Contributi nella categoria 'Scuola Cattolica Padre Sindulfo'

8:33 pm

Grazie! (Lara)

Stamattina Gloria e suo fratello minore Daniel si sono presentati al corso di inglese, non era oggi il loro turno ma mi hanno chiesto se potevano rimanere ugualmente; così abbiamo fatto lezione normalmente… e io ho pensato che le vostre preghiere sono state ascoltate, grazie di cuore!

Stamattina a lezione di inglese Gloria era ovviamente assente, il ragazzo morto ieri era suo fratello maggiore. Insieme a Suor Modesta sono stata a casa loro, non so che dire… Ho smesso di chiedermi il perché di certe cose che succedono, però non ho smesso di pregare… e magari non sono una che lo fa spesso o con le parole giuste però ci metto il cuore… Perciò chiedo anche a voi una preghiera per quel ragazzo e la sua famiglia, sono sicura che il vostro amore li aiuterà.

Amada è un membro, ben attivo, dell’Associazione di genitori della nostra scuola. È anche animatrice di comunità di base.

Ieri sera le hanno ammazzato un figlio di 26 anni, si chiamava Joselito.

Faceva l’autista di uno dei tanti autobus privati che si sono in Repubblica Dominicana, tutti i giorni in servizio sulla stessa linea.

Ieri sera è andato come al solito a portare l’autobus al garage sociale, e all’uscita gli hanno sparato tre colpi. Un taxi l’ha portato all’ospedale, dove è morto mezz’ora dopo.

La cosa tragica è che non si vede nessuna ragione logica per cui possano averlo ammazzato.

Inizialmente si è detto che erano dei ladri, ma poi si è scoperto che non gli hanno portato via niente.

L’unica ipotesi che rimane è che sia una vendetta dell’altro sindacato dei trasporti. In pratica nel paese si contendono i trasporti FENATRANO e CONATRA. È successo varie volte che si sono dati botte in strada, normalmente per il controllo di una linea.

Sembra che qualche giorno fa un autista membro di CONATRA è stato vittima di un’aggressione, e questa poteva essere una vendetta, visto che Joselito apparteneva a FENATRANO.

Rimane da spiegare perché se la sono presa con una persona assolutamente tranquilla, e che dentro al sindacato non contava assolutamente niente.

Tutte queste cose aggiungono dolore alla situazione già tragica che la famiglia sta affrontando.

Amada è abbastanza preoccupata perché il marito l’ha lasciata da vari anni e non l’aiuta per niente. Era Joselito che la manteneva, lei e soprattutto Danielito e Gloria, i suoi due figli più piccoli che fanno seconda e terza media.

Così stiamo pensando a che maniera aiutarla, con la parrocchia e con la scuola.

Ciao, sono Lara. Vi racconto la mia giornata che in effetti è stata particolarmente intensa.

Ieri notte sono stata insieme a don Lorenzo con l’ambulanza all’ospedale (ho anche guidato!); lì infatti accompagna due volte la settimana una ragazza che ha bisogno della dialisi e che sinceramente non sembra stare molto bene. Tralasciando condizioni igieniche nelle corsie e nelle sale di aspetto della clinica, la cosa che mi ha un po’ stupito è il fatto che questa ragazza arriva all’ospedale sistematicamente nel primo pomeriggio, si mette in coda per la dialisi e di norma non esce prima delle 11 di sera!!! Ieri poi in via del tutto eccezionale ha terminato all’una passata…

Stamattina sveglia presto per corsi inglese (ci sto prendendo gusto); a metà mattinata insieme al personale della scuola ho preparato un megacartellone che raccoglie i disegni fatti dai miei ragazzi dell’oratorio in Italia per quelli di qua. La cosa ha attirato l’attenzione di todos los niños e durante la ricreazione sono stata letteralmente presa d’assalto da due classi di prima, cioè circa da settanta bambini!

Pomeriggio pieno di lezioni fino alle 17.30 quando ho finalmente cominciato il corso di inglese per i professori. Da ieri Suor Serafina segue le mie due ultime lezioni del pomeriggio e mi da una mano: è indiana e l’inglese lo sa abbastanza, perciò si può pensare che prosegua il mio lavoro quando me ne andrò (stiamo già organizzando…).

Infine verso le sette ho partecipato alla riunione del gruppo giovani che si tiene ogni mercoledì e al quale non posso proprio mancare perchè i ragazzi di qua mi hanno accolto a braccia aperte da subito e ovviamente la simpatia è reciproca.

Sono stanchina, stasera a tavola non vedevo nemmeno il piatto… però sono entusiasta della mia giornata lunga lunga ma volata via in un attimo, alla prox!

Lara

Ciao a tutti,

sono Lara. Ormai è più di una settimana che vivo qui ma ancora non sono in grado di valutare quello che vedo perché non lo conosco e non mi va di dare giudizi affrettati. Voglio però parlarvi delle mie impressioni nel confrontarmi con una realtà tanto diversa da quella a cui sono abituata.

Appena sono entrata nel barrio sono rimasta impressionata dalla quantità di persone che lo animano, dal costante rumore che c’è per le strade, dagli aquiloni costruiti dai bambini che poi finiscono incastrati tra i fili della luce.

La luce: spesso, e praticamente sempre quando serve, non c’è. Ad esempio verso sera, quando ho lezione con i grandi del liceo rimaniamo sempre al buio; ma l’unica a farci veramente caso sono io, per i ragazzi questo fa parte della normalità, come tante altra cose.

Un po’ di giorni fa (precisamente nel momento in cui mi ero dedicata al bucato) è piovuto forte per un po’. Quando a Genova diciamo che bastano due gocce d’acqua per mandare in crisi un mondo forse non ci rendiamo molto conto… Nel barrio le stradine non sono asfaltate e la terra, che solitamente con il vento alza una discreta quantità di polvere, diventa fango misto a sporcizia: ovviamente qui la vita va avanti e i bambini rimangono a giocare nel fango.

Mi guardo intorno e non ho il tempo di pensare: don Paolo mi ha dato subito tanto lavoro da fare, cosa che per me è stata sicuramente un bene (grazie davvero anche per questo…). Alla mattina quando entro nella scuola i bambini mi corrono incontro e mi saltano addosso, ogni volta è un’emozione bellissima: c’è chi mi abbraccia, chi mi da un bacio, chi mi prende per mano e chi tenta di parlarmi in inglese, basta stabilire un contatto e si sa che con i bambini ci sono mille modi non spiegabili a parole.

Anche il rapporto con don Lorenzo, le suore, i professori e il personale della scuola e della casa è speciale, sono sempre gentili e attenti a quello di cui potrei aver bisogno.

Qui le persone hanno sempre tempo da dedicarti… Il primo è proprio don Paolo: anche quando è di corsa riesce con uno sguardo o un saluto a considerare tutti quelli che gli stanno intorno; e, come la gente del posto, lo fa con il sorriso!

Questo non è in assoluto un posto triste: ci sono problemi reali molto grossi, che probabilmente io posso solo immaginare, però ogni persona vive con il sole dentro e il sole, si sa, illumina tutto quello che ha intorno.

Alla prox! Lara

Stasera sono stato a trovare Belkis a casa sua. Belkis è la professoressa di scienze del liceo. Da quindici giorni è malata, non si capisce se una labirintite o un’anemia, i medici non si sono ancora messi d’accordo.

La cosa che mi ha colpito è che per un po’ Belkis mi stava raccontando che suo padre l’ha abbandonata, che non le hanno mai dato un abbraccio da piccola, non se la sono mai coccolata. E c’è di più: nella settimana che è stata all’ospedale, abbastanza male, suo papà né l’è andata a trovare, né le ha chiesto se aveva bisogno di qualcosa.

Senonché, quando ho provato a dirle che cerchi di vedere le cose belle che ha vissuto, mi ha cominciato a snocciolare tutta una serie di situazioni bellissime: studenti che non l’hanno lasciata sola, colleghe che sono state a trovarla, il fatto che quando è passata dalla primaria al liceo si sono rivelate infondate le sue paure di non farcela, ecc. ecc.

Insomma, ho visto come il Signore l’ha aiutata a passare dalla contemplazione del bicchiere mezzo vuoto alla contemplazione del bicchiere mezzo pieno.

Me ne sono andato commosso da tante cose belle che mi ha raccontato, e credo d’averla lasciata un bel po’ più serena.

Grazie, Signore Gesù!


Lara con alcuni dei suoi studenti di inglese

Ciao a tutti! Mi presento, sono Lara. Ebbene, sì, sono io, in carne e ossa, dopo tante cose che avete potuto leggere di me. Collaborerò con don Paolo anche scrivendo ogni tanto qualcosa su questo diario. Mi raccomando, leggetelo!

Da quattro giorni insegno inglese ai ragazzi della scuola elementare, solo i più grandi però equivalenti alle nostre seconda e terza media, e a quelli del liceo. Avevo pensato in un primo tempo di suddividerli in base all’età, non considerando il fatto che qui in una stessa classe ci sono ragazzi con tre-quattro anni di differenza e quindi preparazione scolastica diversa; così in accordo con don Paolo mi sono resa conto personalmente della loro conoscenza dell’inglese e li ho suddivisi in gruppi di 5-7 persone in modo tale da poterli seguire più che posso.

Inoltre da lunedì comincio il corso di inglese anche per gli insegnanti, dopo le lezioni pomeridiane; alla fine credo siano in sette, che bello!

La cosa divertente è che io no hablo espanol e loro don’t speak english! In pratica sono entrata come madrelingua inglese e i ragazzi si trovano costretti a parlare inglese o quantomeno si sforzano. Quello che più mi sorprende è il loro sorriso. Non è una cosa da poco perché stamattina ad esempio ho tenuto un gruppo sull’alfabeto per 25 minuti: onestamente io mi sarei stufata, invece loro sembravano interessati e alla fine l’hanno imparato.

Quando entro nella scuola i loro volti si accendono, corrono a salutarmi in 1000, sono sempre felici e la gioia che ti trasmettono è indescrivibile. Questo posto tutt’altro che allegro e spensierato racchiude i sorrisi più belli che abbia mai visto…Con queste parole spero di avervi reso partecipi di quello che sto vivendo, alla prox!

Lara ha cominciato a lavorare con i suoi corsi di inglese per i ragazzi della scuola.

Al mattino fa lezione ai ragazzi di settima e ottava che vanno a scuola di pomeriggio, mentre di pomeriggio lavora prima con i ragazzi della primaria (di nuovo di settima e ottava) del mattino e poi con i ragazzi del lice.

Si sta sondando anche l’eventuale interesse dei maestri ad avere un corso tutto per loro. Da quanto ho visto almeno 3 sono interessati.

Stamattina ho consegnato al vicario episcopale per l’educazione la bozza di accordo con il ministero, per definire la posizione della nostra scuola.

Non si tratterebbe di cose nuove, ma di definire quello che già stiamo vivendo, in maniera che domani non venga un altro governo a cambiare le carte in tavola.

Tra qualche giorno il vicario mi dice cosa gli sembra della mia bozza. Poi la manderemo a Educazione.

9:48 pm

Elettricista

Oggi pomeriggio mi è venuto lo sfizio e mi sono messo a capire perché un telefono della scuola non mi funzionava.

Ho scoperto che era perché dei 4 fili che lo collegano alla nostra centrale telefonica uno era interrotto in un punto.

L’ho collegato e le cose sono tornate a funzionare perfettamente.

Se sapevo che era così semplice non aspettavo nove mesi per aggiustarlo!

9:44 pm

Lara


Lara

Domani arriva Lara.

È una giovane di Pegli, piena di entusiasmo, e con una discreta esperienza di pastorale dei ragazzi (ACR o qualcosa di simile).

Si fermerà con noi un mese, insegnando inglese “di madre lingua” ai ragazzi della scuola, aiutando in cucina, e facendo altre cose che ci verranno in mente.

È una ragazza molto in gamba, si è concessa questo viaggio come “premio” della laurea!

Altro incontro di formazione dei maestri, stamattina.

