!

A poco a poco le cose dovrebbero cambiare. Vent’anni fa c’era chi battezzava i bambini piccoli senza nessuna preparazione, oggi ciò non si vede più.

Come è ormai prassi tutti gli anni, in occasione del 21 gennaio, festa di Nostra Signora dell’Altagrazia, Protettrice del popolo dominicano, la Conferenza Episcopale Dominicana ha pubblicato una Lettera Pastorale, il cui tema è quest’anno l’Iniziazione Cristiana.

Il settimanale cattolico dominicano riportava oggi il documento in maniera integrale, e vi riporto qui una sintesi, perché possiate rendervi conto delle sfide che deve affrontare la chiesa dominicana.

Il documento inizia con un’analisi storica, mettendo in evidenza vari fattori che sono significativi ai fini della comprensione della situazione dell’Iniziazione Cristiana nel paese:

  • Anzitutto il fatto che nel paese c’è stata fin dall’inizio scarsità di sacerdoti e di catechisti, ed è stata la religiosità popolare quella che ha dato forma alla trasmissione della fede nella società dominicana.
  • Il fatto poi nei primi tempi dell’evangelizzazione del paese il battesimo era considerato importante non per motivi prettamente cristiani quanto per motivi più legati alla culturali soggiacente: per salvare i neonati dagli spiriti cattivi la gente praticava nelle case un simulacro del battesimo (popolarmente: echar agua, “versare l’acqua sulla testa”); a ciò non sempre seguiva il battesimo in Chiesa.
  • A partire dall’inizio del novecento è iniziata la formazione dei catechisti. In questo si è distinto un italiano, il padre Fantino.
  • Con il Concilio Vaticano II e con le Conferenze dei Vescovi Latinoamericani si è riscoperta l’iniziazione cristiana.

Il documento mette poi in evidenza alcuni aspetti di come si vive adesso l’iniziazione cristiana nel paese:

  • A tutt’oggi è ancora viva l’influenza del gesto dell’acqua amministrata in casa, e permane disinteresse da parte dei genitori per il battesimo e la formazione cristiana dei bambini. Generalmente poi si considera necessario per la vita cristiana soltanto il battesimo, e non si sente la necessità degli altri sacramenti.
  • Ci sono ancora molte persone senza battesimo, soprattutto nelle zone meno evangelizzate.
  • Molti hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione, ma non hanno ricevuto il kerigma e non hanno la formazione che permetta loro di applicare i valori cristiani alla vita quotidiana.
  • La formazione catechistica in generale è ancora molto carente.
  • Molte persone sono credenti per ragioni familiari o sociali, e partecipano solo raramente alle celebrazioni liturgiche.
  • Nel paese non si è ancora organizzato bene un processo adeguato di iniziazione cristiana sistematico e completo.

I vescovi mettono in evidenza nel cammino dell’iniziazione cristiana l’importante della prima tappa, quella del Kerygma, che include il primo annunzio del Vangelo e conduce alla conversione e all’entrata nella comunità. A essa devono seguire le tappe del Catecumenato, della Purificazione e Illuminazione, per arrivare alla pratica dell’impegno battesimale, che è per tutta la vita.

I vescovi invitano quindi il Popolo di Dio a mettere in atto il processo dell’iniziazione cristiana, così come quella formazione permanente che faciliterà l’incontro con Cristo e aiuterà nell’edificazione di comunità cristiane mature, all’interno delle quali sorgeranno i servitori del vangelo.

È importante quindi che le comunità cristiane diano testimonianza di una vita di fede fervorosa. Tutta la comunità è quindi soggetto della nuova evangelizzazione.

Le parrocchie debbono introdurre il catecumenato come cammino di preparazione al battesimo, con le sue tappe indicate nel rito. Per arrivare a ciò è necessario preparare adeguatamente i catechisti che prepareranno gli adulti, in maniera che siano capaci di accompagnarli e aiutarli a integrarsi nella comunità.

I vescovi ribadiscono l’obbligatorietà della catechesi per gli adulti e per i bambini che si preparano al Battesimo, alla Confermazione e all’Eucaristia; anche per quelli già battezzati è opportuno organizzare una formazione alla maniera del catecumenato.

È necessario perciò che la Commissione Nazionale di Catechesi elabori i sussidi per l’iniziazione cristiana, e per il catecumenato.

Il documento auspica quindi che il catecumenato diventi un elemento importante dell’impegno evangelizzatore e formatore delle comunità cristiane dominicane.

Grande Carmen!

S’è presa l’impegno di fare il giro di tutte le comunità di base e apostoliche delle due parrocchie per sensibilizzare al tema dell’ambulanza e distribuire volantini.

Avremmo potuto farlo nella Messa, ma francamente mi sfagiola di più questa maniera che è più personale, e che permette anche a Carmen di entrare in contatto con la gente.

I volantini che Carmen porta a tutte le comunità riportano il numero di telefono dell’ambulanza, e sono per attaccarli vicino alla porta di casa.

Grande Carmen!

È in atto un’invasione di alcuni terreni destinati a uso comunitario.

Il Banco Nacional de la Vivienda (Banca Nazionale della Casa), istituzione a partecipazione statale, ha dovuto affrontare nei due anni scorsi un conflitto con la comunità del settore Mirador Norte, a causa di alcune aree verdi che erano destinate a quel settore e che la banca si è “prese”, secondo loro in maniera legale. Per risolvere il conflitto hanno stabilito di consegnare alla comunità un’area di circa 5,000 metri quadrati a poca distanza dalla precedente, e siamo in attesa dell’atto legale di consegna di questo terreno.

Adesso però risulta che il CEA, che è un’altra istituzione dello stato, l’istituzione in pratica a cui corrisponde la proprietà della terra, ha lottizzato quella stessa area e ha venduto i lotti a prezzo stracciato a varie persone del Guaricano legate al partito di governo.

Così, due giorni fa hanno portato là un agrimensore, che ha marcato i confini dei vari lotti dei compratori. Per fermare la cosa, con altri dirigenti comunitari siamo andati dal locale comandante della polizia, il quale per adesso ha mandato a fermare il lavoro.

