1:43 pm

Fondo prestiti

Continua bene il lavoro con il fondo prestiti. Il fondo è di circa un millione di pesos (circa 40,000 euro), che vengono prestati senza interesse.

Parentesi: in realtà si chiede una contribuzione per le spese in proporzione alla somma prestata, equivalente a un interesse del 4% annuale.

Varia gente a volte rimane indietro, e allora paga una mora del 2% mensile. Il 90% comunque paga a tempo.

Da quando il fondo prestiti è stato formalizzato si sono fatti circa 300 prestiti, di somme oscillanti tra i 5,000 e i 60,000 pesos (corrispondenti rispettivamente a 140 e 1,670 euro).

Il primo prestito che si da a una persona non è mai superiore ai 10,000 pesos. Se le cose vanno bene, i seguenti possono essere via via più alti.

La media dei prestiti dati è sui 18,000 pesos.

Le somme devono essere restituite al massimo in un anno.

Il beneficiario deve presentare due garanti, che si impegnano a pagare se il beneficiario non paga, e due testimoni. Il tutto con firme formali e tutti i dati registrati.

La segretaria della parrocchia mi aiuta negli incartamenti e a tenere i contatti con i vari soggetti: beneficiari, garanti, testimoni. Inoltre consegna le somme, riceve le quote di restituzione, me le registra e me le passa. Ho fiducia piena in lei, ma ho anche tutti i miei meccanismi di controllo incrociato per controllare che tutto funzioni bene e che non succedano inconvenienti.

L’importanza di questo fondo prestiti, e del fatto che possa continuare, è dovuta al fatto che i prestiti delle banche sono impossibili per la gente povera del barrio: la forma più semplice per ottenerli è attraverso una carta di credito, sulla quale si paga un intesse del 3-4% mensile. Però la può avere solo chi ha un lavoro fisso (non sono molti). Altrimenti l’alternativa sono gli usurai, che applicano un interesse attorno al 20% mensile o quindicinale. Per somme grosse bisogna impegnare la casa, il che vuol dire che nel 50% dei casi la casa viene persa.

Un grazie particolare alla parrocchia dell’Immacolata di Via Assarotti,
che ci ha permesso costituire questo Fondo Prestiti!

Stamattina le emorroidi non mi hanno sanguinato quasi niente. La cura di carote crude, insalata e ananas rende molle le feci e evita il “ferimento” dei vasi.

Con l’aiuto del Signore so che migliorerà ancora!

Marcial e Juan Luis hanno ricevuto oggi pomeriggio il lettorato, il primo ministero nel cammino verso il diaconato permanente.

Insieme a loro erano 33 i candidati diaconi che hanno ricevuto il lettorato.

La cosa strana è che quasi nessuno di loro si è portato qualcuno alla celebrazione: c’erano sì e no 15 mogli, e i parenti o parrocchiani erano scarsi. Assenti anche i loro parroci: c’eravamo solo il vescovo e 4 preti, e uno dei preti era uno dei loro formatori.

Santa Margarita, invece, ha risposto proporzionalmente bene: c’eravamo un 25-30, comprendendo mogli e figli di Marcial e Juan Luis. Fuori dai parenti, molti erano responsabili dei gruppi giovanili.

È stato un motivo di orgoglio per me vedere questa partecipazione entusiasta della parrocchia. E dire che abbiamo saputo della celebrazione solo avantieri. Se si fosse potuto avvisare domenica, di sicuro avrebbero partecipato più persone!

Stasera, nell’incontro di formazione dei ministri, abbiamo condiviso qualcosa del ritiro di venerdí scorso.

Tutti sono rimasti colpiti dai brani biblici dove si metteva in evidenza lo stile di Gesú nel servizio, la sua umiltà e la sua disponibilità a morire, come uno schiavo.

Ognuno di loro ha formulato tre “punti fermi” ai quali mantenersi fedeli nel suo servizio. Li abbiamo condivisi, e quelli che mi hanno colpito di più sono stati del tipo:

  • Voglio impegnarmi a pregare di più
  • Voglio accettare qualunque servizio, anche insignificante
  • Voglio essere più umile in casa mia
  • Voglio continuare a servire i malati

Qualcuno diceva che ha sperimentato un momento di vera felicità, e che avrebbe voluto che non finisse mai.

Bella la risonanza del lavoro dei cartelloni. Dopo una condivisione a gruppetti di 4, ogni gruppetto doveva realizzare un cartellone per trasmettere agli altri quello che avevano condiviso. Vari hanno detto di aver sentito la felicità di quando erano bambini e potevano realizzare queste attività manuali. E si sono sentiti molto realizzati al capire i messaggi che gli altri avevano affidato ai loro cartelloni.

Il corso è più o meno a metà: abbiamo già toccato a grandi linee la Bibbia e la Teologia, e adesso entreremo nella Liturgia, per poi finire con la Vita Morale.

Le basi di questi fratelli e sorelle sono veramente povere, anche in chi ha una laurea in educazione, ma l’amore al Signore e alla chiesa è grande!

… e con l’inversore della casa che non carica le batterie.

Siamo costretti a tenere il generatore elettrico acceso 10/12 ore al giorno!

La settimana scorsa il distretto scolastico mi ha mandato indietro i maestri che se ne sono andati. Tutti e tre sono inquieti, voglio andarsene, disobbediscono, fanno gli strani…

Appena le nuove autorità si stabilizzano bene torno a mandare via Pedro, il marito di Margarita.

Per gli altri tre, che sono evangelici, invece, devo trovare qualcuno che accetti di fare cambio con loro.

Ciao a tutti!

Domani è la festa degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Avró una messa domani sera in una cappella intitolata a San Michele.

Quando sono arrivato qui pensavo che fosse una cosa normale, un santo angelo “qualunque”. Invece, poco a poco, mi sono reso conto che le cose erano più complesse. Chi è qui san Michele Arcangelo?

Per capirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. A partire dal 1550 circa qui sono stati portati schiavi negri africani. In repubblica dominicana hanno lavorato qualche anno nelle miniere di oro, e poi sono stati messi dai loro padroni dietro al bestiame.

Che religione avevano questi schiavi provenienti dal golfo di Guinea o da altri paraggi? Professavano la religione “animista” africana. Che religione potevano praticare esternamente? chiaro, la religione cattolica. In quei secoli dire Spagna era dire cattolico.

