Nel pomeriggio di oggi ho potuto vedere suor Daniela, madre generale delle nostre suore, e portarle le buone notizie della vita della missione. Le ho portato i cari saluti delle nostre suore, che ricambia suor Daniela ricambia di cuore!
Suor Daniela come sempre è gentilissima e attentissima con me. Come tutte le altre suore, del resto! Sono per me un segno grande dell’amore di Dio!
Alla casa madre
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Alla Guardia (di Genova!)
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In questi giorni i trecento e passa messaggeri delle due parrocchie porteranno la lettera mensile alle famiglie.
Questa lettera presenta il valore del mese, che è la patria, ma soprattutto avvisa e ricorda che sabato ci sono le iscrizioni al catechismo.
Quest’anno questa parte “pubblicitaria” è stata meglio coordinata che l’anno scorso, ho fiducia che il processo di iscrizione possa svolgersi meglio.
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Non ho scritto niente, la settimana scorsa, del ciclone che ha minacciato la Repubblica Dominicana. Ho saputo da qualcuno che i TG italiani ne hanno parlato, ma in realtà per non non c’è stata nessuna minaccia reale. Ci sono state mi sembra solo tre morti, di cui uno stava facendo surf nonostante il tempo proibitivo, e gli altri due si sono avvicinati alla scogliera in presenza del mare grosso. Praticamente, con tutto il rispetto, se la sono cercata.
Purtroppo l’uragano ha investito prima la Martinica, e poi la Giamaica, per finire qualche giorno dopo sullo Yucatan, in Messico, e in tutti questi tre posti ha fatto abbastanza danni.
P.S.: oggi pomeriggio prendo l’aereo per l’Italia, venerdì 31 celebreremo le nozze d’oro dei miei genitori. Vi invito a ringraziare con noi il Signore!
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Sprint finale con i catechisti
Il corso di formazione dei catechisti è terminato con un momento pratico, in cui abbiamo ripassato come si legge un atto di nascita – cosa importante per poter sapere come si chiamano veramente i bambini che si iscrivono – e comunicando i gruppi e le età con cui lavorerà ognuno.
Sabado prossimo sarà dedicato alle iscrizioni, e a partire del sabato seguente inizieranno gli incontri. E sono sicuro che il processo di iscrizione si trascinerà almeno fino a fine mese, ma è comprensibile: ancora in questi giorni scorsi veniva gente a scuola, a lezioni iniziate, ad iscrivere i loro figli.
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Ho continuato anche oggi, mattina e pomeriggio, la formazione dei catechisti.
La presenza è discontinua, c’è chi viene solo di mattina, chi viene solo di pomeriggio, ma c’è anche un buon numero che non si perde un incontro.
Anche oggi il menù è stato misto, con una parte dottrinale, una parte psicologica, e una parte pedagogica.
E quando ho finito, nel pomeriggio, ho finito di terminare l’organizzazione dei gruppi e delle coppie e delle età con cui lavoreranno.
Guardando indietro, posso ringraziare il Signore, perché da quando sono arrivato il numero dei catechisti è aumentato da 20/30 a 120! e facciamo il catechismo in tredici centri di catechesi diversi, ognuno con i suoi catechisti e il suo responsabile.
Ancora una volta devo dire a voce alta: Grazie, Signore!!!
L’unica realtà che quest’anno soffrirà è quella del settore san Ramòn, futura parrocchia Santa Virginia. Lì i catechisti saranno meno dell’anno scorso.
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La prima settimana di scuola ha visto gli studenti integrarsi poco a poco.
Ci sono ancora alcune questioni in sospeso, come quella di chi farà otto ore di francese o inglese: la ragazza (haitiana) che sembrava la migliore candidata alla fine mi ha chiamato oggi per dirmi che ci ha rinunciato perché viveva troppo lontano, così devo cercare un’altra soluzione, che probabilmente non consisterà nel fare lingua straniera in quelle ore. Non è facile trovare gente preparata in quelle materie.
Devo ancora generare l’orario del pomeriggio, e mi farò aiutare da Dorcarin, che ormai deve imparare e i prossimi li farò fare a lei.
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Alla novena della Guardia
È toccato a me stasera presiedere l’Eucaristia della novena della Guardia, nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.
Il padre Isidro mi aveva chiesto di parlare della missionarietà e della missione genovese, e l’ho fatto, spiegando come la nostra missione sia nata sotto il manto della Madonna della Guardia. E come il cardinal Canestri ha voluto collegare l’apertura della missione al quinto centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo.
La gente ha apprezzato questo ricorso storico, ha ricordato loro tante cose, gli inizi con don Giulio, e il lavoro di don Lorenzo e di don Franco.
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Lavori in casa
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La lettera mensile
Oggi ho preparato la lettera mensile, che la settimana prossima sarà inviata a tutte le famiglie.
Parla del valore del mese, che è il valore della patria (il 16 era la festa della Restaurazione della Repubblica), ma insiste soprattutto sull’iscrizione al catechismo.
In questo aspetto le cose sono riuscite meglio che l’anno scorso: non si era potuto mettere l’invito a inscriversi nella lettera mensile, e tutto era stato più faticoso. Spero quindi, con l’aiuto di Dio, che queste iscrizioni possano essere più sciolte, e che soprattutto più genitori sentano la chiamata di Dio a iscrivere i figli.
Nell’immagine potete leggere (se capite un po’ di spagnolo) la bella testimonianza che ho messo su come Nena, la madre di un chierichetto, si è riavvicinata alla chiesa accompagnando il cammino di suo figlio nel catechismo. E vi assicura che alla bellezza della foto corrisponde la bellezza interiore di questa sorella in Cristo, che adesso tra l’altro comincerà a fare catechismo!
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Primo giorno di scuola!
Con l’aiuto del Signore abbiamo potuto iniziare la scuola!
La presenza era del 60% di mattina, e attorno al 45% di pomeriggio.
A volte la cosa mi fa deprimere, o a volte mi arrabbio, ma bisogna tenere in conto che fino a pochi anni fa (e in alcune scuole ancora adesso) la prima settimana non va nessuno a scuola! Certamente io mi sono educato in un ambiente diverso – ricordo ancora il nome della bambina che in seconda elementare, e solo in quell’anno, non è venuta a scuola il primo giorno – e a volte faccio fatica ad accettare che ci vuole tempo e amore – e la giusta pressione – per cambiare.
Quest’anno però c’è stata una cosa molto bella: alla scuola serale abbiamo già fatto una quarantina di iscrizioni (l’anno scorso a quest’altezza nessuno si era iscritto), e si è potuto iniziare anche con loro. Pochi, ma con desiderio di superarsi. Grazie, Signore!
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Gita comunitaria
Voglio aggiungere qualcosa allo scarno resoconto di Paolo sulla gita di oggi.
Paolo era tre anni che non faceva gite causa l’eccesso di lavoro, e invece a sorpresa ci ha invitato lunedì, festa nazionale, a visitare la Cueva de las Maravillas.
Praticamente ci siamo dati alla pazza gioia. Lasciati da parte per un giorno affanni e tribolamenti quotidiani abbiamo prima visitato le grotte veramente bellissime e con alcuni dipinti taini.
Poi siamo andati a mangiare in un comedor (normalmente una specie di trattoria di bassa lega, stavolta invece bello). E lì ci siamo scatenati mangiando (io) tutte le cose piu’ indigeste insieme alle più svariate qualità di riso.
Dopo congrua sosta siamo andati alla spiaggia di Juan Dolio. Peccato che piovesse, non a catinelle, ma a secchiate. Lorenzo e Paolo si sono buttati in mare, io e le suore in macchina. Però è durato poco perché sono stata convinta (diciamo trascinata quasi a forza) a fare il bagno anch’io. E così sotto l’acqua torrenziale, fra lampi e tuoni, mi sono cacciata in acqua, peraltro caldissima, fra i lazzi e gli sberleffi dei reverendi padri.
Devo dire che mi sono divertita moltissimo. La cosa più strana era che c’era moltissima gente in acqua, tranquilla e chiaccherante.
Dopo una congrua incetta di conchiglie portate dalla mareggiata ci siamo rivestiti. E siamo tornati a casa felici e contenti della bella giornata trascorsa.
Autore: paola
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Bella gita, oggi, alla Cueva de las Maravillas, grotta delle meraviglie. Si tratta di un anfratto che un milione di anni fa era sotto il mare e che adesso è asciutto ed è popolato di stallatiti, stalagmiti e di graffiti di epoca precolombiana.
Nel panorama dominicano è una cosa fuori del comune, e la valorizzazione turistica che ne hanno fatto è ben decente. L’unica cosa brutta, anche se comprensibile, è che non si possono scattare foto né dentro alla grotta (ovviamente) né prima di entrarvi.
C’eravamo la comunità intera: Lorenzo, suor Modesta, suor Blessila, suor Cristina, Taína e Paola. Naturalmente c’ero anch’io.
La visita è stata breve, in venti minuti ti fanno vedere tutto, e quindi abbiamo pensato bene di passare il resto del pomeriggio al mare, dove peraltro ci ha accolti la pioggia.
Insomma, una giornata diversa. E bella!
Grazie, Signore!
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Oggi, secondo giorno del corso per catechisti, sono apparse varie facce che non avevano potuto essere presenti ieri: studenti che il sabato sono all’università, e altra gente che aveva avuto inconvenienti vari.
In generale sono abbastanza perplesso riguardo a quelli che non mi partecipano in questi corsi: è un segno, in buona parte dei casi, che non gli si sta dando molta importanza alla formazione.
Tra qualche giorno ci siederemo con Marcial e con i responsabili parrocchiali per analizzare la questione.
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Ho iniziato oggi, mattina e pomeriggio, il corso di formazione e aggiornamento dei catechisti delle due parrocchie.
Sono un centinaio in tutto, e c’è un 10% di nuovi, a cui corrisponde un 10% di defezioni.
Vedo molta attenzione, e ciò mi riempie di gioia.
Il corso, che in tutto comprende circa 18 ore, si articola in una parte di studio del Credo, complementando quanto lavorato nel corso di formazione di giugno, una parte di psicologia dell’età evolutiva, e una parte di metodologia catechistica.
Continueremo domani pomeriggio, e poi sabato e domenica prossimi. Per poi, il sabato seguente, fare le iscrizioni in tutti i centri educativi. Se il Signore ci aiuta faremo meglio dell’anno scorso!
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Organizzazione delle classi
Purtroppo la segretaria della scuola si è fatta una piccola operazione, e non c’è nessuno che possa organizzare le classi: vedere chi è stato promosso o bocciato, inserire i nuovi, ecc. Così è toccato a me insieme a una ragazza che sostituisce Yohana.