Martedì abbiamo appuntamento con il funzionario del CEA a carico della faccenda, e speriamo di potergli spiegare i termini della questione. Non accetteremo che vengano tolti alla comunità questi terreni, dove c’è l’idea che si costruisca un liceo e un locale per le riunioni comunitarie.

Per favore accompagnateci con la preghiera. Grazie!

Era già dall’agosto scorso che non si riuniva il Consiglio Pastorale della Divina Misericordia. Tra gli altri fattori c’era anche, lo riconosco adesso, una certa dose di stanchezza mia. Tornando dal soggiorno a Genova mi ritrovo con il desiderio di far girare le cose!

Abbiamo fatto un’estesa verifica dei mesi passati, che ha permesso di accentuare vari aspetti della maturazione della comunità. La maturazione più significativa è che si è persa la paura di fare attività di settore. I vari responsabili di settore, e la loro gente con loro, si lanciano a fare attività dove loro devono rispondere.

Si è parlato anche della decima, che da ottobre va a finire alle casse di settore per portare avanti i piccoli progetti del settore stesso. Ciò richiederà una nuova presa di coscienza di come possiamo dare la decima, che per molti equivale a dare dieci (sic!) pesos. È vero che molta gente è povera, ma anche solo mettendo da parte un peso al giorno a fine mese se ne hanno trenta!

Si è programmato il prossimo Ritiro di Evangelizzazione, sarà a metà febbraio, e si sono fissate un certo numero di altre date.

Abbiamo parlato infine del fatto che io sono quasi in scandenza, e del fatto che dobbiamo preparare la comunità perché non sia un momento di smarrimento ma di impegno rinnovato.

Tre ore in tutto la durata di questo consiglio, ma ne è valsa la pena!

Ultima serata stasera per il primo Corso di Preparazione al Matrimonio fatto nella futura parrocchia Santa Virginia, che in realtà è ancora il settore san Ramón di Santa Margarita. Sette coppie sono arrivate a terminarlo, tra di loro Yury, un carissimo amico (nonché parente) delle nostre suore.

Anzi, nell’incertezza generale sulla data del matrimonio, Yury ha stupito tutti – e ha quasi commosso anche me – per il fatto che vogliono sposarsi presto. Abbiamo fissato il matrimonio loro e di un’altra coppia per la domenica 18 febbraio, naturalmente là nel loro settore, nella cappella del Mamey.

Yury è un giovane molto educato, lavoratore, molto dedicato alla sua famiglia: vive insieme a Fanny, hanno quattro figli, e la loro vita di coppia è serena. Ho fiducia che questo passo lo possa aiutare a inserirsi di più nella vita della chiesa. D’altronde dai suoi genitori ha ricevuto insegnamenti molto buoni.

Così come tutti i santi finiscono in gloria, il Corso è terminato mangiando qualcosa insieme. Ognuno ha portato un piatto, chi il riso, chi delle polpette di yuca, chi insalata, chi pollo fritto, chi platani o banane. A differenza del solito, ho approfittato anch’io di questa grazia di Dio, e ho apprezzato la bontà di un moro di guadule con cocco. La cucina dominicana è veramente buona!

Stamattina Enemencia, la responsabile del settore Arca di Noè, ha subito un assalto a mano armata.

Alle 6,20 del mattino, quando era ancora scuro, un ragazzo che potrà aver avuto 16/17 anni l’ha sorpresa con una sonora sberla quando passava vicino a lui, sbattendola contro una casa, e le ha intimato di darle tutto quello che aveva minacciandola di morte. Enemencia ha potuto scorgere una pistola nei suoi pantaloni.

Grazie a Dio Enemencia non aveva soldi addosso, soltanto due pesos da dare di offerta a Messa. Gliel’ha dati, sentendosi dire “T’ammazzo!”. Meno male che non l’ha fatto, ma Enemencia se l’è vista brutta. Il ladro le ha portato via anche le ciabatte e una giacchetta che aveva indosso.

Il racconto di Enemencia ha lasciato tutti di stucco, perché nessuno vorrebbe credere che può essere così pericoloso andare in giro di mattino presto.

Sono alle prese con il server del laboratorio di informatica della scuola primaria, gli si è guastato il disco fisso e ho dovuto cambiarglielo. Però il problema non è lì, il fatto è che devo ripristinare il backup che è su un altro computer della rete interna, ma non so perché non mi recupera tutto l’albero delle cartelle personali degli studenti.

Mannaggia, non capisco perché non mi lascia fare ‘sto benedetto ripristino…

Messa molto significativa, stamattina, in occasione della solennità dell’Altagrazia. La quale si è rifatta, quest’anno che la solennità è caduta di domenica, delle assenze massiccie degli altri anni che cadeva di giorno infrasettimanale.

In particolare, come suggerito dai sussidi del Piano Pastorale, la Messa delle sette di mattina è stata preceduta da processioni mariane realizzate in ogni settore. La processione consisteva nel recitare un rosario meditato.

Quelli che hanno partecipato alle processioni sono stati una piccola parte (forse un 20% dei partecipanti poi alla Messa), ma non ho perso l’occasione per valorizzare la loro partecipazione: iniziando la Messa ho chiamato una persona per ogni settore, invitandolo a dare una piccola testimonianza di com’è andata la processione; e le quattro testimonianze sono state belle e ben recepite.

La Messa è stata resa ancora più preziosa dai cinquant’anni di matrimonio di una bella “coppietta” del settore Nueva Alianza. Si sono sposati di diciannove anni lui e sedice lei, e sono vissuti nella fedeltà tutto questo tempo. La cosa ha commosso la comunità. Da parte mia ho augurato loro porlomeno altri venticinque di questi giorni!

Alla fine della Messa, i dovuti saluti da parte di don Lino, don Giulio, don Franco, le suore, i miei, i vari visitatori della missione. E a nome di tutti ho dato ad ognuna delle persone che avevo a Messa un forte abbraccio, segno dell’amore di tante persone il cui cuore a Genova batte per la missione.

Arrivato in parrocchia, ho saputo con gioia che la novena dell’Altagrazia, che è finita stasera, è stata molto partecipata.

Con l’occasione della novena si sospendono sempre tutte le altre attività e la gente partecipa in massa alla novena. E così è stato anche quest’anno.