Cosa è successo con questi schiavi? I loro padroni facevano loro una catechesi molto sommaria e li battezzavano. Essendo schiavi non conveniva ai negri far credere ai padroni che non gli piaceva la loro religione, e così si lasciavano battezzare. Ma erano vere conversioni sì o no?

La risposta potrebbe essere molto variegata, ma nella sostanza furono conversioni al cristianesimo solo apparenti. Il loro sangue ricordava loro gli spiriti che popolavano le notti africane, fatte di danze, tamburi (palos) e sciamani (brujos). Così, senza forse tematizzare mai la cosa, accettarono il linguaggio cristiano ma continuarono a vivere le loro credenze. Nella pratica, “nacque” una devozione fortissima ai santi, che apparentemente erano quelli cattolici, ma che in realtà rappresentavano nomi alternativi degli spiriti del “loá” (pantheon) africano.

San Miguel appunto è il nome alternativo di Belié Belcán, che è per gli africani uno spirito a cui si attribuiscono varie prerogative. La Madonna dei 7 dolori è un altro spirito africano. E cosí san Lazzaro, san Francesco d’Assisi, san Ramón, ecc. ecc.

Il giorno di san Miguel si fa la Messa, magari, ma la notte prima tutta la gente la passa sveglia a danzare al ritmo dei tamburi, ubriacandosi a più non posso e facendosi “montare” dagli spiriti delle loro credenze.

Quello del farsi montare significa che lo spirito prende possesso della persona su cui si monta, e la usa, tenendola in trance, per manifestarsi.

Al lato dei santi colpisce la presenza dello Spirito Santo nella religiosità popolare dominicana. È un “santo” anche lui? In realtà sè, perché corrisponde a un’altro degli spiriti degli africani. A 3 km dal Guaricano c’è Villa Mella, che è stata proclamata dall’UNESCO patrimonio spirituale di tutta l’umanità a causa della confraternità dello Spirito Santo dei “morenos” (scuri), che tutti gli anni celebrano con grande solennità la festa dello Spirito Santo a Pentecoste. Di giorno, in chiesa, apparentemente cattolicissimi, di notte con i culti dei loro antenati, a farsi montare dagli spiriti.

I “sacerdoti” di questa religione si chiamano “brujos”, e usano moltissimo i “santi”: hanno normalmente nel luogo dove “lavorano” un altare con tutte le immagini dei santi, tra i quali si confonde il Gran Poder de Dios. Molte vele vengono accese davanti alle immagini, e la bibbia è aperta sul salmo 9 che parla appunto degli angeli che proteggono gli uomini.

Quello della santeria è un mondo complesso, sul quale esistono pochi studi per il carattere iniziatico di queste pratiche. È peró chiaro che è un mondo dove l’uomo è vittima degli spiriti, e per conquistarseli bisogna cercarsi dei protettori, spirito anche loro, e molte pratiche stravaganti come mettere un nastrino al collo di un bambino appena nato, “perché non se lo succhi la strega” (bruja), che praticamente il 90% dei cattolici praticano, magari senza capirle, ma con la paura di lasciarle (non si sa mai…).

La gente che fa un cammino di formazione nella chiesa si rende conto che questi spiriti non sono nulla, come direbbe san Paolo. Ma per la maggioranza della gente è un mondo presente, molte volte vivo, che fa paura, e nel quale bisogna cercarsi le protezioni.

Un prete dominicano mi raccontava della credenza di qua che le lucciole siano anime vaganti “in attesa di destinazione”, e che lui in tutta la sua vita non ne ha mai ammazzato una, “non si sa mai”… Lui stesso sorrideva su questo fatto.

Alla fine di tutto questo vi domanderete: ma se queste credenze spiritistiche erano dei negri, perché ne parli come se fossero di tutti i dominicani? Il fatto è che quasi non esiste un dominicano senza ascendenze negre. Forse può esistere nelle famiglie aristocratiche della capitale. Ma basta uscire un po’ verso la periferia, e si vede tranquillamente che padri quasi bianchi hanno figli negri, e viceversa. Il sangue si è mischiato, e le credenze pure. Una ricchezza, perché ad esempio questo retroterra africano a permesso lo sviluppo di una devozione forte e solida allo Spirito Santo, che in Europa neanche ci sogniamo. Da purificare, nella gente semplice, a poco a poco, ma che diventa una ricchezza grandissima quando è illuminata dal Vangelo.

(in www.nofumo.150m.com/santeria.html potrete vedere due preghiera, apparentemente cattoliche, della santería. Sono in spagnolo, ma non dovrebbe essere diffice rendersi conto che portano su cammini di superstizione più che di fede)

Con il nuovo anno scolastico abbiamo aumentato gli stipendi dei professori del liceo: un 37%. È ben al di sotto dell’inflazione reale dell’ultimo anno (un 100%), ma ben al di sopra di tutti gli aumenti che sono stati fatti dalle industrie e dal governo.

La quota mensile delle famiglie è aumentata pure, ma in proporzione minore.

Inoltre, una parte delle famiglie non pagano per le adozioni a distanza che molti fratelli e sorelle di Genova fanno. Altre famiglie, meno povere, pagano solo la metà, e anche questo si copre con aiuti che ci vengono da Genova.

Ieri ho aggiustato il pc delle suore, e oggi quello del liceo.

Prima li portavo da una ditta, ma mi sono reso conto che non vale la pena: ci mettono di più a ripararlo, perdo più tempo io perché tra andare, tornare, aspettare, andare a vuoto ecc. perdo il doppio di tempo.

5:11 pm

Emorroidi

Non è che mi facciano male, però è da più di una settimana che mi stanno sanguinando. Credevo di avere un parassita, ma sembra che non ce l’abbia. Devo riuscire a mangiare più fibra, per mettere a posto la fluidità dell’evacuazione.

Ieri abbiamo cominciato a iscrivere i bambini del catechismo.

Era già da tre settimane che si faceva catechismo ai bambini, ma abbiamo aspettato prima di iscrivere in maniera che si stabilizzasse la partecipazione.

Anche quest’anno i catechisti sono circa 120, la maggior parte lavorano con i bambini, una decina con i giovani e altrettanti con gli adulti.

Ogni anni facciamo vari corsi di formazione, e la qualità migliora!

Tre ragazzi sui15/17 anni sono andati all’incontro vocazionale mensile del seminario minore. Sembra che tutti e tre siano intenzionati a entrare in seminario l’anno prossimo. Che bello!

