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Sabato 27 settembre si sposerà la nostra cara Lara, multifacetica e attivissima volontaria del Centro Missionario Diocesano e animatrice del Movimento Giovanile Missionario, nonché visitatrice della Missione.

Fin da adesso un augurio sincero e la promessa della nostra preghiera!

Mercoledì 27 agosto alle 18 si celebrerà nella parrocchia di Oregina la Messa di Trigesima di don Lorenzo. Ci saremo, per ricordarlo e pregare per lui.

La situazione di salute di don Lorenzo richiede che parta per Santo Domingo. Il vescovo ha considerato bene che io vada là, anche per essere il punto di riferimento dei nostri superiori.

Nonostante sia altissima stagione, ho trovato un volo, passando per Miami. Parto domattina alle sette, e dovrei arrivare alle sei-sette di sera a Santo Domingo.
In realtà non ho ancora il biglietto Miami – Santo Domingo, ma il Signore mi aiuterà ad arrivare. Tutte le coincidenze sono abbastanza strette, negli aeroporti dovrò correre abbastanza. Ho fiducia nel Signore che arriverò, e la speranza è di arrivare che Lorenzo sia ancora vivo.

Una preghiera!

Oggi pomeriggio alle 17 Taína ha iniziato il noviziato.

L’ho sentita al telefono in mattinata, è molto serena, e contenta di questa nuova tappa della sua vita.

Accompagniamola tutti con la preghiera.

7:40 pm

Da suor Roberta

con suor Roberta e le sue sorella della comunità della casa di riposo di SoriHo avuto la gioia di passare oggi alcune ore con suor Roberta, andando da lei nella casa di Riposo di Sori dove è stata mandata come superiora.

Ho ritrovato quella donna sincera e in gamba che avevo conosciuto in Guaricano, con la sua stupenda spiritualità della “valigia pronta”, disponibile dovunque il Signore la voglia mandare. E con lo stesso amore con cui è stata in Guaricano lavora adesso lì con gli anziani che sono stati messi nelle sue mani.

Ha ancora nel cuore il Guaricano: Sila e i suoi figli, il dispensario, Tago, Teresa, oltre naturalmente alle sue sorelle suore. E mi ha reso molto contento vedere come tiene presenti tutti nel suo cuore.

Grazie, Signore!

Serata molto significativa, quella di stasera al Quadrivium. Ha visto la presenza di tutti i missionari e le suore che hanno lavorato al Guaricano in questi sedici anni di missione. Assente soltanto don Lorenzo, ancora al Guaricano.

Don Lino Terrile ha ricordato gli inizi, veramente difficili, per la logistica da inventare e per l’assenza totale di servizi in Guaricano. Ma tutto questo, ha affermato, non gli ha impedito di amare veramente la gente di là.

don Franco e Francesco al QuadriviumDon Giulio Boggi ha messo in evidenza la capacità di accoglienza della comunità cristiana e la loro fede. Così come don Franco Buono, sottolineando come al di là di tutte le carenze, sempre ha trovato gente che viveva con piena fiducia nel Signore.

Il sottoscritto ha cercato di far vedere qualcosa delle grandi direttrici pastorali portate avanti: scuola, consultorio, battesimi, comunità, ministri, formazione dei laici, condendo il tutto con materiale fotografico illustrativo. Alla fine mi sono fermato su una foto di Taína, e lì l’ho chiamata a continuare.

Taína e don Lino al QuadriviumL’intervento di Taína ha realmente sorpreso tutti, ed è stato il clou della serata. Sfoggiando una bella sicurezza nell’italiano, notevole in relazione al poco tempo vissuto in Italia, ha espresso il ruolo svolto dalla missione nella sua vita di fede e nella sua scelta vocazionale, così come in quella di molti Guaricaneros. Ha ringraziato il Signore per la presenza e l’opera della Diocesi di Genova in mezzo a loro.

Anche Francesco Zannini ha messo in evidenza il significato della sua presenza come laico nel tessuto della missione, valorizzando l’importanza dell’ascolto di tanti fratelli domenicani da lui realizzato.

Suor Daniela ha ricordato a tutti che la presenza delle suore in Guaricano continuerà, e ha invitato Genova a non lasciarle sole. E suor Valeria ha trasmesso, con gioia, il senso della presenza delle suore là: preghiera, lavoro medico, visita delle comunità rurali.

Il futuro della presenza delle suore in Guaricano ha anche il nome dell’ultima parrocchia nata: Santa Virginia Centurione. Il cardinal Nicolás ha accettato il suggerimento di intitolare alla loro fondatrice la parrocchia della parte di campos, ormai iniziata formalmente come parrocchia. E là sarà dove le suore realizzeranno buona parte del loro lavoro pastorale. Con molto frutto, sicuramente.

La serata si è conclusa con un forte applauso ai molti “Amici del Guaricano”, le centocinquanta e passa persone che in questi anni si sono alternate nella visita alla missione. Molti di loro erano presenti in aula. I loro viaggi hanno reso concreto l’amore di Genova al Guaricano, e sono sempre stati apprezzati dalla gente delle parrocchie. Questa esperienza ha raggiunto il punto finale? forse no: tra una settimana Carmen Moro partirà per Santo Domingo. Anche se la missione è formalmente chiusa, il cuore di Genova continua a battere per il Guaricano. Nel segno di una collaborazione che durerà per molti anni ancora.

La serata è il frutto del cuore missionario di don Francesco Di Comite, affiancato da molti collaboratori, dal Movimento Giovanile Missionario, in primo luogo da Lara, ed è stato reso vivo dalla performance musicale del complesso “Musica dal mondo”.

Grazie, Signore, per questa Chiesa genovese, che ha ormai imparato ad amare l’esperienza missionaria!

Volantino incontro MGM 13 Febbraio 2008“Vi aspettiamo, vogliamo esprimervi il ringraziamento per tanto sostegno, preghiera e attenzioni che avete avuto per la missione di Santo Domingo in tutti questi anni. Se la missione ha potuto fare un po’o molto bene è stato grazie a tutti voi!”

Con questo messaggio il nostro don Paolo, di rientro in questi giorni dalla Repubblica Dominicana, ci saluta e ci aspetta numerosi

mercoledì 13 febbraio
ore 20.45
in sala QUADRIVIUM a Genova

per una serata importante dedicata interamente al Guaricano.

All’incontro, che si chiama CHIESA GENOVESE, CHIESA MISSIONARIA NEL MONDO”, saranno presenti i missionari genovesi che in questi sedici anni hanno contribuito alla crescita della vita nella missione portando la Chiesa genovese “verso altri mari”.

A prender parte alla serata anche le suore Brignoline, la cui instancabile opera nel barrio del Guaricano continua, e va sostenuta con forza anche adesso che i nostri missionari rientrano.

Inoltre, saranno presenti all’incontro i gruppi di ragazzi che in questi anni si sono alternati nelle visite alla missione e nell’animazione missionaria a Genova: primi fra tutti gli “Amici del Guaricano”, il Movimento Giovanile Missionario, i tanti giovani delle esperienze missionarie estive e i volontari che hanno prestato servizio a Santo Domingo.

Come ha scritto Don Paolo, la serata vuol essere un momento importante di ringraziamento a quanti sono stati vicini alla missione sempre, aiutandola con la preghiera e con il loro sostegno economico. L’incontro è aperto al pubblico e vogliamo esserci in tanti (contiamo su ciascuno di voi, spargete la voce!), per condividere nella gioia una lunga esperienza di missione, ascoltare quanto di buono è stato fatto, e poi raccontarlo.

Perché molto altro ancora si può fare: INSIEME.

9:05 pm

Aeroporto

Sono ormai a Genova.

Il saluto all’aeroporto mi ha fatto sperimentare ancora una volta l’affetto di tanta gente. Di don Lorenzo e delle suore, anzitutto, ma anche di moltissimi parrocchiani. Più di cinquanta persone sono venute all’aeroporto, ed ho avuto la gioia di dare loro l’ultimo abbraccio.

Ho approfittato l’occasione anche per fare a ognuno l’ultima esortazione, perché sia più forte e costante, quasi per “sigillare”, il loro amore al Signore e alla Chiesa. Ho visto molte lacrime, e sono certo che non tradiranno le aspettative che ho espresso loro.

Sono nelle tue mani, Signore!

Sono con l’acqua alla gola, tra poche ore ho l’aereo e ci sono ancora un sacco di cose da mettere a posto.

Mattina e pomeriggio ho fatto i saluti al liceo (classe per classe) e nella scuola primaria (il gruppo del mattino, e quello del pomeriggio). Tra gli studenti vari di loro mi hanno espresso l’augurio di un felice lavoro a Genova. Sono certo che mi accompagneranno con la preghiera.

Devo prendere la decisione di quando partire. So che il primo di marzo entro nel nuovo incarico a Genova, e non posso arrivare qualche giorno prima.

Se aspetto di essere pronto per partire non parto più! Deov fissare la data e basta, e poi cercare di fare tutto quello che posso prima di partire!

Don Chicco e gli Amici del Guaricano sono ripartiti stamattina per Genova.

La loro visita è stata oltremodo significativa. È stato per noi sentire come in questo momento prossimo alla partenza Genova ci viene a dire che sta con noi.

Grazie quindi a loro, ma anche a tutti i genovesi che loro hanno rappresentato e che ci hanno mandato espressioni di saluti e di preghiere.

E grazie a te, Signore!

Don Chicco e i vecchi Amici del Guaricano con mogli e fidanzateUn caloroso benvenuto a don Francesco Di Comite e ai giovani che l’accompagnano, e che sono arrivati oggi pomeriggio al Guaricano.

Tre di loro sono “veterani”:

  • Stefano Belfiore, che aveva passato al Guaricano un mese quando era appena laureato in medicina nel 1999 e che poi è ritornato due anni dopo con il gruppo.
  • Stefano Marsili e Gino Repetto, entrambi venuti con il primo gruppo degli Amici del Guaricano, trasformatosi poi in Movimento Giovanile Missionario.

Tutti e tre sono accompagnati dalla fidanzata (Stefano Belfiore) o moglie (gli altri due). Per le tre ragazze è la prima permanenza, vedono con gli occhi della realtà ciò di cui avevano fino ad adesso solo sentito parlare.

Si fermeranno con noi fino al 31, pochi giorni, ma giorni che saranno vissuti con amore, per portare ancora una volta il calore e l’affetto di Genova alle comunità di qui.

Un abbraccio di benvenuto a tutti!

Il tradizionale pranzo natalizio del clero di Santo Domingo si è svolto anche quest’anno alla Escuela de Evangelización fondata dal padre Emiliano Tardiff. I preti presenti erano un’ottantina, e c’era il cardinal López Rodríguez e il vescovo ausiliare Pablo Cedano. Mancava stranamente il vicario generale, mons. Amancio Escapa, così come non si è visto il vescovo ausiliare emerito, mons. Arnaiz.

Lo svolgimento di questi momenti è abbastanza risaputo: si arriva e ci si gode un concerto dal vivo di musica cristiana con vari cantanti, dopodiché le parole di rito, che sono toccate al cardinale, e si finisce in gloria mangiando.

Il cardinale tra le altre cose ha menzionato il fatto che la missione genovese se ne sta andando, e ha ringraziato pubblicamente per l’opera svolta, facendo menzione di don Lino, don Giulio, don Franco, don Lorenzo e del sottoscritto.

Quando ha finito di parlare gli ho poi chiesto se ha già trovato chi sarebbe venuto a sostituirmi, ma la risposta è stata ancora negativa. In compenso con l’ausiliare ci siamo messi d’accordo per fare la consegna del mio mandato giovedì 3 gennaio alle sei di sera.

Naturalmente aspetto anche tutti voi. La vostra presenza sarà per me fonte di gioia!!!

mons. Francesco Moraglia, vescovo eletto de La SpeziaÈ stata resa pubblica oggi la notizia che il santo Padre ha eletto vescovo della diocesi de La Spezia mons. Francesco Moraglia, del clero di Genova.

È una gioia ricevere questa notizia, e da 8,000 kilometri di distanza ci sentiamo vicini e ci facciamo vicini nella preghiera.

Augurissimi, mons. Moraglia!

Vi invito a leggere la storia della missione, che ho scritto in occasione della visita del nostro arcivescovo mons. Bagnasco, e che Il Cittadino di Genova ha pubblicato in parte in una pagina dedicata alla visita alla missione.

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Vi segnalo questo bel resoconto della visita del nostro arcivescovo, pubblicato da don Stefano Olivastri sul Cittadino.

Leggetelo e leggete il settimanale intero!

La terza giornata intera del nostro arcivescovo a Santo Domingo è stata in realtà una mezza giornata, perché all’inizio del pomeriggio aveva il volo per Cuba, per la visita alla missione sorella.

La esiguità del tempo non ha impedito a mons. Bagnasco incontrare la comunità parrocchiale della Divina Misericordia.

Mons. Bagnasco in visita al nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy BroglioMa soprattutto è stato il giorno dell’incontro con il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio. Con lui il dialogo ha toccato i temi della situazione della famiglia in Repubblica Dominicana. Riguardo a ciò, la visione del nunzio è stata realisticamente negativa: troppe fragilità, mancanza di un impegno serio, divorzi ripetuti.

Mons. Timothy Broglio ha espresso la soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi anni dalla missione genovese, e ha provveduto a ringraziare la chiesa genovese nella figura del suo pastore.

L’aeroporto è stata la meta seguente, per continuare un viaggio all’insegna dell’impegno missionario di Genova.

Per me e per don Lorenzo questa visita ha significato molto. Gli apprezzamenti espressi dall’arcivescovo, insieme alla gioia di condividere qualche giorno con il nostro pastore, sono stati occasione di una grande gioia. A cui si è aggiunta la opportunità di conoscere più da vicino don Marco, e il gradito reincontro con don Stefano, dopo la visita da lui fatta con il card. Bertone tre anni fa.

Non ho mancato di ringraziare mons. Bagnasco per il tempo donatoci, e gli ho espresso che mi sento un prete felice, felice di sentire come compagno di viaggio il mio vescovo!

Grazie, mons. Angelo, per la sua visita. E grazie soprattutto a te, Signore!

Smaltita ormai la stanchezza del viaggio, l’arcivescovo e i suoi accompagnatori hanno vissuto oggi l’incontro con la chiesa locale.

