Contributi nella categoria 'Parrocchie'

Come tutti gli anni, il SINE ci ha invitati alla cena familiare che fanno in novembre.

Questa volta a presiedere la Messa c’era lo stesso Cardinale Arcivescovo Nicolás López Rodríguez, il quale nell’omelia si è profuso in espressioni di riconoscenza per il lavoro di evangelizzazione e di promozione dell’evangelizzazione che il SINE realizza.

E di fatto anche io sono loro riconoscente, perché mi hanno aiutato a strutturare il processo di evangelizzazione che portiamo avanti nelle parrocchie.

Alla cena del SINE con Wendy e Danielito e i loro figli: Lisbet, Daniel e CarlosÈ stata l’occasione per condividere qualche mezz’oretta con Wendy e con Teofilo e con le loro rispettive famiglie. Teofilo e Wendy sono quelli che ci hanno accompagnato e aiutato a strutturare il processo.

Stasera abbiamo avuto un incontro di formazione per lettori della Parola di Dio delle due parrocchie.

Non è che la gente non legga, è che sto cercando di alzare un po’ il livello qualitativo. E, se si riesce, conquistare qualcuno nuovo.

La cosa su cui ho insistito di più è quella di prepararsi ad alta voce la lettura, provando soprattutto le parole che meno si conoscono e i cambi di pagina. Sì, perché è comunissimo che la gente legga senza saper praticamente cosa sta leggendo.

Vi dirò se arrivano i frutti.

Non so cosa sta succedendo: a Santa Margarita non si stanno facendo battesimi di bambini piccoli. Questo mese, così come il mese scorso, ho due coppie che si stanno preparando. E gli animatori mi dicono che la gente “no está en eso“, cioè non si preoccupa per muovere le cose. Il fatto è strano, anche perché invece alla Divina Misericordia ce ne sono parecchi.

È la gente che non ha voglia di accettare l’impegno che la Chiesa propone loro, o stanno aspettando che il mio successore gli renda più facili le cose?

Vi chiedo una preghiera, anche per capire cosa sta succedendo.

Continuo a lavorare sul programma per gestire il fondo prestiti.

Purtroppo in rete non si trova niente di già fatto. L’unica cosa che ho trovato è un’applicazione fatta dalla Graham Bank, la banca dei poveri dell’India, la quale però richiede molto software che non si trova in pacchetto, e bisogna compilare dei binari, ecc. Ci ho provato per mezz’ora e poi ho lasciato perdere. È molto più facile per me produrmi un codice php su piattaforma LAMP. La piattaforma LAMP è installatabile automaticamente sull’ubuntu della parrocchia.

Non so quante ore di lavoro mi richiederà ancora. Dopo la prima fase in cui ho buttato giù il codice senza avere le idee chiare, per lo meno ora ho le idee chiare, e dedico un po’ di tempo ad aggiustare il lavoro dei primi giorni.

La moltitudine dei catechisti di Santo Domingo

Come tutti gli anni si è celebrato oggi il Día del Catequista. Tutti gli anni vede la presenza di una numero molto elevato (tre/quattro mila) di catechisti di tutte le parrocchie dell’arcidiocesi.

L’incontro è struttato con un momento di formazione al mattino, e poi nel pomeriggio varie attività, e si conclude con la Messa.

Il tutto è montato molto bene, con tanto di strumenti audiovisuali che mantengono l’attenzione su quanto si sta dicendo.

Delle nostre parrocchie hanno partecipato una cinquantina di catechisti, la metà circa del totale. Probabilmente quanti non hanno partecipato hanno trovato difficoltà a stare fuori casa dal mattino alle cinque del pomeriggio. E in tutti i casi sono contento per quelli che hanno partecipato, anche perché parlando con loro mi hanno detto che hanno imparato molte cose.

Da parte mia mi sono unito alla Messa finale, che è stata presieduta dal cardinal Nicolás López, arcivescovo di Santo Domingo.

9:38 pm

Miny del SINE

È in Repubblica Dominicana in questi giorni Miny, che è una laica messicana che è nell’équipe di servizio internazionale del SINE, il Sistema INtegrale di Evangelizzazione del defunto padre Alfonso Navarro.

Come saprete, nelle nostre parrocchie abbiamo assunto buona parte della loro metodologia, che sostanzialmente consiste nel processo di evangelizzazione centrato sui Ritiri di Evangelizzazione. E ci sta dando buoni frutti. A fine mese avremo appunto un Ritiro con un centinaio di laici.

Questa Miny, che avevo avuto occasione di ascoltare anche quattro o cinque anni fa, è una persona veramente in gamba: ha le idee chiare, e sa parlare e farsi ascoltare.

Alcuni dei nostri responsabili di settore all'incontro del SINEIl SINE ci ha invitati a partecipare con i responsabili di settore a questo incontro di incoraggiamento e motivazione.

Verso il mezzogiorno abbiamo fatto visita con suor Cristina e Marcial. E hanno subito approfittato la mia presenza per farmi presiedere l’Eucaristia dominicale.

Dopo la Messa, parlando con Miny, ho subito provveduto a invitarla nelle nostre parrocchie. Verrà giovedì pomeriggio e incontrerà i membri delle Comunità Apostoliche. Vi saprò dire!

Il ritiro è finito a mezzogiorno, e sono rientrato in parrocchia.

Como sempre, c’era un bel po’ di lavoro arretrato, che ho cercato di mettere a posto il più alla svelta possibile.

All’arrivo al mio ufficio ho trovato fuori dalla porta una montagna di vestiti, frutto di una raccolta fatta dai giovani per la gente colpita dalla tormenta tropicale. Due ore dopo non c’era più niente, segno che hanno trovato la maniera di farla arrivare a qualche destinazione conveniente.

11:03 pm

Senza parole…

Gli esami positivi del paratifo… ma non c’è da preoccuparsi. Sono in piedi, vivo e vegeto

Rimango sempre meravigliato, quando partecipo a questi ritiri, di vedere la gioia di tanti volti di confratelli, contenti della loro vita e del loro ministero.

E ringrazio il Signore perché anche a me da la gioia di servirlo e di servire la chiesa.

Questo ritiro sacerdotale mi fortifica nella mia vocazione. E anche il fatto che lo stia predicando il cardinal Nicolás mi fa sentire la vicinanza di questo pastore.

Con mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare di Santo DomingoOggi pomeriggio, prima di iniziare l’istruzione, gli ho messo in mano la mia macchina fotografica, e mi sono fatto fare una foto con il vescovo ausiliare (la potete vedere qui al lato). Istintivamente tutta l’assemblea sacerdotale si è aperta in un sorriso colmo di semplicità, allo scoprire l’umorismo di un cardinale che fa una foto a un vescovo e a un prete. E ho benedetto il Signore per questa situazione in cui mi trovo a vivere.

Grazie, Signore!

L'arrivo di suor Cecilia e suor PaolinaSono arrivate stasera dall’Italia suor Cecilia e suor Paolina. La prima rientrerà in Italia tra un mesetto con Taína, la seconda si fermerà qui.

Benvenute! Suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina sono anche loro felicissime del vostro arrivo! Siamo sicuri che vi troverete bene!

In molte scuole è ripresa l’attività. Nel paese ci sono ancora scuole occupate dalle persone che hanno perso la casa per le inondazioni, ma tutto sta lentamente tornando alla normalità.

La mia salute sta migliorando, e nonostante la debolezza ho potuto dedicarmi a mettere un po’ più a punto l’applicazione web che sto preparando per gestire le finanze del fondo prestiti in vista della mia partenza.

È da un mesetto che ci lavoro nei ritagli di tempo (e a volte sottraendo tempo a cose forse meno importanti), ed è quasi funzionale nelle cose principali.

Domani spero di andare al ritiro dei preti diocesani.

1:37 pm

Solidarietà

Passata l’emergenza, la comunità cristiana comincia a organizzare gli aiuti.

Un piccolo gruppetto di giovani di Santa Margarita ha fatto stamattina il giro dei negozi di alimentari chiedendo un aiuto per le famiglie a cui si è allagata la casa. E hanno raccolto parecchio!

Anche il settore Nueva Alianza sta raccogliendo soprattutto viveri, che consegneranno oggi stessi alle famiglie più disastrate.

Grazie, Signore, per questa gara di solidarietà.

In missione abbiamo dei fondi per queste emergenze, stiamo vedendo quali sono gli interventi più urgenti.

Non sono ancora riuscito a produrre gli elenchi “ufficiali” dei bambini iscritti al catechismo.

Avendo circa quindici centri di catechismo è giocoforza far realizzare le iscrizioni ai catechisti, ai quali spiego come fare ma poi fanno come vogliono, o probabilmente come possono.

Alla riunione di stasera speravo che mettessimo a posto le cose, ma non c’è stato verso: tra chi non c’era, chi s’era dimenticato, e chi non è in grado di fare le cose è tutta una confusione unica.

Domenica faremo una riunione straordinaria con tutti i catechisti, con la speranza di risolvere questo nodo di Gordio.

Ci siamo riuniti stasera con le famiglie de La Mina a cui si è allagata la casa nei giorni scorsi. Sono una quarantina in tutto. Sono famiglie che da tempo vivono nel disagio, perché quasi tutto l’anno hanno la strada allagata, piena di pozzanghere. La maggior parte delle case hanno un muretto di 40/50 cm davanti alla porta per impedire che l’acqua entri in casa tutte le volte che piove.

La radice del problema sta nel fatto che vivono in un buco, quattro metri più in basso della zona circostante.

Mi chiedono una mano per ottenere dal governo o dal comune l’asfalto della strada e la realizzazione di venti pozzi filtranti.

Loro hanno l’idea che con questo si risolverà il problema, da parte mia sono convinto che risolverà il problemini di tutti i giorni, ma non impedirà che si ripetano situazioni come quella dei giorni scorsi. A mio parere l’unica vera soluzione sarebbe quella di rialzare tutte le case, annullando il piano terra e trasferendosi al secondo piano. Soltanto a questa condizione eviterebbero futuri allagamenti.
Vedremo nei giorni scorsi cosa riusciamo a muovere.

La prossimità della tormenta ha fatto sì che la Messa del giorno dei Santi (che qui non è festivo) fosse mezza desolata.

Così la Adorazione Eucaristica dell’Apostolato della Preghiera del pomeriggio.

E neanche la riunione con la pastorale familiare si è potuta fare.

Potenza di una tormenta!

in questi giorni mi è venuta in mente una barzelletta stupida di quando ero piccolo. Parla di un paese dove sta piovendo a dirotto, e non smette, e l’acqua comincia a formare pozze, e poi piove ancora, e l’acqua cresce, e comincia a formare laghi e ad arrivare sopra il livello dei pavimenti, e continua a piovere, e l’acqua sale sale sale sale… e tabacchi!

E questa situazione stiamo vivendo, senza tabacchi perché qui non fuma quasi nessuno! In casa delle suore l’acqua è arrivata al livello delle ginocchia!

È la tormenta tropicale Noel, che da sabato sta scaricando acqua sul paese.

