Stasera le nostre parrocchie sono state ospiti di Santiago el Menor per la novena della Festa Patronale.

Il coro Cristo Vivo ha animato i canti, a dir la verità con qualche difficoltà perché le voci erano sommerse dal suono metallico della chitarra elettrica che han dato loro per accompagnarli. Ma nonostante questo sono riusciti poco a poco a equilibrare di più le cose, e l’ultimo canto è venuto proprio bene. Tanto che quando alla fine li ho presentati la genta non ce l’ha fatta a contenere l’applauso.

Mancando il padre Isidro, che è il parroco, impegnato nella Messa della cappella di san José Obrero della parrocchia dell’Amparo, è stato con noi il padre Francesco, un altro catecumeno che ha un anno di ordinazione e che come il padre Isidro è catecumeno.

Parecchia gente di Santa Margarita e della Divina Misericordia ha partecipato, anche perché strategicamente avevo soppresso la Messa di stamattina. E ci sentiamo sempre bene quando andiamo a trovare questi “vicini” che fino a pochi anni fa erano parte del lavoro della nostra missione.

Avevamo parlato qualche giorno fa di iniziare i lavori della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén. Di fatto mi avevano detto che avrebbero cominciato sabato, ma poi le notizie sulla partecipazione non sono state molto allettanti.

Invece quando sono stato là verso le cinque del pomeriggio ho visto un bel numero di persone al lavoro. Lo scavo per le fondamenta è quasi finito, e si sta parlando di iniziare a fare la gettata del primo cemento armato tra sabato e domenica.

Dopo che con le offerte abbiamo comprato, a metà dell’anno scorso, il terreno, il resto lo porteremo avanti con la mano d’opera della comunità e con i materiali comprati con le decime e altre offerte della comunità.

Non so quanto ci metteremo, ma nel settore c’è un certo entusiasmo, e sono certo che continuerà.

Grazie, Signore!

Con grande gioia di Fabrizio, di Sabrina e di tutti noi il piccolo Francisco Gea è stato operato stamattina. Gli sono state tolte le escrescenze generate nella laringe dal virus del papilloma.

Al meno per qualche mese potrà dormire tranquillo e cominciare a parlare.

Grazie, Signore!

8:53 pm

Gita al fiume

Marcial e Germania con suor Blessila e suor CristinaLa giornata di oggi, festiva per l’anticipazione al lunedì della festa dei lavoratori, è stata caratterizzata da una bella gita al fiume.

La gita aveva come scopo quello di raccogliere fondi per i campi dei bambini e degli adolescenti. Hanno partecipato più di 150 persone, ciò che significa un guadagno di almeno 10,000 pesos (circa 240 euro). Non è molto, ma la speranza è che altre attività possano rimpinguare la somma.

Dalla casa siamo andati io e due suore. Serafina e Modesta sono rimaste a casa, a disposizione per Fabrizio e Sabrina, e Francesco è rimasto a tener d’occhio la casa.

Al fiume ho potuto rendermi conto di come funzionano i balli moderni in questo paese. Il disk-jockey  metteva spesso e volentieri brani di rag, e i ragazzini e ragazzine ci si sballavano. La caratteristica di questo ballo è che prevede uno strofinamento del fondoschiena contro la zona genitale del partner. Ho dovuto andare varie volte dal tipo a spiegare che eravamo un gruppo di una parrocchia e che non era conveniente che mettesse quel tipo di musica. Mi dava retta, ma dopo mezz’ora eravamo d’accapo. Dopo aver fatto presente la cosa tre volte ho dovuto desistere, perché ho visto che era la battaglia di don Chisciotte contro i mulini a vento.

Oggi ho avuto quattro messe, di cui una nel campo con un matrimonio.

Non è stato pesante, grazie a Dio, anche perché sono riuscito a coricarmi un po’ nel primo pomeriggio.

Alla Divina Misericordia non c’è stata Messa, ma solo la Celebrazione della Parola con la distribuzione della Comunione. Marcial l’ha presieduta, scappando per un momento dal ritiro che aveva con tutti i diaconi del paese alla Escuela de Evangelización.

Il matrimonio, nella cappella San Ramón, era di una coppia che aveva qualche anno meno di me. Buona gente, semplice. Solo adesso si sono avvicinati alla chiesa, e quindi si sono sposati.

Il piccolo Francisco con suor Serafina all'ospedaleIl piccolo Francisco non è più in terapia intensiva. Stamattina gli hanno fatto una endoscopia, il cui risultato è stato ben significativo: Le difficoltà respiratorie non sono dovute all’asma, ma alla presenza attorno alla laringe di escrescenze dovute al Virus del Papilloma, che probabilmente Francisco si è preso dalla sua madre biologica al momento del parto. Tali escrescenze sono cresciute e sono arrivate a ostruire quasi completamente il tubo respiratorio.

Quindi Fransisco è stato mandato in corsia, e probabilmente martedì verrà operato (qui lunedì è festivo, anticipazione della festa del primo maggio). L’operazione, a detta dei medici, è più banale di quella delle tonsille.
Siamo tutti, soprattutto Sabrina e Fabrizio, più sollevati, perché per lo meno si sa qual è la causa di molte cose. Anche il fatto che Francisco non parlasse ancora sembra in relazione con l’affezione, che è molto vicina alle corde vocali.

Eddy e Betania nel giorno delle loro nozzeOggi pomeriggio si sono sposati Eddy e Betania.

Eddy viene da un’altra storia, dalla quale ha avuto anche un figlio, storia che aveva vissuto lontano dalla chiesa, e quindi senza sposarsi. Da qualche anno però, grazie al Rinnovamento Carismatico si era riavvicinato alla chiesa, e suona la chitarra nel coro degli adulti.

Betania, di vari anni più giovane di lui, è stata, e praticamente è, catechista dei bambini e dei giovani. È una ragazza seria, che grazie a Dio non ha mai pensato di mettersi a convivere.

Così è stato naturale per entrambi preparare il loro matrimonio in chiesa. A inizio dell’anno hanno fatto il corso di preparazione, e oggi hanno potuto unire le loro vite con la benedizione del Signore.

E alla celebrazione c’era parecchia gente, segno di un affetto che la comunità intera nutre per entrambi.

Grazie per questa bella celebrazione, Signore!

Lorenzo è partito stasera per l’italia, per un meritato (piccolo) periodo di riposo. Tornerà tra un mesetto.

La sua partenza rende difficile la celebrazione della Messa domenicale alla Divina Misericordia, perché, a differenza di qualche anno fa, oggi i preti della zona hanno praticamente tutti varie parrocchie e quindi molte Messe.

Alla riunione di formazione dei ministri ho trattato il tema della Quinta Conferenza Generale dei Vescovi Latinoamericani.

È un evento le cui radici rimontano al 2001, anno in cui il CELAM ha presentato a Giovanni Paolo II la richiesta di celebrare questa conferenza.

Le condizioni di salute del papa non hanno permesso di dare continuità alla cosa, mentre Benedetto XVI si è espresso favorevolmente sulla celebrazione fin dai primi giorni del suo pontificato.

E così dal 13 al 31 i vescovi e gli altri delegati delle Conferenze Episcopali Latinoamericane e dei Caraibi si riuniranno nel santuario mariano nazionale di Aparecida, in Brasile. Il papa sarà con loro nei primi giorni della celebrazione.

Qui in Repubblica Dominicana i media cattolici hanno fatto un buon tam-tam sull’evento, e in questi giorni siamo in dirittura finale.

Il paese sarà rappresentato alla Conferenza dal card. Nicolás, da altri tre vescovi, da un prete, da un religioso agostiniano e da un laico.

Il documento che sgorgarà da questa Quinta Conferenza indicherà le linee maestre del cammino di questa chiesa latinoamericana per i prossimi dieci anni. Farà seguito a Rio de Janeiro (1955), Medellín (1968), Puebla (1979) e Santo Domingo (1992).
Nei vari incontri di questo mese di maggio in tutte le parrocchie si toccheranno questi temi. E si è indetta una catena di preghiera che vuole essere la partecipazione spirituale di tutto il popolo di Dio. Nei prossimi giorni preparerò una fotocopia della preghiera del papa, la reciteremo alla fine di tutte le messe.

Stamattina ci hanno regalato il caliche (pronuncia “calíce”, con l’accento sulla i) per il cortile della scuola. Viene dalle grandi scavazioni che fanno per la nuova metropolitana.

Se non ce lo davano lì dovevamo comprarlo da un camioncino a 1,500 pesos il viaggio, almeno dieci viaggi, 15,000 pesos. Invece sono bastati tre viaggi di tre signori camion da 14 metri cubi. E regalato!

Un bel dono del Signore.

Nei giorni prossimi cominceremo a spanderlo. Ci serve per dare una pendenza appropriata al cortile, in maniera che l’acqua se ne vada tutta verso la strada, e non si formino più certe pozze che in qualche momento hanno isolato una costruzione dall’altra.

La speranza, poi, è che il municipio ci stenda un velo di cemento sopra, in maniera che sparisca la polvere e il fango che fino ad oggi rendono difficile il lavoro dei maestri.

Ci aiutate con la preghiera? Grazie!

8:28 pm

Novenario

Nel pomeriggio ho partecipato a una celebrazione di novenario (nove giorni) di un morto, fratello “di padre” di una responsabile della lettera alle famiglie.

Come avevo notato anche altre volte, sono celebrazioni tipicamente femminili. Gli uomini della casa stanno alla larga. Un gruppetto, lì fuori, stava giocando a domino mentre noi pregavamo.