In particolare ho potuto vedere quella di Santa Margarita, dove ho visto molta gente che non sono degli abitué, e ciò mi ha fatto molto piacere!

Alla Cappella San Francisco, poi, dove ho presieduto l’Eucaristia, c’era molta più gente del solito. Tra le altre cose Carmen si è presentata, un po’ impacciata, ma con gioia.
Grazie, Signore! sono appena arrivato e mi hai già dato un cioccolatino squisito!

In partenza, accompagnati da Francesco, Lara e don FrancescoPartenza per Santo Domingo. All’aeroporto, alle sei e mezza di mattina, bella sorpresa la presenza di don Francesco, Lara e Francesco.

Qualche piccolo ritardo dei due aerei non ci ha impedito di arrivare sani e salvi, e neanche troppo stanchi.

E all’aeroporto di Santo Domingo c’erano un bel gruppetto ad aspettarci: don Lorenzo, suor Serafina, suor Cristina, Taína, Yúdith, Raquel (nuova aspirante, si Dios quiere), Marcial, Willy (che ha portato con sé un compagno seminarista), Noni e Chapito.

La cenetta preparata da don Lorenzo ha chiuso in bellezza la giornata.

Grazie perché sono a casa, Signore!

Le delegate con don Giandomenico Torre, direttore del Centro Missionario DiocesanoIncontro al Centro Missionario, oggi pomeriggio, con le delegate parrocchiali delle missioni.

Abbiamo visto il DVD di Tarcisio Mazzeo, e poi si è chiaccherato. Ho visto molto interesse, abbiamo delle buone delegate!

Le altre delegate presenti alla riunioneTra l’altro don Giandomenico ha segnalato che l’ufficio missionario inizierà presto un cammino di formazione per giovani che vogliano realizzare quest’estate una visita a una missione, la nostra o qualchedun’altra – nel mondo ci sono molte realtà genovesi.

Il cammino di formazione sarà preceduto da un’incontro dei giovani con l’arcivescovo mons. Bagnasco, al quale interverrà anche Tarcisio Mazzeo. L’incontro sarà lunedì 5 febbraio al Quadrivium.

E in realtà la pastorale missionaria si è sviluppata abbastanza in diocesi, e sono fiducioso che sta maturando una nuova e più matura sensibilità.

Grazie, Signore!

Domani riparto per Santo Domingo, ma non solo. Verrà con me Carmen Moro, che starà con noi due mesi e si dedicherà soprattutto alla cucina, sgravando in questo don Lorenzo.

Ribenvenuta, Carmen!

Il Santuario della Guardia di GenovaVisita proficua al Santuario della Guardia, dove con il rettore don Marco e il vice rettore don Piero si è parlato della Madonna della Guardia della quasi omonima parrocchia del Guaricano, ora affidata alla cura pastorale di un prete di Santo Domingo, il padre Isidro Salas.

Questi mi aveva detto non più tardi di due mesi fa che voleva rinsaldare i vincoli con il santuario genovese, e che gli sarebbe piaciuto visitarlo insieme a una delegazione di parrocchiani. La cosa ha entusiasmato moltissimo don Marco e don Piero, e quest’ultimo si metterà in contatto con padre Isidro per valutare concretamente la possibilità di realizzare la visita.

La gentilezza di don Michele Cavallero e del resto della comunità del seminario maggiore mi ha fatto passare un momento bello stasera.

Abbiamo visto insieme il DVD di Tarcisio Mazzeo, e poi ho aggiunto alcune precisazioni sulla religiosità afro-cattolica di molti dominicani. Momento breve, ma che forse ha permesso di avvicinare il giorno in cui nel cammino di formazione dei seminaristi entri anche una permanenza in una missione. Prego il Signore perché ciò si realizzi!

Con gli amici oculisti che hanno lavorato nella missioneDurante la cena di stasera con i fratelli oculisti Carlo, Massimo, Paolo e Franco si sono valutati progetti futuri: la possibilità di far arrivare un microscopio operatorio, eventuali visite, coinvolgimento di altre persone…

Non c’è niente di definito, ma c’è voglia di continuare il lavoro!

Grazie, Signore!

Con don Franco Buono, ex compagno di missione a Santo DomingoMessa da don Franco Buono (nella foto è insieme al suo cappellano, don Gianni Zamiti), che ha terminato nel 2004 il suo servizio al Guaricano, ed ora è parroco ai Diecimila Crocifissi di Borgo Incrociati.

Ho trovato una comunità viva, alla quale Franco si dona con tutto sé stesso, non diversamente da quello che ha fatto a Santo Domingo. E rivedere questo prete tutto d’un pezzo è stato per me tornare con la memoria a quei tre anni passati insieme.
Grazie, Franco!

Con i preti del Convitto Ecclesiastico di GenovaPer la prima volta dopo tanti anni di missione sono riuscito a visitare, come missionario, il Convitto Ecclesiastico.

Questi fratelli anziani, con difficoltà qualcuno a camminare, qualcuno a sentire, qualcuno a vivere serenamente, si sono entusiasmati di una situazione difficile ma che costituisce oggi più che mai una sfida per la nostra chiesa di Genova.

Mi hanno assicurato in particolare la grande solidarietà della preghiera, che riceveremo con tanto amore, e che sicuramente renderà più feconda l’opera missionaria di noi che siamo là!

5:26 pm

Grande Paola!

A cena da Paola con Sandra, Francesco, suor Valeria, Clelia e NanniCena a casa di Paola Longhi, vecchia amica della missione del Guaricano. Ha passato un mese con noi nel 2003, e poi di nuovo tre mesi nel 2004, integrandosi nel lavoro della scuola e avviando alcuni gruppi di autoaiuto. È stata sempre lei che ha portato avanti la collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma per l’ospedalizzazione di Enmanuel, un bambino cerebroleso dominicano che nei mesi di degenza a Roma ha potuto recuperarsi significativamente.

Ebbene, mi ha invitato a cena insieme a Francesco, a Sandra e a suor Valeria. Da parte mia ho poi provveduto a invitare Clelia e Nanni, una coppietta di (baby)pensionati che si sente molto vicina alla missione del Guaricano.

È stato un momento molto bello, di ricordi, ma anche di proiezioni nel futuro. E sembra che verso metà dell’anno Paola tornerà da noi. Grande Paola! e grande Signore!