Suor Modesta stava cercando di chiamare i pompieri, per vedere se potevano fare qualcosa per ritirare l’acqua dal giardino. Ma di fatto sono impegnati in altre attività più prioritarie.

Le pompe che risucchiano l'acqua dal giardinoCosì abbiamo cercato gente di qui che fanno il servizio di svuotare le cisterne dell’acqua. Ho trovato due pompe, e poi ne ho affittato altre due più potenti. Il risultato si vede, ma non è all’altezza delle “specifiche dichiarate” delle pompe. Quello che me le ha affittate mi ha parlato di una capacità di pompaggio di 100.000 litri all’ora, ma in realtà sembra che il valore reale sia meno della metà. Fatto sta che dal mezzogiorno, quando abbiamo messo la prima pompa, fino alle otto e mezzo di sera, siamo riusciti a portare via quindici centimetri d’acqua. Tenendo presente che l’area inondata ha una superficie di circa 3.000 metri quadrati, significa che abbiamo risucchiato circa 500 metri cubi di acqua!

La cosa bella è che tutta la gente che vive di fronte si alternavano per vedere come andavano i lavori, e molti di loro si sono uniti spontaneamente e hanno dato una mano importante. Anche i bambini, tra una nuotata e l’altra nell’acqua, aiutavano a raccogliere le foglie e i detriti che potevano tappare i filtri di risucchio delle pompe. È stata una bella manifestazione di solidarietà.
Domani si continua. Sperando che stanotte non piova, perché se piove a dirotto come la notte scorsa ci rialza il livello dell’acqua di altri venti centimetri.

7:29 pm

Tutto fermo

Tutto il paese è praticamente fermo. Le scuole sono chiuse. Vari pezzi di quartiere si sono inondati completamente e la gente è in un qualche rifugio. La tormenta tropicale Noel ha messo in ginocchio il paese! A scuola sono venuti a lavorare solo Edilenia, la segretaria della parrocchia, e alcuni portieri.

Le suore sono in ginocchio anche loro, o meglio, sono con l’acqua al ginocchio, perché l’acqua non accenna a diminuire nel giardino e in casa loro. Se continua così, domani bisognerà fare qualcosa!

La Messa che sono stato a celebrare stamattina a Duquesa è stata mezza depressa.

Non c’era nessuno a parte la gente della stessa comunità, e si sono rivelate tutte le deficienze che hanno: i canti arraffazzonati, le letture mal lette, bambini che facevano baccano, un colmado a poca distanza con una bachata insistente, le mosche che non lasciavano in pace neppure un momento.

Ma al di là di ciò, rimane la fede della poca gente che vive la chiesa, una decina di adulti e altrettanti bambini.

Al sabato tre catechisti di Santa Margarita vanno a dare una mano all’unica catechista di là, Juanita, e la speranza è che poco a poco questa gente si formi.

Vi chiedo una preghiera anche per loro!

La Messa per i malati è toccata oggi al settore San Francisco della Divina Misericordia.

Come sempre, è una gioia grande vedere il sollievo che tante persone ricevono dall’incontro con il Signore Gesù, oltre al fatto che hanno la possibilità di vivere una Messa piena, almeno una volta tanto.

Grazie, Gesù, perché ti manifesti in mezzo a noi!

Come tutti gli anni, abbiamo partecipato numerosi alla cena benefica del seminario minore.

La cena in realtà è l’ultimo momento di questa attività, che si snoda attraverso qualche piccolo discorso del nunzio e del rettore del seminario, e che è allietata dalla musica cristiana di qualche buon cantante. Non manca mai qualcosa preparato dai seminaristi, e quest’anno la bella sopresa è stato vedere Elvis, il figlio di Bilma, che ha cantato da solista. Con buoni risultati! Complimenti, Elvis.

Ho avuto la gioia di scoprire anche che nel seminario minore c’è un ragazzo di Santiago el menor che è cugino di una famiglia abbastanza attiva a Santa Margarita.

L’unico piccolo inconveniente di questi momenti è quello di avvicinarsi al buffet per prendere da mangiare. Vari anni l’ho presa comoda e sono rimasto senza niente. Quest’anno mi sono messo in fila presto, ma i punti di distribuzione erano troppo pochi in proporzione alla gente presente, e c’è voluto venti minuti per arrivare a servirsi.

La terza giornata intera del nostro arcivescovo a Santo Domingo è stata in realtà una mezza giornata, perché all’inizio del pomeriggio aveva il volo per Cuba, per la visita alla missione sorella.

La esiguità del tempo non ha impedito a mons. Bagnasco incontrare la comunità parrocchiale della Divina Misericordia.

Mons. Bagnasco in visita al nunzio apostolico in Repubblica Dominicana, mons. Timothy BroglioMa soprattutto è stato il giorno dell’incontro con il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio. Con lui il dialogo ha toccato i temi della situazione della famiglia in Repubblica Dominicana. Riguardo a ciò, la visione del nunzio è stata realisticamente negativa: troppe fragilità, mancanza di un impegno serio, divorzi ripetuti.

Mons. Timothy Broglio ha espresso la soddisfazione per il lavoro portato avanti in questi anni dalla missione genovese, e ha provveduto a ringraziare la chiesa genovese nella figura del suo pastore.

L’aeroporto è stata la meta seguente, per continuare un viaggio all’insegna dell’impegno missionario di Genova.

Per me e per don Lorenzo questa visita ha significato molto. Gli apprezzamenti espressi dall’arcivescovo, insieme alla gioia di condividere qualche giorno con il nostro pastore, sono stati occasione di una grande gioia. A cui si è aggiunta la opportunità di conoscere più da vicino don Marco, e il gradito reincontro con don Stefano, dopo la visita da lui fatta con il card. Bertone tre anni fa.

Non ho mancato di ringraziare mons. Bagnasco per il tempo donatoci, e gli ho espresso che mi sento un prete felice, felice di sentire come compagno di viaggio il mio vescovo!

Grazie, mons. Angelo, per la sua visita. E grazie soprattutto a te, Signore!

Smaltita ormai la stanchezza del viaggio, l’arcivescovo e i suoi accompagnatori hanno vissuto oggi l’incontro con la chiesa locale.

Al mattino, Messa a Santa Margarita.

Quindi, subito dopo, l’incontro con i maestri del mattino della scuola primaria. L’incontro, seppur breve, ha permesso a mons. Bagnasco di rendersi conto del lavoro che la scuola sta facendo con le famiglie nell’educazione ai valori.

Ma il centro di questa giornata sono state la visita al seminario maggiore e il pranzo con il cardinal Nicolás de Jesús López Rodríguez.

L'incontro di mons. Bagnasco con il seminarioIn seminario c’è stata l’occasione per un dialogo con i seminaristi. Monsignor Bagnasco ha insistito sull’importanza della fedeltà alla vocazione del Signore, anche a costo di grandi sacrifici. Ha poi consegnato all’équipe dei formatori una donazione per rinnovare gli arredi liturgici delle cappelle del seminario.

Uscendo dal seminario, c’è stato un breve spazio per la visita alla cattedrale, e da lì la visita al cardinale di Santo Domingo.

Mons. Bagnasco con il cardinal NicolásMons. Nicolás è stato molto affabile e accogliente. Inutile dire che il pranzo era principesco. Il cardinale ha offerto al nostro arcivescovo un prezioso dono consistente in un elegante libro sull’arcidiocesi di Santo Domingo.

La missione con mons. Bagnasco e i suoi preti dal cardinal NicolásL’incontro con il card. Nicolás è stato reso più prezioso dalla presenza dell’équipe della missione al completo.

La giornata è continuata nel pomeriggio con la visita al settore san Ramón, dove mons. Bagnasco ha incontrato una comunità piccola ma entusiasta.

In casa, più tardi, ha visto la comunità delle suore.

L'incontro di mons. Bagnasco con i ministri della comunione e della parolaPoco dopo, i ministri della parola e della comunione di Santa Margarita e della Divina Misericordia. Con loro ha risposto a un piccolo numero di domande. Tema ricorrente è stato il problema pastorale dei conviventi, soprattutto in relazione alla domanda di battesimo: mons. Bagnasco ha ribadito l’importanza di un approccio pastorale carico di amore con queste persone, insieme all’esigenza di salvaguardare la santità della vita che scaturisce dal battesimo, la qual cosa significa che non si può battezzare se non si celebra anche il matrimonio.

E l’altro tema significativo è stata la importanza di Maria nella vita del discepolo di Cristo. Mons. Bagnasco ha ricordato come la Chiesa Cattolica la invoca come “corredentrice”.

Una giornata intensa, dunque.

Ancora una volta: grazie, Signore!

La prima giornata intera del nostro arcivescovo in missione è stata scandita da vari momenti significativi.

Mons. Bagnasco con il sindaco di Santo Domingo Norte, Jesús FélixLa mattinata si è aperta con l’incontro con il nostro sindaco, Jesús Félix. L’incontro, molto cordiale, ha visto il sindaco far presente tutti i risultati della sua gestione. Da parte sua mons. Bagnasco ha speso le sue parole sui valori della vita e della famiglia, anche in considerazione del fatto che il PLD, partito del governo e partito del sindaco, dà segnali di voler legalizzare l’aborto.

Più tardi ha celebrato la Messa con il personale del consultorio.

Nel pomeriggio è stata la volta dell’incontro con gli animatori delle Comunità Ecclesiali di Base (CEB) delle due parrocchie. Marcial e alcuni responsabili di settore hanno presentato il lavoro del piano pastorale diocesano e dell’adattamento che è stato fatto inglobando il processo del Ritiro di Evangelizzazione. Ne è uscito un quadro di parrocchie dinamiche, protese nello sforzo dell’annuncio.

L’arcivescovo ha ringraziato i presenti, e ha ricalcato che la Chiesa esiste per evangelizzare, per trasmettere la gioia di Cristo.

Alla fine dell’incontro è poi uscito il tema della partenza della missione. Dany, responsabile del settore Betania, esprimendo un sentire comune ha chiesto una proroga, e la risponta dell’arcivescovo è stata quella del dinamismo della missione e dello stile di Gesù: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là”. Alcuni occhi erano umidi, ma ciò è parte della vita.

Mons. Bagnasco in posa con i missionariLa serata è stata all’insegna della preghiera liturgica, con la recita dei vespri e della compieta. Naturalmente nel mezzo c’è stata l’ottima cena preparata da don Lorenzo.

Oggi pomeriggio avevo una Messa di conclusione di un novenario a Jacagua.

Ormai sapete che qui quando muore una persona si fanno nove giorni di lutto, e l’ultimo, che cercano di far cadere sempre di sabato o di domenica, è quello dove si raduna tutta la famiglia allargata. È in pratica un’occasione di un’intensa vita sociale, e allo stesso tempo una dimostrazione di una grande solidarietà con la famiglia del defunto o della defunta.

Nel nostro caso la defunta era una giovane di diciotto anni morta per un’improvviso aumento di pressione quasi alla fine della gravidanza. Era una giovane che aveva partecipato ai gruppi giovanili della parrocchia, ma che poi uno o due anni fa aveva deciso di accompagnarsi, e questo l’aveva staccata anche dalla vita di chiesa.