Stamattina presto Fabrizio e Sabrina, accompagnati da don Lorenzo, hanno portato il piccolo Francisco all’ospedale, perché aveva forti difficoltà respiratorie. Dal Santo Socorro è stato riferito alla Plaza de la Salud, dove l’hanno posto in terapia intensiva anche per rendersi conto meglio della causa. Fino ad adesso l’ipotesi è asma, ma non si capisce perché le varie medicine che prende contro l’asma non gliela risolvono.

Così siamo coinvolti tutti – ben contenti di farlo – nello stare vicini ai suoi nuovi genitori, i quali gli stanno dietro in maniera veramente ammirabile.

Piccola riunione, stamattina, per buttare lì e discutere idee per l’anno prossimo del nostro Liceo. Oltre a Nidia c’era Jacinta, che è la presidente dell’Associazione Genitori, e un’altra mamma, segretaria della stessa associazione.

Abbiamo parlato della quota dell’anno prossimo, dell’aumento al personale, di come investire il disavanzo di fine anno. M’è piaciuta la proposta di fare un ritiro di tre giorni per i ragazzi che finiscono il Liceo, a spese del Collegio. Ho subito verificato e sembra che ci saranno a fine anno in cassa i 70,000 pesos (circa 1670 euro) che spenderemo; o meglio, che investiremo per offrire un qualcosa di più che aiuti questi ragazzi a rimanere nella chiesa anche quando entreranno all’università.

La settimana prossima ne parleremo con gli altri membri dell’Associazione Genitori. Parleremo anche della gita di fine anno a una piscina qua vicino, e di altre bazzeccole.

Questo Liceo mi piace sempre di più! Grazie, Signore!

9:37 pm

Il gruppo JC

Stasera sono riuscito a far visita al gruppo JC (pronuncia “hota se”): il nome è l’acronimo di “Jóvenes con Cristo”, “giovani con Cristo”.

L’ho trovato una realtà molto bella, anche se con una partecipazione ad alto turn over. Infatti nella riunione a cui ho partecipato c’erano tre adolescenti nuovi, su un totale di venti. Vuol dire che tanti entrano quanti escono. Ma non importa, c’è uno zoccolo duro, e anche la facilità di entrare e uscire è un segno evangelico.

Oggi pomeriggio avevo appuntamento all’Ambasciata d’Italia per ritirare il nuovo passaporto, visto che mi era scaduto.

Riferendomi al luogo comune di qua che l’Ambasciata è poco attenta agli italiani, devo dire che mi sono sentito trattato bene, e l’impressione è che le persone che erano lì con me altrettanto.

Complimenti, quindi, ai nostri connazionali! E grazie!

Yohán e Berenelis con i genitori, la nonna e la ziaNella messa di stasera ho battezzato quattro bambini sui tre/quattro anni.

Due di loro sono i nipotini di Bilma, Yohán e Berenelis. Sono due bambini molto belli, anche se Yohán ha qualche problema caratteriale, probabilmente frutto di problemini che i suoi genitori non hanno ancora risolto.

I genitori, da parte loro, mi fanno tenerezza, perché si vede loro un desiderio di migliorare la loro vita matrimoniale. Hanno appena finito il corso di preparazione al matrimonio, e mi hanno chiesto stasera di vederci e parlare per cercare di soluzionare qualche “problemino” che stanno passando. Mi ha commosso vedere la loro disponibilità.

E mi sento ancora più con il desiderio di aiutarli perché certi aspetti del problema a volte arrivano anche alla cara Bilma, che è la nonna dei bambini, la quale soffre al rendersene conto, e soffre ancora di più al vedere che può fare poco per aiutarli.

Ma da oggi podrà contare anche sulla vostra preghiera. Ne sono certo!

E sono certo che tu, Signore, li aiuterai, li stai aiutando, a vivere meglio il loro matrimonio.

Teófilo mentre sta parlado ai messaggeri/visitatoriNel pomeriggio si è svolto a Santiago el Menor il seminario per i messaggeri/visitatori. Lo ha guidato Teofilo, il signore che ci accompagna nell’implementare il SINE nelle parrocchie.
La ragione dei due nomi corrisponde al diverso tagli che danno rispettivamente il Movimento per un Mondo Migliore, autore del piano pastorale diocesano che stiamo vivendo, e il SINE, il movimento con il quale abbiamo imparato a fare i ritiri di evangelizzazione e tutto quello che li segue.

Messaggero mette l’accento sulla consegna di un messaggio, sottintendendo che la consegna del messaggio è un’occasione per stabilire rapporti con la famiglia.

Invece visitatore mette l’accento sul fatto di visitare una certa famiglia e di entrare in buone relazioni con loro, e sottintende la disponibilità a portare loro una lettera mensile.

La gente al seminario per messaggeri/visitatoriDi fatto a radice dei ritiri di evangelizzazione noi avevamo dei visitatori, che sono diventati messaggeri quando si è lanciato il terzo piano pastorale. L’obbiettivo di questo seminario era quello di ricuperare l’intuizione originaria del “visitare” le famiglie per evangelizzarle.

La partecipazione è stata discreta: c’erano 130 visitatori, di circa duecento totali. E ben attenti in tutto!

Sono certo che qualcosa cambierà. Grazie, Signore, te lo dico in anticipo perché sono sicuro che ci aiuterai a migliorare il lavoro!

A Duquesa è cambiato qualcosa! anzi, moltissimo!

Me l’avevano detto, Sánchez e Juanita, ma a dir la verità ero mezzo scettico.

Invece stamattina ho potuto rendermene conto anch’io. Un coro di ragazzi e ragazze tra i dieci e i diciassette anni. Quasi nessuno di loro è battezzato, ma hanno voglia di prepararsi. E cantano stonato forse, ma con entusiasmo e gioia!

In tutto alla messa avevo una quarantina di persone, metà di loro bambini. Rapportandolo alle 200 famiglie che vivono a Duquesa corrisponde a un 5%, stessa percentuale che ho a Betania.

Abbiamo approfittato dalla mia visita anche per definire la situazione di alcuni bambini che hanno frequentato il catechismo e che toccano loro le tappe dei sacramenti.

Sono venuto via contente. È veramente opera di Dio. Ottenuta con la forza della preghiera!

Stamattina alla Messa di Santa Margarita i responsabili di settore hanno raccontato l’esperienza dei loro Via Lucis di ieri.

Sullo sfondo del vangelo di oggi, che parlava di tornare a gettare le reti anche se non si è pescato nulla, è emerso come le reti di tutti si sono riempite: ha partecipato più gente di quella che speravano!

Grazie, Signore!

La giornata di oggi l’ho passata senza troppi impegni. A tempo perso ho aggiornato il linux dei pc di Lorenzo e della suore, portandoli alla nuova versione 7.04 dell’Ubuntu. Tutto è andato liscio, grazie a Dio.

Alle Via Lucis di stasera non c’è stata in realtà niente di entusiasmante. Si sono svolte nei vari minisettori, in maniera da rendere più facile per la gente partecipare. Nei giorni scorsi la lettera a tutte le famiglie aveva sensibilizzato all’importanza di celebrare la Via Lucis, ma si vede chiaramente che ci vuole del tempo prima che la gente lo capisca.

Ho visto anche un po’ di disorganizzazione, concretamente nei Via Lucis della Primera e della Segunda Etapa. Devo riuscire a trovare un momento per spiegare loro queste avvertenze, che non sono troppo importanti, ma che impediscono di ascoltare il vangelo e il commento, e danno una sensazione di caos.

Per trovarli ho fatto l’esperienza del “barrio buio”: nell ore della sera non c’è quas i mai la luce, si cammina nell’oscurità più totale, con anche la paura che il prossimo che incocci sia un ladro che ti può minacciare o può darti un colpo in testa. Grazie a Dio però non ho visto nessuno, e da quel punto di vista tutt è andato per il meglio.

Formazione del personale della scuola, oggi, mattina e pomeriggio. Le ultime due ore sono para dedicarle a ciò ogni quindici giorni.

In realtà era da novembre che non facevo più questi incontri, e quindi sono contento di averli ripresi.

Di mattina, nel filone Bibbia, la seconda parte della trattazione dei libri storici. Di sera, filone sacramenti, la Penitenza o Riconciliazione.

Mi sembra che entrambi sono arrivati al cuore di molti! Se il Signore ci aiuta porteranno molto frutto!

Ho avuto stasera (e Marcial l’ha fatto alla Divina Misericordia) il primo incontro dei genitori dei bambini che faranno tra un mese faranno la prima comunione.

C’erano la maggior parte, e molti di loro c’erano entrambi, padre e madre; qualcuno aveva dietro anche i figli.

Come sempre, ho parlato loro della necessità di fare la comunione, ma anche delle condizioni per farla, prima fra tutte il matrimonio. E l’impressione è che il messaggio arriva al cuore delle persone, anche se poi diventa molto difficile per loro imbarcarsi nell’avventura di sposarsi.
C’era varia gente che è sembrata interessata a sposarsi! Speriamo bene! o meglio, Signore, pensaci tu!

Stasera c’è stato l’ultimo incontro del corso di preparazione al matrimonio. Sono una decina le coppie che l’hanno finito, tre o quattro l’hanno appena cominciato.

Tra loro ci sono Glennys Tifá, che è nostra maestra del pomeriggio, e suo “marito”, che dovrebbero sposarsi abbastanza alla svelta. Ci sono anche il figlio della carissima Bilma con la convivente e i due figli, che, a dir la verità, non si sono persi neanche un incontro!
Sono tutte coppie che convivono, e qualcuno è sposato in comune. Non avevamo coppie giovani questa volta.
Io nel frattempo continuo a chiedere al Signore il dono di vedere 100 matrimoni da qui a fine anno! So che il Signore non mi deluderà!

