Contributi nella categoria 'don Paolo'

Nell’evangelizzazione di stasera, a Duquesa, sono stato per la seconda volta in casa del capo di una “nazione”.

Mi ha parlato espressamente della nazione, poche parole, in verità, citando il regolamento che hanno, che, dice, è molto simile al foglio che usavamo per la evangelizzazione di oggi.

Lo diceva perché parlavamo della famiglia come dono di Dio, e del rispetto ai genitori? So che tra le regole delle nazioni c’è quella di rispettare il padre e la madre.

Ma le altre regole? Ho provato a cercare su internet ma non l’ho trovate.

Il capo mi diceva che prima Duquesa era un caos, che tutte le settimane c’era un litigio che finiva male. “Adesso è tutto tranquillo, noi cerchiamo di educare questi giovani”.

Sarà proprio così?

Ho provato a chiedergli se mi faceva vedere il loro regolamento. Mi ha detto che non non poteva, che doveva chiedere permesso. “A chi?”. Nessuna risposta. “Da dove vengono?” “Da fuori”.

La moglie, nel momento di preghiera finale, ha chiesto al Signore che liberasse la loro famiglia da ogni tirannia. Ho visto un’ombra lunga presentarsi accanto alla figura del capo…

Domani è l’ultimo giorno della nostra missione a Duquesa. Faremo un’ultima visita casa per casa, e inviteremo alla messa, che sarà verso le dieci.

Se è come mi dà l’impressione, dovrebbe venire parecchia gente.

Il Signore mi mette davanti un’opportunità che non posso sprecare. Spero di riuscire a far sognare a questa gente un mondo diverso, senza violenza e senza bande.

E so che il Signore mi aiuterà.

Signore, sì, so che tu mi aiuterai.

La missione è cominciata con 14 coppie di missionari.

Siamo partiti da Betania alle cinque e mezza di pomeriggio, arrivati là ci siamo messi in preghiera per mezz’oretta, e quindi ogni coppia a portare il vangelo alle sue 10/15 famiglie.

La gente di chiesa di là ci aveva preparato uno stuolo di ragazzini come accompagnatori dei missionari.

Io sono stato a casa del capo della banda, e anche di un altro, e poi mi hanno portato da un gruppo di giovani che lavorano nella discarica.

Con tutti abbiamo cercato di riflettere sull’amore di Dio per noi.

Sento che il Signore mi ha messo parole azzeccate in bocca: ho visto il frutto di queste parole nel fatto che persone rozze e che non mettono mai piede in chiesa si sono aperte a fare una preghiera e a gustare un po’ della parola di Dio.

È venuta anche Sandra, ha fatto l’esperienza di andare sulla guagua con i missionari e di farsi riempire le orecchie dai loro canti gioiosi durati tutto il viaggio.

E al ritorno (verso le otto e mezza) ha avuto l’esperienza di due gomme scoppiate allo stesso tempo.

Alle nove eravamo a casa sani e salvi.

Guardando i log del server, mi imbatto in questi report:

$  last | grep admin
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admin    pts/0        202.155.119.194  Mon Aug  8 14:31 - 14:31  (00:00)

Sembrano dei tentativi di intrusione, sfruttando l’utente admin che avevo (l’ho subito cancellato) non so da quando.

Però sembra che non siano riusciti a entrare.

Grande vecchio zio linux!

Effettivamente sta macchina è da due anni che gira con linux, è in rete almeno 12 ore al giorno, ma non è mai stata manomessa da niente: né virus, né trojan, né programmini maliziosi….

A windows non ci torno più!

… è tempo non di migrare, ma di tirarsi su le maniche, perché il tempo vola e fugge, mi sembra ieri che eravamo a gennaio.

Tra poco senza neanche accorgercene siamo già a Natale!

10:50 pm

RJ45

Oggi ho imparato finalmente a montare i connettori RJ45 dei cavi ethernet. Dovevo riuscire a farlo per rimettere in rete il computer delle suore, isolato da quando Willy ha strappato con la scala che aveva sulla camionetta il filo ethernet teso tra la loro casa e la nostra.

Mi è costato un po’ di fatica capirlo, ma grazie alla wikipedia inglese e agli amici di linux-it su IRC ce l’ho fatta.

Sono soddisfatto! Ho imparato qualcosa di nuovo! E le suore sono di nuovo in linea!

Venerdì cominceremo la piccola missione speciale a Duquesa.

Da quando sono successi i fatti di Guaricano e i problemi per l’acqua (vedi /?p=906 e anche gli articoli dei giorni seguenti) abbiamo pensato di fare questa iniziativa, come una maniera di aiutare la comunità a ritrovare la pace e a uscire dalla spirale della violenza.

Stasera avevamo l’incontro di programmazione della missione con i missionari. Se ne sono presentati 33, ma potrebbero essere qualcuno di più.

Con l’aiuto di Sánchez abbiamo presentato la situazione di Duquesa, e poi abbiamo studiato il materiale con i tre messaggi da cercare di far arrivare a tutti nei tre giorni della missione.

Focalizzeremo l’annuncio:

  • sull’amore di Dio per ognuno
  • sull’amore di Dio per la nostra famiglia
  • sull’amore di Dio per la comunità di Duquesa.

Ogni coppia di missionari dovrebbe visitare 16/17 famiglie, e venerdì e sabato abbiamo a disposizione due ore.

Invece domenica mattina faremo una cosa più veloce, perché vogliamo invitarli alla messa che sarà alle dieci del mattino.

Insieme ai missionari ci porteremo a Duquesa un gruppo di oranti, per sostenere con la preghiera l’opera di chi annuncia.

Sono certo che il Signore lavorerà in questa missione, anche se non so né con chi, né come. Da parte mia ho la speranza che i capi delle bande (sembra che siano tre) lascino il loro sporco lavoro.

Ce la farai, Signore? So che anche tu lo desideri. Te lo lasceranno fare?

Il parassita che ho adesso si chiama appunto Blastocistis Hominis.

Non so come me lo sono preso, ma avevo notato da una settimana che l’intestino non funzionava perfettamente.

Il medico mi ha prescirtto uno sciroppo antibiotico, solo che si è sbagliato e mi ha prescritto la dose doppia, con il risultato che al secondo giorno avevo sintomi di influenza.

Smettendo di prendere lo sciroppo tutto è tornato alla normalità.

E se io che ho tante precauzioni riesco a prendermi ‘sti parassiti, cosa non avranno i bambini che giocano nudi per strada tutto il giorno.

Secondo me tutti hanno parassiti intestinali!

10:23 pm

Sbobinando (10)

Salutiamo Emiliana e saliamo sul pick-up di don Paolo, destinazione Casa Betania.

Tito azzarda un “camera car”, cioè una ripresa dalla macchina. Il don va un po’ forte, anche il “camera car” viene così così. Forse nel montaggio non potrò utilizzarlo.

Tito me lo dice subito, mugugnando un po’. In ogni caso, gira: nel dubbio, come dice lui, “è sempre meglio mettere in macchina qualcosa”.

Finora ha messo in macchina (nella telecamera) trenta minuti di buone riprese.

Abbiamo appena cominciato.

Stasera a cena ci siamo fatti due risate sincere.

Sandra ha detto di avere qui due professori di computer, si riferiva a me e a Lorenzo.

Ci siamo messi a ridere perché Lorenzo è notoriamente negato con il computer.

Vuol dire che la Sandra è a un livello sotterraneo!

Stamattina ho dovuto lottare con il software: aggiornare il software dell’anagrafe studenti della scuola primaria e del liceo.

Per il secondo tutto bene, per il primo no, c’è qualcosa che non mi funziona, penso una corruzione del database. Se non mi aiuta il Signore non so chi possa farlo, mi sembra un problema troppo complicato per la gente del miller-group che han prodotto questo software.

E poi dopo pranzo a casa ho cercato di mettere i connettori RJ-45 per ricollegare in rete il pc delle suore. Da quando Willy è passato con la camionetta che aveva in cima la scala lunga e si è strappato il cavo sono senza internet. Lorenzo adesso a provveduto a far passare il cavo sottoterra con dei tubi, ma c’è il problema di fare i connettori, mannaggia, non ci sono riuscito!

Oggi pomeriggio ho avuto il piacere di confessarmi.

Con la missione parrocchiale e l’inizio della scuola e del catechismo ero rimasto un po’ indietro, e sono contento di esserci riuscito.