Fatto sta che era molto conosciuta, e questo, insieme all’eccezionalità del caso, ha attratto moltissime persone.

Durante la Messa la maggior parte dei presenti erano ben concentrati. Però ho dovuto fermarmi varie volte perché a poca distanza c’erano gruppetti di parenti e amici che bevevano e facevano baccano. Al punto che ho creduto opportuno terminare la predica invitando a celebrare questi ultimi giorni di novenario senza bevande alcoliche. Non so se la cosa verrà presa in considerazione, ma è un dato di fatto che la birra e il rum distraggono profondamente da quanto si sta vivendo.

La riunione dei catechisti di oggi è stata dedicata quasi esclusivamente a presentare l’incontro di formazione che i catechisti faranno ai genitori tra quindici giorni.

L’incontro sarà sul tema dell’iniziazione cristiana e del catechismo come un processo di maturazione.

Questo perché si percepisce spesso e volentieri che la gente vuole che gli si facciano le cose subito e alla svelta, c’è in generale poca disponibilità a mettersi in questione, a formarsi, a avvicinarsi concretamente al Signore.

L’incontro dei genitori di inizio di questo mese è stato abbastanza moscio, ma spero che questo mese con un tam-tam un po’ più insistente si possa avere qualcosa di meglio.

Ho fatto stasera una riunione con la pastorale familiare e i responsabili di settore, per vedere come (s)muovere i matrimoni che non si sono ancora celebrati. Molte coppie, quasi cento, hanno fatto il corso di preparazione, alcune da vari anni, ma non hanno ancora concretizzato.

Sembra che il problema più grande dipenda dalla situazione economica: la gente vorrebbe sposarsi e fare un po’ di baldoria, ma non ha abbastanza soldi, e così tergiversa. La sfida per noi è riuscire a far capire che se non si può fare la festa che si vorrebbe si può fare una cosa più limitata, che la cosa importante è il sacramento e non quello che viene dopo.
Sto chiedendo al Signore di aiutarmi a portare tutte queste coppie al matrimonio sacramente, e so che il Signore non mi deluderà. Ma umanamente le cose si muovono lentamente.

Mi aiutate con la preghiera anche voi?

La lettera mensile a tutte le famiglie, che abbiamo partorito oggi, è all’insegna del tema del mese: “La creazione è la tua casa, proteggila”. Ma ha anche un fuoco secondario nel tema dell’aborto, perché a fine mese ci sarà una concentrazione moltitudinaria con la quale si vuole far vedere che la Chiesa Cattolica ha una posizione compatta sul tema.

In pratica lo stesso materiale diocesano del mese di ottobre fatica a mettere insieme tutto quello che ci dovrebbe stare in questo mese: il tema sulla creazione, che è il tema ufficiale del piano pastorale, l’emergenza del tema dell’aborto, il tema della Giornata Missionaria Mondiale, il mese di ottobre come mese missionario.

Una scelta si impone, ovviamente, per non disorientare la gente. Personalmente punterò tutto su creazione e aborto, limitando gli altri due temi al minimo. A livello pastorale dobbiamo fare delle scelte, se non vogliamo perderci nella frammentazione totale.

Alla festa liturgica di Santa Margarita, stasera, ha partecipato un discreto numero di persone, anche se non più che agli altri giorni della novena.

La celebrazione è stata bella e festiva, piena di gioia.

Il fabbro che ci sta facendo la struttura metallica della tettoia nel cortile della scuola è in ritardo, e tra l’altro mi sta venendo quando non c’è luce in maniera che quando c’è la luce può usarsela per altri lavori…

Deve essere pronta prima del sabato, perché c’è anche da fissargli il telone, e ho l’impressione che non sarà semplice.

Festa patronale di Santa Margarita 2007La convivenza della Festa Patronale di Santa Margarita di quest’anno è stata molto migliore di quella dell’anno scorso.

Non solo è venuta molta più gente, ma c’è stato un  equilibrio nella quantità di mangiare, nella musica, nella serenità e nella gioia di tutti i partecipanti. C’è stato equilibrio anche nel numero dei bambini, numerosi, ma non più degli adulti. Per loro sono stati facci alcuni piccoli ma significativi giochi.
Abbiamo vissuto momenti belli e felici senza bisogno di bere neppure un bicchiere di birra o rum, cosa che qui sembra impossibile: tutto il mondo dei divertimenti gira intorno agli alcoolici.

Festa di Santa Margarita 2007Il gruppo musicale Romance Latino, i cui membri vivono tutti nella nostra parrocchia, ha offerto con amore il servizio dell’animazione musicale, presentando dei bei merengues e delle gustose bachatas.

Alle quattro e mezza è finito tutto perché stava iniziando a piovere. Come dice il proverbio, un bel gioco dura poco. La gente se n’è andata con il ricordo di un’attività bella!

Il card. López Rodríguez in occasione della festa patronale di Santa Margarita 2007Il cardinal López Rodríguez ha condiviso con noi stamattina la Messa solenne della festa patronale di Santa Margarita.

Per l’occasione la Messa è stata celebrata alle otto invece che alle sette, e l’affluenza di fedeli è stata più che buona. C’era anche parecchia gente della Divina Misericordia.

Il cardinale è stato molto amabile con la gente, tiene un dono speciale per incontrare e lasciarsi incontrare. Per tutti ha un sorriso e una buona parola.

Nel pomeriggio abbiamo la convivenza parrocchiale, che il cardinale ha benedetto, visto che va nella linea della fraternità che il terzo piano pastorale fomenta.

Gran concerto, stasera, con il gruppo Shalom. La gente ha potuto apprezzare una buona musica accompagnata da un’entusiasmo eccezionale.

Molti i presenti, sono stati venduti 250 biglietti, molti di più degli anni scorsi. Le entrate ci permettono di dare una mano al gruppo dei cantanti e di pagare l’affitto dell’amplificazione.

Ho potuto seguire solo l’utima parte, a causa della Messa nella cappella del barrio, ed ho visto una gioia grande in tutti i partecipanti. Tutti stavano cantando e danzando al ritmo della musica e del canto!
Grazie, Signore!

A giorni comincerà in Guaricano il programma Barrio Seguro (“quartiere sicuro”), con cui il ministero dell’interno cerca di dare una risposta al problema della delinquenza.

Il programma consiste nel rimuovere dal barrio tutti i poliziotti che vi stanno lavorando (si suppone che siano collusi con la criminalità) e nel sostituirli con altri, più numerosi, e che più che nelle caserme vivano nelle strade vigilando, soprattutto di sera e di notte. Inoltre si prevedono altre cose accessorie, come borse di studio per studenti, prestiti per microimprese, offerte di lavoro per disoccupati, ecc., tutte cose che a me sembrano fumo negli occhi, la unica cosa importante, se funziona, è che la polizia viva il servizio con un altro spiegamento di forze e con uno stile che non si lasci affascinare dalla possibilità di guadagnare più mettendosi in combutta con ladri e delinquenti.

Nel pomeriggio di oggi c’è stata una mega riunione con tutti i dirigenti comunitari del municipio, c’erano un migliaio di persone, e il ministro dell’interno ha spiegato per filo e per segno le linee del programma.

Paradossalmente, ha iniziato la sua arringa citando quelli che la gente dice: che la polizia è collusa con la delinquenza, e lì ha ricevuto un applauso scrosciante.

La cosa che mi ha colpito è che l’affermazione e il conseguente applauso suonavano come una cosa di copione, vale a dire che il ministro dell’interno ha cercato apposta la consonanza con la gente parlando della polizia corrotta.

Ma continuo ad essere perplesso, perché è come se un uomo i cui vicini si lamentano con lui della maleducazione dei figli di lui rispondesse gridando a sua volta che i suoi figli sono maleducati. Questo papà dovrebbe chiamare a giudizio i suoi figli, castigarli se necessario, educarli.
Da parte del ministro dell’interno la cosa corretta dovrebbe essere, secondo me, vergognarsi della corruzione della polizia e cercare soluzioni reali, espellere i corrotti, non permettere il macuteo, ecc. L’impressione è che non si sta facendo niente del genere.
E così il ministro dell’interno, da cui dipende la polizia, finisce nel populismo presentandosi come l’unico buono in mezzo a tutti i suoi subalterni marci. Sarà che lui è realmente l’unico buono?!?

Le parrocchie di Santiago el Menor e Nuestra Señora del Amparo hanno da poche settimane un nuovo parroco, il padre Guarionex, un padre neocatecumenale.

Il suo nome è quello di un cacicco degli indios dell’isola. Dominicano verace, ha un dono speciale per incontrare la gente. È una persona molto aperta, deciso a lavorare con il piano pastorale della diocesi.
Stasera è stato con noi celebrando la Messa della novena di Santa Margarita, e la nostra gente ha avuto la possibilità di conoscerlo.

Benvenuto, padre Guarionex, e auguri per il tuo nuovo servizio!

Tra le altre cose mi sto dedicando a un po’ di programmazione. Voglio realizzare un piccolo software (in php) per automatizzare la gestione del fondo prestiti, in maniera che sia più facile mantenerne la contabilità.

Ho realizzato un certo numero di funzioni, e mi rimane ancora un bel po’ di lavoro, lo porto avanti quando non ho cose più importanti da fare.

Sto investendo più di centomila pesos (circa 2,500 euro) per fare una tettoia che ci permetta di gestire i momenti di festa: graduzioni, forse concerti, convivenze. È una struttura metallica su cui si legherà una tela forte di 12 metri per 15.

Il primo uso sarà, se il Signore lo permette, domenica pomeriggio, per il momento di convivenza della festa patronale di Santa Margarita. A mezzogiorno tutti i parrocchiani sono invitati a portare da mangiare in maniera che condividamo il pranzo, e poi musica con il gruppo Romance Latino. E la tettoia dovrebbe proteggerci anche in caso di pioggia.

È stato oggi il primo giorno della novena della festa patronale di Santa Margarita.

Tutte le sere faremo il rosario alle sei, poi un momento di presentazione di santa Margarita e della sua esperienza spirituale, per concludere con la Messa. L’animazione tocca ogni volta a un settore diverso.

Il prete che doveva venire ad accompagnarci a quanto pare si è dimenticato, ma la Messa è stata presieduta comunque dal parroco di un’altra parrocchia: il parroco della Divina Misericordia (sic!).

Bel clima, a Messa, e bell’entusiasmo dei partecipanti. Ai quali ho lasciato l’impegno di portare domani almeno dieci vicini, e chi ne porterà dieci avrà in regalo un vicino extra (come quando si vendono i biglietti delle gite e dei concerti).

Dopo cena sono stato alla Escuela de Evangelización dove si chiudeva il fine settimana del Escoge, che è un’esperienza di annuncio della fede e della famiglia ai giovani.

Tra i partecipanti c’era Rosanna, la responsabile della Pastorale Giovanile delle due parrocchie, ed è stata una gioia per me condividere con lei e con tanti altri ragazzi questa esperienza bella.

Tra l’altro il Signore mi ha reso ancora più contento, perché a presiedere questa Eucaristia c’era un prete che qualche tempo fa era (mezzo?) in crisi, l’impressione è che sia sulla strada della ripresa.