Stamattina alla riunione dei preti di zona abbiamo “inaugurato” il nuovo arciprete, come lo chiamano qui. Sarebbe l’equivalente del vicario zonale di molte diocesi italiane. È il padre Ramón Suero, che è stato ordinato quattro o cinque anni fa, ma che ha già la sua esperienza, perché ha girato seminario e varie parrocchie. È pieno di entusiasmo, e lavora con molta intelligenza nella sua parrocchia.

Sono sicuro che farà un buon lavoro nella zona!

Sembra che il sindico costruisca la cappella di Duquesa. Sarebbe frutto dell’appoggio politico di una persona di là.

Siamo riusciti, dopo tanti giri, a portare sul terreno un architetto del municipio, ha preso le misure del terreno, abbiamo abbozzato come sarà la cappella, e ci ha detto che bisogna star dietro alla cosa se si vuole che si realizzi.

Considerando la lunghezza dei tempi della politica, probabilmente la cappella la vedrà il mio successore… ma non voglio disperare.

Nel frattempo la gente di Duquesa mi hanno detto che già da vari mesi è sparita la “nazione” che faceva il brutto e il cattivo tempo a Duquesa. Domenica, quindi, andrò a dire la Messa per rendermi conto di persona del fatto che, secondo quello che dicono, molta gente ha iniziato a andare a Messa.

Suor Cristina con il resto della comunità nel giorno del rinnovo dei votiPer la terza volta suor Cristina ha rinnovato i voti. La prima volta è stato nel 2004.

La celebrazione l’abbiamo fatta nel consultorio, dove tutti i lunedì mattina si celebra la Messa.

Per la parrocchia di Santa Margarita è un momento molto felice, visto che suor Cristina è una vocazione di qua: la sua famiglia abita a Los Cazabes, nella parte di campo della parrocchia, che presto si staccherà e sarà la parrocchia Santa Virginia.

Celebrazione solenne stamattina alla Divina Misericordia per la festa patronale che, come si sa, si celebra la seconda domenica di Pasqua.

La settimana intera dell’ottava di Pasqua è stata vissuta nella celebrazione della novena: ogni sera, oltre al rosario, si ascoltava qualche brano degli scritti di santa Faustina Kowalska e si presentava qualche elemento della devozione alla Divina Misericordia; e prima della Eucaristia, presieduta da vari preti della zona, si recitava la coroncina della Divina Misericordia.

La gente ha partecipato numerosa alla novena.

Ili coro dei giovani della Divina MisericordiaMeno numerosa, ma molto bella, è stata la partecipazione alla convivenza di oggi: al mezzogiorno la gente si è ritrovata per pranzare insieme (fiesta de traje, dove l’espressione gioca sul doppio significato della parola traje, che può indicare sia il vestito della festa, che la voce del verbo traer, portare, al passato remoto: “ho portato”, cosicché il gioco è tra “vesta in vestito elegante” e “festa dove ognuno porta quello che mangia”), allietata da buona musica a cura del coro dei giovani e da un sorteggio finale.

Alle quattro i battesimi dei bambini piccoli, una quindicina, hanno concluso la settimana pasquale della Divina Misericordia.

Alla Pasqua Giovanile Diocesana hanno partecipato una cinquantina di giovani (o meglio, di adolescenti con qualche giovane) delle due parrocchie.

Sono tornati entusiasti!

Questi incontri diocesani sono ossigeno che aiutano ad aprire il cuore a realtà più grandi e belle!

Il lavoro della Commissione Zonale di Pastorale Educativa rimane sempre abbastanza fiacco, per la poca presenza delle parrocchie della zona. Stamattina ce n’erano solo quattro di ventotto che sono!

Ci siamo dati quindi la priorità di coinvolgere le parrocchie mancanti, e, se il Signore ci aiuta in questo (cosa sicura) per giugno vorremmo organizzare un seminario che aiuti la nascita delle commissioni parrocchiali.

Gli studenti che vedono il buco grande che si sta facendo nel cortile della scuola domandano se si sta facendo una piscina. Io rispondo loro di sì, ma che sono preoccupato che qualche bambino possa annegare.

In realtà è la nuova cisterna dell’acqua, e ci siamo decisi a farla sia perchè l’attuale è piccola, sia perché l’attuale diventerà una vasca per le acque piovane, e forse, in parte, per le acque nere.

E al tempo stesso alzeremo il livello del cortile in maniera che l’acqua piovana possa uscire verso la strada. Attualmente la stiamo mandando a un filtrante (pozzo), ma se piove un po’ di più si satura subito e abbiamo allagamenti lunghi e fastidiosi.

Primo giovedì di lavoro scolastico del mese, formazione per i genitori e riunione con i professori.

La partecipazione dei genitori è stata abbastanza scarsa, causa forse il fatto che non era il primo giovedì come sempre (era giovedì santo) ma il secondo.

Invece la riunione con i maestri ci è servita per chiaccherare su quello che si sta facendo nel cortile per risolvere in maniera migliore il problema dell’acqua e della polvere. Ne è venuta fuori una discussione più lunga di quello che si pensava, perché la circostanza ha fatto affiorare vari malesseri che si sono potuti esprimere e, spero, superare. La sostanza del malessere credo venga dal fatto che non dedico alla scuola il tempo che avrebbe bisogno, soprattutto in termini di contatto umano e parlare con i maestri. È una cosa che affiora periodicamente, e a cui dovrei cercare di dare una risposta, ma non mi riesce sempre facile.

Willy e Miguel Ángel, i nostri due seminaristi maggiori, hanno finito oggi pomeriggio le vacanze pasquali.

Sono stato ad accompagnarli al seminario (li avrei dovuti accompagnare tutti e due, ma in realtà ho accompagnato solo Willy), dove ancora non c’era nessuno perché era molto presto. Ho visto solo altri due seminaristi.

Domani riprendono i corsi all’università.

In Settimana Santa Willy e Miguel Ángel non sono stati in parrocchia, perché ormai li mandano a fare servizio in altre parrrocchie. Willy è stato a una parrocchia vicino all’aeroporto, mentre Miguel Ángel è stato mandato a Yamasá, per guidare le celebrazioni in due campos a cui non poteva andare il parroco. Entrambi sono rimasti contenti dall’esperienza, che li ha messi di fronte a realtà nuove e li ha stimolati a lavorare con gusto per il Regno di Dio.

Stasera nella novena della Divina Misericordia abbiamo avuto il padre Isidro, parroco di Santiago el Menor, che ha presieduto la Messa. La cosa bella è che è arrivato tardi. Capitemi, è bella non per il ritardo, ma perché aveva un altro impegno fin oltre le sette ma ciò non gli ha impedito di offrire la sua disponibilità.

Di fatto la Messa è terminata dopo le otto, ma è stato bello, e la gente ha partecipato numerosa e attenta.

Stamattina, lunedì dell’angelo (che qui non è giorno di festa) ho ricevuto una chiamata dal ministero dell’educazione.

Già in dicembre avevo chiesto che ci assumessero il personale che non riceve ancora lo stipendio, ma sembrava che non si muovesse nulla. Adesso con questa telefonata mi hanno chiesto di presentare subito i documenti di questa gente. Così ho subito attivato Matilde (la vicedirettrice) e Yohana (la segretaria) e abbiamo dato il tocco finale alla cosa. Grazie a Dio era quasi tutto pronto, abbiamo solo dovuto mettere firma, timbro e poche altre cose.

Al consegnare i documenti al ministero, più tardi, ho potuto vedere un documento che fa pensare che verranno assunti realmente.

Speriamo! e preghiamo perché sia così!

La nostra celebrazione della Pasqua è stata ecclesialmente molto significativa!

Nella veglia pasquale abbiamo avuto battesimi di giovani sia a Santa Margarita che alla Divina Misericordia, rispettivamente 25 e 35. Oggi, poi, i battesimi dei bambini del catechismi, circa 35 per parrocchia.

Nella celebrazione è risultato molto in evidenza il fattore cambio che deve esserci con il battesimo, fattore evidenziato da quello che avevano addosso: prima del battesimo, roba scura, sporca e brutta; dopo il battesimo, camicia o vestito bianco. Ho messo in evidenza la valenza pedagogica di questo cambio di vestito, e il fatto che i genitori possono far leva sul bianco di questa veste battesimale quando i bambini non si comportino bene.

Il ritiro di stamattina dei catecumeni giovani era volto alla preparazione immediata al battesimo, che celebreranno stasera.

Il ritiro integra la preparazione data nella catechesi specifica, e si compiono i riti immediatamente precedenti il battesimo: la “restituzione” del Simbolo, l’Effetà, l’Unzione dei Catecumeni.

Personalmente mi piace integrare questi riti con il gesto semplice di far loro scrivere in un foglietto i loro peccati del passato, e di buttarli in un braciere ardente davanti alla croce di Cristo, a significare la loro decisione di lasciare quei peccati, che saranno poi loro perdonati stasera nel battesimo.

Sono trentacinque della Divina Misericordia, e venticinque di Santa Margarita. Tra di loro ci sono quattro o cinque adulti.