La consegna del frutto della vendita delle matite missionarie, a Sant'Antonio di PegliPomeriggio a Sant’Antonio di Pegli, la parrocchia della nostra Lara. Oltre a far vedere il DVD della missione, ho ricevuto solennemente dalle mani dei bambini del gruppo il frutto della vendita delle matite missionarie, attività in cui loro stessi si sono impegnati in prima persona raccogliendo un gruzzoletto non indifferente. È stato un piacere per me ricevere questa raccolta, che useremo per comprare il cibo per i bambini del centro nutrizionale.

Bisogna fare i complimenti a questi bambini, che insieme a Lara e alle altre famiglie adulte che guidano il gruppo, si sono impegnati veramente tanto!

Porto con me non solo dei bei soldini, ma anche un cuore pieno di speranza! Grazie, ragazzi, e grazie anche a te, Signore Gesù!

Con alcuni amici della parrocchia di San Francesco di PegliSerata di famiglia a San Francesco di Pegli, dove ho rivisto tante persone care della parrocchia dove ho fatto servizio come viceparroco per sette anni prima di essere destinato alla missione del Guaricano.

Occasione preziosa per vedere insieme il DVD recentemente sfornato, e per sensibilizzare alla vicinanza alla missione. La mia paura è che quando io non sarò più a Santo Domingo questa gente si dimentichi della missione, e con questa cosa nel cuore ho provveduto a spiegare che la missione continua, e che loro devono continuare ad amarla.

Ha lanciato anche l’ennesimo appello a visitare la missione, vediamo nei prossimi mesi se si muove qualcosa!

Il clan AGESCI Genova 26Stasera ho incontrato i ragazzi del clan Genova 26 dell’Agesci. Sono di Bolzaneto, ma hanno come assistente don Francesco Di Comite, il quale ha già trasmesso loro l’entusiasmo della missione.

Stanno mettendo in cantiere di fare la route estiva nel Guaricano, e per questo sono stato ad incontrarli e a parlare con loro. Devo dire che ho avuto un’impressione molto positiva, con un desiderio di crescere e di vivere la route come un momento forte del cammino di fede.

Che dire? Spero che si realizzi. E lo chiedo al Signore, sono convinto che potranno dare qualcosa di grande al Guaricano!

5:35 pm

Suor Daniela

Con Suor Daniela e con l'immagine di mons. BagnascoHo potuto vedere oggi suor Daniela. L’ho trovata bene! Nonostante i malanni dovuti all’incidente è ben serena, e ben contenta per la presenza in comunità delle tre aspiranti: Taína, Yúdith e Carolina. Manda un caro saluto a tutti, in Guaricano e anche a quanti la conoscono a Genova!

5:41 pm

Ancora i conti

Finalmente oggi ho potuto mettere a posto i conti del 2005. Domani li presenterò all’economo diocesano.

Bella serata al Centro San Matteo, parlando a un forte gruppo di giovani e meno giovani della pastorale che portiamo avanti nelle parrocchie del Guaricano.

Aiutandomi con un po’ di foto ho spiegato delle Comunità di Base, dei Ritiri di Evangelizzazione, delle Comunità Apostoliche, del Terzo Piano Pastorale diocesano. Ho visto attenzione e interesse! C’erano anche molti dei giovani che hanno visitato la missione negli anni scorsi. C’erano anche i nostri amici oculisti: Paolo, Massimo, Carlo. E inoltre don Niccolò e don Fully, e il caro don Giulio.

Il buon Paolo Dell’Erna ha portato un dvd realizzato in occasione della visita sua e di Franco Reggiardo di due mesi fa, è stato un gustoso complemento alle mie parole.

Abbiamo rinnovato l’invito a organizzarsi per visitare la missione. E sono sicuro che ci sarà chi si metterà in cammino!

Grazie, Signore!

Cari tutti,

vi scrivo per ricordarvi che domani 8 gennaio alle 20.45 in Centro S.Matteo si svolgerà l’incontro del Movimento Giovanile Missionario sul tema “La Pastorale nelle parrocchie genovesi di Santo Domingo“. Come già avrete capito a presentare l’argomento sarà lo stesso Don Paolo, che porterà ai giovani la sua esperienza di sacerdote e missionario in Guaricano.

Io non vedo l’ora sia già domani sera! Sarà sicuramente l’occasione per molti di rivedere Don Paolo; e insieme avremo modo di riflettere sul cammino missionario intrapreso dalla Diocesi di Genova a Santo Domingo. Ecco perchè l’invito di partecipare all’incontro è rivolto, oltre che ai ragazzi del MGM, anche a tutti i sostenitori della missione.

Allora io e Don Paolo vi aspettiamo, un abbraccio di pace!

Cari tutti,

vi scrivo per ricordarvi che domani 8 gennaio alle 20.45 in Centro S.Matteo si svolgerà l’incontro del Movimento Giovanile Missionario sul tema “La Pastorale nelle parrocchie genovesi di Santo Domingo“. Come già avrete capito a presentare l’argomento sarà lo stesso don Paolo, che porterà ai giovani la sua esperienza di sacerdote e missionario in Guaricano.

Io non vedo l’ora sia già domani sera! Sarà sicuramente l’occasione per molti di rivedere don Paolo; e insieme avremo modo di riflettere sul cammino missionario intrapreso dalla Diocesi di Genova a Santo Domingo. Ecco perchè l’invito di partecipare all’incontro è rivolto, oltre che ai ragazzi del MGM, anche a tutti i sostenitori della missione.

Allora io e don Paolo vi aspettiamo, un abbraccio di pace!

Un’occasione preziosa per la mia permanenza genovese: vedere un buon numero di insegnanti di religione. Li ho beccati riuniti dalle Immacolatine per una giornata comune, con il direttore dell’ufficio scolastico don Bruno Sopranzi. Nei pochi minuti che ho potuto parlare loro ho cercato di trasmettere il senso del nostro lavoro con la scuola al Guaricano.

La presenza poi di Lara, accompagnata da vari cartelloni con foto e dai calendari realizzati per finanziare la missione, ha permesso loro un minimo di approfondimento in più. Un professore ha provveduto a chiedere a Lara di incontrare le classi della sua scuola.

