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9:43 pm

Benvenuti!!!!

Il noviziato e clan del Ge nova 27 in visita alla missionePer la gioia di mamma e papà, ecco qui la foto del Noviziato e Clan di Sestri Ponente che è appena arrivato alla missione.

Li accompagna don Roberto Ghiara, che è alla sua terza visita, e che ha coinvolto il gruppo scout di cui è assistente in questa magnifica avventura.

Benvenuti alla missione! Benvenuti al Guaricano!

L'immancabile gita al fiume dei responsabili giovaniIl trivacco dei responsabili della pastorale giovanile a Los Cacaos si è concluso oggi in bellezza.

Al 95% si è svolto bene, direi molto meglio che l’anno scorso. Molto positiva la presenza di suor Cristina, sembrano superate le frizioni che c’erano tra due sottogruppi, e anch’io ho risolto alcune incomprensioni che c’erano state con alcune giovani. L’accoglienza poi della comunità cristiana de Los Cacaos è stata molto calorosa, cominciando dal parroco, seguendo con le piccola comunità di tre religiose, e continuando con il seminarista e con il resto della comunità.

Marcial ha condiviso con i giovani il trivacco nella sua totalità, e bisogna riconscergli il grande merito di saper stare tra di loro come persona matura ma anche come educatore saggio. Sua moglie Germania ha portato avanti la cucina con capacità e con molti sorrisi.

Oggi sono venuti con me Carmen e Radhamés, e anche don Lorenzo con Paola.

Prima di ripartire c’è stato bene un salto veloce al fiume, per la gioia di grandi e piccoli.

Sul versante negativo, la camionetta della Divina Misericordia sembra che abbia subito un danno per un mal uso dovuto a spensieratezza giovanile. Altra cosa è che avrei voluto chiaccherare con vari giovani, e non l’ho potuto fare per mancanza di tempo.

Non mi resta quindi che dire, stavolta a piena voce: Grazie di cuore, Signore!

I Responsabili dei Giovani al TrivaccoHo potuto fare oggi la prima visita (la seconda sarà domani) al trivacco dei Responsabili della Pastorale Giovanile.

È a Los Cacaos, un campo di San Cristobal, a due ore di macchina da casa nostra. Tra l’altro per arrivarci bisogna fare 8 km di strada sterrata su e giù per i monti.

Cristina al Trivacco dei responsabili giovaniC’è anche suor Cristina, che sta facendo un buon lavoro di entrare nel gruppo. Perché fino ad adesso non ha fatto un lavoro specifico a livello di giovani.

Ieri mattina c’è stato un mini ritiro dettato da Marcial sul discepolato, mentre nel pomeriggio hanno lavorato su come si porta avanti un gruppo giovanile.

E stamattina era il mio turno, con una catechesi sull’omosessualità e sulla dottrina della chiesa su di essa. Nel pomeriggio verifica dell’anno e prospettive per l’anno nuovo, ma ho dovuto andarmene prima che finissero per non arrivare tardi alla Messa che avevo stasera.

Il clima è molto bello, e visto che oggi non ho potuto domani devo approfittare per fare alcune chiacchere personali con qualcuno. Vi chiedo una preghiera perché questi dialoghi possano aiutarci a maturare tutti quanti. Grazie!

I chierichetti della Divina Misericordia nell'acquaSeconda gita dei chierichetti al fiume, questa volta con quelli della Divina Misericordia. Erano poco più di una decina, la maggior parte femmine.

Hanno sguazzato, accompagnati – e vigilati – da Heriberto, Miguel Ángel ed Elvis, i nostri tre seminaristi. E c’era anche Taína, l’aspirante delle nostre suore. Ho fatto venire apposta tutti e quattro perché ci fosse un sapore vocazionale nell’attività. E prima di andarcene abbiamo anche giocato a “palla vocazione”: se non conoscete questo gioco non preoccupatevi, me lo sono inventato sul momento; praticamente consisteva en mettersi in cerchio e passarsi la palla, chi se la lasciava scappare doveva fare una domanda vocazionale a un altro.
I chierichetti della Divina Misericordia che fanno la piramide nell'acquaIl ritorno è stato abbastanza presto, perché avevo un incontro di preghiera in preparazione alla missione, e la cosa è stata provvidenziale perché appena arrivati ci ha sorpresi un acquazzone tremendo. E sarebbe stato un disastro essere per la strada, perché tutti i chierichetti erano di dietro nel cassone. Il Signore ha pensato a noi. Grazie, Signore!

L'incontro delle commissioni parrocchiali di pastorale educativaAbbiamo avuto stamattina il primo incontro zonale di formazione per le nuove commissioni parrocchiali di pastorale educativa.

È già da più di un anno che stiamo lavorando con la commissione zonale di pastorale educativa, ed adesso otto parrocchie, una trentina di persone in tutto, hanno potuto ricevere questa formazione per iniziare il lavoro pastorale verso il mondo dell’educazione.

E veramente la Repubblica Dominicana vive una grande sfida, perché l’attenzione pastorale dalla parrocchia alla scuola è ancora molto povera, per non dire insignificante.

Con questo incontro di formazione abbiamo illustrato la necessità di fare un lavoro specifico con il mondo educativo, ed abbiamo offerto gli strumenti di base per iniziare a fare qualcosa. L’ultimo momento dell’incontro è stato l’inizio della programmazione del lavoro della commissione. Il tempo non è stato sufficiente, ma ogni commissione ha già fissato la data della prossima riunione.

Ho cercato di impostare il lavoro di queste commissioni parrocchiali in maniera che si mantengano in contatto con il parroco ma non dipendano dalla sua presenza (e a volte dai suoi umori).

Un complimento speciale alle parrocchie di Guaricano, che sono state quelle che hanno risposto in maniera più massiva!
Non siamo riusciti a chiarire perfettamente le idee a tutti, ma ho la speranza che attraverso la commissione zonale le cose diventeranno più chiare nei prossimi mesi.

E in cantiere bisognerà porre un altro incontro per le parrocchie assenti. Chiedo al Signore la grazia di poter far nascere la commissione in tutte e venticinque le parrocchie della zona.

Con le suore all'aeroporto di ManaguaStamattina l’aereo per la Repubblica Dominicana è partito da Managua prima delle otto.

Le suore, attentissime come al solito, sono venute ad accompagnarmi: suor Elena, suor Analisa e suor Carlita. E con loro anche Esperanza, una giovane orfana che vive in casa con loro.

Mi porto via dal Nicaragua il ricordo bellissimo della serenità della loro comunità, il loro spirito di preghiera, i gesti semplici di tutti i giorni con cui mi hanno fatto sperimentare una ospitalità squisita.

Grazie, Signore, per queste sorelle e per l’esperienza che ho potuto vivere!

I giovani di san Jorge che hanno partecipato al ritiro vocazionaleAbbiamo avuto la gioia di vivere un piccolo ritiro vocazionale con i giovani di san Jorge, qui in Nicaragua.

Rispetto a martedì sera mancavano alcuni, e in compenso c’era qualche faccia nuova.

Mi sono sentito in Repubblica Dominicana per il ritardo con cui i giovani sono arrivati, ma per il resto l’ho visti ricettivi e attenti. La Messa con cui abbiamo terminato è stata partecipata intensamente.

Non è mancato un momento di gioco all’inizio del pomeriggio, dove ho potuto imparare il kickball, un’incrocio tra il baseball e il calcio.

Il momento più significativo sono state i due giochi educativi che abbiamo fatto per capire cosa significa la fede: il gioco dei ciechi, in cui ognuno ha sperimentato che possiamo lasciarci guidare dal Signore; e il gioco della barella, in cui una persona si lascia cadere all’indietro mentre otto persone la accolgono nelle loro braccia: fa capire che ci si può abbandonare fiduciosi anche in situazioni dove l’istinto ci fa ritirare.

il feeling che è nato con questi ragazzi ha fatto sì che terminassi il pomeriggio girando per san Jorge in bicicletta con loro. Ed è stato istruttivo, perché mi hanno portato a un barrio povero, dove abbiamo visitato alcune famiglie.

Affido a te, Signore, quello che ho seminato in mezzo a loro, e ti ringrazio anticipatamente per i frutti che porterà la tua parola in loro!

2:41 pm

Gita a Granada

Al molo di Granada, in NicaraguaLe suore del Nicaragua mi hanno portato in gita a Granada, che è la sede della loro diocesi ed è una cittadina con un certo interesse turistico.

È il secondo tour che mi fanno fare, dopo quello di ieri a vedere la spiaggia del pacifico.

A Granada la cosa più interessante sono le isolette che spuntano dal lago e che si sono originate con la materia lavica espulsa da un vicino vulcano.

Abbiamo affittato una lancha e ne abbiamo fatto un bel giro. La maggior parte delle isole, in precedenza abitate da nativi dediti alla pesca, sono state comprate da persone piene di soldi, che ne hanno fatto ville esclusive. Alcuni degli ex nativi e altra gente bisognosa lavorano per i nuovi padroni per cento dollari al mese.

I giovani di San Jorge presenti all'incontroSuor Carlita, la Brignolina giovane del Nicaragua, mi ha organizzato stasear un incontro con il gruppo giovani della sua parrocchia, San Jorge.

Ho trovato una realtà giovanile abbastanza simile a quella che abbiamo in Repubblica Dominicana, e forse con le basi religiose un po’ più solide.

Abbiamo chiaccherato su come viviamo la nostra relazione con il Signore Gesù, condividendo il momento in cui l’abbiamo scoperto, ed ho approfittato per dare qualche spunto vocazionale.
Siamo rimasti d’accordo che giovedì mattina, approfittando il giorno festivo dell’anniversario della rivoluzione sandinista, faremo un piccolo ritiro qui nella casa delle suore.

Sono in viaggio per il Nicaragua, vado a trovare le suore Brignoline che lavorano là.

Porto loro tutto l’affetto delle suore che sono con noi, le loro lettere e i loro saluti. Per loro è molto più difficile che per me entrare in quel paese, per questioni di visto.

Chiusa del Canale di PanamaLo scalo in Panama è stato molto lungo, per cui ho approfittato per visitare il famoso Canale, e nella foto potete vedere l’effetto spettacolare di una chiusa di nove metri di altezza!

A tutta birra avanzano i lavori del cortile della scuolaAvanzano a tutta birra i lavori della pavimentazione in cemento del cortile della scuola.

Tanto il sindaco ha aspettato per farci questo lavoro, altrettanto velocemente (scusate il contrasto) lo stanno facendo. Ieri pomeriggio hanno cominciato, e oggi sono già a un terzo del lavoro.

Si prospetta che lo finiranno lunedì.

Grazie, Signore, era da parecchio che ti chiedevamo questo lavoro!!!

Giovani al fiume-mare, nella gita di fine campoLa tradizionale gita finale del campo adolescenti (e giovani) si è svolta a Cocolandia, una spiaggia a un’ora e mezza dal Guaricano.

Il posto era particolarmente felice per la presenza di mare e foce di un fiume.

Suor Modesta e suor Blessila nella gita di fine campo adolescentiI ragazzi sono stati in acqua in maniera praticamente ininterrotta dalle undici alle cinque di pomeriggio. E l’acqua lo meritava!

Dopo pranzo siamo andati con le suore a passarci un momento con loro. Poco tempo, ma quanto è bastato per vedere una gran serenità e un clima molto allegro.

I ragazzi alla gita di fine campo adolescentiNon ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, sembra, e i ragazzi si sono comportati veramente bene, sotto gli occhi vigili di Marcial, di sua moglie e di alcuni altri adulti.

Una gradevole sorpresa è stato scoprire che Miguel Ángel, il seminarista, si era portato il breviario, e che prima di andare via ha coinvolto un gruppetto a dire i vespri.

C’era con noi anche Paola, la quale si è fatta un bagno tonificatore e ha passato un pomeriggio felice.

I lavori di cementare il cortile della scuolaOggi pomeriggio il sindaco ha mandato a iniziare il lavoro di fare il pavimento di cemento al cortile della scuola. Non solo: alzano anche un piccolo deposito che in precedenza fungeva da locale per i bagni.

Sembra che vogliano fare molto alla svelta, mi dicono che martedì finiscono.

Atti di pre-campagna elettorale? non so, fatto sta che risolviamo un problema annoso, che era quasi la maggior fonte di conflitto con i maestri.

Grazie, Signore!

La Messa al campo adolescentiOggi pomeriggio ho avuto la gioia di celebrare al Messa con i 130 adolescenti e giovani del campo.

Ho cercato di farne una Messa vocazionale, incoraggiato a questo anche dal fatto che una delle giovani presenti mi ha confidato che sta chiedendosi se il Signore la chiama a ciò.

L’omelia l’ho basata sulla colletta della messa per le vocazioni religiose, che chiedeva il dono della carità per tutti ma il dono della carità della speciale consacrazione per chi riceve una vocazione particolare.

Ho visto interesse, e quando alla fine dell’omelia ho invitato a esprimere in silenzio al Signore la propria disponibilità nessuno si è distratto.

Tocca a te continuare il lavoro, Signore!

Paola all'aeroporto Las AméricasÈ ritornata fra noi Paola Longhi. Dopo due anni di assenza è tornata al Guaricano, dove ritrova tante persone a cui ha voluto e vuole molto bene.

Darà una mano in cucina, oltre a rendersi disponibile per un’attenzione alle famiglie degli studenti della scuola. Paola ha alle spalle una bellissima esperienza di gruppi di autoaiuto, che le hanno donato una squisita sensibilità psicologica.

Paola con Francesco ZanniniEd è una gioia anche per noi accoglierla! Si fermerá fin verso la fine di settembre o i primi di ottobre.

Bentornata, Paola!

Il campo adolescenti in un momento di riunioneDa oggi, mercoledì, fino a sabato è in scena il campo adolescenti e giovani.

Lo facciamo nel Parque Mirador Norte, che si trova appena fuori dal Guaricano. Praticamente sono tre giorni al Parco e la gita finale.

Ogni giorno c’è una catechesi: oggi il discepolato (suor Cristina), domani l’omosessualità (io), venerdì la preghiera (una signora di un gruppo carismatico). La catechesi occupa una mezza giornata, e l’altra mezza giornata è di giochi e attività varie.

Con due dei responsabili del campoI giovani sono in tutto 125, un bel numero, grazie al fatto che la quota di partecipazione è molto bassa e praticamente copre soltanto il costo del mangiare di mezzogiorno. Da parte mia ho fatto una propaganda “sovietica” a Messa per tre domeniche dicendo agli adulti che era loro dovere mandare i figli al campo, e sembra che ha funzionato!

9:09 pm

Cresime

I Cresimati di Santa MargaritaGiornata di cresime, al mattino a Santa Margarita e di pomeriggio alla Divina Misericordia.

È venuto ad amministrarle il Nunzio Apostolico, mons. Timothy Broglio. Ha anche pranzato con noi in casa.

Nel pomeriggio in particolare abbiamo patito il caldo, perché la “chiesa” della Divina Misericordia ha il tetto di lamiera, e con il sole rovente ha irradiato tutto il calore della giornata. In particolare il Nunzio lo vedevo che sudava a più non posso. E sono stato ammirato perché ha portato avanti la celebrazione con amore, senza dare segni di fastidio.