Al mattino, Messa a Santa Margarita.

Quindi, subito dopo, l’incontro con i maestri del mattino della scuola primaria. L’incontro, seppur breve, ha permesso a mons. Bagnasco di rendersi conto del lavoro che la scuola sta facendo con le famiglie nell’educazione ai valori.

Ma il centro di questa giornata sono state la visita al seminario maggiore e il pranzo con il cardinal Nicolás de Jesús López Rodríguez.

L'incontro di mons. Bagnasco con il seminarioIn seminario c’è stata l’occasione per un dialogo con i seminaristi. Monsignor Bagnasco ha insistito sull’importanza della fedeltà alla vocazione del Signore, anche a costo di grandi sacrifici. Ha poi consegnato all’équipe dei formatori una donazione per rinnovare gli arredi liturgici delle cappelle del seminario.

Uscendo dal seminario, c’è stato un breve spazio per la visita alla cattedrale, e da lì la visita al cardinale di Santo Domingo.

Mons. Bagnasco con il cardinal NicolásMons. Nicolás è stato molto affabile e accogliente. Inutile dire che il pranzo era principesco. Il cardinale ha offerto al nostro arcivescovo un prezioso dono consistente in un elegante libro sull’arcidiocesi di Santo Domingo.

La missione con mons. Bagnasco e i suoi preti dal cardinal NicolásL’incontro con il card. Nicolás è stato reso più prezioso dalla presenza dell’équipe della missione al completo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con la visita al settore san Ramón, dove mons. Bagnasco ha incontrato una comunità piccola ma entusiasta.

In casa, più tardi, ha visto la comunità delle suore.

L'incontro di mons. Bagnasco con i ministri della comunione e della parolaPoco dopo, i ministri della parola e della comunione di Santa Margarita e della Divina Misericordia. Con loro ha risposto a un piccolo numero di domande. Tema ricorrente è stato il problema pastorale dei conviventi, soprattutto in relazione alla domanda di battesimo: mons. Bagnasco ha ribadito l’importanza di un approccio pastorale carico di amore con queste persone, insieme all’esigenza di salvaguardare la santità della vita che scaturisce dal battesimo, la qual cosa significa che non si può battezzare se non si celebra anche il matrimonio.

E l’altro tema significativo è stata la importanza di Maria nella vita del discepolo di Cristo. Mons. Bagnasco ha ricordato come la Chiesa Cattolica la invoca come “corredentrice”.

Una giornata intensa, dunque.

Ancora una volta: grazie, Signore!

La prima giornata intera del nostro arcivescovo in missione è stata scandita da vari momenti significativi.

Mons. Bagnasco con il sindaco di Santo Domingo Norte, Jesús FélixLa mattinata si è aperta con l’incontro con il nostro sindaco, Jesús Félix. L’incontro, molto cordiale, ha visto il sindaco far presente tutti i risultati della sua gestione. Da parte sua mons. Bagnasco ha speso le sue parole sui valori della vita e della famiglia, anche in considerazione del fatto che il PLD, partito del governo e partito del sindaco, dà segnali di voler legalizzare l’aborto.

Più tardi ha celebrato la Messa con il personale del consultorio.

Nel pomeriggio è stata la volta dell’incontro con gli animatori delle Comunità Ecclesiali di Base (CEB) delle due parrocchie. Marcial e alcuni responsabili di settore hanno presentato il lavoro del piano pastorale diocesano e dell’adattamento che è stato fatto inglobando il processo del Ritiro di Evangelizzazione. Ne è uscito un quadro di parrocchie dinamiche, protese nello sforzo dell’annuncio.

L’arcivescovo ha ringraziato i presenti, e ha ricalcato che la Chiesa esiste per evangelizzare, per trasmettere la gioia di Cristo.

Alla fine dell’incontro è poi uscito il tema della partenza della missione. Dany, responsabile del settore Betania, esprimendo un sentire comune ha chiesto una proroga, e la risponta dell’arcivescovo è stata quella del dinamismo della missione e dello stile di Gesù: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là”. Alcuni occhi erano umidi, ma ciò è parte della vita.

Mons. Bagnasco in posa con i missionariLa serata è stata all’insegna della preghiera liturgica, con la recita dei vespri e della compieta. Naturalmente nel mezzo c’è stata l’ottima cena preparata da don Lorenzo.

Mons. Bagnasco arriva all'aeroportoAbbiamo avuto la gioia di ricevere all’aeroporto mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, insieme a don Marco Galli, il suo segretario, e a don Stefano Olivastri, segretario uscente.

Su di loro un po’ di stanchezza, nei nostri cuori la gioia di accogliere il nostro pastore e dei confratelli per i quali nutriamo una grande stima.

Benvenuti!

Ore di attesa, oggi, per l’arrivo del nostro Arcivescovo mons. Angelo Bagnasco accompagnato da don Stefano e don Marco.

Si fermerà con noi pochi giorni, per ripartire giovedì per Cuba, a visitare la missione sorella.

Ci sono in programma alcuni momenti, con il card. López, arcivescovo di Santo Domingo, con il Nunzio, con il Sindaco, con la gente delle parrocchie, della scuola e del dispensario medico.

Sono certo che la visita ci porterà benedizioni grandi del Signore

Le nozze d'oro della coppia Benvenuto-RovegnoOggi le nostre parrocchie si uniscono al ringraziamento della mia famiglia (che ha visitato due volte la missione) per le nozze d’oro dei miei genitori.

La parrocchia di Mater Ecclesiae e i nostri parentadi hanno vissuto in maniera molto intensa questo momento, di fede e di ringraziamento a Dio.

2:29 pm

Alla casa madre

Alla casa madre delle suore con suor DanielaNel pomeriggio di oggi ho potuto vedere suor Daniela, madre generale delle nostre suore, e portarle le buone notizie della vita della missione. Le ho portato i cari saluti delle nostre suore, che ricambia suor Daniela ricambia di cuore!
Suor Daniela come sempre è gentilissima e attentissima con me. Come tutte le altre suore, del resto! Sono per me un segno grande dell’amore di Dio!

L'arcivescovo Bagnasco presiede la solenne Eucaristia della Festa della GuardiaHo approfittato della visita lampo che sto facendo a Genova in occasione delle nozze d’oro dei miei per essere presente alla Guardia il giorno della festa.

Uno dei Cristi presenti alla GuardiaVi metto due foto, una dell’arcivescovo durante la solenne Eucaristia del mattino, e una di uno dei Cristi.

6:04 pm

Buon cammino!

Queste parole mi hanno sempre accompagnato, erano quelle che don Paolo già otto anni fa metteva come saluto nelle mail dalla missione… e mai come adesso le sento mie, vive e presenti dentro.

Il mio cammino è cominciato tanto tempo fa nella mia parrocchia ed è cresciuto nel corso degli anni, grazie anche ad alcuni incontri speciali. E dopo, l’esperienza della missione vissuta con don Paolo, don Lorenzo, le suore e tutte le persone del Guaricano: GRAZIE!!!

Quanto di voi ho dentro mentre mi muovo, cammino, vivo…

…è l’entusiasmo e la gioia che metto in ogni cosa che faccio per gli altri…

…è la capacità di accogliere e ascoltare le persone intorno a me…

…è il sorriso che immediato mi si disegna sulla faccia appena sento parlare di missione e di viaggio…

Ed è soprattutto quella mia voglia di fare, di “cambiare il mondo“,che condivido insieme a persone speciali come voi – un pensiero particolare va a donfra e ai ragazzi del Movimento Giovanile Missionario: GRAZIE di cuore!-.

Auguro ad ognuno di voi di trascorrere una Santa Pasqua di pace e gioia, e di essere luce per le persone che incontrate con la vostra semplicità, l’entusiasmo e la forza che avete dentro… BUON CAMMINO!


La settimana scorsa abbiamo comprato una nuova camionetta. È frutto delle offerte che ho raccolto quando sono stato a Genova in dicembre-gennaio. Più di diecimila dollari, che sono confluiti in quello che sarà uno strumento per l’evangelizzazione e la vita di chiesa della Divina Misericordia.

Tra oggi e domani dobbiamo pagare l’assicurazione e farci dare la scheda identificativa, dopodiché i veicolo potrà cominciare a lavorare.

Un grazie al Signore, ma anche a tutti quelli che sono sempre stati sensibili all’opera dell’evangelizzazione qui in Guaricano!

Compio oggi, 6 febbraio 2007, otto anni di servizio di parroco a Santo Domingo.

A volte mi domando se nel ’98 i miei superiori non sono stati un po’ incoscienti. Venivo tutto sommato da un’esperienza molto limitata: soltanto sei anni e pochi mesi di ordinazione, e un solo servizio, da viceparroco. Mi hanno mandato, ma a dire la verità le cose sono state più facili per loro perché io mi sono reso disponibile, proprio nel momento in cui i superiori volevano fare il cambio qui. Vedo un disegno della Provvidenza in questo: il viaggio in Tanzania a trovare don Leonard Teza nel luglio 1997 mi ha disposto al desiderio della missione, e poco più di un anno dopo ero già in viaggio per la Repubblica Dominicana!

Ricordo ancora quel 6 febbraio del ’99. Il cardinal Nicolás, arcivescovo di Santo Domingo, che è venuto a Santa Margarita per installare me in questa parrocchia e don Lorenzo come parroco di Santiago el Menor e Nuestra Señora del Amparo. Ricordo le prime prediche, con la lingua impastata nel parlare una lingua di cui non avevo padronanza…

Grazie a Dio il momento in cui ho preso la parrocchia coincideva con la preparazione della Gran Misión, la Grande Missione dell’Arcidiocesi di Santo Domingo in preparazione al Gran Giubileo dell’Anno 2000. Tutti i giorni alla fine della Messa recitavamo la preghiera composta dal cardinale per l’occasione. La Missione, e tutto quello che ha significato in quanto a momenti di formazione, conferenze, ritiri, mi ha dato la carica, e io ho cercato di trasmetterla alla parrocchia. In Santa Margarita si sono formati circa cinquanta missionari, che poi nell’anno del Giubileo si sono resi disponibili per le Missioni che si sono realizzate nelle varie zone dell’arcidiocesi. I missionari stavano fuori otto giorni, nei quali vivevano gomito a gomito con la comunità parrocchiale a cui erano inviati; di mattina visitando le famiglie che vivevano attorno al loro Centro di Missione, di pomeriggio e di sera realizzando gli incontri kerigmatici con bambini, ragazzi, giovani e adulti. E a fine luglio la missione è toccata anche a noi, ed è stata una gioia grande accogliere i sessanta missionari che ci sono stati mandati ed evangelizzare insieme a loro!

* * *

Il ricordo della Gran Misión mi riempie il cuore di ricordi grandi, ma mi aiuta anche a tematizzare che in questi otto anni ho imparato molte cose riguardo all’evangelizzazione.

Ho sperimentato prima di tutto nella pratica di tutti i giorni che l’evangelizzazione non è un momento ma un processo. Il contatto e il lavoro insieme all’équipe di servizio del SINE (Sistema Integral de Nueva Evangelización), arrivato alla Repubblica Dominicana dal Messico, mi ha aiutato a pensare e strutturare il processo-cammino di evangelizzazione della parrocchia, con le sue tappe necessarie:

  • la ricerca dei lontani, realizzata nelle missioni parrocchiali porta a porta e nelle visite individuali alle famiglie;
  • il primo annuncio o kerigma, realizzato concretamente nei Ritiri di Evangelizzazione;
  • l’accompagnamento catechetico, portato avanti nei cammini che seguono il Ritiro;
  • la vita di piccola comunità, fatta carne nelle Comunità Apostoliche;
  • le tappe sacramentali, vissute da quanti ancora non avevano celebrato il loro incontro con Cristo, con al primo posto l’Eucaristia domenicale, vero motore della vita parrocchiale;
  • l’impegno missionario degli evangelizzati, realizzato soprattutto nella visita mensile alle famiglie loro affidate.

Aggiungo a ciò quanto stiamo iniziando in questi mesi: il discepolato personale, che consiste nel fatto che ogni evangelizzato abbia un fratello un po’ più avanti nel cammino che lo aiuta a revisionare mensilmente i principali ambiti esterni della vita cristiana.

In secondo luogo, ho imparato ad applicare alla pratica pastorale il libro del Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti, che a Genova solo sapevo che esisteva perché me ne avevano parlato nel seminario, ma che non avevo mai avuto occasione di leggere e soprattutto trasformare in vita. Al trovarmi qui con adulti, giovani e bambini di tutte le età da battezzare, ho dovuto giocoforza studiarmi il RICA, domandare, informarmi, sensibilizzare, far capire che è possibile ripristinare il catecumenato antico. Ringrazio il Signore perché la comunità si è lasciata guidare, in questo come nell’altra questione difficile da trattare che è il battesimo dei conviventi. Anche su questo la comunità ha riflettuto, è arrivata a capire, e mi dà una mano adesso a spiegare che non si può ricevere il battesimo se si vive ancora una situazione di peccato.

Dentro a questi itinerari catecumenali ha rivestito per me un significato specialissimo il poter allestire una piscina battesimale nella quale immergere totalmente le persone che si battezzano. Dire loro “Io ti battezzo”, e sommergerli effettivamente, spingendo sott’acqua tutta la persona e vedendola riemergere, è per me un’emozione che tutte le volte si rinnova.

E ancora, all’interno dei cammini di preparazione ai sacramenti ho dovuto inventarmi sussidi di catechesi, che ho rivisto anno dopo anno, e che con gioia potrò lasciare a chi continuerà il lavoro.

Ancora, ho avuto la gioia di accompagnare la nascita e i primi passi di una nuova parrocchia, la Divina Misericordia, scorporata nel 2005 da Santa Margarita, nonché di accompagnare fino all’ordinazione diaconale il mio più diretto collaboratore all’interno di essa, Marcial. Ho visto un po’ come una partoriente e un po’ come un’ostetrica i primi vagiti della nuova parrocchia, l’ho aiutata a fare i primi passi e ad avere il coraggio di muoversi e di lavorare. E in questi giorni accompagno il processo simile della nascita della nuova parrocchia di Santa Virginia, in quello che è il settore San Ramón di Santa Margarita, e anche qui la prossima ordinazione diaconale di colui che mi aiuterà ad esserne il pastore, Juan Luis.