In macchina ho portato con me Noni e Chapito, due giovani della pastorale giovanile di Santa Margarita, approfittando il tragitto (5 km) per parlare di un loro progetto di una giornata di sensibilizzazione ai temi della delinquenza e dell’aborto, e sono stato contento perché quando siamo stati là si sono confessati anche loro.

Hanno visto il seminario carmelitano, hanno conosciuto un prete nuovo che ha fatto loro un’ottima impressione. Io credo che si sentono un po’ più chiesa.

Grazie Signore! per quello che hai dato a me e per quello che hai dato loro.

10:20 pm

Sbobinando (7)

Anche Juana mi sembra un bel tipo. Piccola come Roselina, altrettanto convinta di vivere un’esperienza spiritualmente importante; sorriso aperto, capelli lisci nerissimi, orecchini ad anello di medio diametro, giusti per il suo viso, maglietta bianca a vu, piccoli occhiali da vista senza montatura.

Dice Juana: “Abbiamo condiviso la costruzione di questa Cappella, ci siamo preparati per tanto tempo a comprendere il valore della sorpresa che il Signore ci ha regalato. Per ora è piccola, avete visto quanta gente è rimasta fuori? Siamo sicuri che un giorno sarà una bella Parrocchia, come le altre che i missionari di Genova hanno aperto nel nostro barrio in questi anni”.

Le chiedo notizie di vita quotidiana.

Mancano la corrente e l’acqua potabile, mi spiega: alla sera fa davvero buio presto, e alle dieci di sera il buio totale fa un certo effetto: la centrale che fa orribile mostra di sé accanto alla missione, dunque in pieno barrio Guaricano, è una beffa oltre che una presenza incongrua con il senso comune.

Penso alla gente sfrattata dal Faro a Colón e riparata in Guaricano (ne parleremo più avanti): prima ha faticato a sostituirsi a una discarica (trasferita a Duquesa: parleremo anche di questo), poi si è ritrovata fra i piedi quest’altro orrore.

Prima stavano malissimo quanto alla puzza.

Come stanno a inquinamento elettromagnetico?

Ho dimenticato di chiederlo a don Paolo, che essendo laureato in fisica sicuramente lo sa.

9:33 pm

Sbobinando (6)

(Ficomincio a sbobinare dopo tre giorni di interruzione, causa eccesso di lavoro: oggi finalmente sono di riposo, dunque riprendo)…

La messa è finita. Sarà che mi sento trasferito ad altro tempo e altra dimensione, ma ho l’impressione che la gente sia davvero andata in pace. Gli uomini portano via le panche, restituite alla Parrocchia Santa Margherita, a Casa Betania dove fra un’ora don Paolo celebrerà di nuovo.

La Cappella appena consacrata si svuota rapidamente come s’era riempita, possiamo registrare qualche intervista.

Roselina è piccola e magra. Appesi ai lobi due orecchini lunghi e sottili, i capelli divisi da una riga precisa e riuniti a coda di cavallo dietro la nuca. Indossa una bella camicetta azzurra con righe sottili e molto larghe, il colletto lungo e appuntito.

Non so quale ruolo abbia fra le donne della comunità del Guaricano, ma parla da leader.

“Per noi la chiesa è il nostro incontro e il nostro inizio – mi dice -. Grazie alla Parrocchia molte persone hanno incontrato Dio: è quello che ci tiene uniti e forti, ci fa essere comunità. Lo dobbiamo a Padre Pablo, gliene siamo molto grati”.

Dice che sentono un forte legame con Genova, comunidad hermana capace di trasmettere aiuto e amicizia.

È bello sentirselo dire.

Abbiamo concluso in bellezza la serata pulendo il polveroso loculo dove don Paolo ha il computer.

C’era polvere e sporco e acari da tutte le parti.

Ci sono volute due ore, ma adesso fa un altro effetto.

Spero che don Paolo mi lasci andare a dormire entro mezzanotte.

Stamattina una persona che conosco abbastanza bene ha ammazzato con cinque colpi di pistola un collega di partito.

Tutti e due sono (o erano) del PLD, il partito che è al governo adesso. Sembra che il problema sia nato da una differenza nell’amministrazione di aiuti per la comunità: uno l’avrebbe distribuiti alla gente, l’altro se li sarebbe venduti. Da qui l’eliminazione fisica.

La cosa mi colpisce perché non più tardi di quattro giorni fa avevo visto l’assassino, sorridente, come sempre, gentile, come sempre, mi aveva salutato. Due domeniche fa suo figlio si era rivisto a Messa dopo un sacco di tempo.

Cosa mi passerà nel cuore quando li rivedrò?

Signore, aiutami a vederli con i tuoi occhi.

Ovunque si sia, l’incontro con i bambini è quello che più ti appaga! E i niños di Guaricano non fanno eccezione! I niños ti accolgono, ti prendono la mano, ti “sfilano” i capelli, si addormentano sulle tue ginocchia durante la messa (ricordi, Carmen?) e diventano i tuoi pazienti e allegri traduttori! Già, me ne sono innamorata! Hola, se volevo gettarmi in un’esperienza che fosse più grande di me, che mi costasse qualcosa… eccomi accontentata!

Mi chiamo Sandra, sono atterrata a Santo Domingo il 10 agosto (presa.. la zanzara!!!) e non ho mai desiderato scrivere… sul computer! Poi un “bel giorno” ho conosciuto don Pablo e adesso eccomi qua, in questo stanzino, accerchiata dalle zanzare a scrivere su questo “coso”! È appena entrato e mi ha detto: “Puoi andare anche a capo, se vuoi!”. Spiritoso, riesco a malapena a trovare gli accenti e le virgole, figuriamoci riuscire a “spaziare” sulla tastiera! O.K., stringiamo: quant’è durato il corso, tenuto dal don, per imparare a scrivere qui sopra? 38 secondi! L’ho cronometrato, parola!

Ho finito di… scherzare e nonostante le zanzare, le formichine dominicane e i grilli che cullano il tuo sonno, sono felice di essere qui.

9:36 pm

Caldo boia

Stasera a Messa, nella Cappella San Francisco, avevo un caldo boia.

Nell’ambito della costruzione degli uffici provvisori della parrocchia Divina Misericordia si è dovuto tappare le aperture grandi di destra in alto che la cappella aveva per l’aerazione.

Purtroppo adesso di aria ne passa ben poca.

Dovremo trovare un altro sistema per non morire di caldo. C’è un ventilatore, ma quando non c’è luce va con l’inversore e quindi a giri ridotti, in pratica quasi non si sente.

La giornata era particolarmente calda. Nonostante mi fossi bevuto una bottiglietta d’acqua prima della messa, ne ho dovuto bere un’altra dopo per ripristinare i liquidi persi sudando durante tutta la messa.

La costruzione degli uffici della nuova parrocchia Divina Misericordia è a buon punto: domani si farà la gettata del tetto.

Finora ci abbiamo speso un centinaio di migliaia di pesos, e non so quanto ci costerà finirla, so solo che bisogna farla perché non ha senso aprire una parrocchia e non avere un’ufficio.

Ci uscirà anche un appartamento, per quando il cardinale vorrà mandare un prete a occuparsi a tempo pieno della nuova parrocchia.

Quel giorno, se succederà finché sarò qui, sarà un po’ triste per me, perché significherà lasciare tante persone amate, e amate molto. Ma non ci penso più di tanto, il Signore non mi ha mai tradito, e anche se questo dovesse succedere sarà sicuramente per un bene più grande.

9:24 pm

Leidy ci lascia

La segretaria della scuola serale, Leidy, lascia il lavoro perché ne ha trovato uno migliore.

Lavorava nella nostra scuola serale e in un lavoro del governo al mattino, ma li ha lasciati tutti e due da quando ha trovato un nuovo lavoro che la occupa mattina e pomeriggio. E la sera va all’università.

Per me Leidy è particolarmente cara perché è sorella di Heriberto, il mio figlioccio seminarista. Anche lei ha una bella confidenza con me, e spesso mi fa la sorpresa di raccontarmi qualcosa di bello.

È molto attiva anche a livello parrocchiale: ha fatto il ritiro di evangelizzazione, ha fondato un gruppo di adolescenti nuovo ne La Mina, ed è molto attiva nella liturgia.

È un tesoro non solo a scuola, ma anche nella parrocchia!

Mi sono passato tutta la mattinata cercando di generare automaticamente l’orario del liceo.

Dalle otto e mezza che mi ci sono messo sono riuscito a farcela a mezzogiorno! Prove e riprove, cambiando a tutte le maniere possibili le condizioni dei giorni liberi dei professori.

Per risolvere il problema ho dovuto rinunciare a qualcosa, vabbeh, in fondo non cambia nulla.