Gli adulti sarebbero molti di più, se non fosse che tutti convivono, e non hanno in programma di sposarsi. Visto che la situazione di convivenza è una situazione di peccato, la chiesa chiede loro che si preparino al battesimo e al matrimonio e che si battezzino quando si sposano. In pratica non è facile, perché la parte che si vuole battezzare non sempre accetta di sposarsi con il suo convivente, e in un numero di casi ancora maggiore è l’altra parte che non ha nessuna intenzione di sposarsi.

Alcuni vanno a battezzarsi da qualche prete benevolo che non fa troppe domande sulla vita personale e che li battezza in fretta, altri si scocciano e aspettano, altri accettano di iniziare un cammino di preparazione, anche se non sanno quando potranno battezzarsi e sposarsi.

Ad ogni modo stasera avremo questi battesimi, per i quali vi chiediamo una preghiera. La ragione della preghiera sta nel fatto che nell’80% dei casi non riusciamo a ottenere che dopo il battesimo continuino a vivere in maniera viva la fede nella chiesa (detto in buon italiano: la maggior parte si battezza e sparisce). Si prende atto della buona volontà che dimostrano, e da lì in avanti è il mistero della libertà umana.

Probabilmente me ne andrò da qui senza aver potuto implementare quello che la chiesa chiede: amminsitrare in un’unica celebrazione i tre sacramenti dell’iniziazione. Di fatto il modello di iniziazione che si vive è quello di un anno, un sacramento, ma bisognerebbe fare tre anni, tre sacramenti, ovvero implementare bene il catecumenato, con i suoi passi e le sue tappe, probabilmente con tempi diversi secondo il livello di maturità cristiana dei candidati. Chi continuerà il lavoro cercherà di farlo!

Lavaggio della cisterna! Era un bel po’ che non lo facevamo, e ci è toccato oggi, Venerdì Santo.

Don Lorenzo l’ha messa a svuotarsi nella mattinata (e difatti a mezzogiorno eravamo senz’acqua), e dopo mangiato tra tutti l’abbiamo finita di pulire e di disinfettare. C’era un bel po’ di fango, ma soprattutto tanto sale.

Naturalmente sguazzando nell’acqua, e con il caldo che c’era dentro alla cisterna, è stato doveroso farci la… doccia, con l’acqua pulita e anche con quella sporca! Un sano divertimento dove siamo ritornati tutti bambini!

Un grazie di cuore a Fabrizio che è sceso sottoterra insieme a noi!!!

Veniamo quindi al fotoracconto dell’attività:

Fabrizio L’architetto
don Lorenzo L’idraulico
don Paolo e Fabrizio Gli operai
sor Modesta L’operatrice dell’interruttore della pompa sommergibile (usata per mandare acqua pulita quando c’era da sciacquare la cisterna).
sor Blessila e Sabrina Le aiutanti volontarie
sor Cristina Senza parole e senza volto
Francesco Senza lavoro (fare clic sulla foto per vederla ingrandita e sapere chi c’è dietro alla finestra)

La Celebrazione della Passione di oggi pomeriggio, cominciata alle tre (orario biblico!), ha visto una buona partecipazione. L’impressione è che tutti quelli che c’erano ieri sono venuti anche oggi.

E se non mio sbaglio sono state entrambe le celebrazioni più partecipate degli anni scorsi.

Grazie, Signore!

Via Crucis del Venerdì SantoLa Via Crucis del Venerdì Santo di quest’anno è stata più vivibile che gli anni scorsi. Ciò perché non è stata fatta tutta la zona insieme, ma per gruppi di parrocchie: Sabana Perdida (circa 10 parrocchie), Villa Mella (circa 15 parrocchie) e Guaricano (4 parrocchie).

Così, senza dover uscire dal nostro barrio, abbiamo potuto camminare nei nostri settori.

La conclusione, tutti insieme, è stato nell’incrocio delle cinco esquinas, che riceve questo nome dal fatto che è un incrocio non di quattro ma di cinque strade.

La gente presente alla Via Crucis del Venerdì Santo 2007Il padre Isidro ha presieduto le Via Crucis di Amparo e Santiago, e Marcial quella della Divina Misericordia. Naturalmente io ho guidato quella di Santa Margarita.

Il gruppo dei chierichetti di Santa Margarita presenti alla Via CrucisSia Santa Margarita che la Divina Misericordia hanno “sfoggiato” un buon numero di chierichetti, ben preparati!
Dopo la conclusione, ci si è avvicinata una signora che vive in quel posto, ringraziandoci, perché è un incrocio non solo di strade, ma anche di delinquenza, e aver portato lì la conclusione della Via Crucis è stato per lei un segno di speranza.

L'altare della Riposizione di Santa MargaritaAlla Messa della Cena del Signore abbiamo fatto la lavanda dei piedi con dieci persone anziane. È stato tenero vedere la pulizia di quei dodici piedi. Sono stati carinissimi!

La partecipazione alla Messa è stata superiore alle mie aspettative: la chiesa ben piena, quasi come la domenica alle sette. E tante comunioni!

Dopo la Messa, l’adorazione a turni, settore per settore. Ho approfittato per confessare, e il tempo mi è passato velocissimo.

La mattinata del giovedì santo è dedicata ovunque alla Messa del Crisma, presieduta dal Vescovo insieme ai suoi preti.

Da noi non l’ha presieduta il cardinal Nicolás López, arcivescovo, perché non si è ancora rimesso in sesto perfettamente dal bypass coronarico che gli è stato fatto in gennaio. È toccato quindi a mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare e vicario generale.

Mi ha fatto piacere vedere tanti confratelli preti, con molti dei quali c’è un’amicizia bella. In particolare ho visto con piacere il padre Pedro Vásquez, con il quale ci conosciamo dai tempi in cui era ancora in seminario, e che ultimamente aveva avuto dei piccoli problemi che lo avevano allontanato dalla comunità presbiterale. Rivederlo è stato per me fonte di gioia grande.

Non c’era, invece, il padre José Luis Hernández, che prima era incaricato diocesano per la pastorale della salute, e che dopo che è stato rimosso si è venuto allontanando dal presbiterio. Devo riuscire a mettere in cantiere una visita personale alla sua parrocchia.

Piccola riunione con responsabili di settore e incaricati della liturgia di Santa Margarita, stasera, per preparare il triduo pasquale e programmare il tempo di Pasqua. Abbiamo messo a fuoco tutti i vari elementi delle celebrazioni dei giorni rimanenti della settimana santa.

A livello di programmazione abbiamo davanti un corso per visitatori delle famiglie, sarà domenica 22 nel pomeriggio.

Ieri sera avevamo avuto una riunione analoga con la Divina Misericordia. Unica differenza: il corso per visitatori sarà la domenica dopo. Perché domenica 15 è la festa patronale.

Con i giovani che faranno la prima comunione a Pentecoste abbiamo avuto oggi la celebrazione della Prima Riconciliazione.

Me li sono confessati tutti, anche se c’è voluto praticamente due ore. E come sempre mi ha edificato la disponibilità e la volontà di cambiare della maggior parte.

Il problema più grosso di questi giovani è poi la perseveranza nel cammino di chiesa. All’arrivare all’università si perdono, più che altro per la necessità di lavorare al fine di mantenersi negli studi.

I bambini di Santa Margarita e della Divina Misericordia che si battezzeranno domenica hanno avuto stamattina il ritiro finale.

Ripasso sul rito del battesimo, unzione dei catecumeni e attività dei peccati scritti sui foglietti e bruciati. Ultime raccomandazioni e consegna del “documento” di ammissione al battesimo

Ci sono un gruppetto che non si battezzeranno perché il papà non si è fatto vedere agli incontri per i genitori. Sono casi normalmente abbastanza motivati, ma che purtroppo significano che questi padri non hanno mai l’occasione di ascoltare qualcosa che li aiuti a formarsi. E così faccio esigenza forte che devono venire tutti. Per chi è mancato ci sarà un ennesimo recupero tra qualche settimana, al cominciare la preparazione alla prima comunione.

Voglio riuscire a dare i sacramenti a tutti (per lo meno a tutti quelli che dimostrano interesse), ma non voglio perdere l’occasione di parlare a tutti i genitori.

Nel pomeriggio, poi, i bambini-catecumeni di Santa Margarita hanno fatto la prova del battesimo sommerso. La maggior parte se la cavano bene, devo solo tener presente due o tre che hanno paura di buttare la testa dentro l’acqua.

Doveva esserci, oggi pomeriggio, l’inaugurazione ufficiale del Centro di Internet. La voleva fare l’ente statale che ci ha donato il gruppo di continuità. Mi avevano telefonato giovedì scorso per organizzare la cosa per oggi. A dir la verità ho subito detto loro che mi sembrava impossibile per il poco tempo.

Si sono poi resi conto loro della cosa, a poche ore dall’evento. Qualcuno mi ha anche detto che mi doneranno un nuovo server. Vedremo.

Nutrito gruppo di bambini stamattina a Betania, per le Prime Riconciliazioni. C’erano di Santa Margarita, della Divina Misericordia e del settore san Ramón (futura parrocchia Santa Virginia).

Con don Lorenzo c’abbiamo messo più di un’ora a confessarli tutti.

Questi bambini farannno la prima comunione l’anno prossimo.

10:11 pm

Domingo de Ramos

La domenica delle palme è stata vissuta con molta allegria, come sempre.

Alle sei e mezza di mattina avevo processione e Messa nel settore san Ramón. È venuta con me suor Cristina, che dopo la Messa si è fermata a dare la preparazione finale ai bambini che dovevano fare la prima riconciliazione.

Poi, alle nove, altra processione e Messa a Santa Margarita. Molte palme frondose, e all’arrivo in chiesa c’erano dei drappi bianchi e di altri colori che sono stati messi a forma di tappeto per accogliere Cristo rappresentato dal presbitero.