I cresimati della Divina MisericordiaE in più, sia dopo la celebrazione del mattino che dopo quella del pomeriggio, si è prestato a farsi foto con tutti quelli che volevano. È un santo!

Anche per quest’uomo: grazie, Signore!

La riunione per chiedere l'implementazione di Barrio SeguroAltra riunione, oggi pomeriggio, sul tema della sicurezza nel barrio.

A livello di autorità c’era un rappresentante del generale che guida la polizia in Guaricano, e soprattutto un rappresentante del ministero pubblico per la nostra provincia.

I vari dirigenti comunitari che hanno parlato hanno reso palpabile la situazione del barrio, che si sente ogni giorno più insicuro: gli assalti, furti e rapine sono all’ordine del giorno. Al punto che il rappresentante della polizia ha invitato, tra le righe, a farsi giustizia da soli: ha detto, in maniera mezza velata e mezza chiara, che quando la gente riesce a afferrare un ladro deve dargli una saccata di botte.

Da parte sua il rappresentante del ministero pubblico ha affermato sostanzialmente che c’è corruzione nella polizia e nel ministero pubblico perché c’è corruzione nella società, e che non serve accusare polizia e ministeri pubblici se non cerchiamo di cambiare la vita delle nostre famiglie. Ho apprezzato molto queste parole, perché rispondono alla realtà: le autorità si corrompono perché nessuno insegna loro ad essere onesti.

Il lavoro di rifacimento del pavimento di BetaniaI muratori stanno finendo il pavimento di Santa Margarita.

In tutto ci costerà quasi 50,000.00 pesos (circa 1,200 euro): 20,000.00 pesos di mano d’opera e il resto di materiali.

Il nuovo pavimento di BetaniaLa gente lo stava chiedendo da tempo, soprattutto i gruppi che facevano i turni settimanali di pulizia. I molti buchetti e scrostamenti del cemento grezzo che c’era prima rendevano il pavimento un ricettacolo di polvere, ed era faticosissimo pulirlo. Adesso dovrebbe essere tutto molto più semplice.

Grazie, Signore!

Il gruppo presente alla gita di Juan DolioCome di tradizione a fine giugno, oggi abbiamo avuto la gita di fine anno della scuola. Destinazione, Juan Dolio, il Resort della Cooperativa dei Maestri, economico e familiare. Dalle 10 di mattina alle 5 di pomeriggio si compra un pacchetto tutto compreso. Pranzo, bibite, anche alcooliche, spiaggia, tre piscine.

Come noi c’erano varie altre scuola, un campo estivo di tre giorni di figli di maestri, e molte altre persone, credo circa duecento.

Purtroppo abbiamo avuto qualche piccolo inconveniente: il mangiare, da prendere a un buffet, si esauriva tutti i momenti, e grandi gruppi di persone dovevano aspettare che arrivassero i nuovi tegami.

Un altro problemino è stato che la piscina più grande era in riparazione e non si è potuta usare.

Tutto il personale che abbiamo è un’ottantina di persone, o forse qualcuno di più, ma sono venuti solo settanta. Quelli che sono venuti sono rimasti abbastanza contenti: la giornata l’abbiamo presa tutti molto tranquilli, sdraiati sulle sdraio all’ombra delle palme.

Personalmente ho avuto maniera di chiaccherare con qualche persona con cui non l’avevo mai fatto, ed è stato molto bello.

Alle sei e mezza di sera eravamo in Guaricano.

Un gruppo di animatori del campo bambiniTutta questa settimana si svolge, nel pomeriggio, la formazione degli animatori del campo bambini.

Oggi è toccata a me un’istruzione sulla spiritualità dell’animatore, nella quale ho raccolto in quattro punti alcuni aspetti della vita e del servizio cristiano.

Metà del gruppo degli animatori del campo bambiniE sono rimasto colpito favorevolmente dall’interesse e dall’attenzione di questi adolescenti e giovani, ai quali ho fatto prendere appunti e che hanno compreso perfettamente l’articolazione dell’insegnamento che ho dato.

Quello che ho visto mi fa sperare bene per la riuscita del campo. Li metto nelle tue mani, Signore!

Incontro di formazione dei responsabili parrocchialiUltimo momento, oggi pomeriggio, di formazione dei responsabili.

Dopo il lavoro di ieri, mattina e pomeriggio, oggi ho concluso. È stato un mini corso sul simbolo apostolico, con la speranza che possano arrivare a un’intelligenza più profonda sulle verità fondamentali della nostra fede.

La cosa più bella è stata la consegna dei certificati di partecipazione a chi ha partecipato ai tre momenti. Sono stati più di cento!!!

E nel corso dei tre momenti il minimo è stato sabato mattina: erano “solo” centocinquanta, mentre nei due pomeriggi superavano i duecento. Sabato pomeriggio mi dava l’idea che erano quasi trecento.

Ramón Alberto, battezzato oggi!Mi hanno avvisato stamattina di un uomo giovane che sta abbastanza male e che vuol essere battezzato.

Sono stato dopo la gita dei chierichetti. L’ho trovato in letto. Probabilmente ha l’AIDS.

Da come mi avevano detto sembrava che il desiderio del battesimo fosse della madre. Invece ho potuto rendermi conto che anche lui esprimeva chiaramente la volontà di battezzarsi. E quindi gli ho dato battesimo, cresima e unzione dei malati.

La cosa che rende questo battesimo significativo è che è uno “scherzetto” del Signore. Un anno fa, il 31 di maggio, una “nazione” si rubava il tabernacolo di Santa Margarita con l’Eucarestia dentro. Secondo soffiate ricevute, quest’uomo era il capo della banda. Sarebbe (il condizionale è d’obbligo) quindi lui che ha rubato o fatto rubare il tabernacolo.

E se è vero, il Signore ha saputo chiamarlo perché si avvicinasse a lui. Ho sentito una gioia grande, al dargli il battesimo! Grazie, Signore Gesù!

Il gruppo dei chierichetti a FulaBella gita al fiume, oggi, con i chierichetti di Santa Margarita.

Non erano tanti, perché ultimamente a livello pastorale ho fatto un certo lavoro di “scrematura”, chiedendo loro un piccolo impegno in più, e il risultato è stato che quelli che non ne avevano una gran voglia si sono tirati indietro.

Di fatto al gruppo che vedete nelle foto manca soltanto una ragazzina che oggi non poteva.

I chierichetti nell'acqua del fiume FulaAlla fine della giornata, non posso che ringraziare il Signore, perché i ragazzi si sono comportati benissimo: obbedienti, prudenti, educati. Per essere adolescenti è un risultato importantissimo.

C’era con noi anche Miguel Ángel, il nostro seminarista maggiore. E non potevano mancare suor Modesta e suor Blessila!

Scorcio del fiume FulaTra l’altro sono successe delle cose belle: i gestori del posto turistico che c’era cì mi hanno preso in simpatia e ci hanno offerto sedie e ombrellone. E poi è arrivato un gruppo di adulti di Santiago de los Caballeros, che ci hanno passato riso, pollo e bibite. Suor Modesta ha captato che pensavano che stessimo portando in gita ragazzi problematici, e ha provveduto a spiegar loro che andavamo con i chierichetti.

Ho fatto molte altre foto in più, tutte bellissime, ma non ci stavano. Scusate…

Arlín y Luis Alberto il giorno del loro matrimonioAbbiamo avuto oggi pomeriggio un bel matrimonio di due giovani della Divina Misericordia, Luis Alberto e Arlín.

Sono stati fidanzati per quattro o cinque anni, Arlín ha anche lavorato nella pastorale giovanile per un certo periodo, infine hanno fatto l’Encuentro Católico para novios, e oggi si sono sposati.

Arlín all'arrivo alla chiesaLa loro decisione è stata ponderata bene. Volevano sposarsi già sei mesi fa, ma poi si sono resi conto che non avevano la maturità sufficiente. È stata una cosa che mi ha colpito positivamente!

Arlín ha frequentato per un certo periodo una chiesa evangelica, e vi ha anche ricevuto il battesimo. Poi, al conoscere il fidanzato, si è avvicinata alla Chiesa Cattolica e c’è rimasta. Ed è stata una presenza molto positiva, anche più di Luis Alberto che non se n’era mai allontanato.

Le Ancelle delle nozze di Arlín e Luis AlbertoAlla celebrazione c’erano anche le coppie che hanno fatto l’Encuentro insieme a loro: dopo il rito hanno messo nelle loro mani una croce con i due bracci separati, e ad ognuno hanno dato un pezzo, in maniera che gli sposi li ricomponessero e si ricostruisse la croce di Gesù; poi si sono occupati loro della processione delle offerte. Alla stessa maniera, Luis Alberto e Arlín hanno partecipato e parteciperanno ai matrimoni delle altre coppie che erano presenti oggi. Segno che l’Encuentro segna umn qualcosa di forte nella vita di questi fidanzati-sposi. Grazie, Signore!

Oggi, 30 maggio, è stata la ricorrenza dei 25 anni di professione religiosa di suor Serafina, la superiora delle nostre suore, e di 15 anni della mia ordinazione.

Suor Serafina, il Nunzio, don Lorenzo, don Paolo e MarcialLa celebrazione – concretamente nella Messa celebrata di sera – è stata resa più bella dalla presenza del Nunzio Apostolico, mons. Timothy Broglio, il quale ha anche consegnato a suor Serafina la pergamena della Benedizione Apostolica che le ha inviato il Papa.

Suor Serafina ha data la sua testimonianza di ringraziamento al Signore, e anch’io da parte mia ho ringraziato il Signore e tutti, cominciando da Lorenzo, le suore e Francesco. Il coro ha allietato in maniera meravigliosa la celebrazione, cantando in maniera superba.

La bella presentazione della statuetta della MadonnaInutile dire che le suore avevano preparato l’altare e il presbiterio in una maniera bellissima, mettendo in evidenza una madonnina davanti alla quale una ventina di lumi tracciava il numero 25.
Mi sento felice, per tutto questo e per tutto quello che vivo.

Grazie di cuore Signore, per il ministero, per tutto quello che vivo qui, per tutto quello che hai fatto in me dal primo istante della mia esistenza e in particolare in questi quindici anni!

L'imposizione delle Mani su Juan LuisStamattina abbiamo vissuto un momento speciale con l’ordinazione diaconale di Juan Luis Bello, nuovo diacono di Santa Margarita, per l’imposizione delle mani di S. E. il card. Nicolás de Jesús López Rodríguez, arcivescovo di Santo Domingo.

È stato ordinato insieme ad altri quaranta candidati, tutti diaconi permanenti eccetto due, Francisco Caraballo (che è di Santiago el Menor) e René. Tra i nuovi diaconi permanenti c’è anche Joaquín Pichardo, della parrocchia dell’Amparo (Guardia).

Vista generale delle ordinazioniL’ordinazione si è svolta in un locale polifunzionale di un collegio gesuita della città. Erano presenti circa 1.500 persone: parenti e familiari dei diaconandi, parrocchiani, parroci, ecc. Ovviamente c’erano anche la maggior parte dei diaconi già ordinati. I nuovi e i vecchi sono un totale di 127, già un numero più grande del numero di preti diocesani!

Le nostre due parrocchie hanno partecipato con un totale di una cinquantina di persone. Forse meno che quando è stato ordinato Marcial, ma la cosa si capisce in base a vari fattori: il maggior carisma e tempo di impegno di Marcial, la concomitanza della festa della mamma, il fatto che quella di Marcial era la prima e giocava l’effetto novità, così come il fatto che Marcial aveva una nuova parrocchia che aveva la gioia di riceverlo come diacono.

La vestizione degli abiti diaconali di Juan LuisJuan Luis era accompagnato da sua moglie, Jacinta, e dai suoi figli Nikaury, Jhon e Yojacy. C’era anche la figlia “adottiva” che Juan Luis e Jacinta hanno educato dalla più tenera età.

Juan Luis con la sua famiglia nella piccola celebrazione che è seguita all'ordinazioneAl termine della celebrazione abbiamo avuto un piccolo momento di festa nel salone della scuola. La cosa più bella è stata che il momento di preghiera è consistito nel chiedere al Signore una virtù per ognuno degli anni di vita che rimangono a Juan Luis. Siamo partiti da 47 e siamo arrivati a 88!

L’idea del vescovo è che Juan Luis lavori nella nuova parrocchia di Santa Virginia, attuale settore San Ramón di Santa Margarita. Ma il decreto di costituzione della parrocchia non è ancora uscito.

Per Juan Luis sarà una sfida importante, per il fatto che la nuova parrocchia è mezza staccata dalla parte urbana di Santa Margarita, e quindi scomoda da raggiungere, e comincia a svilupparsi adesso. Comprende inoltre Duquesa, dove il lavoro di chiesa è giocoforza (per la lontananza e per i problemi che ci sono stati nella comunità) più ritardato che nel resto della nuova parrocchia.

Augurissimi, Juan Luis! Anche i fratelli di Genova pregano per te!

I ragazzi del nostro collegio in piscina, accompagnati da Nidia, la direttrice docenteIn previsione della festa della mamma (che qui si celebra l’ultima domenica di maggio) e con l’idea di fare alle mamme dei nostri studenti una bella festicciola, si è organizzata per oggi una gita a una piscina ai margini della città.

Tutto si è svolto bene, senza inconvenienti. L’unica cosa è che il bagnino ha dovuto richiamare alcune volte alcuni ragazzi perché facevano giochi potenzialmente pericolosi al cadere sul bordo della piscina.

Purtroppo non c’è stata la partecipazione massiccia che ci si aspettava: invece di duecento hanno partecipato solo 90 studenti! Penso che a quelli che non hanno partecipato si chiederà una contribuzione che rappresenti la loro partecipazione ai preparativi della festa della mamma.

Francisco, Sabrina e Fabrizio il giorno della partenza, con suor Serafina e FrancescoFabrizio, Sabrina e il piccolo Francisco sono partiti oggi per l’Italia.

Si è concluso il faticoso cammino di adozione, che li ha costretti a stare qui per cinque mesi e passa, dalla prima metà di dicembre ad oggi.

Lasciano nei cuori di tutti noi un ricordo straordinario, per l’amore che li ha sorretti in questi mesi e per l’umanità che hanno portato alla missione.

Rimane l’interrogativo ancora troppo forte di come è possibile che una procedura di adozione internazionale duri così tanto! Di fatto Fabrizio e Sabrina avevano le spalle abbastanza robuste per permetterselo, ma per la maggioranza delle famiglie italiane sarebbe assolutamente impensabile pensare di rimanere tanto via da casa.

Fatto sta che la legge domenicana prevederebbe forse un totale di tre mesi, ma gli inconvenienti di tutti i tipi e le lentezze croniche che affliggono la burocrazia locale rendono praticamente impossibile che si rispettino le scadenze. Al punto che i tre mesi diventano appunto cinque!

Siamo contenti con Fabrizio e Sabrina per il lieto fine della loro permanenza qui. E al salutarci sgorga dal cuore una lacrima, segno di giorni belli passati insieme, e al tempo stesso promessa di continuare un rapporto bello.

Il piccolo Francisco con la professoressa Mayra AcostaOccasionalmente, a pranzo e all’aeroporto c’è stata con noi la professoressa Mayra Acosta, che aveva avuto occasione di andare a trovare Francisco nei giorni dell’ospedale e che non è voluta mancare adesso al momento della partenza.

