Il tradizionale pranzo natalizio del clero di Santo Domingo si è svolto anche quest’anno alla Escuela de Evangelización fondata dal padre Emiliano Tardiff. I preti presenti erano un’ottantina, e c’era il cardinal López Rodríguez e il vescovo ausiliare Pablo Cedano. Mancava stranamente il vicario generale, mons. Amancio Escapa, così come non si è visto il vescovo ausiliare emerito, mons. Arnaiz.

Lo svolgimento di questi momenti è abbastanza risaputo: si arriva e ci si gode un concerto dal vivo di musica cristiana con vari cantanti, dopodiché le parole di rito, che sono toccate al cardinale, e si finisce in gloria mangiando.

Il cardinale tra le altre cose ha menzionato il fatto che la missione genovese se ne sta andando, e ha ringraziato pubblicamente per l’opera svolta, facendo menzione di don Lino, don Giulio, don Franco, don Lorenzo e del sottoscritto.

Quando ha finito di parlare gli ho poi chiesto se ha già trovato chi sarebbe venuto a sostituirmi, ma la risposta è stata ancora negativa. In compenso con l’ausiliare ci siamo messi d’accordo per fare la consegna del mio mandato giovedì 3 gennaio alle sei di sera.

Naturalmente aspetto anche tutti voi. La vostra presenza sarà per me fonte di gioia!!!

Dopo un sacco di mesi ho in mano l’atto di donazione di un terreno destinato alla costruzione di un liceo e di un centro comunitario.

In realtà non è stato donato a noi, ma alla comunità, cioè al barrio, e la Chiesa Cattolica, concretamente attraverso la mia mediazione, l’ha ricevuto come garanzia che non sarà destinato a nient’altro che a ciò per cui è stato donato.

Adesso dobbiamo cercare di fare una cerimonia pubblica di consegna del terreno. Il Banco Nacional de la Vivienda, che è l’istituzione a partecipazione statale che l’ha donato, ha staccato questo terreno da un’area molto grande su cui sta costruendo un progetto abitazionale. È stato grazie alla mobilitazione della comunità che si è potuto ottenere questa donazione.

La mia soddisfazione di adesso è legata al fatto che un’altra istituzione statale, il CEA, che è l’ente proprietario della terra dello stato, un anno fa aveva lottizzato quel terreno e l’aveva donato a persone di Guaricano invischiate nella politica e appartenenti al partito del governo. Con in mano i loro atti di compra tali presunti proprietari si erano già messi al terreno e qualcuno stava cominciando a costruirvi qualcosa, ma grazie a Dio non hanno potuto andare avanti.

Adesso la mia speranza è che la cosa possa essere ben definita prima che io me ne vada, in maniera che non ci possano essere dubbi riguardo alla proprietà e alla destinazione di quel terreno. E l’altra speranza è che prima o poi il Ministero dell’Educazione costruisca il liceo che vi deve nascere.

Beh, posso dire anche stavolta: grazie, Signore!!

6:29 am

Un bel presepe!

il presepe del consultorioCon amore squisito suor Blessila e le altre persone del Consultorio hanno fatto il presepe.

Nella sua semplicità parla dell’amore puro con cui il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

Da vari giorni è un richiamo silenzioso a tutti i pazienti a fissare lo sguardo del cuore su Colui che per amore si è fatto uomo.

Le nozze di Martín e JosefaAltri due matrimoni stasera, al ritmo della musica del sud!

Una delle due coppie era di San Juan de la Maguana, nel profondo sud, e sono venuti molti parenti insieme a una piccola banda, che alla fine della Messa ha coinvolto tutti in un ballo (a dire il vero molto decente) appena sotto il presbiterio.

Le nozze di Dioni e CarmenPotete gustarvi il ballo qui in diretta, se volete!

Augurissimi a tutti questi nuovi sposi!

Come programmazione speciale al di là del ritiro delle comunità parrocchiali nel loro complesso abbiamo fatto oggi due ritiri “speciali”.

Il ritiro d'Avvento dei gruppi giovaniliI giovani dei gruppi giovanili hanno vissuto il ritiro di Avvento nel salone di Santiago el Menor. Al mattino li ha accompagnati il ministero di evangelizzazione del Rinnovamento Carismatico delle nostre parrocchie, riflettendo con loro sul tempo che stanno vivendo e sul Natale che si avvicina; invece al pomeriggio hanno ricevuto una formazione più orientata alla vita di chiesa e alla vita comunitaria.

I giovani che hanno partecipato sono una sessantina, la maggior parte della Divina Misericordia. Io e Lorenzo abbiamo dedicato un po’ di tempo a confessarli, e anche le suore si sono fatte presenti esprimendo ai giovani affetto e appoggio.

Il ritiro d'Avvento dei maestriNel pomeriggio si è svolto poi il ritiro dei maestri, alla Divina Misericordia. Era volutamente diretto ai maestri di tutto il Guaricano. Non abbiamo potuto fare il ritiro di Avvento nella nostra scuola, e così si è pensato di realizzare questo, aperto a tutti gli educatori del barrio.

La partecipazione non è stata un granché, perché in generale i maestri fanno una vita abbastanza stressata, dal momento che guadagnano poco e quindi devono avere altri lavori e questo li porta a vivere con molta pressione i tempi “liberi”. E meno che meno in questi giorni, in cui tutto sono indaffarati per riassettare la casa e mettere tutto in ordine prima di Natale. Tuttavia il messaggio è arrivato al cuore, molti di loro si sono sentiti interpellati a cambiare il loro stile di educatori perché risponda di più alle esigenze del Vangelo.

Grazie, Signore!

Le nozze di Jorlin e MádelinJórlin e Mádelin si sono sposati ieri sera.

Entrambi vengono dalla vita dei gruppi giovani della parrocchia.

Jórlin è figlio del nostro diacono Marcial, e la madre di Mádelin è stata ministro della parola. Hanno fatto un cammino molto serio di preparazione, sono passati per il Ritiro di Evangelizzazione e si sono fortificati nella fede.

Iniziano una nuova famiglia, tra la gioia della comunità cristiana e il non capire di tanti amici che non vivono la Chiesa.

Jorlin mi assicurava che tra i suoi compagni di gioco e università nessuno l’ha incoraggiato. Tutti gli hanno chiesto se era matto a sposarsi così giovane. Ma a differenza di suo padre, che vivendo nel campo non aveva avuto grandi possibilità di formazione, e di sua madre, che da giovane era lontana dalla Chiesa, per Jorlin è stato più facile prendere la decisione giusta, e davvero è un giorno bello e grande.

Grazie, Signore!!!

Sembra che una parrocchia della città ha ricevuto una grossa donazione in generi alimentari a causa della tormenta della settimana scorsa, e ha contattato varie parrocchie per “smaltirla”. Hanno chiamato anche noi, e stamattina il nostro diacono, Marcial, è andato a ricevere il donativo.

Grazie, Signore!

La serata mi è passata confessando ad America Latina, la parrocchia principale di Sabana Perdida.

C’eravamo pochi preti, ma effettivamente non è che ci fosse bisogno più di tanto. In Avvento la gente non si confessa granché, si confessa di più in Quaresima.

Se non che quando stavo confessando l’ultima persona (e vari altri preti se n’erano già andati), è arrivato uno stuolo di ragazzini accompagnati dalle loro catechiste. Ho dovuto combattere con me stesso per prendere serenamente la cosa. Lo stesso parroco se n’era andato e non è tornato perché aveva una riunione.

Con l’aiuto del Signore sono riuscito ad accettare l’inconveniente di essere rimasto praticamente solo, e ho anche ricevuto la gioia di alcune confessioni molto belle.

È proprio vero che non si può mai perdere la pazienza, a volte queste situazioni riservano sorprese.

Grazie, Signore!!!!

Oggi avevamo con tutti i preti della zona un invito a pranzo dal Sindaco di Santo Domingo Norte, il nostro municipio.

Le cose sono andate abbastanza per le lunghe: l’appuntamento era all’una, ma abbiamo cominciato a mangiare alle due e mezza (sic!). Tra il momento in cui siamo stati ricevuti e quando abbiamo cominciato il pranzo ci sono state molte parole, soprattutto da parte del Sindaco, raccontandoci tutte le sue iniziative e i progetti che ha avviato per il municipio. Sapeva a campagna elettorale anticipata. Dentro di me mi chiedevo: “Questo sindaco c’è da un anno e mezzo, e in questo anno e mezzo nella pratica non si sono viste cose dell’altro mondo, epperò tutto quello che ci racconta sa di straordinario. Si realizzeranno tutte le cose che dice?!?”

Speriamo di sì. Ma solo i fatti lo diranno!

Un’altra cosa che mi ha colpito è stato l’atteggiamento molto ossequioso verso la Chiesa Cattolica, dicendo continuamente che vogliono collaborare, e che la Chiesa sarà il primo partner di tanti progetti sociali, e che aiuteranno a costruire chiese e cappelle…

Speriamo che sia così, ma c’è il rischio del laccio di diventare parte del sistema, con la conseguenza di allontanarsi dalla gente.

La maggior parte dei preti vedeva con soddisfazione questo atteggiamento, anche perché questi soldi pubblici sono una manna per la povertà delle comunità cristiane.

Anche qui staremo a vedere!

Ho passato tutta la mattinata per fare l’orario delle lezioni del liceo del prossimo quadrimestre.

Non è che sia una cosa concettualmente complicata, perché uso un software che una volta impostati i parametri si incarica di cercare le soluzioni, ma il problema è dare al sistema parametri congruenti, e metterci dentro tutte le condizioni che si vogliono soddisfare: esigenze di orario dei singoli docenti, uso dei laboratori, ecc.

In pratica c’ho messo un’ora per la messa a punto dei parametri fondamentali, e il resto del tempo è stato per vedere di integrare le richieste dei vari professori.

Alla fine la soluzione è uscita senza problemi, e c’è spazio per mettere a punto ancora qualcos’altro.

Bene, un lavoro che dovevo fare assolutamente prima di andarmene l’ho fatto!

Grazie, Signore!

Quello di stasera è stato l’ultimo consiglio pastorale, a parrocchie riunite.