Non è andato come volevo, purtroppo. Avevo dedicato gli ultimi due incontri a spiegare dettagliatamente come si interpreta e come si spiega la bibbia, e pensavo che fosse abbastanza chiaro. Così li ho messi a fare un’applicazione pratica in gruppetti.

A partire da un passo del vangelo dovevano elaborare uno schema di spiegazione in tre punti:

  • Cosa mi annuncia questo passo?
  • Come mi aiuta a vivere la chiesa questo passo?
  • Cosa mi chiede di fare questo passo?

Purtroppo nessuno dei gruppi ha capito bene le cose, hanno prodotto delle mezze schifezze.

Così tra quindici giorni tornerò ancora una volta sul tema, facendogli vedere varie esemplificazioni.

Ieri il distretto scolastico ci ha mandato un professore nuovo.

Non l’abbiamo chiesto, ma penso che l’accetteremo.

Giovedì ci avevano mandato un altro, di ginnastica, ma gli ho detto che si facesse fare lettere di raccomandazione delle scuole dove ha lavorato prima che da noi, e anche da qualche prete o suora.

Dovrebbe venire oggi pomeriggio con le lettere.

Sembra anche che ci mandino una nuova maestra, con l’idea di nominarla presto.

Nel frattempo la gente contrattata da noi, da due anni è in attesa della nomina. Qualcuno dice che due di queste nomine dovrebbero uscire questo mese di Aprile.

Oggi pomeriggio ho approfittato la circostanza della morte del papa per spiegare ai maestri come si elegge il nuovo papa.

Ne è venuta fuori una catechesi sul primato petrino, sui cardinali, e spero di aver trasmesso un po’ di amore alla nostra chiesa cattolica.

Ho visto tutti interessatissimi!

Continua con successo l’esperienza degli incontri mensili per i genitori dei bambini della scuola.

Il tema di oggi era “i genitori sono i primi catechisti dei loro figli”.

La partecipazione è stata sul 70% circa. La carenza che si nota di più è l’assenza dei papà: su 10 genitori che vengono solo uno è maschio. La conseguenza è che le mamme arrivano spesso a casa entusiaste per quello che hanno imparato, ma facilmente il loro marito distrugge in pochi minuti, con una sgridata o una minaccia quello che loro hanno imparato con tanto amore.

Dopo l’incontro di formazione abbiamo fatto una verifica con i maestri, e abbiamo accordato che per l’incontro del mese prossimo, che sarà l’ultimo dell’anno, chiederemo obbligatoriamente la partecipazione di papà.

Per questo già la settimana prossima manderemo una comunicazione a tutte le famiglie, in maniera che abbiano tempo (20 giorni) per chiedere il permesso del datore di lavoro o per organizzarsi con i colleghi o dipendenti.

Abbiamo mandato a tutte le scuole e collegi del Guaricano un invito a partecipare a una Messa di suffragio del papa che sarà lunedì prossimo.

Naturalmente invitiamo solo delle rappresentanze. Se venissero tutti gli studenti del Guaricano sarebbero probabilmente 10/12,000!

E con la nostra scuola ci siamo organizzati in maniera che gli stessi studenti cerchino in internet e preparino delle brevi relazioni da fare giorno per giorno, presentando la vita, il pontificato, i viaggi, e in particolare quelli qui alla Repubblica Dominicana.

Tutti i giorni all’atto di entrata un gruppo di studenti presenterà un lavoro di ricerca, in maniera che tutti possano avere un’idea di cosa è stato questo pontificato di Giovanni Paolo II.

Stamattina sono riuscito a fare una cosa che non facevo da mesi: ho visitato quasi tutte le classi della primaria del mattino: un ultimo anno di asilo, due prime, due seconde, due terze, una classe di recupero per bambini di terza che ancora non sanno leggere, due quinte, due seste, due settime. Non ho fatto in tempo ad andare dalle due quarte e dalle due ottave.

Ho approfittato per incoraggiare i ragazzi, e anche per esprimere la gratitudine ai maestri, che nella loro maggior parte lavorano con buon ritmo e motivazione.

Oggi è l’ultimo giorno di scuola. Con la settimana santa siamo tutti in vacanza, fino al lunedì dell’angelo. La nostra scuola torna a funzionare il martedì di Pasqua.

I professori stanno aspettando con ansia lo stipendio dello stato, hanno paura che gli arrivi dopo Pasqua.

Stamattina ritiro per il secondo gruppo di studenti del liceo, quelli di terza e quarta.

Meglio di ieri, perché ieri la prof. Cruz Marina era incaricata di stare dietro all’andamento generale el ritiro, e si è rivelata non all’altezza: si perdeva dietro a varie sciocchezze dei ragazzi e perdeva di vista la prospettiva di cosa c’era da fare e cosa bisognava cambiare, con il risultato di molti momenti di vuoto, nei quali ovviamente i ragazzi si distraevano.

Oggi invece le redini le ha tenute Carmen, lavorando molto meglio.

Anche stamattina io mi sono passato tutto il tempo confessando. Cioè, più facendo una specie di direzione spirituale, perché la metà di quelli che sono venuti non si erano mai confessati, e molti di loro non erano neppure battezzati.

Mi ha colpito il fatto che molte ragazze hanno una bella disponibilità per un’eventuale vocazione religiosa.

Stamattina abbiamo fatto il primo ritiro per i ragazzi del liceo. Domani tocca al secondo gruppo.

Quest’anno l’abbiamo fatti raggruppando 4 classi invece di 2 come l’anno scorso, perché c’era la possibilità che venisse a farli un certo predicatore che conosceva la prof. Cruz Marina. Di fatto poi ‘sto predicatore non ha potuto, e conseguentemente l’abbiamo dovuto lasciare come era perché diventava difficile trovare i locali per altre due mattinate.

Il ritiro è stato incentrato sulla misericordia del Padre e sul sacramento della Riconciliazione. I due temi l’hanno dati Marcial e Carmen, mentre io mi sono passato tutta la mattinata a confessare i ragazzi, e ne sono venuti un certo numero.

Non ce la fa più, di sotto è crollato. Dobbiamo farne un altro.

Speravo di cavarmela con gli 8,000 peso della pulizia dell’attuale, ma non c’è stato verso.

Così dovremo farne un altro, nuovo. Costo preventivato: 25,000 pesos.

Ah, non sapete cos’è un filtrante? niente di strano! Neanch’io lo sapevo prima di venire qui.

Uno di questi giorni ve lo spiego!

La nonna di Luis Manuel, che si era fatta carico di lui da quando era piccolo, è morta ieri, e oggi pomeriggio ci sarà la sepoltura.

Ultimamente Luis Manuel, che è professore del nostro liceo, aveva avuto forti difficoltà per venire a fare lezione regolarmente: arrivava sempre tardi, a causa delle condizioni della nonna e per il fatto che era l’unico della famiglia che (a quanto da lui sappiamo) che disposto a farsi carico della vecchietta.

Adesso ci saranno da recuperare un bel po’ di ore di scuola, ma Luis Manuel già da tempo aveva fatto sapere che è disposto a farsi carico della situazione.

Con il collegio gli abbiamo dato una mano per le spese del funerale.

Oggi pomeriggio l’ora quindicinale di formazione dei maestri della scuola.

Ho spiegato loro come è nato il catecumenato e la quaresima, per arrivare a capire che la nostra quaresima deve essere un cammino di riscoperta del battesimo.

Abbiamo avuto maniera anche di spiegare qual è la funzione dei padrini del battesimo, e per chiudere l’incontro ho chiesto loro chi sceglierebbero di padrino o madrina se si battezzassero oggi. È venuto fuori un quadro interessante, con varie relazioni incrociate tra di loro: molti hanno indicato Matilde, o Miguel, o Carmen, o Marcial, segno che queste figure sono significative per loro!

Questo secondo lotto di computer, finanziati con i soldi del fondo prestiti della parrocchia, è destinato a 13 maestri della nostra scuola.

Lo pagheranno in due anni, con un interesse del 6% annuale, con il quale si contribuirà alle spese della segretaria e della camionetta.

Il professor Eladio è già all’opera per montarli.

Io mi sono passato dalle 10 alle 5 comprando i pezzi, all’ingrosso, al prezzo dei rivenditori. Ogni computer costerà 14,500 pesos, più il finanziamento, più il montaggio e la garanzia, in totale 16,000 pesos, equivalenti oggi a 432 euro (tenete in conto che qui i pc non pagano IVA) per un pc celeron 2,6GHz 256MB 80GB con schermo 15″, CD-RW e stampante economica. Mi sembra un buon prezzo!

Il mio lavoro di andare a comprare i pezzi, gratis, è per me una forma di contribuire allo sviluppo di questo paese.

1:13 pm

‘sta luce…

Ieri sera dovevo finire di mettere a posto il pc del liceo, perché ne avevano bisogno (l’ho migrato a ubuntulinux), ma le batterie dell’inversore si sono scaricate e mi hanno lasciato senza luce alle 22.20.

Così ho dovuto finire l’ultima mezz’oretta stamattina prima della messa. Adesso sia tutto a posto. Ho messo a posto gli ultimi dettagli quando abbiamo fatto la prova con la segretaria alle 8 di stamattina.

Ho finito di riparare il computer del liceo. Fortunatamente aveva solo l’alimentatore rotto, l’ho cambiato e non c’è stato problema.

Ho anche approfittato e ci sto installando ubuntu Linux, che vi invito a scaricare o a farvi mandare il cd da loro (gratis) e a provare: ha un live cd e un cd di installazione, è ben testato e dovrebbe funzionarvi alla prima.

Così nei prossimi giorni anche sul pc del liceo useremo software libero.

Oggi si sono sommate varie cose:

Al mattino c’era l’incontro di catechesi presacramentale dei catecumeni e dei giovani della prima comunione.

Al pomeriggio l’analoga catechesi per i bambini del catechismo che si preparano al battesimo e per quelli che si preparano alla prima riconciliazione.

Inoltre avevano la catechesi prebattesimale di genitori e padrini di bambini piccoli, al mattino.

Naturalmente le tre messe in parrocchia, alle 7, alle 9 e mezza, alle 6 e mezza.

Lorenzo è andato a dire Messa a Duquesa, dove ha anche fatto la benedizione e inaugurazione del nuovo acquedotto realizzato con i soldi del fondo diocesano per l’acqua. Al momento della benedizione ho fatto un’apparizione veloce anch’io.

Nel pomeriggio sono stato nel Parque Mirador Norte dove avevamo un pomeriggio con i genitori degli studenti del nostro liceo: lì ho fatto una piccola conferenza sul valore degli anziani (basata sul messaggio di quaresima del papa). Queste stesse persone sono state accolte in parrocchia nella messa della sera, dove abbiamo fatto anche il rito di entrata al catecumenato dei bambini del catechismo. Il quale è stato molto bello e significativo, i bambini l’hanno sentito molto.

Pensavo di arrivare a sera più stanco. È dalle 6 e mezza di stamattina che trotto. Grazie, Signore, per queste energie che posso mettere al servizio tuo e degli altri!

Oggi tutto il personale della scuola ha partecipato al Ritiro di Quaresima.

Il primo tema è stato dato da don Lorenzo, che ha sviluppato il tema della Quaresima come un’esigenza profonda del cuore umano.

Poi è toccato a Marcial, che ha sviluppato l’insegnamento del papa nel messaggio di Quaresima sugli anziani. Lo stesso argomento è stato toccato, da una prospettiva diversa, ma Matilde nel pomeriggio.

Invece è toccato a me il primo tema el pomeriggio, sulla parabola del Padre Misericordioso (è il papà del figliol prodigo). Ho cercato di mettere in luce il fatto che il Padre “diventa matto” quando il figlio ritorno, e si fa matto anche per portare alla festa il figlio maggiore.

La cosa bella di questo ritiro è stata l’attenzione dei partecipanti. Anche se non è una cosa nuova, mi ha stupito un’altra volta. E si sente un clima di serenità, distensione, attenzione reciproca.

Questa scuola sta maturando, per grazia del Signore!

È quello del liceo, che ieri ha smesso di funzionare.