Buon viaggio, Francisco! buon viaggio, Fabrizio e Sabrina! Vi accompagnamo con la preghiera!

8:53 pm

Gita al fiume

Marcial e Germania con suor Blessila e suor CristinaLa giornata di oggi, festiva per l’anticipazione al lunedì della festa dei lavoratori, è stata caratterizzata da una bella gita al fiume.

La gita aveva come scopo quello di raccogliere fondi per i campi dei bambini e degli adolescenti. Hanno partecipato più di 150 persone, ciò che significa un guadagno di almeno 10,000 pesos (circa 240 euro). Non è molto, ma la speranza è che altre attività possano rimpinguare la somma.

Dalla casa siamo andati io e due suore. Serafina e Modesta sono rimaste a casa, a disposizione per Fabrizio e Sabrina, e Francesco è rimasto a tener d’occhio la casa.

Al fiume ho potuto rendermi conto di come funzionano i balli moderni in questo paese. Il disk-jockey  metteva spesso e volentieri brani di rag, e i ragazzini e ragazzine ci si sballavano. La caratteristica di questo ballo è che prevede uno strofinamento del fondoschiena contro la zona genitale del partner. Ho dovuto andare varie volte dal tipo a spiegare che eravamo un gruppo di una parrocchia e che non era conveniente che mettesse quel tipo di musica. Mi dava retta, ma dopo mezz’ora eravamo d’accapo. Dopo aver fatto presente la cosa tre volte ho dovuto desistere, perché ho visto che era la battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento.

Il piccolo Francisco con suor Serafina all'ospedaleIl piccolo Francisco non è più in terapia intensiva. Stamattina gli hanno fatto una endoscopia, il cui risultato è stato ben significativo: Le difficoltà respiratorie non sono dovute all’asma, ma alla presenza attorno alla laringe di escrescenze dovute al Virus del Papilloma, che probabilmente Francisco si è preso dalla sua madre biologica al momento del parto. Tali escrescenze sono cresciute e sono arrivate a ostruire quasi completamente il tubo respiratorio.

Quindi Fransisco è stato mandato in corsia, e probabilmente martedì verrà operato (qui lunedì è festivo, anticipazione della festa del primo maggio). L’operazione, a detta dei medici, è più banale di quella delle tonsille.
Siamo tutti, soprattutto Sabrina e Fabrizio, più sollevati, perché per lo meno si sa qual è la causa di molte cose. Anche il fatto che Francisco non parlasse ancora sembra in relazione con l’affezione, che è molto vicina alle corde vocali.

Eddy e Betania nel giorno delle loro nozzeOggi pomeriggio si sono sposati Eddy e Betania.

Eddy viene da un’altra storia, dalla quale ha avuto anche un figlio, storia che aveva vissuto lontano dalla chiesa, e quindi senza sposarsi. Da qualche anno però, grazie al Rinnovamento Carismatico si era riavvicinato alla chiesa, e suona la chitarra nel coro degli adulti.

Betania, di vari anni più giovane di lui, è stata, e praticamente è, catechista dei bambini e dei giovani. È una ragazza seria, che grazie a Dio non ha mai pensato di mettersi a convivere.

Così è stato naturale per entrambi preparare il loro matrimonio in chiesa. A inizio dell’anno hanno fatto il corso di preparazione, e oggi hanno potuto unire le loro vite con la benedizione del Signore.

E alla celebrazione c’era parecchia gente, segno di un affetto che la comunità intera nutre per entrambi.

Grazie per questa bella celebrazione, Signore!

Yohán e Berenelis con i genitori, la nonna e la ziaNella messa di stasera ho battezzato quattro bambini sui tre/quattro anni.

Due di loro sono i nipotini di Bilma, Yohán e Berenelis. Sono due bambini molto belli, anche se Yohán ha qualche problema caratteriale, probabilmente frutto di problemini che i suoi genitori non hanno ancora risolto.

I genitori, da parte loro, mi fanno tenerezza, perché si vede loro un desiderio di migliorare la loro vita matrimoniale. Hanno appena finito il corso di preparazione al matrimonio, e mi hanno chiesto stasera di vederci e parlare per cercare di soluzionare qualche “problemino” che stanno passando. Mi ha commosso vedere la loro disponibilità.

E mi sento ancora più con il desiderio di aiutarli perché certi aspetti del problema a volte arrivano anche alla cara Bilma, che è la nonna dei bambini, la quale soffre al rendersene conto, e soffre ancora di più al vedere che può fare poco per aiutarli.

Ma da oggi podrà contare anche sulla vostra preghiera. Ne sono certo!

E sono certo che tu, Signore, li aiuterai, li stai aiutando, a vivere meglio il loro matrimonio.

Teófilo mentre sta parlado ai messaggeri/visitatoriNel pomeriggio si è svolto a Santiago el Menor il seminario per i messaggeri/visitatori. Lo ha guidato Teofilo, il signore che ci accompagna nell’implementare il SINE nelle parrocchie.
La ragione dei due nomi corrisponde al diverso tagli che danno rispettivamente il Movimento per un Mondo Migliore, autore del piano pastorale diocesano che stiamo vivendo, e il SINE, il movimento con il quale abbiamo imparato a fare i ritiri di evangelizzazione e tutto quello che li segue.

Messaggero mette l’accento sulla consegna di un messaggio, sottintendendo che la consegna del messaggio è un’occasione per stabilire rapporti con la famiglia.

Invece visitatore mette l’accento sul fatto di visitare una certa famiglia e di entrare in buone relazioni con loro, e sottintende la disponibilità a portare loro una lettera mensile.

La gente al seminario per messaggeri/visitatoriDi fatto a radice dei ritiri di evangelizzazione noi avevamo dei visitatori, che sono diventati messaggeri quando si è lanciato il terzo piano pastorale. L’obbiettivo di questo seminario era quello di ricuperare l’intuizione originaria del “visitare” le famiglie per evangelizzarle.

La partecipazione è stata discreta: c’erano 130 visitatori, di circa duecento totali. E ben attenti in tutto!

Sono certo che qualcosa cambierà. Grazie, Signore, te lo dico in anticipo perché sono sicuro che ci aiuterai a migliorare il lavoro!

Suor Cristina con il resto della comunità nel giorno del rinnovo dei votiPer la terza volta suor Cristina ha rinnovato i voti. La prima volta è stato nel 2004.

La celebrazione l’abbiamo fatta nel consultorio, dove tutti i lunedì mattina si celebra la Messa.

Per la parrocchia di Santa Margarita è un momento molto felice, visto che suor Cristina è una vocazione di qua: la sua famiglia abita a Los Cazabes, nella parte di campo della parrocchia, che presto si staccherà e sarà la parrocchia Santa Virginia.

Celebrazione solenne stamattina alla Divina Misericordia per la festa patronale che, come si sa, si celebra la seconda domenica di Pasqua.

La settimana intera dell’ottava di Pasqua è stata vissuta nella celebrazione della novena: ogni sera, oltre al rosario, si ascoltava qualche brano degli scritti di santa Faustina Kowalska e si presentava qualche elemento della devozione alla Divina Misericordia; e prima della Eucaristia, presieduta da vari preti della zona, si recitava la coroncina della Divina Misericordia.

La gente ha partecipato numerosa alla novena.

Ili coro dei giovani della Divina MisericordiaMeno numerosa, ma molto bella, è stata la partecipazione alla convivenza di oggi: al mezzogiorno la gente si è ritrovata per pranzare insieme (fiesta de traje, dove l’espressione gioca sul doppio significato della parola traje, che può indicare sia il vestito della festa, che la voce del verbo traer, portare, al passato remoto: “ho portato”, cosicché il gioco è tra “vesta in vestito elegante” e “festa dove ognuno porta quello che mangia”), allietata da buona musica a cura del coro dei giovani e da un sorteggio finale.

Alle quattro i battesimi dei bambini piccoli, una quindicina, hanno concluso la settimana pasquale della Divina Misericordia.

Lavaggio della cisterna! Era un bel po’ che non lo facevamo, e ci è toccato oggi, Venerdì Santo.

Don Lorenzo l’ha messa a svuotarsi nella mattinata (e difatti a mezzogiorno eravamo senz’acqua), e dopo mangiato tra tutti l’abbiamo finita di pulire e di disinfettare. C’era un bel po’ di fango, ma soprattutto tanto sale.

Naturalmente sguazzando nell’acqua, e con il caldo che c’era dentro alla cisterna, è stato doveroso farci la… doccia, con l’acqua pulita e anche con quella sporca! Un sano divertimento dove siamo ritornati tutti bambini!

Un grazie di cuore a Fabrizio che è sceso sottoterra insieme a noi!!!

Veniamo quindi al fotoracconto dell’attività:

Fabrizio L’architetto
don Lorenzo L’idraulico
don Paolo e Fabrizio Gli operai
sor Modesta L’operatrice dell’interruttore della pompa sommergibile (usata per mandare acqua pulita quando c’era da sciacquare la cisterna).
sor Blessila e Sabrina Le aiutanti volontarie
sor Cristina Senza parole e senza volto
Francesco Senza lavoro (fare clic sulla foto per vederla ingrandita e sapere chi c’è dietro alla finestra)

Via Crucis del Venerdì SantoLa Via Crucis del Venerdì Santo di quest’anno è stata più vivibile che gli anni scorsi. Ciò perché non è stata fatta tutta la zona insieme, ma per gruppi di parrocchie: Sabana Perdida (circa 10 parrocchie), Villa Mella (circa 15 parrocchie) e Guaricano (4 parrocchie).

Così, senza dover uscire dal nostro barrio, abbiamo potuto camminare nei nostri settori.

La conclusione, tutti insieme, è stato nell’incrocio delle cinco esquinas, che riceve questo nome dal fatto che è un incrocio non di quattro ma di cinque strade.

La gente presente alla Via Crucis del Venerdì Santo 2007Il padre Isidro ha presieduto le Via Crucis di Amparo e Santiago, e Marcial quella della Divina Misericordia. Naturalmente io ho guidato quella di Santa Margarita.

Il gruppo dei chierichetti di Santa Margarita presenti alla Via CrucisSia Santa Margarita che la Divina Misericordia hanno “sfoggiato” un buon numero di chierichetti, ben preparati!
Dopo la conclusione, ci si è avvicinata una signora che vive in quel posto, ringraziandoci, perché è un incrocio non solo di strade, ma anche di delinquenza, e aver portato lì la conclusione della Via Crucis è stato per lei un segno di speranza.

L'altare della Riposizione di Santa MargaritaAlla Messa della Cena del Signore abbiamo fatto la lavanda dei piedi con dieci persone anziane. È stato tenero vedere la pulizia di quei dodici piedi. Sono stati carinissimi!

La partecipazione alla Messa è stata superiore alle mie aspettative: la chiesa ben piena, quasi come la domenica alle sette. E tante comunioni!

Dopo la Messa, l’adorazione a turni, settore per settore. Ho approfittato per confessare, e il tempo mi è passato velocissimo.

Alcuni degli studenti che hanno partecipato al ritiro di Quaresima del liceoOggi abbiamo avuto l’ultimo ritiro di Quaresima per gli studenti del nostro liceo. È toccato alle due quarte, e anche a un certo numero di altri ragazzi che per varie ragioni non avevano potuto partecipare al ritiro che toccava loro nel turno della loro classe.

La novità di questo ritiro è stata la presenza del coro dei giovani ad animare i canti: Rosanna, Francisca e Gregory hanno dato un tocco speciale, e hanno contribuito con la loro arte a sciogliere i cuori più induriti.

Da parte mia mi sono dedicato a confessare i ragazzi, aiutato in questo anche da don Lorenzo, che ha donato varie ore al sacramento della Riconciliazione. Suor Modesta, che insegna religione nel liceo, ha provveduto a instradare i ragazzi, e a quanto dice non è rimasto nessuno che non si è avvicinato al sacerdote.

Un grazie, al Signore, prima di tutto, e a tutti quelli che hanno messo qualcosa di loro perché questo ritiro fosse realtà.

Alla Divina Misericordia ho lavorato oggi con catecumeni e catechisti.

I primi hanno avuto il terzo scrutinio nella Messa del mattino.

Alcuni dei catechisti della Divina MisericordiaCon i secondi ho fatto una riunione nel pomeriggio. Ho cercato di sbrogliare un po’ la matassa dell’Iniziazione Cristiana degli adulti, per far capire l’importanza dei vari aspetti della preparazione al battesimo, e per far vedere l’unità dei tre sacramenti dell’iniziazione.

Il mio sogno è di fare un cammino di iniziazione nel quale siano integrati tutti e tre i sacramenti: Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Però so anche che sono cose che maturano lentamente, e non so se avrò il tempo di fare cambi significativi. Nel frattempo però il fatto che questi catechisti abbiamo capito i termini del problema e le sfide che abbiamo davanti mi fa essere fiducioso.

Grazie, Signore!

Carmen con il piccolo Francisco GeaGiornata di partenze: don Francesco e Orietta hanno continuato nel primo pomeriggio il loro viaggio verso Cuba (da dove torneranno direttamente a Genova), mentre in serata Carmen è salpata per Parigi-Genova. Carmen è stata con noi due mesi esatti, dando una mano in cucina, e facendo tanti piccoli lavoretti. Utilissima. E allegrissima!
Accompagna tutti e tre nel loro viaggio il sorriso meraviglioso del piccolo Francisco Gea, che augura loro – come peraltro anche noi – buon viaggio!

I ragazzi di seconda liceo in ritiroIl ritiro di stamattina è stato con le due classi della seconda liceo, un cinquantacinque ragazzi in tutto. L’abbiamo fatto, come è tradizione, alla Escuela de Evangelización.
Dopo una piccola introduzione per spiegare cosa è un ritiro ho lasciato il microfono a Marcial e a Jacinta: il primo ha parlato loro della quaresima in relazione al battesimo, e la seconda della Messa in relazione all’Ultima Cena.

Con l’aiuto di suor Modesta che mi mandava i ragazzi uno dopo l’altro ho potuto dedicarmi alla confessione e al dialogo personale.

Devono essere passati dalla sedia vicino alla mia una ventina di studenti. Un’altra decina sono passati “sotto” don Lorenzo, che per l’occasione è venuto ad aiutarmi.

Mi spiegavano Jacinta e gli animatori presenti che soprattutto i ragazzi hanno trovato interessante la catechesi su Messa e Ultima Cena. Tutti si sono detti disposti a ricominciare il cammino della partecipazione all’Eucaristia dominicale. E sono certo che un buon numero di essi lo faranno, anche perché suor Modesta, lavorando con loro a scuola, non mancherà di dar seguito al lavoro.

Anche stavolta non posso che dire: Grazie, Signore!!!

10:40 pm

Visite!

Don Francesco con Orietta e CarmenStasera sono arrivati don Francesco Di Comite e la mitica Orietta, sua parrocchiana. Si fermeranno qualche giorno con noi e poi ripartiranno per Cuba. Fanno una visita breve alle due missioni della nostra diocesi. Ci portano aria di casa, pesto e parmigiano.

Benvenuti!