Si è fatta la verifica del lavoro degli ultimi mesi, e si sono organizzate le cose principali del periodo di Natale. Volutamente non mi sono buttato nel 2008, per non condizionare il nuovo parroco. E mi sono preoccupato che i collaboratori siano preparati all’accoglienza di chi viene. Mi sembra che il clima sia buono, vedo tanta voglia di continuare. Se ci sarà crisi, sono sicuro che si supererà senza problemi.

Metto nelle tue mani queste inquietudini, Signore!

Sto dedicando parecchio tempo alla programmazione del sistema di gestione del fondo prestiti.

E siamo potuti entrare già nella fase di ingresso dati, grazie a cinque ragazzi ben responsabili del nostro liceo, che realizzano questo impegno come “lavoro sociale” che devono realizzare obbligatoriamente per 60 ore.

All’atto di immettere i primi dati si sono manifestati tanti piccoli problemini, ma li ho potuti risolvere, e spero che le cose migliorino andando avanti.

Forza, dobbiamo finire tutto questo prima della fine del mese!

1:42 pm

Presepi

Anche qui si fanno i presepi, però non è una gran tradizione.

In casa quasi nessuno lo fa.

Il presepe di Santa MargaritaVi metto le foto di quello di Santa Margarita, fatto da alcuni giovani della Pastorale Giovanile, bello e molto semplice, e anche quello della scuola, fatto con molto amore dalla nostra suor Cristina.

Il presepe della scuolaComplimenti a tutti!!!!

Non so perché alla Celebrazione Penitenziale di stasera è venuta ben poca gente.

Anche la maggior parte delle persone più impegnate sono rimaste a casa.

Giovedì nel Consiglio Pastorale analizzaremo le ragioni (se ci sono).

Il ritiro d'Avvento a Santa MargaritaCome di tradizione, un ministero del Rinnovamento nello Spirito ci ha aiutato a vivere il Ritiro d’Avvento.

Buona la partecipazione, e significative le istruzioni: l’Avvento (ovviamente), la conversione, la presenza di Maria nella vita del cristiano.

Un momento di crescita per quanti hanno voluto o potuto partecipare.

Grazie, Signore!

Il seminario di Pastorale Educativa che avevamo in programma per stamattina è sfumato per mancanza di partecipanti.

Non era per la parrocchia, ma per tutte le parrocchie della zona pastorale, per accompagnare la nascita delle commissioni parrocchiali di pastorale educativa.

Sembra che in questi giorni vicini al Natale la gente lasci perdere tutto quello che si fa ordinariamente, per dedicarsi a pitturare la casa e a mettere a posto tante cosette.

in compenso abbiamo potuto fare la programmazione della commissione per l’anno prossimo, la consegnerò presto al Vicari di Zona per dare continuità al lavoro.

Anche per questi insuccessi: grazie, Signore!

P.S.: qui l’Immacolata non è di precetto.

I giovani presenti alla Settimana GiovanileL’ultima conferenza della Settimana Giovanile è stata tenuta da una laica della nostra parrocchia, Elagia, insieme al ministero di annuncio che hanno, frutto del Rinnovamento nello Spirito.

Ha parlato ai giovani delle sfide del futuro, e dell’importanza del loro impegno per costruire un mondo migliore.

Abbiamo poi continuato con la Messa, ben viva e animata, e che ha vista la partecipazione anche di un buon numero di persone adulte della comunità.

Domani l’ultimo momento, il concerto, con il gruppo Tuna. Vi aspettiamo!

Stasera, alla Settimana Giovanile, è stata la vosta del cardinal Nicolás López Rodríguez, nostro arcivescovo qui a Santo Domingo.

Ha parlato ai giovani della vocazione, presentando la testimonianza della forma in cui lui ha sentito la chiamata del Signore.

Come sempre ha suscitato un gran interesse. I giovani lo hanno ascoltato volentieri. Sono momenti in cui si trasmette amore alla chiesa attraverso la testimonianza bella di queste figure di pastori.

Grazie, Signore!

mons. Francesco Moraglia, vescovo eletto de La SpeziaÈ stata resa pubblica oggi la notizia che il santo Padre ha eletto vescovo della diocesi de La Spezia mons. Francesco Moraglia, del clero di Genova.

È una gioia ricevere questa notizia, e da 8,000 kilometri di distanza ci sentiamo vicini e ci facciamo vicini nella preghiera.

Augurissimi, mons. Moraglia!

Paolo Dell'Erna in partenzaPaolo Dell’Erna è partito stasera, è in viaggio per l’Italia.

Nei quindici giorni che è stato qui ha realizzato un buon lavoro nell’ambulatorio oculistico, anche se i casi più significativi li ha dovuti riferire ai medici locali.

Se ne va portando con sé un buon materiale audiovisivo: ne dovrebbe uscire un video sulla vita di un bambino di Santo Domingo. Speriamo di vederlo presto!!!

Buon viaggio, Paolo, e grazie per il tempo che hai dedicato alla Missione!

Siamo già in piena settimana giovanile. Si tiene a Santa Margarita per ragioni logistiche (ci sono inversori che funzionano e c’è spazio abbondante, ma è forte la partecipazione anche dei giovani della Divina Misericordia.

Cioè, più che giovani si tratta di adolescenti. C’è un zoccolo duro di ultra diciottenni, ma la maggior parte non sono ancora maggiorenni.

Ieri era la serata di introduzione, e stasera siamo entrati nel vivo con una conferenza sulla vita dei giovani, e su come possono vivere da protagonisti, orientati ai valori, più che lasciarsi trascinare dalla massa. L’ha fatta Puro Blanco, uno psicologo che è anche insegnante in seminario, e che è riuscito a coinvolgere i ragazzi e a trasmettere idee chiare ed essenziali. Ho anche imparato due parole nuove, “proattivo” e “reattivo”: cercando adesso in rete vedo che sono termini che si usano nel managerismo aziendale, e che lì significano rispettivamente “con capacità di prevedere gli sviluppi” e “senza questa capacità”. Puro Blanco lo usava spiegandolo che proattivi sono i giovani che prima pensano e poi agiscono, e reattivi quelli che prima agiscono e poi pensano. Effettivamente non è lontano dal significato gestionale.

La mia serata è terminata accompagnando i cinque giovani del settore san Ramón, che purtroppo erano pochi perché non abbiamo potuto organizzarci per andarli a prendere. Cosa che domani cercheremo di fare meglio.

Dall’inizio di quest’anno il governo ha deciso di sostenere i dispensari cattolici con un’aiuto che viene dato alla Pastorale della Salute diocesana.

Il governo ha posto dei requisiti abbastanza forti sulle caratteristiche che devono avere le strutture, e chi è in regola con i requisiti riceve i fondi di provenienza governativa. Grazie a Dio noi siamo a posto.
La quota che ci è stata assegnata è di 300,000 pesos (6,000 euro) per tutto l’anno, e ci arriva in quattro quote trimestrali. Sono da spendere secondo certi canoni, e bisogna presentare rendiconto dettagliato di tutte le spese.

Oggi pomeriggio è toccato a me andare alla riunione mensile. Tra le altre cose ci hanno staccato l’assegno del trimestre scorso e ci hanno spiegato ulteriori modalità per i rendiconti. Riferirò a suor Blessila che si incaricherà fisicamente della cosa.

Il fatto è che su questo contributo del governo non si può contare, perché la stessa suora incaricata della pastorale della salute ci ha pregato di non sognare troppo: adesso il contributo c’è, domani non si sa.

In prospettiva comunque del fatto che il dispensario rimane in mano alle suore, senza gli aiuti della missione, questo contributo viene proprio bene.

Stamattina ho partecipato all’incontro d’Avvento del clero diocesano.

Dopo la Liturgia Penitenziale iniziale c’è stata la presentazione del materiale per programmare il prossimo anno pastorale. A prima vista mi sembra molto pesante, ma lo studierò con calma.

Taína e suor Cecilia al momento di Sono appena partite per l’Italia suor Cecilia e Taína. Alle otto e mezza di stasera sono partite con il volo per Madrid, e tra meno di ventiquattro ore saranno nella casa madre delle nostre suore.

Taína circondata dai suoi familiariAll’aeroporto è venuta parecchia gente: Kika, che era stata la sua catechista, varie chierichette della Divina Misericordia, Yónatan e Yúdith, della pastorale giovanile, e naturalmente tutte le suore. Non sono mancati il papà e la mamma di Taína, il suo fratellino più piccolo, Yùnior, e alcuni altri familiari. E c’era anche Marcial.
Taína ha mostrato una serenità invidiabile. A me continuava a dire: “Ci vedremo tra poco”. Le lacrime non sono mancate in altri occhi, ma non in quelli di Taína.

Dopo un periodo di postulandato, Taína inizierà il noviziato. Per tre anni conoscerà la spiritualità della congregazione ed entrerà più profondamente in ella.

Non mancheremo di esserti vicini, Taína. E per me ci sarà presto la gioia di rivederti di persona!

A presto, Taína!

il momento dei saluti a Taína a Santa MargaritaÈ stato toccante il saluto delle due parrocchia a Taína, stamattina.

Prima alla Divina Misericordia, e poi a Santa Margarita.

Soprattutto alla Divina Misericordia ci sono stati vari interventi che sono arrivati dritti al cuore. E credo che Taína abbia percepito la fede con cui l’hanno raccomandata al Signore.

Taína il giorno del saluto, circondata dai tanti amiciDomani Taína partirà per l’Italia, dove, nella casa madre delle suore, vivirà la formazione del noviziato.

Lascia qui, per amore al Signore, il padre e la madre e sette fratelli maschi. Con serenità e semplicità di cuore.

Taína con suor Paolina e suor BlessilaIn casa, a pranzo, c’è stato poi il momento conviviale del saluto, stretti tra noi la comunità, e accompagnati dalla presenza di Paolo Dell’Erna e di Aldo Burzatta.

Sentiremo la tua mancanza Taína. Ma soprattutto ti accompagneremo con la preghiera!

Il secondo giorno del Ritiro di Evangelizzazione si è svolto in maniera abbastanza liscia.

Sia a Santa Margarita che alla Divina Misericordia è mancato qualcuno, ma direi che sono cose che rientrano nelle fluttuazioni statistiche.

Alla sera, in entrambe le parrocchie si è concluso con la Messa, nella quale sia io che Lorenzo abbiamo cercato di incoraggiare i partecipanti al ritiro a continuare il cammino intrapreso. E sono certo che per molti sarà così!