Oggi non ce la faccio, abbiamo la seconda parte del ritiro della scuola, e poi subito dopo la Via Crucis.

Spero di farcela domani!

Oggi qui in Repubblica Dominicana è la giornata dello studente.

In tutte le scuole si sono fatte rappresentazioni, poesie e altri numeri per mantenere sveglio negli studenti il desiderio di continuare gli studi. Qui è particolarmente importante, vista l’alta percentuale di diserzione, soprattutto maschile.

Nella nostra scuola in prima ci sono il 50% di maschi e il 50% di femmine, ma in ottava ci sono il 75% di femmine e il 25% di maschi. E quei maschi che si sono persi, cosa ne è? lavorano, aiutano a mandare avanti la famiglia. Una parte di essi continua, ma con grossa fatica e con una qualità di insegnamento molto peggiore, nelle scuole serali.

Il distretto scolastico ci ha posto anche una messa a metà mattinata, con rappresentanze di tutte le scuole del Guaricano. Avevamo un pienone, anche con qualche indisciplina. È però stata una bella occasione, che non mi sono lasciato scappare, per toccare i temi forti della quaresima: la conversione, la rappacificazione, la messa, la confessione.

Sto findendo di passare al computer le transazioni vecchie della Associazioni Genitori della Scuola, in modo da avere il quadro chiaro di cosa è entrato e cosa è uscito dalla cassa della scuola in tutti questi anni.

9:23 pm

Riconciliado!

Stasera il Signore mi ha fatto un regalo grande, aiutandomi a riconcicliarmi con Margarita. Per chi non si ricorda, potete leggere le notizie che la riguardano cominciando con questa. Le altre seguono nei giorni seguenti, provate ad esempio a vedere tutto il mese di luglio 2004

È stato stamattina nella Messa, ho sentito che il Signore mei chiedeva di farlo oggi, giorno di san Valentino, che qui è la giornata dell’amore e dell’amicizia.

E di fatto ha funzionato. sono andato alla scuola dove lavora, e le ho chiesto di parlarle. In privato le ho chiesto scusa. Lei a sua volta ha chiesto scusa a me.

È stato molto bello. È tornata ad esserci l’armonia di altri tempi. È proprio vero che il Signore è buono!

Oggi pomeriggio abbiamo fatto una riunione con i maestri parlando delle assemblee del loro sindacato.

Una prima cosa che mi ha stupito è stato il clima sereno. Altre volte c’era bellicosità, che adesso non ho visto affatto.

Inoltre chi più premeva per andare a queste assemblee, Glennys e Floirán, stavolta hanno detto che non sarebbero andati.

E in più ci siamo messi d’accordo perché quelli che non appartengono al sindacato facciano lezione normalmente.

Infine, abbiamo trovato una maniera per evitare che agli studenti arrivino informazioni incontrollate: dalla direzione uscirà ogni volta una comunicazione scritta in maniera che tutti i maestri diano la stessa informazione.

Credo che abbiamo fatto un bel passo avanti!

Grazie, Gesù!

Oggi, mercoledì delle ceneri, mi sono passato la mattinata confessando nel liceo, e il pomeriggio in primaria.

Sono venute fuori alcune confessioni molto belle, di ragazzi e ragazze che hanno voglia di tornare a vivere la loro vita cristiana, di lasciare relazioni “pericolose”, di tornare dentro alla chiesa.

Sono quei momenti che ti fanno sentire felice di essere prete!

A scuola si respira un’aria tranquilla.

Venerdì prossimo avremo il ritiro di Quaresima, che spero sia un’occasione perché molti si avvicinino alla chiesa in questo periodo. Di fatto già la lezione su Roma e le persecuzioni ha segnato abbastanza e fatto riflettere.

Ho saputo poco fa che venerdì scorso c’era un’assemblea dei maestri, ma che essi stessi si sono organizzati per mandare solo un rappresentante. Sono contento!

Oggi il Signore mi ha fatto due bellissimi regali. Ho fatto due lezioni ai maestri e all’altro personale della scuola, una al mattino e una al pomeriggio, e ho visto in questi fratelli la gioia di imparare qualcosa di nuovo.

Al mattino ho fatto vedere le foto della mia visita a Roma: c’era parecchio, soprattutto sulla basilica di San Pietro. Ho spiegato come è stata costruita la basilica, come era la basilica costatiniana, e cosa c’era prima della basilica: la necropoli vaticana. Per tutti erano cose nuove. Vedevo la sete di sapere sui loro volti!

Invece al pomeriggio ho spiegato cosa sono state le persecuzioni nell’impero romano. Abbiamo letto vari documenti di martiri e interrogatori a cui sono stati sottoposti. Anche qui erano per loro cose completamente nuove. È stata anche un’occasione per riflettere sulla testimonianza che diamo oggi a Cristo.

Per quelli di voi che hanno buona memoria, Floirán è il professore al quale ear morto in giugno scorso uno studente in una gita al parco Mirador Norte.

Passati già sei mesi, ho voluto sedermi con lui per considerare le mancanze che sono state all’origine di questa tragedia: soprattutto l’essere andato al parco senza nessun altro adulto con lui. Da ciò è dipesa la morte di Álvaro, nel senso che i ragazzini che erano in barca sul lago nessuno stava a vedere cosa facessero.

Floirán, al farglielo notare, ha ammesso che è stata un’incuria sua quella di partire per il parco a ‘sta maniera, senza neppure avvisare la direzione del fatto che non erano venuti gli adulti che dovevano accompagnarlo.

E poi anche il fatto che la gita aveva ben poco di didattico. Di fatto delle tre ore che avrebbero passato nel parco, solo due mezz’ore sarebbero state destinate a esaminare la natura: prima mezz’ora per le piante e poi l’altra mezz’ora per gli animali. Anche se non ho capito dove sono gli animali in quel parco…

Comunque è abbastanza confermata l’impressione di Miguel, il direttore docente, che Floirán è una persona abbastanza di testa dura e ostinato nelle sue cose. Anch’io in questa circostanza mi sarei aspettato da lui un aspetto più umile, mentre che ha difeso a spada tratta, eccetto il fatto dei genitori mancanti, il suo operato.

5:20 pm

Le foto di Roma

Nella visita a Roma ho fatto un centinaio di foto. Mi sono entusiasmato quando mi è venuto in mente che posso farle vedere al personale della scuola, e forse anche ai ministri ed ad altri gruppi, per fare un po’ di catechesi sul papa, sulla storia del cristianesimo, e sull’arte.

Mi immagino già i volti pieni di stupore e meraviglia. L’Italia è bella e Roma ancora di più, e voglio che se ne rendano conto anche a Santo Domingo!

Approfitto di qualche settimana di vacanza a Genova, dalla mia famiglia, per scrivervi con più calma questa lettera, che vuole essere innanzitutto un ringraziamento al Signore per tutto quello che la Missione Diocesana di Santo Domingo ha potuto essere in quest’anno, e quindi un ringraziamento anche a ciascuno di voi, che, ognuno da casa sua, con l’attenzione amorosa, l’offerta del lavoro, del sacrificio e della preghiera, ci siete stati vicini.

È stato un anno intenso, e anche un anno molto particolare. Provo a scrivere le cose principali, perché aiutino me e voi ad amare sempre più quel Signore che ha reso possibile tutto questo.

***

Una cosa molto bella che abbiamo vissuto è stata la presenza con noi di Paola Longhi, una sorella di Quinto che per la seconda volta è venuta a passare qualche mese con noi. Paola è stata per noi un dono grande, con la sua femminilità laica, che si è integrata molto bene nella comunità della Missione.

Paola si è integrata nel lavoro della nostra scuola, aiutando la direzione e lo psicologo a trattare un caso abbastanza difficile: una bambina che subiva violenze sessuali in casa da parte del patrigno. La mamma dipendeva economicamente dal marito, e per questo non aveva il coraggio di far uscire alla luce la situazione. Il problema si è manifestato perché la bambina ha cominciato a rinchiudersi in un mutismo preoccupante, e a scuola se ne sono resi conto. Lo psicologo ha parlato con la bambina, ma senza troppi risultati. Così del caso si sono fatti carico Paola, lo stesso psicologo, e la vice direttrice. Hanno portato avanti una serie di riunioni, prima con la madre, poi con il marito della donna. Per Paola è stata un’esperienza significativa, che le ha permesso di entrare in contatto con la vita concreta di una famiglia, e di dare il suo contributo di esperienza.

Ma l’esperienza di Paola si è vista soprattutto nel lancio del gruppo di auto-aiuto. Il lavoro ormai decennale che Paola realizza a Genova con genitori di tossicodipendenti, con malati di cancro e altre persone che vivono situazioni difficili si è concretizzato anche nel tessuto della Missione. Riunendo una decina di uomini e donne, Paola li ha accompagnati in modo che possano a loro volta aiutare altri con questo tipo di cammino. L’esiguità del tempo a disposizione ha lasciato il discorso aperto, e chiediamo al Signore che Paola possa tornare e portare avanti questo lavoro.

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Nella scuola e nella parrocchia Santa Margarita abbiamo invece vissuto una situazione di prova. Una maestra che lavorava come direttrice docente della scuola serale già da tempo aveva difficoltà a vivere una collaborazione serena con il sottoscritto e con il resto dei collaboratori. La cosa si manifestava periodicamente in atti di disobbedienza su cose importanti, in conflitti con membri della Associazione di Genitori, in parole violente verso gli studenti e altre persone.

La situazione, analizzata in ripetute occasioni con il Consiglio Pastorale della Parrocchia, era arrivata a un punto tale che si è dovuto decidere l’allontanamento della direttrice. Pur avendo cercato i momenti e le forme migliori per comunicarle la decisione, il risultato è stato che ella si è risentita fortemente. In presenza del sottoscritto, e anche in presenza dei maestri che lavoravano con lei si è espressa varie volte con foga e anche con rabbia, lamentandosi di essere stata calpestata e trattata a pesci in faccia. La cosa è uscita pure in una riunione di direttori della zona didattica. La situazione è evoluta in maniera peggiore del dovuto per il marito, che era del gruppo dei maestri della scuola serale, e che naturalmente le ha dato man forte. Inoltre tutti i maestri della scuola serale si sono schierati con lei, e tre di essi, tutti evangelici, se ne sono voluti andare dalla scuola. La prova è continuata quando si è scelto il sostituto, perché al non scegliere uno dei maestri suoi collaboratori, gli stessi si sono ulteriormente risentiti. La nuova direttrice, che fa la maestra nel turno del pomeriggio, si è trovata a dover gestire una situazione incandescente, che solo adesso, dopo quattro mesi, sta cominciando ad assumere i toni della normalità.

Questa situazione si è potuta gestire grazie alla compattezza della Parrocchia e dell’Associazione dei Genitori della Scuola, che condividevano e vedevano chiaramente la necessità del cambio. E per me è stato importante anche sapere della preghiera di tanti fratelli e sorelle, al di là dell’Oceano, nella Chiesa che mi ha inviato.

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Continuando a parlare della scuola, nel Liceo questo è stato l’anno dell’informatica. Già si impartiva la materia, prevista dai programmi ministeriali, ma solo in maniera teorica, per la mancanza di un laboratorio. Grazie al Signore, abbiamo avuto questo e altro. Come?

  • Un locale che prima usavo come mio ufficio si è ampliato ed ha potuto alloggiare 13 computer. Sfruttando una tecnologia server-cliente su piattaforma Linux si è potuto realizzare un laboratorio economico ma tecnologicamente all’avanguardia. L’uso di Linux invece di Windows ci ha evitato i costi esorbitanti delle licenze software. E per le macchine clienti non ci sarà bisogno di aggiornarne l’hardware periodicamente, perché si collegano al server, e i programmi girano su quello.
    La presenza di questo laboratorio, anche se limitato (le classi sono di 30 alunni), ha permesso di dare il complemento pratico necessario. Anzi, durante l’estate si è cominciato a tutta birra con un corso accelerato, che hanno frequentato una trentina di ragazzi.
  • La seconda realizzazione è stato il corso di amministratore di sistema. Il Signore mi ha fatto incontrare un ex professore universitario che ha messo su una fondazione per la promozione del software libero. Costui ci ha offerto la possibilità di un corso base di informatica avanzata per trenta studenti della scuola. La cosa bella è che gli studenti hanno accolto con entusiasmo la cosa, soprattutto perché dal dialogo con il professore è emerso che saranno concrete le possibilità di lavoro. I genitori, dal canto loro, sono più che contenti, considerando anche che il corso costerà alle famiglie 150 pesos settimanali (quattro euro) compresi gli spostamenti, quando altri corsi che si trovano in giro costano qualcosa come 500 pesos mensili solo per il corso.