Francisco con la sua nuova mamma, SabrinaIl piccolo Francisco, figlio adottivo dei nostri ospiti Fabrizio e Sabrina, ha una brutta febbre alta. Sono stati in ospedale e hanno detto loro che potrebbe dipendere dall’asma, che a sua volta viene da una bronchite mal curata.

Grazie a Dio il piccolo moretto ha tanta gioia di vivere: appena gli si abbassa la temperatura non c’è niente che gli toglie il suo bellissimo sorriso!

Anche per Francisco, Fabrizio e Sabrina: grazie, Signore!

Il giorno del compleanno di LorenzoAuguri per i tuoi 70 anni, don Lorenzo!

La gente ti vuole bene, e te l’hanno detto nella Messa di stamattina al consultorio.

Anche per noi in casa sei una persona speciale!

Ad multos annos!

10:28 pm

Maney e Yuly

Maney, Yuly e SandyManey e Yuly sono una coppietta giovane che io stesso ho sposato circa tre anni fa.

Nel secondo anno di matrimonio hanno avuto una crisi, sono stati separati per qualche mese, ma grazie a Dio poi la cosa è rientrata, e ora si sentono una coppia più sicura e più unita.

Sono stato a trovarli stasera perché era veramente da tanto che non li vedevo. E soprattutto dovevo scusarmi perché nel periodo della loro crisi non sono mai stato da loro a incoraggiarli e a aiutarli a uscire dalla crisi stessa. L’ho fatto, e ho ricevuto un perdono bello e sereno.

Tra l’altro ho potuto conoscere anche loro figlio, Sandy, il quale mi ha già dato confidenza, soprattutto quando si è reso conto che ero io il prete nelle foto del matrimonio di suo papà e sua mamma.

Maney e Yuly mi hanno anche promesso che ci saranna mercoledì sera alla Celebrazione Penitenziale. Se il signore ci aiuta, sarà anche il giorno del loro ritorno alla vita di chiesa dopo un periodo di allontanamento di più di un anno.

Sono nelle tue mani, Signore!

Anche la giornata di oggi me l’ho passata al corso di aggiornamento del clero, alla Escuela de Evangelización, a pochi km da casa nostra.

La presidenza di una concelebrazioneIn mattinata toccava ancora al padre Alexis Mejía, che parlava di Discepolato e Missione, che è il tema della prossima Quinta Assemblea dei Vescovi Americani di Aparecida, Brasile. Conferenze molto belle, accompagnata da presentazioni fatte passare in data show, molto ben curate!

Alcuni dei presbiteri presenti alla formazioneNel pomeriggio il padre Lorenzo Vargas ha iniziato a presentare il tema dell’Iniziazione Cristiana. Tale argomento viene dalla lettera dei vescovi dominicani di febbraio, che verteva sullo stesso tema. L’idea è quella che le parrocchie dominicane inizino a strutturare tutte cammini di catecumenato per amministrare i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Penso che attualmente sono un 5 o 10% le parrocchie che già lo fanno, si tratta di vedere cosa si può fare perché la cosa diventi generale. Magari tra 10 anni comincerà ad essere realtà.

Francisco in braccio al suo nuovo papà, Fabrizio GeaÈ ormai trascorsa la seconda settimana di Francisco in missione. È molto felice, come noi, di essere qui. Probabilmente è più sereno di prima perché si sente circondato non solo dal nostro affetto, ma anche di quello di tutte le persone della missione. In questa settimana il piccolo ha avuto qualche problema di raffreddore e bronchite, ma per fortuna nulla di grave. Nonostante un po’ di fastidio per la tosse e la sua faccia non proprio entusiasta per i medicinali, sta meglio.

Sono arrivate delle buone notizie sul fronte del percorso dell’adozione. Finalmente l’avvocato referente del nostro ente, dopo un nostro pressing continuo dal 16 febbraio, data in cui aveva i documenti necessari, si è deciso a presentare la richiesta di omologazione dell’adozione il 28 di febbraio.

Ora rimaniamo in attesa della sentenza da parte del giudice incaricato, e sono più concrete le speranze di rientrare nel mese di marzo.

La scorsa domenica, dopo la Santa Messa, don Paolo ci ha invitato a presentarci alla comunità parrocchale. È stato un momento molto emozionante perché erano presenti molto bambini. Spiegando la nostra storia ci ha fatto molto piacere il calore di tutte le persone presenti, specialmente nei confronti del piccolo Francisco. Alla fine della funzione il piccoletto ha avuto baci, abbracci e carezze a volontà.

Un abbraccio caloroso a Lara che ci ha scritto precedentemente. Saremo sicuramente felici di venire a conoscervi di persona a Genova, appena tornati in Italia.

Un caro saluto ed un abbraccio anche ai nostri sacerdoti, don Carlo e don Diego, che pensano sempre a noi e ci ricordano nelle loro preghiere.

Il piccolo Francisco con Fabrizio, il suo nuovo papà

Da una settimana ci troviamo in missione, con il il piccolo Francisco.

Prima di arrivare qui, eravamo molto preoccupati per il continuo prolungarsi della nostra permanenza a causa di problemi burocratici e lungaggini relative all’adozione del nostro Angelito de Dios. Purtroppo il percorso adottivo è lungo e complicato. Le nostre preoccupazioni erano aggravate anche dal fatto di sentirci soli in un paese straniero, con nostalgia di casa.

Abbiamo accolto l’invito di don Paolo e don Lorenzo a vivere con loro in missione con grande gioia. La divina provvidenza sembra averci guidato fino a loro.

Il piccolo Francisco con Tutti qui, Paolo e Lorenzo, Carmen e Francesco, tutte le suore, ci hanno fatto capire il significato di accoglienza, di ospitalità, conforto, accogliendoci a braccia aperte e con amore. Ci sentiamo veramente in famiglia ed anche il nostro piccoletto ha trovato tanti zii e zie che lo accudiscono e lo fanno giocare.

Grazie Signore!

Il compleanno di suor CristinaOggi era il compleanno di una nostra suora, e la sua famiglia ha pensato bene di farle una sorpresa: nel primo pomeriggio sono arrivati mamma, sorelle, nipoti, e anche altra gente della comunità.

Io mi sono unito al ritorno da Higüey, e ho trovato molto amore e molta gioia.

Grazie, Signore, per questa sorella così preziosa!

Alcuni dei giovani presenti alla convivenzaI giovani dei vari gruppi giovanili delle due parrocchie hanno vissuto oggi una giornata insieme a Jacagua.

La mattinata è stata dedicata soprattutto alla conoscenza reciproca. Si tratta infatti di almeno sette gruppi distinti, e non sono molti i momenti come questi in cui possono incontrarsi e farsi amici al di là del loro gruppo.

Nel pomeriggio invece un giovane della Pastorale Giovanile Diocesana ha fatto una catechesi su matrimonio, fidanzamento e sessualità, che i ragazzi hanno trovato molto interessante.

Suor Serafina, suor Modesta, Taína, Yúdith e Raquel hanno passato la giornata con loro. Io sono arrivato là alle quattro e mezza per la Messa, reduce dal pellegrinaggio a Higüey. Ho trovato tanto entusiasmo, e ho percepito una bella soddisfazione nei giovani per l’andamento della giornata. E alla Messa si è unita anche la comunità del settore di San Ramón, dando ancor più vivacità e amore alla cosa.

7:28 pm

A Higüey

A Higüey con Carmen, Fabrizio, Sabrina e FranciscoPellegrinaggio parrocchiale di Santa Margarita a Higüey, oggi. Hanno partecipato anche Carmen e Fabrizio e Sabrina, con il loro piccolo Francisco.
In fase di preparazione c’è stato uno sbaglio mio che ho tardato troppo a promozionarlo, e così la partecipazione è stata scarsa, abbiamo riempito un solo pullman.

In compenso, la Messa là è stata ben significativa. Ci siamo ritrovati nel santuario della Madonna dell’Altagrazia insieme a altre cinque parrocchie di Santo Domingo, con i rispettivi parroci. Alcuni di loro era abbastanza tempo che non li vedevo, ed è stata una cosa molto positiva. Al momento dell’omelia, poi, il primo celebrante ha posto tutti gli altri a dire un pensiero, e ne sono venute fuori riflessioni molto belle.

E poi al momento della consacrazione lo stesso primo celebrante ha fatto una preghiera di guarigione per tutti gli infermi, che è stata sentita molto da tutti.

Yury e Fanny il giorno del loro matrimonioOggi pomeriggio si sono sposati Yury e Fanny. Yury è il fratello di suor Cristina.

Da vari anni lo stavano pensando, ma erano sempre indecisi (a quanto hanno spiegato) per il discorso delle spese. Finché lo Spirito Santo ha fatto capire a Yury che non potevano mettere il discorso spese davanti a quello del matrimonio.

Foto di gruppo dopo il matrimonio di Yury e FannyE così, al finire il corso di preparazione a metà gennaio, hanno detto che si sarebbero sposati il mese dopo. E così è stato. Anzi, si sono trascinati dietro anche un’altra coppia, un po’ più matura di loro, Pedro e Lin.

La celebrazione è stata bellissima, se la sono goduta anche Carmen, Taína e tutte le nostre suore!!! Ovviamente c’erano anche, elegantissimi, i quattro figli di Yury e Fanny!

E non solo! Varie altre coppie si sono entusiasmate, e adesso mi stanno facendo pressione per fare alla svelta un’altro corso di preparazione! Da cosa nasce cosa!

Grazie, Signore!!!

I partecipanti al ritiroIl secondo giorno del Ritiro di Evangelizzazione si è aperto, al solito, con la liturgia penitenziale. Una liturgia sui generis, perché si fa come divisa tra la prima e la seconda domenica. Durante la settimana i partecipanti fanno il dialogo con il loro “pastorello”, si confessano, e all’inizio della seconda domenica la celebrazione.Un’altra cosa significativa, è che questa liturgia è strutturata come un rinnovo del battesimo, con la rinuncia a Satana e tutte le sue opere e con il rinnovo della professione di fede.

Un altro elemento bello è poi la preghiera per la guarigione da tutti i rencori del passato, cominciando da quello che possono averci fatto nostro padre e nostra madre, passando per maestri ed educatori, fino ad arrivare alle relazioni adulte a livello di vita di coppia e di lavoro.

E, dopo i vari temi del giorno, incentrati sulla signoria di Gesù nella propria vita e sul dono dello Spirito, la liturgia di consacrazione alla fine della giornata: quest’ultima ha il significato di pregare su ognuno perché si rinnovi l’effusione dello Spirito Santo. È preceduta da un momento di preghiera intensa, e produce a tutti un’intensa gioia spirituale.

Nella Messa finale ognuno dei partecipanti è accolto dai suoi familiari, e riceve da essi un significativo regalo: un mazzettino di fiori, segno della vita nuova che ha iniziato a vivere. A quanti hanno espresso durante il ritiro segni significativi di cambio si chiede di dare un piccolo testimonio. A me quello che più colpisce è, più che le testimonianze, che pur sono molto belle, vedere le facce degli altri che hanno vissuto la stessa esperienza: la qualità del loro sorriso esprime una partecipazione intensa e senza parlare è come se dicessero: “Quello che sta dicendo lui (o lei) l’ho vissuto anch’io”.

Adesso ci rivedremo sabato pomeriggio con tutti i partecipanti: lì c’è spazio per testimonianze un po’ più dettagliate, e una cetechesi apposita introduce le dodici settimane della catechesi fondamentale su discipolato e vita di comunità.

10:27 pm

San Valentino

Carmen in compagnia delle suorePer l’occasione della festa di San Valentino, che qui non è solo la festa degli innamorati, ma la giornata dell’amore, una bella delegazione di Santa Margarita è venuta a farci una bella sorpresa a casa. Dopo pranzo, quatti quatti, si sono presentati con gelato e torta gelato, ci hanno “costretti” a mangiarlo con loro.

Taína e Raquel, il sorriso della vittoria (sul gelato)Naturalmente c’erano anche le aspiranti, le quali si sono unite volentieri alla “penitenza”.

È stato un momento molto carino, che a dir la verità si ripete con gran piacere nostro e delle suore tutti gli anni.

Grazie, Carmen, Bilma, Tatá, Marcial, Germania, Jacinta. E grazie anche a te, Signore!

Il gruppo della Messa dei Malati della Divina MisericordiaL’ultima Messa dei malati è toccata oggi pomeriggio alla Divina Misericordia.

La “chiesa” era strapiena, considerando che non era domenica. Come ai tempi di Gesù, tutto quello che sa di Messa di guarigione qui tira tantissimo. Vengono sempre tante persone, anche gente che non viene a Messa la domenica, a volte anche evangelici.

Hanno ricevuto l’unzione una quarantina di persone. Tutte sono state preparate da catechisti e animatori. Vari di loro era la prima volta che si confessavano.

Ho anche fatto alcune foto, che spero di aggiungere presto. È stata una trovata bella quella della foto finale, sembravano i bambini della Prima Comunione, sempre pronti a farsi fotografare!

Incontro dei genitori del liceoStamattina abbiamo avuto l’incontro di metà anno dei genitori del liceo.

Circa 120 i genitori presenti (in tutto dovrebbero essere sui 180), un numero soddisfacente considerando la gente che lavora e quelli che qualunque cosa fai non partecipano mai.

Da parte mia ho fatto un’istruzione mettendo in evidenza quattro aspetti della vita di fede, con una sottolineatura particolare sul fatto che la fede richiede la partecipazione all’Eucaristia.

Nei gruppi per classe, poi, hanno potuto approfondire in chiave più personale le idee trasmesse.

A tutto questo è seguita una recita fatta da una rappresentanza degli studenti: una famiglia “tipica” dominicana, con il padre ubriacone e la madre giovanissima che pensa solo a farsi bella, risultato, una figlia di sedici anni incinta e il maschio di 17 finito a fumare droga. La morale era chiara: non basta fare i figli, bisogna trasmettere loro valori solidi. Bravi, ragazzi!

La mattinata si è conclusa con la consegna delle pagelle, in maniera che ogni genitore si possa rendere conto perfettamente dei meriti e delle lacune dei figli.

Ultima cosa: abbiamo sottoposto a votazione gli indirizzi che avremo dall’anno prossimo, quando cominceremo a funzionare come politecnico: informatica e contabilità.

Carmen durante una pausa dell'incontro alla Escuela de EvangelizaciónC’erano con noi anche suor Modesta, che insegna Religione nel liceo, e Carmen, che, per l’occasione, ha fatto anche da bambinaia.

In partenza, accompagnati da Francesco, Lara e don FrancescoPartenza per Santo Domingo. All’aeroporto, alle sei e mezza di mattina, bella sorpresa la presenza di don Francesco, Lara e Francesco.

Qualche piccolo ritardo dei due aerei non ci ha impedito di arrivare sani e salvi, e neanche troppo stanchi.

E all’aeroporto di Santo Domingo c’erano un bel gruppetto ad aspettarci: don Lorenzo, suor Serafina, suor Cristina, Taína, Yúdith, Raquel (nuova aspirante, si Dios quiere), Marcial, Willy (che ha portato con sé un compagno seminarista), Noni e Chapito.

La cenetta preparata da don Lorenzo ha chiuso in bellezza la giornata.

Grazie perché sono a casa, Signore!