Grazie per la vostra preghiera!!!!

Le nozze di Seneida e JoséNella Messa di stasera abbiamo avuto, oltre ai partecipanti al Ritiro di Evangelizzazione, il matrimonio di Seneida, una bidella della nostra scuola, con José, suo marito.

Viene da una bella famiglia cattolica, ma, come lei stessa confessa candidamente, fino a pochi anni fa era una persona dedita a bere birra. Poco a poco ha incontrato il Signore e ha scoperto la possibilità di vivere in maniera diversa, e c’è stato il cambio.

Così sono arrivati a sposarsi. Con il proposito di continuare il loro cammino nella chiesa senza più lasciarla.

Auguri, José e Seneida. E che possiate arrivare minimo alle nozze d’oro!!!

La Marcia per la VitaCon la Marcia per la Vita si è conclusa la settimana organizzata dai giovani per esprimere il diritto alla vita contro il tentativo di depenalizzare l’aborto.

L'intervista a Noni all'inizio della Marcia per la VitaAll’invito rivolto alla stampa ha risposto una televisione, che ha provveduto ad arrivare per tempo, a fare qualche intervista, e a riprendere le prime fasi della marcia. Ci hanno visti in televisione alle cinque e alle dieci di sera.

La partecipazione non è stata numerosa, ma è stata molto viva. La polizia ci ha scortati dall’inizio alla fine. Significativa la presenza dei giovani, e toccante la loro determinazione nel dire no all’aborto.
È stato con noi il segretario del nunzio, mons. Giancarlo, che ha presieduto l’Eucaristia finale nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.
All'Amparo, alla fine della Marcia per la VitaAbbiamo concluso con una foto dove posano i giovani che hanno organizzato l’evento insieme alle nostre suore.

9:26 pm

Confessioni

Oggi e domani mi sono messo le confessioni della gente che sta facendo il Ritiro di Evangelizzazione. Sono già venuti un certo numero, e altri si confesseranno nei prossimi giorni.

Io mi dedico a quelli di Santa Margarita, e Lorenzo a quelli della Divina Misericordia.

Certamente rimarranno persone da confessare domenica durante il ritiro, ma non importa, l’importante è che si riescano a confessare la maggioranza durante la settimana.

Queste confessioni sono sempre molto belle: le persone hanno ricevuto molto nel ritiro, e sentono il bisogno di purificarsi e di mettere in mano del Signore il loro passato.

Grazie, Signore, perché mi doni questo ministero bellissimo!

Il governo sta mettendo un po’ di risorse nel mondo della scuola.

Ci sono arrivati altri libri, che come sempre sono da prestare agli studenti.

Sono arrivati anche una carretta, una pala, e due galloni di varichina.

A Jacagua, che sarà il centro della nuova parrocchia Santa Virginia, il governo ha ricostruito una scuola, e ha fatto un buon lavoro.

La direttrice, che è cattolica e viene a Messa, mi ha invitato a celebrare una Messa di inaugurazione, e sono andato molto volentieri.

Dopo la Messa abbiamo benedetto le aule una a una.

Come altre scuole dei dintorni, fanno al mattino le classi del secondo ciclo (dalla quinta all’ottava) e al pomeriggio quelle del primo ciclo (dalla prima alla quarta).

E, secondo la strategia di adesso del governo, hanno l’ultimo anno di asilo (l’unico che si implementa qui) che gode di spazi e risorse che globalmente sono quasi superiori a quanto usano tutte le altre classi.

Continua il mio lavoro sul programma del fondo prestiti.

Più o meno c’è già qualcosa di funzionante, ma mancano ancora tante grandi e piccole caratteristiche.

Sto dedicando a questo lavoro tutto il tempo libero.

Oggi abbiamo cominciato il Ritiro di Evangelizzazione, o meglio, i Ritiri di Evangelizzazione. Il numero di persone tra le due parrocchie è sul centinaio, e per questo i ritiri sono stati due: uno a Santa Margarita, con circa trentatré persone, e uno alla Divina Misericordia, con circa cinquantacinque.

La prima giornata è filata lisca da tutt’e due le parti.

Il Ritiro di Evangelizzazione alla Divina Misericordia Alla Divina Misericordia Marcial si è incaricato di coordinare tutta l’organizzazione, ed è lui il proclamatore principale. L’ho visto ben cosciente del suo ruolo, e ben sicuro, e ne sono contento!
Il Ritiro di Evangelizzazione a Santa MargaritaInvece a Santa Margarita la parte del leone l’ha fatta Carmen, sia organizzando, sia come prima proclamatrice. Accompagnata da Germania e dal diacono Juan Luis hanno tenuto viva l’atmosfera spirituale per tutta la giornata.
Entrambe le équipe hanno fatto quindi un ottimo lavoro! Complimenti!

Durante il giorno i parrocchiani dei vari settori si sono alternati nella preghiera nelle rispettive cappelline con l’Eucarestia esposta. Lì mi sembra che le cose siano state un po’ molle. Speriamo di far meglio domenica prossima!

Andreína, Stamattina siamo stati con Paolo Dell’Erna a casa di Andreína.

Andreína è una ragazzina di dodici anni, che abbiamo scelto per “girare” un video che descriverà la vita di un bambino del Guaricano.

La sua famiglia è abbastanza povera, e al tempo stesso sono persone che vivono con dignità.

A casa sua ci siamo potuti mettere d’accordo, presente la zia di Andreína, sulle modalità del lavoro. Paolo inizierà a girare le riprese domani mattina, riprendendo vari momenti della vita nella casa, e continuerà martedì con l’ambiente scolastico e la sera.

Si profila un lavoro interessante, che penso sarà degno di essere diffuso a livello scolastico.

Forza, Paolo!

Abbiamo realizzato oggi pomeriggio il “Congresso per la Vita contro l’aborto e la delinquenza”.

C’è stata risposta sia a livello istituzionale che a livello della gente.

L'intervento appassionato del padre Jesús CastroPer quanto riguarda le istituzioni, il cardinale ha inviato il padre Jesús Castro, vicario episcopale per il clero e licenziato in bioetica, che ha tenuto la conferenza centrale.

La tavola delle autorità al Congresso per la VitaA livello del parlamento erano presenti due deputati impegnati nella lotta contro l’aborto: Ángel Gomera e Pelegrín Castillo. Entrambi hanno espresso il loro impegno di cristiani e di legislatori a favore del bambino non ancora nato.

C’era anche un pastore evangelico, che in verità mi ha stupito per la profondità delle sue parole in relazione alla giovane età.

E infine c’è stato anche il padre Luis Rosario, coordinatore nazionale della pastorale giovanile.

Il pubblico al Congresso per la VitaLa gente si è dimostrata molto sensibile: avevamo tra le duecento e le trecento persone comprendendo una buona rappresentanza di studenti.

Noni, il coordinatore dell'organizzazione dell'eventoAlla fine dell’attività ho fatto i complimenti agli organizzatori, a Noni anzitutto, e agli altri giovani che hanno lavorato con lui. Si sono fatti un bel mazzo e si sono visti i risultati.

Le attività continuano con la Messa per la Vita, domenica alle nove, con una serata di preghiera, mercoledì, e con la Marcia per la Vita finale, venerdì pomeriggio.

La cosa più bella, come ho già detto varie volte, è godersi la libertà di dire che l’aborto è un delitto e che il feto ha diritto di vivere. Cosa che purtroppo in Italia è più difficile. Mi domando se in Italia non abbiamo calato le braghe sotto la pressione di chi ci vuol far passare per retrogradi… Se lo sviluppo si misura in base a questo valore della vita, la Repubblica Dominicana è molto più sviluppata dell’italia.

Nel pomeriggio avevamo la prova di lettura con i lettori della liturgia di Santa Margarita.

Mancava parecchia gente, e in generale il livello di lettura non è molto alto. Ancora una volta ho insistito pesantemente sul preparare la lettura leggendosela ad alta voce. Si sono viste già discreti miglioramenti. E spero che continueranno.

Grazie, Signore!

L'onomastico di suor CeciliaOggi è stato l’onomastico di suor Cecilia.

Già da ieri sera le sue consorelle facevano preparativi, e all’uscire dalla stanza stamattina suor Cecilia si è scontrata con un mare di palloncini colorati.

Taína si è incaricata di preparare la graziosa composizione floreale che ha allietato la mensa.

Suor Paolina ha fatto una deliziosa torta di mele giudicata da tutti squisita.

E non è mancato un fotografo professionale che ha immortalato l’evento.

Auguri di cuore, suor Cecilia!!!

Paolo Dell'Erna con suor CeciliaÈ tornato oggi al Guaricano il dott. Paolo Dell’Erna, oculista ormai veterano del Guaricano, dopo che, circa un anno fa, insieme al dott. Franco Reggiardo avevano fatto quindici intensi giorni di visite gratuite.

Da dopodomani inizierà le visite. Ha portato con sé anche una buona quantità di occhiali nuovi e usati, giacché qui uno dei problemi è che per molti gli occhiali non sono a portata delle tasche.

Benvenuto, quindi, dott. Paolo, e grazie per il tempo che doni al Guaricano!

Da oggi nel settore Betania si fará la Celebrazione della Parola tutti i martedì sera, alla stessa maniera che negli altri settori.

Lo scopo di queste celebrazioni è quello di portare la vita della Chiesa vicino alla casa della gente. Ci si aspetta che se partecipano vicino a casa loro sia poi più facile integrarsi nella Messa in parrocchia.

Per l’occasione dell’inaugurazione ho partecipato attivamente presiedendo la Ćelebrazione Eucaristica. La gente presente era in un discreto numero, e il momento è stato allietato dalla presenza di un buon numero di bambini.

Il locale in cui si fa la celebrazione è una sala di un piccolo collegio che lavora con i figli degli haitiani: il padrone lo ha messo a disposizione con squisita generosità.

Grazie, Signore, per questa occasione in più per annunciare la tua parola.

Una buona parte dei giovani sta lavorando sodo per la prossima Settimana per la Vita, che sarà da questo venerdì al prossimo.

Noni soprattutto, ma con lui Yónatan, Leidy, Yoselín, Virginia, Hioleisy e tanti altri stanno facendo prove di recite e di canti, si preparano a decorare l’ambiente, cofermano le presenze degli invitati.