Il pomeriggio è stato più calmo, la Messa della sera me l’ha presieduta don Lorenzo.

A causa del gran numero di bambini che ho nel catechismo cerco di organizzarmi in maniera abbastanza formale per rendermi conto se si stanno preparando o no, se partecipano o no agli incontri specifici di catechesi sui sacramenti. E poi c’è da tenere traccia dei documenti, per trascrivere nei libri o mandare la comunicazione alla Curia.

Così stamattina ho dovuto dedicare un po’ di tempo a rivedere il tutto e se stava bene e chi aveva completato la preparazione.

Ho scoperto che c’è un certo numero di bambini, ma anche di giovani, che non hanno ancora presentato i documenti, e devo inventarmi una maniera per scuoterli e farglieli presentare.
Lunedì avremo la prima riconciliazione dei bambini, e tra vigilia pasquale e giorno di pasqua i battesimi rispettivamente dei giovani e dei bambini.

I catecumeni giovani e adulti hanno ricevuto stamattina il Padre Nostro.

Non è un gesto fisico, quanto il fatto che la Chiesa porge loro l’insegnamento sul vero significato della preghiera del Signore. Simile alla consegna del Simbolo della fede, che hanno ricevuto quindici giorni fa.

C’erano quasi tutti, mancavano solo uno o due.

A loro rimane da fare il ritiro finale, che sarà nella mattinata del sabato santo.

È consuetudine in Repubblica Dominicana che l’ultimo venerdì prima della Domenica delle Palme si fa la processione dei dolori della Vergine.

Sono normalmente sette stazioni, incentrate sugli episodi evangelici in cui Maria è provata, cominciando con la spada che le trafiggerà l’anima, per arrivare alla sepoltura del Figlio.

Come gli anni scorsi l’abbiamo conclusa insieme tra le quattro parrocchie di Guaricano, in Santiago el Menor.

È stato un bel momento per fare un pezzo di cammino di chiesa insieme!

Alcuni degli studenti che hanno partecipato al ritiro di Quaresima del liceoOggi abbiamo avuto l’ultimo ritiro di Quaresima per gli studenti del nostro liceo. È toccato alle due quarte, e anche a un certo numero di altri ragazzi che per varie ragioni non avevano potuto partecipare al ritiro che toccava loro nel turno della loro classe.

La novità di questo ritiro è stata la presenza del coro dei giovani ad animare i canti: Rosanna, Francisca e Gregory hanno dato un tocco speciale, e hanno contribuito con la loro arte a sciogliere i cuori più induriti.

Da parte mia mi sono dedicato a confessare i ragazzi, aiutato in questo anche da don Lorenzo, che ha donato varie ore al sacramento della Riconciliazione. Suor Modesta, che insegna religione nel liceo, ha provveduto a instradare i ragazzi, e a quanto dice non è rimasto nessuno che non si è avvicinato al sacerdote.

Un grazie, al Signore, prima di tutto, e a tutti quelli che hanno messo qualcosa di loro perché questo ritiro fosse realtà.

Purtroppo è sfumata la possibilità di fare il ritiro nella scuola Guaricano Afuera. Oggi la ADP, Associazione Dominicana dei Professori, ha chiamato a un’assemblea generale del corpo docente giustappunto per venerdì 30, giorno in cui il ritiro era programmato. La ADP vuole discutere con tutti i maestri sul recente aumento (del 14%) che è stato fatto, e forse programmare altre attività di lotta.

Il ritiro lo faremo un’altra volta. Per adesso mi accontento del fatto che ci fosse la volontà di farlo! Non è forse molto, ma non può essere mai scontata. Grazie, Signore!

2:26 pm

Vita da pulcini

Purtroppo, o grazie a Dio, è finita la stagione secca. La qual cosa significa che tutti i pomeriggi viene giù un’acquazzone dell’altro mondo. Con conseguenti allagamenti, crolli e disagi. La gente quando piove così non esce di casa, ma aspetta che finisca.

Oggi pomeriggio era a scuola quando si è messo a piovere, e sono rimasto “isolato” in una parte del giardino da cui non ci si poteva avvicinare all’uscita per un lago tremento senza possibilità di guado. O meglio, si poteva guadare, a patto di accettare di bagnarsi i piedi. Io ho preferito chiamare uno studente mezzo grandicello che era già tutto bagnato dalla testa ai piedi e mi sono fatto portare sulle spalle.

E visto che pioveva così forte, ho approfittato per verificare il motivo per cui dove abbiamo fatto il tetto di lamiera due anni fa piove sempre dentro. La ragione è che una grondaia situata in mezzo tra due tetti, ha il tubo di uscita troppo piccolo, e per questo l’acqua tracima e invade tutto. La cosa interessante è che per rendermene conto ho dovuto tirarmi sotto un’acqua battente, con il risultato che mi sono bagnato come un pulcino anch’io.
In più, abbiamo un tubo dei bagni tappato, e tutto quello che si scarica ai piani di sopra esce dagli sfoghi del pavimento, diffondendo da tutte le parti cattivo odore. Domani dovrebbe venire l’idraulico a aggiustarlo (speriamo!)

La Celebrazione Penitenziale della Divina Misericordia si è svolta sotto un’acqua battente e insistente.

Ha cominciato a piovere alle quattro e sta piovendo ancora adesso.

In particolare, da prima delle sei fino alle sette e mezza ha piovuto a dirotto. Il rumore della pioggia sul tetto di lamiera della nostra cappella non permetteva di sentire niente.

E di fatto la gente che è venuto era abbastanza poca, in tre preti li abbiamo confessati in meno di un’ora.

C’è da sperare che tutti gli altri cerchino qualche altro momento per confessarsi…

Grazie ai gruppi di continuità che ci ha installato l’INDOTEL già qualche mese fa, oggi abbiamo potuto far partire il centro di internet gratuito per gli studenti e per la gente.

Per gli studenti è completamente gratis, mentre per la gente ci sarà da dare una piccola contribuzione per fare la tessera. E dovrebbe entrare qualcosa di soldi dall’uso della stampante e forse dall’uso di uno spazio personale sul disco.

La capienza è di dodici persone, ed è aperto dalle nove alle dodici e nel pomeriggio dalle quattordici alle diciassette.

Si è svolto oggi il ritiro dei giovani, nella parrocchia di San Felipe, a qualche kilometro dal Guaricano.

Personalmente sono andato solo nel pomeriggio per la Messa, cercando di vincere un po’ di scocciatura per un’indicazione che avevo data e che non è stata rispettata. Il Signore mi ha aiutato ad essere più che positivo (grazie!), la correzione la farò un’altro momento.

Alla Divina Misericordia ho lavorato oggi con catecumeni e catechisti.

I primi hanno avuto il terzo scrutinio nella Messa del mattino.

Alcuni dei catechisti della Divina MisericordiaCon i secondi ho fatto una riunione nel pomeriggio. Ho cercato di sbrogliare un po’ la matassa dell’Iniziazione Cristiana degli adulti, per far capire l’importanza dei vari aspetti della preparazione al battesimo, e per far vedere l’unità dei tre sacramenti dell’iniziazione.

Il mio sogno è di fare un cammino di iniziazione nel quale siano integrati tutti e tre i sacramenti: Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Però so anche che sono cose che maturano lentamente, e non so se avrò il tempo di fare cambi significativi. Nel frattempo però il fatto che questi catechisti abbiamo capito i termini del problema e le sfide che abbiamo davanti mi fa essere fiducioso.

Grazie, Signore!

Oggi non è successo niente. Cioè, non ci sono stati colpi di scena. Ma c’è stata vita. È continuata la preparazione al battesimo e alla prima riconciliazione dei bambini, il settore Emaús ha pulito la chiesa con amore, il cammino di continuazione dopo il ritiro di evangelizzazione è andato avanti.

E io ho approfittato della relativa calma per mettere un po’ di ordine nel mio ufficio, con il risultato di riempirmi di polvere, perché la polvere al Guaricano non manca mai!

Il terzo ritiro degli studenti del liceo è scorso senza problemi. Cioè: un piccolo problema c’è stato, ed è stato il salone dove ci hanno messo, l’abbiamo trovato abbastanza in disordine, sporco e pieno di polvere di detriti. Sembra che nelle immediate vicinanze abbiamo rotto dei muri, e si vedevano ancora le conseguenze. E poi avevamo al lato una macchinaria che faceva un rumore infernale, a me in particolare ha dato abbasastanza fastidio per le confessioni.

Nonostante tutto questo, ho potuto sentire una gioia grande con tutti i ragazzi con cui ho dialogato o celebrato la riconciliazione.

Mi ha colpito in particolare Kenia, una ragazza i cui genitori sono evangelici (lei non sa ancora cosa vuole essere), e mi ha confidato certi problemi con una confidenza tale che mi ha commosso. Ho visto in lei un desiderio sincero di cambiare, e sono sicuro che il Signore la aiuterà in ciò.

A livello di gruppo, gli animatori presenti mi hanno detto che è stato meno sfavillante delle altre settimane, ma che ci sono state lo stesso cose belle.

Grazie, Signore!

Nel primo pomeriggio avevamo appuntamento nella scuola dove c’è stato il professore che ha fatto proposte indecenti a una ragazzina di quattordici anni.

Purtroppo le cose non sono andate come volevo. Il direttore reggente della scuola ha pensato bene di mettere la ragazzina (presenti suo padre e sua madre) a confronto con il professore-avvocato che sarebbe responsabile delle avance. Non solo, ma ha esordito lamentandosi che la famiglia si è rivolta ad altri prima che a lui (sic!).