Era diventata per me una questione di orgoglio, non potevo accettare che il programma mi scofiggesse!

9:43 pm

Sbobinando (5)

Lo scambio del segno della pace è una via di mezzo fra la nostra ritrosia e l’entusiasmo infinito dei brasiliani; lo facciamo da più di trent’anni: noi non ci siamo ancora ancora abituati a viverlo con l’immediatezza e l’intensità che merita, loro non si sono ancora stancati di andarsi a cercare per tutta la chiesa e di abbracciarsi come se non si vedessero da una vita.

I dominicani mi sembrano disposti al sorriso e a gli abbracci almeno quanto i brasiliani, ma il loro segno della pace mi pare più misurato.

E’ stata una bella Messa, vissuta bene.

Per quello che sono riuscito a capire della predica, don Paolo ha valorizzato bene la Cappella come frutto di sacrifici e volontà comuni, il senso della partecipazione: chi ha lavorato davvero si sarà sentito gratificato; chi si è fatto chiamare più del dovuto chissà che non si sia sentito incoraggiato, mettiamola così, a una futura maggiore solerzia.

M’è piaciuto sentire don Roberto leggere in spagnolo (in seguito scoprirò che conosce anche il tedesco: non c’è male, questi nuovi preti hanno un sacco di risorse).

Mi avventuro anch’io, per la prima volta dopo l’ormai lontano esame all’università.

In realtà è una prima volta assoluta perché allora avevo fatto scena muta e mi aveva salvato la pietà della prof, questa volta mi sono preparato con l’aiuto della Scià Hola, la mia vicina di casa señora Amalia Martínez.

Mi profesora mi ha raccomandato di buttarmi “sin tener vergüenza: lo importante es comunicar”.

Chissà se si scrive così. Comunque mi sono buttato. Sin vergüenza.

9:19 pm

Sbobinando (1)

Nel nostro gergo, sbobinare significa vedere la registrazione (“il girato”) e prendere appunti: li condivido con voi e provo a raccontarvi, una briciola per volta come pollicino, quello che ho visto. Vi ringrazio ora, e procedo.

(1)

Guaricano, 24 luglio 2005. la luce secca del mattino. la telecamera di Tito inquadra donne e uomini che sembrano venirci incontro: alle sette appena passate non si va a passeggio ma alla prima messa. sono tanti, si presentano in perfetto ordine, uno di loro ha un cartellino che lo qualifica responsabile del servizio d’ordine. penso che non ho mai visto niente del genere nelle nostre parrocchie. forse è un segno che qui, come altri posti in cui la gente ha poco, avere un ruolo è già qualcosa.

Oggi è un giorno importante, si inaugura la nuova cappella. come ricorderà don Paolo (padre Pablo) durante la messa, la costruzione in cemento e legno, col tetto di lamiera come quasi tutti i tetti delle case del barrio Guaricano, è frutto del lavoro dei parrocchiani. “Ciascuno di voi – dirà – ha rinunciato a qualcosa pur di mantenere l’impegno”. Non dev’essere stato facile: mi hanno detto che per i dominicani una delle cose più naturalmente negoziabili è l’appuntamento. ho visto che molti di loro non portano l’orologio. Beh, anch’io, soprattutto d’estate, lo porto malvolentieri.


In piscina con i catechisti

Oggi abbiamo fatto la gita di fine anno dei catechisti.

Siamo andati a Cotuí, dove abbiamo celebrato la messa, e il pomeriggio ce lo siamo passati in una bella piscina. Dalle 12 e mezza fino alle 5 siamo stati in acqua, divertendoci serenamente.

Nella messa del mattino abbiamo fatto una cosa bella. Visto che la processione delle offerte è il presentare i frutti del nostro lavoro, ho invitato i catechisti a venire al micorofono a dire il nome di un loro bambino del catechismo che ha fatto qualche passo avanti, come frutto del loro lavoro.

Purtroppo mi sono scottato un po’.

È venuta anche Sandra, ed è rimasta contentissima della giornata!

Ho letto stasera che è morto fr. Roger di Taizé, accoltellato da una donna.

Il fatto mi colpisce, perché se c’era una persona pacifica era proprio lui. Cristo gli ha permesso di condividere la morte del martire.

Signore, accoglilo tra le tue braccia!

Siamo arrivate sane e salve a Genova! Io ora sono a Novi…

(Per Lorenzo e Francesco: non è saltato neanche un bullone!!)

Per la cronaca: il mango e il coso omeopatico che mi ha amorevolmente preparato Paolo ovviamente hanno fatto effetto in aereoporto…

È stranissimo essere di nuovo già a casa…

Le ultime impressioni le lascio a domani perchè ora sono stanchissima….

Buonanotte a me e buenas tarde a ustedes…

4:18 pm

In partenza

Che dire?

Tra poche ore partiamo, torniamo nella nostra vecchia e fredda Italia.. Sulle mie quattro settimane qui potrei scrivere paginate, e al momento stesso so che a parole non riuscirei a rendere bene quello che ho vissuto.

Come rendere, su una pagina, i colori, gli abbracci, le canzoni, il battito delle mani, i buchi per strada? Come spiegare, come raccontare gli odori, i bambini, le messe, il caldo e le zanzare?

So di certo, però, che questa esperienza mi ha fatto crescere molto, mi ha arricchito in un modo per me inaspettato, sotto tutti i punti di vista; e di questo ringrazierò sempre il Signore, per primo, che mi ha permesso di venire qui, e poi tutte le persone che non riesco a ringraziare a voce, forse anche perché mi metterei a piangere come una fontana… Don Paolo e Don Lorenzo, che mi hanno lasciato condividere con loro un po’ della loro vita, della loro missione; poi Francesco, Sandra, Carmen, sempre disponibili per tutto e così pazienti… e Fiammetta, fondamentale per me la sua presenza qui.

Non sono una persona dai facili entusiasmi, sono sempre portata a tenere un certo distacco dalle cose… eppure questo posto mi ha contagiata, mi ha portato via un pezzetto di cuore, mi ha cambiata, mi ha reso un’altra persona.

Mi porto via tante cose… mi porto via la gioia di andare a Messa tutti i giorni, la gioia di dire compieta tutte le sere, di incontrare il Signore così tante volte al giorno, tutti i giorni; mi porto via l’interesse e il divertimento che provo quando c’è sempre qualcosa da imparare, da scoprire, da capire.

Con l’augurio di poterle a mia volta trasmettere a Genova e nella mia vita di tutti i giorni, mi porto via l’accoglienza straordinaria delle persone che abbiamo visitato con Paolo, la gentilezza e l’allegria di tutti quelli che abbiamo incontrato.

Lascio volentieri qui, invece, il caldo e le zanzare…

3:50 pm

Fisica

Dove sono finite le ripetizioni di fisica di cui avevo sentito parlare…? Eheh…

Sperem-mo ben…

Fra due ore si parte… sono un po’ triste… Già non vedo l’ora di rivedere Paolo a dicembre, Lorenzo a gennaio, Serafina a settembre e poi, chissà quando, i ragazzi, bambini e tutte le persone che ho incontrato…

Non voglio che questa sia l’ultima o penultima volta che posso scrivere sul diario… Sicuramente all’arrivo a Genova scriverò ancora due righe ma poi…. devo aspettare di tornare qui… Se potessi tornerei un altro mesetto a dicembre ma non credo che la scuola e i genitori permetteranno…

Stamattina a Messa mi è venuto il magone mentre Marcial ci parlava… È stato bello vedere che non ero l’unica a doversi asciugare gli occhi ma che anche qualcun’altro era triste e allo stesso tempo felice come me…

Sono stati giorni bellissimi… Il Signore mi ha fatto grandissimi regali e così tante delle persone che ho incontrato…

Meno male che avevo detto che la mia valigia sarebbe stata vuota… Non si sa come mai ma, oltre ad essere piena, emana anche un profumino di… MANGO!!!!!! Ahhhh che buono…..

Questo mese non mi piace chiamarlo “bell’esperienza” perché ora mi sembra che tutto quello che ho visto, vissuto, imparato faccia parte della mia persona, quindi del mio modo di vedere e fare le cose, di rapportarmi agli altri e così via… Mi sento cresciuta e in molte cose anche cambiata… Ora il mio compito è quello di portare questa testimonianza a Genova e di essere ancora missionaria… Con l’aiuto della preghiera mia e (spero) di chi leggerà queste righe mi auguro di riuscirci al meglio.