All’atto inaugurale ci sarà sicuramente il padre Jesús Castro, vicario episcopale per il clero, in rappresenzanza del cardinal Nicolás; oltre a lui due deputati, tra i quali il deputato del Guaricano più vicino alla chiesa, e i rappresentanti del sindaco e del Ministero dell’Interno.

Si sono invitate le rappresenzanze di tutte le scuola del Guaricano, e ci aspettiamo che partecipino molti dirigenti comunitari. Anche da varie parrocchie vicine ci hanno assicurato che manderanno qualcuno.

Si profila un atto iniziale meglio preparato dell’anno scorso, quando si dovette sospendere perché non ci fu una partecipazione significativa.

P., un membro della nostra comunità e di un ministero di evangelizzazione, è in carcere accusato di violenza carnale. La cosa risalirebbe a otto anni fa, e sarebbe successa con una bambina che allora aveva sette anni (!), figlia di un’amica di P. La bambina ha vissuto un mese in casa di P., il quale aveva sua moglie e i suoi figli.

Di fatto in quel tempo P. non viveva la vita né di fede né di Chiesa. P. si è avvicinato alla parrocchia circa quattro anni fa in occasione di una missione. Veniva agli incontri di accoglienza con una treccia lunga che gli cadeva sulla schiena e con gli  orecchini. Poco a poco si è reso conto che la sua vita poteva essere diversa, e ha cominciato a inserirsi nella vita della comunità. Ha fatto il Ritiro di Evangelizzazione, poi ha deciso di lasciarsi da sua moglie perché la relazione in ogni caso non era buona, e si è potuto così avvicinare ai sacramenti.

Da due anni sta facendo parte di questo ministero di evangelizzazione. Il suo ruolo è soprattutto quello di animare con la musica, perché sa suonare la tastiera. Ma gli si vede un dono per la preghiera, e la sua testimonianza di vita parla di un cammino di santità.

P. ha reagito all’accusa con certa sorpresa. Sostiene di non aver fatto niente, ma al di là di questo d’impressione è che sta vivendo questo momento di carcere non solo come una prova, ma anche come un’occasione per portare il vangelo ai carcerati.

La gente che gli è stata vicina nelle prime fasi del processo dice che di fronte a bugie evidenti P. non ha mostrato interesse di difendersi. Il ministero del quale è parte gli è molto vicino e lo va a trovare spesso.

A molti di noi sembra che, al di là del fatto che P. sia colpevole o meno, il tutto sia stato messo su dalla famiglia per estorcergli soldi. Sembra che la madre della bambina abbia detto apertamente che se le danno 125,000 pesos (l’equivalente di 4,000 euro) ritira la denuncia.

Vi farò sapere. E vi ringrazio se potete unire la vostra preghiera alla nostra.

Vi invito a leggere la storia della missione, che ho scritto in occasione della visita del nostro arcivescovo mons. Bagnasco, e che Il Cittadino di Genova ha pubblicato in parte in una pagina dedicata alla visita alla missione.

All’incontro del clero della zona eravamo abbastanza pochi: il vicario di zona, altri tre parroci (tra cui io), tre curati (tra cui Lorenzo) e quattro diaconi.

Credo che il totale dei preti della zona siamo circa quindici.

A parte il numero, abbiamo fatto il punto della campagna contro l’aborto, e soprattutto abbiamo organizzato le celebrazioni penitenziali d’Avvento. Tutte le serate, a partire dal 10 dicembre, le avrò impegnate confessando nelle varie parrocchie.

Il pranzo è stato offerto dalla parrocchia della Divina Misericordia. Leonidas e Isabel hanno fatto un sancocho memorabile! Complimenti!!!

A distanza di un mese dall’ultima riunione siamo tornati a fare il punto sui matrimoni possibili di dicembre. Insieme ai responsabili di settore e alle coppie incaricate della pastorale familiare abbiamo condiviso la situazione dell’ottantina di coppie adulte che hanno fatto il corso di preparazione in questi anni e che non si sono sposati.
Umanamente il quadro non è molto confortante: la maggior parte non sono ancora pronti. La causa più frequente è che i documenti non sono in ordine o non li hanno in mano. Sembra che vari di loro avessero in programma di andare al campo le settimane scorse a cercare i documenti, ma la tormenta Noel glielo ha impedito.

Altri sono diventati evangelici (abbiamo contato almeno una decina di persone), altri forse non hanno mai avuto troppo interesse per il matrimonio, altri si sono separati, qualcuno ha cambiato casa… A tutt’oggi sembra che i matrimoni che faremo in dicembre saranno tra i dieci e i venti.

Ma continuo a pregare, e chiedo la preghiera anche a voi, perché siano di più. Grazie! E grazie a te, Signore, che so che non mi deluderai!

Come tutti gli anni, il SINE ci ha invitati alla cena familiare che fanno in novembre.

Questa volta a presiedere la Messa c’era lo stesso Cardinale Arcivescovo Nicolás López Rodríguez, il quale nell’omelia si è profuso in espressioni di riconoscenza per il lavoro di evangelizzazione e di promozione dell’evangelizzazione che il SINE realizza.

E di fatto anche io sono loro riconoscente, perché mi hanno aiutato a strutturare il processo di evangelizzazione che portiamo avanti nelle parrocchie.

Alla cena del SINE con Wendy e Danielito e i loro figli: Lisbet, Daniel e CarlosÈ stata l’occasione per condividere qualche mezz’oretta con Wendy e con Teofilo e con le loro rispettive famiglie. Teofilo e Wendy sono quelli che ci hanno accompagnato e aiutato a strutturare il processo.

Ho avuto oggi il piacere di conoscere un prete milanese, don Elvio Banfi, di 75 anni. È qui in Repubblica Dominicana per qualche giorno, è venuto a trovare una badante che ha lavorato con lui a Gallarate per molti anni.

Purtroppo la ragione del nostro incontro non è stata molto bella: il fatto è che la macchiana in cui andava, guidata dal fratello della ex badante, ha avuto un incidente, sembra sia stata investita da un’altra, e l’autista si è rotto una gamba, mentre lui è ricoverato per accertamente. Sembra comunque che non abbia niente di rotto. Gli stanno facendo tutti gli esami per essere sicuri che non ci sia niente. L’unica cosa che gli si vede sono vari ematomi.

Tra qualche giorno dovrebbero dimetterlo dalla clinica dove è ricoverato, gli ho lasciato comunque i miei telefoni in caso abbia bisogno di qualcosa.

Sono venuto a conoscenza della questione perché mi hanno chiamato dall’ufficio missionario della Diocesi di Milano. È stato un piacere per me visitarlo e metterlo in contatto telefonico con i suoi superiori.

Stasera abbiamo avuto un incontro di formazione per lettori della Parola di Dio delle due parrocchie.

Non è che la gente non legga, è che sto cercando di alzare un po’ il livello qualitativo. E, se si riesce, conquistare qualcuno nuovo.

La cosa su cui ho insistito di più è quella di prepararsi ad alta voce la lettura, provando soprattutto le parole che meno si conoscono e i cambi di pagina. Sì, perché è comunissimo che la gente legga senza saper praticamente cosa sta leggendo.

Vi dirò se arrivano i frutti.

Non so cosa sta succedendo: a Santa Margarita non si stanno facendo battesimi di bambini piccoli. Questo mese, così come il mese scorso, ho due coppie che si stanno preparando. E gli animatori mi dicono che la gente “no está en eso“, cioè non si preoccupa per muovere le cose. Il fatto è strano, anche perché invece alla Divina Misericordia ce ne sono parecchi.

È la gente che non ha voglia di accettare l’impegno che la Chiesa propone loro, o stanno aspettando che il mio successore gli renda più facili le cose?

Vi chiedo una preghiera, anche per capire cosa sta succedendo.

Continuo a lavorare sul programma per gestire il fondo prestiti.

Purtroppo in rete non si trova niente di già fatto. L’unica cosa che ho trovato è un’applicazione fatta dalla Graham Bank, la banca dei poveri dell’India, la quale però richiede molto software che non si trova in pacchetto, e bisogna compilare dei binari, ecc. Ci ho provato per mezz’ora e poi ho lasciato perdere. È molto più facile per me produrmi un codice php su piattaforma LAMP. La piattaforma LAMP è installatabile automaticamente sull’ubuntu della parrocchia.

Non so quante ore di lavoro mi richiederà ancora. Dopo la prima fase in cui ho buttato giù il codice senza avere le idee chiare, per lo meno ora ho le idee chiare, e dedico un po’ di tempo ad aggiustare il lavoro dei primi giorni.

La moltitudine dei catechisti di Santo Domingo

Come tutti gli anni si è celebrato oggi il Día del Catequista. Tutti gli anni vede la presenza di una numero molto elevato (tre/quattro mila) di catechisti di tutte le parrocchie dell’arcidiocesi.

L’incontro è struttato con un momento di formazione al mattino, e poi nel pomeriggio varie attività, e si conclude con la Messa.

Il tutto è montato molto bene, con tanto di strumenti audiovisuali che mantengono l’attenzione su quanto si sta dicendo.

Delle nostre parrocchie hanno partecipato una cinquantina di catechisti, la metà circa del totale. Probabilmente quanti non hanno partecipato hanno trovato difficoltà a stare fuori casa dal mattino alle cinque del pomeriggio. E in tutti i casi sono contento per quelli che hanno partecipato, anche perché parlando con loro mi hanno detto che hanno imparato molte cose.

Da parte mia mi sono unito alla Messa finale, che è stata presieduta dal cardinal Nicolás López, arcivescovo di Santo Domingo.

9:38 pm

Miny del SINE

È in Repubblica Dominicana in questi giorni Miny, che è una laica messicana che è nell’équipe di servizio internazionale del SINE, il Sistema INtegrale di Evangelizzazione del defunto padre Alfonso Navarro.

Come saprete, nelle nostre parrocchie abbiamo assunto buona parte della loro metodologia, che sostanzialmente consiste nel processo di evangelizzazione centrato sui Ritiri di Evangelizzazione. E ci sta dando buoni frutti. A fine mese avremo appunto un Ritiro con un centinaio di laici.