Infine, ho imparato a valorizzare la scuola come elemento del cammino di evangelizzazione. La grande opera iniziale di don Lino di far partire e di dare una buona colonna vertebrale alla scuola primaria mi ha permesso di guardare più avanti. Ho visto nascere la scuola serale e prendere forma più piena il liceo, ho visto rafforzarsi il cammino di chiesa di tanti maestri e bidelle, ho imparato a delegare funzioni. Ho imparato, aspetto su cui riconosco che ero carente, a trattare con rispetto tanti collaboratori (nella scuola ci sono ottanta persone che ci lavorano!), a incoraggiarli con amicizia e a riprendere con amore tanti piccoli difetti.

E soprattutto, lo Spirito del Signore ci ha guidati, tutta la comunità scolastica insieme, a strutturare momenti di formazione per le famiglie degli studenti. Da tre anni una volta al mese facciamo lezione ai genitori invece che ai figli! Con risultati incoraggianti e testimonianze preziose. Rimane nascosto nel mio cuore il sogno che il Centro Educativo si faccia espressione consapevole della comunità parrocchiale nel proporre un cammino di evangelizzazione diretta a tutte e ognuna delle famiglie dei nostri strudenti. Lo vedrò o non lo vedrò? non lo so, ma prego e lavoro perché ci si arrivi!

* * *

Un secondo grande filone per il quale sento riconoscenza, nella tappa di questi otto anni, è la ricchezza di relazioni umane che ho potuto e posso vivere qui a Santo Domingo.

Non posso non ringraziare per l’accoglienza che ho ricevuto dai confratelli presbiteri dominicani. All’inizio sono stato soprattutto il padre Abraham Apolinario, che mi ha aiutato in maniera speciale a entrare in un tessuto parrocchiale scosso dalla partenza di don Lino, e il padre Ricardo Arias, da cui ho ricevuto assessoria continua per lo meno per due anni, per poter capire qualcosa della scuola che ho ricevuto in gestione e del ruolo che vi dovevo svolgere. Per non parlare poi dell’accoglienza sincera e sempre disponibile del cardinal Nicolás, della vicinanza del Nunzio Apostolico mons. Timothy Broglio, dell’affabilità sincera del padre Lorenzo Vargas e del padre Nelson Acevedo, e di tanti altri, che in mille modi mi hanno fatto sentire parte di questo presbiterio. Non ho perso la vicinanza dei confratelli del clero genovese, con i quali è sempre stata una gioia reincontrarmi tutti gli anni nei periodi di vacanze italiane, e ho ricevuto dal Signore nuovi confratelli nel presbiterato, nel contatto con i quali il mio sacerdozio è cresciuto e maturato.

Un altro dono specialissimo di questi otto anni è stata la fioritura di varie vocazioni dal tessuto della vita parrocchiale. L’inizio del cammino di suor Cristina, nel 2001, e poi da lì a poco l’entrata in seminario di Heriberto, mio figlioccio, nel 2003; e poi Willy, Miguel Ángel, Elvis, Franklin, Alex. Due di loro sono già al primo anno del seminario maggiore, mentre gli altri sono ancora al minore.

E come se non bastasse, il 2006 è stato l’anno dell’inizio dell’aspirantato di Taína e Yúdith, che mostrano segni di buona maturità umana, cristiana e vocazionale. Altre ragazze poi si stanno decidendo a iniziare lo stesso cammino, tutte con le nostre suore! E vedo che altri ragazzi e ragazze sono in ricerca. Non mi sarei mai immaginato tanta ricchezza di vocazioni! Veramente il Signore mi ha fatto vedere cose grandi!

E parlando di suore, sono stati otto anni di amicizia spirituale profondissima con le sorelle delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario. Camminare vicini ai passi di queste sorelle, e al tempo stesso con profondo rispetto, collaborando nella parrocchia, nel consultorio (ahimé, poco), nella scuola. E la mensa comune, dove si condividono le speranze e i timori, tutti i giorni, dove si scherza e ci si rende partecipi di quanto visto attorno a sé… È un’esperienza grande, della quale ringrazio profondamente il Signore! Ricordando in maniera specialissima suor Patrizia, che nel 2003 ci ha preceduti tra le braccia del Padre del Cielo, ma anche suor Valeria, suor Roberta (tornata a lavorare nella sua India) e suor Susanna. E senza dimenticare le sorelle che ho come compagne di viaggio oggi: suor Modesta, venuta qua insieme a me, suor Blessila, suor Cristina e suor Serafina. Ognuna di loro è specialissima ed un dono grande del Signore per me.

Per ultima, l’esperienza di vivere in comunità la fraternità sacerdotale. In questo sono stati o sono compagni di viaggio anzitutto don Lorenzo, che ha la mia stessa anzianità in terra dominicana, e che rappresenta per me più di un fratello, don Franco, don Piero. Con don Lorenzo abbiamo condiviso la scoperta di questa cultura – non avevamo nessuno che ci potesse spiegare le cose in maniera più diretta – e di questa chiesa, del paese, dei costumi, dei limiti e delle ricchezze dei fratelli dominicani. Personalmente ho imparato con Lorenzo a condividere la passione per il lavoro pastorale, e ho sempre trovato in lui un collaboratore disponibilissimo.

E non è mancato l’appoggio, materiale e di vicinanza umana, di tanti fratelli e sorelle genovesi, don Piero, don Giandomenico e don Francesco al Centro Missionario, ma anche tanti altri che mi hanno sempre dato una mano. E tra tutti loro in maniera un’altra volta specialissima i vescovi che abbiamo avuto: il cardinal Canestri, vero padre quando ero a Genova così come quando mi ha inviato al Guaricano, il cardinal Tettamanzi, il cardinal Bertone con cui abbiamo avuto la gioia di condividere un’intera settimana di vita comune, e ora monsignor Bagnasco. Ognuno di loro è una perla specialissima in questi miei otto anni di servizio dominicano. E credo di poter dire che nonostante la lontananza fisica ho potuto parlare con loro molto più che altri confratelli di Genova.

* * *

Oggi, 6 febbraio 2007, queste povere parole esprimono la gioia di questi otto anni di servizio dominicano. Continua il servizio, in quest’anno che probabilmente è l’ultimo, e sono sicuro che continueranno i doni del Signore, insieme alle inevitabili prove. Sono un prete felice, e questi otto anni sono parte viva della mia felicità!

Grazie, Signore Gesù, mio Salvatore, e grazie a tutti voi!

Scrivo due righe prima di andare a dormire perchè sono troppo contenta: sono appena tornata dall’incontro di febbraio del Movimento Giovanile Missionario, quello con l’Arcivescovo e Tarcisio Mazzeo.

Sapete una cosa? La sala Quadrivium era strapiena di persone e soprattutto di vari gruppi di ragazzi!!! Sono strafelice, ho vinto la scommessa con chi nelle ore prima della riunione era caduto in una sorta di “pessimismo cosmico” e credeva non venisse nessuno, tantomeno i giovani.

La cosa più bella però è stata vedere la faccia di quelli che arrivavano in ritardo e si aspettavano un numero limitato di persone. A qualcuno è uscito un: “Ma quanta gente c’è qui dentro? Ma come avete fatto? è un miracolo…”

Tra l’altro tutto l’incontro è stato molto bello, l’arcivescovo ha fatto un lungo discorso sul cammino dei giovani parlando delle varie tappe della vita e poi anche del viaggio missionario: era ben tosto, ma mi è piaciuto stare a sentire tutto, è una persona ben preparata e completa in ogni suo discorso. Credo che anche gli altri ragazzi lo abbiano percepito, evviva!

Colgo l’occasione per sottolineare un aspetto del discorso di Mons. Bagnasco e cioè il fatto che quando ci si mette in viaggio, fisicamente o anche tramite un cammino interiore, si affrontano due momenti importanti: la partenza prima del viaggio e lo sguardo intorno a noi nel corso dello stesso. Rivolgendomi a tutti i ragazzi di stasera davvero interessati alle esperienze missionarie estive, voglio dirvi di non avere paura di partire, o meglio, abbiate il coraggio di superare le vostre paure, di “fare il grande salto”, perchè quello che ne riceverete sarà immensamente più grande. In viaggio guarderete la realtà, talvolta difficile e assurda, con occhi diversi: occhi non di curiosità e finto interesse, ma riflessivi, capaci cioè di imparare e interiorizzare i fatti e le persone che incontrerete nel corso del vostro cammino.  La missione fa anche questo, provare per credere!

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno partecipato all’incontro, ai giovani presenti, in particolare a quelli che non conosco per nome, ma che, sulla fiducia, sono venuti numerosi!

Insieme alla commissione di pastorale giovanile delle due parrocchie – sono in pratica i responsabili dei vari gruppi – abbiamo fatto un po’ di programmazione della prima parte dell’anno.

Ci sarà una prima convivenza per far incontrare i giovani dei vari gruppi, a fine mese.

In quaresima, un ritiro specificamente per i giovani.

In Settimana Santa, tre giorni di Pasqua giovanile.

La domenica dopo Pasqua, un concerto per i giovani.

E poi, in luglio, i campi estivi: dei bambini, che tentaremo di fare le due parrocchie separatamente, degli adolescenti, e poi il fine settimana per i responsabili.

Manca la proposta estiva per gli universitari, ma non è facile perché questi ultimi sono molto impegnati e non è facile beccarli.

Soprattutto per il campo bambini, i responsabili chiedono al Signore che qualche parrocchia di Genova si faccia solidale con loro e doni una piccola parte delle quote campi, magari un euro per partecipante, allo scopo di integrare il magro preventivo che si può fare con i soldi che possono pagare le famiglie.

Vi mettete anche voi a pregare con noi?

Sono già alcuni giorni che dico “lo scrivo”, solo che poi sono sempre piuttosto presa e alla sera mi dedico a rispondere alle mail per i viaggi missionari estivi e al prossimo incontro del Movimento Giovanile Missionario.

Adesso però mi sono decisa!Intanto grazie per tutte le belle foto che ci sono sul sito; i resoconti dell’anno 2006 di vita in Guaricano sono in coda di stampa, quindi presto avremo anche quelli da distribuire come materiale della missione, lavoro davvero fatto bene, complimenti!

Poi: le mie ragazze di catechismo di Pegli si sono viste sotto l’articolo “bambini eccezionali” e hanno apprezzato. Grazie Don Paolo, hai sempre un pensiero particolare per tutti!
Bella anche la foto di noi all’aereoporto! La mattina che abbiamo accompagnato don Paolo all’aeroporto secondo me non è stato un caso che l’aereo fosse in ritardo. Abbiamo avuto un po’ di tempo non previsto per stare insieme, a ripensarci è stata una bella cosa! Vi spiego: sento o vedo Don Francesco molto spesso, solo che siamo sempre di corsa, quasi mai c’è il tempo di scambiare due parole con calma… L’altro giorno poi avevo con me non solo don Francesco ma anche don Paolo, Carmen e Francesco Zannini… Eravamo al bar e volevo gridare a tutti: ma lo sapete quante belle persone ci sono qui vicino a me?

Veniamo alle mille e una cosa che stiamo facendo, vi aggiorno un pochino:

  • Sono alcune mattine che giro per Genova per distribuire ai vari istituti religiosi i manifesti dell’incontro del Movimento Giovanile Missionario che ci sarà a febbraio con l’arcivescovo e Tarcisio Mazzeo: ho scoperto che la missione la conoscono veramente tutti! Già che c’ero ho fatto propaganda ai DVD e distribuito gli ultimissimi calendari, penso che a volte basti dedicare un po’ di tempo e un sorriso alle persone che incontri ed ecco che le conquisti!
  • Una mattina don Francesco, nonostante le tremila cose che ha da fare, ha fatto con me il giro delle parrocchie di Voltri, Prà e Pegli: don Lino di Voltri è stato contento di vederlo, e anche io ho apprezzato la cosa che sia stato dalle nostre parti…
  • Ieri sera ho cominciato un “cammino” con gli scout dello stesso don Lino, e precisamente con il gruppo dei più grandi. Abbiamo parlato della missione di Santo Domingo e visto le foto, mentre il DVD lo abbiamo programmato per il prossimo incontro. Con la fascia 12-16 anni abbiamo invece stabilito tre incontri (di modo da portare avanti un progetto insieme); queste attività sono previste a partire da metà febbraio e una volta la settimana, così poi loro avranno il tempo di sviluppare i temi trattati al sabato quando fanno “condivisione”.
  • La prossima settimana, oltre all’incontro che avremo con l’arcivescovo, don Francesco viene una sera a Pegli a parlare agli scout di Sant’Antonio delle missioni, chissà che magari qualcuno non decida quest’estate di partire…
  • In futuro comunque sono previsti altre riunioni con i ragazzi interessati ai viaggi estivi, vi saprò dire!
  • Le pergamene solidali vanno benone, dopo Natale ho avuto una decina di richieste, con calma stiamo preparando le prime e organizzando le successive.

Un abbraccio a tutti, specialmente a don Lorenzo e alle suore!

In partenza, accompagnati da Francesco, Lara e don FrancescoPartenza per Santo Domingo. All’aeroporto, alle sei e mezza di mattina, bella sorpresa la presenza di don Francesco, Lara e Francesco.

Qualche piccolo ritardo dei due aerei non ci ha impedito di arrivare sani e salvi, e neanche troppo stanchi.

E all’aeroporto di Santo Domingo c’erano un bel gruppetto ad aspettarci: don Lorenzo, suor Serafina, suor Cristina, Taína, Yúdith, Raquel (nuova aspirante, si Dios quiere), Marcial, Willy (che ha portato con sé un compagno seminarista), Noni e Chapito.

La cenetta preparata da don Lorenzo ha chiuso in bellezza la giornata.

Grazie perché sono a casa, Signore!

Le delegate con don Giandomenico Torre, direttore del Centro Missionario DiocesanoIncontro al Centro Missionario, oggi pomeriggio, con le delegate parrocchiali delle missioni.

Abbiamo visto il DVD di Tarcisio Mazzeo, e poi si è chiaccherato. Ho visto molto interesse, abbiamo delle buone delegate!

Le altre delegate presenti alla riunioneTra l’altro don Giandomenico ha segnalato che l’ufficio missionario inizierà presto un cammino di formazione per giovani che vogliano realizzare quest’estate una visita a una missione, la nostra o qualchedun’altra – nel mondo ci sono molte realtà genovesi.