Abbiamo attualmente in seminario Heriberto, che è mio figlioccio di cresima, Willy e Miguel Angel.

Sono contento per questa fioritura di vocazioni! Chiedendo al Signore che le mantenga vive!

Oggi c’è stata una nuova riunione (mattina e pomeriggio) di tutti i consigli pastorali della zona (25 parrocchie), presenti una metà dei laici e un terzo dei parroci.

Interessante, anche se per me erano cose trite e ritrite: ecclesiologia di comunione confrontata con l’ecclesiologia gerarchica, pastorale di multitudini, ecc.

Fondamentalmente il piano pastorale diocesano che facciamo è quello del NIP Nuova Immagine di Parrocchia.

Abbiamo avuto un’interruzione del collegamento di casa a internet, dovuto a un’avaria al server: un fulmine ci ha bruciato scheda di rete, modem e hub. Ho dovuto faticare un po’ per diagnosi, comprare i pezzi e reinstallarli.

In realtà non ho trovato nei negozi un modem un po’ buono come quello che avevamo (USRobotics) e ho dovuto metterci un vecchio CNet che avevo in casa e che non si riesce a collegare a velocità decenti. Pazienza.

Comunque adesso siamo di nuovo in rete!

È stata una cosa molto bella. C’erano quasi tutti (36 su 40). Abbiamo meditato vari testi evangelici sul servizio di Cristo, accompagnati con momenti di silenzio e condivisione in gruppo. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo apprezzato le lodi e i vespri: per molti di loro era la prima volta che pregavano con questa bella preghiera della chiesa.

Al corso dei ministri ho finito la carrellata sulla storia della chiesa. Credo di aver trasmesso l’idea che la chiesa incarna il Regno nella storia, ma in una maniera che non può essere mai assolutizzata.

Mi è piaciuto il commento di una donna, che ha detto che ringrazia il Signore per il fatto di vivere in questo momento della storia della chiesa.

9:53 pm

fulmine

Un fulmine ci ha scassato parte del server, c’è in rete solo Franco che ci va adesso con un modem suo.

Oggi pomeriggio facciamo una messa di inaugurazione di una CEB (Comunitá Ecclesiale di Base). Le CEBs sono una rete fitta di piccole comunità, ognuna delle quali è a carico di uno o due animatori, che moltiplicano con esse il tema che il parroco propone. Può essere un tema di evangelizzazione, o di promozione umana. In questa settiamana abbiamo fatto il terzo tema sulla prevenzione della droga.

Questa nuova CEB è in un settore un po’ lontano ed è vicino a una “cañada”, cioé a un ruscelletto che raccoglie acque piovane e nere. Si è aperta, già sei mesi fa, per dare la possibilità di fare un’esperienza di chiesa alla gente che vive là, abbastanza lontano dalla parrocchia.

Insieme all’inaugurazione daremo il nome alla comunità, e la presenza di molta gente, come è solito in queste messe, sono sicuro che darà vita nuova alla comunità.

9:27 pm

Senza energia

Questa è la crisi energetica peggiore da 5 anni a questa parte: attualmente ci stanno dando solo 2/3 ore di energia al giorno.

La gente ha una pazienza di ferro, capiscono la situazione e sopportano.

Ma per quanto?

Il problema è che non ci sono soldi per pagare le imprese generatrici di energia.

6:27 am

Ciclone e Haiti

Escono le cifre dei danni in Haiti per il ciclone Jeanne: piú di 500 morti e centinaia di feriti!

Oggi consegno agli animatori di comunità un foglio per lavorare con le famiglie sui fattori che possono evitare che un figlio caschi nella trappola della droga.

È la terza parte del tema, le altre due le ho lavorate nei due mesi passati.

Praticamente da ieri alle 4 di pomeriggio non abbiamo luce in Guaricano. E adesso sono le 9 di sera. Un black-out di 30 ore (finora, vedremo a quante ore arriva!).

Di fatto due giorni fa i giornali riportavano le parole di un funzionario del governo che diceva che il governo aveva finito i soldi per il sussidio alla energia dei barrios poveri. Se è vero non avremo più luce fino all’anno prossimo. 🙁

Chi vuole essere informato in tempo reale sui cicloni delle Antille può collegarsi al National Hurricane Center, che è l’organismo americano dal quale tutti prendono le notizie sui cicloni, e sul quale si basano tutti i governi della zona.

La cosa più interessante sono le mappe con l’evoluzione prevista nei prossimi 3 e 5 giorni.

Ho scoperto stamattina che nelle classi della scuola le età sono molto mischiate: bambini di 10 anni sono insieme a ragazzotti di 14!

Devo mettermi lì oggi o domani con la segretaria per mettere a posto le cose!

Passata la tormenta, tutto è ormai nella normalità. Un bel sole sgargiante ci illumina e ci scalda la testa se andiamo in giro senza berretto. E si torna a sudare un po’.

Mi sono deciso! ho cominciato a introdurre la transazioni della missione del 2003: ho fatto gennaio!

Spero di continuare i giorni prossimi!

Non si sa perché la televisione sta dicendo che sta arrivando un altro ciclone. È vero che si sta formando, ma interesserá solo una parte dell’oceano atlantico, e precisamente in pieno oceano, a 4,000 km da qua.

La gente peró ha paura, e molti non escono di casa.

Stamattina, a Messa c’era la metà della gente solita: effetto pioggia e annuncio del ciclone.

Ci siamo riuniti stamattina tutti i preti della zona pastorale. Cioè: di 18 c’eravamo una decina.

L’incontro è stato caratterizzato dalla visita di un senatore del partito del governo. Ha voluto sapere le necessità delle parrocchie, a fine di muoversi lui per dare un appoggio.

Personalmente ho fatto presente il fatto che accettare appoggio da un senatore è tapparsi la bocca di fronte a tanta corruzione che porta avanti, cosa che è risaputa pubblicamente: un deputato o senatore investe nella sua campagna elettorale 4 volte i soldi che guadagnerà in 4 anni di mandato!!!

Oggi pomeriggio avevamo una messa per i malati, che non si è fatta per l’acqua.

Allora ho pensato di fare una commissione in banca, ma sono arrivato tardi e ho travato gli sportelli chiusi.

Ho approfittato per andare a parlare con una impiegata che prima era la referente dei nostri conti, ed è stato molto istruttivo, anche per la visione dell’economia che questa professionista ha e che mi ha aperto gli occhi su varie cose.