Questa Miny, che avevo avuto occasione di ascoltare anche quattro o cinque anni fa, è una persona veramente in gamba: ha le idee chiare, e sa parlare e farsi ascoltare.

Alcuni dei nostri responsabili di settore all'incontro del SINEIl SINE ci ha invitati a partecipare con i responsabili di settore a questo incontro di incoraggiamento e motivazione.

Verso il mezzogiorno abbiamo fatto visita con suor Cristina e Marcial. E hanno subito approfittato la mia presenza per farmi presiedere l’Eucaristia dominicale.

Dopo la Messa, parlando con Miny, ho subito provveduto a invitarla nelle nostre parrocchie. Verrà giovedì pomeriggio e incontrerà i membri delle Comunità Apostoliche. Vi saprò dire!

Toccava stamattina la riunione mensile con i laici della zona. Di per sé ci sono molte aree pastorali, per ognuna delle quali ogni parrocchia dovrebbe mandare un laico, ed ogni è accompagnata (in teoria) da un prete della zona. Dico “in teoria” perché la media dei preti presenti è di quattro su un totale di dodici. Il vicario di zona è sempre presente, e sta facendo un buon lavoro.
L’area di cui mi occupo è la pastorale educativa, aiutando le parrocchie ad avere una sensibilità verso i centri educativi del loro territorio.

Di ventotto parrocchie della zona ne avevo presenti solo quattro, ma abbiamo approfittato per mettere in programma un momento di formazione che possa aiutare a partire le parrocchie che ancora non l’hanno fatto.

E comunque la maggior parte del tempo l’abbiamo passata riuniti tutti insieme, ascoltando le lamentele che molti laici aveveno circa il fatto che il loro parroco non ha voglia di mettersi dietro a questo lavoro zonale, che altri preti come molti laici snobbano il terzo piano pastorale, ecc. Pur nello stile lamentativo è stata positiva, perché è andata a finire sul discorso “più che lamentarci facciamo quello che è alla nostra portata”, che spero che tutti i presenti abbiano fatto suo.

Il ritiro è finito a mezzogiorno, e sono rientrato in parrocchia.

Como sempre, c’era un bel po’ di lavoro arretrato, che ho cercato di mettere a posto il più alla svelta possibile.

All’arrivo al mio ufficio ho trovato fuori dalla porta una montagna di vestiti, frutto di una raccolta fatta dai giovani per la gente colpita dalla tormenta tropicale. Due ore dopo non c’era più niente, segno che hanno trovato la maniera di farla arrivare a qualche destinazione conveniente.

11:03 pm

Senza parole…

Gli esami positivi del paratifo… ma non c’è da preoccuparsi. Sono in piedi, vivo e vegeto

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Rimango sempre meravigliato, quando partecipo a questi ritiri, di vedere la gioia di tanti volti di confratelli, contenti della loro vita e del loro ministero.

E ringrazio il Signore perché anche a me da la gioia di servirlo e di servire la chiesa.

Questo ritiro sacerdotale mi fortifica nella mia vocazione. E anche il fatto che lo stia predicando il cardinal Nicolás mi fa sentire la vicinanza di questo pastore.

Con mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare di Santo DomingoOggi pomeriggio, prima di iniziare l’istruzione, gli ho messo in mano la mia macchina fotografica, e mi sono fatto fare una foto con il vescovo ausiliare (la potete vedere qui al lato). Istintivamente tutta l’assemblea sacerdotale si è aperta in un sorriso colmo di semplicità, allo scoprire l’umorismo di un cardinale che fa una foto a un vescovo e a un prete. E ho benedetto il Signore per questa situazione in cui mi trovo a vivere.

Grazie, Signore!

8:31 pm

Al ritiro

Dal ritiro vi aggiorno sulla situazione.

Dei 150 preti diocesani, neocatecumeni e religiosi che lavorano in diocesi ci siamo circa cinquanta o sessanta. L’assenza di vari si spiega probabilmente con l’impegno di aiutare la gente alluvionata. Altri… boh.

A dare il ritiro c’è il cardinal Nicolás, il quale si sta basando sul documento finale della Quinta Conferenza di Aparecida. È l’occasione per leggere un testo che probabilmente sarebbe rimasto in molti cassetti, ed effettivamente ha spunti molto belli e importanti.

L'arrivo di suor Cecilia e suor PaolinaSono arrivate stasera dall’Italia suor Cecilia e suor Paolina. La prima rientrerà in Italia tra un mesetto con Taína, la seconda si fermerà qui.

Benvenute! Suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina sono anche loro felicissime del vostro arrivo! Siamo sicuri che vi troverete bene!

In molte scuole è ripresa l’attività. Nel paese ci sono ancora scuole occupate dalle persone che hanno perso la casa per le inondazioni, ma tutto sta lentamente tornando alla normalità.

La mia salute sta migliorando, e nonostante la debolezza ho potuto dedicarmi a mettere un po’ più a punto l’applicazione web che sto preparando per gestire le finanze del fondo prestiti in vista della mia partenza.

È da un mesetto che ci lavoro nei ritagli di tempo (e a volte sottraendo tempo a cose forse meno importanti), ed è quasi funzionale nelle cose principali.

Domani spero di andare al ritiro dei preti diocesani.

1:52 pm

Ritiro

Oggi cominciava il ritiro del clero diocesano, per terminare venerdì.

Avevo in programma di andare, ma da ieri sera ho la febbre. Spero di rimettermi in sesto presto.

È venuta alla parrocchia oggi pomeriggio la gente che vive nella cañada di Ponce. Sono una trentina di famiglia a cui si è allagata la casa, e vari di loro hanno perso tutto quello che avevano.

Purtroppo, ancora più delle famiglie del “buco” de La Mina, quelle famiglie devono pensare a trasferirsi da un’altra parte. Non è facile, come mi diceva una di loro, Mamín, una signora quasi anziana di una sessantina d’anni: “Ho comprato questo pezzetto di terra a Fausto” (un proprietario locale) “e qui ho potuto costruire con moltissimo sforzo qualcosa. Riesco a malapena a mettere insieme i soldi per mangiare. Dove vado?”.

Aiutare queste famiglie non sarà facile. Anzitutto perché non è giusto aiutarli a ricostruirsi una vita lì dove sarà sempre in pericolo. E poi per il rischio assistenzialismo. È notorio, in questo paese, che i poveri vanno a vivere in posti malsani e pericolosi con la speranza che un giorno qualcuno (normalmente il governo) dia loro un pezzo di terra in una posizione migliore.

A questo proposito il governo sta dicendo che risolverà il problema di tutti posti abitati non abitabili, e lo risolverà definitivamente. Come? vedremo.

1:37 pm

Solidarietà

Passata l’emergenza, la comunità cristiana comincia a organizzare gli aiuti.

Un piccolo gruppetto di giovani di Santa Margarita ha fatto stamattina il giro dei negozi di alimentari chiedendo un aiuto per le famiglie a cui si è allagata la casa. E hanno raccolto parecchio!

Anche il settore Nueva Alianza sta raccogliendo soprattutto viveri, che consegneranno oggi stessi alle famiglie più disastrate.

Grazie, Signore, per questa gara di solidarietà.

In missione abbiamo dei fondi per queste emergenze, stiamo vedendo quali sono gli interventi più urgenti.

Non sono ancora riuscito a produrre gli elenchi “ufficiali” dei bambini iscritti al catechismo.

Avendo circa quindici centri di catechismo è giocoforza far realizzare le iscrizioni ai catechisti, ai quali spiego come fare ma poi fanno come vogliono, o probabilmente come possono.

Alla riunione di stasera speravo che mettessimo a posto le cose, ma non c’è stato verso: tra chi non c’era, chi s’era dimenticato, e chi non è in grado di fare le cose è tutta una confusione unica.

Domenica faremo una riunione straordinaria con tutti i catechisti, con la speranza di risolvere questo nodo di Gordio.

Ci siamo riuniti stasera con le famiglie de La Mina a cui si è allagata la casa nei giorni scorsi. Sono una quarantina in tutto. Sono famiglie che da tempo vivono nel disagio, perché quasi tutto l’anno hanno la strada allagata, piena di pozzanghere. La maggior parte delle case hanno un muretto di 40/50 cm davanti alla porta per impedire che l’acqua entri in casa tutte le volte che piove.

La radice del problema sta nel fatto che vivono in un buco, quattro metri più in basso della zona circostante.

Mi chiedono una mano per ottenere dal governo o dal comune l’asfalto della strada e la realizzazione di venti pozzi filtranti.

Loro hanno l’idea che con questo si risolverà il problema, da parte mia sono convinto che risolverà il problemini di tutti i giorni, ma non impedirà che si ripetano situazioni come quella dei giorni scorsi. A mio parere l’unica vera soluzione sarebbe quella di rialzare tutte le case, annullando il piano terra e trasferendosi al secondo piano. Soltanto a questa condizione eviterebbero futuri allagamenti.
Vedremo nei giorni scorsi cosa riusciamo a muovere.

Ho girato stamattina cercando una scheda madre buona per cambiarla al server edubuntu della scuola, ma i vari grossisti girati non ce l’hanno: la settimana prossima.

I prodotti tecnologici che arrivano qui sono quelli che si vendono bene, gli altri bisogna ordinarli apposta.

La prossimità della tormenta ha fatto sì che la Messa del giorno dei Santi (che qui non è festivo) fosse mezza desolata.

Così la Adorazione Eucaristica dell’Apostolato della Preghiera del pomeriggio.

E neanche la riunione con la pastorale familiare si è potuta fare.

Potenza di una tormenta!

Vi segnalo questo bel resoconto della visita del nostro arcivescovo, pubblicato da don Stefano Olivastri sul Cittadino.

Leggetelo e leggete il settimanale intero!

in questi giorni mi è venuta in mente una barzelletta stupida di quando ero piccolo. Parla di un paese dove sta piovendo a dirotto, e non smette, e l’acqua comincia a formare pozze, e poi piove ancora, e l’acqua cresce, e comincia a formare laghi e ad arrivare sopra il livello dei pavimenti, e continua a piovere, e l’acqua sale sale sale sale… e tabacchi!

E questa situazione stiamo vivendo, senza tabacchi perché qui non fuma quasi nessuno! In casa delle suore l’acqua è arrivata al livello delle ginocchia!

È la tormenta tropicale Noel, che da sabato sta scaricando acqua sul paese.