Questa ragazza è molto buona ma non ha nessuna esperienza, così soprattutto all’inizio abbiamo perso molto tempo, e purtroppo non siamo riusciti a finire. Martedì mattina, che è il giorno che iniziano le lezioni, finiremo.
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Partito don Franco
Don Franco e i suoi ragazzi sono partiti poche ore fa alla volta dell’Italia.
Buon viaggio! e grazie per l’affetto di Genova che ci avete portato!!!
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Regolamento
Dovevamo dedicarci alla planificazione annuale, oggi, a scuola, e invece abbiamo cominciato con l’analisi del regolamento. La qual cosa ci ha portato via la giornata intera. Peccato, avrei voluto avanzare con il resto, ma a tutte le maniere bisognava prima o poi fare un lavoro come quello di oggi.
La speranza è che abbiamo tutti le idee più chiare, e che possiamo lavorare meglio nel nuovo anno scolastico.
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Adios, Guaricano!
Alla fine siamo arrivati…alla fine.
Ormai Giulia è in volo verso Cuba, e noi siamo stiamo per fare ritorno a casa. Le valigie sono pronte, la stanza è stata pulita… mancano solo gli ultimi saluti e fra poche ore, in volo sull’Oceano, ripenseremo ai 10 giorni trascorsi qui con grande nostalgia.
Già, perche’ di cose in questi 10 giorni ne abbiamo viste e ne sono successe. A cominciare dal primo giorno in cui ci siamo ritrovati in panne con l’auto, sotto un violento acquazzone, “sperduti” in una citta’ che non conoscevamo. A parte questo inizio burrascoso (ma divertente!!!) i restanti giorni li abbiamo passati per le strade del barrio del Guaricano, di volta in volta accompagnati da differenti persone del posto, per conoscere le famiglie che lo abitano, prendendo coscienza delle terribili condizioni in cui la maggior parte di loro sono costrette a vivere. Eppure, ovunque andassimo, anche nella baracca più povera, abbiamo sempre ricevuto un’incredibile accoglienza. In ogni persona che abbiamo incontrato riuscivamo a vedere la gioia e la felicità che la nostra presenza dava loro. Sembrava che ci conoscessimo da una vita.
In questi giorni giorni molte sono state le messe a cui abbiamo partecipato (12 in tutto se non sbaglio) distribuite fra le parrocchie di Amparo, Santiago, Santa Margarita, la Divina Misericordia ed alcune cappelle più piccole. Ogni messa è stata una grande festa caratterizzata da tanta musica e tanti canti. Un vero insegnamento su come vada vissuta la nostra religione.
Se abbiamo avuto la possibilità di vivere quest’ incredibile esperienza, però, è stato grazie anche a chi, qui in Missione, ci è stato vicino. Un grazie è quindi doveroso ad ognuno di loro. Un grazie a don Lorenzo per la sua incredibile simpatia e per la sua capacità di fare qualsiasi cosa, dal riparare un’auto al preparare piatti squisiti. Grazie a don Paolo, per la sua disponibilità e per il suo senso dell’umorismo che ha fatto sì che Riccardo non venisse sbattuto fuori dalla missione dopo aver fatto la sua imitazione. Un grazie a Paola, anche lei grande cuoca, che ha vissuto con noi alcune uscite, dall’incontro col Segretario del Nunzio all’incontro col Cardinale. Un grazie a Suor Modesta, Suor Blessilla e Suor Cristina, le suore più simpatiche che abbia mai conosciuto, alle due giovani novizie Júdith e Taína, e a Sila che ci ha fatto conoscere i piatti tipici della cucina Dominicana. Infine un grazie anche a don Franco, che ci ha proposto questa esperienza e ha fatto sì che potessimo viverla.
Un saluto ad Elio, che avrebbe dovuto essere qui con noi, con l’augurio che possa rimettersi in salute presto. Un saluto anche agli scout con cui abbiamo condiviso il primo giorno (noi non abbiamo dipinto cancelli), ed in particolar modo a Paola e Matteo con cui ci ha fatto piacere passare qualche giorno di più.
Ma il ringraziamento ed il saluto più grande va al Guaricano e alla sua gente che ci hanno veramente accolto come se facessimo parte di un grande famiglia. E forse, in fondo, ora è proprio cosi’.
Adios Guaricano, a presto!!!
Riccardo, Giulia, Andrea e Luca
P.S.: beccatevi questa foto e la sua stupenda luce naturale, chi l’ha fatta è un vero artista!!! (ndr)
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Ferragosto di lavoro
Anche se vi sembrerá strano, il ferragosto è solo italiano (o forse europeo). Qui in America Latina non esiste. È un giorno come gli altri.
Che ho passato nella preparazione del nuovo anno scolastico, precisamente nel ritiro del personale di inizio anno.
Don Franco mi ha dato una mano presentando due riflessioni, al mattino e di pomeriggio, le altre le hanno fatte il padre Isidro e il padre Juan Francisco de la Cruz.
Nel complesso il ritiro è stato ben bello, la gente è stata contenta e ha ricevuto una bella alimentazione spirituale.
Grazie, Signore!
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Con il personale della scuola stiamo redigendo e completando li progetto di centro educativo.
In particolare abbiamo lavorato sulla definizione dei fini, missione, visione, e partire da questi e dall’analisi della realtà abbiamo tirato fuori i propositi per i prossimi cinque anni. Da un brainstorming che ci aveva dato 25 propositi abbiamo fatto il setaccio e siamo scesi a 10, e penso che con questi dieci lavoreremo.
Dopodomani ci tocca passare dai propositi generali alla pianificazione annuale.
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Abbiamo iniziato oggi con le varie presentazioni la settimana di preparazione del nuovo anno scolastico. Ci passeremo una settimana lavorando su Progetto di centro e planificazione. Senza fretta, ma lavorando sodo.
Mercoledì avremo il ritiro, e ci aiuteranno con le loro riflessioni don Franco, padre Isidro e padre Juan Francisco.
Quest’anno avremo due maestri nuovi: Agustín, dell’area di matematica, e Ana, una ragazza haitiana amica di suor Cristina. Benvenuti nella nostra équipe!
Suor Cristina, a sua volta, quest’anno lavorerà di mattina in básica, insegnando la formazione umana e religiosa alle classi dalla quarta all’ottava.
Suor Modesta, invece, continuerà il lavoro dell’anno scorso nel liceo, con la formazione umana e religiosa in tutte le classi, e un tempo extra per l’accompagnamento spirituale dei giovani.
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Ancora grazie!
Un’altra volta ci siamo ritrovati davanti all’Eucaristia, ognuna delle due parrocchie, a ringraziare il Signore per la missione.
Dalle cinque alle sette di sera, un susseguirsi di vari momenti, ognuno caratterizzato da una lettura biblica e da un momento di orazioni spontanee.
Vari dei missionari hanno ringraziato per situazioni concrete che si sono loro presentate. Dany, per esempio, ha dato la testimonianza di una signora evangelica che quando si è resa conto che con i missionari andava un prete (don Roberto), non finiva più di di dire che si sentiva troppo onorata di poter ricevere un prete in casa sua. E questo nonostante fosse evangelica.
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La missione parrocchiale si è conclusa con la Messa di ringraziamento.
Abbiamo presentato di nuovo al Signore i simboli della missione: i sandali, la Bibblia, il messaggio consegnato a tutte le famiglie. E insieme a loro sono stati presentati alcuni fratelli che la missione ha avvicinato alla vita parrocchiale.
Senza faville, mi sembra che questa missione ci ha aiutati a mettere in pratica la parola del Signore Risuscitato: “Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a tutte le creature” (Mt 28). Grazie, Signore!
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Carmen Moro è stata fantastica: rendendosi conto che la cucinetta che avevamo aveva fatto il suo corso, ce ne ha regalato una nuova.
I piatti di Lorenzo, di Sila, delle suore, di Paola saranno ancora più deliziosi.
Grazie, Carmen! e grazie anche a te, Signore, per l’amore di questa sorella genovese!
P.S.: Non paghiamo da bere, perché la foto ha già qualche giorno (Francesco è a Genova dal giorno 3), e comunque quello che ha nel bicchiere è solo ottimo succo di frutta, naturale, non fermentato!
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Oggi, venerdì, è stato l’ultimo giorno della missione parrocchiale.
Vi domanderete perché non vi ho fatto il resoconto giorno per giorno. I motivi ci sono.
Uno è che mi sono rimesso in sesto solo oggi da un brutto mal di gola con placche che mi ha costretto a fare un’iniezione di penicillina. E quindi da martedì a tutt’oggi non sono andato con la missione, hanno fatto tutto solo loro!
Un altro è quello delle visite. Gli scout del Genova 27 sono partiti martedì (ma due di loro solo ieri, e anche mercoledì ci hanno tentato), ma il giorno prima è arrivato don Franco con un altro gruppetto. Ed è bello (malattie permettendo) donar loro un po’ di tempo.
Sta di fatto che di quello che è successo nella missione in questi ultimi giorni non ho saputo niente. I prossimi giorni provvederò a chiedere a questo e a quello, e vi farò sapere le cose significative.
Nel frattempo oggi è stato, giocoforza, un giorno di lavoro per la scuola, perché lunedì comincia la settimana di preparazione con tutto il personale (l’altra settimana, precisamente il martedì 21, sì, di agosto!, inizia la docenza), e avevamo delle cose da preparare per il rinnovato Progetto di Centro Educativo che dobbiamo poi mettere a punto insieme al personale nella settimana di preparazione.
Insomma, gli impegni sono un po’ uno dietro l’altro in questo periodo. E finita la settimana di preparazione della scuola verranno poi due fine settimana di preparazione della catechesi.
Ma non mi lamento del lavoro. So che è molto peggio annoiarsi. E tra l’altro questo lavoro che faccio mi piace! e se non mi piace me lo faccio piacere.
Grazie, Signore!
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Grazie!
A causa di un disguido io e Matteo abbiamo dovuto prolungare di qualche giorno la nostra visita in Missione. Nonostante un po’ di smarrimento iniziale di fronte alla prospettiva di restare qui per tutto il mese (alla fine dovremmo riuscire a partire oggi!), questi ultimi due giorni sono stati un’occasione per visitare alcune parrocchie e fare nuovi incontri (eccellente la colazione che il parroco di Amparo ci ha offerto questa mattina!).