Il cammino di formazione sarà preceduto da un’incontro dei giovani con l’arcivescovo mons. Bagnasco, al quale interverrà anche Tarcisio Mazzeo. L’incontro sarà lunedì 5 febbraio al Quadrivium.

E in realtà la pastorale missionaria si è sviluppata abbastanza in diocesi, e sono fiducioso che sta maturando una nuova e più matura sensibilità.

Grazie, Signore!

Il Santuario della Guardia di GenovaVisita proficua al Santuario della Guardia, dove con il rettore don Marco e il vice rettore don Piero si è parlato della Madonna della Guardia della quasi omonima parrocchia del Guaricano, ora affidata alla cura pastorale di un prete di Santo Domingo, il padre Isidro Salas.

Questi mi aveva detto non più tardi di due mesi fa che voleva rinsaldare i vincoli con il santuario genovese, e che gli sarebbe piaciuto visitarlo insieme a una delegazione di parrocchiani. La cosa ha entusiasmato moltissimo don Marco e don Piero, e quest’ultimo si metterà in contatto con padre Isidro per valutare concretamente la possibilità di realizzare la visita.

La gentilezza di don Michele Cavallero e del resto della comunità del seminario maggiore mi ha fatto passare un momento bello stasera.

Abbiamo visto insieme il DVD di Tarcisio Mazzeo, e poi ho aggiunto alcune precisazioni sulla religiosità afro-cattolica di molti dominicani. Momento breve, ma che forse ha permesso di avvicinare il giorno in cui nel cammino di formazione dei seminaristi entri anche una permanenza in una missione. Prego il Signore perché ciò si realizzi!

Con gli amici oculisti che hanno lavorato nella missioneDurante la cena di stasera con i fratelli oculisti Carlo, Massimo, Paolo e Franco si sono valutati progetti futuri: la possibilità di far arrivare un microscopio operatorio, eventuali visite, coinvolgimento di altre persone…

Non c’è niente di definito, ma c’è voglia di continuare il lavoro!

Grazie, Signore!

Con don Franco Buono, ex compagno di missione a Santo DomingoMessa da don Franco Buono (nella foto è insieme al suo cappellano, don Gianni Zamiti), che ha terminato nel 2004 il suo servizio al Guaricano, ed ora è parroco ai Diecimila Crocifissi di Borgo Incrociati.

Ho trovato una comunità viva, alla quale Franco si dona con tutto sé stesso, non diversamente da quello che ha fatto a Santo Domingo. E rivedere questo prete tutto d’un pezzo è stato per me tornare con la memoria a quei tre anni passati insieme.
Grazie, Franco!

Con i preti del Convitto Ecclesiastico di GenovaPer la prima volta dopo tanti anni di missione sono riuscito a visitare, come missionario, il Convitto Ecclesiastico.

Questi fratelli anziani, con difficoltà qualcuno a camminare, qualcuno a sentire, qualcuno a vivere serenamente, si sono entusiasmati di una situazione difficile ma che costituisce oggi più che mai una sfida per la nostra chiesa di Genova.

Mi hanno assicurato in particolare la grande solidarietà della preghiera, che riceveremo con tanto amore, e che sicuramente renderà più feconda l’opera missionaria di noi che siamo là!

5:26 pm

Grande Paola!

A cena da Paola con Sandra, Francesco, suor Valeria, Clelia e NanniCena a casa di Paola Longhi, vecchia amica della missione del Guaricano. Ha passato un mese con noi nel 2003, e poi di nuovo tre mesi nel 2004, integrandosi nel lavoro della scuola e avviando alcuni gruppi di autoaiuto. È stata sempre lei che ha portato avanti la collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma per l’ospedalizzazione di Enmanuel, un bambino cerebroleso dominicano che nei mesi di degenza a Roma ha potuto recuperarsi significativamente.

Ebbene, mi ha invitato a cena insieme a Francesco, a Sandra e a suor Valeria. Da parte mia ho poi provveduto a invitare Clelia e Nanni, una coppietta di (baby)pensionati che si sente molto vicina alla missione del Guaricano.

È stato un momento molto bello, di ricordi, ma anche di proiezioni nel futuro. E sembra che verso metà dell’anno Paola tornerà da noi. Grande Paola! e grande Signore!

La consegna del frutto della vendita delle matite missionarie, a Sant'Antonio di PegliPomeriggio a Sant’Antonio di Pegli, la parrocchia della nostra Lara. Oltre a far vedere il DVD della missione, ho ricevuto solennemente dalle mani dei bambini del gruppo il frutto della vendita delle matite missionarie, attività in cui loro stessi si sono impegnati in prima persona raccogliendo un gruzzoletto non indifferente. È stato un piacere per me ricevere questa raccolta, che useremo per comprare il cibo per i bambini del centro nutrizionale.

Bisogna fare i complimenti a questi bambini, che insieme a Lara e alle altre famiglie adulte che guidano il gruppo, si sono impegnati veramente tanto!

Porto con me non solo dei bei soldini, ma anche un cuore pieno di speranza! Grazie, ragazzi, e grazie anche a te, Signore Gesù!

Con alcuni amici della parrocchia di San Francesco di PegliSerata di famiglia a San Francesco di Pegli, dove ho rivisto tante persone care della parrocchia dove ho fatto servizio come viceparroco per sette anni prima di essere destinato alla missione del Guaricano.

Occasione preziosa per vedere insieme il DVD recentemente sfornato, e per sensibilizzare alla vicinanza alla missione. La mia paura è che quando io non sarò più a Santo Domingo questa gente si dimentichi della missione, e con questa cosa nel cuore ho provveduto a spiegare che la missione continua, e che loro devono continuare ad amarla.

Ha lanciato anche l’ennesimo appello a visitare la missione, vediamo nei prossimi mesi se si muove qualcosa!

Il clan AGESCI Genova 26Stasera ho incontrato i ragazzi del clan Genova 26 dell’Agesci. Sono di Bolzaneto, ma hanno come assistente don Francesco Di Comite, il quale ha già trasmesso loro l’entusiasmo della missione.

Stanno mettendo in cantiere di fare la route estiva nel Guaricano, e per questo sono stato ad incontrarli e a parlare con loro. Devo dire che ho avuto un’impressione molto positiva, con un desiderio di crescere e di vivere la route come un momento forte del cammino di fede.

Che dire? Spero che si realizzi. E lo chiedo al Signore, sono convinto che potranno dare qualcosa di grande al Guaricano!

5:35 pm

Suor Daniela

Con Suor Daniela e con l'immagine di mons. BagnascoHo potuto vedere oggi suor Daniela. L’ho trovata bene! Nonostante i malanni dovuti all’incidente è ben serena, e ben contenta per la presenza in comunità delle tre aspiranti: Taína, Yúdith e Carolina. Manda un caro saluto a tutti, in Guaricano e anche a quanti la conoscono a Genova!

5:41 pm

Ancora i conti

Finalmente oggi ho potuto mettere a posto i conti del 2005. Domani li presenterò all’economo diocesano.

Bella serata al Centro San Matteo, parlando a un forte gruppo di giovani e meno giovani della pastorale che portiamo avanti nelle parrocchie del Guaricano.

Aiutandomi con un po’ di foto ho spiegato delle Comunità di Base, dei Ritiri di Evangelizzazione, delle Comunità Apostoliche, del Terzo Piano Pastorale diocesano. Ho visto attenzione e interesse! C’erano anche molti dei giovani che hanno visitato la missione negli anni scorsi. C’erano anche i nostri amici oculisti: Paolo, Massimo, Carlo. E inoltre don Niccolò e don Fully, e il caro don Giulio.

Il buon Paolo Dell’Erna ha portato un dvd realizzato in occasione della visita sua e di Franco Reggiardo di due mesi fa, è stato un gustoso complemento alle mie parole.

Abbiamo rinnovato l’invito a organizzarsi per visitare la missione. E sono sicuro che ci sarà chi si metterà in cammino!

Grazie, Signore!

Cari tutti,

vi scrivo per ricordarvi che domani 8 gennaio alle 20.45 in Centro S.Matteo si svolgerà l’incontro del Movimento Giovanile Missionario sul tema “La Pastorale nelle parrocchie genovesi di Santo Domingo“. Come già avrete capito a presentare l’argomento sarà lo stesso don Paolo, che porterà ai giovani la sua esperienza di sacerdote e missionario in Guaricano.

Io non vedo l’ora sia già domani sera! Sarà sicuramente l’occasione per molti di rivedere don Paolo; e insieme avremo modo di riflettere sul cammino missionario intrapreso dalla Diocesi di Genova a Santo Domingo. Ecco perchè l’invito di partecipare all’incontro è rivolto, oltre che ai ragazzi del MGM, anche a tutti i sostenitori della missione.

Allora io e don Paolo vi aspettiamo, un abbraccio di pace!

Un’occasione preziosa per la mia permanenza genovese: vedere un buon numero di insegnanti di religione. Li ho beccati riuniti dalle Immacolatine per una giornata comune, con il direttore dell’ufficio scolastico don Bruno Sopranzi. Nei pochi minuti che ho potuto parlare loro ho cercato di trasmettere il senso del nostro lavoro con la scuola al Guaricano.

La presenza poi di Lara, accompagnata da vari cartelloni con foto e dai calendari realizzati per finanziare la missione, ha permesso loro un minimo di approfondimento in più. Un professore ha provveduto a chiedere a Lara di incontrare le classi della sua scuola.

Da cosa nasce cosa…. Grazie, Signore!

Il gruppo delle signore del cucito, della parrocchia dell'Immacolata di via AssarottiOggi ho avuto la gioia di incontrare il gruppo delle “signore del cucito” della parrocchia dell’Immacolata, in via Assarotti.

Sono signore mezze mature che, nonostante l’età, si sentono di collaborare con la missione, attraverso un dono bello che hanno ricevuto, quello appunto del cucito. Durante l’anno si vedono per realizzare pezzi a ricamo o con altre tecniche, che poi vendono periodicamente fuori della chiesa, e il ricavato viene dato per la missione.

Tutti gli anni arrivano varie migliaia di euro grazie a queste attivissime sorelle, e vanno ad alimentare di volta in volta la dispensa del centro di nutrizione, o le borse di studio del liceo, o qualche cappella di settore.

Sono un dono grande per la missione. Grazie, Signore!

Prima di loro avevo incontrato la mia “ex” parrocchia di San Francesco, a Pegli, dove ho rivisto molti volti cari. Anche loro doni specialissimi per il mio cuore!

Suor Daniela con sua sorellaSuor Daniela, la madre generale delle nostre suore, aveva sofferto un incidente in occasione della visita a Santo Domingo. Dopo aver messo piede in terra dominicana il 13 novembre, il giorno seguente era partita con suor Eliana e suor Carlita alla volta del Nicaragua. Lì, nel tragitto dall’aeroporto a San Jorge, la camionetta che le portava aveva picchiato a causa della pioggia e di una gomma scoppiata.

Il risultato è stato un bel periodo di riposo a causa di una discreta frattura di un piede e di vari colpi in altre parti del corpo. Suor Eliana se l’è cavata solo con qualche ammaccatura e un taglietto, mentre suor Carlita è stata varie settimane con difficoltà nel parlare a causa di un brutto colpo alla mandibola.

A Santo Domingo suor Daniela e suor Eliana sono ritornate solo di passaggio, perché le condizioni della madre esigevano un ritorno in Italia rapido.

Oggi ho avuto la possibilità di vedere suor Daniela alla festa della beata Maria Repetto. L’ho trovata decisamente meglio, anche se non può ancora posare il piede in terra. Nella foto l’ho ritratta insieme a sua sorella, una donna di Dio anche lei!

Suor Valeria in abito scuroNell’altra foto vedete una pimpantissima suor Valeria, sempre positiva e contenta. Da quando ha lasciato la missione lavora al Gaslini, dove è superiora della comunità delle suore lì presenti.

Ho potuto incontrare oggi il nostro nuovo arcivescovo, mons. Bagnasco.

L’ho trovato molto interessato alla missione, e soprattutto alla realtà spicciola della chiesa, della gente, della pastorale, dei sacramenti.

Non ho percepito niente che faccia pensare a una volontà di chiudere la missione a breve termine. Quindi… avanti tutta!!!

E grazie, Signore, per l’attenzione che ho ricevuto non solo da mons. Bagnasco, ma, prima di lui, dal card. Bertone, dal card. Tettamanzi, dal card. Canestri. Tutti sono stati per me padri, segno dell’amore di Cristo!

Carissimi amici e benefattori,

28 Ottobre 2006: 8 anni al Guaricanoapprofitto dei giorni che passo a Genova con la mia famiglia per lasciarvi un racconto un po’ più organizzato di quella che è stata la vita della missione nell’anno che è appena passato. Vuole essere un ringraziamento al Signore per tutto quello che abbiamo potuto vivere, e un ringraziamento anche a ciascuno di voi, che, con l’attenzione amorosa, l’offerta del lavoro, del sacrificio e della preghiera, ci siete stati vicini.

È stato un anno bello, con molti momenti intensi di vita di fede e con ricchezza di relazioni umane. Vi racconto le cose più importanti, per fare memoria dell’amore del Signore che ci ha accompagnato e che ha reso possibile tutto questo.

Genova presente!

Cominciamo con i fratelli di Genova che si sono fatti nostri compagni di viaggio. In gennaio abbiamo avuto con noi Erika e Alessandro, una coppia giovane di Sant’Eusebio. Insieme a loro sono venuti don Giulio Boggi, che è stato con don Lino il primo missionario al Guaricano, don Franco Buono, che ha lavorato qui per tre anni, e don Mario Montaldo.

Tutto il mese di marzo invece ci ha accompagnato Carmen Moro, una sorella di Geo, che ha alleggerito il lavoro della cucina. Più avanti nell’anno, in agosto è stata la volta di Sandra Iannoni, che si è cimentata nello stesso servizio. Entrambe sono state nominate cuoche dell’anno della missione!

Don Gianfranco ha presieduto l'Eucaristia alla Divina MisericordiaNella seconda metà di aprile è stata la volta di Gianni e Cinzia, entrambi attivissimi nell’Azione Cattolica genovese, insieme a Julia, una giovane liceale, e a don Gianfranco Calabrese.