Sicuramente non mi dimenticherò mai di questi canti durante le messe, gli abbracci, il battere le mani, le facce dei seminaristi così giovani, i bambini per le strade, la gioia di poter andare a Messa tutti i giorni quasi come se la giornata senza l’incontro con il Signore non fosse completa, dire compieta tutte le sere insieme, viaggiare all’aperto su strade massacrate, poter dire il Padre Nostro, l’Ave Maria insieme agli altri in una lingua nuova e tante altre cose che scritte non rendono bene come quando si provano…

Scriverei ancora tantissimo ma il tempo stringe… A presto…

Stamattina sono stato al Ministero dell’Educazione per parlare con il direttore di Risorse Umane.

Chiaramente, secondo la Legge di Murphy, non c’era (o non voleva ricevere nessuno).

Alla segretaria che me lo comunicava ho chiesto: mi può dare un appuntamento con lui?

Risposta: no; riceve il martedì e il giovedì.

Aggiungo: ma oggi è martedì.

Controrisposta: sì, ha dovuto uscire.

Replico: ma non c’è maniera di sapere quando mi può ricevere, per evitare di fare un viaggio a vuoto?

E lei: La vita è un avventura, bisogna giocarsela! Venga giovedì.

11:43 pm

wordpress 1.5.2

Ho appena aggiornato wordpress alla versione 1.5.2 .

Finalmente le sottocategorie si vedono indentate!

Essendo oggi giorno di festa, mi sono dedicato a fare cose che mi piacciono.

Ho lavorato un po’ sul diario, riorganizzando le categorie, e ho messo mano a vari articoli su wikipedia, piccole correzioni e aggiunte sostanziose.

11:13 am

Ultima domenica

Ieri era l’ultima domenica… La mattina alle 7 sono andata a messa nella parrocchia Divina Misericordia dove non ero ancora stata… È bellissima sia da fuori che da dentro…

Alla fine della messa Paolo ci ha chiamate sull’altare (tanto per cambiare) e con la Eugi abbiamo letto due parole, preparate la sera prima, in spagnolo… Per l’emozione mi tremavano sia le mani che le labbra…

Alla fine della messa molti sono venuti ad abbracciarci calorosamente augurandoci buon ritorno (sigh) e chiedendo di pregare per loro…
Una cosa così a Castelletto non me la riesco a immaginare…

Alle 9 invece c’è stata la messa con i giovani… Una delle cose più belle, oltre a ascoltare le loro parole, per me è stata cantare alla fine la canción del misionero con tutti loro, suonata da Gregory…

Alle 18:30 c’era la terza messa in parrocchia…. Ero molto tentata di fermarmi ma poi ho sentito di dover/voler fare un ‘altra cosa…

La sera dopo aver pregato con le suore mi sono fermata da loro ad assaggiare i loro mangiarecci piccantissimi….

Stamattina riposo, non faccio niente. Il paese celebra la Restaurazione della Repubblica, e non sarebbe giusto lavorare!

Nel pomeriggio, a partire delle cinque, andrò a fare il giro degli incontri che si faranno nei settori sul tema della patria.

Alle sette faremo la messa in italiano qui in casa.

Dopo la terza messa di stasera non ne avevo proprio voglia. Ma Juan Luis si è seduto nel mio ufficio, e non ha desistito finché non gli ho detto di sì. Il cognato di sua moglie è in una clinica in fin di vita, e da qualche giorno ha chiesto il prete, e così sono andato io.

Sono cose che quando poi ci sono le vivo bene, ma faccio una fatica tremenda a decidermi, le lascio sempre per un altro momento. Eppure è una delle prime chiamate di un prete: assistere spiritualmente gli infermi.

Quelli che leggete questo diario, vi chiedo di pregare per me perché in questo (e nel resto) mi decida a cambiare. Grazie!

11:31 am

Irritabile

Ho ancora degli strascichi dell’influenza-raffreddore, che non mi fanno sentire bene. Le due messe di stamattina le ho dette mezzo innervosito, senza godermele.

Spero di non aver fatto danni.

Stamattina mi sono reincontrato con il capo della banda di Duquesa, stavolta da solo io e lui, nel mio ufficio.

Il Signore mi ha aiutato a fargli un appello accorato a cambiare, a lasciare quel mondo che gli porta tanti problemi.

Alla fine abbiamo pregato insieme, chiedendo al Signore la grazia della conversione. L’ho visto disponibile, quasi commosso.

Adesso voglio continuare a pregare per lui, so che il Signore farà qualcosa di straordinario.

2:23 pm

Novità

La cosa si sta facendo preoccupante….

Paolo da qualche giorno è diventato super servizievole a tavola…! L’altra sera stava lavando anche i piatti!!

Cosa sarà successo??

9:17 pm

Gioie semplici

Stamattina a Messa avevo tutti i nostri laici: Francesco, Carmen, Fiammetta, Eugenia, e Sandra, l’ultima arrivata.

Mi ha fatto troppo piacere esserci tutti, e alla fine ho invitato la gente a dare un forte abbraccio di benvenuto a Sandra.

9:16 pm

Raffreddore

Da stamattina (o forse da ieri) ho un raffreddore abbastanza fastidioso, insieme a un po’ di stanchezza per la missione.

Oggi me la sono presa comoda e non ho fatto quasi niente.

2:45 pm

Cambio di modem

Ieri si è rotto il modem che usiamo qui in casa, così stamattina sono dovuto andare in città per comprarne un’altro

2:02 pm

Dormitona

Stamattina la sveglia era messa alle sei, pero al svegliarmi mi sono detto: non ho niente di particolare da fare, posso riposarmi un po’.

Risultato: ho dormito fino alle nove e mezza. Grazie, Signore!

Ieri sera, dopo che i missionari avevano finito i loro -santi- giri, Paolo ha detto la Messa in mezzo ad una strada.

All’inizio non ci ho fatto tanto caso, poi tornata a casa ho provato ad immaginarmi Spianata Castelletto piena di gente che canta senza vergognarsi, batte le mani, prega ad alta voce..

È stata purtroppo la cosa meno realistica che mi sia venuta in mente negli ultimi giorni….

Ieri pomeriggio, dopo il lancio della Missione, ho (in)seguito Paolo nei suoi giri. Mi piace vedere le cose che fa, le persone che incontra. Non si ferma un attimo, sempre di corsa, un continuo salire e scendere dalla macchina, parlare con la gente che incontra per strada, e poi riferirmi e spiegarmi quello che è successo perché di norma non capisco niente.

Tutto questo mi piace molto, è bello entrare nelle case della gente, sentire i progetti di Paolo, vedere ogni volta un posto nuovo; in più fare tante cose non ti dà il tempo di renderti conto della stanchezza, riempe la giornata e alla sera sono sempre felice di quello che ho fatto e visto.
Sono contenta di essere qui, di respirare il profumo delle persone quando siamo a messa tutti attaccati, di farmi prendere in giro dai bambini perché mi parlano e io non riesco a rispondere, di andare in macchina su strade impossibili, di sentire affetto -inspiegabile- da parte delle persone.

6:17 am

Zanzaraccie!

Stanotte sono stato assalito dalle zanzare dentro alla zanzariera.

Non so come è possibile, probabilmente mi sono entrate quando entravo io.

Ho fatto una notte bestiale, anzi, insettiale!

Questo articolo di Civiltà Cattolica analizza le potenzialità e i rischi di Wikipedia, un progetto a cui mi piace collaborare.

È abbastanza equilibrato, ma a mio parere è scentrato su alcune piccole cose:

  • Critica la mancanza di autorevolezza, con conseguente inaffidabilità, di un’enciclopedia senza un referente autorevole. È vero, di per sé non c’è modo di sapere se certo particolare che si trova in un articolo è esatto. Tuttavia, a mio parere, il risultato pratico risulta più che soddisfacente: ho letto molti articoli su materie che conosco perfettamente, e ho trovato ben pochi errori significativi.
  • Parla dell’esposizione al vandalismo. C’è vandalismo, vari pezzi che ho contribuito lo hanno subito, ma c’è subito stato chi lo ha aggiustato in tempi record.
  • Critica l’ambigua utopia della “democrazia assoluta del sapere”, una nuova forma di “Torre di Babele” marcata dal relativismo. Non mi sembra un’osservazione pertinente, in quanto wikipedia si basa su un consenso. Di per sé chi vuole dare certa impostazione deve trovare la maniera di mettersi d’accordo con gli altri, e anche qui mi sembra che gli effetti siano abbastanza buoni.

Aggiungo un’osservazione a mio parere molto importante. Se confrontiamo wikipedia con un’enciclopedia “autorevole” le troveremo moltissimi difetti. Ma sarebbe come criticare un amico perché non è uguale a un’altro che ci piace.