Inoltre abbiamo potuto condividere alcuni momenti con don Franco, Giulia, Andrea, Luca e Riccardo… persone che vale davvero la pena di conoscere!
Vorrei ringraziare di cuore chi da Genova si è dato tanto da fare per farci tornare, ma anche chi qua si è messo al nostro servizio con grazie pazienza.
Un grazie di cuore a tutti per avermi fatto sentire a casa!
Commenti
Autore: lara
data: giovedì 9 Agosto 2007
ore 17:04
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Tante le ansie e le preoccupazioni prima del viaggio che ci vedeva protagonisti di un’avventura verso una realtà a noi sconosciuta, un’avventura che, secondo le parole di Don Roberto, ci avrebbe lasciato un’impronta indelebile. E così è stato.
Siamo il Clan Sette Colori del gruppo scout Genova 27, undici ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25 anni, guidati dal nostro parroco Don Roberto. Siamo partiti lunedì mattina presto arrivando a Santo Domingo nel pomeriggio. All’aeroporto, sotto una piacevole pioggia estiva, abbiamo trovato ad aspettarci Don Lorenzo e Suor Modesta che ci hanno accompagnati alla Missione nel Guaricano. La struttura è accogliente, le camere ben sistemate, i “cuochi”, Paola e Don Lorenzo, veramente eccellenti!
Dopo un lungo riposo per riprendere le forze, la mattina successiva abbiamo subito iniziato la nostra avventura ridipingendo i cancelli, le ringhiere e le porte della scuola cosicché, quando riprenderanno le lezioni, i ragazzi trovino un ambiente più confortevole e pulito. Il lavoro è reso faticoso dal gran caldo, al quale non siamo abituati, ma cerchiamo comunque di mantenere il sorriso, aiutati dalla presenza dei molti bambini che vengono a farci compagnia.
Nei pomeriggi abbiamo accompagnato i misioneros della parrocchia, uomini e donne, giovani e meno giovani, che si sono offerti di annunciare la Parola di Dio, di casa in casa. Questi momenti sono stati preziose occasioni per entrare in contatto con le famiglie, assaporando la loro realtà quotidiana, e per interrogarci sul nostro modo di vivere e testimoniare la Fede.
Inoltre, è stato possibile collaborare, anche se in minima parte, alle giornate di lavoro comunitario per gettare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno accompagnato lungo questo cammino, in particolare Don Roberto per averci guidati nella lunga preparazione, Don Paolo e Don Lorenzo, per essere stati maestri di umiltà e di servizio, Suor Cristina, Suor Modesta e Suor Blessilla per l’enorme disponibilità e i mille sorrisi, Paola e Francesco, per l’esempio concreto di sostegno alla Missione.
Autore: agnese
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I ragazzi se ne vanno
Che meraviglia questi ragazzi! Efficientissimi, premurosi, disponibili, educati, affettuosi, che altro? ordinatissimi, un vero piacere stare con loro. E poi curiosi di tutto, interessati.
Non voglio dimenticare don Roberto, amichevole e alla mano e poi un vero pozzo di scienza.
Ci mancherete! Grazie per la vostra visita , con affetto.
Commenti
Ciao Paola!
grazie di tutti i bei complimenti! anche per noi è stato molto bello stare con voi e affiancarvi durante la missione. spero che in futuro si ripresenti un’occasione come questa!
un saluto a tutti
Autore: Agnese Lancella
data: giovedì 9 Agosto 2007
ore 7:56
Ciao a tutti!!!
È stata un’esperienza davvero meravigliosa,siete stati molto gentili e premurosi, avete reso il nostro soggiorno in Guaricano una esperienza indimenticabile!
Un grosso abbraccio a tutti,a presto (speriamo)
Autore: Elisa Calamaro
data: venerdì 10 Agosto 2007
ore 4:27
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Al termine del nostro soggiorno qui, non possiamo fare a meno di ringraziare tutte le persone che con cuore mite e paziente, bendisposto e sensibile, capace di ascoltare e capire, ci hanno accolto in questa comunità.
Grazie a Don Paolo e Don Lorenzo, testimoni coerenti e fedeli, che con semplicità e passione ci hanno mostrato la vita delle Parrocchie.
Grazie a Suor Modesta, Suor Cristina e Suor Blessilla che con umiltà e gioia ci hanno dedicato molto del loro prezioso tempo, mostrandoci la loro dedizione e i frutti del loro lavoro.
Grazie anche a Paola e Francesco per le piccole attenzioni di ogni giorno, per le loro parole e il loro esempio.
Grazie a tutti per il clima familiare e accogliente che abbiamo respirato in questi giorni, dietro a questa atmosfera non possono che nascondersi degli angeli!
Clan 7 Colori
”Ogni volta che avrete fatto tutte queste cose al più piccolo di questi miei fratelli, l’avete fatto a me… Venite benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo” (Mt 25,34).
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Benvenuti (2)!!!!
Il benvenuto tocca oggi a don Franco, che è arrivato stasera accompagnato da quattro giovani della sua parrocchia!
In attesa di presentarveli meglio, date loro il benvenuto insieme a noi!
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Un giro in città
Dopo una mattinata di lavoro nel pomeriggio suor Modesta, suor Cristina e Paola ci hanno accompagnato nella citta’ coloniale.
Abbiamo visitato la prima chiesa edificata in America, il cui altare principale pare essere costruito con una delle Caravelle e dove è custodita la croce con cui Cristoforo Colombo ha segnato il suo arrivo a Santo Domingo.
Infine abbiamo visitato il faro di Cristoforo Colombo: a forma di croce e con un aspetto davvero imponente.
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I lavori della nuova cappella de La Mina sono continuati oggi, domenica, e hanno dato una mano anche quattro dei nostri rover: Matteo Perelli, Arianna Greco, Elisa e Marta.
Dopo la Messa delle sette hanno fatto colazione, si sono cambiati e si sono recati al lavoro. Matteo ha aiutato a preparare il cemento, mentre le ragazze hanno aiutato a trovare le pietre da mettere insieme al cemento nelle fondamenta.
Un bel lavoro, del quale ci sentiamo orgogliosi! Bravi, ragazzi!
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Altro matrimonio
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Un grazie!!
Oltre al lavoro di questi giorni oggi c’è stato spazio anche per un po’ di svago al mare.
Don Lorenzo, le suore e le aspiranti ci hanno portato a provare il mare dei Caraibi sulla spiaggia di Boca Chica.
Il mare, proprio come si vede nelle cartoline, gli “ombrelloni” di foglie di canna da zucchero, la sabbia bianca e l’acqua cristallina ci hanno permesso di assaporare la bellezza naturale di questa terra dominicana e di vivere un momento di autentica fraternità tra di noi.
È bello vedere che dietro il serio lavoro dei missionari vi sia anche in queste persone una grande umanità.
Un grazie di cuore a tutti.
Autore: roberto
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Giornata di lavoro comunitario, oggi, per fare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.
C’è stato qualche inconveniente perché il cemento e l’altro materiale da costruzione è arrivato tardi, ma alla fine sono riusciti a arrivare per lo meno a metà del lavoro. Tenendo in conto che oltre a fare la gettata del cemento c’era anche da preparare l’armatura delle colonne. Cosa in cui si sono cimentate Lourdes, la responsabile del settore, e Carmela, un’animatrice di comunità.
Oltre a loro hanno lavorato tutto il giorno almeno quattro uomini, e altri tre o quattro hanno fatto la mattinata.
Domani si continua, se il Signore ci aiuta finiamo ‘ste benedette fondamenta!
Lo so che non ci lascerai soli, Signore!
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Non posso non fare i complimenti al clan (e noviziato) della parrocchia di Virgo Potens di Sestri Ponente che abbiamo qui con noi.
Sono veramente esemplari, per ordine, sana disciplina, buon comportamente, gusto e servizio. E portano una testimonianza bellissima di vita di chiesa!
C’è da ringraziare il Signore, e dopo di lui don Roberto che ha motivato questo campo estivo fuori dal comune.
I capi, Elena, Chiara e Paola, sono giovani ben formati, ed esprimono una testimonianza di vita cristiana matura.
Il capitolo servizio lo stanno sviluppando, in questi giorni, pulendo e pitturando buona parte delle cancellate e ringhiere della scuola primaria. Lavorano con abnegazione e con amore.
Ragazzi, siete forti! Continuate cosi!
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Lavori in corso
Oggi abbiamo quasi terminato i lavori nella scuola. Speriamo che il nostro operato possa essere gradito ai piccoli frequentatori dell’edificio.
Un pensiero alle famiglie che oggi hanno ricevuto la visita dei missionari, con la speranza che la testimonianza ricevuta abbia aperto i loro cuori alla parola del Signore e che possano essere a loro volta portatori di pace.
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Dopo il settore san Ramón, oggi è stato il secondo giorno del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina. Ha questo nome (mina significa miniera) perché prima che si urbanizzasse estraevano da lì il caliche per mettere come fondo di terreni da edificare e strade.
Sia ieri che oggi la missione mi è piaciuta, anche perché ho potuto passare il tempo andando anch’io in maniera informale di casa in casa, e visitando varia gente che tempo fa venivano a Messa e che adesso si sono persi per strada.
Don Roberto con i suoi scout ci accompagnano nell’evangelizzazione – li mandiamo due a due insieme alle migliori coppie di missionari – e nella Messa serale. E sono una bella testimonianza per questa gente che pensa che a europei e americani interessino solo le spiagge dell’est del paese.
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Un grosso saluto a Don Roberto, ai suoi ragazzi e a tutta la missione.
Ciao.
Teresa (Bolzaneto)
Autore: Teresa - BOLZANETO
data: venerdì 3 Agosto 2007
ore 15:53
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Dopo una mattinata passata a restaurare la scuola e a giocare con i ninos del luogo, siamo nuovamente andati a portare la parola del Signore alle famiglie.
È incredibile come la gente riesca a vivere in queste condizioni e riesca a trasmettere allegria pur avendo poco.
Siamo rimasti stupiti dal fatto che molta gente che vive in case disastrate abbia allo stesso tempo impianto stereo, due tv, cellulari e via dicendo…
Con la speranza che questa gente, oltre ad ascoltare vivamente, metta in pratica le parole del Signore che la missione cerca di trasmettere…
Autore: arianna
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Visto che ho scritto un commento all’intervento dell’Agnese, scrivo anche a te! Buona permanenza! e buona permanente, se volete farvi i riccioli.. ti saluto! Ciau to everybody!
Autore: Luca Bozzo
data: sabato 4 Agosto 2007
ore 14:52
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Francesco torna a Genova
Aereo di ritorno, oggi, per Francesco Zannini.