Le delegate con don Giandomenico Torre, direttore del Centro Missionario DiocesanoIncontro al Centro Missionario, oggi pomeriggio, con le delegate parrocchiali delle missioni.

Abbiamo visto il DVD di Tarcisio Mazzeo, e poi si è chiaccherato. Ho visto molto interesse, abbiamo delle buone delegate!

Le altre delegate presenti alla riunioneTra l’altro don Giandomenico ha segnalato che l’ufficio missionario inizierà presto un cammino di formazione per giovani che vogliano realizzare quest’estate una visita a una missione, la nostra o qualchedun’altra – nel mondo ci sono molte realtà genovesi.

Il cammino di formazione sarà preceduto da un’incontro dei giovani con l’arcivescovo mons. Bagnasco, al quale interverrà anche Tarcisio Mazzeo. L’incontro sarà lunedì 5 febbraio al Quadrivium.

E in realtà la pastorale missionaria si è sviluppata abbastanza in diocesi, e sono fiducioso che sta maturando una nuova e più matura sensibilità.

Grazie, Signore!

Il Santuario della Guardia di GenovaVisita proficua al Santuario della Guardia, dove con il rettore don Marco e il vice rettore don Piero si è parlato della Madonna della Guardia della quasi omonima parrocchia del Guaricano, ora affidata alla cura pastorale di un prete di Santo Domingo, il padre Isidro Salas.

Questi mi aveva detto non più tardi di due mesi fa che voleva rinsaldare i vincoli con il santuario genovese, e che gli sarebbe piaciuto visitarlo insieme a una delegazione di parrocchiani. La cosa ha entusiasmato moltissimo don Marco e don Piero, e quest’ultimo si metterà in contatto con padre Isidro per valutare concretamente la possibilità di realizzare la visita.

Con gli amici oculisti che hanno lavorato nella missioneDurante la cena di stasera con i fratelli oculisti Carlo, Massimo, Paolo e Franco si sono valutati progetti futuri: la possibilità di far arrivare un microscopio operatorio, eventuali visite, coinvolgimento di altre persone…

Non c’è niente di definito, ma c’è voglia di continuare il lavoro!

Grazie, Signore!

Con don Franco Buono, ex compagno di missione a Santo DomingoMessa da don Franco Buono (nella foto è insieme al suo cappellano, don Gianni Zamiti), che ha terminato nel 2004 il suo servizio al Guaricano, ed ora è parroco ai Diecimila Crocifissi di Borgo Incrociati.

Ho trovato una comunità viva, alla quale Franco si dona con tutto sé stesso, non diversamente da quello che ha fatto a Santo Domingo. E rivedere questo prete tutto d’un pezzo è stato per me tornare con la memoria a quei tre anni passati insieme.
Grazie, Franco!

Con i preti del Convitto Ecclesiastico di GenovaPer la prima volta dopo tanti anni di missione sono riuscito a visitare, come missionario, il Convitto Ecclesiastico.

Questi fratelli anziani, con difficoltà qualcuno a camminare, qualcuno a sentire, qualcuno a vivere serenamente, si sono entusiasmati di una situazione difficile ma che costituisce oggi più che mai una sfida per la nostra chiesa di Genova.

Mi hanno assicurato in particolare la grande solidarietà della preghiera, che riceveremo con tanto amore, e che sicuramente renderà più feconda l’opera missionaria di noi che siamo là!

5:26 pm

Grande Paola!

A cena da Paola con Sandra, Francesco, suor Valeria, Clelia e NanniCena a casa di Paola Longhi, vecchia amica della missione del Guaricano. Ha passato un mese con noi nel 2003, e poi di nuovo tre mesi nel 2004, integrandosi nel lavoro della scuola e avviando alcuni gruppi di autoaiuto. È stata sempre lei che ha portato avanti la collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma per l’ospedalizzazione di Enmanuel, un bambino cerebroleso dominicano che nei mesi di degenza a Roma ha potuto recuperarsi significativamente.

Ebbene, mi ha invitato a cena insieme a Francesco, a Sandra e a suor Valeria. Da parte mia ho poi provveduto a invitare Clelia e Nanni, una coppietta di (baby)pensionati che si sente molto vicina alla missione del Guaricano.

È stato un momento molto bello, di ricordi, ma anche di proiezioni nel futuro. E sembra che verso metà dell’anno Paola tornerà da noi. Grande Paola! e grande Signore!

La consegna del frutto della vendita delle matite missionarie, a Sant'Antonio di PegliPomeriggio a Sant’Antonio di Pegli, la parrocchia della nostra Lara. Oltre a far vedere il DVD della missione, ho ricevuto solennemente dalle mani dei bambini del gruppo il frutto della vendita delle matite missionarie, attività in cui loro stessi si sono impegnati in prima persona raccogliendo un gruzzoletto non indifferente. È stato un piacere per me ricevere questa raccolta, che useremo per comprare il cibo per i bambini del centro nutrizionale.

Bisogna fare i complimenti a questi bambini, che insieme a Lara e alle altre famiglie adulte che guidano il gruppo, si sono impegnati veramente tanto!

Porto con me non solo dei bei soldini, ma anche un cuore pieno di speranza! Grazie, ragazzi, e grazie anche a te, Signore Gesù!

Con alcuni amici della parrocchia di San Francesco di PegliSerata di famiglia a San Francesco di Pegli, dove ho rivisto tante persone care della parrocchia dove ho fatto servizio come viceparroco per sette anni prima di essere destinato alla missione del Guaricano.

Occasione preziosa per vedere insieme il DVD recentemente sfornato, e per sensibilizzare alla vicinanza alla missione. La mia paura è che quando io non sarò più a Santo Domingo questa gente si dimentichi della missione, e con questa cosa nel cuore ho provveduto a spiegare che la missione continua, e che loro devono continuare ad amarla.

Ha lanciato anche l’ennesimo appello a visitare la missione, vediamo nei prossimi mesi se si muove qualcosa!

Il clan AGESCI Genova 26Stasera ho incontrato i ragazzi del clan Genova 26 dell’Agesci. Sono di Bolzaneto, ma hanno come assistente don Francesco Di Comite, il quale ha già trasmesso loro l’entusiasmo della missione.

Stanno mettendo in cantiere di fare la route estiva nel Guaricano, e per questo sono stato ad incontrarli e a parlare con loro. Devo dire che ho avuto un’impressione molto positiva, con un desiderio di crescere e di vivere la route come un momento forte del cammino di fede.

Che dire? Spero che si realizzi. E lo chiedo al Signore, sono convinto che potranno dare qualcosa di grande al Guaricano!

5:35 pm

Suor Daniela

Con Suor Daniela e con l'immagine di mons. BagnascoHo potuto vedere oggi suor Daniela. L’ho trovata bene! Nonostante i malanni dovuti all’incidente è ben serena, e ben contenta per la presenza in comunità delle tre aspiranti: Taína, Yúdith e Carolina. Manda un caro saluto a tutti, in Guaricano e anche a quanti la conoscono a Genova!

Il gruppo delle signore del cucito, della parrocchia dell'Immacolata di via AssarottiOggi ho avuto la gioia di incontrare il gruppo delle “signore del cucito” della parrocchia dell’Immacolata, in via Assarotti.

Sono signore mezze mature che, nonostante l’età, si sentono di collaborare con la missione, attraverso un dono bello che hanno ricevuto, quello appunto del cucito. Durante l’anno si vedono per realizzare pezzi a ricamo o con altre tecniche, che poi vendono periodicamente fuori della chiesa, e il ricavato viene dato per la missione.

Tutti gli anni arrivano varie migliaia di euro grazie a queste attivissime sorelle, e vanno ad alimentare di volta in volta la dispensa del centro di nutrizione, o le borse di studio del liceo, o qualche cappella di settore.

Sono un dono grande per la missione. Grazie, Signore!

Prima di loro avevo incontrato la mia “ex” parrocchia di San Francesco, a Pegli, dove ho rivisto molti volti cari. Anche loro doni specialissimi per il mio cuore!

Suor Daniela con sua sorellaSuor Daniela, la madre generale delle nostre suore, aveva sofferto un incidente in occasione della visita a Santo Domingo. Dopo aver messo piede in terra dominicana il 13 novembre, il giorno seguente era partita con suor Eliana e suor Carlita alla volta del Nicaragua. Lì, nel tragitto dall’aeroporto a San Jorge, la camionetta che le portava aveva picchiato a causa della pioggia e di una gomma scoppiata.

Il risultato è stato un bel periodo di riposo a causa di una discreta frattura di un piede e di vari colpi in altre parti del corpo. Suor Eliana se l’è cavata solo con qualche ammaccatura e un taglietto, mentre suor Carlita è stata varie settimane con difficoltà nel parlare a causa di un brutto colpo alla mandibola.

A Santo Domingo suor Daniela e suor Eliana sono ritornate solo di passaggio, perché le condizioni della madre esigevano un ritorno in Italia rapido.

Oggi ho avuto la possibilità di vedere suor Daniela alla festa della beata Maria Repetto. L’ho trovata decisamente meglio, anche se non può ancora posare il piede in terra. Nella foto l’ho ritratta insieme a sua sorella, una donna di Dio anche lei!

Suor Valeria in abito scuroNell’altra foto vedete una pimpantissima suor Valeria, sempre positiva e contenta. Da quando ha lasciato la missione lavora al Gaslini, dove è superiora della comunità delle suore lì presenti.

Carissimi amici e benefattori,

28 Ottobre 2006: 8 anni al Guaricanoapprofitto dei giorni che passo a Genova con la mia famiglia per lasciarvi un racconto un po’ più organizzato di quella che è stata la vita della missione nell’anno che è appena passato. Vuole essere un ringraziamento al Signore per tutto quello che abbiamo potuto vivere, e un ringraziamento anche a ciascuno di voi, che, con l’attenzione amorosa, l’offerta del lavoro, del sacrificio e della preghiera, ci siete stati vicini.

È stato un anno bello, con molti momenti intensi di vita di fede e con ricchezza di relazioni umane. Vi racconto le cose più importanti, per fare memoria dell’amore del Signore che ci ha accompagnato e che ha reso possibile tutto questo.

Genova presente!

Cominciamo con i fratelli di Genova che si sono fatti nostri compagni di viaggio. In gennaio abbiamo avuto con noi Erika e Alessandro, una coppia giovane di Sant’Eusebio. Insieme a loro sono venuti don Giulio Boggi, che è stato con don Lino il primo missionario al Guaricano, don Franco Buono, che ha lavorato qui per tre anni, e don Mario Montaldo.

Tutto il mese di marzo invece ci ha accompagnato Carmen Moro, una sorella di Geo, che ha alleggerito il lavoro della cucina. Più avanti nell’anno, in agosto è stata la volta di Sandra Iannoni, che si è cimentata nello stesso servizio. Entrambe sono state nominate cuoche dell’anno della missione!

Don Gianfranco ha presieduto l'Eucaristia alla Divina MisericordiaNella seconda metà di aprile è stata la volta di Gianni e Cinzia, entrambi attivissimi nell’Azione Cattolica genovese, insieme a Julia, una giovane liceale, e a don Gianfranco Calabrese.

A inizio giugno la breve visita di don Francesco Di Comite e di altri cinque adulti genovesi, che hanno fatto tappa da noi dopo aver passato qualche giorno nella nuova missione di Cuba.

Franco, Paolo e Francesca con suor SerafinaIn novembre abbiamo poi avuto con noi due oculisti genovesi: Franco Reggiardo e Paolo Dell’Erna. Si sono fermati rispettivamente una e due settimane, realizzando visite e operazioni delicate nel nuovo ambulatorio di oculistica. Francesca, figlia di Paolo, ha dato una bella mano a suo padre!

Come vedete, è stato un anno molto ricco: tutti questi fratelli e sorelle ci hanno portato, insieme al pesto e al parmigiano, peraltro graditissimi, la vostra vicinanza, il vostro affetto, la vostra preghiera. Chiediamo al Signore che anche il 2007 ci porti tanti messaggeri e ambasciatori dell’amore della nostra chiesa. Sì, perché in una realtà come quella del Guaricano, dove la gente fa di tutto per andarsene, la stessa gente rimane colpita profondamente dal fatto che ci sia chi invece viene qui, a respirare polvere nei giorni belli e a camminare nel fango quando piove: ogni visita è un segno vivo dell’amore di Dio che si esprime con tenerezza a questi fratelli dominicani!

Nel 2006 non abbiamo avuto visite di gruppi di giovani, ma il 2007 si preannuncia buono in questo senso: don Nicolò ha intenzione di organizzare un gruppo, e anche il clan del Genova 26 con i suoi capi e con il loro assistente don Francesco saranno con noi. Li aspettiamo, loro e tutti quelli che il Signore ci invierà, con grande gioia!

Inviati dalla Chiesa genovese

Il nostro lavoro di missionari al Guaricano non può dimenticare mai che siamo inviati dalla Chiesa Genovese, e che ci situiamo all’interno del lavoro di Cooperazione Missionaria che tutta la Chiesa Italiana porta avanti.

Lara con suor Serafina e FiammettaMolte persone hanno lavorato, a Genova, per tenere vivo nella diocesi il legame con la missione. L’Ufficio Missionario Diocesano, con don Giandomenico e don Francesco, e il Movimento Giovanile Missionario. Lara Cavezarsi, da parte sua, oltre a rendersi presente in molte iniziative ha realizzato il primo Calendario del Guaricano! L’ex Arcivescovo di Genova, il card. Tarcisio Bertone, non ha mancato mai di dimostrarci affetto e vicinanza.

Da parte mia ho avuto il dono di rappresentare la nostra comunità missionaria nell’incontro di tutti i missionari fidei donum italiani che lavorano in America Latina. Per quattro giorni, nel mese di febbraio, siamo stati insieme a Salvador, in Brasile: occasione preziosa di conoscenza e di scambio di esperienze.

La Chiesa Genovese poi ci ha dato e ha ricevuto molto, grazie anche al DVD che l’amico Tarcisio Mazzeo, giornalista della RAI, ha preparato dopo la sua visita del novembre 2005. Il servizio da lui realizzato è stato trasmesso varie volte sulle reti RAI regionali e nazionali, e in formato digitale si sta distribuendo gratuitamente a tutti gli amici della missione. Un lavoro ben fatto, frutto di una dedizione amorosa e appassionata!

Il nostro lavoro nella pastorale dell’Arcidiocesi di Santo Domingo

Con alcuni preti della nostra zona pastoraleInviati da Genova, lavoriamo nel tessuto vivo dell’Arcidiocesi di Santo Domingo. Con essa stiamo vivendo la preparazione alla V Conferenza dei Vescovi Latinoamericani, che si terrà a Aparecida, in Brasile, nel 2007. Abbiamo così vissuto vari momenti di incontro, consultazione e formazione; e spesso si prega per questo appuntamento, che indicherà le linee portanti della vita della chiesa latinoamericana per i prossimi dieci anni.