Da cosa nasce cosa…. Grazie, Signore!

Il gruppo delle signore del cucito, della parrocchia dell'Immacolata di via AssarottiOggi ho avuto la gioia di incontrare il gruppo delle “signore del cucito” della parrocchia dell’Immacolata, in via Assarotti.

Sono signore mezze mature che, nonostante l’età, si sentono di collaborare con la missione, attraverso un dono bello che hanno ricevuto, quello appunto del cucito. Durante l’anno si vedono per realizzare pezzi a ricamo o con altre tecniche, che poi vendono periodicamente fuori della chiesa, e il ricavato viene dato per la missione.

Tutti gli anni arrivano varie migliaia di euro grazie a queste attivissime sorelle, e vanno ad alimentare di volta in volta la dispensa del centro di nutrizione, o le borse di studio del liceo, o qualche cappella di settore.

Sono un dono grande per la missione. Grazie, Signore!

Prima di loro avevo incontrato la mia “ex” parrocchia di San Francesco, a Pegli, dove ho rivisto molti volti cari. Anche loro doni specialissimi per il mio cuore!

Suor Daniela con sua sorellaSuor Daniela, la madre generale delle nostre suore, aveva sofferto un incidente in occasione della visita a Santo Domingo. Dopo aver messo piede in terra dominicana il 13 novembre, il giorno seguente era partita con suor Eliana e suor Carlita alla volta del Nicaragua. Lì, nel tragitto dall’aeroporto a San Jorge, la camionetta che le portava aveva picchiato a causa della pioggia e di una gomma scoppiata.

Il risultato è stato un bel periodo di riposo a causa di una discreta frattura di un piede e di vari colpi in altre parti del corpo. Suor Eliana se l’è cavata solo con qualche ammaccatura e un taglietto, mentre suor Carlita è stata varie settimane con difficoltà nel parlare a causa di un brutto colpo alla mandibola.

A Santo Domingo suor Daniela e suor Eliana sono ritornate solo di passaggio, perché le condizioni della madre esigevano un ritorno in Italia rapido.

Oggi ho avuto la possibilità di vedere suor Daniela alla festa della beata Maria Repetto. L’ho trovata decisamente meglio, anche se non può ancora posare il piede in terra. Nella foto l’ho ritratta insieme a sua sorella, una donna di Dio anche lei!

Suor Valeria in abito scuroNell’altra foto vedete una pimpantissima suor Valeria, sempre positiva e contenta. Da quando ha lasciato la missione lavora al Gaslini, dove è superiora della comunità delle suore lì presenti.

Ho potuto incontrare oggi il nostro nuovo arcivescovo, mons. Bagnasco.

L’ho trovato molto interessato alla missione, e soprattutto alla realtà spicciola della chiesa, della gente, della pastorale, dei sacramenti.

Non ho percepito niente che faccia pensare a una volontà di chiudere la missione a breve termine. Quindi… avanti tutta!!!

E grazie, Signore, per l’attenzione che ho ricevuto non solo da mons. Bagnasco, ma, prima di lui, dal card. Bertone, dal card. Tettamanzi, dal card. Canestri. Tutti sono stati per me padri, segno dell’amore di Cristo!

Carissimi amici e benefattori,

28 Ottobre 2006: 8 anni al Guaricanoapprofitto dei giorni che passo a Genova con la mia famiglia per lasciarvi un racconto un po’ più organizzato di quella che è stata la vita della missione nell’anno che è appena passato. Vuole essere un ringraziamento al Signore per tutto quello che abbiamo potuto vivere, e un ringraziamento anche a ciascuno di voi, che, con l’attenzione amorosa, l’offerta del lavoro, del sacrificio e della preghiera, ci siete stati vicini.

È stato un anno bello, con molti momenti intensi di vita di fede e con ricchezza di relazioni umane. Vi racconto le cose più importanti, per fare memoria dell’amore del Signore che ci ha accompagnato e che ha reso possibile tutto questo.

Genova presente!

Cominciamo con i fratelli di Genova che si sono fatti nostri compagni di viaggio. In gennaio abbiamo avuto con noi Erika e Alessandro, una coppia giovane di Sant’Eusebio. Insieme a loro sono venuti don Giulio Boggi, che è stato con don Lino il primo missionario al Guaricano, don Franco Buono, che ha lavorato qui per tre anni, e don Mario Montaldo.

Tutto il mese di marzo invece ci ha accompagnato Carmen Moro, una sorella di Geo, che ha alleggerito il lavoro della cucina. Più avanti nell’anno, in agosto è stata la volta di Sandra Iannoni, che si è cimentata nello stesso servizio. Entrambe sono state nominate cuoche dell’anno della missione!

Don Gianfranco ha presieduto l'Eucaristia alla Divina MisericordiaNella seconda metà di aprile è stata la volta di Gianni e Cinzia, entrambi attivissimi nell’Azione Cattolica genovese, insieme a Julia, una giovane liceale, e a don Gianfranco Calabrese.

A inizio giugno la breve visita di don Francesco Di Comite e di altri cinque adulti genovesi, che hanno fatto tappa da noi dopo aver passato qualche giorno nella nuova missione di Cuba.

Franco, Paolo e Francesca con suor SerafinaIn novembre abbiamo poi avuto con noi due oculisti genovesi: Franco Reggiardo e Paolo Dell’Erna. Si sono fermati rispettivamente una e due settimane, realizzando visite e operazioni delicate nel nuovo ambulatorio di oculistica. Francesca, figlia di Paolo, ha dato una bella mano a suo padre!

Come vedete, è stato un anno molto ricco: tutti questi fratelli e sorelle ci hanno portato, insieme al pesto e al parmigiano, peraltro graditissimi, la vostra vicinanza, il vostro affetto, la vostra preghiera. Chiediamo al Signore che anche il 2007 ci porti tanti messaggeri e ambasciatori dell’amore della nostra chiesa. Sì, perché in una realtà come quella del Guaricano, dove la gente fa di tutto per andarsene, la stessa gente rimane colpita profondamente dal fatto che ci sia chi invece viene qui, a respirare polvere nei giorni belli e a camminare nel fango quando piove: ogni visita è un segno vivo dell’amore di Dio che si esprime con tenerezza a questi fratelli dominicani!