Invece, se prendiamo così come è, secondo la sua natura di patrimonio di conoscenze che tutti possono migliorare, a mio parere è uno strumento bellissimo di organizzazione di una “base di sapere” che diventa ogni giorno più completa.

Per terminare, un’invito a tutti i cattolici. Se wikipedia corre il rischio di una deriva democratica scevra dai valori e in particolare dai valori cristiani, diamoci da fare e diciamo la nostra sulle pagine di discussione. Abbiamo un patrimonio culturale grandissimo e ricchissimo, facciamolo pesare. Una wikipedia senza la presenza dei cattolici sarebbe anzitutto più povera, e quindi ancora più “relativista” di quello che può essere in realtà.

9:47 am

Pensieri…

Stamattina andando a fare colazione c’era un silenzio e una pace nuova.. ieri sono partiti donfra, la Benny, Tito, Tarcisio, Milena, Simone e Orietta… tra i ragazzi rimaniamo io e la Eugi..

Stamattina mi sarebbe piaciuto andare alla messa delle 7 ma poi il sonno ha prevalso e alle 8 e 15 ero ancora a rigirarmi nel letto…

Ieri nel pomeriggio ho seguito don Paolo che portava la parola di Gesú tra la gente del barrio… ero incantata di come riuscisse a tirare fuori sempre le parole giuste al momento giusto…. quando invece venivo interpellata io, rimanevo come un pesce lesso senza sapere cosa dire…

Quando parlano i bambini o qualche signora un po’ più anziana solitamente non capisco niente o ben poco, altre volte invece capisco quasi tutto.. parlare peró neanche per sbaglio..

Ieri un bambino del centro nutrizionale, Amber (mi sembra), mi ha regalato un cocco e dopo avermelo dato mi é saltato al collo stringendomi fortissimo… È pazzesco come i bambini ti si affezionino e ti dimostrino il loro affetto..

Oggi credo che ci dedicheremo alla pittura dei tetti o delle aule del liceo… che caldo………………..

Sará meglio andare a pulire un po’ la camera ecc che è in condizioni —-…..

Il mio ufficio e quello della segretaria sono quasi a posto.

Ho solo più da trovare una collocazione per varie cose, e decidere cosa devo lasciare dalla mia parte e cosa dalla parte della segretaria.

Ho fatto pitturare gli uffici di Betania rimodellati.

Adesso domani devo riuscire a mettere tutto a posto. Gasp! Mi viene male solo a pensarlo!!!!

Stasera abbiamo mangiato un minestrone molto buono fatto da Carmen, ma purtroppo bollente. La fretta di mangiarlo mi ha ustionato le gengive!

12:22 pm

Operaio

Mi sto mischiando con gli operai che fanno i lavori del mio ufficio.

Ho una fretta boia di terminarli, perché non riesco a sopportare di avere polvere e tutto fuori posto, e quindi cerco di fare qualcosa perché i lavori avanzino più rapidi.

Risultato: sono tutto impolverato!

Sto rimodellando gli uffici parrocchiali in una maniera che, spero, mi darà un po’ più di spazio.

Sposto la segretaria dov’ero io, ampliando di un terzo la grandezza del vano, e io me ne vado dove avevo il computer, in una posizione che la segretaria mi possa fare un po’ più da filtro.

Ho infatti il problema che molte cose che la segretaria può risolvermi in pratica vengono prima da me, e io li devo mandare dalla segretaria.

Adesso dovrò stare attento a non rimanere troppo isolato, e ad essere ancora a disposizione piena della gente.

Il padre Milton Amparo è un gesuita domenicano che era arrivato alle pagine dei giornali due anni fa per aver fatto una predica molto dura con l’allora presidente Hipólito Mejía in sua presenza nel suo paese natale.

La predica toccava temi molto appropiati, era il momento in cui il paese stava sprofondando nella crisi più nera degli ultimi 10 anni.

Il presidente l’aveva accusato di essere membro del partito d’opposizione, ma poi la cosa sembrava fosse rimasta lì.

Adesso leggo sui giornali che questo padre ha lasciato il ministero, il che sarebbe stato confermato dal superiore dei gesuiti.

Spero che non ci sia relazione tra le due cose, è già molto triste che un presbitero lasci la sua vocazione, e lo sarebbe ancora di più se fosse a causa di questo conflitto, dove peraltro a livello di chiesa tutti si erano schierati con il padre Milton.

L’influenza che hanno avuto Lorenzo e Francesco forse sta arrivando anche a me.

Oggi ho avuto un piccolo mal di testa che mi ha accompagnato tutto il tempo, e mi dà fastidio l’aria dei ventilatori addosso.

Dopo un anno mi sono messo di nuovo dietro ai conti della casa.

È un lavoraccio noiosissimo per produrre i bilanci da mandare a Genova.

C’è qualcosa dentro di me che me lo fa rimandare all’inverosimile (adesso sto lavorando sui conti del 2004), ma quando lo comincio finisco per entusiasmarmici!

9:31 pm

Maleducazione

Oggi ho dovuto sopportare tutto il pomeriggio la musica a tutto volume di un signore che stava facendo riparare la sua macchina dal vicino carrozziere (che naturalmente lavora all”aperto).

All”inizio ho aspettato a vedere se se ne andava, poi ho mandato il portiere a chiedergli gentilmente se l”abassava, ma è stato inutile. Dopo la seconda volta che ho mandato il portiere senza risultato, sono andato io, bello pacifico, sorridendo.

Alla richiesta, gentilissima, di abbassare la musica per favore, mi risposto un secco: “Padre, usted sì jode”, che si può tradurre: “Padre, lo sa che rompe?”, ma al posto del “rompe” mettetici una espressione un po” più volgare.

Ho provato a spiegare che stavo facendo un lavoro e che non mi concentravo, il tipo non mi ha fatto gran ché caso. Ha solo spostato la macchina un po” più in là, senza grossi cambiamenti per me.

Il ritmo incessante della bachata, che mi ha accompagnato finché me ne sono andato, mi ha aiutato a pregare per lui.

Sto traducendo allo spagnolo i testi di Qumran, che sarà appunto a es.qumran2.net.

Vi invito già a darci un’occhiata!

Spero di riuscire a smuovere le acque qui in modo che si possa trovare qualcuno che si responsabilizzi con l’analisi del materiale che si invia.

Stamattina ne ho parlato al padre Lorenzo Vargas, il quale è rimasto entusiasta della cosa, ed aveva lì con lui un diacono permanente al quale ha subito appioppato l’incarico di studiare la cosa, e sembra voglia fare un incontro per presentare il progetto a varie persone delle varie diocesi del paese.

Devo ricordarmi di presentare la cosa al padre Cristopher, che è una specie di missionario di origine spagnola ma cresciuto negli Stati Uniti, che è parroco a San José de los Llanos. Sono sicuro che può farmi da ponte verso la Spagna, dove è più facile trovare gente acculturata inforamticamente e capace di portare avanti il discorso.

L’adorazione Eucaristica dl primo giovedì, che è stata oggi, mi ha fatto venire un po’ di rabbia.

Arrivano tutti all’ultimo momento, e ci mettono mezz’ora prima di aver tutto pronto. Poi oggi non so perché non trovavano la tovaglia per l’altare, così invece delle cinque abbiamo cominciato alle cinque e mezza.

In compenso durante l’adorazione è venuta un po’ di gente a confessarsi, e altri si sono confessati con Lorenzo.

La riconciliazione è sempre un momento bellissimo della vita di un presbitero.

Siomara è una delle nostre maestre della scuola serale, una brava maestra direi.

Due mesi fa ha partorito. Dopo poche settimane il bambini non ha più voluto il seno, così Siomara ha cominciato a dargli il latte dal biberon.

Venti giorni fa il seno di Siomara ha cominciato a gonfiarsi e a dolere fortemente.

Tra un dottore e un altro le han prescritto calmanti antinfiammatori, e rimandata a qualche giorno più tardi per vedere l’evolversi della cosa e capirci meglio.

Sabato, l’altro ieri, il dolore era tanto forte che Siomara è andata di corsa all’ospedale. La cosa doveva essere grave, se ieri, domenica, l’hanno operata d’urgenza.

Sembar che il motivo dell’infiammazione sia che il seno ha continuato a produrre il latte, invece di smettere come avrebbe dovuto. Da qui il gonfiore. L’infiammazione, che si è estesa anche alle spalle e ha preso le ghiandole dell’ascella, non mi è ancora chiaro a cosa fosse dovuta.