Te lo presento, Signore, insieme a tutti i giovani che ti hanno incontrato nell’Escoge!

Il catechista degli adulti di Betania mi ha chiesto di fare un chiarimento sulla compatibilità tra battesimo e convivenza, e l’ho fatto volentieri.

Ho cercato di far capire perché non ci si può battezzare rimanendo conviventi. Il battesimo suppone lasciare il peccato, e la convivenza è una situazione di peccato.

Sta di fatto che la gente non lo capisce, anche perché, nonostante i documenti lo dicano chiaramente, ci sono vari preti che battezzano oves et boves. La qual cosa rende difficile fare le cose bene. Ma non è una cosa da preoccuparsi. Di fatto la chiesa sta facendo uno sforzo per uscire dalla prospettiva della sacramentalizzazione per entrare il quella dell’evangelizzazione, e il trapasso non è facile.

Oggi è stato il primo incontro dei catechisti con i genitori dei loro bambini.

La partecipazione è stata in generale abbastanza scarsa, soprattutto a Betania, dove nel pomeriggio di più di cento bambini sono venuti 10 genitori!

Invece altri settori mi hanno riportato una partecipazione più significativa.

Fatto sta che non è facile far capire che anche un adulto deve formarsi. Per molti è già tanto se mandano i figli.

Nel pomeriggio ho girato la città prendendo soldi in banca, cambiandoli, e comprando il materiale per la nuova cappella de La Mina: domani e dopodomani abbiamo in programma di continuare con i lavori; le fondamenta sono fatte, adesso si tratta di cominciare a tirare su i blocchetti per arrivare per lo meno al livello del pavimento.

La mano d’opera la mette gratuitamente la comunità. Si va più lenti a questa maniera, però è la maniera di lavorare qui. Invece i materiali li compriamo con la decima che si da nelle Comunità Apostoliche del settore. C’era qualcosa in  cassa, e qualcos’altro si  prenderà in prestito,  c’è in programma una spesa di 20,000 pesos (circa 440 euro), che le comunità dovrebbero pagare in tre/quattro mesi.

Con Lorenzo stiamo valutando l’opportunità di dare un’aiuto con i fondi delle offerte che arrivano alla missione, ma stiamo aspettando, perché l’idea è che la gente impari a tirare fuori di tasca sua per la vita della chiesa. Come facciamo in Italia, nessuno ci manda aiuti da fuori. E anche qui bisogna imparare.

La mattinata di oggi è andata in buona parte rifacendo l’orario scolastico del liceo, perché l’ultimo “parto” aveva dei problemi da risolvere. Contro i miei principi uso per questo un software proprietario, perché a livello di software libero non c’è ancora niente di decente.

Invece nel pomeriggio abbiamo avuto la consueta ora di adorazione dell’Apostolato della Preghiera. Che a dir la verità è sempre abbastanza molla: poca gente, una ventina, pochi rispetto ai cinquanta iscritti, e che spesso arriva tardi. Io dedico questo tempo, oltre che a pregare con loro, anche a confessare chi vuole farlo, e raramente rimango in questo senza lavoro.

10:27 am

L’ecologia

Il tema su cui si lavoro in questo mese nella Comunitá Ecclesiali di Base è quello dell’ecologia: “La creazione è la tua casa: proteggila”. Nella riunione degli animatori abbiamo studiato insieme il primo dei temi di questo mese.
Come tutti i mesi, l’ufficio del Piano Pastorale prepara un libretto con molto materiale, sia per l’animazione della Messa della domenica, sia per gli incontri delle comunità.

È un cammino che si fa in tutte le parrocchie, per lo meno in tutte quelle che hanno piccole comunità.

Anche le radio cattoliche ricordano il tema mensile e contribuiscono con momenti di motivazione e di sensibilizzazione.

Questo piano pastorale è una vera ricchezza!

… è ben diverso da quello che sto vivendo qua: nell’Italia di trentacinque anni fa era il giorno di inizio delle scuole. Qui siamo in piena attività scolastica da un mese e mezzo!

Un tran tran continuo di necessità, cose da fare, materiale da andare a prendere o a comprare, idraulici, elettricisti e muratori da chiamare e supervisare, attività didattiche da mantenere in vita, personale da cercare…

Lo faccio volentieri, e a volte lo sento pesante. Ma, come dicono qui (lo slogan del governo) “¡e’ pa’lante que vamos!”: “andiamo avanti!”.

La Settimana Biblica si è conclusa con le processioni fatte in tutti i settori e con la Messa comune.

Oltre ad avere la gente che i giorni scorsi ha ricevuto la catechesi sui sinottici avevo anche un buon gruppo di bambini della nostra scuola, che sono stati invitati all’entrata a scuola. Hanno fatto un po’ di casotto ma non importa, la loro presenza è stata molto bella.

La Messa è stata veramente bella. Prima delle letture abbiamo portato processionalmente all’altare il lezionario, che dopo il Vangelo è passato nuovamente in mezzo alla gente mentre si cantava “Viva la Bibbia, Viva la Palabra di Dio, Alleluia”.

Alla fine, ho fatto promettere ai bambini che tutti i giorni leggeranno un passo del Vangelo. Ho speranza e prego il Signore perché sia effettivamente così!
In definitiva hanno concluso la settimana con l’en plein una cinquantina di persone (parlo di Betania, dove ho fatto io la Settimana, a questi bisogna aggiungere quelli degli altri cinque centri). Per loro ci saranno dei semplici certificati in cartoncino, per attestare loro l’apprezzamento, visto che non si sono persi niente. E, in più, ci sono altri che hanno mancato qualche volta, ma che hanno partecipato con uguale amore. Anche a loro vanno i complimenti più sinceri.

Abbiamo avuto, mattina e pomeriggio, le Messe di inizio anno della scuola primaria.

In realtà non di tutta, perché ci siamo limitati alle classi dalla quarta in avanti. L’asilo, la prima, la seconda e la terza avranno nei prossimi giorni una celebrazione della parola fatta da Marcial.

Queste celebrazioni con trecento bambini e ragazzi, sono abbastanza faticose, ma sono anche momenti preziosi per trasmettere con autorità qualcosa di fondamentale. In tutte e due le celebrazioni ho cercato di picchiare sulla Messa domenicale, a cui praticamente i bambini non partecipano se i catechisti non li vanno a prendere quasi sulla porta di casa.

Dei maestri, pochi ricevono l’Eucaristia. Alcuni di loro sono conviventi, la maggior parte sono sposati in comune; una piccola frazione sono ancora single, ma poi non mi vanno a Messa la domenica per cui non fanno la comunione neanche loro.

Effettivamente, la cosa per me più difficile da accettare è che gente che dice di amare tanto il Signore sia poi così pigra in queste due cose: la messa e il matrimonio. Il retaggio della cultura locale è quello del disimpegno, di fare quello che fanno tutti. Tutte le volte che penso a queste cose devo fare quasi uno sforzo per non arrabbiarmi: “Ma come è possibile?, mi dico”. La tentazione di sentirmi frustrato su queste cose è lì tutti i giorni accovacciata alla mia porta.

Alla settimana biblica ho gente di tutti i tipi.

C’è Julio, il signore che si mantiene vendendo canna da zucchero con un triciclo per la strada e riciclando bottiglie usate. Si mette in prima fila, è molto interessato, e interviene facilmente se gli si chiede un’idea o un’opinione, ma finisce per parlare troppo e per dire cose sconclusionate.

C’è Milady, la mia comadre, madre di Heriberto il seminarista che è mio figlioccio di cresima. È la prima volta che partecipa in un corso di formazione. Si è battezzata a Pasqua, e l’anno prossimo farà la prima comunione. Ha voglia di capire e di entrare più a fondo nella chiesa, ma non aspettatevi che dica niente perché è molto timida.

C’è Carmen, che è ministro della parola e della comunione, che a mio parere è la più formata di tutti, a volte dà l’impressione di capire più dei due diaconi. L’ho trovata impegnata in parrocchia quando sono arrivato, e ha mantenuto una traiettoria costante e molto positiva. Se interviene in genere ci azzecca, a volte preferisco dare la parola ad altri perché gli altri hanno più bisogno di lei di provare ad esprimere quello che imparano.

C’è Noni, un giovane di diciotto anni, che si è perso il primo incontro, ma che so che adesso non mancherà più, perché è estremamente interessato alla Bibbia, e si ricorda ancora i concetti principali che ha imparato nella Settimana Biblica dell’anno scorso.

C’è Yocasta, una giovane sposa e mamma, il cui marito vive la Chiesa stando ai margini, e che mi da una mano ad annotare le presenze, in maniera che si sappia chi farà l’en plain di partecipazione; a questi si darà un certificato di frequenza. Yocasta ha un desiderio vivo di impegnarsi di più a livello di Chiesa, ma l’immaturità del marito e il fatto che non si sono ancora sposati le impedisce di muovere passi in questa direzione.

Stasera è stata la prima serata della Settimana Biblica.

Si svolge in vari posti: per Santa Margarita in Betania e nella cappella del Mamey, nei campos. Nella Divina Misericordia si svolge nella sede parrocchiale, nella scuola Guaricano Adentro, nella cappella del settore Arca de Noé e in Ponce/Chimbú.

Oltre a me danno queste istruzioni don Lorenzo, i due diaconi, Marcial e Juan Luis, e Matilde, la vicedirettrice della nostra scuola.

A Betania io ho un centinaio di persone, ce ne sono trenta/quaranta al Mamey, Lorenzo nel settore Arca de Noé e Matilde devono averne anche loro quel numero, mentre per Marcial alla Divina Misericordia non so, devo domandarglielo.

Il tema sono i vangeli, visti prima in generale e poi ognuno (i sinottici) in particolare.

C’è un bell’interesse, ma il livello di comprensione lo vedo, nonostante tutte le semplificazioni fatte, abbastanza basso. Speriamo che qualcosa rimanga.

Lo metto nelle tue mani, Signore!

In questa prima riunione abbiamo fatto il punto del processo delle iscrizioni.

Personalmente uso la strategia di fare un incontro di preparazione per una cosa, ma poi di cercare di non farmi vedere più di tanto quando la realizzano, e poi di fare la verifica su come è andata.

Di fatto la verifica è stata abbastanza positiva. Qualche problema nel settore San Ramón, dove ci sono ancora incertezze sui catechisti e su un centro di catechesi. Ma ho speranza che la cosa si definisca presto.

L’altra metà dell’incontro l’abbiamo dedicata a preparare il primo incontro con i genitori, che sarà tra quindici giorni. Abbiamo studiato insieme la catechesi che si farà, che è una catechesi sull’aborto. La cosa bella qui è che su questo tema la iglesia è compatta, non ci sono le incertezze e i dubbi che affiorano in Italia riguardo al tema. E abbiamo la speranza che attraverso questo lavoro con la comunità potremo evitare che si legalizzi l’uccisione dei bambini nel seno della madre.