Nel 2006 non abbiamo avuto visite di gruppi di giovani, ma il 2007 si preannuncia buono in questo senso: don Nicolò ha intenzione di organizzare un gruppo, e anche il clan del Genova 26 con i suoi capi e con il loro assistente don Francesco saranno con noi. Li aspettiamo, loro e tutti quelli che il Signore ci invierà, con grande gioia!

Inviati dalla Chiesa genovese

Il nostro lavoro di missionari al Guaricano non può dimenticare mai che siamo inviati dalla Chiesa Genovese, e che ci situiamo all’interno del lavoro di Cooperazione Missionaria che tutta la Chiesa Italiana porta avanti.

Lara con suor Serafina e FiammettaMolte persone hanno lavorato, a Genova, per tenere vivo nella diocesi il legame con la missione. L’Ufficio Missionario Diocesano, con don Giandomenico e don Francesco, e il Movimento Giovanile Missionario. Lara Cavezarsi, da parte sua, oltre a rendersi presente in molte iniziative ha realizzato il primo Calendario del Guaricano! L’ex Arcivescovo di Genova, il card. Tarcisio Bertone, non ha mancato mai di dimostrarci affetto e vicinanza.

Da parte mia ho avuto il dono di rappresentare la nostra comunità missionaria nell’incontro di tutti i missionari fidei donum italiani che lavorano in America Latina. Per quattro giorni, nel mese di febbraio, siamo stati insieme a Salvador, in Brasile: occasione preziosa di conoscenza e di scambio di esperienze.

La Chiesa Genovese poi ci ha dato e ha ricevuto molto, grazie anche al DVD che l’amico Tarcisio Mazzeo, giornalista della RAI, ha preparato dopo la sua visita del novembre 2005. Il servizio da lui realizzato è stato trasmesso varie volte sulle reti RAI regionali e nazionali, e in formato digitale si sta distribuendo gratuitamente a tutti gli amici della missione. Un lavoro ben fatto, frutto di una dedizione amorosa e appassionata!

Il nostro lavoro nella pastorale dell’Arcidiocesi di Santo Domingo

Con alcuni preti della nostra zona pastoraleInviati da Genova, lavoriamo nel tessuto vivo dell’Arcidiocesi di Santo Domingo. Con essa stiamo vivendo la preparazione alla V Conferenza dei Vescovi Latinoamericani, che si terrà a Aparecida, in Brasile, nel 2007. Abbiamo così vissuto vari momenti di incontro, consultazione e formazione; e spesso si prega per questo appuntamento, che indicherà le linee portanti della vita della chiesa latinoamericana per i prossimi dieci anni.

Va avanti pure lo sviluppo del Terzo Piano Pastorale Arcidiocesano. Ispirato al Movimento per un Mondo Migliore (in Italia è conosciuto come NIP), prepara la Chiesa di Santo Domingo all’appuntamento del 2011, che costituirà il quinto centenario dell’erezione canonica dell’Arcidiocesi. Il Terzo Piano Pastorale è stato ed è una benedizione per tutte le parrocchie: stimola alla comunione, mette in cammino le parrocchie stanche, raggiunge tutta la popolazione attraverso l’esperienza mensile della lettera alle famiglie e le azioni significative che si realizzano all’interno di ogni settore delle parrocchie. Inoltre sta aiutando molto le nostre comunità parrocchiali a “lanciarsi” di più in ognuno dei settori in cui sono suddivise; e i frutti si vedono, perché la gente sente la Chiesa più vicina a sé, e si avvicina di più alla Chiesa stessa.

I passi delle parrocchie

Messa dei malati alla Divina MisericordiaVi avevo parlato già l’anno scorso della nuova parrocchia della Divina Misericordia. Grazie a Dio il lavoro in questa nuova parrocchia si è consolidato. La Messa della domenica è sempre più una festa gioiosa – don Lorenzo è parte di questa gioia -, e le attività pastorali si portano avanti parallelamente a quelle di Santa Margarita. Particolarmente significativo è stato il momento della Missione Parrocchiale di Agosto, che alla Divina Misericordia è stata coordinata interamente da Marcial, il nostro caro diacono, e che si è potuta realizzare molto meglio perché portata avanti separatamente.

Nel 2006 per la prima volta le Celebrazioni Penitenziali di Avvento e Quaresima sono state ristrette solamente alle persone che possono ricevere l’assoluzione. Per i conviventi (qui li si chiama popolarmente amancebados) abbiamo organizzato momenti di dialogo separati, nei quali hanno avuto più tempo per fare un dialogo approfondito con il sacerdote e si è potuto studiare insieme come portare avanti il cammino verso la riconciliazione piena con Dio. Ve lo sto raccontando con soddisfazione, perché è stata una cosa che il Vescovo di Santo Domingo ha chiesto, e che all’inizio ho faticato ad accettare. Ci ha imposto un cambiamento nella forma di lavorare, ma ha portato effettivamente frutto!

Gita al mare con Marcial e i seminaristiSono molto contento anche per i seminaristi che il Signore ci ha mandato. Due di loro, Willy e Miguel Ángel, hanno iniziato il seminario maggiore, gli altri cinque sono ancora al minore; inoltre c’è un ragazzo di Santa Margarita, Deivy, nel seminario dei salesiani, e in occasione della missione di agosto la comunità l’ha potuto conoscere. Con questo bel gruppetto abbiamo passato una bella giornata tropicale al mare il 26 dicembre, momento di svago ma anche occasione preziosa di formazione.

Sul fronte dei ministri laici, il vescovo ha rinnovato gli incarichi. In prima persona avevo fatto con loro un cammino di formazione di più di un anno. I ministri sono in tutto quaranta, e aiutano nella distribuzione della comunione, soprattutto ai malati, ai quali la portano tutte le domeniche mattina. Dodici di essi, poi, sono incaricati anche dell’annuncio della parola nei settori.