Oggi pomeriggio sono stato a trovare Siomara all’ospedale. Dal suo modo di esprimersi si capiva che si sentiva uscita da un incubo tremendo.

Il decorso post-operatorio – le hanno asportato il latte accumulato e le parti infette – sembra ottimo, tra qualche giorno dovrebbe tornare a casa.

Grazie all’acqua che è caduta oggi più riprese, la temperatura è oggi più fresca.

Invece dei 32º dei giorni scorsi siamo oggi a 23º. Una bella differenza.

Stanotte si dorme bene. Uauuuu!

10:38 pm

Caldo

Da quindici giorni fa abbastanza caldo: sui 31-33 gradi.

La settimana scorsa era anche molto umido, e quindi soffocante, perché pioveva spesso. Ora l’umidità grossa se n’è andata, ma rimane il caldo.

Per almeno quattro mesi sarà così.

Stamattina Ángel Ramón è morto.

Una parente che è della comunità mi ha confermato che è stata cirrosi dovuta al bere.

Signore, accoglilo tra le tue braccia!

… a cui in realtà di 4 giorni ho partecipato a uno e mezzo.

Stamattina c’era un prete di Santiago de los Caballeros, a parlare dell’Eucaristia dal punto di vista liturgico.

Sono arrivato tardi e me ne sono andato presto. Ma non credo che mi sono perso molto.


Un momento della Messa

Questa settimana abbiamo la settimana di formazione permanente dei preti.

Lunedì non sono andato perché non lo sapevo, ieri avevo delle commissioni urgenti da fare, oggi sono andato e domani andrò pure.

Il tema è quello dell’anno: l’Eucaristia, vista nei suoi vari aspetti.

In mattinata il padre Martín, un gesuita tedesco, ha spiegato la transustanziazione, dettagliando come si è arrivati a questa parola, cosa significa, e come si può esprimere oggi quello che la transustanziazione significa. Mi è piaciuta la spiegazione di quello che intende sant’Agostino quando dice, sul trasfondo della cultura neoplatonica, che la Eucaristia è il simbolo di Cristo.


Al lato del padre Javier durante la formazione

Nel pomeriggio un carmelitano spagnolo ha parlato della spiritualità dell’Eucaristia. Mi ha colpito in particolare l’insistenza sul fatto che la celebrazione della Messa deve diventare il centro della vita, ed essere relazionata con la vita.

Dopo le conferenze c’era la Messa. Ho avuto un momento di indecisione, mi fermo o non mi fermo. Poi ho pensato che non aveva senso partecipare a un corso di formazione sull’Eucaristia e non partecipare con i compagni preti alla celebrazione eucaristica. E di fatto mi è piaciuta molto quella Messa. Ho anche accompagnato due canti con una chitarra a cui mancava una corda.

Invece ho potuto avere il materiale della conferenza di ieri mattina, che è stata fatta dal padre Victor Masalle, che è il rettore del seminario. Ha studiato Bibbia a Roma. Il tema era le parole dell’Ultima Cena, spiegate nei dettagli del loro ricco significato. L’ho letto stasera, l’ho trovato molto interessante, con varie questioni che non avevo mai trovato in nessuna pubblicazione che ho letto.

La giornata è stata bella, mi ha entusiasmato, e domani ci ritorno.

10:16 pm

Un uomo malato

Stamattina mi hanno portato da un malato.

Era un uomo che conoscevo, era un messaggero della ditta che ci fa la manutenzione della fotocopiatrice.

Me lo ricordavo ben in forma, mezzo grasso.

Adesso è magro, ma con la pancia gonfia. Deve avere qualcosa come un tumore.

Mi aveva mandato a chiamare. Anche se non veniva a Messa, mi vedeva, o meglio, ci vedevamo volentieri. L’ho sempre visto come una persona semplice e positiva.

Quando mi ha visto gli si sono bagnati gli occhi dalle lacrime. Poi si è confessato e insieme a vari fratelli della chiesa abbiamo pregato per lui.

I giorni prossimi devo andare per celebrare la Unzione dei Malati.

Oggi sto aggiornando il linux ubuntu della segreteria del liceo.

Non so perché mi si è impiastricciato tutto, forse perché il cdrom non funzionava bene e non mi leggeva bene il disco.

Dopo vari upgrade/downgrade di pacchetti critici la cosa è andata a posto.

Stamattina ho potuto rinnovare il permesso di residenza nel paese.

Me l’hanno dato per altri due anni.

In due ore e mezza ho fatto tutto, senza necessità di ritornare.

Il paese sta facendo progressi (almeno in questo)!

2:17 pm

Incidente

Ieri pomeriggio, uscendo per andare in parrocchia, ho avuto un piccolo incidente con una moto.

Grazie a Dio a me non è successo niente. Il motociclista invece è finito per terra (veniva a velocità abbastanza elevata), e si è fatto un piccolo taglio nella testa.

Con l’aiuto di suor Blessila l’abbiamo subito portato da un medico, che ha dovuto dargli qualche punto.

Il medico ha anche prescritto i raggi alla testa, cosa che abbiamo fatto immediatamente, e che grazie a Dio sono risultati negativi.

Rimane da aggiustargli la moto, che ha l’avantreno completamente strosciato. Devo trovare una persona che mi faccia il lavoro

2:05 pm

Viaggio inutile

Alle 11 e mezza di stamattina mi arriva una chiamata che al Ministero dell’Educazione ci danno una tv e un videoregistratore.

La cosa mi puzzava, perché non li avevamo chiesto, ma ho fatto una telefonata per confermare e tutto sembrava corrispondere.

Così sono partito e ho attraversato tutta la città, per sentirmi dire che la tv e il video registratore non erano per noi (Scuola Cattolica Padre Sindulfo), ma per la Scuola Padre Sindulfo Andujar, che è a 5 km da noi, e che spesso e volentieri le confondono.

Mi sono mangiato il fegato, ma ho anche cercato di offrire la cosa al Signore. Come dice il buon don Guiducci: al Signore gliene hanno fatto di peggio!

Ieri è morta Olga, una sorella delle Comunità Apostoliche. Da vari giorni era nel reparto di terapia intensiva, aveva un sanguinamento al fegato (?), l’hanno anche operata ma non c’è stato niente da fare.

Sapevo che era in ospedale grave, ma non mi sono deciso ad andarci, e così mi è morta senza vederla.

Oggi pomeriggio sono stato alla casa per la celebrazione prima della sepoltura, e due familiari di Olga mi hanno rimproverato (scocciati) perché non sono andato a trovarla. Non ho potuto far altro che tacere, perché non avevo proprio nessuna scusa. Forse loro mi hanno giudicato alla leggera, ma avevano la loro parte di ragione.

Mi sono sentito come un cane con la coda tra le gambe. Mi rendo conto che non ho compiuto un dovere che avevo come prete. Ho da chiederne perdono al Signore.

Oggi è il mio 13mo anniversario di ordinazione presbiterale.

Sono contento di questa vocazione che il Signore mi ha dato, e voglio continuare a portarla avanti con amore.

Sei anni li ho donati alla parrocchia di San Francesco di Pegli: sono stati anni in parte di conflitto, ma anche anni in cui il Signore mi ha forgiato.

Gli altri quasi sette li ho donati qui al Guaricano, e, se le cose non cambiano, dovrei stare qua altri due anni. Vedo crescere sotto le mie mani una comunità povera ma entusiasta, impegnata e giovane.

Il regalo più bello che ho ricevuto in questa parrocchia sono i seminaristi: tre giovani sono già in seminario, e altri tre entrano quest’anno. Per l’anno seguente ce n’è almeno un altro. Cosa ho fatto perché sbocciassero queste vocazioni? niente, o forse qualcosa, non lo so, quello che so è che sono un regalo bello del Signore.

Oggi è anche il compleanno di don Lino, il mio predecessore. Non sono riuscito a chiamarlo per fargli gli auguri, spero di farcela domani!

11:12 pm

Cambio di hd

Oggi ho cambiato l’hd del server, o meglio, ho fatto il passaggio dal vecchio, che ormai non ce la fa più a tenere tutte le foto, a un hd nuovo da 60GB che attualmente era usato come disco di backup.

Avevo dei problemi, e ho chiesto in chat su linux-it, ho trovato skodde che come sempre molto gentile mi ha aiutato. Ero impantanato con un kernel panic dovuto a udev (non chiedetemi cosa è), ma con l’aiuto di skodde l’abbiamo risolto.

Grazie, skodde!