La presenza dei catechisti all’incontro è stata del 60%.

por la tarde...y la noche!Caro diario, ieri sera, dopo aver portato avanti il nostro lavoro di pittura, abbiamo partecipato ad un incontro con i giovani del Guaricano.

La serata è iniziata con canti e una preghiera recitata insieme, in seguito ci siamo presentati e li abbiamo ringraziati per l’ospitalità e per l’entusiasmo manifestatoci, anche loro ci hanno ringraziato e tutti speriamo di poterci rivedere un giorno.

Prima della preghiera finale abbiamo fatto una foto ricordo.

Questa mattina abbiamo partecipato alla Messa nella chiesa della Divina Misericordia, animata dai nostri amici giovani. È stato un momento di addio intenso e gioioso, tutti ci hanno augurato un buon viaggio con un caloroso abbraccio.

Terminato il momento dei saluti siamo tornati alla missione per fare colazione e per svolgere gli ultimi lavori.

Ciao Ciao ¡Hasta pronto!

2:38 pm

In città…

Caro diario…

Dopo la Messa siamo partiti con don Lorenzo per andare a visitare il centro della capitale: la Cattedrale, la Curia e la via principale… e vedere la statua di Colombo ci ha ricordato Genova!!

La nostra ultima meta è stato il mercato dove abbiamo acquistato qualche pensiero da portare a casa… poi tutti a casa per il pranzo!

Più tardi incontreremo i ragazzi del Guaricano per un momento di preghiera…

¡Adios!!

… qui siamo pronti per la cena dopo una giornata molto intensa.

Santa Messa alle 7 nella Cappella del Barrio, poi la forte esperienza al centro nutrizionale dei bambini (un pranzo caldo servito con amore) conclusa con una mega partita di pallone dove don Roberto ha insegnato l'”elastico” ai partecipanti (molto più esperti nel giocare a baseball).

Nel pomeriggio abbiamo incontrato gli animatori delle Comunitá di base (vedi articolo di don Paolo) e poi abbiamo portato avanti il lavoro del pitturare a scuola.

Ora corriamo a cena… con la TORTA DELLA ROSETTA!!!

Dio ci ama!

Questo pomeriggio i nostri ragazzi di Arenzano, guidati da don Roberto, hanno partecipato alla riunione degli animatori delle CEBs di Santa Margarita (CEB = Comunità Ecclesiale di Base).

Agli animatori hanno raccontato la vita della loro parrocchia, i loro impegni, il loro servizio fatto con gioia.

A loro volta gli animatori hanno raccontato loro l’articolazione del piano pastorale che porta avanti la parrocchia: le missioni annuali, le comunità di base, la preparazione al ritiro e il conseguente Ritiro di Evangelizzazione, con la sua catechesi di continuazione e le comunità apostoliche.

Uno scambio di esperienze, a cui hanno fatto seguito alcune domande.

Nella preghiera finale Bilma, un’animatrice ormai esperta, ha ringraziato il Signore per la comunione che possiamo vivere tra Genova e il Guaricano. E realmente è una grazia di Dio.

Come questi giovani fantastici che ci hai mandato!

Grazie, Signore!

In questa mattinata, pronti a prestare servizio nel centro nutrizionale…

Vi lascio una frase che mi ha lasciato a bocca aperta. Eravamo in una classe di catechismo di ragazzi di età fra i 15 e i 18 anni. Noi diciamo loro: “ci ha colpito la vostra accoglienza, senza nemmeno sapere chi siamo… se siamo gente buona o cattiva… ci avete accolto a braccia aperte”. Sapete cosa ha risposto una ragazza? “A noi non importa se siete santi o delinquenti… voi siete esseri umani e per questo meritate accoglienza e rispetto!!!”.

Ragazzi… se il mondo intero vivesse questa parola… se la ascoltasse chi impugna le armi o chi, con la propria oppressione, porta altri ad impugnarle, o chi relega popoli interi in baracche o peggio ancora… chi si permette di buttare via il cibo nella spazzatura quando in alcuni paesi si fa festa per un rifiuto trovato proprio lì… nella spazzatura…!!!

Sono poveri… ma ci fanno ricchi… sempre più ricchi. Sono poveri… ma sono ricchi.

Ho finito stamattina di preparare il materiale della Settimana Biblica, che inizierà lunedì prossimo.

Visto che oltre a me faranno queste istruzioni anche i due diaconi e vari laici, ho scritto per filo e per segno tutto quello che c’è da dire, in maniera che dovranno soltanto leggere (sperando che lo capiscano: ho cercato di renderlo più semplice possibile) quello che hanno sotto gli occhi.

In pratica lunedì sarà di introduzione ai vangeli; martedì Marco; mercoledì Matteo; giovedì Luca.

Venerdì la settimana si concluderà con le processioni: da ogni settore verranno in processione alle due parrocchie, dove celebraremo l’Eucaristia finale.

Pongo il lavoro fatto in mano del Signore adesso, così come l’ho fatto i giorni scorsi nella paziente fase di messa a punto del testo. È nelle tue mani, Signore Gesù!

L'indice del lavoro per la Settimana Biblica

mani.JPGCaro diario…

Dopo la messa delle 7, che è stata fantastica, siamo tornati a casa per la colazione e poi di corsa alla chiesa di Santa Margarita dove sono venuti a prenderci i ragazzi della Pastorale Giovanile col pulmino (o meglio “guagua”) per andare tutti insieme al rio!

Confessiamo che non tutti eravamo entusiasti all’inizio, ma appena saliti sull’autobus con altri 5 miliardi di ragazzi abbiamo cambiato idea!! La giornata è passata molto bene, alcuni di noi hanno fatto il bagno nel fiume, altri hanno imparato a ballare salsa, merengue e bachata!… qualcuno si è limitato a prendere un po’ d’ombra o sole e a gustare qualche piatto tipico.

Ovviamente i mosquitos non mancavano ma ci siamo divertiti tutti ugualmente e siamo arrivati a casa stanchissimi!!! Quindi ora “corriamo” a dormire perchè domani ci aspetta una giornata al mare… eh eh…!!!

Buenas noches a todos! un beso

I giovani presenti al ritiro dopo l'esame di maturitàOggi c’era in programma un ritiro con i nostri liceali che hanno fatto l’esame di maturità quest’anno.

In realtà avevamo programmato un ritiro di tre giorni, ma alla prova dei fatti è risultato che nessuno avrebbe potuto, e quindi abbiamo ridotto la durata.

Alla fine dei conti, di sessanta studenti hanno partecipato venticinque. Però se lo sono goduto. Molti canti, varie istruzioni, celebrazione penitenziali e confessioni (per molti dialogo) a go-gò.

Il ritiro è stato guidato dal “ministero” scaturito dai gruppi carismatici della parrocchia: e bisogna dire che hanno fatto un buon lavoro, con una buona attenzione da parte dei ragazzi.

Hanno partecipato anche l’immancabile suor Modesta la simpaticissima suor Blessila. Don Lorenzo e Paola ci hanno accompagnato al pranzo. Don Lorenzo ha anche dedicato un buon tempo alle confessioni.

Che dire? semplicemente: Grazie, Signore!

6:25 am

Buon giorno!!!

Buon giorno… o meglio… buon appetito.

Qui ci siamo appena svegliati e siamo in partenza per la Messa (ore 7).

Poi, giornata speciale: tutti al fiume con i ragazzi del Guaricano, una giornata di beneficenza il cui ricavato darà la possibilità a un ragazzo di qui di partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù a Sidney (Australia – luglio 2008).

Un saluto particolare a tutti i bambini e ragazzi di Arenzano e Genova che stanno per iniziare la scuola… Gesù è un buon compagno di banco… non dimenticatelo.

Che giornata… che buon giorno… la mattinata immersi (letteralmente) nella pittura, pomeriggio a catechismo con bambini e ragazzi (cantando “volare ohh… nel blu dipinto di blu”), sera con Santa Messa in una cappella del Barrio.

Avrei tanto da scrivervi, lascio lo spazio ai ragazzi… dico solo una cosa: Gesù è vivo!!!

Consiglio pastorale fiume, stasera, a Santa Margarita, presente anche la Divina Misericordia. Il precedente consiglio pastorale era stato in gennaio, da là a qua avevamo avuto soltanto qualche riunione di responsabili di settore.

C’erano in ballo argomenti significativi: la Settimana Biblica, a fine mese, la festa patronale di Santa Margarita, che sarà il 16 ottobre, e la visita di mons. Bagnasco, pochi giorni dopo.
A proposito della visita dell’arcivescovo di Genova, ho approfittato per confermare la partenza mia e di Lorenzo per gennaio. L’ho presentata come una cosa positiva per la comunità, che ha un’opportunità di crescere e svilupparsi ancora di più.

Stasera ho presieduto l’Eucaristia nel settore della Mina, dove qualche mese fa abbiamo cominciato a fare le fondamenta della nuova cappella.

Eravamo stretti tra gli scavi e i mucchi di terra tirati fuori dagli stessi, ma è stato significativo, e ho approfittato dell’occasione, peraltro cercata appositamente, per fare presente la necessità di continuare il lavoro, e che ognuno si responsabilizzi ad aiutare e anche a cercare e ad apportare le necessarie risorse.

La partecipazione della gente, per essere una sera di giorno feriale in un settore, è stata ben significativa, circa una quarantina di persone.

Se il Signore ci aiuta, domenica 23 rimettiamo mano ai lavori!

Oggi ho fatto un bel po’ di lavoro di preparazione della settimana biblica, praticamente la preparazione delle istruzioni, che, oltre a me, faranno anche don Lorenzo e vari laici.

Quest’anno lavoreremo sui vangeli: una prima catechesi (lunedì) sui vangeli in generale, e poi un giorno per ognuno dei sinottici. L’ultimo giorno, venerdì, si dedica alla processione con la bibbia, che si fa in tutti i settori.

Il materiale lo sto adattando da una traccia che ho trovato sul web, devo semplificarlo e ridurlo, e fare in modo che sia chiarissimo, perché almeno qualcuno di quelli che l’avranno in mano e dovranno spiegarlo non avrà la preparazione per capire tutto quello che deve spiegare.

Sembra che tutti i computer che abbiamo tra parrocchia e scuola si siano messi d’accordo per dare problemi allo stesso tempo: a uno si è rotta una delle due schede di rete, a un altro si è danneggiato (come è possibile non lo so) il cavo usb della stampante, un altro si blocca, e non è né il monitor né la scheda video né la scheda madre, ci rimane solo da provare a cambiare la memoria.

Dorcarín, una giovane che sta facendo un corso di linux, è la incaricata di risolvere questi problemi, ma purtroppo non ha ancora né la destrezza né l’esperienza per risolverli, e quindi alla fine devo trovare il problema o darle la imboccata io. Ma spero che poco a poco si sbrogli, per la fine dell’anno deve essere in grado di mettere a posto tutto da sola.