Poi sono andato a sentire un pezzo di una conferenza su Linux: hanno proiettato un’intervista molto interessante a Linus Torvalds, me la sono goduta tutta!

Non sta facendo nessun danno qui da noi, ma la gente è allarmatissima. Il governo ha chiuso le scuole oggi, apparentemente senza nessuna ragione, per lo meno nella nostra provincia, perché tutto quello che c’è è un po’ d’acqua.

Jeanne sta passando per qua, ma non sembra che debba preoccupare più di tanto: un po’ di vento molta pioggia!

Stamattina ci siamo riuniti con la direttiva, per preparare la assemblea generale dei genitori, che sarà la settimana prossima.

Daremo l’annuncio dei libri prestati (chiederemo un contributo di 50 pesos per libro – un libro ne costa sui 500), ci sarà la relazione finanziaria dell’anno scorso e il bilancio preventivo di quest’anno.

Inoltre la direttiva uscente farà un resoconto di quello che ha fatto, e si eleggerà la nuova.

Comincia stasera, ci porto 8 studenti del nostro liceo. Domani proietteranno un piccolo video dove parliamo del nostro laboratorio di informatica attrezzato con linux e LTSP (Linux Terminal Server Project).

Come sempre, quando faccio un giorno di vacanza, al ritorno il lavoro è doppio. Ho dovuto mettere a posto una serie di cose urgenti.

Abbiamo ordinato il primo lotto di libri per il liceo, la spesa è per adesso di 5,000 dollari.

Provo a scrivere qualche impressione a ruota libera.

Anzitutto quello che ha colpito a me e alla nostra gente è stata la semplicità con cui l’arcivescovo si è presentato e ha vissuto con noi. Non capita tutti i giorni e non è abituale vivere gomito a gomito con il proprio vescovo, e inconsciamente forse avevamo paura che… Invece, il mangiare insieme, il prendere insieme il caffé, il cercare di ripararci insieme da una pioggia arrivata improvvisamente in un momento in cui non avevamo ombrello: tutto questo ci ha fatti sentire fratelli, impegnati nello stesso meraviglioso lavoro dell’evangelizzazione. Ci è sembrato di rivivere i tempi degli Atti degli Apostoli, gomito a gomito con san Paolo, con Timoteo, con Tito, apostoli di carne, uomini come noi.

E questa percezione non è stata solo nostra: anche la gente ha vissuto questa visita come dono vero, un dono del Signore. Nell’incontro con la seconda liceo della nostra scuola, il cardinale si é intrattenuto con la scolaresca una mezz’oretta, soprattutto rispondendo alle loro domande. Le domande vertevano sulla vocazione del cardinale, e sul dubbio che la sua famiglia non l’avesse aiutato a continuare il cammino del seminario. Però la cosa più significativa è stato quando gli hanno chiesto come si articola la sua giornata di vescovo. E al sentire dei molteplici impegni e delle incombenze giornaliere, raccontate con tanta semplicità, i cuori dei ragazzi si sono sciolti. Alla fine Yohanna ha espresso i sentimenti di tutti dicendo: “Sappiamo che lei se ne deve andare, ma ci sarebbe piaciuto che questo incontro non terminasse mai!”.

Invece, durante l’incontro con gli animatori di comunità di Santa Margarita il cardinale ha potuto ascoltare i dettagli del piano pastorale della parrocchia di Santa Margarita. E non dal sottoscritto, che era in casa con la febbre, ma dagli stessi animatori e ministri che lo portano avanti nelle realtà vive dei settori. Comunità Ecclesiali di base, Ritiro di evangelizzazione, Cammini di fede di approfondimento, Comunità apostoliche, catechesi, visita casa per casa… A sera il cardinale ha commentato: “Magari si potesse realizzare un lavoro così articolato e capillare anche in tutte le parrocchie di Genova!”.

Un pomeriggio il cardinale ha visitato alcuni settori di Santa Margarita. Nelle Comunità Ecclesiali di Base c’era fermento e attesa. La comunicazione è stata immediata. Qualcuno ha avuto il coraggio di esprimere una paura: non sarà che la visita del vescovo di Genova è per portarsi via i preti? Il sorriso e la risposta franca del cardinale hanno dissipato ogni dubbio.

La prima domenica, la Messa a Santa Margarita è stata in sordina. Non per il cardinale, che ha presieduto e fatto l’omelia con una ottima comunicativa, ma per la pioggia, che cadendo a dirotto mezz’ora prima della Messa ha spinto molti a starsene in casa.

Il giorno della partenza, l’ultima Messa nel nuovo consultorio. La gente era veramente tanta, venuta espressamente per la “despedida” del cardinale. Mons. Bertone ha ricevuto uno splendido regalo dalle comunità: una bandiera dominicana, simbolo veneratissimo in questo paese, e un piatto dipinto con le stesse insegne dominicane. Il cardinale ha sottolineato la fraternità grande che da 12 anni unisce Genova e il Guaricano, e che dai prossimi giorni sará espressa anche da quella bandiera esposta nella sala maggiore dell’arcivescovado. Un impegno reciproco, di comunione, amore e fraternità. Un applauso scrosciante si è prodotto spontaneamente!

Ieri sera, la nostra casa ci sembrava vuota. Per vari giorni si era riempita di un affetto particolare: l’amore del cuore del nostro pastore. L’arcivescovo se n’è andato con una promessa: tornerò nel 2006. La aspetteremo, eminenza, con il cuore in mano. ¡Hasta pronto!

Non ho fatto niente di speciale, sto in casa tutto il giorno. Mi sono svegliato alle nove, e l’unica cosa sarà la Messa alle 7 stasera.

7:26 pm

Sono partiti!

Il cardinale e don Stefano sono partiti.

Fortunatamente non gli hanno chiesto che si levassero le scarpe al controllo del bagaglio a mano. Lo avevano fatto 6 mesi fa con il cardinale di Santo Domingo, e lui aveva denunciato la cosa ed era successo un putiferio.

L’aereo per Madrid faceva scalo a San Juan di Porto Rico: scendere tutti dall’aereo e fare il controllo di migrazione. Chissà perché, poi, visto che sono passeggeri in transito. Da due anni gli Stati Uniti lo fanno, praticamente da dopo le Torri Gemelle.

Adesso dovrebbero essere già in volo sull’Atlantico.

Ha l’aereo alle 5, tra poche ore. Lo andiamo a accompagnare all’aeroporto.

La visita ci ha lasciato molto, a noi e alle comunità parrocchiali.