A inizio giugno la breve visita di don Francesco Di Comite e di altri cinque adulti genovesi, che hanno fatto tappa da noi dopo aver passato qualche giorno nella nuova missione di Cuba.

Franco, Paolo e Francesca con suor SerafinaIn novembre abbiamo poi avuto con noi due oculisti genovesi: Franco Reggiardo e Paolo Dell’Erna. Si sono fermati rispettivamente una e due settimane, realizzando visite e operazioni delicate nel nuovo ambulatorio di oculistica. Francesca, figlia di Paolo, ha dato una bella mano a suo padre!

Come vedete, è stato un anno molto ricco: tutti questi fratelli e sorelle ci hanno portato, insieme al pesto e al parmigiano, peraltro graditissimi, la vostra vicinanza, il vostro affetto, la vostra preghiera. Chiediamo al Signore che anche il 2007 ci porti tanti messaggeri e ambasciatori dell’amore della nostra chiesa. Sì, perché in una realtà come quella del Guaricano, dove la gente fa di tutto per andarsene, la stessa gente rimane colpita profondamente dal fatto che ci sia chi invece viene qui, a respirare polvere nei giorni belli e a camminare nel fango quando piove: ogni visita è un segno vivo dell’amore di Dio che si esprime con tenerezza a questi fratelli dominicani!

Nel 2006 non abbiamo avuto visite di gruppi di giovani, ma il 2007 si preannuncia buono in questo senso: don Nicolò ha intenzione di organizzare un gruppo, e anche il clan del Genova 26 con i suoi capi e con il loro assistente don Francesco saranno con noi. Li aspettiamo, loro e tutti quelli che il Signore ci invierà, con grande gioia!

Inviati dalla Chiesa genovese

Il nostro lavoro di missionari al Guaricano non può dimenticare mai che siamo inviati dalla Chiesa Genovese, e che ci situiamo all’interno del lavoro di Cooperazione Missionaria che tutta la Chiesa Italiana porta avanti.

Lara con suor Serafina e FiammettaMolte persone hanno lavorato, a Genova, per tenere vivo nella diocesi il legame con la missione. L’Ufficio Missionario Diocesano, con don Giandomenico e don Francesco, e il Movimento Giovanile Missionario. Lara Cavezarsi, da parte sua, oltre a rendersi presente in molte iniziative ha realizzato il primo Calendario del Guaricano! L’ex Arcivescovo di Genova, il card. Tarcisio Bertone, non ha mancato mai di dimostrarci affetto e vicinanza.

Da parte mia ho avuto il dono di rappresentare la nostra comunità missionaria nell’incontro di tutti i missionari fidei donum italiani che lavorano in America Latina. Per quattro giorni, nel mese di febbraio, siamo stati insieme a Salvador, in Brasile: occasione preziosa di conoscenza e di scambio di esperienze.

La Chiesa Genovese poi ci ha dato e ha ricevuto molto, grazie anche al DVD che l’amico Tarcisio Mazzeo, giornalista della RAI, ha preparato dopo la sua visita del novembre 2005. Il servizio da lui realizzato è stato trasmesso varie volte sulle reti RAI regionali e nazionali, e in formato digitale si sta distribuendo gratuitamente a tutti gli amici della missione. Un lavoro ben fatto, frutto di una dedizione amorosa e appassionata!

Il nostro lavoro nella pastorale dell’Arcidiocesi di Santo Domingo

Con alcuni preti della nostra zona pastoraleInviati da Genova, lavoriamo nel tessuto vivo dell’Arcidiocesi di Santo Domingo. Con essa stiamo vivendo la preparazione alla V Conferenza dei Vescovi Latinoamericani, che si terrà a Aparecida, in Brasile, nel 2007. Abbiamo così vissuto vari momenti di incontro, consultazione e formazione; e spesso si prega per questo appuntamento, che indicherà le linee portanti della vita della chiesa latinoamericana per i prossimi dieci anni.

Va avanti pure lo sviluppo del Terzo Piano Pastorale Arcidiocesano. Ispirato al Movimento per un Mondo Migliore (in Italia è conosciuto come NIP), prepara la Chiesa di Santo Domingo all’appuntamento del 2011, che costituirà il quinto centenario dell’erezione canonica dell’Arcidiocesi. Il Terzo Piano Pastorale è stato ed è una benedizione per tutte le parrocchie: stimola alla comunione, mette in cammino le parrocchie stanche, raggiunge tutta la popolazione attraverso l’esperienza mensile della lettera alle famiglie e le azioni significative che si realizzano all’interno di ogni settore delle parrocchie. Inoltre sta aiutando molto le nostre comunità parrocchiali a “lanciarsi” di più in ognuno dei settori in cui sono suddivise; e i frutti si vedono, perché la gente sente la Chiesa più vicina a sé, e si avvicina di più alla Chiesa stessa.

I passi delle parrocchie

Messa dei malati alla Divina MisericordiaVi avevo parlato già l’anno scorso della nuova parrocchia della Divina Misericordia. Grazie a Dio il lavoro in questa nuova parrocchia si è consolidato. La Messa della domenica è sempre più una festa gioiosa – don Lorenzo è parte di questa gioia -, e le attività pastorali si portano avanti parallelamente a quelle di Santa Margarita. Particolarmente significativo è stato il momento della Missione Parrocchiale di Agosto, che alla Divina Misericordia è stata coordinata interamente da Marcial, il nostro caro diacono, e che si è potuta realizzare molto meglio perché portata avanti separatamente.

Nel 2006 per la prima volta le Celebrazioni Penitenziali di Avvento e Quaresima sono state ristrette solamente alle persone che possono ricevere l’assoluzione. Per i conviventi (qui li si chiama popolarmente amancebados) abbiamo organizzato momenti di dialogo separati, nei quali hanno avuto più tempo per fare un dialogo approfondito con il sacerdote e si è potuto studiare insieme come portare avanti il cammino verso la riconciliazione piena con Dio. Ve lo sto raccontando con soddisfazione, perché è stata una cosa che il Vescovo di Santo Domingo ha chiesto, e che all’inizio ho faticato ad accettare. Ci ha imposto un cambiamento nella forma di lavorare, ma ha portato effettivamente frutto!

Gita al mare con Marcial e i seminaristiSono molto contento anche per i seminaristi che il Signore ci ha mandato. Due di loro, Willy e Miguel Ángel, hanno iniziato il seminario maggiore, gli altri cinque sono ancora al minore; inoltre c’è un ragazzo di Santa Margarita, Deivy, nel seminario dei salesiani, e in occasione della missione di agosto la comunità l’ha potuto conoscere. Con questo bel gruppetto abbiamo passato una bella giornata tropicale al mare il 26 dicembre, momento di svago ma anche occasione preziosa di formazione.

Sul fronte dei ministri laici, il vescovo ha rinnovato gli incarichi. In prima persona avevo fatto con loro un cammino di formazione di più di un anno. I ministri sono in tutto quaranta, e aiutano nella distribuzione della comunione, soprattutto ai malati, ai quali la portano tutte le domeniche mattina. Dodici di essi, poi, sono incaricati anche dell’annuncio della parola nei settori.

Marcia per la vita e per la pace con il Nunzio ApostolicoI giovani hanno lavorato sodo. Ci sono gruppi giovanili in vari settori della parrocchia, che hanno momenti forti comuni nei campi estivi – per bambini, adolescenti e leaders dei gruppi –, e nella Settimana giovanile di inizio dicembre. Nelle attività estive i nostri seminaristi hanno dato una mano significativa! E sono stati ancora alcuni giovani ad organizzare, a fine novembre, una Settimana per la Vita, culminata in una Marcia che ha visto la partecipazione del Nunzio Apostolico: grande soddisfazione, a suggello di un lavoro ben impostato.

E il 2007 sarà l’anno di apertura della nuova parrocchia di Santa Virginia, nella zona dei campos: Jacagua, Los Cazabes, Duquesa. Se ne è parlato con il vescovo e con la gente per tutto il 2006, e l’Arcivescovo di Santo Domingo ha già ricevuto il progetto pastorale. Un imprenditore edile ha regalato un terreno per il quale egli stesso ha promesso un apporto significativo di un milione di pesos (circa 25.000,00 euro) per la costruzione della chiesa. L’apertura della nuova parrocchia coinciderà poi anche con l’ordinazione diaconale di Juan Luis, un signore quasi cinquantenne di Santa Margarita, che si è preparato con cura, e adesso le cose sono mature per l’ordinazione. Riceverà dal vescovo l’incarico di seguire e guidare il cammino di questa parrocchia nuova, naturalmente sotto la mia responsabilità di parroco.

Un aspetto inquietante del 2006 è stato il furto del tabernacolo di Santa Margarita. Nella mattinata del 31 di Maggio è stato portato via, ad opera, sembra, dei membri di una “Nazione”, un gruppo delinquenziale imparentati con il satanismo. Il movente: celebrare probabilmente una Messa Nera il giorno 6 giugno, giorno che aveva la particolarità di rispondere al numero 6-6-6 (sei giugno duemilasei), che sarebbe il numero della bestia dell’Apocalisse! Purtroppo la polizia non è riuscita a stabilire nessuna responsabilità concreta, e il delitto è rimasto senza seguito giudiziale.

Il dispensario, una risorsa preziosa

La farmaciaPrima opera della missione, nata nel 1992, il dispensario medico realizza un lavoro sempre più qualificato. L’opera generosa di suor Serafina e di suor Blessila dà temperamento cristiano all’istituzione.

Attualmente abbiamo un medico generale, un pediatra, un ginecologo, un laboratorio di analisi in convenzione, oltre naturalmente al Centro di Nutrizione, che offre pasti nutrienti a venti/trenta bambini poveri e denutriti. La farmacia popolare, che offre le medicine a prezzo di costo, è un altro fiore all’occhiello della missione.

Babbo Natale in visita ai bambini del centro nutrizionaleIl 2006 ha significato poi l’inizio dell’ambulatorio di oculistica, reso possibile dalla donazione delle apparecchiature che ci sono arrivate a fine 2005. Oggi un oculista dominicano visita tutti i giovedì mattina e realizza semplici chirurgie a prezzo contenuto. E siamo orgogliosi di questo, perché è l’unico servizio specialistico di questo tipo presente non solo in Guaricano, ma anche nei quartieri circostanti.

Continua pure il lavoro dell’ambulanza, con il nostro don Lorenzo impegnato in prima fila nell’organizzazione di autisti e volontari, e disponibile in prima persona per il servizio notturno.

Il lavoro della scuola

Don Giulio in visita a una seconda elementareLa scuola continua a pieno ritmo il suo lavoro. Con 1100 bambini nella scuola primaria (elementari e medie), 240 nel liceo, e 200 nella scuola serale primaria, si porta avanti un lavoro che non è solo di educazione scolastica, ma anche di formazione del personale e delle famiglie.

Infatti realizziamo quindicinalmente momenti di formazione religiosa per tutto il personale, mentre mensilmente ognuno dei maestri realizza un momento di formazione per i genitori dei suoi alunni. Questo ci ha permesso di agire in maniera più profonda sul tessuto delle famiglie. Il mio sogno e la mia preghiera è che si arrivi a costruire processi di evangelizzazione esplicita per i genitori dei bambini. Anche con gli studenti del liceo si realizzano momenti di ritiro, e vengono invitati sistematicamente ai gruppi giovanili.

Il nuovo laboratorio di informatica con i 40 computersGrazie al contributo della Regione Liguria, che nel 2005 ha stanziato varie decine di migliaia di euro per le aule di informatica, nel gennaio 2006 abbiamo iniziato l’insegnamento dell’informatica agli studenti del secondo ciclo della primaria (quinta – terza media) . Gli studenti che frequentano le lezioni del mattino seguono le lezioni di informatica al pomeriggio, e viceversa, ogni classe per due ore alla settimana. L’idea è che arrivino al liceo già con buone basi, in maniera che nella scuola superiore si offra loro una preparazione molto qualificata e in grado di inserirli meglio nel mondo del lavoro.

A questo riguardo, sotto richiesta della totalità dei genitori dei nostri alunni abbiamo iniziato un processo che ci porterà con l’anno scolastico 2007/2008 a trasformare il nostro liceo, che fino ad adesso è simile a un liceo scientifico, in un politecnico. Avremo due specialità, verosimilmente contabilità e informatica, e saranno necessari aggiustamenti nella distribuzione del personale. Ci sta costando un certo sforzo, organizzativo ma anche economico, ma siamo certi che risponderà a un’esigenza concreta e avvicinerà la nostra scuola al mondo del lavoro.

La scuola serale, alla quale c’era stato nell’estate del 2005 un cambio della guardia nella persona che la coordina, aveva vissuto un periodo di stanchezza, con pochi alunni e malesseri nei maestri. Grazie a Dio il 2006/2007 è stato l’anno della ripresa, con il massimo storico nel numero di iscritti. E questo grazie anche alla vostra preghiera! Gli alunni della serale che finiscono la terza media ci chiedono insistentemente di implementare il liceo serale, ma per adesso non è possibile; chissà in futuro…

Se da anni la scuola è autosufficiente economicamente, per lo meno per la gestione ordinaria, riceve invece una bella mano dalla Chiesa Genovese attraverso le borse di studio, che permettono il proseguimento degli studi a quasi un centinaio di alunni del liceo.

Sul fronte della collaborazione con lo stato, una buona notizia di quest’anno è l’assunzione, da parte dello stato, di una buona fetta di quei maestri e bidelli che ancora non erano stati assunti: ciò ha rappresentato per loro un notevole sollievo, con la sicurezza di un’economia familiare che sarà più stabile.

La prof. Laura con suo marito Mario il giorno delle nozzeInfine, tre maestre hanno potuto sposarsi: Ana Marlemny, insegnante di matematica, Laura Peña, di lettere, che fino ad ora stavano convivendo. Il nostro corpo docente è ora più vivamente inserito nella vita della Chiesa e nell’amore di Cristo. Si è sposata pure Belkis, professoressa di biologia nel liceo, la qual cosa è stata ancora più bella per il fatto che, a differenza della maggioranza, non ha ceduto alla tentazione della convivenza.