Sono appena rientrato dalla breve visita genovese, e mi hanno accolto vari problemini:

  • Alcuni nostri liceali hanno approfittato di un momento di assenza dell’incaricata del centro di accesso a internet dove stavano facendo (anche) alcune ricerche per entrare nella sala professori del liceo e versare mezzo bicchiere di orina nel dispensatore d’acqua dei maestri. Sembra che la cosa fosse rivolta non ai maestri ma all’incaricata del centro di internet. Ma la cosa più triste è che non c’è stata maniera che ammettessero la loro responsabilità. Domani faremo una riunione con Nidia, la direttrice docente, e con la direttiva dell’associazione dei nostri genitori per decidere le sanzioni.
  • La riunione della Pastorale Giovanile di stasera è stata resa tesa, almeno all’inizio, dall’atteggiamento di alcuni dei responsabili (entre essi un ex seminarista) che hanno all’ordine del giorno lamentele sul fatto che io o il diacono non diamo loro l’attenzione che si meritano, che non li ascoltiamo, ecc. Non è la prima volta che si presentano queste difficoltà, e grazie a Dio sono sempre riuscito ad essere fermo senza perdere la pazienza più di tanto e senza mancare di rispetto, spero, a nessuno. Ma la presenza di quei quattro giovani la comincio a sentire pesante e fastidiosa.

Metto tutto questo nella preghiera. Mi rendo conto di essere stato mandato qui ad evangelizzare, non a stroncare; a correggere, se necessario, non ad allontanare. Sapendo che altri usano la stessa pazienza con me.

In mia assenza, i nostri diaconi Marcial e Juan Luis hanno presieduto la Liturgia della parola di Santa Margarita delle sette di mattina, in questa domenica senza prete (Lorenzo era alla stessa ora a presiedere l’Eucaristia della Divina Misericordia).

A quanto mi sono potuto rendere conto è stato tutto ok, compresa la vendita del giornale della chiesa domenicana, del quale non è rimasta né una copia.

Oggi è il giorno in cui le parrocchie di Santa Margarita e della Divina Misericordia iniziano le iscrizioni al catechismo.

I catechisti si sono preparati con due fine settimana di formazione, e le famiglie sono state avvisate in tutti i modi, non ultimo la lettera generale che è stata consegnata a tutte le famiglie nei giorni scorsi.

La mia aspettativa è che il processo di iscrizione possa funzionare meglio che gli anni scorsi, anche i catechisti mi sembrano più coscienti.

Le nozze d'oro della coppia Benvenuto-RovegnoOggi le nostre parrocchie si uniscono al ringraziamento della mia famiglia (che ha visitato due volte la missione) per le nozze d’oro dei miei genitori.

La parrocchia di Mater Ecclesiae e i nostri parentadi hanno vissuto in maniera molto intensa questo momento, di fede e di ringraziamento a Dio.

In questi giorni i trecento e passa messaggeri delle due parrocchie porteranno la lettera mensile alle famiglie.

Questa lettera presenta il valore del mese, che è la patria, ma soprattutto avvisa e ricorda che sabato ci sono le iscrizioni al catechismo.

Quest’anno questa parte “pubblicitaria” è stata meglio coordinata che l’anno scorso, ho fiducia che il processo di iscrizione possa svolgersi meglio.

Il corso di formazione dei catechisti è terminato con un momento pratico, in cui abbiamo ripassato come si legge un atto di nascita – cosa importante per poter sapere come si chiamano veramente i bambini che si iscrivono – e comunicando i gruppi e le età con cui lavorerà ognuno.

Sabado prossimo sarà dedicato alle iscrizioni, e a partire del sabato seguente inizieranno gli incontri. E sono sicuro che il processo di iscrizione si trascinerà almeno fino a fine mese, ma è comprensibile: ancora in questi giorni scorsi veniva gente a scuola, a lezioni iniziate, ad iscrivere i loro figli.

Ho continuato anche oggi, mattina e pomeriggio, la formazione dei catechisti.

La presenza è discontinua, c’è chi viene solo di mattina, chi viene solo di pomeriggio, ma c’è anche un buon numero che non si perde un incontro.

Anche oggi il menù è stato misto, con una parte dottrinale, una parte psicologica, e una parte pedagogica.

E quando ho finito, nel pomeriggio, ho finito di terminare l’organizzazione dei gruppi e delle coppie e delle età con cui lavoreranno.

Guardando indietro, posso ringraziare il Signore, perché da quando sono arrivato il numero dei catechisti è aumentato da 20/30 a 120! e facciamo il catechismo in tredici centri di catechesi diversi, ognuno con i suoi catechisti e il suo responsabile.

Ancora una volta devo dire a voce alta: Grazie, Signore!!!

L’unica realtà che quest’anno soffrirà è quella del settore san Ramòn, futura parrocchia Santa Virginia. Lì i catechisti saranno meno dell’anno scorso.

Con il padre Isidro nella parrocchia di Nuestra Señora del AmparoÈ toccato a me stasera presiedere l’Eucaristia della novena della Guardia, nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.

Il padre Isidro mi aveva chiesto di parlare della missionarietà e della missione genovese, e l’ho fatto, spiegando come la nostra missione sia nata sotto il manto della Madonna della Guardia. E come il cardinal Canestri ha voluto collegare l’apertura della missione al quinto centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo.

La gente ha apprezzato questo ricorso storico, ha ricordato loro tante cose, gli inizi con don Giulio, e il lavoro di don Lorenzo e di don Franco.

9:53 pm

Lavori in casa

Lorenzo al lavoro con le suoreIn casa ci sono sempre dei lavori da fare.

L’ultimo è stato fare in modo che al serbatoio del gasolio del generatore non entrasse acqua piovana.

Come si vede dalla foto, Lorenzo ha avuto due aiutanti eccezionali!

La testimonianza di Nena di come è tornata alla chiesaOggi ho preparato la lettera mensile, che la settimana prossima sarà inviata a tutte le famiglie.

Parla del valore del mese, che è il valore della patria (il 16 era la festa della Restaurazione della Repubblica), ma insiste soprattutto sull’iscrizione al catechismo.

In questo aspetto le cose sono riuscite meglio che l’anno scorso: non si era potuto mettere l’invito a inscriversi nella lettera mensile, e tutto era stato più faticoso. Spero quindi, con l’aiuto di Dio, che queste iscrizioni possano essere più sciolte, e che soprattutto più genitori sentano la chiamata di Dio a iscrivere i figli.

Nell’immagine potete leggere (se capite un po’ di spagnolo) la bella testimonianza che ho messo su come Nena, la madre di un chierichetto, si è riavvicinata alla chiesa accompagnando il cammino di suo figlio nel catechismo. E vi assicura che alla bellezza della foto corrisponde la bellezza interiore di questa sorella in Cristo, che adesso tra l’altro comincerà a fare catechismo!

Oggi, secondo giorno del corso per catechisti, sono apparse varie facce che non avevano potuto essere presenti ieri: studenti che il sabato sono all’università, e altra gente che aveva avuto inconvenienti vari.

In generale sono abbastanza perplesso riguardo a quelli che non mi partecipano in questi corsi: è un segno, in buona parte dei casi, che non gli si sta dando molta importanza alla formazione.

Tra qualche giorno ci siederemo con Marcial e con i responsabili parrocchiali per analizzare la questione.

Ho iniziato oggi, mattina e pomeriggio, il corso di formazione e aggiornamento dei catechisti delle due parrocchie.

Sono un centinaio in tutto, e c’è un 10% di nuovi, a cui corrisponde un 10% di defezioni.

Vedo molta attenzione, e ciò mi riempie di gioia.

Il corso, che in tutto comprende circa 18 ore, si articola in una parte di studio del Credo, complementando quanto lavorato nel corso di formazione di giugno, una parte di psicologia dell’età evolutiva, e una parte di metodologia catechistica.

Continueremo domani pomeriggio, e poi sabato e domenica prossimi. Per poi, il sabato seguente, fare le iscrizioni in tutti i centri educativi. Se il Signore ci aiuta faremo meglio dell’anno scorso!

Il gruppo di don FrancoAlla fine siamo arrivati…alla fine.

Ormai Giulia è in volo verso Cuba, e noi siamo stiamo per fare ritorno a casa. Le valigie sono pronte, la stanza è stata pulita… mancano solo gli ultimi saluti e fra poche ore, in volo sull’Oceano, ripenseremo ai 10 giorni trascorsi qui con grande nostalgia.

Già, perche’ di cose in questi 10 giorni ne abbiamo viste e ne sono successe. A cominciare dal primo giorno in cui ci siamo ritrovati in panne con l’auto, sotto un violento acquazzone, “sperduti” in una citta’ che non conoscevamo. A parte questo inizio burrascoso (ma divertente!!!) i restanti giorni li abbiamo passati per le strade del barrio del Guaricano, di volta in volta accompagnati da differenti persone del posto, per conoscere le famiglie che lo abitano, prendendo coscienza delle terribili condizioni in cui la maggior parte di loro sono costrette a vivere. Eppure, ovunque andassimo, anche nella baracca più povera, abbiamo sempre ricevuto un’incredibile accoglienza. In ogni persona che abbiamo incontrato riuscivamo a vedere la gioia e la felicità che la nostra presenza dava loro. Sembrava che ci conoscessimo da una vita.

In questi giorni giorni molte sono state le messe a cui abbiamo partecipato (12 in tutto se non sbaglio) distribuite fra le parrocchie di Amparo, Santiago, Santa Margarita, la Divina Misericordia ed alcune cappelle più piccole. Ogni messa è stata una grande festa caratterizzata da tanta musica e tanti canti. Un vero insegnamento su come vada vissuta la nostra religione.

Se abbiamo avuto la possibilità di vivere quest’ incredibile esperienza, però, è stato grazie anche a chi, qui in Missione, ci è stato vicino. Un grazie è quindi doveroso ad ognuno di loro. Un grazie a don Lorenzo per la sua incredibile simpatia e per la sua capacità di fare qualsiasi cosa, dal riparare un’auto al preparare piatti squisiti. Grazie a don Paolo, per la sua disponibilità e per il suo senso dell’umorismo che ha fatto sì che Riccardo non venisse sbattuto fuori dalla missione dopo aver fatto la sua imitazione. Un grazie a Paola, anche lei grande cuoca, che ha vissuto con noi alcune uscite, dall’incontro col Segretario del Nunzio all’incontro col Cardinale. Un grazie a Suor Modesta, Suor Blessilla e Suor Cristina, le suore più simpatiche che abbia mai conosciuto, alle due giovani novizie Júdith e Taína, e a Sila che ci ha fatto conoscere i piatti tipici della cucina Dominicana. Infine un grazie anche a don Franco, che ci ha proposto questa esperienza e ha fatto sì che potessimo viverla.

Un saluto ad Elio, che avrebbe dovuto essere qui con noi, con l’augurio che possa rimettersi in salute presto. Un saluto anche agli scout con cui abbiamo condiviso il primo giorno (noi non abbiamo dipinto cancelli), ed in particolar modo a Paola e Matteo con cui ci ha fatto piacere passare qualche giorno di più.

Ma il ringraziamento ed il saluto più grande va al Guaricano e alla sua gente che ci hanno veramente accolto come se facessimo parte di un grande famiglia. E forse, in fondo, ora è proprio cosi’.

Adios Guaricano, a presto!!!