È stato in missione sei mesi, da febbraio, vivendo con noi la passione, le gioie, e anche le ansie del lavoro. Presenza preziosa, punto di riferimento sicuro nella farmacia, al mattino, e in casa, al pomeriggio.
Buon viaggio, Francesco, e grazie per quello che hai donato qui. Il Signore ti moltiplichi quanto hai donato!
¡Hasta luego!
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E’ stato “forte” , “Franceschino”, quando, nel Ciad, si offrì, ai suoi rapitori, come ostaggio, essendo scapolo, al posto di padri di famiglia. Si sentì rispondere:”Non, merci, Monsieur; vous etes trop vieux et trop fatigué!”
Autore: camillo
data: giovedì 29 Novembre 2007
ore 15:47
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La missione continua!!!
Eccoci qua al secondo giorno di missione!
Un giorno molto importante per noi scout, 100 anni dalla fondazione della nostra associazione… che emozione!
Ieri pomeriggio ci siamo uniti ai missionari del posto per portare la parola di Dio alle famiglie della parrocchia.
Siamo stati affidati a vari gruppi e abbiamo visto lo stile di vita delle famiglie del posto!
È stata un’esperienza davvero particolare, il loro è un mondo completamente diverso dal nostro, dove Dio è molto presente però: abbiamo incontrato molti credenti che affidano le proprie giornate nelle mani del Signore e questo ci ha fatto davvero piacere.
Dopo due ore di giro per le case ci siamo riuniti tutti per la celebrazione della Messa, anche questa è molto diversa dalla nostra: i canti sono piu allegri e partecipati con battiti di mani e molte persone hanno il piacere di condividere una preghiera personale.
Stamattina dopo la colazione abbiamo recitato la promessa, coscienti che questo gesto era stato fatto da tutti gli scout del mondo durante il giorno!
In seguito ci siamo recati di nuovo alla scuola per continuare i lavori di restauro di ringhiere e cancelli accompagnati dall’inimitabile allegria dei bambini che ormai ci hanno rubato il ruolo da fotografi!
Oggi pomeriggio, dopo un succulento pasto tipico dominicano, speravamo di seguire di nuovo la missione, ma il tempo non ce lo ha concesso: ha piovuto più o meno tutto il pomeriggio. Abbiamo colto l’occasione per nostre attivita di clan.
Fortunatamente siamo riusciti a partecipare alla Messa, che come ieri era allegra, gioiosa e molto partecipata!!
Commenti
Bravi!!!!!!!!!!! Alla fine nonostante le ansie e le difficoltà avete trovato pane per i vostri denti.
Mi raccomando imparate tante danzette così poi le insegnamo ai nostri bimbi.
P.S. Se Elisa si inceppa non esitate a dargli qualche pattone…
Autore: Lorenzo Motti
data: giovedì 2 Agosto 2007
ore 3:37
Ciao Agne
sono Atti complimenti per l’articolo e buon lavoro a tutti.
Fate molte foto!
Attilio
Autore: Attilio Lancella
data: giovedì 2 Agosto 2007
ore 15:59
Buondì Agnese! o buonasera dipende quando lo leggi… mi sembra vi stiate divertendo! picchia la Wz e la Ary che per scamparsi i lavori duri vanno a fare la spesa in città!!! detto ciò, me ne vò…. fa anche rima… saluta tutti! CIAUUUU
Autore: Luca Bozzo
data: venerdì 3 Agosto 2007
ore 14:49
agneeeeee!non è che tutti questi interventi che fate sono solo una copertura e poi ve ne andate al mare tutti i giorni?!!baci baci ciuuu vale
Autore: Valentina Romeo
data: domenica 5 Agosto 2007
ore 16:08
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News dal Guaricano
¡Buenos dias!!!!!
Eccoci ad affrontare il primo giorno qui alla missione.
Svegliati dal canto del gallo e dal caldo, ci hanno accompagnato a visitare la farmacia e l’ambulatorio per poi addentrarci nelle vie polverose della città.
Ci siamo diretti verso la scuola dove abbiamo svolto il primo incarico ovvero rimettere in sesto cancelli e ringhiere. Ad allietare il nostro lavoro è arrivato un gruppo di bambini con i quali ci siamo fermati a giocare e fare foto insieme a loro.
Nel pomeriggio andremo a visitare le famiglie della parrocchia.
Speriamo vivamente di portare il nostro piccolo contributo alla missione! Alla prossima!
Autore: elisa
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hola mi nombre es damaris y soy nieta de juana y vivo en estados unidos y quiciera que me le de saludos de mi parte muchas gracias
Autore: Damaris
data: lunedì 6 Agosto 2007
ore 17:53
padre pablo quisiera que en la misa del jueves 9 de agosto en la mañana mensione que cumplo 15 años y me mande su vendicion desde alla, graciAS
Autore: Damaris
data: lunedì 6 Agosto 2007
ore 17:56
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Primo giorno di missione
Il primo giorno di missione è stato vissuto nei campos di Santa Margarita e nel settore Arca de Noé della Divina Misericordia.
Qualche piccola disorganizzazione, tipica dei primi giorni. Ma il lavoro è stato fatto, e c’è stata una risposta bella da parte della gente.
Domani avremo con noi alla missione anche i nostri nuovi ospiti, che affiancheranno i missionari delle parrocchie.
Grazie, Signore!
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Benvenuti!!!!
Per la gioia di mamma e papà, ecco qui la foto del Noviziato e Clan di Sestri Ponente che è appena arrivato alla missione.
Li accompagna don Roberto Ghiara, che è alla sua terza visita, e che ha coinvolto il gruppo scout di cui è assistente in questa magnifica avventura.
Benvenuti alla missione! Benvenuti al Guaricano!
Commenti
Ciao ragazzi, ciao Don Roberto,
che meraviglia vedervi lì in foto!!!
Vi auguro di cuore di vivere con gioia ed entusiasmo quest’esperienza missionaria in Guaricano.
Da Genova vi seguiamo e mandiamo a tutti un abbraccio di pace!
LARA e l’MGM
Autore: lara
data: martedì 31 Luglio 2007
ore 7:37
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Ospiti in arrivo
Tra poche ore ci arriva un gruppo di ospiti: don Roberto Ghiara con un clan AGESCI.
Vi aspettiamo con gioia!
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Ho perso praticamente tutta la mattinata dietro a una verifica del personale della scuola.
Educazione ha convocato i direttori del nostro distretto in una scuola centrale alle otto di mattina. Io sono arrivato là alle nove, ed ero il quarto. Ma il funzionario che doveva fare la verifica è arrivato alle dieci e mezza. Alle undici e qualcosa ho finito e me ne sono potuto andare.
Questa verifica dovrebbe aiutare a mettere tutti i lavoratori delle scuole al loro posto corretto nella lista del ministero. Infatto fino ad oggi molti lavorano in una scuola ma risulta che sono in un’altra.
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Il trivacco dei responsabili della pastorale giovanile a Los Cacaos si è concluso oggi in bellezza.
Al 95% si è svolto bene, direi molto meglio che l’anno scorso. Molto positiva la presenza di suor Cristina, sembrano superate le frizioni che c’erano tra due sottogruppi, e anch’io ho risolto alcune incomprensioni che c’erano state con alcune giovani. L’accoglienza poi della comunità cristiana de Los Cacaos è stata molto calorosa, cominciando dal parroco, seguendo con le piccola comunità di tre religiose, e continuando con il seminarista e con il resto della comunità.
Marcial ha condiviso con i giovani il trivacco nella sua totalità, e bisogna riconscergli il grande merito di saper stare tra di loro come persona matura ma anche come educatore saggio. Sua moglie Germania ha portato avanti la cucina con capacità e con molti sorrisi.
Oggi sono venuti con me Carmen e Radhamés, e anche don Lorenzo con Paola.
Prima di ripartire c’è stato bene un salto veloce al fiume, per la gioia di grandi e piccoli.
Sul versante negativo, la camionetta della Divina Misericordia sembra che abbia subito un danno per un mal uso dovuto a spensieratezza giovanile. Altra cosa è che avrei voluto chiaccherare con vari giovani, e non l’ho potuto fare per mancanza di tempo.
Non mi resta quindi che dire, stavolta a piena voce: Grazie di cuore, Signore!
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Nella Messa del mattino abbiamo fatto il solenne invio dei missionari e degli oranti della missione che comincia domani.
All’offertorio sono stati portati i distintivi dei missionari, e sono stati benedetti. Poi alla fine sono stati consegnati ai missionari, non senza aver invocato la benedizione del Signore su di loro.
Anche gli oranti sono stati chiamati davanti all’altare, e anche per loro si è chiesta una benedizione speciale del Signore.
Domani cominciamo a visitare il settore san Ramón, i campos. Due giorni in quella che sarà la futura parrocchia di Santa Virginia.
Da domani contiamo anche sulla vostra preghiera!
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Ho potuto fare oggi la prima visita (la seconda sarà domani) al trivacco dei Responsabili della Pastorale Giovanile.
È a Los Cacaos, un campo di San Cristobal, a due ore di macchina da casa nostra. Tra l’altro per arrivarci bisogna fare 8 km di strada sterrata su e giù per i monti.
C’è anche suor Cristina, che sta facendo un buon lavoro di entrare nel gruppo. Perché fino ad adesso non ha fatto un lavoro specifico a livello di giovani.
Ieri mattina c’è stato un mini ritiro dettato da Marcial sul discepolato, mentre nel pomeriggio hanno lavorato su come si porta avanti un gruppo giovanile.
E stamattina era il mio turno, con una catechesi sull’omosessualità e sulla dottrina della chiesa su di essa. Nel pomeriggio verifica dell’anno e prospettive per l’anno nuovo, ma ho dovuto andarmene prima che finissero per non arrivare tardi alla Messa che avevo stasera.
Il clima è molto bello, e visto che oggi non ho potuto domani devo approfittare per fare alcune chiacchere personali con qualcuno. Vi chiedo una preghiera perché questi dialoghi possano aiutarci a maturare tutti quanti. Grazie!
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Formazione degli oranti
La nostra missione conta sulla presenza di un bel gruppo di oranti.
L’ho incontrati oggi pomeriggio, in un bel momento di formazione alla preghiera, che si è concluso con l’adorazione eucaristica e la Messa.
Una cosa che mi ha sorpreso è stata la disparità nella partecipazione delle due parrocchie: delle 150 persone, almeno due terzi erano della Divina Misericordia! Ci sono rimasto un po’ male per Santa Margarita, ma ognuno ha i suoi doni!