Tutto questo mi riempie di gioia, perché significa opportunità per i nostri ragazzi di inserirsi meglio nel mondo del lavoro e nell’università. Al tempo stesso, ci spinge a mettere ancora più impegno nel dare spessore umano e cristiano al cammino formativo del Centro Educativo.

A questo riguardo, tutti gli anni, in Quaresima facciamo dei momenti di ritiro spirituale per gli studenti: a gruppi di 60, andiamo in una casa molto adatta, e lì cerchiamo di far scoprire ai ragazzi la bellezza del cammino di fede nella chiesa. Non è facile, perché solo una piccola parte dei nostri studenti vengono a Messa. Al tempo stesso è meno difficile di quello che sarebbe qui, perché nella cultura dominicana la religiosità è vista con interesse e non con sospetto come in Italia. E in questi ritiri si risolvono anche tanti conflitti tra studenti della stessa classe, alcuni ragazzi cominciano ad avvicinarsi ai gruppi giovanili della parrocchia, e a giudizio unanime dei professori l’impegno nelle lezioni diventa maggiore.

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Per finire con la scuola, in quest’estate che è passata abbiamo potuto realizzare la terminazione di un pezzo di edificio che era rimasto inconcluso: mancava una parte di intonaco, e il tetto era rimasto indeterminato, nel senso che bisognava decidere se si lasciava come era o si aggiungeva un altro piano. Alla fine abbiamo optato per la seconda soluzione, ma realizzando una struttura leggera in travi di acciaio perché il cemento armato non offriva le adeguate garanzie per la sicurezza dell’edificio.

Ne è venuto fuori una terminazione inconsueta, forse, ma funzionale. Il costo: attorno ai 100.000 dollari. Qui sono venute bene le varie offerte, che, silenziosamente ma in maniera costante, molti di voi hanno inviato. Quando l’ingegnere mi aveva dato il preventivo, con tutti i dettagli dei costi, all’inizio mi ero spaventato, ma alla fine mi sono detto: valeva la pena. Adesso, a lavoro concluso, con spazi in più a disposizione, e con un’aula in più che ci ha permesso di iscrivere più bambini, il mio cuore ringrazia solo il Signore. E, naturalmente, anche ognuno di voi, che siete stati suo strumento per quest’opera meravigliosa.

Adesso, se il Signore ci aiuta, per l’estate prossima si pensa di aggiungere un piano all’altro edificio. Lì alloggeremo il Laboratorio di Informatica della scuola primaria, in maniera che già dalla quinta possano cominciare a prendere dimestichezza con i computer. Oltre a ciò, alloggerà un’aula per l’educazione artistica ed una sala per la biblioteca. Il preventivo dovrebbe essere sui 90.000 dollari, una parte dei quali speriamo di riceverli dalla Regione Liguria. E sono sicuro che la Provvidenza non ci farà mancare il resto.

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La Parrocchia di Santiago el Menor ha vissuto un momento speciale quando sono stati inaugurati i lavori di rimodellazione della chiesa. Don Franco si è fatto in quattro perché tutto rimanesse perfetto, e bisogna dire che c’è riuscito. Il cardinale di Santo Domingo, venuto per l’inaugurazione, ha detto di trovarsi nella “Basilica del Guaricano”. I lavori hanno compreso la costruzione del nuovo presbiterio, l’allargamento della navata, l’intonacatura di una parete mezza nascosta, e la plafoniera che ha finalmente nascosto il tetto in lamiera. Oltre a questo, la parte esterna è stata rimodellata completamente, e resa bella dallo studio architettonico realizzato da una sorella architetta.

La gente è orgogliosa, e finalmente sente di avere una vera chiesa. Un locale più accogliente è segno di una chiesa-comunità più aperta. La domenica seguente all’inaugurazione, don Franco pensava di vedere spazi vuoti in chiesa. Invece, il nuovo spazio in più ha subito trovato chi lo riempisse. Ed è vero che a volte la gente non viene a Messa perché non sa dove sedersi! A don Franco vanno i complimenti di tutti noi!

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La parrocchia di Santa Margarita sta vivendo un momento molto bello, con due uomini sposati che si stanno preparando per essere ordinati diaconi. Marcial e Juan Luis hanno cominciato l’ultimo anno degli studi teologici (sono tre in tutto). Hanno ricevuto il ministero del lettorato, e in questi giorni, purtroppo me lo perdo, il ministero dell’accolitato. Tutta la parrocchia si sente con una gioia grande, perché vede l’opera di Dio nella crescita di questi fratelli.

Per loro la preparazione al diaconato significa un impegno forte per vivere la chiesa e il servizio pieno e disinteressato in essa. Per Marcial l’ordinazione sarà, a Dio piacendo, nel giugno prossimo, mentre Juan Luis farà prima un anno di più intensa pratica pastorale. Questi frutti sono la cosa più bella, più ancora che tante opere di ingegneria, perché è lo stesso Spirito Santo che suscita nei cuori la generosità e la voglia di servire.

Alla celebrazione del lettorato c’era anche suor Cristina. Cristina è un altro frutto dell’evangelizzazione che con l’aiuto del Signore si realizza nella Missione. Tre anni fa aveva iniziato la formazione religiosa nella casa madre delle nostre suore Brignoline, e il 18 Aprile, in Guaricano, ha emesso i primi voti, nelle mani della madre generale suor Daniela, e con la presenza del vescovo ausiliare di Santo Domingo, mons. Amancio Escapa. Anche questo evento è stato un dono specialissimo per la nostra comunità missionaria. L’arrivo di suor Cristina in comunità ha reso più leggera la partenza di suor Roberta, chiamata dalla congregazione ad altro servizio.

E le cose belle non sono finite, perché quest’anno abbiamo avuto l’ingresso di un nuovo giovane della parrocchia al Seminario Minore. Miguel Angel si è aggiunto a Heriberto e Willy, che già erano entrati l’anno scorso. Il Signore mi fa il regalo grande di vedere sbocciare queste vocazioni. Sono solo all’inizio, e dovranno passare molte prove, però sono comunque segno del Signore Gesù che è vivo e continua ad affascinare giovani perché si mettano al suo servizio!

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Ma l’avvenimento principale di quest’anno è stata senz’altro la visita del Cardinal Bertone. Ai primi di settembre è venuto a visitare la Missione, e si è fermato con noi dieci giorni. Sono stati giorni di grazia, anzitutto perché la nostra piccola vita comunitaria è stata arricchita dalla presenza affabile e umana del nostro pastore e di don Stefano, il suo segretario. Ma anche perché le comunità parrocchiali hanno potuto incontrare colui che ha inviato noi preti. Gli incontri nelle parrocchie sono stati momenti di sentire ecclesiale grande. La gente del Guaricano si è sentita amata dalla chiesa genovese!

Il cardinal Bertone ha potuto incontrare anche il presbiterio di Santo Domingo. Non ho potuto essere presente quel giorno a causa di un malessere: ma pochi giorni dopo vari preti dominicani, vedendomi, hanno voluto… farmi i complimenti, per la ricchezza umana e pastorale che hanno visto nel nostro vescovo. Con lui siamo anche stati a pranzo dal cardinale di Santo Domingo e dal Nunzio. Al tempo stesso il cardinal Bertone non si è tirato indietro quando si è trattato di visitare i villaggi e di andare nei settori dove le strade sono ancora di fango. Per tutti ha avuto una parola di affetto e di incoraggiamento.

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La visita del nostro arcivescovo è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione. Dal dialogo è emersa la realtà dell’opera della Missione, che ormai ha “dissodato” bene il terreno. Se quando la Missione è arrivata al Guaricano le cose erano agli inizi, adesso ci sono tre parrocchie, un Centro Educativo e un Dispensario Medico che funzionano a pieno ritmo.

Il cardinale ha visto che è ormai il tempo di lasciare camminare il bambino senza sorreggerlo per le braccia. Così le due parrocchie di Santiago el Menor e di Nuestra Señora del Amparo sono state consegnate all’Arcivescovo di Santo Domingo per essere portate avanti dal clero secolare. È stato un momento non facile, per don Franco che ha passato le consegne, e anche per le due parrocchie, che non possono dimenticare i dodici anni camminati con al fianco la chiesa genovese. Ciononostante, la serenità del trapasso ha reso meno pesante il cambio, e il nuovo parroco, il padre dominicano Federico Marcial, che tra le altre cose parla perfettamente l’italiano perché ha studiato per tre anni a Roma, ha iniziato con gioia il suo ministero.

Don Franco, da parte sua, ha effettuato un forte lavoro di programmazione e preparazione delle attività dei prossimi mesi, in maniera che la transizione fosse la più delicata possibile. E il padre Federico, riconoscente, ha potuto rendersi conto di questo ultimo gesto di generosità ricevuto da Genova. A fine novembre don Franco è partito per Genova. I suoi tre anni sono stati fruttuosi: un giovane è entrato in seminario, è stata fatta nascere l’esperienza dei Ritiri di Evangelizzazione già ben collaudata in Santa Margarita, ed è stato notevole l’impulso dato a tutte le attività parrocchiali, soprattutto a quelle giovanili.

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La visita del card. Bertone ha permesso di delineare anche i progetti futuri: come far fruttare al meglio le offerte che da tante persone generose arrivano alla missione, in maniera libera o come adozioni a distanza?

Oltre al lavoro che già si sta portando avanti, con il Consultorio Medico e il Centro di Nutrizione per Bambini Poveri e Denutriti, il card. ci ha indicato un’altra direttrice importante: cominciare a costruire la nuova chiesa di Santa Margarita. Questa parrocchia ha già una tettoia, peraltro abbastanza funzionale. Però c’è un terreno nuovo, donato già due anni fa da una banca dominicana, con la finalità di costruire una chiesa nella parte più bassa della parrocchia. Per la gente la notizia di questo nuovo e forte impegno della chiesa genovese è stata accolta con l’entusiasmo più grande, perché la presenza di una chiesa, con i suoi locali parrocchiali, significa possibilità nuova per la pastorale e per la carità.

I lavori della chiesa nuova saranno affiancati dall’ampliamento della zona dove si trova l’attuale centro parrocchiale: un terreno al lato della tettoia che vi dicevo è estremamente necessario perché la vita parrocchiale continui ad avere un respiro, e stiamo cercando di comprarlo. Per questo vi chiedo soprattutto una preghiera, in modo che le trattative ci conducano a condizioni che ci permettano di realizzare l’acquisto.

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La visita del card. Bertone ha visto anche l’inaugurazione consultorio nuovo. I lavori di costruzione della nuova struttura sono durati quasi un anno. Abbiamo abbandonato i vecchi locali attigui alla parrocchia di Santa Margarita, e sono stati costruiti i nuovi nel giardino della casa. Chi è stato ed ha visto si è reso conto che la nuova struttura è funzionale, ampia ed aperta a progetti futuri.

Ebbene, il 9 Settembre ha visto, oltre al nostro arcivescovo, anche la presenza del card. López Rodríguez, arcivescovo di Santo Domingo, e dell’Ambasciatore Italiano, dott. Giorgio Sfara. Molta gente è intervenuta al solenne atto di inaugurazione, per la gioia di noi preti e delle nostre suore, che lavorano in prima persona nel dispensario.

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Ma il 2004 era anche l’Anno dell’Acqua. Già dalla metà del 2003 in diocesi si era pensato di celebrarlo con la realizzazione di varie opere legate all’acqua nei vari continenti. Per l’America, sarebbe stato portare l’acqua a un piccolo villaggio di 250 famiglie, Duquesa, situato sul limite della parrocchia Santa Margarita.