Suor Modesta stava cercando di chiamare i pompieri, per vedere se potevano fare qualcosa per ritirare l’acqua dal giardino. Ma di fatto sono impegnati in altre attività più prioritarie.

Le pompe che risucchiano l'acqua dal giardinoCosì abbiamo cercato gente di qui che fanno il servizio di svuotare le cisterne dell’acqua. Ho trovato due pompe, e poi ne ho affittato altre due più potenti. Il risultato si vede, ma non è all’altezza delle “specifiche dichiarate” delle pompe. Quello che me le ha affittate mi ha parlato di una capacità di pompaggio di 100.000 litri all’ora, ma in realtà sembra che il valore reale sia meno della metà. Fatto sta che dal mezzogiorno, quando abbiamo messo la prima pompa, fino alle otto e mezzo di sera, siamo riusciti a portare via quindici centimetri d’acqua. Tenendo presente che l’area inondata ha una superficie di circa 3.000 metri quadrati, significa che abbiamo risucchiato circa 500 metri cubi di acqua!

La cosa bella è che tutta la gente che vive di fronte si alternavano per vedere come andavano i lavori, e molti di loro si sono uniti spontaneamente e hanno dato una mano importante. Anche i bambini, tra una nuotata e l’altra nell’acqua, aiutavano a raccogliere le foglie e i detriti che potevano tappare i filtri di risucchio delle pompe. È stata una bella manifestazione di solidarietà.
Domani si continua. Sperando che stanotte non piova, perché se piove a dirotto come la notte scorsa ci rialza il livello dell’acqua di altri venti centimetri.

7:29 pm

Tutto fermo

Tutto il paese è praticamente fermo. Le scuole sono chiuse. Vari pezzi di quartiere si sono inondati completamente e la gente è in un qualche rifugio. La tormenta tropicale Noel ha messo in ginocchio il paese! A scuola sono venuti a lavorare solo Edilenia, la segretaria della parrocchia, e alcuni portieri.

Le suore sono in ginocchio anche loro, o meglio, sono con l’acqua al ginocchio, perché l’acqua non accenna a diminuire nel giardino e in casa loro. Se continua così, domani bisognerà fare qualcosa!

Siamo inondati dalla pioggia a causa di una tormenta tropicale (un mini ciclone), il cui occhio sta transitanto da sud verso nord all’altezza della costa ovest dell’isola.

Da tre giorni sta piovendo, e ciò mette a dura prova la capacità del terreno di assorbire l’acqua.

Nel territorio di Santa Margarita c’è un posto che chiamano “il buco”, perché è un affossamento senza sbocco, e anche in condizioni normali c’è sempre fango, e se piove, si fanno laghi che durano abbastanza. La pioggia di stanotte ha fatto entrare l’acqua in una ventina di case, le quali, nonostante abbiamo sul davanti muretti di altezza di 20/30 cm, si sono riempite di fango. Sono stato a vedere la situazione alle otto, e ho chiamato il giornale più grande, che ha subito mandato giornalista e fotografo. Hanno raccolto molte foto e varie testimonianze, vedremo che risalto possono dare alla cosa, e se sarà sufficiente per smuovere le autorità.

L'acqua che inonda la casa delle suoreE anche nel nostro cortile l’acqua sta salendo, perché i due filtranti che abbiamo sono saturati, e la zona allagata è già di 4/500 metri quadrati. L’acqua è già 15 centimetri sopra il pavimento della casa delle suore, che quindi sono all’umido come non lo sono mai state.

L'acqua che invade la casa delle suorePurtroppo non si può fare molto, bisogna soltanto aspettare che smetta di piovere.

Oggi pomeriggio l’arcidiocesi di Santo Domingo ha vissuto un momento bellissimo, testimoniando il suo amore alla vita dei più piccoli: da tutte le duecento e più parrocchie ci siamo radunati nel Malecón, dove abbiamo camminato e poi celebrato l’Eucaristia presieduta dal card. Nicolás López Rodríguez.

La pioggia, caduta insistentemente (è da due giorni che piove giorno e notte) non ha impedito che si riunisse molta gente, forse un totale di 4/5.000 persone, all’insegna dell’affermazione del valore della vita umana fin dal concepimento.

La cosa che più colpiva, soprattutto noi italiani, è il rifiuto categorico e chiaro dell’aborto. “Sì alla vita, no all’aborto”, “se vi avessero abortito non sareste diputati” (in spagnolo fa più rima che in italiano: “si les hubieran abortado, no serían diputados“) gli slogan più gridati durante la camminata.

Il card. López Rodríguez, dal canto suo, nell’omilia ha definito l’aborto barbarie e crimine. Ha denunciato chiaramente che chi promuove l’aborto nel paese son piccoli gruppi pinguamente finanziati da gruppi di potere stranieri.

C’erano la maggioranza dei preti e dei diaconi permanenti, e tre deputati, schierati contro l’aborto non per convenienza ma per il loro sistema di valori, hanno partecipato attivamente alla camminata e alla Messa.

La cosa però che più mi colpisce, qui, è vedere come la gente semplice non riesce a capire come si possa promuovere l’aborto. Al partire dalla parrocchia, l’autista di un autobus che ci accompagnava, una persona abbastanza slegata dalla chiesa, mi domandava come è possibile che ci sia chi sostiene che l’aborto sia un diritto.

Sono cose e situazioni che ti fanno domandare: ma chi è in verità sottosviluppato?!?

La Messa che sono stato a celebrare stamattina a Duquesa è stata mezza depressa.

Non c’era nessuno a parte la gente della stessa comunità, e si sono rivelate tutte le deficienze che hanno: i canti arraffazzonati, le letture mal lette, bambini che facevano baccano, un colmado a poca distanza con una bachata insistente, le mosche che non lasciavano in pace neppure un momento.

Ma al di là di ciò, rimane la fede della poca gente che vive la chiesa, una decina di adulti e altrettanti bambini.

Al sabato tre catechisti di Santa Margarita vanno a dare una mano all’unica catechista di là, Juanita, e la speranza è che poco a poco questa gente si formi.

Vi chiedo una preghiera anche per loro!

Taína con suor Modesta e suor Blessila all'atto di graduazioneStasera c’è stato l’atto di graduzione di Taína. Taína ha studiato in un collegio privato, apparentemente buono, vicino al Guaricano, di proprietà di un evangelico.

PTaína accompagnata dal suo padrino, suo papàadrino d’eccezione era suo papà, e alla cerimonia erano presenti anche sua mamma e suo fratello più piccolo.

E sembra che sia stata una studente eccezionalmente buona, perché le hanno dato il trofeo della studente migliore!

Taína orgogliosa del suo trofeo (nella casa inondata dall'acqua)La foto che la ritrae con il trofeo è stata aggiunta lunedì, quando la casa delle suore era invasa dall’acqua.

La Messa per i malati è toccata oggi al settore San Francisco della Divina Misericordia.

Come sempre, è una gioia grande vedere il sollievo che tante persone ricevono dall’incontro con il Signore Gesù, oltre al fatto che hanno la possibilità di vivere una Messa piena, almeno una volta tanto.

Grazie, Gesù, perché ti manifesti in mezzo a noi!

Come tutti gli anni, abbiamo partecipato numerosi alla cena benefica del seminario minore.

La cena in realtà è l’ultimo momento di questa attività, che si snoda attraverso qualche piccolo discorso del nunzio e del rettore del seminario, e che è allietata dalla musica cristiana di qualche buon cantante. Non manca mai qualcosa preparato dai seminaristi, e quest’anno la bella sopresa è stato vedere Elvis, il figlio di Bilma, che ha cantato da solista. Con buoni risultati! Complimenti, Elvis.

Ho avuto la gioia di scoprire anche che nel seminario minore c’è un ragazzo di Santiago el menor che è cugino di una famiglia abbastanza attiva a Santa Margarita.

L’unico piccolo inconveniente di questi momenti è quello di avvicinarsi al buffet per prendere da mangiare. Vari anni l’ho presa comoda e sono rimasto senza niente. Quest’anno mi sono messo in fila presto, ma i punti di distribuzione erano troppo pochi in proporzione alla gente presente, e c’è voluto venti minuti per arrivare a servirsi.

La terza giornata intera del nostro arcivescovo a Santo Domingo è stata in realtà una mezza giornata, perché all’inizio del pomeriggio aveva il volo per Cuba, per la visita alla missione sorella.

La esiguità del tempo non ha impedito a mons. Bagnasco incontrare la comunità parrocchiale della Divina Misericordia.

Mons. Bagnasco in visita al nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy BroglioMa soprattutto è stato il giorno dell’incontro con il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio. Con lui il dialogo ha toccato i temi della situazione della famiglia in Repubblica Dominicana. Riguardo a ciò, la visione del nunzio è stata realisticamente negativa: troppe fragilità, mancanza di un impegno serio, divorzi ripetuti.

Mons. Timothy Broglio ha espresso la soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi anni dalla missione genovese, e ha provveduto a ringraziare la chiesa genovese nella figura del suo pastore.

L’aeroporto è stata la meta seguente, per continuare un viaggio all’insegna dell’impegno missionario di Genova.

Per me e per don Lorenzo questa visita ha significato molto. Gli apprezzamenti espressi dall’arcivescovo, insieme alla gioia di condividere qualche giorno con il nostro pastore, sono stati occasione di una grande gioia. A cui si è aggiunta la opportunità di conoscere più da vicino don Marco, e il gradito reincontro con don Stefano, dopo la visita da lui fatta con il card. Bertone tre anni fa.

Non ho mancato di ringraziare mons. Bagnasco per il tempo donatoci, e gli ho espresso che mi sento un prete felice, felice di sentire come compagno di viaggio il mio vescovo!

Grazie, mons. Angelo, per la sua visita. E grazie soprattutto a te, Signore!

Smaltita ormai la stanchezza del viaggio, l’arcivescovo e i suoi accompagnatori hanno vissuto oggi l’incontro con la chiesa locale.

Al mattino, Messa a Santa Margarita.

Quindi, subito dopo, l’incontro con i maestri del mattino della scuola primaria. L’incontro, seppur breve, ha permesso a mons. Bagnasco di rendersi conto del lavoro che la scuola sta facendo con le famiglie nell’educazione ai valori.