Gli oranti riceveranno la solenne benedizione di invio domenica mattina, ognuno nella sua parrocchia, insieme ai missionari.
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La seconda puntata della formazione dei missionari si è svolta alla Divina Misericordia, presente il bel gruppo che c’era martedì a Santa Margarita. Un numero di missionari ben incoraggiante!
La puntata di oggi è stata più pratica: abbiamo analizzato come si realizzano la visita alla famiglia, e come si svolge la celebrazione di accoglienza che si fa dopo la visita, di sera, in ogni punto di ogni settore. C’è stata anche la pratica della visita, che in realtà avrebbe avuto bisogno di un po’ più di tempo.
E dopo aver finito ho anche confessato un gruppettino di gente.
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Dramma familiare
Il mese scorso è successo un fatto inquietante: a Ponce un uomo di trent’anni ha ferito a colpi di pistola vicino a un colmado un lontano cugino di vent’anni. Questi è stato un mese all’ospedale e poi è morto.
Ma la cosa non finisce qui. La famiglia del morto accusa una sorella dell’assassino di proteggere e di aver fatto scarcerare (pagando un ministero pubblico) il colpevole. L’hanno minacciata e hanno cercato di farla fuori, per cui Maria, la sorella – che poi è una nostra maestra – è dovuta scappare lontano dal Guaricano.
Stamattina ho visto madre, padre, nonno e sorella della vittima, e quello che mi ha colpito di più è stata la veemenza del rencore che avevano verso Maria, accusandola di aver detto che il morto era un delinquente e di aver pronunciato altre parole di sfida alla famiglia del morto. E, oltre a questo, Maria starebbe cercando di evitare che suo fratello venga messo in prigione. Tutto questo non sembra corrispondere a realtà, ma non si sa perché si è generata questa “leggenda metropolitana” e mi è stato impossibile far ragionare i familiari.
In serata, poi, Maria è venuta da me, dandomi la sua versione, a sentirla lei non ha fatto assolutamente niente che possa giustificare il desiderio di vendetta che si è sviluppato dall’altra parte.
Siamo rimasti d’accordo che, passati i giorni di lutto (finiscono domenica), chiamerò i familiari del morto insieme a Maria e a qualche altro testimone nel mio ufficio, con la speranza che si possano chiarire le cose, chiedere scusa e riconciliarsi.
Ho bisogno del tuo aiuto, Signore!
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Scrivere, scrivere, scrivere ancora
In mattinata sono stato in centro, e ho consegnato al Ministero dell’Educazione la richiesta di assunzione del personale che non è ancora pagato dallo stato.
A parte questo, oggi, così come ieri, e come continuerò i giorni prossimi, mi sono dedicato a scrivere. O meglio, a fare copia/incolla, a riordinare e ad aggiustare. Cosa? Del materiale sull’omosessualità e la dottrina della chiesa. Così come ho presentato il tema al campo adolescenti, lo farò in maniera più approfondita al bivacco dei responsabili. Sento che è un tema urgente da affrontare e da trattare con precisione, perché non tarderà molto ad arrivare anche il gay pride.
Mi centrerò in particolare, oltre che sulla dottrina della chiesa cattolica, sul Rapporto Kinsey, che può essere considerato il motore di tutti i cambi di mentalità e di costume che ci sono stati recentemente a proposito dell’omosessualità.
Il lavoro non è facile, perché la tematica è complessa, e per questo ci dedico abbastanza tempo. Voglio che i giovani capiscano bene come sono le cose.
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Formazione dei missionari
La Missione Parrocchiale d’Agosto (che quest’anno comincia il 29 luglio) è entrata nella sua fase di preparazione immediata. Oggi abbiamo fatto il primo incontro di formazione dei missionari.
L’ho basato sul discorso del papa ai vescovi dominicani in occasione della loro visita ad limina, perché ho visto che metteva bene in luce i temi della missionarietà delle comunità cristiane. E poi abbiamo sviscerato un po’ il kerigma, nella sua articolazione che parte dall’annuncio dell’amore di Dio per arrivare, attraverso la constatazione del peccato, alla salvazione che ci viene offerta in Gesù, alla conversione e alla fede, alla vita nello Spirito e nella Chiesa.
Il numero dei missionari era superiore alle mie aspettative: più di centotrenta per le due parrocchie! Il Signore mi ha dato e ci ha dato un bel segno di amore!
Giovedì va in onda la seconda puntata!
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In preghiera per la missione
Stasera tutt’e due le comunità parrocchiali nostre si sono messe in preghiera per preparare la missione che comincia la settimana prossima. In due settimane, da lunedì a venerdì, visiteremo tutte e 9,000 le famiglie delle due parrocchie, ogni parrocchia le sue famiglie.
L’incontro di preghiera era articolato sulle modalità dell’apostolato, basandosi principalmente su testi di san Paolo. La partecipazione è stata migliore alla Divina Misericordia che a Santa Margarita, ma è stato comunque un bel momento di spiritualità.
E io ho approfittato per confessare un po’ di gente!
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Seconda gita dei chierichetti al fiume, questa volta con quelli della Divina Misericordia. Erano poco più di una decina, la maggior parte femmine.
Hanno sguazzato, accompagnati – e vigilati – da Heriberto, Miguel Ángel ed Elvis, i nostri tre seminaristi. E c’era anche Taína, l’aspirante delle nostre suore. Ho fatto venire apposta tutti e quattro perché ci fosse un sapore vocazionale nell’attività. E prima di andarcene abbiamo anche giocato a “palla vocazione”: se non conoscete questo gioco non preoccupatevi, me lo sono inventato sul momento; praticamente consisteva en mettersi in cerchio e passarsi la palla, chi se la lasciava scappare doveva fare una domanda vocazionale a un altro.
Il ritorno è stato abbastanza presto, perché avevo un incontro di preghiera in preparazione alla missione, e la cosa è stata provvidenziale perché appena arrivati ci ha sorpresi un acquazzone tremendo. E sarebbe stato un disastro essere per la strada, perché tutti i chierichetti erano di dietro nel cassone. Il Signore ha pensato a noi. Grazie, Signore!
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Matrimonio con tutta la comunità
Per la prima volta da quando sono qui ho avuto la gioia di fare un matrimonio nella messa principale del mattino, quella delle sette.
Si tratta di una coppia che ha già ventiquattro anni di vita insieme, finalmente si sono decisi, abbastanza all’improvviso. Lei è sorella di una nostra professoressa che nel 2001 è emigrata negli Stati Uniti.
Hanno idea di mettersi a lavorare in qualche attività parrocchiale, ma non sembrano molto costanti. Vi chiedo una preghiera per loro.
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Abbiamo avuto stamattina il primo incontro zonale di formazione per le nuove commissioni parrocchiali di pastorale educativa.
È già da più di un anno che stiamo lavorando con la commissione zonale di pastorale educativa, ed adesso otto parrocchie, una trentina di persone in tutto, hanno potuto ricevere questa formazione per iniziare il lavoro pastorale verso il mondo dell’educazione.
E veramente la Repubblica Dominicana vive una grande sfida, perché l’attenzione pastorale dalla parrocchia alla scuola è ancora molto povera, per non dire insignificante.
Con questo incontro di formazione abbiamo illustrato la necessità di fare un lavoro specifico con il mondo educativo, ed abbiamo offerto gli strumenti di base per iniziare a fare qualcosa. L’ultimo momento dell’incontro è stato l’inizio della programmazione del lavoro della commissione. Il tempo non è stato sufficiente, ma ogni commissione ha già fissato la data della prossima riunione.
Ho cercato di impostare il lavoro di queste commissioni parrocchiali in maniera che si mantengano in contatto con il parroco ma non dipendano dalla sua presenza (e a volte dai suoi umori).
Un complimento speciale alle parrocchie di Guaricano, che sono state quelle che hanno risposto in maniera più massiva!
Non siamo riusciti a chiarire perfettamente le idee a tutti, ma ho la speranza che attraverso la commissione zonale le cose diventeranno più chiare nei prossimi mesi.
E in cantiere bisognerà porre un altro incontro per le parrocchie assenti. Chiedo al Signore la grazia di poter far nascere la commissione in tutte e venticinque le parrocchie della zona.
Autore: don Paolo
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Stamattina l’aereo per la Repubblica Dominicana è partito da Managua prima delle otto.
Le suore, attentissime come al solito, sono venute ad accompagnarmi: suor Elena, suor Analisa e suor Carlita. E con loro anche Esperanza, una giovane orfana che vive in casa con loro.
Mi porto via dal Nicaragua il ricordo bellissimo della serenità della loro comunità, il loro spirito di preghiera, i gesti semplici di tutti i giorni con cui mi hanno fatto sperimentare una ospitalità squisita.
Grazie, Signore, per queste sorelle e per l’esperienza che ho potuto vivere!
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Abbiamo avuto la gioia di vivere un piccolo ritiro vocazionale con i giovani di san Jorge, qui in Nicaragua.
Rispetto a martedì sera mancavano alcuni, e in compenso c’era qualche faccia nuova.
Mi sono sentito in Repubblica Dominicana per il ritardo con cui i giovani sono arrivati, ma per il resto l’ho visti ricettivi e attenti. La Messa con cui abbiamo terminato è stata partecipata intensamente.
Non è mancato un momento di gioco all’inizio del pomeriggio, dove ho potuto imparare il kickball, un’incrocio tra il baseball e il calcio.
Il momento più significativo sono state i due giochi educativi che abbiamo fatto per capire cosa significa la fede: il gioco dei ciechi, in cui ognuno ha sperimentato che possiamo lasciarci guidare dal Signore; e il gioco della barella, in cui una persona si lascia cadere all’indietro mentre otto persone la accolgono nelle loro braccia: fa capire che ci si può abbandonare fiduciosi anche in situazioni dove l’istinto ci fa ritirare.
il feeling che è nato con questi ragazzi ha fatto sì che terminassi il pomeriggio girando per san Jorge in bicicletta con loro. Ed è stato istruttivo, perché mi hanno portato a un barrio povero, dove abbiamo visitato alcune famiglie.
Affido a te, Signore, quello che ho seminato in mezzo a loro, e ti ringrazio anticipatamente per i frutti che porterà la tua parola in loro!
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Giovedì eucaristico in Nicaragua
Una cosa che scopro in questi giorni è che in Nicaragua c’è una forte devozione all’Eucaristia. Tanto forte che il giovedì mattina le Messe sono piene quasi come la domenica. E dopo la Messa si espone il Santissimo e la gente si alterna in adorazione tutto il giorno.