Don Lorenzo si è messo con molto amore dietro alla realizzazione di questo progetto. Una prima idea di realizzare un pozzo profondo con una pompa per tirare su l’acqua è stato abbandonato per la concomitanza del deposito della spazzatura della capitale. Così si è valorizzato un acquedotto che fino a qualche anno fa portava l’acqua alla piccola comunità, ma che da parecchio tempo non è più in funzione per la rottura dei tubi.

Così, sotto la guida di don Lorenzo, si è realizzata una cisterna di più di 20 metri cubici, nella quale si accumula l’acqua che, intermittentemente, arriva dai vecchi tubi. Da lì, una potente pompa elettrica manda l’acqua verso Duquesa, che è situata su un piccolo altopiano, e che risulta circa 20 metri più in alto del punto dove arrivavano i tubi. Arrivando dentro al villaggio, alcuni rubinetti posti in punti strategici consentono alla gente di rifornirsi dell’acqua necessaria per bere, lavare e lavarsi. La gente della comunità ha aiutato negli scavi, nella messa in posa dei tubi, nella costruzione della cisterna. Cosicché all’impegno della chiesa genovese è corrisposto un impegno anche della comunità locale. Varie persone hanno lavorato vari giorni gratuitamente. Sono gli aspetti belli, che la vostra carità, e le offerte che moltissimi hanno mandato per questo scopo, rende possibili!

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Manca solo una cosa di cui parlare: la nuova ambulanza! Qualche anno fa, una generosa benefattrice ha mandato una somma ingente, perché la Missione si dotasse di un’ambulanza. La cosa è stata realizzata adagio adagio. Non è stato facile individuare il veicolo adatto, comprarlo, adattarlo. Don Lorenzo ha sudato sangue perché tutto fosse fatto bene. Purtroppo non ho foto, ma posso dirvi solo una cosa. L’ambulanza, non ancora inaugurata, ha fatto già due servizi, e Lorenzo ne è stato l’autista.

I prossimi passi da fare sono quelli per formare la comunità dei volontari: autisti, semi-infermieri, telefonisti, ecc. Grazie a Dio si è fatta avanti una associazione che raggruppa vari giovani del Guaricano, con desiderio di dare una mano. Le cose sono in via di definizione, e con l’aiuto di Dio e la vostra preghiera presto l’ambulanza sarà un servizio disponibile per tutti!

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Vi ho parlato poco delle suore. Attualmente sono in quattro.

Suor Modesta è adessa la più vecchia di permanenza nella missione: è arrivata sei anni fa insieme a me e a don Lorenzo. Svolge il suo lavoro nella scuola, insegnando religione nel turno del mattino. Lavora parecchio anche in casa, soprattutto facendo la grande spesa settimanale per la comunità. Inoltre porta avanti il Circolo Vocazionale della Parrocchia, e accompagna vari gruppi di giovani. Suor Modesta è così un punto di riferimento bello della vita di Santa Margarita.

Suor Blessila, in missione da tre anni, è arrivata insieme a Franco. Infermiera professionale, svolge la sua attività nel Dispensario Medico, dove passa le mattinate nella Farmacia e a contatto con il personale medico e paramedico. Silenziosa, lavoratrice, con i suoi scherzi rallegra la vita di casa.

Suor Cristina: di lei già vi ho detto che in aprile è arrivata e ha fatto la sua prima professione religiosa. I tre anni di formazione in Italia l’hanno irrobustita nella preparazione teologica, e la giovane età le rende facile dare la sua testimonianza di amore al Signore e di consacrazione a lui. Attualmente si dedica soprattutto allo studio della pedagogia nell’Università Cattolica di Santo Domingo, dove si prepara per il futuro lavoro nella nostra scuola.

Ultima arrivata, suor Serafina è una donna matura. Indiana, del Kerala (India) come Modesta e Blessila, porta la sua esperienza e la sua preparazione come infermiera. Svolge la funzione di superiora della comunità, e lavora nel Consultorio insieme a suor Blessila. Finora ha un po’ di difficoltà con la lingua (da pochi mesi è arrivata direttamente dall’India), ma la buona volontà è tanta e non tarderà a capire e farsi capire dai dominicani.

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Volevo fare un piccolo resoconto, mi è venuto più lungo del previsto. Ve ne chiedo scusa. Ma sento che in questa maniera mi comincio a “sdebitare” con tanti fratelli e sorelle che hanno sentito come propria, perché di tutta la comunità diocesana genovese, la Missione del Guaricano.

Come avete potuto leggere, l’amore di Dio mette le ali alla carità. Dove dei cuori amano insieme a Cristo, sbocciano i fiori e nascono i miracoli. Quando l’evangelizzazione accompagna la promozione umana, i cuori si aprono a Cristo e le famiglie e le persone guariscono da cancrene pericolose. Gesù è l’unica salvezza, e con il vostro aiuto ci sforziamo di portarlo a tutti. Sappiamo che anche voi, nella nostra amata Genova, vi sentite impegnati per realizzare questo compito meraviglioso. Con l’aiuto di Dio, tutti cerchiamo di portare avanti quest’opera, certi delle parole di Gesù: “Andate e annunciate il Vangelo a ogni creatura. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28,16).

Grazie! Grazie di cuore, a tutti!

È stato molto bello! Wendy e Danielito hanno presentato i loro temi in maniera molto semplice e concreta.

Il personale c’era tutto: mancava solo Victor, il maestro evangelico, che da quando è iniziato l’anno nuovo si è messo in testa che se non ne ha voglia non viene a scuola.

Un grazie grande al Signore e a tutti quelli che ci hanno accompagnato con la preghiera!!!

Avremo il ritiro della scuola serale, stasera, dalle 6 e mezza alle 9.

Vi chiedo una preghiera!

Lo daranno Wendy e Danielito, che sono la coppia che ci ha aiutato per un anno a far partire la pastorale del SINE.

10:21 pm

A comprare…

La giornata di oggi me l’ho passata comprando i prezzi dei pc che finanziamo ai professori della scuola.

Visto che la spesa generale si aggirava sui 250,000 pesos (circa 11,600 euro) non mi sono fidato a mandare qualcuno.

Il risultato è che ho dovuto perderci un sacco di tempo, perché dei pezzi non me li stavano dando come li chiedevo, e ho dovuto darli indietro e cambiarli, ecc.

Risultato: tre ore stamattina e due ore oggi pomeriggi.

Per lunedì mi rimane da comprare le stampanti.

Con il fondo prestiti della parrocchia abbiamo finanziato la compra di computer per i maestri della scuola.

L’occasione è venuta perché il Ministero dell’Educazione ha lanciato un’iniziativa analoga, ma ci siamo resi conto che nonostante lo stato regali 5,000 pesos (un computer costa adesso al dettaglio sui 25,000), con il finanziamento a tre anni il costo era molto superiore a quello che sarebbe costato comprando noi all’ingrosso e mettendo insieme i pezzi.

Di fatto il computer gli viene a costare a questa maniera 16,000 pesos, più quasi 1,000 di contributo spese del fondo, più 500 che gli prende un professore per metterglieli insieme, installargli il software, e stare dietro alla garanzia (se un pezzo si rompe bisogna andare da chi l’ha venduto per la riparazione o il cambio).

In tutto sui 17,500 pesos (circa 625 dollari, 480 euro), che pagheranno in 24 mesi.

Beh, sono contento che gli facciamo risparmiare un po’ di soldi. Ultimamente, gli stipendi dello stato sono letteralmente da fame. Un professore laureato che lavora mattina e pomeriggio guadagna 11,000 pesos al mese (circa 393 dollari, 303 euro).

La scoperta a cui mi riferisco qualche giorno fa nel contributo Scoperta! del 9 di questo mese è stata un abbaglio.

Ho parlato con il ferraio, e mi ha fatto vedere che non è vero che le serrature si incantano se montate al contrario.

Meglio! Avanziamo di fare un lavoraccio inutile!

Stando qui bisogna imparare a capirsene di tutto.

Una cosa di cui non sapevo niente erano i filtranti: buchi che si fanno nel terreno, incamiciati con tubi di 8″ di diametro, perché l’acqua piovana che non si può far uscire da un terreno in orizzontale se ne vada nel sottosuolo.

Ne abbiamo fatto uno nel 2001 nel nuovo terreno della scuola, perché è più basso del livello della strada, e ci si è già tappato due volte.

Stamattina l’abbiamo scoperchiato, e abbiamo dovuto constatare che è pieno di fango. Sto quindi cercando un’appostito camion (ci sono molte ditte che fanno questi lavori) per stapparlo un’altra volta. Ci costerà sui 4-5,000 pesos (circa 125 euro).

Dobbiamo però anche inventarci un sistema perché non si tappi più tanto alla svelta.

Se il Signore ci aiuta tra pochi giorni dovremmo avere un laboratorio di scienze per il liceo.

Sembra che ce lo fornisca un programma che si chiama forciencia (per la scienza) del ministero dell’educazione.

Ho parlato stamattina con l’incaricata del programma, e sembra che ci farebbe avere un laboratorio messo insieme a partire da pezzi appartenenti a laboratori che non si potevano consegnare interi perché gli mancava o si era rotto qualcosa.

Oggi pomeriggio devo fare la richiesta e mandarla subito.

L’incaricata mi ha detto che qualche settimana fa era stata nella nostra parrocchia per una messa di una defunta, e che era stata ben impressionata.

Il Signore fa bene le cose!

Mattina e pomeriggio abbiamo avuto il ritiro di avvento per tutto il personale della scuola: direzione, maestri, bidelle, portieri. C’erano tutta la primaria e il liceo. Con la serale lo faremo un altro momento.

L’abbiamo dato io (il primo tema del mattino) e Joseín, un uomo della parrocchia di Constanza, gli altri tre.

Abbiamo messo a fuoco sia di mattino che di pomeriggio prima il carattere generale del tempo liturgico, e poi un aspetto particolare.

I temi ci sono venuti proprio belli, si vedeva il gusto nelle facce di tutti.

C’è stato anche un momento in cui ci siamo scambiati un abbraccio pieno di affetto.

Questo ritiro è stato un grande dono del Signore per noi!

9:05 pm

Scoperta!

Oggi ho scoperto che la metà delle serrature saldate alle porte della scuola è montata alla maniera sbagliata.

Le serrature in questione sono delle Yale italiane, che le vendono in due versioni, per porte che si aprono a destra e per porte che si aprono a sinistra. In soldoni la metà delle serrature sono sbagliate, e quindi sono messe a testa in giù.

Conseguenza: ogni tanto si incantano, e oltre al fastidio di non poter entrare bisogna chiamare il fabbro, il quale con tutta probabibilità non conosce il particolare dei due tipi di serrature.

Mi sono accorto del problema perché ho comprato 8 serrature per le nuove porte dell’ultimo piano costruito, e dal ferramenta mi hanno spiegato la cosa. Ho potuto comprovare subito che la serratura messa a testa in giù si incanta una volta su dieci.

Adesso devo vedere come risolvere il problema…

9:29 pm

Giornata bella!

La giornata di oggi è stata bella:

– Abbiamo potuto parlare e capirci con i professori sull’ora in più che dovevano coprire.

– Abbiamo fatto la riunione con la Associazione di Genitori del Liceo sull’idea dei corsi di Linux.

– Abbiamo visitato la Fondazione Codice Aperto, e sia i tre studenti che il papà che è venuto sono rimasti entusiasti.

– Di pomeriggio nella riunione degli Animatori di Comunità di Base abbiamo lanciato la nuova serie di incontro sulla non violenza.

– Sono stato al novenario della mamma di Féliz, un giovane che prima di “sposarsi” era nel gruppo giovani di Jacagua, e che adesso si sta riavvicinando.

– Infine sono stato alla Celebrazione ella parola del Mercadito (settore Emmaus), dove ho avuto la possibilità di esortar tutti a viverla come un momento per avvicinare le persone alla chiesa.