Ma il centro di questa giornata sono state la visita al seminario maggiore e il pranzo con il cardinal Nicolás de Jesús López Rodríguez.

L'incontro di mons. Bagnasco con il seminarioIn seminario c’è stata l’occasione per un dialogo con i seminaristi. Monsignor Bagnasco ha insistito sull’importanza della fedeltà alla vocazione del Signore, anche a costo di grandi sacrifici. Ha poi consegnato all’équipe dei formatori una donazione per rinnovare gli arredi liturgici delle cappelle del seminario.

Uscendo dal seminario, c’è stato un breve spazio per la visita alla cattedrale, e da lì la visita al cardinale di Santo Domingo.

Mons. Bagnasco con il cardinal NicolásMons. Nicolás è stato molto affabile e accogliente. Inutile dire che il pranzo era principesco. Il cardinale ha offerto al nostro arcivescovo un prezioso dono consistente in un elegante libro sull’arcidiocesi di Santo Domingo.

La missione con mons. Bagnasco e i suoi preti dal cardinal NicolásL’incontro con il card. Nicolás è stato reso più prezioso dalla presenza dell’équipe della missione al completo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con la visita al settore san Ramón, dove mons. Bagnasco ha incontrato una comunità piccola ma entusiasta.

In casa, più tardi, ha visto la comunità delle suore.

L'incontro di mons. Bagnasco con i ministri della comunione e della parolaPoco dopo, i ministri della parola e della comunione di Santa Margarita e della Divina Misericordia. Con loro ha risposto a un piccolo numero di domande. Tema ricorrente è stato il problema pastorale dei conviventi, soprattutto in relazione alla domanda di battesimo: mons. Bagnasco ha ribadito l’importanza di un approccio pastorale carico di amore con queste persone, insieme all’esigenza di salvaguardare la santità della vita che scaturisce dal battesimo, la qual cosa significa che non si può battezzare se non si celebra anche il matrimonio.

E l’altro tema significativo è stata la importanza di Maria nella vita del discepolo di Cristo. Mons. Bagnasco ha ricordato come la Chiesa Cattolica la invoca come “corredentrice”.

Una giornata intensa, dunque.

Ancora una volta: grazie, Signore!

Il sindaco Jesús Félix inaugura la pavimentazione del cortile della scuola primariaAll’ombra della tenda montata qualche giorno fa, il sindaco ha inaugurato la nuova pavimentazione del cortile della nostra scuola primaria.

Come detto a suo tempo, qualche mese fa il sindaco Jesús Félix ha realizato il condizionamento in cemento del fondo del cortile. Poche settimane prima avevamo terminato di livellarlo e di risolvere il problema dle convogliamento delle acque.

Stamattina, alla presenza di quasi tutti gli studenti e il personale, è stato realizzato il solenne atto di inaugurazione. Tutti, ovviamente, cominciando da me, abbiamo ringraziato per l’opera, che ci ha permesso di vivere in maniera più umana lo spazio scolastico, soprattutto le ricreazioni. E il sindico non ha perso l’occasione per promettere che avrebbe realizzato qualcos’altro: panchine ai bordi, scivoli per i bambini, quaderni e matite.

Gli studenti presenti all'inaugurazioneStando in piedi per più di un quarto d’ora i bambini hanno dato segni di stanchezza, ma ne è valsa la pena!

Il momento comportava il rischio di transformarsi in un atto di pre campagna elettorale, ma era lo scotto che dovevamo pagare. E in ogni caso l’opera ha una reale ricaduta benefica, perché permette una migliore qualità di vita a più di mille studenti con i loro trenta maestri.

Grazie, signor sindaco.

E soprattutto grazie a te, Signore!

La prima giornata intera del nostro arcivescovo in missione è stata scandita da vari momenti significativi.

Mons. Bagnasco con il sindaco di Santo Domingo Norte, Jesús FélixLa mattinata si è aperta con l’incontro con il nostro sindaco, Jesús Félix. L’incontro, molto cordiale, ha visto il sindaco far presente tutti i risultati della sua gestione. Da parte sua mons. Bagnasco ha speso le sue parole sui valori della vita e della famiglia, anche in considerazione del fatto che il PLD, partito del governo e partito del sindaco, dà segnali di voler legalizzare l’aborto.

Più tardi ha celebrato la Messa con il personale del consultorio.

Nel pomeriggio è stata la volta dell’incontro con gli animatori delle Comunità Ecclesiali di Base (CEB) delle due parrocchie. Marcial e alcuni responsabili di settore hanno presentato il lavoro del piano pastorale diocesano e dell’adattamento che è stato fatto inglobando il processo del Ritiro di Evangelizzazione. Ne è uscito un quadro di parrocchie dinamiche, protese nello sforzo dell’annuncio.

L’arcivescovo ha ringraziato i presenti, e ha ricalcato che la Chiesa esiste per evangelizzare, per trasmettere la gioia di Cristo.

Alla fine dell’incontro è poi uscito il tema della partenza della missione. Dany, responsabile del settore Betania, esprimendo un sentire comune ha chiesto una proroga, e la risponta dell’arcivescovo è stata quella del dinamismo della missione e dello stile di Gesù: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là”. Alcuni occhi erano umidi, ma ciò è parte della vita.

Mons. Bagnasco in posa con i missionariLa serata è stata all’insegna della preghiera liturgica, con la recita dei vespri e della compieta. Naturalmente nel mezzo c’è stata l’ottima cena preparata da don Lorenzo.

Mons. Bagnasco arriva all'aeroportoAbbiamo avuto la gioia di ricevere all’aeroporto mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, insieme a don Marco Galli, il suo segretario, e a don Stefano Olivastri, segretario uscente.

Su di loro un po’ di stanchezza, nei nostri cuori la gioia di accogliere il nostro pastore e dei confratelli per i quali nutriamo una grande stima.

Benvenuti!

Ore di attesa, oggi, per l’arrivo del nostro Arcivescovo mons. Angelo Bagnasco accompagnato da don Stefano e don Marco.

Si fermerà con noi pochi giorni, per ripartire giovedì per Cuba, a visitare la missione sorella.

Ci sono in programma alcuni momenti, con il card. López, arcivescovo di Santo Domingo, con il Nunzio, con il Sindaco, con la gente delle parrocchie, della scuola e del dispensario medico.

Sono certo che la visita ci porterà benedizioni grandi del Signore

Oggi pomeriggio avevo una Messa di conclusione di un novenario a Jacagua.

Ormai sapete che qui quando muore una persona si fanno nove giorni di lutto, e l’ultimo, che cercano di far cadere sempre di sabato o di domenica, è quello dove si raduna tutta la famiglia allargata. È in pratica un’occasione di un’intensa vita sociale, e allo stesso tempo una dimostrazione di una grande solidarietà con la famiglia del defunto o della defunta.

Nel nostro caso la defunta era una giovane di diciotto anni morta per un’improvviso aumento di pressione quasi alla fine della gravidanza. Era una giovane che aveva partecipato ai gruppi giovanili della parrocchia, ma che poi uno o due anni fa aveva deciso di accompagnarsi, e questo l’aveva staccata anche dalla vita di chiesa.

Fatto sta che era molto conosciuta, e questo, insieme all’eccezionalità del caso, ha attratto moltissime persone.

Durante la Messa la maggior parte dei presenti erano ben concentrati. Però ho dovuto fermarmi varie volte perché a poca distanza c’erano gruppetti di parenti e amici che bevevano e facevano baccano. Al punto che ho creduto opportuno terminare la predica invitando a celebrare questi ultimi giorni di novenario senza bevande alcoliche. Non so se la cosa verrà presa in considerazione, ma è un dato di fatto che la birra e il rum distraggono profondamente da quanto si sta vivendo.

La professoressa Nidia, direttrice, consegna il diploma di graduazioneAbbiamo portato a termine oggi pomeriggio la cerimonia della graduazione degli studenti usciti dal nostro liceo quest’anno.

Dovevamo cominciare alle quattro del pomeriggio, ma tra una cosa e l’altra non si è potuto fino alle sei: due ore di ritardo!

In compenso la celebrazione è stata bella e solenne. Quarantasette sono i giovani che hanno partecipato.

Naturalmente tutti, maschi e femmine nessuno escluso, si presenta in maniera molto elegante, e la presenza delle toghe e dei berretti neri conferisce una solennità unica al momento.

Da parte dell’équipe formativa è un momento che ci fa sentire l’orgoglio di aver portato a termine la preparazione di un gruppo di studenti. Da parte degli studenti è la coronazione dei loro sforzi di studio.

La riunione dei catechisti di oggi è stata dedicata quasi esclusivamente a presentare l’incontro di formazione che i catechisti faranno ai genitori tra quindici giorni.

L’incontro sarà sul tema dell’iniziazione cristiana e del catechismo come un processo di maturazione.

Questo perché si percepisce spesso e volentieri che la gente vuole che gli si facciano le cose subito e alla svelta, c’è in generale poca disponibilità a mettersi in questione, a formarsi, a avvicinarsi concretamente al Signore.

L’incontro dei genitori di inizio di questo mese è stato abbastanza moscio, ma spero che questo mese con un tam-tam un po’ più insistente si possa avere qualcosa di meglio.

Ho fatto stasera una riunione con la pastorale familiare e i responsabili di settore, per vedere come (s)muovere i matrimoni che non si sono ancora celebrati. Molte coppie, quasi cento, hanno fatto il corso di preparazione, alcune da vari anni, ma non hanno ancora concretizzato.

Sembra che il problema più grande dipenda dalla situazione economica: la gente vorrebbe sposarsi e fare un po’ di baldoria, ma non ha abbastanza soldi, e così tergiversa. La sfida per noi è riuscire a far capire che se non si può fare la festa che si vorrebbe si può fare una cosa più limitata, che la cosa importante è il sacramento e non quello che viene dopo.
Sto chiedendo al Signore di aiutarmi a portare tutte queste coppie al matrimonio sacramente, e so che il Signore non mi deluderà. Ma umanamente le cose si muovono lentamente.

Mi aiutate con la preghiera anche voi?

La lettera mensile a tutte le famiglie, che abbiamo partorito oggi, è all’insegna del tema del mese: “La creazione è la tua casa, proteggila”. Ma ha anche un fuoco secondario nel tema dell’aborto, perché a fine mese ci sarà una concentrazione moltitudinaria con la quale si vuole far vedere che la Chiesa Cattolica ha una posizione compatta sul tema.