In questo ci danno dei punti, sia alla Repubblica Dominicana che all’Italia!
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Gita a Granada
Le suore del Nicaragua mi hanno portato in gita a Granada, che è la sede della loro diocesi ed è una cittadina con un certo interesse turistico.
È il secondo tour che mi fanno fare, dopo quello di ieri a vedere la spiaggia del pacifico.
A Granada la cosa più interessante sono le isolette che spuntano dal lago e che si sono originate con la materia lavica espulsa da un vicino vulcano.
Abbiamo affittato una lancha e ne abbiamo fatto un bel giro. La maggior parte delle isole, in precedenza abitate da nativi dediti alla pesca, sono state comprate da persone piene di soldi, che ne hanno fatto ville esclusive. Alcuni degli ex nativi e altra gente bisognosa lavorano per i nuovi padroni per cento dollari al mese.
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Suor Carlita, la Brignolina giovane del Nicaragua, mi ha organizzato stasear un incontro con il gruppo giovani della sua parrocchia, San Jorge.
Ho trovato una realtà giovanile abbastanza simile a quella che abbiamo in Repubblica Dominicana, e forse con le basi religiose un po’ più solide.
Abbiamo chiaccherato su come viviamo la nostra relazione con il Signore Gesù, condividendo il momento in cui l’abbiamo scoperto, ed ho approfittato per dare qualche spunto vocazionale.
Siamo rimasti d’accordo che giovedì mattina, approfittando il giorno festivo dell’anniversario della rivoluzione sandinista, faremo un piccolo ritiro qui nella casa delle suore.
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In partenza per il Nicaragua!
Sono in viaggio per il Nicaragua, vado a trovare le suore Brignoline che lavorano là.
Porto loro tutto l’affetto delle suore che sono con noi, le loro lettere e i loro saluti. Per loro è molto più difficile che per me entrare in quel paese, per questioni di visto.
Lo scalo in Panama è stato molto lungo, per cui ho approfittato per visitare il famoso Canale, e nella foto potete vedere l’effetto spettacolare di una chiusa di nove metri di altezza!
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Il gruppo carismatico a Duquesa
Oggi il gruppo carismatico è andato a Duquesa. In queste occasioni il piccolo centro comunale dove si fa la celebrazione si riempie di gente, della comunità e anche dei campos vicini. La celebrazione invece di durare mezz’ora dura più di due ore, e la gente non si stanca!
La speranza è che a poco a poco la gente impari a gustare anche le celebrazioni e le Messe normali. Si vedono passi in avanti, ma c’è ancora molto da fare!
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Avanzano a tutta birra i lavori della pavimentazione in cemento del cortile della scuola.
Tanto il sindaco ha aspettato per farci questo lavoro, altrettanto velocemente (scusate il contrasto) lo stanno facendo. Ieri pomeriggio hanno cominciato, e oggi sono già a un terzo del lavoro.
Si prospetta che lo finiranno lunedì.
Grazie, Signore, era da parecchio che ti chiedevamo questo lavoro!!!
Autore: don Paolo
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La tradizionale gita finale del campo adolescenti (e giovani) si è svolta a Cocolandia, una spiaggia a un’ora e mezza dal Guaricano.
Il posto era particolarmente felice per la presenza di mare e foce di un fiume.
I ragazzi sono stati in acqua in maniera praticamente ininterrotta dalle undici alle cinque di pomeriggio. E l’acqua lo meritava!
Dopo pranzo siamo andati con le suore a passarci un momento con loro. Poco tempo, ma quanto è bastato per vedere una gran serenità e un clima molto allegro.
Non ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, sembra, e i ragazzi si sono comportati veramente bene, sotto gli occhi vigili di Marcial, di sua moglie e di alcuni altri adulti.
Una gradevole sorpresa è stato scoprire che Miguel Ángel, il seminarista, si era portato il breviario, e che prima di andare via ha coinvolto un gruppetto a dire i vespri.
C’era con noi anche Paola, la quale si è fatta un bagno tonificatore e ha passato un pomeriggio felice.
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Oggi pomeriggio il sindaco ha mandato a iniziare il lavoro di fare il pavimento di cemento al cortile della scuola. Non solo: alzano anche un piccolo deposito che in precedenza fungeva da locale per i bagni.
Sembra che vogliano fare molto alla svelta, mi dicono che martedì finiscono.
Atti di pre-campagna elettorale? non so, fatto sta che risolviamo un problema annoso, che era quasi la maggior fonte di conflitto con i maestri.
Grazie, Signore!
Autore: don Paolo
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Messa al campo giovani
Oggi pomeriggio ho avuto la gioia di celebrare al Messa con i 130 adolescenti e giovani del campo.
Ho cercato di farne una Messa vocazionale, incoraggiato a questo anche dal fatto che una delle giovani presenti mi ha confidato che sta chiedendosi se il Signore la chiama a ciò.
L’omelia l’ho basata sulla colletta della messa per le vocazioni religiose, che chiedeva il dono della carità per tutti ma il dono della carità della speciale consacrazione per chi riceve una vocazione particolare.
Ho visto interesse, e quando alla fine dell’omelia ho invitato a esprimere in silenzio al Signore la propria disponibilità nessuno si è distratto.
Tocca a te continuare il lavoro, Signore!
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Benvenuta, Paola
È ritornata fra noi Paola Longhi. Dopo due anni di assenza è tornata al Guaricano, dove ritrova tante persone a cui ha voluto e vuole molto bene.
Darà una mano in cucina, oltre a rendersi disponibile per un’attenzione alle famiglie degli studenti della scuola. Paola ha alle spalle una bellissima esperienza di gruppi di autoaiuto, che le hanno donato una squisita sensibilità psicologica.
Ed è una gioia anche per noi accoglierla! Si fermerá fin verso la fine di settembre o i primi di ottobre.
Bentornata, Paola!
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Da oggi, mercoledì, fino a sabato è in scena il campo adolescenti e giovani.
Lo facciamo nel Parque Mirador Norte, che si trova appena fuori dal Guaricano. Praticamente sono tre giorni al Parco e la gita finale.
Ogni giorno c’è una catechesi: oggi il discepolato (suor Cristina), domani l’omosessualità (io), venerdì la preghiera (una signora di un gruppo carismatico). La catechesi occupa una mezza giornata, e l’altra mezza giornata è di giochi e attività varie.
I giovani sono in tutto 125, un bel numero, grazie al fatto che la quota di partecipazione è molto bassa e praticamente copre soltanto il costo del mangiare di mezzogiorno. Da parte mia ho fatto una propaganda “sovietica” a Messa per tre domeniche dicendo agli adulti che era loro dovere mandare i figli al campo, e sembra che ha funzionato!
Autore: don Paolo
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Alla riunione di oggi pomeriggio sui black-out abbiamo avuto con noi l’incaricato di relazioni pubbliche della compagnia distributrice di elettricità e una esecutiva di mezzo rango.
Quello che è emerso, fondamentalmente, è che se vogliamo arrivare a 24 ore al giorno di elettricità dobbiamo uscire dal programma a quota fissa con cui stiamo (una piccola parte delle famiglie) pagando l’elettricità e mettere i contatori.
Gli esecutivi dell’impresa di elettricità ci assicurano che la gente pagherà di meno, perché avendo il contatore staranno più attenti a cosa consumano, ma francamente io non ne sono convinto.
Sta di fatto che, conti alla mano, il programma attuale non ci porterà da nessuna parte.
C’è da continuare quindi un lavoro grande con la comunità intera.
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Nuovi banchi per la scuola
Il ministero dell’educazione ci ha dato un certo numero di nuovi banchi e sedie per le classi più basse: venti banchi e quaranta sedie. Finalmente stanno cominciando a levare da mezzo le vecchie butacas (sedie con tavolino sul bracciolo), che sono veramente scomode.
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La celebrazione della patrona delle nostre suore, Nostra Signora del Rifugio, l’abbiamo vissuta nel dispensario.
Le suore hanno preparato con molto buon gusto i fiori dell’altare e tutte le altre cose che esternamente hanno trasmesso il senso dell’amore alla Madonna.
E a pranzo abbiamo condiviso con le aspiranti, con i diaconi e con i seminaristi questo giorno di festa.
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È da qualche settimana che stiamo vivendo in un clima di frizione con la Pastorale Giovanile, e così oggi mi sono deciso a portarli al santuarietto di Schönsatt e di fare con loro un pomeriggio che mi aiutasse a migliorare il rapporto.
E sembra che lo Spirito Santo sia riuscito a ispirarmi le cose giuste, perché ho visto il risultato.
Cosa abbiamo fatto? Beh, siamo partiti dalla parrocchia alle 15; momento di preghiera iniziale e finale, senza cose particolari. Invece il clou è stato il dialogo nel quale abbiamo scoperto ognuno i doni degli altri.
Abbiamo iniziato che per coppie dovevamo dirci perché stimavamo l’altro, e che cosa ha fatto in lui lo Spirito Santo, e quello che lui significa nella Pastorale Giovanile della parrocchia.
Dopo il dialogo in coppia, stando tutti insieme ognuno riportava quello che gli aveva detto il compagno di coppia, e a questo tutti potevano aggiungere altri apprezzamenti positivi.
Per finire, ognuno ha detto in cosa sentiva che doveva cambiare.
L’effetto è stato quello che prevedevo. L’atmosfera si è fatta via via più distesa, ed è stato un momento bello di conoscenza reciproca e di scoperta reciproca dei doni che abbiamo. E ci ha aiutati a non rimanere fissi sui difetti degli altri.
Mentre facevamo questa attività pensavo che sarebbe stato bello vivere qualcosa di simile alla loro età (avevano dai 16 ai 24 anni), ma forse non c’era ancora sensibilità per questo tipo di cose. È stato solo quando sono entrato in seminario, nel 1986, che ho scoperto le correzioni fraterne, che sono una bella cosa ma che anche nell’ambiente di formazione del seminario che ho vissuto io e che eravamo tutti persone abbastanza mature alla fine risultavano pesanti e dopo la seconda non ne abbiamo più fatto.
Non posso quindi far altro che ringraziare il Signore perché mi ha insegnato a fare cose come quelle di oggi, che ancor più che la correzione fraterna aiutano e ritrovare l’armonia in una comunità o gruppo di persone. E spero che questi giovani, e in particolare i tre seminaristi che c’erano con noi, imparino a valorizzare sempre le cose buone che ci sono in noi prima di rintuzzare le cattive.