Ha promesso che ritornerà nel 2006 per valutare la situazione e vedere come continuare.

È stato ieri a mezzogiorno.

Ci ha ammazzati tutti: don Stefano è ko, e stanotte ha dato di sopra e di sotto. Ancora adesso è a letto con la febbre.

Il cardinale nostro anche lui non si sentiva troppo bene, e a cena non ha mangiato praticamente niente.

Paola ha passato il pomeriggio disturbata.

Io mi sentivo che tra intestino e stomaco qualcosa non funzionava (fortunatamente non ci sono stati esiti).

Lorenzo e Franco sembra abbiano reagito meglio di tutti.

Meno male che ‘ste cose succedono di rado…

Non è un altro pranzo dal nunzio, ma l’aggiornamento sugli esiti. Abbiamo bevuto un’acqua “sospetta”: aveva delle minuscole particelle in sospensione.

Non so se è per quello che abbiamo mangiato, per la durata (due ore a tavola) o per il fatto che dopo mi è arrivata sul groppone una riunione per la luce, ma alla sera ero distrutto, e lo stomaco non di inspirava di mangiare.

Ci siamo riuniti stamattina, per parlare di due cose:

  • della implementazione delle tappe per i giovani dei gruppi:
    1. prima tappa, avvicinamento al gruppo;
    2. seconda tappa, iniziazione al gruppo;
    3. terza tappa: impegno nel e per il gruppo.

    Verranno fuori dei momenti di passaggio, e dei riti per riconoscere ai membri che stanno maturando.

  • di come far nascere un gruppo che non sia di adolescenti ma di giovani.

Sono venute fuori delle belle idee, tra cui quella di fare una settimana giovanile a metà di ottobre.

Le cose crescono! grazie, Signore!

Il lavoro di sempre, e in più stare con il vescovo, accompagnarlo, adattarsi ai suoi ritmi.

È comunque un periodo molto bello.

Oggi, ultimo atto della visita alla nostra parrocchia, ha fatto l’omelia della messa a Jacagua. La gente l’ha sentito molto vicino e molto caldo.

Tra le altre cose abbiamo programmato la festa di Santa Margarita (16 Ottobre).

Faremo la novena con la messa tutti i giorni nei settori. Un concerto-messa di guarigione. E una convivenza la domenica dopo, invitando tutti i parrocchiani a mangiare insieme.

Mi sembra che deve venire qualcosa di bello!

Il Guaricano è praticamente di nuovo al buio. Da tre giorni ci danno circa 5 ore di luce al giorno, e tutte rigosamente in piena notte. Alle 7 di mattina la luce se ne va, implacabile.

Per cercare di fare qualcosa siamo andati a un’ufficio dell’impresa distributrice dell’energia, la sezione barrios marginados, dalla quale dipendiamo. Al chiedere una spiegazione, ci è stato detto che investigheranno e ci diranno.

Mah… il tipo aveva tutta l’aria di sapere fin troppo, e ha dato l’impressione di dirci così per farci stare tranquilli…

Ha il mio indirizzo di posta elettronica, siamo rimasti d’accordo che appena sa qualcosa mi scrive. Vedremo…

Abbiamo avuto un piacevole pranzo dal nunzio, presenti, oltre a noi e il card. Bertone e don Stefano, anche l’ispettore dei salesiani e un gesuita.

Cucina gradevole, e la conversazione pure.

Molto bello l’incontro con i giovani della parrocchia!

È bello avere un vescovo giovanile e comunicativo. È un dono grande del Signore!

Stamattina il cardinale si è incontrato con gli studenti di terza A del liceo. Molto immediato, sono piaciute molto le sue risposte quando gli hanno chiesto come è diventato prete e perché, e anche se la sua famiglia lo ha appoggiato nel cammino della vocazione.

È piaciuto moltissimo pure come lui ha raccontato la sua giornata-tipo di vescovo.

Alla fine una studente gli ha detto che era molto dispiaciuta che se ne andasse, e che avrebbe voluto che l’incontro non terminasse mai!

Tra una settimana ci sarà qui la Fiera del Open Source, patrocinata dall’Università Pontificia Madre e Maestra.

Saremo “presenti” anche noi, con la nostra scuola, attraverso un video che realizzarà tra pochi giorni la ditta Rubiera, della quale ci siamo avvalsi per installare il server linux con i 12 clienti leggeri: presenteranno il vantaggio che linux e l’Open Source danno dal punto di vista operativo ed economico soprattutto nelle situazioni di quartieri marginali come la nostra.

8:00 am

Diarrea

Oggi la diarrea è peggiorata: evaquazione completamente liquida, a differenza di ieri.

Peró sembra che non ci sia più febbre, e anche i giramenti di testa sembrano un ricordo del passato.

Tra pochi giorni compreremo i libri scolastici per il nostro liceo.

La Secretaría de Educación li dà gratis, ma la valutazione comune è che non valgono granché. Cosí compreemo i libri migliori che ci sono e li presteremo agli studenti, con la condizione che se li rovinano o li perdono li devono pagare.

Realisticamente si può pensare che un libro si possa prestare per 5 anni, poi termina praticamente il suo ciclo di vita utile.

Con cosa li compreremo? con i soldi che ci inviano gli Amici del Guaricano (adozioni a distanza). Investiremo 15,000.00 dollari, che beneficeranno a 250 studenti per 5 anni.

In termini analitici, equivale a dare 12 dollari all’anno a ognuno di questi studenti, ma non perché se li mangi o se li beva (come purtroppo avviene troppo spesso), il che non gli lascia niente per il suo futuro, ma per la sua formazione.

Bello, no!

Ho potuto dormire un po’ di più, non ho di febbre e la testa non mi gira più.

Si è anche risolto definitivamente il fatto di una brutta afta che avevo in bocca in seguito a una morsicata (sic!) che mi ero dato al labrro più di una settimana fa.

La diarrea… vado a vedere tra pochi minuti, ma mi sembra che dovrebbe essere terminata.

È stato molto positivo: nel turno del mattino c’erano l’80% degli studenti (per informazione, molte scuole pubbliche appena hanno cominciato a iscrivere). Invece nel pomeriggio la presenza è stata più bassa, sul 50-60%.

I maestri sfoggiavano un’uniforme nuova, color blu, molto elegante. La maggior parte degli studenti pure inauguravano la maglietta e i pantaloni nuovi.l

Quello del primo giorno di scuola è un rito qui, tutti sentono che devono essere impeccabili.