– Dopo mangiato, ho lavorato una mezz’oretta sull’articolo Liguria di Wikipedia.

Stamattina con una rappresentanza di studenti e genitori siamo andati a visitare la Fondazione Codice Aperto, che offre corsi e possibilità di pratica su computer equipaggiati con linux.

Un 20-30 studenti selezionati faranno un corso di 200 ore che li portarà a essere dei piccoli amministratori di sistema.

Il direttore della Fondazione ha detto loro che potranno trovare lavoro ben pagato, in Codetel o un’altra impresa grande, ancora prima di uscire dal Liceo.

Se la cosa va in porto, sarà bellissimo!

Le nozze di Kenia sono state veramente belle!

C’erano le due famiglie, c’erano molti della parrocchia, soprattutto per l’amicizia con Dany, sua mamma.

C’era parecchia gente della scuola, perché Kenia è segretaria del nostro liceo.

E c’erano vari giovani della parrocchia dell’Amparo, da dove viene Robinson, il fortunato.

In più, c’era una rappresentanza di Constanza, soprattutto amici di Dany.

Kenia e Robinson sono la primera coppia che mette in pratica il consiglio che do a tutti quelli che si sposano, di impararsi a memoria le parole del consentimiento matrimoniale, e di dirle guardandosi negli occhi. È stato veramente bello.

Commovente è stata anche la presenza del papà di Kenia, che lei non vedeva da parecchio perché si è separato da Dany parecchi anni fa.

Insomma, è stata una festa molto bella. Grazie, Signore!

Stasera ho dovuto alzare la voce con un maestro evangelico della scuola serale, perché si rifiutava di fare lezione della sua materia in una classe.

Fino ad adesso aveva le seste, le settime e le ottave. Per un cambio che si è fatto deve fare adesso lo stesso numero di ore totali, però ripartite anche con una quinta.

Ha cominciato a dire che non ci va in quinta, perché non sa la matematica di quinta. Poi ha detto che non ci va perché non ci sono libri per fare lezione in quinta. E alla fine ha detto che non può salire al secondo piano, dove c’è la quinta, perché gli fa male una gamba.

Lí ho volutamente alzato la voce, perché mi sembrava che stesse prendendo in giro.

È lo stesso maestro evangelico che in giugno mi aveva messo i voti in perfetto ordine nelle caselline di metà studenti: nel registro si vedevano serie numeriche perfette: 70 71 72 73 74 75. Poi in un’altra fila 77 78 79 80 81 82. E così via.

Non ha mai voluto ammettere che fosse una cosa intenzionale, ha sempre detto che gli erano usciti così per casualità. Mi ero sentito troppo preso in giro anche quella volta.

Stamattina è venuto a parlare Wilson, abbiamo da definire il discorso dei soldi che deve lasciare per pagare i sostituti che hanno lavorato per lui i due mesi che non è venuto a lavorare.

Sta cercando tutte le scuse per non tirare fuori i soldi, o meglio, per non dover pagare più di tanto.

Fa abbastanza compassione.

Miguel, che era lì con noi, non ha fatto gran ché per sostenere la posizione che io sostenevo. Mi ha fatto abbastanza rabbia, e gliel’ho detto. Mi sembra di capire che cercerà di riparare parlando a tu per tu con Wilson. Staremo a vedere.

Ho potuto entrare in contatto con degli studenti di ingegneria di sistemi (informatica), che sono disposti a insegnare qualcosa di più ai ragazzi del nostro liceo, e in maniera gratuita!

Ho parlato con uno di loro, mi deve mettere in contatto con il fratello!

Farò anche un’iscrizione collettiva del liceo a una fondazione che cerca di far crescere la conoscenza di linux. Spero che gli studenti approfittino la possibilità dei corsi di formazione che la fondazione offre.

Oggi c’era un’assamblea del sindacato dei maestri, nessuno di loro è venuto a scuola, e si sono preoccupati di spiegare bene ai ragazzi che non venissero neanche loro.

Mi sono arrabbiato con Miguel perché me l’ha detto ieri pomeriggio alle 4, nonostante i fatto che lo sapesse dal primo mattino.

Sapendolo, si poteva fare qualcosa per evitare che si perdesse del tutto il giorno di scuola.

Questo pomeriggio le celebrazioni sono state ben animate.

Su di una pedana costruita per l’occasione si sono avvicendati gruppi di studenti e classi intere, con recite, canti e poesie.

Un canto fatto da una classe era stato composto appositamente da Matilde, la nostra vice direttrice. Un canto molto bello, che esprime i valori che cerchiamo di trasmettere nel nostro centro educativo.

L’associazione dei genitori, che ha collaborato attivamente nei preparativi, ha ringraziato, commossa, tutti gli studenti e tutte le famiglie.

Non poteva mancare la merenda per tutti, e la “torta dei 10 anni”, che tutto il personale ha mangiato con gran piacere.

Con le molte foto che ho potuto scattare farò presto un CD, che spero possa arrivare anche a voi!

È stata abbastanza movimentata. I più di 500 studenti che sono venuti non era facile tenerli a bada. Hanno concelebrato anche Franco e Lorenzo, e mi hanno fatto un piacere dell’anima.

Di altri direttori sono venuti Pablo Sosa, di Guaricano Adentro, Jackelín, della Peña Gómez, Esperanza del Colegio Nouel, Elena Santana del Virginia, e c’era anche una rappresentanza della scuola María Muñoz. Non ha potuto venire il direttore del distretto, purtroppo.

Dopo la Messa abbiamo consegnato una targa di riconoscimento a ognuno dei “fondatori”: maestri e altro personale che ha lavorato nella scuola dal principio: don Lino e suor Marina, chiaramente assenti, Matilde, vicedirettrice, María de Paula, Doris, Nidia, Loraida, Rufina, Virgina, maestre; Biemba, bidella, e Máximo, portiere.

La cosa più bella sono state le lacrime di Biemba, dettate dalla forte commozione.

Don Lino ci ha inviato una lettera, e così anche suor Marina, le abbiamo lette nella Messa.

Dopo l’atto formale, il brindisi, con la torta per tutti.

Oggi pomeriggio taglieremo la torta speciale del anniversario, ci saranno alcuni numeri preparati dagli studenti, e tutti potranno visitare la mostra dei lavoretti degli studenti.

Nella scuola c’è un bel fermento: stiamo vivendo la settimana del decimo anniversario.

Tutti i giorni di questa settimana, all’inizio delle lezioni, c’è stata la presentazione di qualcosa di bello: canzoni, balli, recite, la storia della scuola, ecc.

Stamattina mi sono goduto le recite dei ragazzi. Le più interessanti erano quelle che mostravano le conseguenze del mettersi nel mondo della droga. I ragazzi hanno realizzato perfettamente le scene degli spacciatori, e dei poliziotti che li mettono in carcere.

Lunedì avremo la Messa, un atto di commemorazione, e una esposizione di lavori degli studenti.

Abbiamo invitato parecchia gente: le scuole e le parrocchie vicini, le autorità, altri preti, ecc.

Ci sarà, come in tutti i compleanni che si rispettino, una torta, e sarà fatta a forma di scuola.

Stanno lavorando tutti moltissimo. Io mi sono deciso a realizzare un cd con foto di tutti gli studenti. Ho già fatto un bel po’ di foto stamattina, e adesso vado a continuare.

Ieri ho potuto andare con il prof. Wilson al Distretto Scolastico per chiarire la sua situazione, e qualcosa si è risolto.

Wilson è il professore di ginnastica che quando c’è stato il cambio di governo si è cercato un’altro lavoro, pagato meglio, e per due mesi non è venuto a lavorare a scuola. Chiaramente non si è fatto vivo.

Adesso ha lasciato il turno del mattino. Bene da una parte, perché la faccenda è più chiara, meno bene dall’altra perché abbiamo perso un maestro pagato dallo stato, e dovremo cercare qualcuno e pagarcelo.

Tra l’altro il direttore del Distretto vuole mandarci gente del suo partito, che gli hanno fatto la campagna e deve premiarli. Spero di non doverlo accettare, perché sono sempre situazioni difficili da gestire.

Rimane da chiarire il caso di Carlos, un altro maestro che lavora per il governo da un’altra parte. Si è fatto vivo, dopo tre mesi, ma adesso deve corrispondere economicamente, pagando chi lo ha sostituito. E non sembra averne tanta voglia. Soldi per me, grane per te.

Primo grande incontro di formazione con i genitori dei nostri studenti della primaria.

In ogni classe ho visto un 50% dei genitori. In maggioranza madri, ma in qualche classe c’erano 2/3 padri.

Il tema è stato preso da un materiale preparato dalla pastorale familiare nazionale: sono 5 temi sulle problematiche della famiglia. Il primo verteva sul dialogo, il secondo sarà sulla importanza di essere critici con la TV, e così via.

I maestri mi sono sembrati tutti all’altezza del loro compito. Ho anche approfittato le visite che ho fatto loro per valorizzare davanti ai genitori il loro lavoro e il loro impegno.

Dopo l’incontro, abbiamo raccolto le prime impressioni:

  • In varie classi i genitori hanno chiesto che si facesse qualche incontro di domenica, in maniera che si possano riunire entrambi i genitori.
  • Tutti hanno notato la prevalenza delle madri: si è pensato che ogni maestro dovrà fare il possibile per invitare più direttamente i padri che hanno una reale possibilità di partecipare.
  • Tutti i genitori sono stati contenti del tema. Tutti hanno parlato della loro esperienza, molto simile agli esempi che riportava il tema. Vari genitori hanno espresso che si impegnano a migliorare questo o quell’aspetto della loro relazione di coppia e coi figli

Ascoltando i racconti dei maestri mi sono commosso. Ho sentito un momento di vera felicità.

Il Sindaco ci ha ricevuti. Sono andato con due maestri e la presidente dell’Associazione dei genitori. Abbiamo dovuto fare anticamera per tre ore (all’aperto!), ma alla fine, dopo varie lamentele per il fatto dell’attesa così lunga, siamo entrati.

Siamo andati per chiedere di asfaltarci il cortile della scuola, che è tutto polvere, e che sta rendendo invivibile dare lezione. I maestri stavano per mettersi in sciopero.

Il Sindaco ci ha detto che entro 15 giorni sarà asfaltato.

Speriamo bene! e continuiamo a pregare!

Oggi andiamo dal Sindaco con una commissione della scuola, per chiedere che ci asfaltino il cortile.

Da un po’ di tempo la polvere del cortile è diventata insopportabile, e i professori minacciano di far sciopero se non si mette a posto.

Abiertos.org è una fondazione dominicana che promuove l’uso di Linux.

Ho incontrato stamattina il suo fondatore, Antonio Perpiñan, che mi ha fatto abbastanza una buona impressione.

Abbiamo parlato della possibilità che insegnamo ai ragazzi della nostra scuola a programmare con linux, magari cominciando con php.

Mi sembra che la cosa sia fattibile, perlomeno aspettando qualche settimana.

Se la cosa va in porto, si dovrebbero aprire belle prospettive di lavoro.

2:23 pm

Auguri!

Oggi è una ricorrenza felice per Nidia, la direttrice docente del liceo, che festeggia il suo compleanno.

I professori che lavorano con lei le hanno fatto una spaghettata sorpresa a mezzogiorno.

Negli ultimi anni Nidia ha fatto un cammino di chiesa molto bello: si è sposata, ha imparato e accettarsi un po’ di più con i suoi difetti, ha fatto il ritiro di evangelizzazione, ha iniziato il lavoro della visita casa per casa, ed è coordinatrice di 7/8 altri visitatori. Tre mesi fa l’ho chiamata a fare il corso per i futuri ministri, cosa che l’ha fatta contentissima.

Oggi sono anche 6 anni che io, Lorenzo e Modesta siamo arrivati a Santo Domingo.

Quanto tempo, quante avventure, quante soddisfazioni. Parecchie prove, pure, ma superate, con l’aiuto del Signore. Grazie!

Ho ripreso stamattina le lezioni di teologia ai maestri della scuola.