Come è ovvio, il professore-avvocato si è poi difeso molto bene, ed ha provveduto a bollare di “civettuola” (la quale sembra che lo sia realmente), nonché di provocante, per cui alla fine è stato facile per il direttore far cadere la cosa. E i genitori della ragazza sono stati fin troppo rispettosi nei suoi confronti e alla fine sono stati zitti.

Spero che i genitori vogliano portare avanti la cosa, anche perché c’è gente che lavora là dentro che mi dice che ci sono abbastanza professori senza morale…

La mattinata l’ho passata in città a comprare. Abbiamo fatto vari giri, e siamo arrivati verso l’una e mezza.

Ho approfittato per far venire con me Dorcarín, perché dovevamo cercare dei pezzi per i computer, e mi interessava che lei sapesse quali sono i giri che ho.

9:38 pm

Fiordaliza

Tra i dialoghi del settore Betania di oggi pomeriggio ho parlato con una ragazza di 17 anni che si chiama Fiordaliza.

Sua madre l’ha avuta da relazioni occasionali e l’ha abbandonata, per cui quelli che sono i suoi genitori attuali se ne sono fatti carico.

Ho potuto parlare prima con la madre e poi con lei. Il quadro tracciatomi dalla madre era abbastanza tragico: tipica ribellione adolescenziale, ma aggravata da lunghe serate passate fuori casa. Quando ho proposto alla madre di chiamarmi la figlia quasi non voleva, pensando che Fiordaliza non sarebbe venuta. E invece la sorpresa. Mi sono ritrovato con una ragazzina acqua e sapone, ma che lasciava trapelare dei conflitti interiori. E quando le è scappato che sua madre l’ha abbandonata ho cercato di aiutarla a vedere il positivo della famiglia che si è fatta carico di lei.

Non so se le mie parole sono arrivate al suo cuore, ma certamente non sono state tante le volte che ha potuto parlare con un adulto in una situazione di relativa fiducia.

Ho cercato di farmi promettere che continueremo a parlare una delle prossime domeniche in parrocchia. E preparerò questo momento con la preghiera. La mia preghiera. E spero anche la vostra. Grazie!

Oggi ho insegnato a Dorkarín a mettere i connettori ai cavi UTP che collegano i computer tra loro.

Dovrà fare un bel numero di cavi, perché i connettori che abbiamo usati quando abbiamo messo insieme il tutto non erano di qualità e bisogna sostituirli tutti (ottanta in tutto).

Nel frattempo ha dedicato la giornata di ieri a identificarli tutti, in maniera che poi il lavoro è più facile.

La settimana scorsa abbiamo comprato una nuova camionetta. È frutto delle offerte che ho raccolto quando sono stato a Genova in dicembre-gennaio. Più di diecimila dollari, che sono confluiti in quello che sarà uno strumento per l’evangelizzazione e la vita di chiesa della Divina Misericordia.

Tra oggi e domani dobbiamo pagare l’assicurazione e farci dare la scheda identificativa, dopodiché i veicolo potrà cominciare a lavorare.

Un grazie al Signore, ma anche a tutti quelli che sono sempre stati sensibili all’opera dell’evangelizzazione qui in Guaricano!

Nell’incontro di oggi pomeriggio con i catechisti di Santa Margarita ho potuto sviluppare un po’ il tema del catecumenato, o meglio, dell’Iniziazione Cristiana degli adulti.

La lettera pastorale dei vescovi dominicani di gennaio, dedicata all’iniziazione cristiana, e il fatto che il tema sia stato ripreso nella formazione permanente del clero mi hanno aiutato a partorire un nuovo schema di come potrebbe essere impostata l’iniziazione degli adulti, schema nel quale si valorizzano alcuni elementi chiave del “farsi cristiano”: l’abbandonare le abitudini di peccato, l’imparare a vivere la Eucaristia della domenica, l’integrazione in un gruppo giovanile o piccola comunità. Questo, naturalmente, insieme ai passi liturgici e alle catechesi specifiche per i vari sacramenti.

Nei prossimi anni bisognerebbe riuscire a fare il salto di qualità di passare dalla catechesi sacramentale all’iniziazione cristiana.

Chi vivrà vedrà… Senz’altro le cose cammineranno in quella direzione, anche se forse le vedrà compiute chi verrà dopo di me.

Carmen con il piccolo Francisco GeaGiornata di partenze: don Francesco e Orietta hanno continuato nel primo pomeriggio il loro viaggio verso Cuba (da dove torneranno direttamente a Genova), mentre in serata Carmen è salpata per Parigi-Genova. Carmen è stata con noi due mesi esatti, dando una mano in cucina, e facendo tanti piccoli lavoretti. Utilissima. E allegrissima!
Accompagna tutti e tre nel loro viaggio il sorriso meraviglioso del piccolo Francisco Gea, che augura loro – come peraltro anche noi – buon viaggio!

Abbiamo iniziato stasera la preparazione immediata ai sacramenti nel settore san Ramón. Ho provveduto io stesso a fare la conferenza iniziale ai genitori dei bambini che riceveranno il battesimo e la prima riconciliazione.

Ho sentito partecipazione e interesse. Ho fiducia che questi incontri ci aiuteranno ad avvicinare la gente alla chiesa e al Signore!

Stamattina abbiamo avuto l’assemblea annuale dell’Unione delle Scuole Cattoliche. Si tratta dell’associazione che raggruppa tutte le scuole e collegi cattolici del paese. Fa un servizio discreto, di collegamento con le associazioni internazionali, di formazione, di consulenza, di intermediazione con il Ministero dell’Educazione.

In questa assemblea ho assistito a una conferenza su alcune modalità nuovo di fare le ricevute fiscali, e ho potuto scambiare due parole con varie persone che dirigono l’associazione.

Più tardi nella mattinata c’era una conferenza di sapore più nettamente didattico, a cui hanno partecipato Nidia e Matilde. A Miguel non l’ho neanche proposta la partecipazione perché so che non gli piace che gli metta impegni fuori dell’orario di lavoro.

Ho passato varie ore in questi ultimi due giorni a redattare la lettera mensile alle famiglie di questo mese. E nel pomeriggio Edilenia me l’ha stampata. È incentrata sul tema dell’accoglienza senza condizioni.

I primi giorni della settimana prossima sarà consegnata a tutte le famiglie della parrocchia.

La terza Via Crucis di quest’anno si è svolta nei settori Emaús (di Santa Margarita) e Altagracia (della Divina Misericordia).

Io sono stato nella prima, e ne sono stato contento: non si è camminato troppo, siamo riusciti a finire prima che diventasse buio, e soprattutto alla Messa finale c’è stata una partecipazione buona sia in numero che in qualità.

I testi di quest’anno sono miei, perché purtroppo tutti gli anni passati quando usavamo i testi proposti dall’ufficio pastorale diocesano c’erano sempre dei problemi, per la lunghezza dei commenti, per la loro lontananza dalla realtà, per le letture che non seguivano lo stile liturgico. Per non parlare dello schema tradizionale delle 14 stazioni devozionali che in realtà poco risponde alla sensibilità biblica di oggi.

I ragazzi di seconda liceo in ritiroIl ritiro di stamattina è stato con le due classi della seconda liceo, un cinquantacinque ragazzi in tutto. L’abbiamo fatto, come è tradizione, alla Escuela de Evangelización.
Dopo una piccola introduzione per spiegare cosa è un ritiro ho lasciato il microfono a Marcial e a Jacinta: il primo ha parlato loro della quaresima in relazione al battesimo, e la seconda della Messa in relazione all’Ultima Cena.

Con l’aiuto di suor Modesta che mi mandava i ragazzi uno dopo l’altro ho potuto dedicarmi alla confessione e al dialogo personale.

Devono essere passati dalla sedia vicino alla mia una ventina di studenti. Un’altra decina sono passati “sotto” don Lorenzo, che per l’occasione è venuto ad aiutarmi.

Mi spiegavano Jacinta e gli animatori presenti che soprattutto i ragazzi hanno trovato interessante la catechesi su Messa e Ultima Cena. Tutti si sono detti disposti a ricominciare il cammino della partecipazione all’Eucaristia dominicale. E sono certo che un buon numero di essi lo faranno, anche perché suor Modesta, lavorando con loro a scuola, non mancherà di dar seguito al lavoro.

Anche stavolta non posso che dire: Grazie, Signore!!!

I dialoghi del settore Nueva Alianza di questo pomeriggio sono stati ben fruttuosi. La maggior parte delle persone che ho sentito erano in condizione di sbloccare la situazione e di prepararsi per la confessione e la comunione.

Mi commuovo sempre quando trovo persone sinceramente disposte a seguire più da vicino il Signore, ed è un’aiuto anche per me, per mantenermi fedele alla mia vocazione.

Grazie, Signore!

Finalmente l’elettricista mi ha spostato i gruppi di continuità del laboratorio di informatica. C’ha lavorato quattro ore ieri sera, e stamattina sono venuti i supervisori della ditta che li aveva installati, a verificare che tutto fosse a posto per non perdere la garanzia.

A loro dire hanno anche risolto un problema che un gruppo di continuità lasciava spegnere i computer collegati a lui, ogni tanto. Dice che l’ha risolto.

Adesso il lavoro dovrebbe essere più facile.

Grazie, Signore!

10:40 pm

Visite!