Per questo quando alle 20.15 sono arrivato a casa e Lorenzo mi ha “rimproverato” di aver fatto troppo oggi gli ho sorriso, perché lui non sa cosa ho ricevuto. Ho provato a spiegarglielo, e ha capito qualcosa ma forse non tutto.
Per questo, per tutto quello che ho potuto vivere oggi: di cuore, grazie, Signore!
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Ritiro Eucaristico
La mattinata di questa domenica è stata caratterizzata dal Ritiro Eucaristico, che abbiamo fatto con la gente che aveva fatto quattro mesi fa il Ritiro di Evangelizzazione.
In questo ritiro a me tocca la Messa spiegata in tutte le sue parti, e per me è sempre una gioia grande poter sviscerare la Celebrazione Eucaristica e farla conoscere ed amare.
Purtroppo il ritiro è organizzato per finire verso l’una, così ho mangiato da solo all’una e mezza. E con in programma di uscire di casa prima delle tre. Ma non importa: il Signore mi aiuterà a far bene tutto.
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Prima (e suor Blessila scherzando aggiunge anche “ultima”) gita con il personale del nostro dispensario.
In realtà già l’anno scorso ci stavamo pensando, però non se n’era fatto niente.
Siamo stati in un resort di Juan Dolio, poco più in là dell’aeroporto. Abbiamo passato una bella giornata, dalle 10 alle 17, molti si sono immersi dell’acqua delle tre piscine o del mare, altri come io e le suore siamo rimasti a poltrire e a chiaccherare con questo e con quello comodamente coricati sulle sdraio all’ombra di un albero.
Per la gente è stato un momento molto bello. I medici probabilmente avevano già vissuto qualcosa di simile, e non hanno espresso un gran entusiasmo. Invece per le donne delle pulizie, le cuoche, l’infermiera e la farmacista era la prima volta in un posto come quello, e sono rimasti contentissimi.
Per me è stato pure un momento bello, vissuto con le carissime suor Blessila e suor Cristina.
Al ritorno un piccolo inconveniente: una gomma di dietro del pulmino “scoppiata” (qui “scoppiare una gomma” significa che la gomma va a pezzi, se è solo un buco si dice “bucata”) sull’autostrada, andano a cento all’ora. Grazie a Dio le ruote dietro sono in coppia, e quindi non è successo niente. Abbiamo solo perso una mezz’oretta. La cosa bella è che in quel fuori programma abbiamo approfittato per fare un salto sulla costa corallina che è lì a 10 metri dall’autostrada, e abbiamo scoperto un ecosistema insolito e interessantissimo, con schizzi d’acqua simili ai geiser, granchi e una gran quantità di molluschi attaccati alla roccia.
Nonostante non abbia fatto niente, sono arrivato a casa ben stanco.
P.S.: niente foto, perché la macchina fotografica è rotta. Se la dottoressa Reny mi passa qualcuna delle foto digitali fatte da lei la aggiungo appena ce l’ho.
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Giro in città
Mi capita abbastanza spesso di andare in giro per la città per commissioni varie, ma il “giro” di oggi l’ho fatto con suor Blessila: abbiamo dovuto andare a due banche per sostituire nei conti del dispensario e della loro comunità la firma di suor Serafina, ormai partita, con appunto quella di suor Blessila.
Son cose abbastanza semplici, ma che portano via molto tempo. Di fatto c’è andato tutto il pomeriggio.
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La Missione Parrocchiale di agosto è alle porte, e quest’anno inzierà la domenica 29 luglio e terminerà il 12 agosto.
Con i responsabili dei dieci settori delle due parrocchie abbiamo definito tutti i dettagli, dai momenti di formazione con cui si preparano i missionari e gli oranti, all’articolazione della missione giorno per giorno.
Inoltre abbiamo stabilito una nuova modalità per fare l’invito alle comunità e al Ritiro di Evangelizzazione: dopo la Messa ogni animatore del settore si prenderà a parte un gruppetto di gente dei nuovi che si sono avvicinati, e in maniera più personale darà loro le informazioni e la motivazione per iniziare il loro cammino di chiesa.
Ho fiducia che quest’anno la Missione funzionerà, con l’aiuto del Signore!
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Nove giorni fa è morto in un incidente un ragazzo, figlio di un prestamista (sono quelli che in Italia chiamiamo usurai) e imprenditore.
Oggi pomeriggio era l’ultimo giorno dei nove che si fanno di lutto e preghiera, e gli animatori hanno chiesto che ci andassi io perché ci sarebbe stata molta gente. E così è stato. Il momento di preghiera era in un salone grande dove ci saranno state 100 o più persone, e altrettante ce n’erano nella strada.
Sembra che il papà abbia messo in mano del figlio quattordicenne una macchina, che doveva anche essere sportiva, se è vero che l’incidente è avvenuto per l’alta velocità, e ciò in una strada di Guaricano che ha parecchi buchi.
La presenza di tutte quelle persone mi è stata spiegata con il fatto che, essendo il padre pieno di soldi, la gente va perché non si sa mai di cosa si possa avere bisogno…
Non ho celebrato l’Eucaristia, ho solo fatto la Celebrazione della Parola e distribuito la comunione. Per la Messa normalmente vengono al mattino in parrocchia. Ma stamattina della famiglia non si è visto nessuno.
I prossimi giorni voglio fare una visita ai genitori, e fare loro un’invito di cuore a iniziare un cammino di chiesa. È anche l’unica strada che intravedo perché quest’uomo lasci il lavoro mezzo (o interamente) sporco di cui vive.
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Visita del sindaco
Ho ricevuto oggi pomeriggio la visita del nostro sindaco. Mi ha dato l’impressione di essere un remoto atto di campagna: di fatto mi ha spiegato tutte le opere che sta facendo in Guaricano, e non si può negare che ci sia un certo fermento. Era accompagnato da una decina di assistenti, più cameramen e fotografo.
Ho approfittato per mettergli davanti agli occhi la situazione del cortile della scuola, per il quale già da vari anni abbiamo chiesto che ci facessero il pavimento in cemento. Dopo un inizio mezzo timido, il sindaco è arrivato a dire che domani iniziano i lavori, e ha voluto fare la foto della prima picconata.
Sarà vero? non voglio essere pessimista, ma… “dal dire al fare ecc.”. Se lo faranno la comunità sarà loro riconoscente!
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Ho dovuto visitare la Pastorale della Salute per chiarire una faccenda di un gruzzolo che ci avevano passato.
Il fatto è che a partire da quest’anno il governo dà alla Pastorale della Salute un fondo per aiutare i dispensari della Chiesa. Il fondo non è una gran cosa, ma, come si dice, “tutto fa”.
Così a noi hanno assegnato una quota di 25,000 pesos (circa 600 Euro) mensili, da usare per le spese di personale e per le compre del dispensario. Nonostante abbiamo già ricevuto la quota dei primi tre mesi dell’anno non l’abbiamo ancora spesi perché ci sono vincoli formali riguardo al pagare con assegno e tenere copia dell’assegno, al chiedere tre preventivi per le compre, al richiedere fattura valida per il fisco. Così il tutto ci impone una certa dose di formalità e documentazione in più, che francamente facciamo fatica a accettare.
Però di dobbiamo mettere sotto, perché questo finanziamento entra dentro al discorso per noi importante che il dispensario diventi a poco a poco indipendente dall’aiuto che arriva da Genova. E quindi dobbiamo metterci sotto. Accettando serenamente queste prassi burocratizzate. Per amore al Signore!
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Un’invito a una novena di festa patronale mi ha permesso di conoscere due realtà parrocchiali diverse dalle nostre.
La parrocchia dove ero invitato, Santa Maria Goretti, è una parrocchia un po’ meno povera della nostra, ma più immersa nella capitale. Nella sostanza, però, la vita della gente è abbastanza simile. Non ha parroco, c’è solo un diacono che fa tutto, e sembra bene visto che il cardinale non manda un prete.
L’altra è invece una parrocchia vicina, dove mi sono recato per salutare un prete amico, il padre Víctor Masalle. Lì ho scoperto un mondo nuovo. È una parrocchia prevalentemente di classe alta. La Chiesa è ben lussuosa, con banchi in preghiato mogano, ventilatori (quelli li abbiamo anche noi) e aria condizionata (noi non l’abbiamo), pavimento in marmo. Ma la cosa che più mi ha colpito è che la prima Messa della domenica è alle 12,15!
Domandando a un ragazzo della parrocchia precedente che mi accompagnava, mi ha detto semplicemente: i ricchi alla domenica si svegliano alle 10. È proprio un mondo diverso! A cinque kilometri dal Guaricano c’è una realtà completamente diversa!
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Iniziati i campi bambini
È iniziata oggi pomeriggio la parte “pratica” dei campi bambini, nelle due parrocchie.
Dico la parte pratica, perché l’inizio ufficiale era domenica nella Messa. A dire la verità a Messa di bambini ce n’erano ben pochi, segno che la realtà con cui lavoriamo è tutt’altro che evangelizzata. E alla stessa Messa mancavano anche un certo numero di animatori (sic!).
Comunque il campo è iniziato. Si svolge a nella nostra scuola quello di Santa Margarita, e in una scuola pubblica quello della Divina Misericordia.
Gli animatori sembrano ben gasati, e questi bambini sono molto facili da entusiasmare. La sfida grossa è quella di dare qualcosa di permanente, di far loro gustare la Messa, di influire sui loro rapporti familiari.
Il tema-filone principale è quello del piano pastorale diocesano, la accoglienza: accoglierci gli uni agli altri come Gesù ha accolto noi.
Sono stato oggi a quello di Santa Margarita, domani devo riuscire a visitare quello della Divina Misericordia.
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Cresime
Giornata di cresime, al mattino a Santa Margarita e di pomeriggio alla Divina Misericordia.
È venuto ad amministrarle il Nunzio Apostolico, mons. Timothy Broglio. Ha anche pranzato con noi in casa.
Nel pomeriggio in particolare abbiamo patito il caldo, perché la “chiesa” della Divina Misericordia ha il tetto di lamiera, e con il sole rovente ha irradiato tutto il calore della giornata. In particolare il Nunzio lo vedevo che sudava a più non posso. E sono stato ammirato perché ha portato avanti la celebrazione con amore, senza dare segni di fastidio.
E in più, sia dopo la celebrazione del mattino che dopo quella del pomeriggio, si è prestato a farsi foto con tutti quelli che volevano. È un santo!
Anche per quest’uomo: grazie, Signore!