Marcia per la vita e per la pace con il Nunzio ApostolicoI giovani hanno lavorato sodo. Ci sono gruppi giovanili in vari settori della parrocchia, che hanno momenti forti comuni nei campi estivi – per bambini, adolescenti e leaders dei gruppi –, e nella Settimana giovanile di inizio dicembre. Nelle attività estive i nostri seminaristi hanno dato una mano significativa! E sono stati ancora alcuni giovani ad organizzare, a fine novembre, una Settimana per la Vita, culminata in una Marcia che ha visto la partecipazione del Nunzio Apostolico: grande soddisfazione, a suggello di un lavoro ben impostato.

E il 2007 sarà l’anno di apertura della nuova parrocchia di Santa Virginia, nella zona dei campos: Jacagua, Los Cazabes, Duquesa. Se ne è parlato con il vescovo e con la gente per tutto il 2006, e l’Arcivescovo di Santo Domingo ha già ricevuto il progetto pastorale. Un imprenditore edile ha regalato un terreno per il quale egli stesso ha promesso un apporto significativo di un milione di pesos (circa 25.000,00 euro) per la costruzione della chiesa. L’apertura della nuova parrocchia coinciderà poi anche con l’ordinazione diaconale di Juan Luis, un signore quasi cinquantenne di Santa Margarita, che si è preparato con cura, e adesso le cose sono mature per l’ordinazione. Riceverà dal vescovo l’incarico di seguire e guidare il cammino di questa parrocchia nuova, naturalmente sotto la mia responsabilità di parroco.

Un aspetto inquietante del 2006 è stato il furto del tabernacolo di Santa Margarita. Nella mattinata del 31 di Maggio è stato portato via, ad opera, sembra, dei membri di una “Nazione”, un gruppo delinquenziale imparentati con il satanismo. Il movente: celebrare probabilmente una Messa Nera il giorno 6 giugno, giorno che aveva la particolarità di rispondere al numero 6-6-6 (sei giugno duemilasei), che sarebbe il numero della bestia dell’Apocalisse! Purtroppo la polizia non è riuscita a stabilire nessuna responsabilità concreta, e il delitto è rimasto senza seguito giudiziale.

Il dispensario, una risorsa preziosa

La farmaciaPrima opera della missione, nata nel 1992, il dispensario medico realizza un lavoro sempre più qualificato. L’opera generosa di suor Serafina e di suor Blessila dà temperamento cristiano all’istituzione.

Attualmente abbiamo un medico generale, un pediatra, un ginecologo, un laboratorio di analisi in convenzione, oltre naturalmente al Centro di Nutrizione, che offre pasti nutrienti a venti/trenta bambini poveri e denutriti. La farmacia popolare, che offre le medicine a prezzo di costo, è un altro fiore all’occhiello della missione.

Babbo Natale in visita ai bambini del centro nutrizionaleIl 2006 ha significato poi l’inizio dell’ambulatorio di oculistica, reso possibile dalla donazione delle apparecchiature che ci sono arrivate a fine 2005. Oggi un oculista dominicano visita tutti i giovedì mattina e realizza semplici chirurgie a prezzo contenuto. E siamo orgogliosi di questo, perché è l’unico servizio specialistico di questo tipo presente non solo in Guaricano, ma anche nei quartieri circostanti.

Continua pure il lavoro dell’ambulanza, con il nostro don Lorenzo impegnato in prima fila nell’organizzazione di autisti e volontari, e disponibile in prima persona per il servizio notturno.

Il lavoro della scuola

Don Giulio in visita a una seconda elementareLa scuola continua a pieno ritmo il suo lavoro. Con 1100 bambini nella scuola primaria (elementari e medie), 240 nel liceo, e 200 nella scuola serale primaria, si porta avanti un lavoro che non è solo di educazione scolastica, ma anche di formazione del personale e delle famiglie.

Infatti realizziamo quindicinalmente momenti di formazione religiosa per tutto il personale, mentre mensilmente ognuno dei maestri realizza un momento di formazione per i genitori dei suoi alunni. Questo ci ha permesso di agire in maniera più profonda sul tessuto delle famiglie. Il mio sogno e la mia preghiera è che si arrivi a costruire processi di evangelizzazione esplicita per i genitori dei bambini. Anche con gli studenti del liceo si realizzano momenti di ritiro, e vengono invitati sistematicamente ai gruppi giovanili.

Il nuovo laboratorio di informatica con i 40 computersGrazie al contributo della Regione Liguria, che nel 2005 ha stanziato varie decine di migliaia di euro per le aule di informatica, nel gennaio 2006 abbiamo iniziato l’insegnamento dell’informatica agli studenti del secondo ciclo della primaria (quinta – terza media) . Gli studenti che frequentano le lezioni del mattino seguono le lezioni di informatica al pomeriggio, e viceversa, ogni classe per due ore alla settimana. L’idea è che arrivino al liceo già con buone basi, in maniera che nella scuola superiore si offra loro una preparazione molto qualificata e in grado di inserirli meglio nel mondo del lavoro.

A questo riguardo, sotto richiesta della totalità dei genitori dei nostri alunni abbiamo iniziato un processo che ci porterà con l’anno scolastico 2007/2008 a trasformare il nostro liceo, che fino ad adesso è simile a un liceo scientifico, in un politecnico. Avremo due specialità, verosimilmente contabilità e informatica, e saranno necessari aggiustamenti nella distribuzione del personale. Ci sta costando un certo sforzo, organizzativo ma anche economico, ma siamo certi che risponderà a un’esigenza concreta e avvicinerà la nostra scuola al mondo del lavoro.

La scuola serale, alla quale c’era stato nell’estate del 2005 un cambio della guardia nella persona che la coordina, aveva vissuto un periodo di stanchezza, con pochi alunni e malesseri nei maestri. Grazie a Dio il 2006/2007 è stato l’anno della ripresa, con il massimo storico nel numero di iscritti. E questo grazie anche alla vostra preghiera! Gli alunni della serale che finiscono la terza media ci chiedono insistentemente di implementare il liceo serale, ma per adesso non è possibile; chissà in futuro…

Se da anni la scuola è autosufficiente economicamente, per lo meno per la gestione ordinaria, riceve invece una bella mano dalla Chiesa Genovese attraverso le borse di studio, che permettono il proseguimento degli studi a quasi un centinaio di alunni del liceo.