Don Francesco con Orietta e CarmenStasera sono arrivati don Francesco Di Comite e la mitica Orietta, sua parrocchiana. Si fermeranno qualche giorno con noi e poi ripartiranno per Cuba. Fanno una visita breve alle due missioni della nostra diocesi. Ci portano aria di casa, pesto e parmigiano.

Benvenuti!

Stasera a Santa Margarita toccava la Celebrazione Penitenziale di Quaresima.

Non ho visto una gran folla. È vero che quanod avevamo la folla era insieme alla gente della Divina Misericordia, e c’erano anche i conviventi, che adesso vedo in altri momenti. Nonostante tutto, però, ho l’impressione che potrebbe venire molta più gente; parlo delle persone impegnate, naturalmente, prima che di tutti gli altri.

S’è confessato un gruppetto di adolescenti perché il mercoledì è il giorno che c’è il gruppo “Ciempiés”. I ragazzi sono arrivati tardissimo, ma un buon numero si sono confessati.

Per tutto questo: grazie, Signore!

Francisco con la sua nuova mamma, SabrinaIl piccolo Francisco, figlio adottivo dei nostri ospiti Fabrizio e Sabrina, ha una brutta febbre alta. Sono stati in ospedale e hanno detto loro che potrebbe dipendere dall’asma, che a sua volta viene da una bronchite mal curata.

Grazie a Dio il piccolo moretto ha tanta gioia di vivere: appena gli si abbassa la temperatura non c’è niente che gli toglie il suo bellissimo sorriso!

Anche per Francisco, Fabrizio e Sabrina: grazie, Signore!

Primo incontro, stasera, della preparazione dei genitori di bambini piccoli per il battesimo dei loro figlioletti.

È stato un primo incontro ben partecipato; le ultime volte c’erano poche famiglie. L’ho portato avanti da solo perché non ho trovato nessuno che mi aiutasse; o meglio, volevo chiederlo a Juan Luis, ma all’ultimo momento gli si è presentato un impegno di lavoro.

E comunque queste catechesi mi piacciono, perché vanno alle radici della nostra fede e alle radici della vita nella famiglia.

Per il secondo incontro, giovedì, non ci sarò, perché ho confessioni in una parrocchia vicina. Lì ci sarà Juan Luis, che ormai dovrebbe essere abbastanza pratico del tutto.

Il giorno del compleanno di LorenzoAuguri per i tuoi 70 anni, don Lorenzo!

La gente ti vuole bene, e te l’hanno detto nella Messa di stamattina al consultorio.

Anche per noi in casa sei una persona speciale!

Ad multos annos!

Oggi è stato il primo dei tre scrutini dei catecumeni giovani e adulti.

Sia alla Divina Misericordia (alle sette) che a Santa Margarita (alle nove) abbiamo avuto questo rito che consiste nella preghiera che la Chiesa fa per i suoi fratelli minori che si avvicinano al battesimo.

Nei pomeriggi di queste domeniche i catecumeni hanno poi la catechesi specifica per il battesimo.

Il ritiro alla Divina Misericordia è stato veramente affollato. Nel pomeriggio c’era strapieno. Il numero dei presenti potrebbe essere stato sulle 250 persone. Tra loro molti padri dei bambini che riceveranno il battesimo o la prima riconciliazione.

Forse c’è qualcosa da coordinare con le équipe che vengono a impartire questi ritiri: sono gente che hanno uno dono speciale di saper parlare e di captare l’attenzione della gente, ma sono mezzi carenti nel produrre una struttura sensata del ritiro stesso.

Ho parlato quindi con Marcial perché la prossima volta che ci sarà un ritiro cerchi di sedersi prima insieme al responsabile e di fare insieme l’orario, e di includere momenti per il dialogo e l’approfondimento in gruppo, e se si può l’adorazione eucaristica.

L’oretta del pomeriggio che sono stato lì, alla fine l’ho passata confessando: uno dopo l’altro sono arrivati moltissimi, e se il ritiro fosse continuato avrei continuato anch’io a confessare.

10:28 pm

Maney e Yuly

Maney, Yuly e SandyManey e Yuly sono una coppietta giovane che io stesso ho sposato circa tre anni fa.

Nel secondo anno di matrimonio hanno avuto una crisi, sono stati separati per qualche mese, ma grazie a Dio poi la cosa è rientrata, e ora si sentono una coppia più sicura e più unita.

Sono stato a trovarli stasera perché era veramente da tanto che non li vedevo. E soprattutto dovevo scusarmi perché nel periodo della loro crisi non sono mai stato da loro a incoraggiarli e a aiutarli a uscire dalla crisi stessa. L’ho fatto, e ho ricevuto un perdono bello e sereno.

Tra l’altro ho potuto conoscere anche loro figlio, Sandy, il quale mi ha già dato confidenza, soprattutto quando si è reso conto che ero io il prete nelle foto del matrimonio di suo papà e sua mamma.

Maney e Yuly mi hanno anche promesso che ci saranna mercoledì sera alla Celebrazione Penitenziale. Se il signore ci aiuta, sarà anche il giorno del loro ritorno alla vita di chiesa dopo un periodo di allontanamento di più di un anno.

Sono nelle tue mani, Signore!

10:40 pm

Assemblea zonale

Il dono splendido del padre Lorenzo Vargas è la capacità di dare entusiasmo alla gente. La qual cosa si è vista anche stamattina nell’annuale Assemblea Zonale.

Eravamo presenti diciassette parrocchie di venti che ci sono nella nostra Zona Pastorale, ognuna di esse rappresentate da un minimo di una a un massimo di quindici persone.

Santa Margarita ha partecipato più numerosa (tredici!) della Divina Misericordia (sette), ma in tutti ho visto l’entusiasmo. E anche a me l’Assemblea ha dato gioia e voglia di continuare il lavoro.

In particolare l’Assemblea è stata fruttuosa (per me) perché ho potuto dialogare con il padre Ricardo Arias circa i battesimi degli adulti. In confronto a lui io ho criteri molto rigidi, e lui in confronto a me ha criteri molto laschi. Concretamente ciò significa che c’è gente delle mie parrocchie che va a battezzarsi da lui perché non indaga più di tanto sulla vita che fanno… Speriamo che a partire da questo dialogo si possano evitare queste “fughe”.

E poi l’Assemblea è stata fruttuosa perché ha rinvigorito la ancora fragile tessitura della giovane Commissione di Pastorale Educativa Zonale, che per l’appunto è stata affidata a me. Non siamo ancora in fase operativa, ma ci siamo avvicinati abbastanza, e il giorno 25 presenterò ai preti della zona una prima bozza di programma di lavoro.

Una soddisfazione, quindi.

Grazie, Signore!

In una scuola pubblica a mezzo km da noi un maestro di quinta sta facendo proposte sessuali alle adolescenti della classe.

Sono venuto in contatto con una ragazzina che ha avuto il coraggio di dire a sua madre le frasi sconce che il maestro le sussurra da un mese a questa parte.

Ho provveduto ad ascoltarla insieme a sua madre, e l’ho portate dalla direttrice della scuola.

Parlando con la direttrice è risultato che quello stesso maestro ha messo incinta una studente vent’anni fa. E che quattro anni fa ci aveva provato con la sorella di quella di adesso.

Abbiamo elaborato un piano che ci dovrebbe permettere di smascherare e far avere una condanna esemplare al maestro in questione. L’idea è quella di mettere insieme almeno quattro o cinque testimonianze (in teoria dovrebbero essere molte di più), in maniera che il maestro sia messo con le spalle al muro.

La settimana prossima potrebbe risolversi già qualcosa!

9:55 pm

Vía Crucis

Seconda Vía Crucis di questa quaresima, oggi pomeriggio. Ben partecipata!

Facevo caso che nei dettagli pratici c’è un miglioramento notevole: l’ordine della camminata, la bontà della lettura dei testi, il percorso, la Messa finale.

Il settore Nueva Alianza ha lavorato e preparato bene questa Vía Crucis. Bravissimi!

Pomeriggio con gli amancebados del settore Nueva Jerusalén, del barrio La Mina.

Sono arrivati tardi, ma erano un certo numero, e mi sembra che i dialoghi siano stati fruttuosi. Merito anche degli animatori che hanno mantenuto in preghiera il gruppo intero mentre io parlavo con i singoli.

Grazie, Signore!

L’ultima mattinata del corso d’aggiornamento è stata ben interessante, con alcune conclusioni riguardo all’Iniziazione Cristiana. L’impressione è che tutti i sessanta/settanta preti presenti ci siamo resi conto della bellezza e dell’importanza del cammino catecumenale per arrivare ai sacramenti dell’Iniziazione.

Adesso la sfida è quella di sensibilizzare tutto il presbiterio di ogni diocesi: se i preti non capiscono i termini della questione non si farà niente.

Anche la giornata di oggi me l’ho passata al corso di aggiornamento del clero, alla Escuela de Evangelización, a pochi km da casa nostra.

La presidenza di una concelebrazioneIn mattinata toccava ancora al padre Alexis Mejía, che parlava di Discepolato e Missione, che è il tema della prossima Quinta Assemblea dei Vescovi Americani di Aparecida, Brasile. Conferenze molto belle, accompagnata da presentazioni fatte passare in data show, molto ben curate!

Alcuni dei presbiteri presenti alla formazioneNel pomeriggio il padre Lorenzo Vargas ha iniziato a presentare il tema dell’Iniziazione Cristiana. Tale argomento viene dalla lettera dei vescovi dominicani di febbraio, che verteva sullo stesso tema. L’idea è quella che le parrocchie dominicane inizino a strutturare tutte cammini di catecumenato per amministrare i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Penso che attualmente sono un 5 o 10% le parrocchie che già lo fanno, si tratta di vedere cosa si può fare perché la cosa diventi generale. Magari tra 10 anni comincerà ad essere realtà.