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La partenza di suor Serafina
Oggi pomeriggio è partita per l’Italia suor Serafina. Ha così terminato il suo servizio qui, ben prezioso, perché ha significato l’accompagnamento vocazionale di varie ragazze, e di fatto ci sono Taína e Yúdith che stanno facendo l’esperienza vocazionale più diretta.
Dopo una permanenza di pochi giorni in Italia suor Serafina continuerà il viaggio per l’India, dove la madre l’ha destinata. Ritorna alla sua terra, tra la sua gente.
Buon viaggio, suor Serafina, che il Signore ti accompagni e ti conceda fare sempre tanto bene!
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Ritiro della Cresima
Stamattina abbiamo fatto il ritiro finale per la Cresima dei giovani. La celebrazione sarà domani, al mattino a Santa Margarita e al pomeriggio alla Divina Misericordia. Ministro: il nunzio.
In tutto i cresimandi sono un’ottantina. La sfida che abbiamo davanti è quella di mantenerli nella chiesa, attraverso la Pastorale Giovanile. Con qualcuno si riesce, per altri è difficile.
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Altra riunione, oggi pomeriggio, sul tema della sicurezza nel barrio.
A livello di autorità c’era un rappresentante del generale che guida la polizia in Guaricano, e soprattutto un rappresentante del ministero pubblico per la nostra provincia.
I vari dirigenti comunitari che hanno parlato hanno reso palpabile la situazione del barrio, che si sente ogni giorno più insicuro: gli assalti, furti e rapine sono all’ordine del giorno. Al punto che il rappresentante della polizia ha invitato, tra le righe, a farsi giustizia da soli: ha detto, in maniera mezza velata e mezza chiara, che quando la gente riesce a afferrare un ladro deve dargli una saccata di botte.
Da parte sua il rappresentante del ministero pubblico ha affermato sostanzialmente che c’è corruzione nella polizia e nel ministero pubblico perché c’è corruzione nella società, e che non serve accusare polizia e ministeri pubblici se non cerchiamo di cambiare la vita delle nostre famiglie. Ho apprezzato molto queste parole, perché rispondono alla realtà: le autorità si corrompono perché nessuno insegna loro ad essere onesti.
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Il pavimento nuovo!
I muratori stanno finendo il pavimento di Santa Margarita.
In tutto ci costerà quasi 50,000.00 pesos (circa 1,200 euro): 20,000.00 pesos di mano d’opera e il resto di materiali.
La gente lo stava chiedendo da tempo, soprattutto i gruppi che facevano i turni settimanali di pulizia. I molti buchetti e scrostamenti del cemento grezzo che c’era prima rendevano il pavimento un ricettacolo di polvere, ed era faticosissimo pulirlo. Adesso dovrebbe essere tutto molto più semplice.
Grazie, Signore!
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Domani un gruppo di muratori rifarà il pavimento di Betania, cioè di Santa Margarita.
È da un sacco di tempo che è in condizioni pietose, perché il cemento poco a poco si va sgretolando.
Lo rifaremo in cemento lucidato, con un colore giallognollo che dovrebbe far pandan con le pareti.
Abbiamo già ordinato la sabbia e il cemento, appena arrivano si comincia.
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Gita di fine anno della scuola
Come di tradizione a fine giugno, oggi abbiamo avuto la gita di fine anno della scuola. Destinazione, Juan Dolio, il Resort della Cooperativa dei Maestri, economico e familiare. Dalle 10 di mattina alle 5 di pomeriggio si compra un pacchetto tutto compreso. Pranzo, bibite, anche alcooliche, spiaggia, tre piscine.
Come noi c’erano varie altre scuola, un campo estivo di tre giorni di figli di maestri, e molte altre persone, credo circa duecento.
Purtroppo abbiamo avuto qualche piccolo inconveniente: il mangiare, da prendere a un buffet, si esauriva tutti i momenti, e grandi gruppi di persone dovevano aspettare che arrivassero i nuovi tegami.
Un altro problemino è stato che la piscina più grande era in riparazione e non si è potuta usare.
Tutto il personale che abbiamo è un’ottantina di persone, o forse qualcuno di più, ma sono venuti solo settanta. Quelli che sono venuti sono rimasti abbastanza contenti: la giornata l’abbiamo presa tutti molto tranquilli, sdraiati sulle sdraio all’ombra delle palme.
Personalmente ho avuto maniera di chiaccherare con qualche persona con cui non l’avevo mai fatto, ed è stato molto bello.
Alle sei e mezza di sera eravamo in Guaricano.
Autore: don Paolo
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Ho incontrato oggi pomeriggio (dopo il ritiro della scuola) una bella comunità di base del settore Nueva Jerusalén, nel barrio La Mina.
Nonostante venisse dopo il ritiro, è stato un momento molto piacevole, ho sentito la presenza del Signore.
Un’acquetta leggera ma costante ci ha costretti a passare da fuori a dentro la casa dove si fa la comunità. Il tutto in maniera molto naturale, senza che nessuno si turbasse. E alla fine il vento mi ha anche bagnato il camice.
Comunque la cosa bella è stato che alla fine ho fatto una chiamata a chi voleva impegnarsi come animatore di comunità, e quattro persone hanno espresso la loro disponibilità.
Grazie, Signore!
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Abbiamo vissuto oggi il ritiro finale del personale della scuola.
Ovviamente c’era più gente di mattina, perché c’è anche il liceo. Ma anche nel pomeriggio la partecipazione è stata buona. Devo verificare cosa è successo a quattro o cinque maestri che non si sono visti.
Al mattino ho parlato io della fede nella vita del cristiano, e Marcial del peccato e di come superarlo in Cristo.
Al pomeriggio ha iniziato Carmen parlando dello Spirito Santo nella vita del cristiano, e poi io ho trattato il tema di matrimonio e convivenza.
Mi è sembrato che la gente ha apprezzato il momento.
Una piccola ombra, o meglio, una cosa per cui pregare: la maestra Loraida, che è una delle fondatrici, perché lavora nella scuola da quando è iniziata, sembra che stia valutando l’ipotesi di diventare mormona (sic!). Sembra che buona parte della sua famiglia si siano già “convertiti”. Vi chiedo preghiere per lei!
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Tutta questa settimana si svolge, nel pomeriggio, la formazione degli animatori del campo bambini.
Oggi è toccata a me un’istruzione sulla spiritualità dell’animatore, nella quale ho raccolto in quattro punti alcuni aspetti della vita e del servizio cristiano.
E sono rimasto colpito favorevolmente dall’interesse e dall’attenzione di questi adolescenti e giovani, ai quali ho fatto prendere appunti e che hanno compreso perfettamente l’articolazione dell’insegnamento che ho dato.
Quello che ho visto mi fa sperare bene per la riuscita del campo. Li metto nelle tue mani, Signore!
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Consegna delle pagelle
La consegna delle pagelle è stata accompagnata da alcune “cosette”.
Anzitutto, un maestro ha portato le pagelle letteralmente all’ultimo momento, quando avevamo già a scuola tutti gli studenti. Grazie a Dio c’è stato il tempo di fare tutto quello che c’era da fare.
E poi c’è stato il caso di una maestra che, con la scusa di essere in licenza, ha fatto andare a casa sua gli studenti per dir loro i voti. La qual cosa ci ha indisposto abbastanza, perché l’impressione è che va da tutte le parti meno che venire a scuola. Se non fosse che è malata ci starebbe bene un memorandum.
E l’ultima cosa è stata la faccenda del corso di informatica: una settantina di studenti non l’ha frequentato, nonostante si avesse detto chiaramente che era obbligatorio. Così alla fine abbiamo deciso che il maestro di informatica farà loro un corso supplementare intensivo, cinque giorni alla settimana per sei settimane. Con la condizione che chi non partecipa non può reinscriversi. Vi saprò dire se la cosa funziona o no.
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Lavoro nella scuola
La giornata di oggi me la sono passata praticamente tutta a scuola: verifica delle pagelle, principalmente. A volo d’uccello ne ho controllate una buona parte. Ne mancano ancora, i maestri sono in ritardo per riempirle. Se me le portano presto, domani mattina terminerò. Domani è infatti il giorno della consegna delle pagelle agli studenti
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Formazione dei responsabili
Ultimo momento, oggi pomeriggio, di formazione dei responsabili.
Dopo il lavoro di ieri, mattina e pomeriggio, oggi ho concluso. È stato un mini corso sul simbolo apostolico, con la speranza che possano arrivare a un’intelligenza più profonda sulle verità fondamentali della nostra fede.
La cosa più bella è stata la consegna dei certificati di partecipazione a chi ha partecipato ai tre momenti. Sono stati più di cento!!!
E nel corso dei tre momenti il minimo è stato sabato mattina: erano “solo” centocinquanta, mentre nei due pomeriggi superavano i duecento. Sabato pomeriggio mi dava l’idea che erano quasi trecento.
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Ho iniziato oggi il corso annuale di formazione per responsabili parrocchiali delle due parrocchie.
È diretto a diaconi, ministri, catechisti, animatori di comunità, responsabili di comunità apostoliche e di gruppi di preghiera, messaggeri.
Il lavoro di oggi, mattina (dalle 8 alle 11) e pomeriggio (dalle 2 alle 6) si è svolto in Betania, dove i nuovi ventilatori hanno ammorbidito un po’ il calore rovente che fa in questi giorni. Ho iniziato spiegando cosa significa credere, e poi introducendo l’insegnamento del credo riguardo a Dio Padre (in mattinata) e al Figlio (nel pomeriggio).
Mi sto basando su un sussidio di formazione per catechisti, semplice ma abbastanza completo. E ha anche buone indicazioni per rendere interattivo lo svolgimento, cosa che la gente sta apprezzando abbastanza. Rispetto a ciò la cosa che finora è piaciuta di più è stato l’esercizio del cieco: in coppie, uno dei due si è fatto guidare dall’altro come se fosse cieco, e poi si sono invertiti i ruoli. Era per capire cosa significa lasciarsi guidare dal Signore.
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Pagelle (troppe!)
Oggi ho lavorato mattina e pomeriggio sulle pagelle della scuola primaria, controllandole e facendole correggere.
Me le passano già revisionate dai direttori docenti, ma scopro sempre qualcos’altro che non va. E così le rimando indietro per correggerle.
Lunedì il rush finale, perché martedì vengono consegnate agli studenti.
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Penso che niente avviene a caso e che anche da questa sosta prolungata lì tu abbia imparato qualcosa. Per noi che ti leggiamo sei un belliss esempio per la tua disponibilità ed il servizio.
Sono, anzi SIAMO tutti davvero entusiasti della vostra esperienza missionaria e della bella testimonianza che ci state donando.
GRAZIE A TE!