Ora mi rimane da migrare la cartella dei dati per rimetterla sul disco vecchio. Lo spazio extra che ho sul disco nuovo lo userò per il backup.

Devo fare i backup automatizzati anche del computer delle suore e di quello di Lorenzo, non voglio che gli passi niente in caso di guasto.

Da quanto Lara se n’è andata non ho più messo immagini sul diario.

Devo farmi forza e cominciare a caricarle!

10:04 pm

Cumplir

“Cumplir” significa letteralmente “compiere”. Qui si usa per “fare le condoglianze”. Non si tratta però di condoglianze verbali, come se si potessero fare per telefono, o scritte (per lettera).

Qui quando una persona muore si va a visitare la famiglia, li si abbraccia e bacia, e si possono esprimere parole di consolazione.

Stasera sono andato appunto a “cumplir” da un mio professore della scuola serale, Victor. Tra parentesi Victor sta dando abbastanza problemi perché viene sempre tardi, e a volte non viene senza dire niente, così, per sfizio.

Non avevo proprio voglia di andare. Erano le nove di sera, ed ero uscito di casa alle due. Non sarei andato, se non fosse stato che tutti i professori andavano, e uno di loro mi ha chiesto di accompagnarli con la camionetta.

Il Signore mi ha aiutato, e poco a poco, mentre ci avvicinavamo al barrio dove viveva il nonno di Victor, ho sentito dentro di me una voce che mi invitava a fare un passo alla casa.

Sono andato, così, e il Signore mi ha fatto sentire la bellezza di questo gesto. Lo stesso Victor, con il quale ci siamo scontrati varie volte a causa delle sue assenze e ritardi, mi ha accolto molto dolcemente, e mi ha fatto sentire che il nostro rapporto di lavoro può migliorare.

Sono arrivato a casa più tardi del solito, ma sereno e contento.

9:29 pm

CD di Ubuntu

Sono riuscito ad avere il cd di Ubuntulinux 5.04.

Oltre ad aggiornarlo sui vari pc della parrocchia e della scuola e delle suore lo installerò sul pc del padre Abraham, il quale vuole esplorare il mondo di linux.

9:51 pm

Prime Comunioni

Oggi è stato il giorno delle prime comunioni.

Al mattino i giovani (e 3 adulti), in tutto una quarantina.

Al pomeriggio i bambini del catechismo, quasi 70!

In tutte e due le celebrazioni ho valorizzato la presenza dei genitori, per motivarli a stare sempre dietro ai loro figli nel loro cammino di fede.

Al pomeriggio in particolare ho picchiato abbastanza sul fatto che tutti gli adulti siamo chiamati a ricevere l’Eucaristia. Infatti il 90% dei genitori di questi bambini sono amancebados, cioè conviventi. Mi sono azzardato anche a chiedere, alla fine della messa, che i genitori che si sentivano chiamati a sposarsi che si avvicinassero, in maniera che tutti potessimo pregare per loro e accompagnarli.

Ne sono usciti pochi, forse 4 coppie. Tre di loro già hanno fatto il corso di preparazione al matrimonio, e presto (dicembre?) si sposeranno. L’altra coppia invece sono i genitori di Andreina, una bambina bellissima ed educatissima. Era da un po’ che gli dicevo la cosa, e sempre mi avevano evaso. Adesso sono usciti allo scoperto. Grazie, Signore.

Tra le comunioni del pomeriggi c’era un’altra Andreina, la mia figlioccia, nipote dei miei compadri Agustín e Maribel, che amo e stimo tantissimo. Ho avuto il piacere di tirarmi tante belle foto con tutti loro alla fine della celebrazione.

1:35 pm

Sonno

Sono davanti al pc, ma mi sta venendo sonno.

E devo tirarmi su per trovare i chiodi da portare alla gente che sta lavorando alla cappella.

“Settembre, andiamo, è tempo di partire”.

“Andate in tutto il mondo, … io sono con voi!”

9:46 pm

Auguri mamma!

Oggi è il compleanno di mia mamma!

Un mondo di auguri!

9:21 pm

Sbaglio

Stasera ho fatto uno sbaglio. Ho velatamente accusato una segretaria della scuola di essersi intascata dei soldi.

Purtroppo in passato questa stessa segretaria ha avuto atteggiamenti poco chiari, con i soldi e anche in altre cose. Devo riconoscere che mi sono lasciato guidare da questo pregiudizio.

Invece il problema era solo che il foglio dove erano annotati quei soldi era fuori posto.

Così ho dovuto chiedere perdono.

Però domani devo tirare le orecchie alla persona a cui avevo incaricato di mettere in ordine quei fogli.

Mi è piaciuta troppo la lettera del cardinal López sui messaggeri, così stamattina mi sono messo al computer e gli ho scritto una lettera di ringraziamento, che poi Edilenia gli ha mandato via fax.

Sono sicuro che gli farà bene, anche ai “pezzi grossi” bisogna riconoscergli quando fanno le cose ben fatte!

11:26 pm

Confessione

Un’altra cosa bella di questo giorno di Pentecoste è che mi sono confessato.

E il bello è che dopo essermi confessato, il prete che mi ha confessato mi ha chiesto di confessarlo a mia volta.

Che bello: fai a pochi minuti di distanza l’esperienza di essere peccatore e quella di essere testimone e ministro del perdono di Dio!

10:55 pm

Ho resistito!

Stamttina pensavo di non farcela, o di crollare: avevo due messe, una celebrazione penitenziale, e le relative confessioni.

Pensavo di non farcela per l’ora tarda a cui mi sono addormentato ieri… cioè, no, stamattina.

Invece non ho sentito la stanchezza.

Solo dopo mangiato ho sentito l’esigenza di stendermi sul letto.

Poi ho fatto un giro per il barrio cercando dei chiodi che ci servivano per il tetto della cappella e mi sono passato un’ora dove lavoravano alla cappella stessa.

In parrocchia ho confessato qualcuno (la Messa l’ha celebrata Lorenzo), e ho organizzato le collette di oggi.

Prima che finisse la Messa ho dovuto prendere per Los Cazabes, perché la persona che aveva portato suor Cristina al Mamey per la catechesi della prima confessione non si è potuto fermare, e quindi Cristina è rimasta là appiedata.

Prima di cena ho ancora fatto in tempo ad andarmi a confessare.

Una bella festa di Pentecoste!

1:45 pm

Notte infame

Ieri sera, ritornato da Bayahibe, non vedevo l’ora di dormire.

Invece, mi ha accolto una musica assordante.

La discoteca di fronte a noi aveva uno spettacolo musicale all’aperto. Da camera mia si sentiva fortissimo, m’immagino cosa doveva essere vicino ai loro altoparlanti.

Appena mi sono reso conto di come girava la cosa ho telefonato alla polizia, la quale è arrivata sul posto, sembra, dopo mezz’ora.

Dico sembra perché al passare la mezz’ora la musica si è zittita.

Invece dopo un ulteriore quarto è ripresa. Ho interpretato che la polizia se n’era andata e che quindi si sono sentiti liberi di riiniziare.

Così ho chiamato un altro servizio della stessa polizia, radiopattuglia. Hanno mandato un’unità, e a quel punto la musica è finita definitivamente.

Erano le due e un quarto.

Lara, te lo sei perso, dovevi andare via il giorno dopo!

1:40 pm

Seba

Ieri sera ho conosciuto Sebastiano, il ragazzo di Lara.

È un tipo simpatico, a modo, a prima vista si dimostra una persona molto sensibile.

Spero di avere l’occasione di conoscerlo meglio!


Francisco taglia un'asse

Anche oggi giornata intensa, dietro alla nuova cappella.

Al mattino sono andato con Díaz a comprare il legname che ci mancava. Un gruppetto di uomini, variabile tra le 3 e le 8 persone, ha spostato terra da fuori della cappella a dentro, per rialzare il suo livello rispetto al terreno.

Al pomeriggio sono stato lì tutto il tempo mentre gli uomini continuavano a inchiodare le assi delle pareti laterali.

Abbiamo sentito la mancanza di Cándido e Javier, che sono i più ferrati. Cándido, poi, è abbastanza preciso e pignolo. Così, in mancanza di loro, il lavoro procedeva abbastanza impreciso, e varie volte ho dovuto far vedere le conseguenze di questa maniera di fare. Mi sono fatto anche un po’ di sangue marcio.