In pratica lo stesso materiale diocesano del mese di ottobre fatica a mettere insieme tutto quello che ci dovrebbe stare in questo mese: il tema sulla creazione, che è il tema ufficiale del piano pastorale, l’emergenza del tema dell’aborto, il tema della Giornata Missionaria Mondiale, il mese di ottobre come mese missionario.

Una scelta si impone, ovviamente, per non disorientare la gente. Personalmente punterò tutto su creazione e aborto, limitando gli altri due temi al minimo. A livello pastorale dobbiamo fare delle scelte, se non vogliamo perderci nella frammentazione totale.

La parrocchia di San Pablo de la Cruz sta vivendo anche lei in questi giorni la novena, e per stasera il parroco, il padre Ramón Ozuna, aveva chiesto a me di venire a presiedergli la Messa.

Tutto ok, a parte il fatto che il padre Ramón non si è fatto vedere (altri impegni? riposo? giorno libero?).

Non solo, ma i catechisti mi hanno detto preoccupati che venerdì ci saranno le cresime ma che i cresimandi non si sono ancora confessati, e che il loro parroco gli ha detto di farli confessare dai vari preti che is alterneranno nei giorni della novena.

Francamente queste cose sono completamente fuori dai miei criteri. E non è che “paese vai usanze che trovi”, perché in nessuna parrocchia di qui ho visto succedere queste cose. Credo che il problema sia un altro…

Alla festa liturgica di Santa Margarita, stasera, ha partecipato un discreto numero di persone, anche se non più che agli altri giorni della novena.

La celebrazione è stata bella e festiva, piena di gioia.

Il fabbro che ci sta facendo la struttura metallica della tettoia nel cortile della scuola è in ritardo, e tra l’altro mi sta venendo quando non c’è luce in maniera che quando c’è la luce può usarsela per altri lavori…

Deve essere pronta prima del sabato, perché c’è anche da fissargli il telone, e ho l’impressione che non sarà semplice.

Festa patronale di Santa Margarita 2007La convivenza della Festa Patronale di Santa Margarita di quest’anno è stata molto migliore di quella dell’anno scorso.

Non solo è venuta molta più gente, ma c’è stato un  equilibrio nella quantità di mangiare, nella musica, nella serenità e nella gioia di tutti i partecipanti. C’è stato equilibrio anche nel numero dei bambini, numerosi, ma non più degli adulti. Per loro sono stati facci alcuni piccoli ma significativi giochi.
Abbiamo vissuto momenti belli e felici senza bisogno di bere neppure un bicchiere di birra o rum, cosa che qui sembra impossibile: tutto il mondo dei divertimenti gira intorno agli alcoolici.

Festa di Santa Margarita 2007Il gruppo musicale Romance Latino, i cui membri vivono tutti nella nostra parrocchia, ha offerto con amore il servizio dell’animazione musicale, presentando dei bei merengues e delle gustose bachatas.

Alle quattro e mezza è finito tutto perché stava iniziando a piovere. Come dice il proverbio, un bel gioco dura poco. La gente se n’è andata con il ricordo di un’attività bella!

Il card. López Rodríguez in occasione della festa patronale di Santa Margarita 2007Il cardinal López Rodríguez ha condiviso con noi stamattina la Messa solenne della festa patronale di Santa Margarita.

Per l’occasione la Messa è stata celebrata alle otto invece che alle sette, e l’affluenza di fedeli è stata più che buona. C’era anche parecchia gente della Divina Misericordia.

Il cardinale è stato molto amabile con la gente, tiene un dono speciale per incontrare e lasciarsi incontrare. Per tutti ha un sorriso e una buona parola.

Nel pomeriggio abbiamo la convivenza parrocchiale, che il cardinale ha benedetto, visto che va nella linea della fraternità che il terzo piano pastorale fomenta.

Gran concerto, stasera, con il gruppo Shalom. La gente ha potuto apprezzare una buona musica accompagnata da un’entusiasmo eccezionale.

Molti i presenti, sono stati venduti 250 biglietti, molti di più degli anni scorsi. Le entrate ci permettono di dare una mano al gruppo dei cantanti e di pagare l’affitto dell’amplificazione.

Ho potuto seguire solo l’utima parte, a causa della Messa nella cappella del barrio, ed ho visto una gioia grande in tutti i partecipanti. Tutti stavano cantando e danzando al ritmo della musica e del canto!
Grazie, Signore!

A giorni comincerà in Guaricano il programma Barrio Seguro (“quartiere sicuro”), con cui il ministero dell’interno cerca di dare una risposta al problema della delinquenza.

Il programma consiste nel rimuovere dal barrio tutti i poliziotti che vi stanno lavorando (si suppone che siano collusi con la criminalità) e nel sostituirli con altri, più numerosi, e che più che nelle caserme vivano nelle strade vigilando, soprattutto di sera e di notte. Inoltre si prevedono altre cose accessorie, come borse di studio per studenti, prestiti per microimprese, offerte di lavoro per disoccupati, ecc., tutte cose che a me sembrano fumo negli occhi, la unica cosa importante, se funziona, è che la polizia viva il servizio con un altro spiegamento di forze e con uno stile che non si lasci affascinare dalla possibilità di guadagnare più mettendosi in combutta con ladri e delinquenti.

Nel pomeriggio di oggi c’è stata una mega riunione con tutti i dirigenti comunitari del municipio, c’erano un migliaio di persone, e il ministro dell’interno ha spiegato per filo e per segno le linee del programma.

Paradossalmente, ha iniziato la sua arringa citando quelli che la gente dice: che la polizia è collusa con la delinquenza, e lì ha ricevuto un applauso scrosciante.

La cosa che mi ha colpito è che l’affermazione e il conseguente applauso suonavano come una cosa di copione, vale a dire che il ministro dell’interno ha cercato apposta la consonanza con la gente parlando della polizia corrotta.

Ma continuo ad essere perplesso, perché è come se un uomo i cui vicini si lamentano con lui della maleducazione dei figli di lui rispondesse gridando a sua volta che i suoi figli sono maleducati. Questo papà dovrebbe chiamare a giudizio i suoi figli, castigarli se necessario, educarli.
Da parte del ministro dell’interno la cosa corretta dovrebbe essere, secondo me, vergognarsi della corruzione della polizia e cercare soluzioni reali, espellere i corrotti, non permettere il macuteo, ecc. L’impressione è che non si sta facendo niente del genere.
E così il ministro dell’interno, da cui dipende la polizia, finisce nel populismo presentandosi come l’unico buono in mezzo a tutti i suoi subalterni marci. Sarà che lui è realmente l’unico buono?!?

Le parrocchie di Santiago el Menor e Nuestra Señora del Amparo hanno da poche settimane un nuovo parroco, il padre Guarionex, un padre neocatecumenale.

Il suo nome è quello di un cacicco degli indios dell’isola. Dominicano verace, ha un dono speciale per incontrare la gente. È una persona molto aperta, deciso a lavorare con il piano pastorale della diocesi.
Stasera è stato con noi celebrando la Messa della novena di Santa Margarita, e la nostra gente ha avuto la possibilità di conoscerlo.

Benvenuto, padre Guarionex, e auguri per il tuo nuovo servizio!

Tra le altre cose mi sto dedicando a un po’ di programmazione. Voglio realizzare un piccolo software (in php) per automatizzare la gestione del fondo prestiti, in maniera che sia più facile mantenerne la contabilità.

Ho realizzato un certo numero di funzioni, e mi rimane ancora un bel po’ di lavoro, lo porto avanti quando non ho cose più importanti da fare.

La “passione” delle assunzioni, o, per usare un termine più gergale, il “tormentone”, continua: ho consegnato oggi al Distretto Scolastico le pratiche di un certo numero di maestri, alcuni ancora da assumere, altri con uno stipendio non corrispondente alle loro funzioni.

L’impressione è che questa forma di tirare le cose così alle lunghe (è da agosto che ho chiesto questi provvedimenti) sia una forma di prendere tempo perché non si può o non si vuole risolvere il problema. Ma non importa, continuo a chiedere al Signore e ad esigere alle autorità che facciano quello che devono fare.

Sto investendo più di centomila pesos (circa 2,500 euro) per fare una tettoia che ci permetta di gestire i momenti di festa: graduzioni, forse concerti, convivenze. È una struttura metallica su cui si legherà una tela forte di 12 metri per 15.

Il primo uso sarà, se il Signore lo permette, domenica pomeriggio, per il momento di convivenza della festa patronale di Santa Margarita. A mezzogiorno tutti i parrocchiani sono invitati a portare da mangiare in maniera che condividamo il pranzo, e poi musica con il gruppo Romance Latino. E la tettoia dovrebbe proteggerci anche in caso di pioggia.

È stato oggi il primo giorno della novena della festa patronale di Santa Margarita.

Tutte le sere faremo il rosario alle sei, poi un momento di presentazione di santa Margarita e della sua esperienza spirituale, per concludere con la Messa. L’animazione tocca ogni volta a un settore diverso.

Il prete che doveva venire ad accompagnarci a quanto pare si è dimenticato, ma la Messa è stata presieduta comunque dal parroco di un’altra parrocchia: il parroco della Divina Misericordia (sic!).

Bel clima, a Messa, e bell’entusiasmo dei partecipanti. Ai quali ho lasciato l’impegno di portare domani almeno dieci vicini, e chi ne porterà dieci avrà in regalo un vicino extra (come quando si vendono i biglietti delle gite e dei concerti).

Dopo cena sono stato alla Escuela de Evangelización dove si chiudeva il fine settimana del Escoge, che è un’esperienza di annuncio della fede e della famiglia ai giovani.

Tra i partecipanti c’era Rosanna, la responsabile della Pastorale Giovanile delle due parrocchie, ed è stata una gioia per me condividere con lei e con tanti altri ragazzi questa esperienza bella.

Tra l’altro il Signore mi ha reso ancora più contento, perché a presiedere questa Eucaristia c’era un prete che qualche tempo fa era (mezzo?) in crisi, l’impressione è che sia sulla strada della ripresa.

Te lo presento, Signore, insieme a tutti i giovani che ti hanno incontrato nell’Escoge!