Va avanti pure lo sviluppo del Terzo Piano Pastorale Arcidiocesano. Ispirato al Movimento per un Mondo Migliore (in Italia è conosciuto come NIP), prepara la Chiesa di Santo Domingo all’appuntamento del 2011, che costituirà il quinto centenario dell’erezione canonica dell’Arcidiocesi. Il Terzo Piano Pastorale è stato ed è una benedizione per tutte le parrocchie: stimola alla comunione, mette in cammino le parrocchie stanche, raggiunge tutta la popolazione attraverso l’esperienza mensile della lettera alle famiglie e le azioni significative che si realizzano all’interno di ogni settore delle parrocchie. Inoltre sta aiutando molto le nostre comunità parrocchiali a “lanciarsi” di più in ognuno dei settori in cui sono suddivise; e i frutti si vedono, perché la gente sente la Chiesa più vicina a sé, e si avvicina di più alla Chiesa stessa.

I passi delle parrocchie

Messa dei malati alla Divina MisericordiaVi avevo parlato già l’anno scorso della nuova parrocchia della Divina Misericordia. Grazie a Dio il lavoro in questa nuova parrocchia si è consolidato. La Messa della domenica è sempre più una festa gioiosa – don Lorenzo è parte di questa gioia -, e le attività pastorali si portano avanti parallelamente a quelle di Santa Margarita. Particolarmente significativo è stato il momento della Missione Parrocchiale di Agosto, che alla Divina Misericordia è stata coordinata interamente da Marcial, il nostro caro diacono, e che si è potuta realizzare molto meglio perché portata avanti separatamente.

Nel 2006 per la prima volta le Celebrazioni Penitenziali di Avvento e Quaresima sono state ristrette solamente alle persone che possono ricevere l’assoluzione. Per i conviventi (qui li si chiama popolarmente amancebados) abbiamo organizzato momenti di dialogo separati, nei quali hanno avuto più tempo per fare un dialogo approfondito con il sacerdote e si è potuto studiare insieme come portare avanti il cammino verso la riconciliazione piena con Dio. Ve lo sto raccontando con soddisfazione, perché è stata una cosa che il Vescovo di Santo Domingo ha chiesto, e che all’inizio ho faticato ad accettare. Ci ha imposto un cambiamento nella forma di lavorare, ma ha portato effettivamente frutto!

Gita al mare con Marcial e i seminaristiSono molto contento anche per i seminaristi che il Signore ci ha mandato. Due di loro, Willy e Miguel Ángel, hanno iniziato il seminario maggiore, gli altri cinque sono ancora al minore; inoltre c’è un ragazzo di Santa Margarita, Deivy, nel seminario dei salesiani, e in occasione della missione di agosto la comunità l’ha potuto conoscere. Con questo bel gruppetto abbiamo passato una bella giornata tropicale al mare il 26 dicembre, momento di svago ma anche occasione preziosa di formazione.

Sul fronte dei ministri laici, il vescovo ha rinnovato gli incarichi. In prima persona avevo fatto con loro un cammino di formazione di più di un anno. I ministri sono in tutto quaranta, e aiutano nella distribuzione della comunione, soprattutto ai malati, ai quali la portano tutte le domeniche mattina. Dodici di essi, poi, sono incaricati anche dell’annuncio della parola nei settori.

Marcia per la vita e per la pace con il Nunzio ApostolicoI giovani hanno lavorato sodo. Ci sono gruppi giovanili in vari settori della parrocchia, che hanno momenti forti comuni nei campi estivi – per bambini, adolescenti e leaders dei gruppi –, e nella Settimana giovanile di inizio dicembre. Nelle attività estive i nostri seminaristi hanno dato una mano significativa! E sono stati ancora alcuni giovani ad organizzare, a fine novembre, una Settimana per la Vita, culminata in una Marcia che ha visto la partecipazione del Nunzio Apostolico: grande soddisfazione, a suggello di un lavoro ben impostato.

E il 2007 sarà l’anno di apertura della nuova parrocchia di Santa Virginia, nella zona dei campos: Jacagua, Los Cazabes, Duquesa. Se ne è parlato con il vescovo e con la gente per tutto il 2006, e l’Arcivescovo di Santo Domingo ha già ricevuto il progetto pastorale. Un imprenditore edile ha regalato un terreno per il quale egli stesso ha promesso un apporto significativo di un milione di pesos (circa 25.000,00 euro) per la costruzione della chiesa. L’apertura della nuova parrocchia coinciderà poi anche con l’ordinazione diaconale di Juan Luis, un signore quasi cinquantenne di Santa Margarita, che si è preparato con cura, e adesso le cose sono mature per l’ordinazione. Riceverà dal vescovo l’incarico di seguire e guidare il cammino di questa parrocchia nuova, naturalmente sotto la mia responsabilità di parroco.

Un aspetto inquietante del 2006 è stato il furto del tabernacolo di Santa Margarita. Nella mattinata del 31 di Maggio è stato portato via, ad opera, sembra, dei membri di una “Nazione”, un gruppo delinquenziale imparentati con il satanismo. Il movente: celebrare probabilmente una Messa Nera il giorno 6 giugno, giorno che aveva la particolarità di rispondere al numero 6-6-6 (sei giugno duemilasei), che sarebbe il numero della bestia dell’Apocalisse! Purtroppo la polizia non è riuscita a stabilire nessuna responsabilità concreta, e il delitto è rimasto senza seguito giudiziale.

Il dispensario, una risorsa preziosa

La farmaciaPrima opera della missione, nata nel 1992, il dispensario medico realizza un lavoro sempre più qualificato. L’opera generosa di suor Serafina e di suor Blessila dà temperamento cristiano all’istituzione.

Attualmente abbiamo un medico generale, un pediatra, un ginecologo, un laboratorio di analisi in convenzione, oltre naturalmente al Centro di Nutrizione, che offre pasti nutrienti a venti/trenta bambini poveri e denutriti. La farmacia popolare, che offre le medicine a prezzo di costo, è un altro fiore all’occhiello della missione.

Babbo Natale in visita ai bambini del centro nutrizionaleIl 2006 ha significato poi l’inizio dell’ambulatorio di oculistica, reso possibile dalla donazione delle apparecchiature che ci sono arrivate a fine 2005. Oggi un oculista dominicano visita tutti i giovedì mattina e realizza semplici chirurgie a prezzo contenuto. E siamo orgogliosi di questo, perché è l’unico servizio specialistico di questo tipo presente non solo in Guaricano, ma anche nei quartieri circostanti.

Continua pure il lavoro dell’ambulanza, con il nostro don Lorenzo impegnato in prima fila nell’organizzazione di autisti e volontari, e disponibile in prima persona per il servizio notturno.

Il lavoro della scuola

Don Giulio in visita a una seconda elementareLa scuola continua a pieno ritmo il suo lavoro. Con 1100 bambini nella scuola primaria (elementari e medie), 240 nel liceo, e 200 nella scuola serale primaria, si porta avanti un lavoro che non è solo di educazione scolastica, ma anche di formazione del personale e delle famiglie.

Infatti realizziamo quindicinalmente momenti di formazione religiosa per tutto il personale, mentre mensilmente ognuno dei maestri realizza un momento di formazione per i genitori dei suoi alunni. Questo ci ha permesso di agire in maniera più profonda sul tessuto delle famiglie. Il mio sogno e la mia preghiera è che si arrivi a costruire processi di evangelizzazione esplicita per i genitori dei bambini. Anche con gli studenti del liceo si realizzano momenti di ritiro, e vengono invitati sistematicamente ai gruppi giovanili.

Il nuovo laboratorio di informatica con i 40 computersGrazie al contributo della Regione Liguria, che nel 2005 ha stanziato varie decine di migliaia di euro per le aule di informatica, nel gennaio 2006 abbiamo iniziato l’insegnamento dell’informatica agli studenti del secondo ciclo della primaria (quinta – terza media) . Gli studenti che frequentano le lezioni del mattino seguono le lezioni di informatica al pomeriggio, e viceversa, ogni classe per due ore alla settimana. L’idea è che arrivino al liceo già con buone basi, in maniera che nella scuola superiore si offra loro una preparazione molto qualificata e in grado di inserirli meglio nel mondo del lavoro.

A questo riguardo, sotto richiesta della totalità dei genitori dei nostri alunni abbiamo iniziato un processo che ci porterà con l’anno scolastico 2007/2008 a trasformare il nostro liceo, che fino ad adesso è simile a un liceo scientifico, in un politecnico. Avremo due specialità, verosimilmente contabilità e informatica, e saranno necessari aggiustamenti nella distribuzione del personale. Ci sta costando un certo sforzo, organizzativo ma anche economico, ma siamo certi che risponderà a un’esigenza concreta e avvicinerà la nostra scuola al mondo del lavoro.

La scuola serale, alla quale c’era stato nell’estate del 2005 un cambio della guardia nella persona che la coordina, aveva vissuto un periodo di stanchezza, con pochi alunni e malesseri nei maestri. Grazie a Dio il 2006/2007 è stato l’anno della ripresa, con il massimo storico nel numero di iscritti. E questo grazie anche alla vostra preghiera! Gli alunni della serale che finiscono la terza media ci chiedono insistentemente di implementare il liceo serale, ma per adesso non è possibile; chissà in futuro…

Se da anni la scuola è autosufficiente economicamente, per lo meno per la gestione ordinaria, riceve invece una bella mano dalla Chiesa Genovese attraverso le borse di studio, che permettono il proseguimento degli studi a quasi un centinaio di alunni del liceo.

Sul fronte della collaborazione con lo stato, una buona notizia di quest’anno è l’assunzione, da parte dello stato, di una buona fetta di quei maestri e bidelli che ancora non erano stati assunti: ciò ha rappresentato per loro un notevole sollievo, con la sicurezza di un’economia familiare che sarà più stabile.

La prof. Laura con suo marito Mario il giorno delle nozzeInfine, tre maestre hanno potuto sposarsi: Ana Marlemny, insegnante di matematica, Laura Peña, di lettere, che fino ad ora stavano convivendo. Il nostro corpo docente è ora più vivamente inserito nella vita della Chiesa e nell’amore di Cristo. Si è sposata pure Belkis, professoressa di biologia nel liceo, la qual cosa è stata ancora più bella per il fatto che, a differenza della maggioranza, non ha ceduto alla tentazione della convivenza.

La comunità delle suore

Voglio dirvi qualcosa di più anche delle nostre magnifiche suore. Anzitutto sono quattro: suor Serafina e suor Blessila, che lavorano nel dispensario, e suor Modesta e suor Cristina, che lavorano nella scuola. Senza di loro la missione sarebbe molto più povera. La gente ringrazia Dio tutti i giorni per la loro presenza, che rappresenta un segno di amore grande per tutta la comunità del Guaricano.

La festa di Nostra Signora del Rifugio, patrona delle suoreCome sapete, suor Cristina è una vocazione scaturita dalla parrocchia di Santa Margarita. Come lei, ora altre tre ragazze sono in cammino verso la vita religiosa, e stanno facendo un periodo di esperienza nella casa delle suore: Taína, Yúdith e Carolina. Tutte e tre hanno un bel cammino di chiesa alle spalle, nella catechesi e nei gruppi giovanili, e sotto la guida dolce e materna di suor Serafina si preparano per il noviziato che, con l’aiuto di Dio, inizieranno in quest’anno 2007.

Suor Daniela, suor Eliana, suor Carlita con la comunità e le aspirantiIn novembre, la comunità ha ricevuto la visita di suor Daniela Burol, la madre generale, che con suor Eliana stava accompagnando in Nicaragua la neo professa suor Carlita. Le abbiamo viste all’andata e al ritorno. Purtroppo un incidente di macchina in Nicaragua, grazie a Dio senza conseguenze permanenti, ha impedito loro di fermarsi qualche giorno di più con noi.

Don Lorenzo

Don Lorenzo al lavoro per la comunitàNon vi ho parlato molto di don Lorenzo. Il suo carattere schivo, alieno dai riflettori, si sposa egregiamente con uno stile di laboriosità nascosta.
Don Lorenzo ha portato avanti anche quest’anno l’impegno per l’acqua. A Jacagua ha coinvolto la comunità nella realizzazione di un piccolo impianto per estrarre l’acqua dal sottosuolo e distribuirla a un gruppo di famiglie a cui l’acqua posta dal Comune non poteva arrivare. E ha trovato molta collaborazione nelle famiglie beneficiarie, con grande sua soddisfazione. Dove la comunità assume e fa proprio lo sforzo di chi l’aiuta, le cose continuano per il meglio!

Oltre a questo, in cucina, nel dispensario, nei mille lavoretti da fare in casa, don Lorenzo rende concretamente possibile tutto quello che succede nella missione. Per non parlare del lavoro parrocchiale, soprattutto alla Divina Misericordia e nelle cappelle dei campos, dell’attenzione ai malati, delle confessioni. E senza ripetere quanto già detto sull’impegno dell’ambulanza. Con uno stile di servizio operoso che è di edificazione per ognuno di noi.

Qualche passo in avanti nella tecnologia

A livello tecnologico, una nuova centralina telefonica ci facilita di più la comunicazione tra casa, dispensario e parrocchie. Grazie poi a un contributo di un ente statale dominicano, si sta aprendo un centro pubblico di accesso a internet, che dovrebbe servire soprattutto agli studenti per realizzare lavori di ricerca. Da parte nostra abbiamo lavorato perché non si possa accedere a siti di contenuto moralmente pericoloso, così come non permetteremo l’uso delle stanze di chat, usate qui spesso e volentieri per adescare minori per il mercato della pornografia.

Anche il diario sul web della missione si è rinnovato, con una nuova grafica più dominicana e con la possibilità di introdurre commenti da parte dei lettori. Il nuovo indirizzo è: . Visitateci, vi aiuterà a sentirvi là con noi!

La situazione del paese

Un accenno finale alla situazione sociopolitica del paese.

Il 2006 è stato segnato da due fatti. Anzitutto l’avanzamento dei lavori della metropolitana di Santo Domingo, con molte polemiche da parte delle forze sociali per il pozzo senza fondo del costo dei lavori, a scapito di molte altre opere che non sono state programmate.

E poi le elezioni amministrative. Abbiamo senatori, deputati e sindaci nuovi. Come già nel 2002, un solo partito (diverso da quello di quattro anni fa) ha il controllo di tutte le istituzioni dello stato. Che Dio ce la mandi buona!

Grazie!

Concludo, quindi, questa carrellata. Volevo essere più breve, ma le cose sono tante, grazie a Dio! Solamente voglio dire ancora una volta: il Signore è grande. Tutto quello che avete potuto leggere è opera sua, è lui che l’ha ispirato e che l’ha reso possibile, suscitando collaborazione attiva e operosa in Guaricano e a Genova.

Per questo dico, non solo al Signore, ma anche a tutti voi: Grazie! Grazie! Grazie di cuore, a tutti!

Con i seminaristi e suor Cristina a CocolandiaGiornata intera vissuta in gita con i seminaristi delle due parrocchie.

C’erano tutti. Della Divina Misericordia c’è rimasto solo Francisco: Arismendy, che era l’altro di quella parrocchia, è uscito quindici giorni fa, e quindi non ha partecipato alla gita.

Di Santa Margarita sono di più: Willy (è quello nella foto con me solo) e Miguel Ángel sono già al primo anno del seminario maggiore, mentre Heriberto, Elvis, Franklin, Alex sono al minore.

Con il seminarista Willy Severino al mare CocolandiaLa gita è stata molto piacevole. Tra le altre cose per la presenza di Marcial e di suor Cristina. Ma poi anche per il mangiare buono, il tempo buono ma non troppo caldo, e la tranquillità che abbiamo avuto, almeno di mattina.