La comunità delle suore

Voglio dirvi qualcosa di più anche delle nostre magnifiche suore. Anzitutto sono quattro: suor Serafina e suor Blessila, che lavorano nel dispensario, e suor Modesta e suor Cristina, che lavorano nella scuola. Senza di loro la missione sarebbe molto più povera. La gente ringrazia Dio tutti i giorni per la loro presenza, che rappresenta un segno di amore grande per tutta la comunità del Guaricano.

La festa di Nostra Signora del Rifugio, patrona delle suoreCome sapete, suor Cristina è una vocazione scaturita dalla parrocchia di Santa Margarita. Come lei, ora altre tre ragazze sono in cammino verso la vita religiosa, e stanno facendo un periodo di esperienza nella casa delle suore: Taína, Yúdith e Carolina. Tutte e tre hanno un bel cammino di chiesa alle spalle, nella catechesi e nei gruppi giovanili, e sotto la guida dolce e materna di suor Serafina si preparano per il noviziato che, con l’aiuto di Dio, inizieranno in quest’anno 2007.

Suor Daniela, suor Eliana, suor Carlita con la comunità e le aspirantiIn novembre, la comunità ha ricevuto la visita di suor Daniela Burol, la madre generale, che con suor Eliana stava accompagnando in Nicaragua la neo professa suor Carlita. Le abbiamo viste all’andata e al ritorno. Purtroppo un incidente di macchina in Nicaragua, grazie a Dio senza conseguenze permanenti, ha impedito loro di fermarsi qualche giorno di più con noi.

Don Lorenzo

Don Lorenzo al lavoro per la comunitàNon vi ho parlato molto di don Lorenzo. Il suo carattere schivo, alieno dai riflettori, si sposa egregiamente con uno stile di laboriosità nascosta.
Don Lorenzo ha portato avanti anche quest’anno l’impegno per l’acqua. A Jacagua ha coinvolto la comunità nella realizzazione di un piccolo impianto per estrarre l’acqua dal sottosuolo e distribuirla a un gruppo di famiglie a cui l’acqua posta dal Comune non poteva arrivare. E ha trovato molta collaborazione nelle famiglie beneficiarie, con grande sua soddisfazione. Dove la comunità assume e fa proprio lo sforzo di chi l’aiuta, le cose continuano per il meglio!

Oltre a questo, in cucina, nel dispensario, nei mille lavoretti da fare in casa, don Lorenzo rende concretamente possibile tutto quello che succede nella missione. Per non parlare del lavoro parrocchiale, soprattutto alla Divina Misericordia e nelle cappelle dei campos, dell’attenzione ai malati, delle confessioni. E senza ripetere quanto già detto sull’impegno dell’ambulanza. Con uno stile di servizio operoso che è di edificazione per ognuno di noi.

Qualche passo in avanti nella tecnologia

A livello tecnologico, una nuova centralina telefonica ci facilita di più la comunicazione tra casa, dispensario e parrocchie. Grazie poi a un contributo di un ente statale dominicano, si sta aprendo un centro pubblico di accesso a internet, che dovrebbe servire soprattutto agli studenti per realizzare lavori di ricerca. Da parte nostra abbiamo lavorato perché non si possa accedere a siti di contenuto moralmente pericoloso, così come non permetteremo l’uso delle stanze di chat, usate qui spesso e volentieri per adescare minori per il mercato della pornografia.

Anche il diario sul web della missione si è rinnovato, con una nuova grafica più dominicana e con la possibilità di introdurre commenti da parte dei lettori. Il nuovo indirizzo è: . Visitateci, vi aiuterà a sentirvi là con noi!

La situazione del paese

Un accenno finale alla situazione sociopolitica del paese.

Il 2006 è stato segnato da due fatti. Anzitutto l’avanzamento dei lavori della metropolitana di Santo Domingo, con molte polemiche da parte delle forze sociali per il pozzo senza fondo del costo dei lavori, a scapito di molte altre opere che non sono state programmate.

E poi le elezioni amministrative. Abbiamo senatori, deputati e sindaci nuovi. Come già nel 2002, un solo partito (diverso da quello di quattro anni fa) ha il controllo di tutte le istituzioni dello stato. Che Dio ce la mandi buona!

Grazie!

Concludo, quindi, questa carrellata. Volevo essere più breve, ma le cose sono tante, grazie a Dio! Solamente voglio dire ancora una volta: il Signore è grande. Tutto quello che avete potuto leggere è opera sua, è lui che l’ha ispirato e che l’ha reso possibile, suscitando collaborazione attiva e operosa in Guaricano e a Genova.

Per questo dico, non solo al Signore, ma anche a tutti voi: Grazie! Grazie! Grazie di cuore, a tutti!

Il DVD realizzato da Tarcisio Mazzeo è a disposizione di tutti gli amici della missione del Guaricano, iniziando da coloro che hanno fatto l’adozione a distanza.

Dovrebbe essere disponibile in Centro Missionario Diocesano (010 246 8897), e sicuramente da don Chicco a Geo (scrivetemi se avete bisogno del suo numero di telefono).
Buona visione a tutti!

11:15 am

Calendari

Una Lara grandissima! Ha concepito e realizzato

“Un calendario della missione, per trascorrere uno splendido 2007 insieme!

dove ha messo varie foto e qualcosa della storia e delle opere della missione.

A chi gli interessa può richiederglielo: scrivete a me che provvederò a girarle la mail!

8:32 pm

Geo

Sono stato a Geo, dove ho presieduto l’Eucaristia e ho potuto vedere due care persone: Carmen e Orietta. Entrambe hanno lavorato con noi nella missione, e il loro cuore è ancora nel Guaricano.

È probabile che Carmen torni alla missione per passarvi un mesetto. La aspettiamo con gioia!

5:42 pm

DVD pronti!

Mi dice don Chicco che sono pronti i DVD del servizio di Tarcisio Mazzeo, realizzato a partire dalle riprese effettuate l’anno scorso in occasione della visita sua e di Tito al Guaricano.

Sembra che sia per regalarlo alla gente che contribuisce con offerte, e anche a chi non contribuisce.

8:48 pm

…è Natale!

So che a Santo Domingo non è ancora venuta l’ora, ma qui è già Natale!!!

Per le strade c’è aria di festa, le persone escono da Messa emozionate e si scambiano gli auguri, finalmente Natale…

Non mi rimane che contagiarvi e farvi arrivare i miei più cari auguri e un pensiero speciale a ciascuno di voi!

Che questo possa essere un

Natale di pace e serenità

Un abbraccio!

“Ti racconto la mia esperienza…”: questo è il nome dell’incontro organizzato dal Movimento Giovanile Missionario che si terrà domani 4 dicembre alle ore 20.45 in Centro S.Matteo a Genova.

I protagonisti della serata saranno proprio alcuni ragazzi che hanno fatto esperienze missionarie negli ultimi anni e che le vogliono condividere insieme: avremo testimonianze dall’Africa, America Latina, India, Albania, ecc.

Approfitto quindi per ricordare a tutti i giovani interessati alle missioni che l’invito è rivolto proprio a loro, vi aspettiamo!

Per avere ulteriori informazioni sul calendario degli incontri MGM 2006-2007, visitate il sito dell’Arcidiocesi di Genova, www.diocesi.genova.it, nel prossimo incontro l’ospite d’onore sarà proprio Don Paolo!

Il sito della Diocesi di Genova riporta una bella notizia per la missione: don Lino e don Giulio, che hanno cominciato, all’inizio soprattutto in circostanze ben avverse, la missione del Guaricano, hanno ricevuto l’onorificenza pontificia di Capellano di Sua Santità. È un piccolo riconoscimento della Chiesa per il lavoro svolto! Auguri di uguale fecondità anche nel ministero genovese!

3:33 pm

Vescovo nuovo!


mons. Angelo Bagnasco

Oggi è stato il giorno dell’ingresso di mons. Angelo Bagnasco come nuovo arcivescovo di Genova.

Sostituisce il card. Bertone, chiamato dal papa a Roma come Segretario di Stato.

Ne abbiamo parlato a tavola: le suore non lo conoscono, ma sanno che stamattina era nella loro casa madre per celebrare la festa di Santa Virginia.

Invece io e Lorenzo lo conosciamo bene, lo abbiamo avuto come professore di metafisica in seminario, ed entrambi lo stimiamo molto.

Benvenuto, mons. Angelo, nella sua diocesi!!

Che serata ieri in quel di Genova… Per sr. Serafina è stata proprio una bella sorpresa quando assieme a don Gianfranco Calabrese dalla macchina ha visto scendere anche me!!! Ha iniziato a ridere e saltare come solo lei sa fare e non riusciva più a star nella pelle per la gioia.

La cosa è stata possibile grazie alla collaborazione di don Gianfranco; qualche giorno fa infatti stavamo parlando della missione e mi ha detto che una sera di queste era già d’accordo con la suora per portarla a casa di Julia dove la aspettavano anche Cinzia e Gianni, la mamma di Julia e sua sorella Chiara… e quindi è stato facile preparare la sorpresa!

Mi sorprende sempre come da questo tipo di cose ne nascano incontri interessanti e piacevoli: a tavola, tutti raccolti attorno alle “mille e un’impresa” raccontate dalla suora mi è sembrato di stare in famiglia, eppure io non conoscevo nessuno di loro prima… è stata l’esperienza di vita cristiana nella missione a legarci.

Parlando con Julia ci siamo ripromesse di tenerci in contatto quest’anno per le varie attività in programma sulla missione e di tornare insieme già la prossima settimana a trovare Serafina dalle Suore Brignoline. A proposito: domenica 24 settembre siete tutti invitati in convento per partecipare alla consueta Festa di santaVirginia Centurione Bracelli che comincerà alle 10.30 con la celebrazione della S.Messa. La suora vi aspetta a braccia aperte!

Rieccomi qui, a poche ore dalla finale di oggi ( forza Italia!!!).

Vi scrivo perchè mi piace poter ricordare anche sul sito che oggi è un giorno speciale e non solo per la partita che ci sarà tra poco. Perciò me ne approfitto per portare la seguente testimonianza: questa mattina nella Parrocchia di Sant’Ambrogio di Voltri si è celebrata la Messa per il cinquantesimo anno di sacerdozio di Monsignor Giovanni Battista Caviglia ed è stata una bellissima occasione di festa per tutta la comunità che lui ha formato in questi anni. Io lo volevo ricordare alla missione perchè è soprattutto grazie a lui e a don Paolo se mi sono avvicinata così tanto a questa realtà che mi ha regalato l’anno scorso un periodo bellissimo e che continua a esser presente nella mia vita di ogni giorno.

Don, se per caso Natalina riesce magicamente a collegarsi a internet in questi giorni e se le leggerà questo messaggio, sappia che lei per me costituisce un esempio di vita cristiana da imitare e un punto di riferimento importantissimo. Che a volte le parole non servono a dimostrare la gratitudine per essermi stato vicino sempre, che l’abbraccio per non sentirmi sola scambiato prima di partire per Santo Domingo l’anno scorso lo sento ancora adesso.

Ma là, nel barrio sola non mi sono mai sentita e capisco cosa voleva dire quando mi ripeteva le parole “Non abbiate paura…” perché il Signore se operiamo nella Sua carità ci è vicino sempre.

Quindi un grazie di cuore per tutto ciò che ha fatto per me e per avermi dato la possibilità di starle accanto anche in altre esperienze forti come quelle con le bimbe del Don Orione nei campi a Sassello.

E non smetta di abbracciarmi…

10:00 pm

Auguri eminenza!

Apprendiamo via internet che il nostro amato cardinal Tarcisio Bertone è stato chiamato dal papa al servizio di Segretario di Stato.

È una notizia che ci riempie di gioia, perché qui in missione più che altrove abbiamo avuto la gioia di vivere una settiamana insiene al nostro vescovo, ed è stata una settimana carica di umanità e di affetto. Il fatto di amare il cardinal Bertone ci fa sentire contenti della fiducia che ha riposto in lui il papa.

Al tempo stesso un velo di tristezza: già assaporavamo la prossima visita, che doveva essere tra un annetto. Pazienza! Magari il nuovo viene anche più presto!

Ieri sera, nella nostra parrocchia di San Bartolomeo della Certosa, abbiamo presentato le foto della nostra esperienza a Santo Domingo. Una cinquantina i presenti insieme al parroco Don Renzo. La serata è inziata con la proiezione di due spezzoni del filmato di Tarcisio Mazzeo per proseguire con le foto.

I nostri parrocchiani hanno avuto modo, attraverso le immagini, di conoscere il barrio, la missione, le nostre suore, don Paolo, le scuole e le realtà di Santa Margherita e della Divina Misericordia. E siamo convinti che, attraverso i volti delle tante persone incontrate nella nostra settimana a Santo Domingo, sia passata l’immagine di una Chiesa viva che ha tanto da insegnarci.

Alla serata ha dato un prezioso contributo anche Julia con la sua presenza e la sua testimonianza.

Dopo questa serata Certosa e Santo Domingo sono “sicuramente” piu’ vicine.

Ore 11.30: è la mattina di Pasqua, io e Walter siamo in Parrocchia per la raccolta fondi a favore della missione. Sul diario non ne ho mai parlato, ma è da anni che la organizziamo a Natale e Pasqua: i nostri parrocchiani lo sanno bene e non smetteremo mai di ringraziarli per il loro aiuto concreto.

Ma oggi c’è un motivo in più per essere felici e lo vogliamo condividere insieme a tutti voi:
il regalo di Chiara e Roberto.

Questi due ragazzi di Pegli si sposano il primo maggio e hanno scelto di fare una donazione alla missione con i soldi che sarebbero stati destinati alle tradizionali bomboniere. Alcune settimane fa si sono messi in contatto con noi e ci hanno chiesto di preparare una pergamena da regalare agli invitati, in modo che anche ognuno di loro portasse a casa un segno di questo bel gesto e un ricordo della missione.

A noi l’idea che hanno avuto è piaciuta moltissimo e li vogliamo ringraziare pubblicamente a nome di tutti gli amici della missione:

“Grazie per aver condiviso con noi un momento così importante della vostra vita,
siamo sicuri che la gioia che riempie i vostri cuori adesso
è quella che avete portato alla missione con il vostro dono.”