Oggi gli ho parlato della Bibbia come libro di fede della chiesa, che si legge con la chiesa e nella comunione della chiesa.

Molto interessante il dibattito breve che è seguito, dove qualcuno ha espresso la sua soddisfazione per vederci chiaro nella questione, e altri hanno chiesto chiarimenti in riferimento all’agire della chiesa lungo i secoli.

Mi ha molto soddisfatto questa lezione, e mi rendo conto che è importante che continui con il giusto ritmo tutti i mesi.

Oltre ai libretti di risparmio con interesse sto pensando se si può fare una cooperativa di risparmio e prestiti.

La proporrei solo ai dipendenti della scuola, e la regola fondamentale sarebbe che si può ricevere un prestito solo se si ha un risparmio di almeno la metà.

Ho scritto le idee in un documento che sta passando in mano alle persone, sembra che i commenti siano positivi.

Sto vedendo come fare per non teneri nella scuola serale, continuiamo ad avere problemi con loro.

Victor, per esempio, quando ieri sera gli ho chiesto perché non si è presentato a scuola venerdì, mi ha risposto che sua moglie che è incinta non stava bene. Va bene, gli dico io, ma perché non hai avvisato per telefono? La risposta: “Mi creda, in quattro anni che lavoro qui non mi sono ancora deciso a scrivermelo questo numero di telefono, perché non risco a trovare la voglia di scrivermelo…”

Mi ha fatto cadere le braccia. Tanto più che l’ha detto con un sorriso sottile sulle labbra. L’ho trovata una risposta di cattivo gusto. Non so se era per prendere in giro, o per dire non rompetemi le scatole.

Sta di fatto che non possiamo continuare così, appena posso se ne va anche lui.

In ambito scolastico Margarita continua a dare problemi. C’è stata la settimana scorsa l’elezione dei delegati di Guaricano della cooperativa dei maestri, e lei era tra quelli che si presentavano con la lista legata al PRD.

Hanno perso, perché hanno sfondato di brutto la lista del PLD, e Margarita ha fatto abbastanza baccano e ha gridato ai brogli.

Mamma mia, sono contento di non averla più nella scuola!

Ho di nuovo messo a disposizione del Distretto suo marito, Pedro, devono averlo mandato in una scuola mezza scomoda per lui. Ma non credo se la sia presa, gli andava bene qualunque cosa purché lo togliessero dalla nostra scuola.

Oggi niente di speciale. In mattinata ho riarrangiato l’orario della scuola che aveva un problemino, e sono andato a portare ad aggiustare un UPS.

Ho dovuto passare tre ore nella scuola serale per organizzare un po’ meglio qualche faccenda di orario dei professori e lista degli studenti.

Purtroppo è difficile trovare qua persone capaci di organizzare. Germania, la coordinatrice, è una donna dolce e capace, ma abbastanza fiacca. Avrebbe bisogno di trovare un po’ più di verve, soprattutto con i maestri. A volte dà l’idea di aver paura di loro.

Stamattina non ho fatto niente di trascendentale: ho dovuto controllare un UPS che non funzionava; abbiamo rigenerato (automaticamente) l’orario della scuola che aveva dei piccoli problemi, ho visto una persona che ha chiesto un prestito del nostro fondo.

Mi è arrivato mezzogiorno senza accorgermene.

Ahh… prima di tutto questo ho impostato un lavoro per la segretaria della parrocchia, per cominciare a preparare gli elenchi dei giovani e adulti del catechismo.

Con il collegio avevamo un po’ di soldi che non prevedevamo usare a breve termine, e così ho aperto un certificato di deposito del governo, per 300,000 pesos (circa 7,500 euro), a tre mesi: stanno dando un interesse del 29% annuale!!!!

Pochi mesi fa davano addirittura il 35%, ma c’era un’inflazione alta, sul 70% annuale.

Adesso l’inflazione sembra si sia fermata, qualche prezzo sta addirittura scendendo, insieme al dollaro che scende, e quindi quel 29% è un guadagno praticamente netto.

11:35 am

Graduazione

Oggi pomeriggio hanno fatto la cerimonia di graduazione i ragazzi che sono usciti dal nostro liceo l’anno passato.

Qui la graduazione si fa in stile americano, e ci tengono molto, e ci spendono molti soldi.

Si fa una cerimonia formalissima, nel collegio o in una sala (noi l’abbiamo fatta nel salone della scuola), e poi vanno in discoteca a festeggiare.

La cerimonia del pomeriggio prevede discorsi del direttore, del rappresentante degli studenti, consegna dei diplomi a tutti e di targhe di ricononoscimento agli studenti migliori e ai professori più impegnati.

È stato bello, anche se, per ragioni di soldi, vari non hanno potuto partecipare.

Sto cercando disperatamente di trovare qualche maestro di altre scuole che voglia cambiare con i nostri maestri evangelici della scuola serale, ma non è facile: o che il candidato sostituto dice di sì e poi ci ripensa, o che il direttore dell’altra scuola non è d’accordo, o che il direttore del distretto storce il naso…

Il fatto è che tutti sanno che se qualcuno accetta che un maestro se ne vada dalla sua scuola è perché non è un gran maestro…

E in più c’è il fatto che la nostra scuola mediamente lavora più delle altre, come orario, e come ore di lezione che non si perdono. Inoltre i sostituti li scegliamo noi, e non il maestro che si assenta, mentre che da tutte le altre parti un maestro che ha da fare una diligenza o che non ha voglia di andare a lavorare manda magari un figlio liceale e non c’è nessun problema.

Stasera abbiamo fatto la messa con i nostri studenti che hanno finito la quarta liceo (qui la quarta è l’ultimo anno).

Sabato faremo la cerimonia della “graduazione”, che qui, come negli Stati Uniti, è vissuta con emozione, e alla quale si dedicano grandi energie e grandi quantità di soldi.

Casualmente, i questa classe i tre studenti migliori sono tutti e tre avventisti.

E di fatto hanno già chiesto di fare la cerimonia della graduazione non alle 4, come previsto, ma più tardir, perché per loro il sabato non si può fare niente. Cosa che purtroppo non gli si è potuto concedere perché in parrocchia abbiamo altri programmi per la sera.

Nella omelia ho “intervistato” vari ragazzi sul vangelo, che era quello dei 10 lebbrosi, e hanno fatto delle osservazioni molto azzeccate. Bravi!

Alla fine, sia io che Nidia, la direttrice docente, li abbiamo esortati a vivere la loro vita dando il meglio di sé, e con uno stile di servizio che non si perda mai.

Da parte loro, i ragazzi hanno ringraziato il Signore e tutta l’equipe del collegio, contenti per essere arrivati in fondo ai loro studi liceali.

Non ho mancato di far notare che il lavoro che è stato fatto con loro è stato possibile grazie a tanti aiuti che ci sono venuti da Genova. E Guaricano deve sentire il dovere e la gioia di rendere possibili sogni di altre persone.

9:24 pm

Nuova direttiva

Con la nuova direttiva dell’Associazione dei Genitori della scuola avevamo stamattina la prima riunione. Risultato: di 12 si sono presentati solo 6, la metà. E dire che c’eravamo messi d’accordo il giorno stesso dell’assemblea, e tutti erano lì quando abbiamo fissato questa riunione.

Così abbiamo rimandato a martedì prossimo.

9:21 pm

Wilson e Carlo

Chi sono questi due signori? sono due maestri della nostra scuola, i quali hanno fatto la campagna elettorale del PLD, il partito che ha vinto le elezioni, e quindi adesso il partito gli ha dato un lavoro un po’ più remunerativo.

Risultato: non vengono più a lavorare a scuola.

Con Wilson, che fa educazione fisica, abbiamo parlato un po’ di volte, ma lui ha sempre detto che avrebbe cambiato il turno mattutino con il serale, e che di pomeriggio avrebbe continuato uguale. Invece, da 15 giorni non si vede neppure di pomeriggio. È stato richiamato formalmente, per iscritto, ma non si è ancora presentato.

Carlos, al contrario, è dal 17 di agosto che non lo vedo. Non si è preoccupato di mandare una comunicazione, di chiedere scusa, di preoccuparsi di chi fa scuola ai bambini che aveva lui…. sembra che tutto questo non gli interessi. È abbastanza triste. Tanti discorsi di essere maestri “per vocazione”, che praticamente tutti i maestri fanno, ma in realtà appena arriva qualcosa di meglio economicamente, la vocazione va a farsi benedire.

Mi sento abbastanza disilluso da questa vicenda. Mi conforta il fatto che nel prossimo cambio di governo, tra quattro anni, sicuramente non sarò più qui a farmi del sangue marcio.

Stiamo facendo il cambio di turno di alcuni bambini, che per errore sono stati messi in classi dove tutti gli altri o sono molto più grandi o molto più piccoli.

Abbiamo anche dovuto sopprimere temporaneamente una classe di asilo perché ci sono venuti meno, dietro al cambio di governo, tre maestri.

L’abbiamo fatta stamattina. Buona la partecipazione: circa 500. Contando che abbiamo 1050 studenti nella primaria, e che la stima del numero di fratelli per famiglia è circa 1.6, risulta che sono venute il 75% delle famiglie!

In verità qualche maestro ha minacciato i suoi studenti che se il papà o la mamma non fossero venuti, l’avremmo espulsi. Di fatto ha funzionato abbastanza.

Abbiamo approfittato anche per eleggere la nuova direttiva dell’associazione dei genitori: 5 membri “vecchi”, e 8 nuovi: sembrano tutti desiderosi di lavorare. Bene! e avanti!

Domani avremo la assemblea dei genitori della scuola primaria, dove daremo una serie di informazioni alle famiglie, e dove rieleggeremo la Associazione di Genitori della scuola.

Dei 12 che abbiamo eletto l’anno scorso, solo 8 sono arrivati a fine anno, gli altri si sono persi per strada.

Di quegli 8, 6 sono disposti a continuare anche quest’anno, dovremo quindi chiedere a altri 6 genitori – volontari o indicati da altri genitori – di darci una mano assumendo questo servizio.

Una preghiera perché si possa fare tutto serenamente.

La settimana scorsa il distretto scolastico mi ha mandato indietro i maestri che se ne sono andati. Tutti e tre sono inquieti, voglio andarsene, disobbediscono, fanno gli strani…

Appena le nuove autorità si stabilizzano bene torno a mandare via Pedro, il marito di Margarita.

Per gli altri tre, che sono evangelici, invece, devo trovare qualcuno che accetti di fare cambio con loro.

Con il nuovo anno scolastico abbiamo aumentato gli stipendi dei professori del liceo: un 37%. È ben al di sotto dell’inflazione reale dell’ultimo anno (un 100%), ma ben al di sopra di tutti gli aumenti che sono stati fatti dalle industrie e dal governo.

La quota mensile delle famiglie è aumentata pure, ma in proporzione minore.

Inoltre, una parte delle famiglie non pagano per le adozioni a distanza che molti fratelli e sorelle di Genova fanno. Altre famiglie, meno povere, pagano solo la metà, e anche questo si copre con aiuti che ci vengono da Genova.

Ho scoperto stamattina che nelle classi della scuola le età sono molto mischiate: bambini di 10 anni sono insieme a ragazzotti di 14!

Devo mettermi lì oggi o domani con la segretaria per mettere a posto le cose!

Stamattina ci siamo riuniti con la direttiva, per preparare la assemblea generale dei genitori, che sarà la settimana prossima.

Daremo l’annuncio dei libri prestati (chiederemo un contributo di 50 pesos per libro – un libro ne costa sui 500), ci sarà la relazione finanziaria dell’anno scorso e il bilancio preventivo di quest’anno.

Inoltre la direttiva uscente farà un resoconto di quello che ha fatto, e si eleggerà la nuova.

Comincia stasera, ci porto 8 studenti del nostro liceo. Domani proietteranno un piccolo video dove parliamo del nostro laboratorio di informatica attrezzato con linux e LTSP (Linux Terminal Server Project).

Come sempre, quando faccio un giorno di vacanza, al ritorno il lavoro è doppio. Ho dovuto mettere a posto una serie di cose urgenti.