Suor Cristina ha proposto loro una riflessione sulla consacrazione, con un accento particolare sulla perseveranza. Da parte mia ho dialogato con loro sulle esigenze della povertà dei ministri di Cristo.

I ragazzi si sono divertiti, e, cosa più importante, abbiamo unito l’utile al dilettevole.

Grazie, Signore, per questi seminaristi!!!

Papo e MarilínOggi abbiamo avuto altri due matrimoni, uno, Papo e Marilín, alla Divina Misericordia, e l’altro, Mario e Laura, a Santa Margarita.

La prima coppia sono tutti e due impegnati a livello pastorale. E ciò ha fatto sì che la partecipazione fosse massiccia: nonostante l’orario delle 4 del pomeriggio c’era molta gente, del loro settore e anche degli altri.

Laura e MarioLa seconda coppia non sono impegnati, ma Laura è professora del nostro liceo. Sua madre e sua zia sono impegnati, e suo papà svolge vari piccoli servizi. Hanno tre figli maschi. Anche in questo caso la comunità si è resa presente: molti hanno partecipato, con amore. Dopo l’omelia ho fatto parlare Laura del rosario che recitano tutti i giorni in famiglia: lei stessa ha reso testimonianza di come ciò ha aiutato la famiglia a mantenersi unita e a prepararsi per questo passo grande. La comunità ha apprezzato tantissimo questa testimonianza!

9:58 pm

Altri matrimoni

bodabelkis.JPGAncora matrimoni!

A Santa Margarita si è sposata Belkis Selmo, una giovane professoressa del nostro liceo. Fidanzamento abbastanza veloce, ma d’altronde entrambi hanno passato l’età dei grilli per la testa, e, anzi, entrambi sono sempre stati persone molto serie. A differenza della maggior parte delle persone, hanno avuto il coraggio e la fede di sposarsi subito in chiesa. La comunità cristiana si sente con un impegno forte di accompagnarli nella preghiera, perché con l’aiuto del Signore possano superare le inevitabili difficoltà.

Alla Divina Misericordia, invece, si sono sposate due coppie già da tempo conviventi. La realtà è che, anche se la valutazione oggettiva della situazione di questi conviventi è di peccato, nel fare la preparazione ti rendi conto che non c’è quasi in nessuno una malizia né la maggior parte delle volte la coscienza di vivere in peccato. La chiesa lo dice chiaramente, e anzi in passato i preti dicevano che i conviventi andavano all’inferno, per far capire la gravità della cosa, ma dal dire al fare… E così nella pratica della vita di queste coppie conta di più il vedere che i loro genitori, nonni, zii, amici… tutti si sono sposati “passando per la finestra”, come si dice qui.

Fatto sta che quando una di queste coppie che qui sono la maggioranza fa un cammino di fede e arriva a decidere di sposarsi è una festa grande, e tale è stata con Arturo e Ynocencia e con Enselmo e Matilde. Il matrimonio l’ha benedetto Marcial perché io ero impegnato in quello di Belkis alla stessa ora, e don Lorenzo ha presieduto l’Eucaristia.

Questa gente che da oggi farà la comunione eucaristica sono un segno grande di amore nella comunità parrocchiale!

altagracianavidad.JPGGuardate che cose carine sa fare don Lorenzo!!!!!

La Vergine contempla e adora suo Figlio, fatto carne per noi, ce lo dona e ci invita a unirci a lei nell’adorazione e nella fede.

Buon Natale ormai prossimo a tutti!

Aspiranti indiane per le suore della missioneBeccatevi le foto delle nuove aspiranti indiane, puro sangue del Kerala, con tanto di sari tradizionale!

Mangiano piccantissimo e hanno dei bellissimi e lunghissimi capelli neri.

Come hanno fatto a arrivare qui? Lascio indovinare a voi!

Suor Cristina con alcune maestre del nostro liceoAltro momento natalizio, quello della scuola. C’eravamo una sessantina, degli ottanta impiegati e associazione genitori. Un numero non alto, ma migliore degli anni scorsi, quando facevamo cena e non pranzo.

Meglio preparato che gli anni scorsi il tutto: un gruppetto di alcuni professori con Miguel e Matilde si sono preoccupati di organizzare qualche piccolo numero, che è stato accolto bene e ha suscitato molta gioia.

Alla fine, alcuni regalini, per i membri dell’associazione genitori, e per alcuni del personale estratti a sorte.

Un momento sereno. Grazie di cuore, Signore!

I preti della zona alla cena di Natale 2006Stasera abbiamo vissuto il bel momento della cena “natalizia” con i preti della zona pastorale.

Come indica la foto non eravamo molti. In realtà siamo circa il doppio: una ventina per una popolazione di almeno 300,000 abitanti, cioè un prete ogni 15,000 abitanti. Per fare le proporzioni, a Genova c’è un prete ogni 2,500 abitanti. Genovesi ed italiani, non lamentatevi del fatto che ci sono pochi preti, qui ce n’è molti meno!

Il vicario zonale (qui si chiama arciprete) è quello seduto in mezzo con la stampella in mano: due mesi fa è stato gambizzato da dei ladri per rubargli la macchina, in pieno centro città e in pieno giorno.

Ma per tornare alla cena, vari confratelli non sono potuti venire perché uno di loro, il padre Eligio, ha piazzato una celebrazione penitenziale. Lorenzo ad esempio è andato là. Altri avevano impegni inderogabili.

La cosa più triste di questa cena: la quantità assurda di mangiare. Non si è sprecato perché vari se lo sono portati via e sicuramente lo faranno fuori o lo daranno a gente bisognosa domani.

La cosa più bella è stata l’atmosfera serena, allietata ancora di più da un regalo fuori programma portato dal padre Lorenzo Vargas: la raccolta dei documenti della Conferenza Episcopale dal 1961 al 1990. Un prezioso volume, dove si trova tra le altre cose la famosa lettera pastorale del 1961 che ha significato la presa di posizione della chiesa cattolica contro il regime del dittatore Trujillo.

C’erano anche la metà dei diaconi. Marcial è stato l’unico a portare anche sua moglie.

Si è approfittato anche per spostare la riunione mensile dei preti: dal terzo sabato al primo mercoledì, in maniera da permettere la partecipazione di alcuni confratelli che di sabato non possono mai.

Babbo Natale accerchiato dai bambini del Centro di DenutrizioneA mezzogiorno abbiamo avuto un bel momento: il pranzo natalizio dei bambini del centro di denutrizione. Sono una ventina i bambini che le suore alimentano in maniera sostanziosa tutti i giorni feriali, e danno loro il mangiare per non regredire il finesettimana.

L’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie è tradizione vivere questo momento in cui oltre al solito mangiare ben nutritivo i bambini ricevono un regalino, e le famiglie la scorta per i giorni di vacanza.

Quest’anno abbiamo avuto anche nientepopodimento che la visita di Babbo Natale, qui chiamato (influsso nordamericano) Santa Claus o Santa Clo.

Babbo Natale consegna i regaliI bambini l’hanno accolto con allegria, e hanno fatto a gara per fotografarsi con lui. Non era un Babbo Natale troppo intraprendente, ha avuto un poco di difficoltà a reggere il peso dell’attenzione di tutti concentrata su di lui, ma nel complesso la prestazione è stata più che efficiente.

Alla fine si è prodigato nella consegna dei regalini, attesissimi e graditissimi. Alle madri presenti ha regalato una discreta quantità di riso, fagioli, olio e latte in polvere. La speranza è che, come a volte succede, non li vendano per comprare roba più futile, magari magliettine corte e scollate per loro.

Il più piccolo presente: un bebé di pochi giorni. La madre ha partorito due anni fa (era già il secondo), e adesso la famiglia continua a crescere. Per la gente povera i figli sono la ragione di vita.

P.S.: Chi indovinerà per primo il famoso attore/attrice che impersonava Babbo Natale scrivendolo in un commento a questo articolo riceverà in premio un lecca lecca domenicano, che provvederò personalmente a consegnargli al mio arrivo a Genova la settimana prossima!

Francisco, Reina, e i loro figli Jairo e JaronelisOggi abbiamo fatto il bis: un altro matrimonio, questa volta di una coppia con quindici anni di vita insieme alle spalle: Francisco e Reina.

La loro storia è veramente bella. Reina viene da una famiglia molto cattolica, e da giovane era molto inserita nella chiesa. Invece la famiglia di Francisco era più all’acqua di Rosa, e lui con l’adolescenza si era allontanato dalla chiesa. Due anni fa hanno cominciato a riavvicianarsi, e sopratutto lui si è lasciato conquistare dalla moglie, e ha “provato” a venire a Messa. Probabilmente il fatto che me sia accorto (grazie a Jairo, il loro figlio maggiore, che è chierichetto) e l’abbia cercati di accogliere li ha entusiasmati. Di fatto adesso Francisco dice che ha riscoperto qualcosa di importante per la sua vita.

Reina ha intenzione di assumersi qualche impegno nella chiesa. Sono certo che porterà avanti questa decisione, perché le si vede la semplicità e al tempo stesso la solidità interiore. Spero che anche Francisco continui a maturare, perché è un uomo di buoni principi, con una famiglia unita alle spalle, e direi abbastanza più serio della media.

Una preghiera anche per loro!

Yajaira e Alexis, il giorno del loro matrimonioYajaira è una giovane che ha sempre fatto vita di parrocchia. L’ho trovata quando sono arrivato, con don Lino era responsabile di un sottogruppo del gruppo Ciempiés. Era tra gli otto giovani che nell’agosto 2000 sono stati in Italia per il Giubileo dei Giovani. Allora aveva appena compiuto 18 anni.

Oggi pomeriggio Yajaira de los Santos si è sposata in chiesa. È stato realmente un momento straordinario.
Se vi state domandando cosa c’è di straordinario, dovete sapere che le coppie giovani che si sposano in chiesa nelle mie parrocchie sono una media di mezza all’anno. E questo su una popolazione di circa 1000 giovani di 18 anni! La qual cosa significa che il 99,95 delle coppie non si sposano! Forse vi è più chiaro che siamo in missione! È una realtà tutta da evangelizzare, e l’evangelizzazione è una cosa lenta lenta lenta. Non credo che nei quindici anni che la missione genovese è qui è cambiato qualcosa di significativo da questo punto di vista. C’è ancora molto lavoro da fare!
Tornando a Yajaira, il suo fidanzato è anche lui un ragazzo di fede, si sono conosciuti a un incontro della Pastorale Giovanile Diocesana. Sono stati fidanzati quattro anni, e adesso si realizza il loro sogno.

Conoscendoli, e conoscendo un po’ le loro differenze di carattere, so che incontreranno le loro difficoltà. Ma mi sembra che ne siano coscienti, e soprattutto sono coscienti del fatto che il Signore starà al loro fianco e non li lascerà soli. Condividono il sogno di camminare insieme tutta la vita, un sogno che anche il Signore ha su di loro, e che non mancherà di aiutare a realizzare.

Auguri, Alexis e Yajaira! Ad multos annos!

Nuovo look dicembre 2006Ho aggiornato l’aspetto del diario, con una veste grafica rinnovata, credo più piacevole, e con un’immagine di testa adatta.

Lo sfondo sfumato è l’immagine della Madonna dell’Altagrazia: la Vergine Maria adora suo figlio che è il Figlio di Dio deposto nella mangiatoia, e, in secondo piano, san Giuseppe tiene in mano la candela a significare la fede.
Aggiungete un commento e dite cosa ve ne pare!!!

I giovani presenti alla Settimana GiovanileLa Settimana Giovanile che si sta svolgendo bene, con molto entusiasmo, e con un crescendo del numero dei partecipanti. I primi giorni si vedevano soltanto gli adolescenti e giovani già impegnati nei gruppi giovanili, ora se ne vedono parecchi altri ancora non integrati: stanno affacciandosi per vedere come sono le cose e se vale la pena inserirsi. E probabilmente tra loro c’è anche chi sta studiando eventuali terreni di caccia futura…

Ieri è toccato allo psicologo Mario Minaya, che vari ragazzi conoscevano già perché tiene un programma su una radio FM cattolica che trasmette soprattutto per i giovani. L’impatto è stato molto buono, ha entusiasmato i giovani parlando della famiglia.

Il gruppo giovani di Jacagua alla Settimana Giovanile

Invece per stasera non si è potuta concretizzare la partecipazione di un ospite (toccava alla pastorale giovanile diocesana), e quindi è stato fatto un’attività semiseria consistente nello scrivere ognuno un messaggio di amicizia a uno qualunque dei presenti. Alla fine sono stati distribuiti i messaggi, e lì si è visto anche il quadro delle simpatie generalizzate. Varie persone hanno ricevuto vari messaggi, mentre altri nessuno.

Domani continuiamo con un predicatore che, a quanto ci dice, ha pronta una conferenza molto significativa per il mondo giovanile. Vi racconto domani.

Nel frattempo posso e devo dire: Grazie, Signore, per questa Settimana Giovanile!

Suor Daniela al passare per Santo Domingo, con suor Eliana, suor Serafina e le aspirantiOggi pomeriggio suor Daniela, la madre generale delle nostre suore, è passata da Santo Domingo insieme a suor Eliana, sua consorella. Venivano dal Nicaragua (l’aereo è arrivato alle tre), e in serata ripartivano per Parigi -> Genova. C’è stato il tempo di passare da casa, dove hanno riposato alcune orette.

In Nicaragua erano andate per accompagnare là suor Carlita, neo professa. Purtroppo un incidente di macchina nel tragitto dall’aeroporto a casa ha sconvoto i loro piani. Grazie a Dio non c’è niente di grave, ma hanno dovuto starsene calmine in casa e rimandare la data del volo per essere un po’ più in gamba.

Qui stiamo pregando forte perché il viaggio termini bene. Sicuramente sarà una sfaticata unica.


Gesù è meglio della Coca Cola

La risposta la lascio a voi, con un sorriso.

Questa maglietta me la sono trovata a Messa stasera, e mi è subito piaciuta.

La cosa interessante è la scritta piccola sotto il nome a destra. Si adatta anche al clima di fine anno liturgico.

Alla fine c’ho fatto sopra anche un pezzo di predica!!!


I partecipanti al Ritiro di Avvento del 2006

… E in tutti gli aspetti.

Anzitutto perché l’assemblea dell’ADP non ha influito più di tanto: di mattina erano pochi quelli che mancavano, e la maggioranza è venuta poi di pomeriggio.

E poi, soprattutto, perché le persone che hanno dato il ritiro hanno lavorato bene, coinvolgendo i partecipanti, condendo la predicazione con esempi personali, e trovando anche gesti significativi che hanno lasciato il segno.

Per esempio di pomeriggio il segno era quello di ricevere un cuoricino rosso (vedi la foto), appiccicato dal proprio vicino, come segno del cuore nuovo che il Signore mi da attraverso i fratelli.

Di mattina poi se l’è goduto anche il personale del consultorio. In effetti era una cosa su cui suor Blessila mi tirava le orecchie tutte le volte… beh, grazie al Signore mi sono deciso a farli venire anche loro!