: )

Lara & Walter

Eccomi qui, di ritorno dalla S. Messa della notte di Pasqua in Parrocchia da me a Pegli… All’inizio della veglia c’è stata la benedizione del fuoco, quindi eravamo tutti allo scuro, poi piano piano la luce ha cominciato a diffondersi lungo le navate della Chiesa, o meglio, ogni persona accendendo la propria candela è diventata luce e testimonianza del Risorto. Questo gesto si ripete tutti gli anni, eppure io mi emoziono sempre e ogni volta provo qualcosa di particolare che rinnova la mia fede.

So che quello che ho scritto non riguarda il Guaricano di Santo Domingo, però mi pareva bello ricordarlo in occasione della Pasqua e reputo sia anche questa una testimonianza missionaria tra le strade di Genova.

E poi lo sapete dov’ero l’anno scorso a quest’ora? In volo per Madrid-Santo Domingo… Diciamo che durante la veglia ho pensato tanto anche a questo… Sinceramente ero abbastanza terrorizzata all’idea di andar giù da sola, temevo magari di non adattarmi e di non essere utile; poi questa paura è svanita nel momento stesso in cui ho visto don Paolo e conosciuto la gente del barrio. Vi assicuro che non sono mai stata sola, nemmeno per un attimo, mi sentivo parte viva della loro comunità e a distanza di un anno e non so di quante miglia la cosa non è cambiata!

Quindi carissimi don Paolo, don Lorenzo, Suore, bambini, ragazzi del liceo, gruppo giovani e comunità parrocchiale,voi lo sapete che vi porto sempre con me e che appena posso torno a trovarvi… nel frattempo non mi rimane che augurare a tutti voi e ai sostenitori e visitatori della missione una Buona Pasqua, che sia un giorno pieno di serenità e gioia!

Un abbraccio di pace!

Ieri sera l’incontro sulle missioni genovesi di Cuba e Santo Domingo con la proiezione del documentario girato da Tarcisio Mazzeo sul Guaricano è stato bellissimo! Proverò a raccontarvelo perché ci tengo tantissimo.

La prima cosa cosa positiva è stata l’affluenza delle persone : la sala era piena e la gente continuava ad arrivare… Ho rivisto tutti gli “affezionati” della missione che da anni la sostengono e ringrazio tanto i ragazzi di Pegli che hanno voluto accompagnarmi. C’erano anche Fiammetta e le volontarie di quest’estate (scusate se non vi cito tutte, ma non mi ricordo ancora bene i vostri nomi!), le suore brignoline e soprattutto, con mia grande sorpresa perché credevo fosse in India, suor Blessila!!!

Insomma ancora prima che la riunione cominciasse si respirava un bel clima, felici di esser tutti parte di un’unica grande famiglia.

L’incontro, introdotto da don Giandomenico Torre e don Francesco Di Comite, è stato seguito dalla proiezione di un primo filmato su Cuba girato proprio da Don Francesco. Sono stata contenta penso come tutti di vedere finalmente qualche immagine della nuova missione, è certamente una situazione molto diversa da quella di Santo Domingo anche perché ancora agli inizi, sono sicura però che l’impegno di don Marino, don Federico e tutti i loro sostenitori darà presto buoni frutti.

Veniamo ora al momento tanto atteso, la proiezione del documentario girato quest’estate da Tarcisio Mazzeo e qui mi devo fermare un momento per dire: cavolo che bravi, lui e la sua troupe sono riusciti a rendere l’idea in 28 minuti di filmato dell’aria che si respira in Guaricano, dedicandosi a vari aspetti della vita nel barrio e in Repubblica Dominicana. Come dice il giornalista, sarebbe bello promuovere la diffusione di questo documentario in DVD nelle Parrocchie, in modo da diffondere più possibile la testimonianza missionaria. Non vi sembra un’idea grandiosa?

Al termine è seguito l’intervento del Cardinale Tarcisio Bertone, sempre attento e impegnato sul fronte delle missioni, e i commenti di don Francesco e Tarcisio Mazzeo. Concludo ricordando alcune loro frasi:

  • “La Chiesa” che con la forza e l’entusiasmo della missione vive “in mezzo al popolo” (Bertone)
  • “Il Vangelo che cammina per le strade” grazie allo spirito missionario (don Francesco)
  • L’importanza della testimonianza: “è come se fossimo orecchie, occhi e braccia di chi in missione non c’è potuto andare” (Tarcisio Mazzeo)

Un caro saluto a tutti!

Lara

Rieccomi qui e stavolta per invitare tutti gli “affezionati” genovesi della missione che ancora non ne fossero al corrente all’incontro di venerdì 17 febbraio alle 18,00, presso la sala Quadrivium in centro.

In tale occasione verrà proiettato il documentario sulle Missioni Diocesane Genovesi di Santo Domingo e Cuba.

Sicuramente avrete visto parte del documentario andato in onda qualche tempo fa su TV7 e su TGR Liguria. Venerdì è prevista la visione integrale del filmato. Interverranno S.E. il Cardinale Tarcisio Bertone, il giornalista RAI e autore del filmato Tarcisio Mazzeo, don Francesco Di Comite vice direttore dell’Ufficio della Pastorale Missionaria e dell’Ufficio Stampa Diocesano, e Massimiliano Costa in rappresentanza della Regione Liguria per la Cooperazione Internazionale.

Se volete ulteriori informazioni basta consultare il sito:
http://www.diocesi.genova.it/

Io non sto più nella pelle e non vedo l’ora che sia venerdì. Se avete modo spargete anche voi la voce, più siamo meglio è, penso sia un modo bellissimo della Chiesa di diffondere la testimonianza missionaria tra la gente di qui.

Naturalmente don Paolo don Lorenzo e suore vi terrò informati, quindi a prestissimo!

Un abbraccio di pace a tutti!

8:50 pm

don Lino


don Lino e don Paolo nella chiesa di Sant'Ambrogio di Voltri

don Lino al telefono

In mattinata ho incontrato don Lino, che dopo i setti anni di missione domenicana vive adesso la missione italiana tra i poveri di Voltri.

Ho anche scattato alcune foto, che spero di sviluppare e di far vedere alla gente di Santa Margarita.

10:36 pm

In seminario

Nonostante il periodo di esami, c’è stato il tempo per fare una chiaccherata con i seminaristi sulla nostra missione.

Mi sono tenuto più sul discorso del tipo di pastorale che si fa nella chiesa domenicana, enfatizzando il tentativo di fare cammini di rievangelizzazioni a tappe, e anche il dato dei battesimi degli adulti.

Molto interesse nei seminaristi!

Il mio sogno è che una permanenza nella missione possa fare parte integrante del curriculum formativo di questi giovani!

Buonasera a tutti, cioè quasi buonanotte…

Sono appena tornata da serata trascorsa in compagnia di Don Paolo nella sua vecchia Parrocchia, San Francesco di Pegli e volevo condividere con voi la gioia di quest’incontro; sono venute tante persone ( c’era anche mia mamma, che così ha potuto conoscerlo di persona) e insieme abbiamo guardato le foto della missione. Mentre ascoltavo Don Paolo parlare della situazione quotidiana e della vita nel Guaricano mi sembrava di esser ancora lì… in effetti col cuore non me ne sono mai andata e continuo a tener vive dentro di me tutte le emozioni di quel mese trascorso là.
Poi ho pensato a quante volte Don Paolo avrà ripetuto alla gente le stesse cose in questi giorni di permanenza a Genova. Eppure l’impressione che ho avuto è che sia riuscito a comunicare tutto quello che voleva con tanto entusiasmo da contagiare almeno tutta Pegli!

E, come diceva il “Piccolo Principe”, queste sono cose che fanno bene al cuore.

E, come dice sempre Don Paolo, grazie Gesù per aver condiviso questo momento speciale!

A Pegli, nella mia ex parrocchia, ho partecipato all’incontro con Maddalena Boschetti, una ex parrocchiana che è consacrata nei camilliani e lavora a Haiti.

Ha presentato la situazione del paese, che ha molti punti in comune con la Repubblica Domenicana, salvo un maggior povertà, accentuatasi recentemente con il colpo di stato che ha abbattuto Aristide.

Siamo rimasti d’accordo di visitarci reciprocamente, quando saremo là. Personalmente è da parecchio che desidero visitare Haiti, ma gli avvenimenti di quest’anno me ne trattenevano abbastanza. Tra le altre cose Maddalena raccontava di un prete camilliano che è stato rapito negli ultimi mesi, e che grazie a Dio sono riusciti a liberare. Sembra quindi che l’inestabilità perduri.

Vedremo…

Qui da Genova ho potuto vedere il dott. Gaggero, che è un rinomato dentista di Pegli. È in contatto con la locale Croce Verde, e mi ha promesso un interessamento per farsi dare la prossima ambulanza che sarà dismessa.

Le Croci ricevono spesso ambulanze nuove in donazione da privato o istituzioni, e in quei momenti si danno via i mezzi più vecchi.

Due ambulanze per il guaricano, sarebbe un ben colpo!

Lo mettiamo nelle tue mani, Signore Gesù!

Questa è la notte di Natale… Le campane delle Chiese genovesi suonano, ci sono mille luci accese lungo le strade, aria di festa… Tra poche ore mi aspetta in parrocchia la Messa dei bambini: ogni anno prepariamo i canti e devo dire che i miei ragazzi si impegnano sempre molto; sarà bello condividere con loro la gioia della nascita di Cristo, non potrei farne a meno.

Ma c’è un’altra cosa che penso adesso e che fa di questo Natale un Natale per me davvero speciale: è il sorriso delle persone che ho incontrato nel Guaricano, in questo momento di festa il mio pensiero più caro va a tutte loro… Vorrei dirvi che vi porto con me sempre e che vi ricordo tutti, specie i ragazzi del corso di inglese. Vi auguro di cuore di trascorrere un Natale di gioia e serenità in compagnia delle persone che amate. Il calore che sentite ora è perchè vi sono vicina e vi voglio bene.

FELICE NATALE!

Oggi finalmente si è realizzata la giornata insieme a Suor Serafina ed è stata veramente splendida!

Stamattina sono andata a prenderla a Genova per portarla a Pegli nella mia Parrocchia alla Messa delle 10 (quella dei bambini che ci aspettavano numerosi). Durante il tragitto la suora non ha mai smesso di sorridere, era come catturata da tutto quello che vedeva: il mare avvicinarsi all’orizzonte, le case tutte attaccate del centro storico con i suoi vicoli e poi sulla sopraelevata quando si vede il Porto Antico c’è scappato un WOW che mi è preso un colpo!

In Parrocchia c’era Don Mario ad aspettarci e dopo le dovute presentazioni ci siamo messi subito al lavoro per praparare una predica adatta alla “Giornata mondiale delle missioni”. Intanto la Suora è una grande perché si era già preparata un discorso da leggere ai parrocchiani sulla missione di Santo Domingo e in particolare sul ruolo da lei svolto al centro nutrizionale; l’abbiamo corretto insieme (dice di non sapere l’italiano, ma vi assicuro che il suo linguaggio era davvero appropriato) e dopo è cominciata la Messa.

Quando è venuto il momento della predica Don Mario l’ha cominciata prendendo spunto da un orsetto di gommapiuma che mi aveva regalato un ragazzino del liceo e che ho portato proprio per mostrare come sono diversi i giocattoli di Guaricano dai nostri… l’effetto è stato quello che volevo e i bambini l’hanno osservato con attenzione, pensando forse che una cosa può esser bella anche nella sua semplicità.

Poi è arrivato il momento di Suor Serafina, dedicato soprattutto agli adulti. Mentre la suora leggeva, i loro sguardi non si sono mai distolti da lei e regnava un silenzio davvero d’eccezione. Penso che sia stata una bella testimonianza e averla condivisa assieme alla mia gente mi ha fatto sentire parte di un’unica grande famiglia. Credo che questa sensazione sia stata recepita anche da coloro che al termine della Celebrazione sono venuti a salutare Suor Serafina e a volerne sapere di più sulla missione. Volevo anche dire che erano mesi che aspettavo di poter scambiare un abbraccio con la suora al segno di pace e così è stato!

Dopo la Messa io e la suora siamo state nelle aule del catechismo a mostrare le foto del barrio e a rispondere alle numerose domande sorte: ammetto che non mi aspettavo un entusiasmo così da parte proprio dei ragazzi…

A mezzogiorno già mi sembrava pomeriggio inoltrato dall’intensità con la quale avevamo vissuto solo la mattinata! Per fortuna ci aspettava a casa un pranzetto molto genovese, durante il quale la suora ha scoperto l’esistenza dei PINOLI (ne ha trovato un pezzetto nel pesto, ma non sapeva esistessero!).

Dopopranzo le ho fatto un riassunto di tutto il diario della missione che si è persa e tornando verso casa, abbiamo visitato il Porto Antico che tanto le piaceva, un po dei vicoli, Piazza De Ferrari e San Lorenzo. Alla fine eravamo stanchine ma contentissime… e mi viene da concludere citando don Paolo:

“Grazie Signore, grazie di cuore!”

Questo è il titolo di una canzone di Eros Ramazzotti che dopo stamattina mi è tornata in mente…

Ore 10.30 – Parrocchia di S. Antonio di Pegli – Messa dei bambini: don Mario è come al solito in mezzo a noi ragazzi per la predica, quando con mia sorpresa mi cede il microfono chiedendomi di parlare della Messa e di come viene vissuta dagli abitanti del Guaricano a Santo Domingo. E con altrettanta mia enorme sorpresa trovo in poco tempo le parole per poter raccontare del clima che si respira in Guaricano durante una celebrazione, dell’emozione enorme provata vedendo la Chiesa sempre piena di gente entusiasta e sorridente a tutte le ore.

Credo di essere entrata nel cuore dei presenti e mi sa che lo zampino del Signore qua c’è tutto, lo devo ringraziare perchè oggi mi sono sentita un suo strumento e ho portato testimonianza dell’esperienza fatta alla mia gente… è stato bellissimo!

Ah, la canzone fa così:

…Ho in tasca una piccola pietra io, per costruire pace dove non c’è…
io la porterò dove mi porterà questa speranza dentro che non mi abbandona mai,
io la porterò con tutto il peso che ha, piccola pietra, che forse un giorno si poserà!

La sensazione che ho avuto oggi è quella di aver lasciato nel cuore dei miei parrocchiani un segno della missione, di aver posato un sassolino nelle loro case.

Buona domenica a tutti, non potrebbe essere diversamente visto le belle foto che ci mostra don Paolo sotto!