Li abbiamo aiutati un po’ in questo, comprando e vendendo dei jeans discreti a un prezzo molto basso, e così le famiglie hanno potuto risparmiare varie decine di pesos sull’abbigliamento scolare!

Oggi abbiamo fatto la riunione di tutti i preti della missione con il vescovo. È stato un bel momento, ascoltandoci con attenzione gli uni agli altri, e valutando serenamente i vari aspetti del lavoro missionario e le decisioni da prendere.

Grazie, Signore, per questo vescovo!

Tutte le scuole del Guaricano si sono riunite, attraverso alcuni rappresentanti, in Santa Margarita, per la Messa di inizio anno scolastico e un piccolo atto di apertura.

La circostanza è stata eccezionale, perché la Messa è stata presieduta dal card. Bertone!

Dopo la Messa, il cardinale si è intrattenuto alcuni minuti a dialogare con il nuovo supervisore del Distretto Scolastico, Féliz Martínez.

Oggi ho avuto un attacco di diarrea, e tutto il giorno la pancia imballonata.

Invece i giramenti di testa vanno meglio!

Ho detto a Lorenzo che mi dica la messa di domani mattina per riposare un po’ di più.

Penso che non andró neanche a scuola e in parrocchia.

Oggi, mattina e pomeriggio, abbiamo organizzato l’anno nuovo con i catechisti. Ce n’erano una buona percentuale, e mi sembra pieni di entusiasmo.

Il momento più bello credo che è stato il dialogo con il card. Bertone, che è stato molto affabile e che ha parlato in maniera diretta.

Nel pomeriggio ci siamo trovati d’accordo sul invitare i genitori una volta al mese per un incontro di formazione apposta per loro. Tutti ne hanno visto la necesssità. Grazie, Signore!

9:17 pm

Salute maletto

In questi giorni sento gli stessi sintomi della specie di labirintite di qualche mese fa. In più mi sento la febbre (ma non me l’ho ancora misurata). Domani è il primo giorno di scuola e “devo” esserci!

Questo mese, per la prima volta, la comunità parrocchiale è stata sensibile all’invito di portare alimenti per alcune delle famiglie più povere della parrocchia.

La domenica precedente avevamo dato un bigliettino a ognuno, e diceva “una libbra di riso”, o “mezza librra di zucchero”, ecc.

La cosa è stata simpatica, e la gente si è lasciata entusiasmare. Abbiamo raccolto due cestone piene, e sono state realizzate le borse-viveri per le famiglie selezionate, e anche per altre che potremo aggiungere.

Se il Signore ci aiuta a continuare così anche i mesi prossimi sarà bellissimo!

2:47 am

Notte agitata

Sto passando una notte agitata. Mi sono svegliato con degli incubi sulla scuola e non riesco più a prendere sonno.

Mi voglio mettere nelle mani del Signore con tutti questi problemi di inizio di anno scolastico e di cambio di governo.

  • Messa
  • Verifica del corso di preparazione al matrimonio
  • Preparare la predica di domani
  • Preparare la convocazione del Consiglio pastorale
  • Preparare le catechesi per la formazione dei catechisti
  • Lasciare tutto pronto per domani perché il pomeriggio andremo all’aeroporto a prendere il vescovo.
9:06 pm

Stanchezza

Abbastanza stanco, da qualche sera in qua. Preparare le cose per la venuta del vescovo, preparare la giornata di formazione dei catechisti, le beghe di inizio di anno scolastico con i professori che fanno le bizze e non vengono a scuola…

Speriamo che passi presto tutto questo…

Stamattina, in una riunione di 50 direttori di scuola, ha reso pubblico il nostro problema.

Fortunatamente i moderatori della riunione l’hanno interrotta e l’hanno mandata a sedersi.

Qualcuno ha anche abbozzato una specie di scuse nei miei confronti.

Sabato arriva il vescovo, e siamo nei preparativi.

Tra l’altro devo preparare l’incontro dei catechisti di domenica, e ho anche gli affanni dell’inizio di anno scolastico.

Da due giorni mi sto picchiando per metterlo come server leggero del computer su cui lavoro. Sono a buon punto, mi manca solo capire la configurazione della tastiera.

2:01 pm

Auguri!

Auguri mamma e papà: oggi festeggiate 47 anni di matrimonio!

Grazie per esservi sposati! Grazie per avermi dato la vita e avermi fatto crescere nell’amore di Dio!

Stamattina l’abbiamo cominciato molto tardi (dopo le 10). Io non c’ero perché dovevo risolvere il problema dei professori che ancora non avevano ricevuto il loro assegno. E in più Teófilo, che dava il ritiro, è rimasto intapponato in città.

Comunque l’impatto è stato buono, grazie al Signore!

Oggi pomeriggio continuiamo!

Margarita, la ex direttore della nostra scuola serale, sta cominciando ad avere problemi con le nuove autorità. Il fatto che sia stata cambiata di scuola nella transizione di governo ha insospettito la gente che stavano pagando gli assegni e non le hanno voluto pagare.

Ho dormito due ore, dall’una alle tre. Mi sono sentito proprio bene!

Niente Messa al campo, oggi pomeriggio. Turno di riposo perché è la quinta domenica del mese.

Starà con noi da sabato 5 al lunedì 13 di settembre. È una gioia grande ricevere la visita del nostro pastore, e anche la gente lo sta aspettando contenta.

È la prima volta che ci visita qui nella missione, cercheremo di aiutarlo a incontrare le realtà che portiamo avanti e le persone con le quali lavoriamo.

Approfitteremo anche per inaugurare la nuova struttura del consultorio, con la presenza (speriamo) del nunzio apostolico e del cardinale di Santo Domingo.

In parrocchia mi sono deciso a mettere una segretaria anche per il sabato. Mi risolve il problema che molti sabati ho degli impegni fuori parrocchia, e la parrocchia rimaneva senza nessuno che la custodisse.

Senza contare che il sabato c’è spesso da fare fotocopie, e ci sono lavori di routine che questa segretaria mi può fare.

Il fatto di poterla avere è un nuovo dono del Signore!

6:44 am

Stanchezza

È da una settimana che arrivo a sera che sono stanchissimo. Dopo cena non ho voglia di fare niente.

Ho paura di avere di nuovo un parassita. Lunedì mi faccio l’esame.