9:35 pm

Al CEA

Stamattina presto sono stato al CEA, dove avevo appuntamento con il direttore esecutivo per la faccenda del terreno al lato della cappella della Divina Misericordia.

Già da vari mesi ho chiesto quel terreno, in maniera che si possa costruire la chiesa su un terreno più piano. Il direttore mi ha ricevuto, ma ha rinviato la decisione finale per valutare meglio la posizione del politico che dice, a mio parere in maniera truffaldina, che quella terra gliel’hanno già data a lui.
È nelle tue mani: pensaci tu, Signore!

Questo padre Jorge è un argentino che sta facendo servizio alla Casa de la Anunciación, che è una casa di formazione, ritiro e preghiera fondata dal padre Emiliano Tardif.

Mi l’hanno segnalato come una persona che mi può aiutare a far decollare la qumran in spagnolo (vedi http://es.qumran2.net). L’ho visto stamattina, e l’ho trovato molto interessato al progetto.

Di fatto la versione spagnola di qumran2.net è praticamente pronta, però non abbiamo i collaboratori che possano incaricarsi di ricevere, controllare, caricare e organizzare i files che gli operatori pastorali manderanno a ritmo serrato appena si farà una pubblicità seria al sito. Il padre Jorge mi ha assicurato che ha sotto le mani almeno tre o quattro giovani che dovrebbero aver voglia di mettersi dietro al progetto, li convocherà a una riunione e mi avviserà.

E anche il padre Alexis Mejía, che è un professore del seminario maggiore, mi ha assicuarato che ci sono vari seminaristi che potrebbero dare una mano.

Vedere il decollo della qumran spagnola sarebbe una bella chicca da presentare al Signore prima di finire il servizio qui!

Sono sicuro che mi aiuterai a realizzare questo sogno, e già da adesso ti dico: grazie, Signore!

Abbiamo cominciato oggi il corso annuale di formazione permanente, finirà giovedì a mezzogiorno.

Sono in pratica tre giorni, dedicati ognuno a un tema: prima il discepolato, poi un ampliamento di orizzonti su discipolato e apostolato, quindi l’iniziazione cristiana.

La prima parte è toccata al padre Víctor Massalle, ex rettore del seminario maggiore, che ha un dottorato in Sacra Scrittura a Roma (o in Germania?), e ha lavorato sul discepolato nei vangeli. Molto interessante!

La giornata di oggi è stata per me piena di soddisfazioni.

Prima di tutto il ritiro parrocchiale di quaresima, cominciato ieri pomeriggio, è continuato molto bene. L’équipe che l’ha portato avanti ha fatto un bel lavoro, con una predicazione molto viva ed esperienziale. Quando è finito una giovane signora mi ha commentato: “È stato il mio primo ritiro, non pensavo che fosse così bello!”

A mezzogiorno abbiamo avuto a pranzo il padre Ricardo Santelise con alcuni suoi amici italiani, più precisamente riminesi: momento bello, aria di casa.

Nel primo pomeriggio sono stato a casa di una catechista a cui è morto il marito. Ho potuto parlare un po’ con lei, ma soprattutto è stato un momento molto bello con la figlia che si è confessata dopo molto tempo, e una nipote, un’adolescente che mi raccontava di sentirsi vuota, con cui abbiamo potuto parlare dei valori grandi della vita e di come la vita diventa bella quando la poniamo al servizio del Signore e degli altri.

Tornato poi in parrocchia, il ritiro era già iniziato, ma io ho approfittato per fare alcuni dialoghi personali con persone che avevano bisogno di un’attenzione personale, e anche lì ho visto la mano del Signore che ha lavorato.

La Messa delle sette di sera è stata diversa dalle altre domeniche: sentivo una certa stanchezza ma non mi pesava, e ho sentito la gioia di presiedere la celebrazione.

Come molte volte ho sperimentato: stanco ma felice!

Grazie, Signore!

La celebrazione della prima Riconciliazione alla Divina Misericordia è stata molto bella. Un bel numero di bambini (una quarantina), e mi sembravano in generale ben preparati.

Ce ne sono almeno altrettanti in attesa perché i genitori non hanno potuto venire all’incontro per loro. Spero di recuperarli in questo mese.

Il primo ritiro con gli studenti del liceo è venuto molto bene.

Grazie alle raccomandazioni preventive di Nidia e suor Modesta, i ragazzi di prima si sono comportati in maniera eccellente.

Vari di loro sono venuti a confessarsi, la metà non avevano fatto la prima comunione, vari non erano neppure battezzati.

La cosa bella che mi è piaciuta è che sono venuti anche un Testimone di Geova e una evangelica, entrambi molto sereni nel dialogo con me (in genere queste chiese sono molto ostili alla chiesa cattolica e predicano contro la confessione).

Le due istruzioni riguardavano la prima la quaresima in relazione alla riscoperta del proprio battesimo, e la seconda la messa domenicale. I ragazzi le hanno ascoltate con attenzione, e poi nei gruppi hanno approfondito in chiave personale.

Grazie, Signore Gesù!

Domani abbiamo il primo ritiro delle classi di liceo. Tocca alle due prime, e lo faremo alla Escuela de Evangelización che abbiamo vicino a noi.

Ho dedicato la mattinata a due cose: a coordinare con Nidia, Marcial e Jacinta lo svolgimento del ritiro e i suoi vari momenti; e poi a definire il contenuto delle due istruzioni, che verteranno la prima sulla Quaresima in relazione al battesimo e al catecumenato, e la seconda sul significato e sull’importanza dell’Eucaristia.

Il mio lavoro sarà quello di confessare i ragazzi. Per alcuni di loro è una delle tante confessioni, per altri è un momento che non si ripeterà tanto facilmente.

La “puntata” odierna del corso di preparazione al matrimonio è stata segnata da una testimonianza toccante.

Dal momento che si diceva che la coppia diventa “una sola carne” attraverso l’esperienza del perdono reciproco, un uomo ha confessato pubblicamente di non essere ancora capace di perdonare. Ha ammesso che in passato ha tagliato fuori dalla sua vita molte persone che gli avevano fatto sgarbi o torti, e che ancora adesso mantiene a distanza un figlio, senza riuscire a intenerirsi neppure di fronte alle richieste di perdono dello stesso. La “confessione” esprimeva un bisogno forte di cambiare, e di fatto l’uomo l’ha detto: vorrebbe essere diverso.

La cosa è stata tanto significativa che quando ha finito di parlare, un altro ha detto molto spontaneamente: “Si merita un applauso per questa sincerità”, e gliel’abbiamo fatto. Gli abbiamo assicurato anche il sostegno della nostra preghiera, cosa in cui vi chiediamo di aiutarci anche voi lettori.

Stamattina alle 11 tutti i preti della nostra zona ci siamo dati appuntamento dal cardinal López Rodríguez, che è convalescente di un bypass al cuore. L’operazione è stata fatta nella prima metà di gennaio, e piano piano si sta ristabilendo. La cosa più fastidiosa che ha è la ricomposizione dell’apertura dello sterno: al tossire e allo starnutire gli fa abbastanza male.

Abbiamo concelebrato l’Eucaristia, alla quale il cardinale ha assistito senza né presiedere né concelebrare.

Nonostante la salute ancora malferma ci ha accolti con molta affabilità e ci ha fatti sentire a nostro pieno agio. L’ho vissuta, e credo don Lorenzo e gli altri preti pure, come un momento bello di fraternità presbiterale e di vicinanza spirituale con il nostro pastore.

Oggi, festa dell’Indipendenza, la circostanza del giorno festivo mi ha permesso prendere le cose con più calma.

In particolare, in mattinata ho potuto parlare con Miguel Ángel e Willy, i nostri due seminaristi maggiori. Posso dire che stanno facendo dei bei progressi a livello di maturazione personale.

Nel pomeriggio, poi, la riunione degli animatori di Comunità di Base, come tutti i martedì, e poi la riunione della Commissione di Pastorale Giovanile.

Il compleanno di suor CristinaOggi era il compleanno di una nostra suora, e la sua famiglia ha pensato bene di farle una sorpresa: nel primo pomeriggio sono arrivati mamma, sorelle, nipoti, e anche altra gente della comunità.

Io mi sono unito al ritorno da Higüey, e ho trovato molto amore e molta gioia.

Grazie, Signore, per questa sorella così preziosa!

Alcuni dei giovani presenti alla convivenzaI giovani dei vari gruppi giovanili delle due parrocchie hanno vissuto oggi una giornata insieme a Jacagua.

La mattinata è stata dedicata soprattutto alla conoscenza reciproca. Si tratta infatti di almeno sette gruppi distinti, e non sono molti i momenti come questi in cui possono incontrarsi e farsi amici al di là del loro gruppo.

Nel pomeriggio invece un giovane della Pastorale Giovanile Diocesana ha fatto una catechesi su matrimonio, fidanzamento e sessualità, che i ragazzi hanno trovato molto interessante.

Suor Serafina, suor Modesta, Taína, Yúdith e Raquel hanno passato la giornata con loro. Io sono arrivato là alle quattro e mezza per la Messa, reduce dal pellegrinaggio a Higüey. Ho trovato tanto entusiasmo, e ho percepito una bella soddisfazione nei giovani per l’andamento della giornata. E alla Messa si è unita anche la comunità del settore di San Ramón, dando ancor più vivacità e amore alla cosa.