Riccardo, Giulia, Andrea e Luca

Don Franco con Riccardo e Giulia e un gruppo di dominicaniP.S.: beccatevi questa foto e la sua stupenda luce naturale, chi l’ha fatta è un vero artista!!! (ndr)

10:28 pm

Ancora grazie!

Un’altra volta ci siamo ritrovati davanti all’Eucaristia, ognuna delle due parrocchie, a ringraziare il Signore per la missione.

Dalle cinque alle sette di sera, un susseguirsi di vari momenti, ognuno caratterizzato da una lettura biblica e da un momento di orazioni spontanee.

Vari dei missionari hanno ringraziato per situazioni concrete che si sono loro presentate. Dany, per esempio, ha dato la testimonianza di una signora evangelica che quando si è resa conto che con i missionari andava un prete (don Roberto), non finiva più di di dire che si sentiva troppo onorata di poter ricevere un prete in casa sua. E questo nonostante fosse evangelica.

La missione parrocchiale si è conclusa con la Messa di ringraziamento.

Abbiamo presentato di nuovo al Signore i simboli della missione: i sandali, la Bibblia, il messaggio consegnato a tutte le famiglie. E insieme a loro sono stati presentati alcuni fratelli che la missione ha avvicinato alla vita parrocchiale.

Senza faville, mi sembra che questa missione ci ha aiutati a mettere in pratica la parola del Signore Risuscitato: “Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a tutte le creature” (Mt 28). Grazie, Signore!

Oggi, venerdì, è stato l’ultimo giorno della missione parrocchiale.

Vi domanderete perché non vi ho fatto il resoconto giorno per giorno. I motivi ci sono.

Uno è che mi sono rimesso in sesto solo oggi da un brutto mal di gola con placche che mi ha costretto a fare un’iniezione di penicillina. E quindi da martedì a tutt’oggi non sono andato con la missione, hanno fatto tutto solo loro!

Un altro è quello delle visite. Gli scout del Genova 27 sono partiti martedì (ma due di loro solo ieri, e anche mercoledì ci hanno tentato), ma il giorno prima è arrivato don Franco con un altro gruppetto. Ed è bello (malattie permettendo) donar loro un po’ di tempo.

Sta di fatto che di quello che è successo nella missione in questi ultimi giorni non ho saputo niente. I prossimi giorni provvederò a chiedere a questo e a quello, e vi farò sapere le cose significative.

Nel frattempo oggi è stato, giocoforza, un giorno di lavoro per la scuola, perché lunedì comincia la settimana di preparazione con tutto il personale (l’altra settimana, precisamente il martedì 21, sì, di agosto!, inizia la docenza), e avevamo delle cose da preparare per il rinnovato Progetto di Centro Educativo che dobbiamo poi mettere a punto insieme al personale nella settimana di preparazione.

Insomma, gli impegni sono un po’ uno dietro l’altro in questo periodo. E finita la settimana di preparazione della scuola verranno poi due fine settimana di preparazione della catechesi.
Ma non mi lamento del lavoro. So che è molto peggio annoiarsi. E tra l’altro questo lavoro che faccio mi piace! e se non mi piace me lo faccio piacere.

Grazie, Signore!

Tante le ansie e le preoccupazioni prima del viaggio che ci vedeva protagonisti di un’avventura verso una realtà a noi sconosciuta, un’avventura che, secondo le parole di Don Roberto, ci avrebbe lasciato un’impronta indelebile. E così è stato.

Siamo il Clan Sette Colori del gruppo scout Genova 27, undici ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25 anni, guidati dal nostro parroco Don Roberto. Siamo partiti lunedì mattina presto arrivando a Santo Domingo nel pomeriggio. All’aeroporto, sotto una piacevole pioggia estiva, abbiamo trovato ad aspettarci Don Lorenzo e Suor Modesta che ci hanno accompagnati alla Missione nel Guaricano. La struttura è accogliente, le camere ben sistemate, i “cuochi”, Paola e Don Lorenzo, veramente eccellenti!

Dopo un lungo riposo per riprendere le forze, la mattina successiva abbiamo subito iniziato la nostra avventura ridipingendo i cancelli, le ringhiere e le porte della scuola cosicché, quando riprenderanno le lezioni, i ragazzi trovino un ambiente più confortevole e pulito. Il lavoro è reso faticoso dal gran caldo, al quale non siamo abituati, ma cerchiamo comunque di mantenere il sorriso, aiutati dalla presenza dei molti bambini che vengono a farci compagnia.

Nei pomeriggi abbiamo accompagnato i misioneros della parrocchia, uomini e donne, giovani e meno giovani, che si sono offerti di annunciare la Parola di Dio, di casa in casa. Questi momenti sono stati preziose occasioni per entrare in contatto con le famiglie, assaporando la loro realtà quotidiana, e per interrogarci sul nostro modo di vivere e testimoniare la Fede.

Inoltre, è stato possibile collaborare, anche se in minima parte, alle giornate di lavoro comunitario per gettare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.

Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno accompagnato lungo questo cammino, in particolare Don Roberto per averci guidati nella lunga preparazione, Don Paolo e Don Lorenzo, per essere stati maestri di umiltà e di servizio, Suor Cristina, Suor Modesta e Suor Blessilla per l’enorme disponibilità e i mille sorrisi, Paola e Francesco, per l’esempio concreto di sostegno alla Missione.

Le scolte al lavoro per la cappella de La MinaI lavori della nuova cappella de La Mina sono continuati oggi, domenica, e hanno dato una mano anche quattro dei nostri rover: Matteo Perelli, Arianna Greco, Elisa e Marta.

Dopo la Messa delle sette hanno fatto colazione, si sono cambiati e si sono recati al lavoro. Matteo ha aiutato a preparare il cemento, mentre le ragazze hanno aiutato a trovare le pietre da mettere insieme al cemento nelle fondamenta.

Matteo, stanco e sudato per il lavoroUn bel lavoro, del quale ci sentiamo orgogliosi! Bravi, ragazzi!

Il matrimonio di Francisco e MaricelaAlla Messa delle nove si sono sposati Francisco e Maricela, una coppia mezza attempata de Los Cazabes.

Già da più di sei mesi avevano deciso di vivere “separati in casa”, per vivere in comunione con Cristo. E oggi hanno detto il loro sì per sempre davanti a Dio!

Grazie, Signore Gesù!

Alcuni uomini che hanno lavorato alle fondamenta della nuova cappella del settore Nueva JerusalénGiornata di lavoro comunitario, oggi, per fare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.

C’è stato qualche inconveniente perché il cemento e l’altro materiale da costruzione è arrivato tardi, ma alla fine sono riusciti a arrivare per lo meno a metà del lavoro. Tenendo in conto che oltre a fare la gettata del cemento c’era anche da preparare l’armatura delle colonne. Cosa in cui si sono cimentate Lourdes, la responsabile del settore, e Carmela, un’animatrice di comunità.

Oltre a loro hanno lavorato tutto il giorno almeno quattro uomini, e altri tre o quattro hanno fatto la mattinata.

Domani si continua, se il Signore ci aiuta finiamo ‘ste benedette fondamenta!

Lo so che non ci lascerai soli, Signore!

Non posso non fare i complimenti al clan (e noviziato) della parrocchia di Virgo Potens di Sestri Ponente che abbiamo qui con noi.

Sono veramente esemplari, per ordine, sana disciplina, buon comportamente, gusto e servizio. E portano una testimonianza bellissima di vita di chiesa!

C’è da ringraziare il Signore, e dopo di lui don Roberto che ha motivato questo campo estivo fuori dal comune.

I capi, Elena, Chiara e Paola, sono giovani ben formati, ed esprimono una testimonianza di vita cristiana matura.

Il capitolo servizio lo stanno sviluppando, in questi giorni, pulendo e pitturando buona parte delle cancellate e ringhiere della scuola primaria. Lavorano con abnegazione e con amore.

Ragazzi, siete forti! Continuate cosi!

9:29 pm

Lavori in corso

00057ridotta.jpgOggi abbiamo quasi terminato i lavori nella scuola. Speriamo che il nostro operato possa essere gradito ai piccoli frequentatori dell’edificio.

Un pensiero alle famiglie che oggi hanno ricevuto la visita dei missionari, con la speranza che la testimonianza ricevuta abbia aperto i loro cuori alla parola del Signore e che possano essere a loro volta portatori di pace.

Dopo il settore san Ramón, oggi è stato il secondo giorno del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina. Ha questo nome (mina significa miniera) perché prima che si urbanizzasse estraevano da lì il caliche per mettere come fondo di terreni da edificare e strade.

Sia ieri che oggi la missione mi è piaciuta, anche perché ho potuto passare il tempo andando anch’io in maniera informale di casa in casa, e visitando varia gente che tempo fa venivano a Messa e che adesso si sono persi per strada.

Don Roberto con i suoi scout ci accompagnano nell’evangelizzazione – li mandiamo due a due insieme alle migliori coppie di missionari – e nella Messa serale. E sono una bella testimonianza per questa gente che pensa che a europei e americani interessino solo le spiagge dell’est del paese.

Dopo una mattinata passata a restaurare la scuola e a giocare con i ninos del luogo, siamo nuovamente andati a portare la parola del Signore alle famiglie.

È incredibile come la gente riesca a vivere in queste condizioni e riesca a trasmettere allegria pur avendo poco.

Siamo rimasti stupiti dal fatto che molta gente che vive in case disastrate abbia allo stesso tempo impianto stereo, due tv, cellulari e via dicendo…

Con la speranza che questa gente, oltre ad ascoltare vivamente, metta in pratica le parole del Signore che la missione cerca di trasmettere…

00233ridotta.jpgEccoci qua al secondo giorno di missione!

Un giorno molto importante per noi scout, 100 anni dalla fondazione della nostra associazione… che emozione!

Ieri pomeriggio ci siamo uniti ai missionari del posto per portare la parola di Dio alle famiglie della parrocchia.

Siamo stati affidati a vari gruppi e abbiamo visto lo stile di vita delle famiglie del posto!

È stata un’esperienza davvero particolare, il loro è un mondo completamente diverso dal nostro, dove Dio è molto presente però: abbiamo incontrato molti credenti che affidano le proprie giornate nelle mani del Signore e questo ci ha fatto davvero piacere.

Dopo due ore di giro per le case ci siamo riuniti tutti per la celebrazione della Messa, anche questa è molto diversa dalla nostra: i canti sono piu allegri e partecipati con battiti di mani e molte persone hanno il piacere di condividere una preghiera personale.

Stamattina dopo la colazione abbiamo recitato la promessa, coscienti che questo gesto era stato fatto da tutti gli scout del mondo durante il giorno!

In seguito ci siamo recati di nuovo alla scuola per continuare i lavori di restauro di ringhiere e cancelli accompagnati dall’inimitabile allegria dei bambini che ormai ci hanno rubato il ruolo da fotografi!

Oggi pomeriggio, dopo un succulento pasto tipico dominicano, speravamo di seguire di nuovo la missione, ma il tempo non ce lo ha concesso: ha piovuto più o meno tutto il pomeriggio. Abbiamo colto l’occasione per nostre attivita di clan.