Purtroppo oggi il governo ha pagato a tutto il personale di educazione. Il purtroppo si riferisce al fatto che hanno pagato a tutti i maestri bidelli ecc. uno per uno personalmente.

Come hanno fatto? Hanno convocato a tutto il personale del distretto (circa 50 scuole, per un totale di un migliaio di persone) in una scuola centrale, e hanno mandato due persone (sì, due!) a pagarli uno per uno.

Risultato: i tecnici che avrebbero pagato sono arrivati alle 10, e alle 7 di sera (senza nessuna pausa) avevano pagato sì o no due terzi del personale.

E l’altro terzo? una parte se ne sono andati scoraggiati, e gli altri sono rimasti fino alla fine. Alle 7 e mezza uno dei due tecnici ha decretato lo stop, per il pericolo che rappresentava un’operazione tanto delicata a realizzarla di sera. In reazione a questa decisione, una parte dei presenti ha cominciato a fare casino muovendo rumosoramente le sedie, altri sono andati alla porta e l’hanno chiusa accatastando mobili davanti a essa.

Io ho pensato bene andarmene, perché comunque ci si rendeva conto che non avrebbero continuato.

Quello che mi ha colpito più di tutto è stata la disorganizzazione: quelli che pagavano non erano in grado di ragionare e di pensare un metodo un po’ furbo per agilizzare le cose. In media a pagare una persona ci mettevano due minuti. Hanno chiesto a me e a qualche altro direttore che è del loro partito di aiutarli, e mi sono reso conto che si poteva fare molto più alla svelta. Ho anche cercato di spiegare il come a qualchedunaltro, ma senza successo. D’altronde la bolgia era grande, e attorno ai tavoli dove pagavamo c’erano ammontonate almeno30 persone per tavolo. Ho anche potuto gustare l’odore del sudore di parecchie persone!

Ho avuto la piccola soddisfazione di pagare alla tecnica distrettale che pagava me, e anche di pagare alla direttrice distrettale uscente. La quale non ha perso l’occasione di questa giornata triste per far conoscere la sua maleducazione: a un certo punto si è messa a dire a voce alta che quello che si faceva era una presa in giro, che quello era tutto meno il progresso tanto reclamizzato (il PLD ha fatto la campagna elettorale all’insegna del “torna il progresso”), che erano tutti buffoni, ecc. Triste, realmente, ancora di più della disorganizzazione con cui hanno mandato a consegnare i nostri assegni.

Alla fine della giornata mi sono rimasti 8 maestri che non sono stati pagati, e dovranno aspettare lunedì. La loro triste sorte è dovuta al fatto che i loro assegni escono in un’altra scuola, e non siamo riusciti a convincere quelli che pagavano che si potevano consegnare questi assegni senza nessun rischio di frode.

Alle 8 di sera sono arrivato a casa. Una meritata cena mi aspettava.

Una bella notizia: un’agenzia dell’ONU, la United Nations Development Programme (UNDP), ha varato un’iniziativa che si chiama International Open Source Network (IOSN), con lo scopo di promuovere l’uso del software libero e con codice sorgente aperto (Free and Open Source, FOSS).

Ci si è resi conto che il software libero rappresenta una opportunità perché i paesi in via di sviluppo destinino a progetti più importanti i soldi che dovrebbero destinare alle licenze software.

Un’applauso per l’ONU!

Il testo dell’articolo in iglese

Visto che c’è già il nuovo governo, fanno il primo pagamento degli stipendi in una forma che permetta loro scoprire le frodi, tipo assegni di morti che continuano a essere emessi.

Così ci hanno convocato tutte le 50 scuole del distretto per l’una di pomeriggio.

Alle 3 non si era ancora visto nessuno di quelli che avrebbero dovuto pagare. Nel frattempo la bolgia cominciava a crescere: circa 1,000 tra professori, bidelli, ecc, tutti nel recinto della scuola.

Finalmente, alle 4 la notizia: il pagamento degli stipendi sarà domani.

Speriamo bene…

Clara è un’animatrice di comunità, e l’altro ieri sera le hanno ucciso l’ultimo figlio. Dico l’ultimo perché ne ha avuto tre, due maschi e una femmina.

Il primo maschio, Richard, le è morto di AIDS due anni fa. Gliel’ha contagiata una donna che, quando ha scoperto di averla, ha fatto in modo di accoppiarsi con più uomini possibile apposta per contagiarli.

La seconda, Yohanna, è morta di parto un anno fa. Era alla fine della gravidanza. Nel pomeriggio stava parecchio male, e non si sa perché la madre (vivevano insieme) non l’ha fatta vedere da un medico. A mezzanotte la crisi, la corsa verso l’opedale, dove Yohanna è arrivata morta.

E ora il terzo il più piccolo. Era abituato che tutte le domeniche andava a trovare la nonna a Los Cazabes, il campo dall’altra parte della Jacobo Majluta. Al ritorno, alle 9 di sera, lo accompagnavano sulla moto due cugini, uno dei quali è poliziotto, che andavano con lui perché non gli succedesse niente. Invece è successo: in una curva è sbucato un uomo con una pistola dicendo che era poliziotto, e in men che non si dica ha sparato un colpo che ha trapassato l’intestino del ragazzo e ha ferito l’altro. Il cugino poliziotto ha risposto al fuoco e ha abbattuto il malvivente, ma ormai era troppo tardi. Il ragazzo sarebbe morto poche ore dopo all’ospedale, dopo un intervento urgente che non ha potuto salvarlo.

Ho visto oggi, Clara, la madre. Nel dolore, una serenità che viene dalla fede. Mi ha detto: “Sono nella situazione di Giobbe che gli erano morti tutti i figli. Con lui voglio dire: Il Signore me li ha dati, il Signore me li ha tolti, sia benedetto il nome del Signore”.

Una settimana fa era morta anche la nuora di Clara, la moglie di Richard. Lascia una bambina di 10 anni, della quale si occupa la stessa Clara da prima che Richard morisse.

Domani riceveranno il corpo, che attualmente è ancora in attesa dell’autopsia. Dopo il funerale, i 9 giorni di lutto con la celebrazione in casa tutti i pomeriggi.

A scuola stanno lavorando sulla planificazione delle attività di Centro, cercando di tradurre in iniziative pratiche i propositi formulati ieri.

I lavori stanno avanzando, gli ingegneri mi promettono che per il primo di settembre le aule saranno pronte per essere usate.

Finalmente ho installato anche a scuola il programma per generare gli orari.