Come vi avevo anticipato ho tenuto i contatti con Suor Serafina che vi saluta sempre e che tra una risata e l’altra ha portato a termine la missione dei pacchi.

A parte che detta così sembra la trasmissione di Bonolis, la verità è che ieri sono partiti da Genova per il Guaricano cinque grossi scatoloni di vestiario da bambini e poi se non ho capito male anche una pianola elettrica o qualcosa del genere (la suora si ostinava a chiamarmelo “organo”, ma io dubito fortemente si possa trattare di quello!) : io a sentire la suora così contenta mi sono emozionata e le ho promesso un articolo sul diario.

P.S.: Incarico don Paolo di farmi sapere quando arrivano se si tratta di una pianola o altro… così vedo se tra l’inglese, lo spagnolo e l’italiano ho capito giusto!!!

Se ancora non l’avete fatto guardate la nostra foto qualche articolo più in basso…

Fatto? Eh sì, finalmente ho conosciuto Fiammetta e ho rivisto Suor Serafina, che bel trio, non vi pare?

Siamo state ieri alla festa in onore di Santa Virginia Centurione Bracelli dalle Suore Brignoline, è stato proprio un bel pomeriggio. La Messa celebrata dal Vescovo ha visto anche la consacrazione di Suor Elisa, una ragazza che Suor Serafina mi aveva presentato qualche giorno prima al convento e che devo dire non mi aspettavo avrebbe preso i voti di lì a poco; non avevo mai assistito a nessuna consacrazione e devo dire che è stato un momento bello che non mi dimenticherò. E mi sono rimaste impresse le parole della predica sul fatto che esser santi significa “fare della propria esistenza un dono d’amore per gli altri”: per dire una cosa così mi ci sarebbe voluto un mese, per farla chissà se basterà una vita…

Al termine della Messa Suor Serafina ci ha fatto conoscere la Madre Generale alla quale abbiamo chiesto il permesso per poter trascorrere con Serafina qualche pomeriggio fuori e anche se la vedo dura dovremmo averla convinta (spero, anche perchè mi piacerebbe farle conoscere i ragazzi della mia Parrocchia che tanto si son dati da fare per la missione e poi ci sono i bambini del catechismo,… la sua testimonianza sarebbe molto importante!). Infine ho conosciuto anche Carmen, Sandra, Orietta,Paola e spero di averle ricordate tutte perchè c’era una tale confusione e risate che alla fine non avevo le idee molto chiare sui nomi. Per me pensare che avevo vicino persone appena tornate da Santo Domingo è stato un ulteriore incitamento a ritornarci prima o poi visto che mi manca tantissimo.

E poi è successa un’altra cosa significativa: mentre eravamo lì hanno chiamato dalla missione le suore! Così io e Fiammetta abbiamo potuto parlare direttamente con loro: Suor Cristina come al solito mi ha comunicato il sole che ha dentro anche se non la vedevo e Suor Modesta (alla quale dedico un pensiero particolare perchè sa sempre cosa dirmi per tirarmi sù…) mi ha detto che i ragazzi del liceo le chiedono sempre di me! Alla fine ogni volta che le sento ricevo sempre dei doni così grandi…

In settimana dovrebbe partire la spedizione dei famosi pacchi, Suor Serafina mi farà sapere, io intanto mi organizzo con le varie attività della parrocchia in vista di incontrarla di nuovo. Un abbraccio dal trio!!!


Lara e Fiammetta con suor Serafina

Ohhhh… ecco… quanto tempo…

Indovinate un po’? Oggi… si è formato un trietto super…
1: LARA
2: SUOR SERAFINA
3: FIAMMETTA

Dunque: ho rivisto Serafina!!! E… ho conosciuto Lara!

Oggi c’è stata una festa per la madre fondatrice delle Suore Brignoline (si dice così?) nel convento a Marassi… Messa col cardinale (un’ora e mezza in piedi…) e poi rinfresco.

Ma a parte questo indovinate chi c’era oltre a noi tre? Carmen, Sandra, Orietta, la sorella di Carmen, la mamma di Lara, e Paola…. Mi ha fatto un certo effetto rivedere tutti insieme a Genova…

Serafina ci ha accolto sorridente (e ubriaca) come al solito (ovviamente scherzo con l’”ubriaca”)… Che strano vederla col vestito nero, velo tutto a posto senza neanche un capello fuori ecc…

Ci ha presentato la madre generale (che inspiegabilmente mi conosceva di nome… ?? … anzi lo so il perché ma tralasciamo…) e con Lara abbiamo cercato di strapparle un’uscita con Serafina.

Piccolo riassunto:

  • Sandra è arrivata in chiesa urlando che doveva confessarsi (ma era troppo tardi) e poi per penitenza si è seduta sotto un santo (scusate l’ignoranza ma non mi ricordo il nome) con una lancia puntata sulla sua testa… che ridere…
  • Poi ci ha raccontato di una urlata di Francesco per uno dei suoi (abituali) ritardi… altre risate …
  • La madre generale ci ha conosciuto uno per uno… (la sequenza Sandra – suor Daniela non è casuale. Chi ha orecchie per intendere…)
  • Carmen subito non l’ho riconosciuta perché i capelli erano più rossi del solito… Poi però quando si è appesa alla mia trippa prendendomi in giro ho capito subito…
  • Orietta si è informata di quando ci vedremo con Tarcisio e Tito (di nuovo “chi ha orecchi… intenda”…). E con Carmen giù a ridere di nuovo…
  • Lara si è dovuta sorbire un’ora e mezza di messa in piedi spiaccicata dietro una signora diciamo non magrissima…

Insomma è stato un pomeriggio di grandi risate di gruppo… Alla fine ero felicissima… Mi sono divertita molto e ho finalmente rivisto Serafina che con le sue risate di gusto e contagianti mi ha caricato tantissimo e mi ha risvegliato dal mio letargo (iniziato con l’inizio della scuola…)

C’era un atmosfera bellissima…

Ora però mi si stanno incrociando gli occhi… quindi… che dire…: Blessilla, Cristina, Lorenzo, Paolo, Francesco, suor Modesta (anche se non ti conosco)… vi aspettiamo con ansia!

Lo stesso vale per Willy, Heriberto, Elvis e gli altri ragazzi che prima o poi verranno a Roma…

A presto!

Ieri ho rivisto Suor Serafina!!!

Sono stata a trovarla al convento delle Suore Brignoline a Marassi. Sinceramente mentre l’aspettavo mi sono chiesta come potesse trovarsi una come lei in un luogo così silenzioso e raccolto, quando a Santo Domingo era sempre in mezzo al rumore e al calore della gente… Poi mi giro, la vedo correre verso di me con quel suo splendido sorriso di sempre e non mi sono più fatta tante domande.

Ci siamo sedute a un tavolo e abbiamo parlato tanto: mi ha raccontato della vita nella missione, della scuola e del centro nutrizionale che lei segue sempre con dedizione e amore. Io le ho un po’ spiegato quello che ho fatto in questi mesi, dei progetti che ci sono nella mia Parrocchia, nella mia vita… E come quando ero a Santo Domingo, anche ora la sentivo vicina a me come una mamma, è una persona che mi ha sempre rassicurato fin dal primo momento.

Poi mi ha detto una cosa che non vedevo l’ora di scrivere sul diario: nei mesi estivi sono stati donati alle suore di Genova sei pacchi colmi di vestiario nuovo (magliette, canottiere, pantaloni per bambini e adulti) insieme a roba da bagno e per la pulizia e Suor Serafina ha appena ottenuto il permesso di mandarli in Guaricano! A me è sembrata un’idea bellissima anche considerando il fatto che ci sono famiglie nel barrio così povere e numerose da non potersi permettere vestiti nuovi e Suor Serafina lo sa bene lavorando a stretto contatto con loro quando è al centro nutrizionale . Mentre me lo raccontava era felicissima!

Sabato prossimo c’è la festa della madre fondatrice delle Suore Brignoline, Santa Virginia e la suora mi ha invitato. Ci vado sicuramente e spero di incontrare anche Eugenia e Fiammetta, sarebbe l’occasione per conoscerle! Vi saprò dire anche qualcosa sulla spedizione dei pacchi, ok? Intanto vi saluto e vi porto l’abbraccio di pace di Suor Serafina che come al solito mi ha contagiata…!

…un “QUI” che vorrei fosse il barrio El Guaricano e che invece viene da Genova Pegli.

Indovinate un po’? Sono proprio io, Lara.

Vi assicuro che scrivere dal portatile sul tavolo di casa con luce costante e nessuna zanzara malefica che mi tedia mi fa davvero strano… Per non parlare del caldo umido che quasi mi manca…

Da quando sono tornata non c’è giorno ch’io non pensi all’esperienza vissuta in missione e che non legga il diario; a questo proposito devo ammettere che ultimamente saranno gli articoli di “sbobinando” o gli accenti azzeccati di Don Paolo (dovete sapere che me li ha sempre corretti lui…), ma a me leggendo viene voglia di ripartire all’istante.

Mi sa però che per ora io debba restare “QUI” e nel frattempo scrivo.

Lo sapete che fine ha fatto Suor Serafina? Io è una settimana che cerco di rintracciarla ma ho saputo che torna a Genova domani da Lourdes. E anche questo fa parte della missione… no perché lei la missionaria la fa sempre e quindi anche nel periodo di pausa dalla missione in Repubblica Dominicana. Sicuramente una persona bella così non ha bisogno di ulteriori parole, non vedo l’ora di riabbracciarla! Ovviamente mi piacerebbe anche farle conoscere la mia città, il mare,… e le farei vedere dove vivo, la gente del mio quartiere e la mia Parrocchia. Con Don Mario siamo già d’accordo di invitarla una domenica alla Messa dei bambini perché possa raccontare insieme a me la sua esperienza nella missione: sono sicura che ne sarà entusiasta, lei adora stare con i piccoli… Inoltre vorrei organizzare un incontro con la mia classe di catechismo e con il gruppo degli anziani, quindi presto vi saprò dire!

Anche perchè come dice Don Paolo la missione è ovunque ti trovi, a Santo Domingo come anche nella tua città…
…solo così il “QUI” di prima può essere generalizzato e ha un senso…

Stamattina, all’ospedale di Sampierdarena, ho visto un radiologo vecchio amico di Pegli.

Mi ha detto che gli piacerebbe venire un tempo da noi. Potrebbe essere un annetto, prendendo l’aspettativa dall’ospedale.

E sarebbe disposto anche a cercare qualche ditta che ci regali un ecografo.

Wow! C’è da pregare perché vada tutto in porto!

5:15 pm

Lara

Oggi pomeriggio ho visto Lara, una ragazza di Pegli, della parrocchia di Sant’Antonio. È molto in gamba, è laureanda in ingegneria, e parla oltre all’italiano anche l’inglese e il tedesco.

Vorrebbe venire al Guaricano tra due mesi, si occuperebbe di dare lezioni extra di inglese (quasi come fosse di madrelingua) ai ragazzi della scuola.

E forse potrebbe anche darmi una mano a organizzare il database dei prestiti. Wow!

10:30 pm

Visita a Geo

A Geo di Ceranesi c’è da poco parroco don Chicco, che è venuto varie volte in missione, che si è inventato il gruppo degli Amici del Guaricano, e che ora a Geo sta lavorando per venire con un gruppetto di giovani e adulti.

Mi ha chiamato per andare a raccontare qualcosa. Era una serata bella fredda, ma sono venute una trentina di persone.

Tra di loro due signore di mezz’età, una è una brava infermiera e l’altra fa bene da mangiare. Tutt’e due vorrebbero venire a passarsi là per lo meno un mesetto.

Sono cose belle, che riempiono di speranza.

Grazie, Signore

8:12 pm

don Nicolò

Don Nicolò mi ha telefonato oggi pomeriggio, ha idea di raccogliere un gruppo di giovani del D’Oria per portarseli a Santo Domingo.

Mi chiedeva se si poteva, gli ho detto che non deve neppure chiedermelo, solo organizzare, e cercare di selezionare i giovani, per evitare di portare persone che non vengano da un’esperienza di fede solida.

Bene, un’altro gruppo per quest’estate! Dovrebbero venire a luglio. E poi, ad agosto, don Chicco con la sua gente di Geo.

Che bello!

5:20 pm

Le foto di Roma

Nella visita a Roma ho fatto un centinaio di foto. Mi sono entusiasmato quando mi è venuto in mente che posso farle vedere al personale della scuola, e forse anche ai ministri ed ad altri gruppi, per fare un po’ di catechesi sul papa, sulla storia del cristianesimo, e sull’arte.

Mi immagino già i volti pieni di stupore e meraviglia. L’Italia è bella e Roma ancora di più, e voglio che se ne rendano conto anche a Santo Domingo!

In visita a Roma con il Vescovo e i preti giovani di Genova, sono riuscito a ricordarmi dei ragazzi della mia parrocchia del Guaricano: ho comprato per loro dei rosari con l’immagine del papa.

Se l’aspettano, o meglio, ci sperano, che non gli arrivi a mani vuote.

L’unica cosa è che avrei dovuto comprare tutto il negozio, perché so che più cosette porto, più verranno altri a chiedermi la loro. Ne ho comprate cento, sono più o meno il numero degli adolescenti e giovani attivi

Vi saprò dire!

Stasera sono stato a cena da Clelia e Nanni, una coppia mezza giovane di Pegli, tutti e due baby pensionati. Sono due persone molto generose, e hanno, soprattutto Clelia, una vita di fede molto bella, maturata a partire dalla loro famiglia di origine e rivitalizzata attraverso il Cursillo di Cristianità.

Sono andato a cena da loro con Paola, e dopo cena sono arrivate varie altre persone, di Pegli e non. Io e Paola abbiamo raccontato qualcosa sul lavoro della missione, aiutandoci con le foto che ho portato dal Guaricano.

Clelia e Nanni stanno pensando se venire, almeno uno dei due, a fare un periodo di volontariato in missione. E la cosa bella è che anche la Angela B., altra mia ex parrocchiana di Pegli, che è infermiera e single, potrebbe forse farci un pensiero. Per non parlare di un’altra coppia legata al cursillo.

Insomma, è stata una serata interessante, piena di entusiasmo.

Adesso dobbiamo accompagnare questi fratelli e sorelle con la preghiera, magari si lasciano innamorare dal Signore e si lanciano!