Sul fronte della collaborazione con lo stato, una buona notizia di quest’anno è l’assunzione, da parte dello stato, di una buona fetta di quei maestri e bidelli che ancora non erano stati assunti: ciò ha rappresentato per loro un notevole sollievo, con la sicurezza di un’economia familiare che sarà più stabile.

La prof. Laura con suo marito Mario il giorno delle nozzeInfine, tre maestre hanno potuto sposarsi: Ana Marlemny, insegnante di matematica, Laura Peña, di lettere, che fino ad ora stavano convivendo. Il nostro corpo docente è ora più vivamente inserito nella vita della Chiesa e nell’amore di Cristo. Si è sposata pure Belkis, professoressa di biologia nel liceo, la qual cosa è stata ancora più bella per il fatto che, a differenza della maggioranza, non ha ceduto alla tentazione della convivenza.

La comunità delle suore

Voglio dirvi qualcosa di più anche delle nostre magnifiche suore. Anzitutto sono quattro: suor Serafina e suor Blessila, che lavorano nel dispensario, e suor Modesta e suor Cristina, che lavorano nella scuola. Senza di loro la missione sarebbe molto più povera. La gente ringrazia Dio tutti i giorni per la loro presenza, che rappresenta un segno di amore grande per tutta la comunità del Guaricano.

La festa di Nostra Signora del Rifugio, patrona delle suoreCome sapete, suor Cristina è una vocazione scaturita dalla parrocchia di Santa Margarita. Come lei, ora altre tre ragazze sono in cammino verso la vita religiosa, e stanno facendo un periodo di esperienza nella casa delle suore: Taína, Yúdith e Carolina. Tutte e tre hanno un bel cammino di chiesa alle spalle, nella catechesi e nei gruppi giovanili, e sotto la guida dolce e materna di suor Serafina si preparano per il noviziato che, con l’aiuto di Dio, inizieranno in quest’anno 2007.

Suor Daniela, suor Eliana, suor Carlita con la comunità e le aspirantiIn novembre, la comunità ha ricevuto la visita di suor Daniela Burol, la madre generale, che con suor Eliana stava accompagnando in Nicaragua la neo professa suor Carlita. Le abbiamo viste all’andata e al ritorno. Purtroppo un incidente di macchina in Nicaragua, grazie a Dio senza conseguenze permanenti, ha impedito loro di fermarsi qualche giorno di più con noi.

Don Lorenzo

Don Lorenzo al lavoro per la comunitàNon vi ho parlato molto di don Lorenzo. Il suo carattere schivo, alieno dai riflettori, si sposa egregiamente con uno stile di laboriosità nascosta.
Don Lorenzo ha portato avanti anche quest’anno l’impegno per l’acqua. A Jacagua ha coinvolto la comunità nella realizzazione di un piccolo impianto per estrarre l’acqua dal sottosuolo e distribuirla a un gruppo di famiglie a cui l’acqua posta dal Comune non poteva arrivare. E ha trovato molta collaborazione nelle famiglie beneficiarie, con grande sua soddisfazione. Dove la comunità assume e fa proprio lo sforzo di chi l’aiuta, le cose continuano per il meglio!

Oltre a questo, in cucina, nel dispensario, nei mille lavoretti da fare in casa, don Lorenzo rende concretamente possibile tutto quello che succede nella missione. Per non parlare del lavoro parrocchiale, soprattutto alla Divina Misericordia e nelle cappelle dei campos, dell’attenzione ai malati, delle confessioni. E senza ripetere quanto già detto sull’impegno dell’ambulanza. Con uno stile di servizio operoso che è di edificazione per ognuno di noi.

Qualche passo in avanti nella tecnologia

A livello tecnologico, una nuova centralina telefonica ci facilita di più la comunicazione tra casa, dispensario e parrocchie. Grazie poi a un contributo di un ente statale dominicano, si sta aprendo un centro pubblico di accesso a internet, che dovrebbe servire soprattutto agli studenti per realizzare lavori di ricerca. Da parte nostra abbiamo lavorato perché non si possa accedere a siti di contenuto moralmente pericoloso, così come non permetteremo l’uso delle stanze di chat, usate qui spesso e volentieri per adescare minori per il mercato della pornografia.

Anche il diario sul web della missione si è rinnovato, con una nuova grafica più dominicana e con la possibilità di introdurre commenti da parte dei lettori. Il nuovo indirizzo è: . Visitateci, vi aiuterà a sentirvi là con noi!

La situazione del paese

Un accenno finale alla situazione sociopolitica del paese.

Il 2006 è stato segnato da due fatti. Anzitutto l’avanzamento dei lavori della metropolitana di Santo Domingo, con molte polemiche da parte delle forze sociali per il pozzo senza fondo del costo dei lavori, a scapito di molte altre opere che non sono state programmate.

E poi le elezioni amministrative. Abbiamo senatori, deputati e sindaci nuovi. Come già nel 2002, un solo partito (diverso da quello di quattro anni fa) ha il controllo di tutte le istituzioni dello stato. Che Dio ce la mandi buona!

Grazie!

Concludo, quindi, questa carrellata. Volevo essere più breve, ma le cose sono tante, grazie a Dio! Solamente voglio dire ancora una volta: il Signore è grande. Tutto quello che avete potuto leggere è opera sua, è lui che l’ha ispirato e che l’ha reso possibile, suscitando collaborazione attiva e operosa in Guaricano e a Genova.

Per questo dico, non solo al Signore, ma anche a tutti voi: Grazie! Grazie! Grazie di cuore, a tutti!

Sono occupato a scrivere il resoconto della vita della missione nel 2006… Un po’ di pazienza e arriva!

Il DVD realizzato da Tarcisio Mazzeo è a disposizione di tutti gli amici della missione del Guaricano, iniziando da coloro che hanno fatto l’adozione a distanza.

Dovrebbe essere disponibile in Centro Missionario Diocesano (010 246 8897), e sicuramente da don Chicco a Geo (scrivetemi se avete bisogno del suo numero di telefono).
Buona visione a tutti!

11:15 am

Calendari

Una Lara grandissima! Ha concepito e realizzato

“Un calendario della missione, per trascorrere uno splendido 2007 insieme!

dove ha messo varie foto e qualcosa della storia e delle opere della missione.

A chi gli interessa può richiederglielo: scrivete a me che provvederò a girarle la mail!