Fortunatamente siamo riusciti a partecipare alla Messa, che come ieri era allegra, gioiosa e molto partecipata!!

¡Buenos dias!!!!!

Eccoci ad affrontare il primo giorno qui alla missione.

Svegliati dal canto del gallo e dal caldo, ci hanno accompagnato a visitare la farmacia e l’ambulatorio per poi addentrarci nelle vie polverose della città.

Ci siamo diretti verso la scuola dove abbiamo svolto il primo incarico ovvero rimettere in sesto cancelli e ringhiere. Ad allietare il nostro lavoro è arrivato un gruppo di bambini con i quali ci siamo fermati a giocare e fare foto insieme a loro.

Nel pomeriggio andremo a visitare le famiglie della parrocchia.

Speriamo vivamente di portare il nostro piccolo contributo alla missione! Alla prossima!

Il primo giorno di missione è stato vissuto nei campos di Santa Margarita e nel settore Arca de Noé della Divina Misericordia.

Qualche piccola disorganizzazione, tipica dei primi giorni. Ma il lavoro è stato fatto, e c’è stata una risposta bella da parte della gente.

Domani avremo con noi alla missione anche i nostri nuovi ospiti, che affiancheranno i missionari delle parrocchie.

Grazie, Signore!

L'immancabile gita al fiume dei responsabili giovaniIl trivacco dei responsabili della pastorale giovanile a Los Cacaos si è concluso oggi in bellezza.

Al 95% si è svolto bene, direi molto meglio che l’anno scorso. Molto positiva la presenza di suor Cristina, sembrano superate le frizioni che c’erano tra due sottogruppi, e anch’io ho risolto alcune incomprensioni che c’erano state con alcune giovani. L’accoglienza poi della comunità cristiana de Los Cacaos è stata molto calorosa, cominciando dal parroco, seguendo con le piccola comunità di tre religiose, e continuando con il seminarista e con il resto della comunità.

Marcial ha condiviso con i giovani il trivacco nella sua totalità, e bisogna riconscergli il grande merito di saper stare tra di loro come persona matura ma anche come educatore saggio. Sua moglie Germania ha portato avanti la cucina con capacità e con molti sorrisi.

Oggi sono venuti con me Carmen e Radhamés, e anche don Lorenzo con Paola.

Prima di ripartire c’è stato bene un salto veloce al fiume, per la gioia di grandi e piccoli.

Sul versante negativo, la camionetta della Divina Misericordia sembra che abbia subito un danno per un mal uso dovuto a spensieratezza giovanile. Altra cosa è che avrei voluto chiaccherare con vari giovani, e non l’ho potuto fare per mancanza di tempo.

Non mi resta quindi che dire, stavolta a piena voce: Grazie di cuore, Signore!

Nella Messa del mattino abbiamo fatto il solenne invio dei missionari e degli oranti della missione che comincia domani.

All’offertorio sono stati portati i distintivi dei missionari, e sono stati benedetti. Poi alla fine sono stati consegnati ai missionari, non senza aver invocato la benedizione del Signore su di loro.

Anche gli oranti sono stati chiamati davanti all’altare, e anche per loro si è chiesta una benedizione speciale del Signore.

Domani cominciamo a visitare il settore san Ramón, i campos. Due giorni in quella che sarà la futura parrocchia di Santa Virginia.

Da domani contiamo anche sulla vostra preghiera!

I Responsabili dei Giovani al TrivaccoHo potuto fare oggi la prima visita (la seconda sarà domani) al trivacco dei Responsabili della Pastorale Giovanile.

È a Los Cacaos, un campo di San Cristobal, a due ore di macchina da casa nostra. Tra l’altro per arrivarci bisogna fare 8 km di strada sterrata su e giù per i monti.

Cristina al Trivacco dei responsabili giovaniC’è anche suor Cristina, che sta facendo un buon lavoro di entrare nel gruppo. Perché fino ad adesso non ha fatto un lavoro specifico a livello di giovani.

Ieri mattina c’è stato un mini ritiro dettato da Marcial sul discepolato, mentre nel pomeriggio hanno lavorato su come si porta avanti un gruppo giovanile.

E stamattina era il mio turno, con una catechesi sull’omosessualità e sulla dottrina della chiesa su di essa. Nel pomeriggio verifica dell’anno e prospettive per l’anno nuovo, ma ho dovuto andarmene prima che finissero per non arrivare tardi alla Messa che avevo stasera.

Il clima è molto bello, e visto che oggi non ho potuto domani devo approfittare per fare alcune chiacchere personali con qualcuno. Vi chiedo una preghiera perché questi dialoghi possano aiutarci a maturare tutti quanti. Grazie!

La nostra missione conta sulla presenza di un bel gruppo di oranti.

L’ho incontrati oggi pomeriggio, in un bel momento di formazione alla preghiera, che si è concluso con l’adorazione eucaristica e la Messa.

Una cosa che mi ha sorpreso è stata la disparità nella partecipazione delle due parrocchie: delle 150 persone, almeno due terzi erano della Divina Misericordia! Ci sono rimasto un po’ male per Santa Margarita, ma ognuno ha i suoi doni!

Gli oranti riceveranno la solenne benedizione di invio domenica mattina, ognuno nella sua parrocchia, insieme ai missionari.

La seconda puntata della formazione dei missionari si è svolta alla Divina Misericordia, presente il bel gruppo che c’era martedì a Santa Margarita. Un numero di missionari ben incoraggiante!

La puntata di oggi è stata più pratica: abbiamo analizzato come si realizzano la visita alla famiglia, e come si svolge la celebrazione di accoglienza che si fa dopo la visita, di sera, in ogni punto di ogni settore. C’è stata anche la pratica della visita, che in realtà avrebbe avuto bisogno di un po’ più di tempo.
E dopo aver finito ho anche confessato un gruppettino di gente.

10:27 pm

Dramma familiare

Il mese scorso è successo un fatto inquietante: a Ponce un uomo di trent’anni ha ferito a colpi di pistola vicino a un colmado un lontano cugino di vent’anni. Questi è stato un mese all’ospedale e poi è morto.

Ma la cosa non finisce qui. La famiglia del morto accusa una sorella dell’assassino di proteggere e di aver fatto scarcerare (pagando un ministero pubblico) il colpevole. L’hanno minacciata e hanno cercato di farla fuori, per cui Maria, la sorella – che poi è una nostra maestra – è dovuta scappare lontano dal Guaricano.

Stamattina ho visto madre, padre, nonno e sorella della vittima, e quello che mi ha colpito di più è stata la veemenza del rencore che avevano verso Maria, accusandola di aver detto che il morto era un delinquente e di aver pronunciato altre parole di sfida alla famiglia del morto. E, oltre a questo, Maria starebbe cercando di evitare che suo fratello venga messo in prigione. Tutto questo non sembra corrispondere a realtà, ma non si sa perché si è generata questa “leggenda metropolitana” e mi è stato impossibile far ragionare i familiari.

In serata, poi, Maria è venuta da me, dandomi la sua versione, a sentirla lei non ha fatto assolutamente niente che possa giustificare il desiderio di vendetta che si è sviluppato dall’altra parte.

Siamo rimasti d’accordo che, passati i giorni di lutto (finiscono domenica), chiamerò i familiari del morto insieme a Maria e a qualche altro testimone nel mio ufficio, con la speranza che si possano chiarire le cose, chiedere scusa e riconciliarsi.

Ho bisogno del tuo aiuto, Signore!

In mattinata sono stato in centro, e ho consegnato al Ministero dell’Educazione la richiesta di assunzione del personale che non è ancora pagato dallo stato.

A parte questo, oggi, così come ieri, e come continuerò i giorni prossimi, mi sono dedicato a scrivere. O meglio, a fare copia/incolla, a riordinare e ad aggiustare. Cosa? Del materiale sull’omosessualità e la dottrina della chiesa. Così come ho presentato il tema al campo adolescenti, lo farò in maniera più approfondita al bivacco dei responsabili. Sento che è un tema urgente da affrontare e da trattare con precisione, perché non tarderà molto ad arrivare anche il gay pride.

Mi centrerò in particolare, oltre che sulla dottrina della chiesa cattolica, sul Rapporto Kinsey, che può essere considerato il motore di tutti i cambi di mentalità e di costume che ci sono stati recentemente a proposito dell’omosessualità.

Il lavoro non è facile, perché la tematica è complessa, e per questo ci dedico abbastanza tempo. Voglio che i giovani capiscano bene come sono le cose.

La Missione Parrocchiale d’Agosto (che quest’anno comincia il 29 luglio) è entrata nella sua fase di preparazione immediata. Oggi abbiamo fatto il primo incontro di formazione dei missionari.

L’ho basato sul discorso del papa ai vescovi dominicani in occasione della loro visita ad limina, perché ho visto che metteva bene in luce i temi della missionarietà delle comunità cristiane. E poi abbiamo sviscerato un po’ il kerigma, nella sua articolazione che parte dall’annuncio dell’amore di Dio per arrivare, attraverso la constatazione del peccato, alla salvazione che ci viene offerta in Gesù, alla conversione e alla fede, alla vita nello Spirito e nella Chiesa.

Il numero dei missionari era superiore alle mie aspettative: più di centotrenta per le due parrocchie! Il Signore mi ha dato e ci ha dato un bel segno di amore!
Giovedì va in onda la seconda puntata!

Stasera tutt’e due le comunità parrocchiali nostre si sono messe in preghiera per preparare la missione che comincia la settimana prossima. In due settimane, da lunedì a venerdì, visiteremo tutte e 9,000 le famiglie delle due parrocchie, ogni parrocchia le sue famiglie.

L’incontro di preghiera era articolato sulle modalità dell’apostolato, basandosi principalmente su testi di san Paolo. La partecipazione è stata migliore alla Divina Misericordia che a Santa Margarita, ma è stato comunque un bel momento di spiritualità.

E io ho approfittato per confessare un po’ di gente!

I chierichetti della Divina Misericordia nell'acquaSeconda gita dei chierichetti al fiume, questa volta con quelli della Divina Misericordia. Erano poco più di una decina, la maggior parte femmine.

Hanno sguazzato, accompagnati – e vigilati – da Heriberto, Miguel Ángel ed Elvis, i nostri tre seminaristi. E c’era anche Taína, l’aspirante delle nostre suore. Ho fatto venire apposta tutti e quattro perché ci fosse un sapore vocazionale nell’attività. E prima di andarcene abbiamo anche giocato a “palla vocazione”: se non conoscete questo gioco non preoccupatevi, me lo sono inventato sul momento; praticamente consisteva en mettersi in cerchio e passarsi la palla, chi se la lasciava scappare doveva fare una domanda vocazionale a un altro.
I chierichetti della Divina Misericordia che fanno la piramide nell'acquaIl ritorno è stato abbastanza presto, perché avevo un incontro di preghiera in preparazione alla missione, e la cosa è stata provvidenziale perché appena arrivati ci ha sorpresi un acquazzone tremendo. E sarebbe stato un disastro essere per la strada, perché tutti i chierichetti erano di dietro nel cassone. Il Signore ha pensato a noi. Grazie, Signore!