Abbiamo ordinato il primo lotto di libri per il liceo, la spesa è per adesso di 5,000 dollari.

Provo a scrivere qualche impressione a ruota libera.

Anzitutto quello che ha colpito a me e alla nostra gente è stata la semplicità con cui l’arcivescovo si è presentato e ha vissuto con noi. Non capita tutti i giorni e non è abituale vivere gomito a gomito con il proprio vescovo, e inconsciamente forse avevamo paura che… Invece, il mangiare insieme, il prendere insieme il caffé, il cercare di ripararci insieme da una pioggia arrivata improvvisamente in un momento in cui non avevamo ombrello: tutto questo ci ha fatti sentire fratelli, impegnati nello stesso meraviglioso lavoro dell’evangelizzazione. Ci è sembrato di rivivere i tempi degli Atti degli Apostoli, gomito a gomito con san Paolo, con Timoteo, con Tito, apostoli di carne, uomini come noi.

E questa percezione non è stata solo nostra: anche la gente ha vissuto questa visita come dono vero, un dono del Signore. Nell’incontro con la seconda liceo della nostra scuola, il cardinale si é intrattenuto con la scolaresca una mezz’oretta, soprattutto rispondendo alle loro domande. Le domande vertevano sulla vocazione del cardinale, e sul dubbio che la sua famiglia non l’avesse aiutato a continuare il cammino del seminario. Però la cosa più significativa è stato quando gli hanno chiesto come si articola la sua giornata di vescovo. E al sentire dei molteplici impegni e delle incombenze giornaliere, raccontate con tanta semplicità, i cuori dei ragazzi si sono sciolti. Alla fine Yohanna ha espresso i sentimenti di tutti dicendo: “Sappiamo che lei se ne deve andare, ma ci sarebbe piaciuto che questo incontro non terminasse mai!”.

Invece, durante l’incontro con gli animatori di comunità di Santa Margarita il cardinale ha potuto ascoltare i dettagli del piano pastorale della parrocchia di Santa Margarita. E non dal sottoscritto, che era in casa con la febbre, ma dagli stessi animatori e ministri che lo portano avanti nelle realtà vive dei settori. Comunità Ecclesiali di base, Ritiro di evangelizzazione, Cammini di fede di approfondimento, Comunità apostoliche, catechesi, visita casa per casa… A sera il cardinale ha commentato: “Magari si potesse realizzare un lavoro così articolato e capillare anche in tutte le parrocchie di Genova!”.

Un pomeriggio il cardinale ha visitato alcuni settori di Santa Margarita. Nelle Comunità Ecclesiali di Base c’era fermento e attesa. La comunicazione è stata immediata. Qualcuno ha avuto il coraggio di esprimere una paura: non sarà che la visita del vescovo di Genova è per portarsi via i preti? Il sorriso e la risposta franca del cardinale hanno dissipato ogni dubbio.

La prima domenica, la Messa a Santa Margarita è stata in sordina. Non per il cardinale, che ha presieduto e fatto l’omelia con una ottima comunicativa, ma per la pioggia, che cadendo a dirotto mezz’ora prima della Messa ha spinto molti a starsene in casa.

Il giorno della partenza, l’ultima Messa nel nuovo consultorio. La gente era veramente tanta, venuta espressamente per la “despedida” del cardinale. Mons. Bertone ha ricevuto uno splendido regalo dalle comunità: una bandiera dominicana, simbolo veneratissimo in questo paese, e un piatto dipinto con le stesse insegne dominicane. Il cardinale ha sottolineato la fraternità grande che da 12 anni unisce Genova e il Guaricano, e che dai prossimi giorni sará espressa anche da quella bandiera esposta nella sala maggiore dell’arcivescovado. Un impegno reciproco, di comunione, amore e fraternità. Un applauso scrosciante si è prodotto spontaneamente!

Ieri sera, la nostra casa ci sembrava vuota. Per vari giorni si era riempita di un affetto particolare: l’amore del cuore del nostro pastore. L’arcivescovo se n’è andato con una promessa: tornerò nel 2006. La aspetteremo, eminenza, con il cuore in mano. ¡Hasta pronto!

Stamattina il cardinale si è incontrato con gli studenti di terza A del liceo. Molto immediato, sono piaciute molto le sue risposte quando gli hanno chiesto come è diventato prete e perché, e anche se la sua famiglia lo ha appoggiato nel cammino della vocazione.

È piaciuto moltissimo pure come lui ha raccontato la sua giornata-tipo di vescovo.

Alla fine una studente gli ha detto che era molto dispiaciuta che se ne andasse, e che avrebbe voluto che l’incontro non terminasse mai!

Tra una settimana ci sarà qui la Fiera del Open Source, patrocinata dall’Università Pontificia Madre e Maestra.

Saremo “presenti” anche noi, con la nostra scuola, attraverso un video che realizzarà tra pochi giorni la ditta Rubiera, della quale ci siamo avvalsi per installare il server linux con i 12 clienti leggeri: presenteranno il vantaggio che linux e l’Open Source danno dal punto di vista operativo ed economico soprattutto nelle situazioni di quartieri marginali come la nostra.

Tra pochi giorni compreremo i libri scolastici per il nostro liceo.

La Secretaría de Educación li dà gratis, ma la valutazione comune è che non valgono granché. Cosí compreemo i libri migliori che ci sono e li presteremo agli studenti, con la condizione che se li rovinano o li perdono li devono pagare.

Realisticamente si può pensare che un libro si possa prestare per 5 anni, poi termina praticamente il suo ciclo di vita utile.

Con cosa li compreremo? con i soldi che ci inviano gli Amici del Guaricano (adozioni a distanza). Investiremo 15,000.00 dollari, che beneficeranno a 250 studenti per 5 anni.

In termini analitici, equivale a dare 12 dollari all’anno a ognuno di questi studenti, ma non perché se li mangi o se li beva (come purtroppo avviene troppo spesso), il che non gli lascia niente per il suo futuro, ma per la sua formazione.

Bello, no!

È stato molto positivo: nel turno del mattino c’erano l’80% degli studenti (per informazione, molte scuole pubbliche appena hanno cominciato a iscrivere). Invece nel pomeriggio la presenza è stata più bassa, sul 50-60%.

I maestri sfoggiavano un’uniforme nuova, color blu, molto elegante. La maggior parte degli studenti pure inauguravano la maglietta e i pantaloni nuovi.l

Quello del primo giorno di scuola è un rito qui, tutti sentono che devono essere impeccabili.

Li abbiamo aiutati un po’ in questo, comprando e vendendo dei jeans discreti a un prezzo molto basso, e così le famiglie hanno potuto risparmiare varie decine di pesos sull’abbigliamento scolare!

Tutte le scuole del Guaricano si sono riunite, attraverso alcuni rappresentanti, in Santa Margarita, per la Messa di inizio anno scolastico e un piccolo atto di apertura.

La circostanza è stata eccezionale, perché la Messa è stata presieduta dal card. Bertone!

Dopo la Messa, il cardinale si è intrattenuto alcuni minuti a dialogare con il nuovo supervisore del Distretto Scolastico, Féliz Martínez.

2:47 am

Notte agitata

Sto passando una notte agitata. Mi sono svegliato con degli incubi sulla scuola e non riesco più a prendere sonno.

Mi voglio mettere nelle mani del Signore con tutti questi problemi di inizio di anno scolastico e di cambio di governo.

9:06 pm

Stanchezza

Abbastanza stanco, da qualche sera in qua. Preparare le cose per la venuta del vescovo, preparare la giornata di formazione dei catechisti, le beghe di inizio di anno scolastico con i professori che fanno le bizze e non vengono a scuola…

Speriamo che passi presto tutto questo…

Stamattina, in una riunione di 50 direttori di scuola, ha reso pubblico il nostro problema.

Fortunatamente i moderatori della riunione l’hanno interrotta e l’hanno mandata a sedersi.

Qualcuno ha anche abbozzato una specie di scuse nei miei confronti.

Stamattina l’abbiamo cominciato molto tardi (dopo le 10). Io non c’ero perché dovevo risolvere il problema dei professori che ancora non avevano ricevuto il loro assegno. E in più Teófilo, che dava il ritiro, è rimasto intapponato in città.

Comunque l’impatto è stato buono, grazie al Signore!

Oggi pomeriggio continuiamo!

Margarita, la ex direttore della nostra scuola serale, sta cominciando ad avere problemi con le nuove autorità. Il fatto che sia stata cambiata di scuola nella transizione di governo ha insospettito la gente che stavano pagando gli assegni e non le hanno voluto pagare.

Purtroppo oggi il governo ha pagato a tutto il personale di educazione. Il purtroppo si riferisce al fatto che hanno pagato a tutti i maestri bidelli ecc. uno per uno personalmente.

Come hanno fatto? Hanno convocato a tutto il personale del distretto (circa 50 scuole, per un totale di un migliaio di persone) in una scuola centrale, e hanno mandato due persone (sì, due!) a pagarli uno per uno.

Risultato: i tecnici che avrebbero pagato sono arrivati alle 10, e alle 7 di sera (senza nessuna pausa) avevano pagato sì o no due terzi del personale.

E l’altro terzo? una parte se ne sono andati scoraggiati, e gli altri sono rimasti fino alla fine. Alle 7 e mezza uno dei due tecnici ha decretato lo stop, per il pericolo che rappresentava un’operazione tanto delicata a realizzarla di sera. In reazione a questa decisione, una parte dei presenti ha cominciato a fare casino muovendo rumosoramente le sedie, altri sono andati alla porta e l’hanno chiusa accatastando mobili davanti a essa.

Io ho pensato bene andarmene, perché comunque ci si rendeva conto che non avrebbero continuato.

Quello che mi ha colpito più di tutto è stata la disorganizzazione: quelli che pagavano non erano in grado di ragionare e di pensare un metodo un po’ furbo per agilizzare le cose. In media a pagare una persona ci mettevano due minuti. Hanno chiesto a me e a qualche altro direttore che è del loro partito di aiutarli, e mi sono reso conto che si poteva fare molto più alla svelta. Ho anche cercato di spiegare il come a qualchedunaltro, ma senza successo. D’altronde la bolgia era grande, e attorno ai tavoli dove pagavamo c’erano ammontonate almeno30 persone per tavolo. Ho anche potuto gustare l’odore del sudore di parecchie persone!

Ho avuto la piccola soddisfazione di pagare alla tecnica distrettale che pagava me, e anche di pagare alla direttrice distrettale uscente. La quale non ha perso l’occasione di questa giornata triste per far conoscere la sua maleducazione: a un certo punto si è messa a dire a voce alta che quello che si faceva era una presa in giro, che quello era tutto meno il progresso tanto reclamizzato (il PLD ha fatto la campagna elettorale all’insegna del “torna il progresso”), che erano tutti buffoni, ecc. Triste, realmente, ancora di più della disorganizzazione con cui hanno mandato a consegnare i nostri assegni.

Alla fine della giornata mi sono rimasti 8 maestri che non sono stati pagati, e dovranno aspettare lunedì. La loro triste sorte è dovuta al fatto che i loro assegni escono in un’altra scuola, e non siamo riusciti a convincere quelli che pagavano che si potevano consegnare questi assegni senza nessun rischio di frode.

Alle 8 di sera sono arrivato a casa. Una meritata cena mi aspettava.

Visto che c’è già il nuovo governo, fanno il primo pagamento degli stipendi in una forma che permetta loro scoprire le frodi, tipo assegni di morti che continuano a essere emessi.

Così ci hanno convocato tutte le 50 scuole del distretto per l’una di pomeriggio.

Alle 3 non si era ancora visto nessuno di quelli che avrebbero dovuto pagare. Nel frattempo la bolgia cominciava a crescere: circa 1,000 tra professori, bidelli, ecc, tutti nel recinto della scuola.

Finalmente, alle 4 la notizia: il pagamento degli stipendi sarà domani.

Speriamo bene…

A scuola stanno lavorando sulla planificazione delle attività di Centro, cercando di tradurre in iniziative pratiche i propositi formulati ieri.