Paolo e Francesca a loro agio nell'acqua di PalenqueGiornata diversa, questo sabato di quasi fine della permanenza di Paolo Dell’Erna e di sua figlia Francesca.

Siamo riusciti a ritagliarlo per andare al mare, a Palenque, lontano dal turismo ufficiale. Una bella spiaggia, tranquilla e quasi deserta, e un’acqua bellissima e tiepida dove Paolo e Francesca hanno sguazzato per due ore insieme a Karina e a Cáterin, due tredicenni che stanno passando alcuni giorni con le suore.

Già due volte avevano cercato di andare al mare, con la compagnia del dottor Belén, l’oculista dominicano che abbiamo qui, ma entrambe le volte le cose si erano complicate. Alla fine ce l’abbiamo fatta!!!


Un momento della marcia

La settimana della vita contro l’aborto e la delinquenza si è conclusa oggi pomeriggio con una solenne marcia per le strade del barrio.

Hanno partecipato circa 3/400 persone, oltre a un bel numero di studenti della nostra scuola.


La foto di gruppo del nunzio con il gruppo dei giovani che hanno organizzato la marcia

Ospite d’eccezione il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio, e il deputato di Guaricano, Ángel Gomera. Questi aveva già nei giorni scorsi dato un appoggio monetario e organizzativo notevole.

Ci ha accompagnati anche una formazione di Bastón Ballet, che ha contribuito a rendere interessante l’evento.

Durante la marcia abbiamo pregato e scandito slogan come “Sì alla vita, no alla delinquenza”, “Sì alla vita, no all’aborto”, “La vita, unita, non sarà mai vinta”, “Sport sì, droga no”, ecc.

La Messa, presieduta dal Nunzio, ha concluso in bellezza il tutto. Ammiro quest’uomo, che ha accettato il nostro invito sapendo di avere dopo una cena all’ambasciata di Giappone. Ci dev’essere arrivato bello stanco… Si è dimostrato una persona molto generosa.

Così come hanno dimostrato di saper lavorare e organizzare il gruppo dei giovani che ha organizzato l’evento. Ho fatto loro i complimenti, se li meritavano!

Grazie, per tutto, Signore!!!


Il dott. Paolo Dell'Erna con sua figlia Francesca e suor Blessila

Continua il lavoro di Paolo Dell’Erna accompagnato da sua figlia Francesca, e con la collaborazione preziosa di suor Blessila.

Ogni giorno visitano 30/40 persone, gratuitamente, soprattutto allo scopo di prescrivere occhiali. Ogni tanto qualche patologia più grave, che provvedono a indirizzare all’oculista dominicano che viene qui.

Uno di questi giorni lo dedicheranno esclusivamente alla gente del settore san Ramón, i quali a causa della distanza arrivano tardi e non trovano già più numeri.


Franco Reggiardo con suor Serafina

Stasera Franco Reggiardo torna in Italia.

I pochi giorni che ha passato con noi li ha impiegati molto bene: le visite, moltissime, realizzate insieme a Paolo Dell’Erna, i quindici pterigi operati, gli occhiali raccolti tra i colleghi italiani e distribuiti, in maggior parte a persone presbiti.

Se ne é andato con un sogno: ritornare con un microscopio operatorio, in maniera da poter operare le cataratte.

Sognamo con te, Franco, e accompagnamo il tuo sogno con la preghiera. Siamo sicuri che il nostro Padre del Cielo continuerà a ricordarsi dei fratelli del Guaricano!

Paolo e sua figlia Francesca rimarranno con noi una settimana in più, continuando il lavoro delle visite quotidiane.


Franco Reggiardo, Paolo Dell'Erna e Francesca con don Paolo

Dopo una settimana dal nostro arrivo (Franco, Paolo e Francesca) solo adesso riesco a raccogliere e descrivere qualche frammento di vita in missione.

Il primo impatto dominicano: arrivo alle h 22.00 locali con 30 gradi è stato subito rimosso dall’arrivo festoso di don Paolo e don Lorenzo con seguito di Sorelle e ragazze della parrocchia venuti a prenderci con pick up e ambulanza. Mia figlia Franci si è offerta di salire dietro al pick up non conoscendo le strade del Guaricano (l’asfaltatura quando c’è non è delle migliori). Dopo il traffico caotico del centro ci siamo diretti verso il barrio del Guaricano e qui le immagini e le idee di Santo Domingo fatte in Italia, sono state subito rivedute e corrette!

Il Lavoro fatto da Paolo, Lorenzo e le Sorelle è impossibile quantificarlo, stanno gestendo una struttura enorme (missione centrale, scuole, parrochia …) che in Italia per poter farne un decimo (siamo oculisti..) ci vorrebbe uno staff di 100 persone e più.

Abbiamo iniziato il giorno seguente a fare le prime “consulte” oculistiche. Nella prima giornata abbiamo visto 50 persone. Francesca, che studia archeologia, si è trasformata in una assistente oculista molto brava, facendosi in quattro fra traduzioni estemporanee, controllare gli occhiali e aiutare le ragazzine a scegliere montature un po’ più graziose, e conquistandosi le loro simpatie.

I pazienti dominicani del barrio sono meravigliosi, vengono anche molte ore prima a prendere il posto, si portano i bambini, sono di una serenità sconvolgente. Ma cosa sarà? L’aria calda, il sole cocente che ti fa grondare sudore, i miasmi delle fogne a cielo aperto, le baracche di un solo locale dove vivono intere famiglie, gli aquiloni fatti con sacchetti della spazzatura…

Grazie alla grande esperienza chirurgica del collega Franco si è anche potuto iniziare a fare qualche intervento ambulatoriale per quanto riguarda una delle più frequenti patologie del Centro America, gli pterigi (neoformazioni benigne della congiuntiva che se non asportate possono arrivare a ricoprire la cornea in maniera tale da ridurre molto la vista).

Le visite oculistiche le abbiamo potute effettuare presso il centro medico della missione (un fiore all’occhiello), grazie ai colleghi che ci hanno preceduto (Carlo Mosci e Massimo Corazza) con attrezzature di ottimo livello.

Abbiamo anche conosciuto un collega oculista locale,il dott. César Belén, che una volta alla settimana viene a visitare. Abbiamo visto anche l’ospedale, uno dei pochi ospedali pubblici con servizio oftalmologico. Qui non esiste assistenza statale come la intendiamo, ci sono molte cliniche private all’americana (ti visito se paghi…). Comunque anche nell'”ospedale” le condizioni igieniche sono… Nonostante ciò si fanno molti interventi oculistici dalle cataratte alla retina e naturalmente gli pterigi, che qui sono chiamati uñas (lett. “unghie”).

Oggi Domenica siamo andati alla Messa in Parrocchia. Una folla cosÌ non l’ho mai vista, una partecipazione così non la vedrò più se non ritornando (spero proprio di sì).

Ciao!

P.S.: Se qualche turista per caso qui a Santo Domingo cercasse un ristorante… consiglio vivamente la cucina di don Lorenzo, merita una deviazione!!!

1:59 pm

Visite!


Suor Daniela, madre generale, con la giovane suor Carlita (in mezzo) e suor Eliana

Abbiamo visite!

Suor Daniela, che con suor Eliana accompagna la neo professa suor Carlita al Nicaragua, dove lavorerà nei prossimi anni.

E, insieme a loro, due oculisti genovesi, Paolo Dell’Erna (accompagnato da sua figlia Francesca) e Franco Reggiardo. Quest’ultimo si dedicherà a operaregli pterigi, che qua sono frequentissimi!

Benvenuti!!!


La concelebrazione finale

C’è stata una bella partecipazione, oggi, alla giornata dei catechisti. E non solo nostra. C’era un salone grandissimo pieno di gente: la stragrande maggioranza donne, un certo numero di uomini, e una nutrita presenza di adolescenti e giovani.


I catechisti di Santa Margarita presenti alla giornata

Per la verità ha partecipato bene Santa Margarita, mentre della Divina Misericordia c’erano solo tre. Sembra che gli altri si siano scoraggiati per il fatto di essere in pochi.


Don Paolo con un'...aspirante catechista

In mattinata hanno avuto un tema di formazione e lavoro di gruppo. Nel pomeriggio canti, animazione, e quindi la Messa presieduta dal cardinale alle tre del pomeriggio.

La gente è rimasta molto contenta, hanno passato una bella giornata. Io li ho raggiunti nel pomeriggio, e ho condiviso con loro la parte finale.


La carrozza della Madonna della Guardia

La Camminata Mariana di oggi pomeriggio è stata veramente bella. Moltissima gente, molte carrozze che le più varie statue, quadri e raffigurazioni della Vergine Maria, dalla classica Madonna dell’Altagrazia fino ad avocazioni più nuove come la Madonna della Consolazione.


Alcuni dei giovani presenti alla Camminata

Molta gente da Santa Margherita e dalla Divina Misericordia! Con anche un bel gruppetto di bambini e di giovani.


La Madonna della Guardia

La carrozza non l’abbiamo fatta, perché a livello di zona si è preferito ridurne il numero e preparare una sola carrozza per tutte le parrocchie di Villa Mella e Guaricano. È toccato realizzarla alla parrocchia dell’Amparo, che ha portato la statua della Madonna della Guardia di Genova, con tanto del Benedetto Pareto. Il tutto era molto bello, e avevano messo un cartellone che diceva “Madonna della Guardia di Genova”.

La camminata si è conclusa con la Messa presieduta dal vescovo ausiliare. Nell’omelia questi ha ricalcato il fatto che la camminata era una maniera plastica di realizzare un momento di preghiera per l’accettazione mutua (tema annuale del piano pastorale) e contro la violenza (problema cruciale in questo momento, in tutta la Repubblica Dominicana).


La carrozza del Ministero dell'Educazione con Alejandrina Germán

L’evento è stato seguito anche dai mezzi di comunicazione, attirati forse anche dalla presenza di una carrozza del Ministero dell’Educazione, al cui seguito andava nientepopodimeno che la stessa Ministro dell’Educazione, Alejandrina Germán, attorniata da una decina di alti funzionari del dicastero. Con un bel risultato in ritorno di immagine, penso.

Nel nostro gruppo c’era anche Miguel Ángel, l’unico seminarista presente alla camminata. Il gruppetto dei giovani aveva poi delle magliette nuove fiammanti preparate da suor Serafina con il logo delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario.


I nostri chierichetti

E la sorpresa: sul Listin Diario, uno dei maggiori giornali domenicani, apparirà domani la foto dell’inizio della processione, con i nostri chierichetti in prima file. Anche per questo c’è da essere ben contenti!


Paolo, suor Modesta e Lorenzo al compiere 8 anni di missione

Oggi io, Lorenzo e suor Modesta festeggiamo otto anni di presenza nella missione. Siamo arrivati il 29 ottobre 1998, ricordo benissimo quei tempi, era passato da solo un mese il ciclone George, la gente era ancora frastornata e non riusciva a riprendersi.

A poco a poco, le parrocchie hanno ripreso vita e sono tornate a girare bene.

Da parte mia voglio dire un grazie grande al Signore per questi anni bellissimi che mi ha donato. Qualche problemino, ma molte di più le cose belle vissute. Grazie, Signore!


SPIEGAZIONE

Oggi è un giorno speciale, per la graduazione dei ragazzi che hanno passato la maturità nel nostro liceo. La cerimonia ricorda molto a noi quello che si vede nei film americani. E di fatto molti aspetti della cultura di qui sono quelli degli Stati Uniti.

Per gli studenti che passano la maturità è un momento molto atteso: le toghe, i berretti, le foto, il video, i premi…

Vari di loro non partecipano, perché non si danno da fare per, o non riescono, a racimolare i soldi necessari: circa 2,500 pesos a testa, l’equivalente di circa 60 euro.

La celebrazione è portata avanti da un maestro di cerimonia, che è la persona che si incarica di mettere insieme il tutto e di fare una cosa carina.

Professori, studenti (sotto la toga) e familiari sfoggiano i vestiti più belli e le scarpe più nuove, perché è un giorno unico, che sarà ricordato per tutta la vita da una foto inquadrata e appesa in casa.


SPIEGAZIONE

Verso la fine della cerimonia, la graduazione uscente consegna la bandiera dominicana alla graduazione entrante, come segno del passaggio delle consegne dell’essere le classi che usciranno presto dal centro educativo.

Tra tutti i giovani che si sono graduati, una buona parte di essi è dei gruppi giovani delle nostre parrocchie. Una ragione di più per esserne orgoglioso!


La camminata con la Bibbia del settore Betania

La Settimana Biblica si è conclusa con la Camminata Biblica che abbiamo fatto stasera.

Ogni settore si è riunito e ha cominciato la sua processione, portando in alto il libro della Parola di Dio. Cinque stazioni proponevano passi della scrittura riferentesi al dono che la Bibbia è per i cristiani. Al termine della camminata, la Messa.

L’idea di fare queste processioni per settore, e non tutti insieme, lascia sempre mezza scontenta la gente, a cui fa piacere vedere le moltitudini. Da parte mia continuo a chiedere che le attività si facciano separate, in maniera che si possa arrivare più vicino alla gente, e anche perché non ci abituiamo a dormire sugli allori del “siamo tanti”. In fondo i cattolici impegnati (da Messa della domenica, diciamo) qui sono una ridotta minoranza: meno del 5%; e prendere coscienza, ogni tanto, che siamo piccolo resto, ci aiuta a rimanere nella verità.

A Santa Margarita i vari settori sono arrivati mezzi sfasati, ma pieni d’entusiasmo. La gente che c’era alla Messa era quella dei giorni scorsi alle catechesimi, più un bel gruppo di bambini che hanno fatto la processione con noi, e più alcuni chierichetti che hanno servito Messa.


La balestra quasi partita

La balestra quasi partita

Come potete vedere dalle foto, la camionetta che usano le suore – una vecchia Toyota Hilux 4×4 che deve avere almeno 15 anni – non ce la fa più: oggi pomeriggio, quando le suore sono andate a Jacagua per la Settimana Biblica, si sono rotti 4 dei 5 fogli della balestra anteriore sinistra! La camionetta è sostenuta da un solo foglio della balestra.

È vero che se si rompe anche quello la camionetta non va a pezzi: semplicemente il chassis si siede sul semiasse anteriore. Ma sono cose che se succedono a una certa velocità hanno sicuramente un effetto destabilizzatore che può portare a un incidente.

Inoltre, come vedete dalle foto, i foglio penzolanti sono solo 2, e non 4: ciò significa che altri due si sono rotti (quando?) e sono stati seminati per la strada.

Lorenzo mi sembra dell’idea che questa camionetta sia alla fine dei suoi giorni!

3:33 pm

Vescovo nuovo!


mons. Angelo Bagnasco

Oggi è stato il giorno dell’ingresso di mons. Angelo Bagnasco come nuovo arcivescovo di Genova.

Sostituisce il card. Bertone, chiamato dal papa a Roma come Segretario di Stato.

Ne abbiamo parlato a tavola: le suore non lo conoscono, ma sanno che stamattina era nella loro casa madre per celebrare la festa di Santa Virginia.

Invece io e Lorenzo lo conosciamo bene, lo abbiamo avuto come professore di metafisica in seminario, ed entrambi lo stimiamo molto.

Benvenuto, mons. Angelo, nella sua diocesi!!