Verso sera, qualcuno degli uomini mi ha fatto notare tre adolescenti che si avvicinavano, spiegandomi che almeno uno di loro è risaputo che è un ladro. Così ho approfittato per avvicinarmi a loro e farli capire che sapevamo che avrebbero potuto venire a rubare. I tipi sono rimasti sul chi va là, e quando ho provato a dire loro che tornassero vicino alla cappella insieme a me non ne hanno voluto sapere.

Perché “faccia bruciata”? Perché tra una cosa e l’altra sono stato un sacco di tempo al sole, senza cappello né ombrello nè altra protezione. Ho una faccia da lampada a ultravioletti!

1:17 pm

Ladruncoli

A mezzogiorno di fianco alla cappella mi hanno rubato 8,000 pesos. Erano sul sedile della macchina, che avevo lasciata con i finestrini aperti perché eravamo lì un sacco di gente.

È bastato però spostarmi di alcuni metri, concretamente per fare il giro della cappella, e uscire così dalla vista della camionetta, perché due ragazzini che erano lì con noi addocchiassero i soldi e se li portassero via.

Mi direte: ma perché lasci i soldi sul sedile della macchina? È che erano una sacco di piccole banconote, praticamente due mazzette foltissime che neppure stavano nella tasca. Erano soldi della decima delle Comunità Apostoliche, Carmen me li aveva appena consegnati, e nella sossobra che stavo muovendo delle assi non ho pensato di nasconderli o di metterli al sicuro.

Così adesso devo tirare fuori ‘sti 8,000 pesos dalla mia tasca. Pazienza. Non è niente. Mi spiace di più che dei bambini di 12 anni che ti stavano aiutando non sanno resistere alla tentazione di rubare.

Dopo aver sistemato tutte le cose della cappella, ero bagnato come un pulcino.

Dovevo venire a casa per cambiarmi, ma in parrocchia mi sono trovato il padre Mario, rettore del Seminario Minore, che era venuto per visitare le famiglie dei futuri seminaristi.

Ho dovuto, e non mi è dispiaciuto, fermarmi con lui e chiaccherare sui seminaristi vecchi e nuovi.

Dopo, avevo l’incontro dei genitori dei bambini della prima comunione. Prima dell’ora di iniziarlo, mi sono accorto che ormai ero bell’asciutto. Ho fatto l’incontro senza problemi.

L’ho sempre detto che questo è il paese delle meraviglie!

Cara Paola, ti do qui il benvenuto tra gli utenti registrati del sito.

Grazie mille per la tua mail di incoraggiamento e di conforto.

Il Signore ti benedica!!!

1:45 pm

Mattinata molla

Ieri sera ero mezzo stanco, e stamattina mi sembrava di non avere niente da fare.

Me lo sono cercato, ed è arrivato mezzogiorno in un momento.

Stamattina sono andato a farmi cambiare la scheda madre del server.

Aveva l’ethernet incorporata che non funzionava.

Ci abbiamo messo un po’ (un’ora e mezza tra provare, smontare, e rimontare la nuova), ma alla fine è risultato tutto ok.

Grazie, Signore. E grazie anche alla gente di Joluma, che sono sempre molto attenti nei miei confronti.

9:51 pm

Vandalismo

Stamattina ho scoperto cosa è l’impotenza contro il crimine.

Nel fare un posteggio ho fatto un piccolo segnetto a un paraurti di plastica vecchio di una macchina vecchio.

L’ho visto, e a dir la verità non mi sono preoccupato di rendermi conto se c’era il padrone della macchina o no.

Invece il padrone era lì, e appena sono stato un po’ più in là ha rotto apposta i fanali della camionetta della parrocchia.

Al rendermi conto, sono tornato indietro, calmo, e ho chiesto a vari uomini che c’erano lì chi era stato, mi hanno risposto candidamente “il padrone della macchiana”. E chi è? ho chiesto io. “Un delinquente del barrio. È meglio che te ne vai prima che gli venga voglia di tornare e magari ti rompe anche i vetri”.

Ho dovuto giocoforza andarmene, arrendendomi di fronte a una violenza gratuita.

Faccio fatica ancora adesso, a dodici ore di distanza, ad accettare che sia così, che abbia potuto rompermi quelle parti della macchina senza darmi una possibilità di spiegare o di chiedere scusa.

È il mondo dei “tigre”.

Grazie! Ho di nuovo la mia zanzariera ricucita e con l’elastico cambiato.

Sei fantastica!


Foto di gruppo a Monteverde

Qui in Repubblica Dominicana si è festeggiato oggi, 2 di Maggio, la giornata dei lavoratori.

Ne abbiamo approfittato tutti per riposare.

Io ho passato una mattinata tranquilla mettendo a posto alcune cose al computer.

Nel pomeriggio siamo andati con le suore al fiume, raggiungendo i giovani della parrocchia che erano in gita.

Mi sono sentito bene, mi sono tuffato, abbiamo giocato nell’acqua.

Un pomeriggio rilassante!

11:04 am

Incubo

Stanotte ho avuto un incubo: qualcuno voleva darmi un colpo con una sbarra di ferro.

Sono caduto dal letto, e sono rimasto impigliato nella zanzariera. Nel divincolarmi l’ho strappata e ho rotto il ferro (!) che la regge.

Ho dovuto andare a dormire poi in un’altra camera per non essere mangiato dalle zanzare, ma non è servito perché mi hanno mangiato lo stesso, e prima delle cinque ero già sveglio.

Bella esperienza di confessioni a un ritiro della Comunidad Siervos de Cristo Vivo, alla Escuela de Evangelización.

Era un ritiro “Emaús” per soli uomini. Ho confessato una decina di persone, tutte confessoni molto belle e sincere. Grazie, Signore!

L’ultimo parassita che ho avuto si chiama Balantidium Coli. Si prende per via di acqua non pura, o con gli alimenti.

Ho preso la medicina ieri sera, e stamattina l’intestino è già andato meglio.

L’influenza mi sta passando.

Oggi ho lavorato a ritmo quasi normale. L’unica cosa che mi stressava è che ogni tanto mi prendevano attacchi di starnuti a ripetizione.

Stamattina la Messa me l’ha detta Lorenzo, così ho potuto riposare un po’ di più. Lorenzo è speciale per rendersi conto quando qualcuno ha bisogno.

Alla Messa ho partecipato stasera, in Santiago el Menor, che stanno facendo la novena della loro festa patronale.

È stata anche un’occasione bella per condividere qualcosa con questa comunità che come missione non stiamo più servendo direttamente, ma con la quale ci legano ancora molte cose.

Stasera sono stato a trovare Belkis a casa sua. Belkis è la professoressa di scienze del liceo. Da quindici giorni è malata, non si capisce se una labirintite o un’anemia, i medici non si sono ancora messi d’accordo.

La cosa che mi ha colpito è che per un po’ Belkis mi stava raccontando che suo padre l’ha abbandonata, che non le hanno mai dato un abbraccio da piccola, non se la sono mai coccolata. E c’è di più: nella settimana che è stata all’ospedale, abbastanza male, suo papà né l’è andata a trovare, né le ha chiesto se aveva bisogno di qualcosa.

Senonché, quando ho provato a dirle che cerchi di vedere le cose belle che ha vissuto, mi ha cominciato a snocciolare tutta una serie di situazioni bellissime: studenti che non l’hanno lasciata sola, colleghe che sono state a trovarla, il fatto che quando è passata dalla primaria al liceo si sono rivelate infondate le sue paure di non farcela, ecc. ecc.

Insomma, ho visto come il Signore l’ha aiutata a passare dalla contemplazione del bicchiere mezzo vuoto alla contemplazione del bicchiere mezzo pieno.

Me ne sono andato commosso da tante cose belle che mi ha raccontato, e credo d’averla lasciata un bel po’ più serena.

Grazie, Signore Gesù!

Caro Don Paolo, in effetti dal punto di vista della salute formiamo un trio perfetto… Comunque hai buone possibilità di guarire: io per esempio sto molto meglio, il raffreddore e il mal di gola se ne stanno andando (così tranquillizzo parenti e conoscenti), rimane solo un leggero problema alla voce, il che dovendo parlare in inglese qualche ora di fila non è importante…!!!

Lara

2:44 pm

Mal di testa

Di questa influenza che mi sono preso la cosa più fastidiosa è il mal di testa.

Ieri sera non riuscivo a dormire, stanotte ho avuto incubi, e stamattina mi sono svegliato presto.

Spero che stasera vada meglio.

9:57 pm

Epidemia

Siamo tutti mezzi malati, con mal di gola e raffreddore.

Lorenzo, Lara, e anch’io. Lorenzo è stato il primo, Lara l’ha seguito, e oggi sono arrivato io, medaglia di bronzo.