Domani lo mettiamo a funzionare.

Se tutto va bene con due ore di lavoro risolviamo tutto

A farlo a mano ci vuole una settimana intensa di due persone!

Grazie, Signore, anche per la tecnologia e per il software che la gente produce e mette a disposizione!

Oggi ho dovuto preparare tre materiali per la pastorale:

  • un messaggio da mandare a tutte le case (10,000 famiglie) per dare calore alla missione che è passata;
  • la bozza del progetto di Centro Educativo della scuola per il 2004/2005;
  • il materiale per la riunione settimanale delle Comunità Ecclesiali di Base

Grazie al riciclaggio di parti lavorate precedentemente ci ho messo in tutto circa un’ora.

Se avessi dovuto farlo senza il materiale ben archiviato al suo posto ben in ordine sul computer ci avrei messo il triplo.

Essere ordinati è una fatica ma a lungo termine paga!

8:52 pm

Soddisfatto!

Non posso che essere soddisfatto di quello che il Signore mi fa vivere.

A scuola continua il clima molto bello.

In parrocchia c’è parecchio entusiasmo. In questa settimana cominciamo la preparazione del Ritiro di Evangelizzazione, e si sente nell’aria che ci sarà parecchia gente!

In casa pure siamo abbanstanza sereni. La presenza di Paola è, pur sentendo la mancanza di Francesco, molto positiva e equilibrante.

L’abbiamo fatta, c’erano l’80% del complesso dei missionari e oranti.

Unica mancanza significativa: Juana, la responsabile del settore Betania.

Abbiamo lavorato settore per settore: voglio dire che si sono divisi in gruppi secondo i settori, con il responsabile di settore alla testa del suo gruppo. Ho visto che di 8 responsabili di settore che c’erano, 6 hanno i numeri in regola per portare avanti e dirigere bene, intelligentemente e in maniera rispettosa un momento di gruppo. Anche questa è stata una soddisfazione per me!

La valutazione che si è fatta della missione è stata globalmente positiva. C’è stata franchezza anche nel riconoscere i piccoli o medi sbagli.

Hanno chiesto anche a me, e ho detto la mis contentezza per il lavoro fatto. Ho dovuto fare autocritica (molto apprezzata) su una decisiono sbagliata che aveva creato un po’ di malcontento.

Trovandoci con tanta gente, abbiamo approfittato anche per fare un po’ di propaganda alla scuola serale (moltissimi dei presenti non hanno finito la scuola primaria), spero che la gente si lasci venire la voglia di rimettersi a studiare!

Stasera ho potuto parlare con il cuore aperto con tre dei quattro maestri che ci sono rimasti nella scuola serale. Due di loro in questi giorni si sono dimostrate abbastanza ostili alla nuova direttrice, Germania.

Ho chiesto loro il favore di accoglierla con amore, e mi hanno detto di sì. Grazie, Signore!

Un’altra maestra della scuola serale, a quanto sembra, vuole andarsene.

La cosa buffa, o triste, è che non mi ha detto niente, e quatta quatta si è fatta muovere a un’altra scuola. Anzi, mi ha fatto sempre credere che lei non se ne sarebbe andata.

Anche lei è evangelica.

A volte uno si domanda se certe persone non è meglio perderle…

Oggi abbiamo fatto la verifica dell’anno scorso.

Usando la tecnica del FODA, sono uscite molti punti forti, mi sono stupito e mi ha dato una gioia intensa!

Abbiamo anche analizzato varie situazioni, come per esempio un portiere che lavora male e è arrivato a passare la mano alle bambine.

Abbiamo fatto la verifica degli incontri mensili di formazione con i genitori, e tutti i maestri si sono detti entusiasti e hanno espresso la necessità di continuarli.

Il tutto in un clima sereno, di pace, di rispetto grande!

Sono stato proprio contento! Il Signore mi ha fatto un regalo grande!

Domani tocca rivedere e attualizzare il Progetto di Centro della scuola.

La messa di ieri a Los Cazabes era ben piena di gente.

Gli animatori di lì mi dicono che è da dopo la missione. La gente si è lasciata chiamare dal Signore!

Da ieri sembra che le cose vadano un po’ meglio con la luce.

Sabato avevamo avuto luce dalla sera prima fino alle 7 di sera: 24 ore! In compenso sono state seguite da 24 ore di buio!

Ieri, domenica, la luce è arrivata alle 4 di pomeriggio e se n’è andata solo stamattina alle 7 e mezza. Per tornare mezz’ora fa, alle 12 e mezza.

I giornali dicono che la produzione di energia è adesso attorno al 70% della domanda. Speriamo che continui!

L’abbiamo cominciata stamattina con i maestri della scuola.

Sono uscite tante cose interessanti.

Abbiamo usato la tecnica del F.O.D.A. = Fortalezas, Oportunidades, Debilidades, Amenazas (Punti forti, opportunità, debolezze, minacce), e all’analisi è seguita una serie di suggerimenti che, si spera, ci aiuteranno a lavorare meglio.

La cosa che più mi ha colpito è che abbiamo trovato tante veramente tanti punti forti nel nostro lavoro!

Abbiamo fatto l’attività che vi avevo detto, ed è andata veramente bene!

Tutti i partecipanti (quasi nessuno mancava) hanno lavorato in maniera entusiasta, con voglia di superare i piccoli problemi che abbiamo, e con disponibilità a riorganizzare quello che va male.

Per esempio, abbiamo ormai preso coscienza che la nostra pastorale giovanile è una pastorale che raggiunge solo gli adolescenti e perde i giovani. Nei prossimi giorni cercheremo di concretizzare una risposta a questo problema.

Ho passato la giornata preparando materiale per i prossimi giorni: schede per l’inscrizione dei catechisti (sì, dei catechisti, sono più di 100 e devo in qualche maniera rendermi conti di chi sono e dove li metto a lavorare), e il programma di un incontro dei responsabili dei gruppi giovanili che sarà domani dalle 11 alle 6 di sera.

Inoltre abbiamo preparato il prossimo incontro del corso di preparazione al matrimonio… non ve l’avevo detto? ho un’equipe di 3 coppie che fanno il corso con me! Per fargli capire la maniera di lavorare gli ho fatto metà dell’incontro come se loro fossero le coppie che si sposeranno.

Il corso di ieri per i maestri era dedicato alle metodologie e alle tecniche per formare ai valori.

Risposta positiva da parte dei maestri, che hanno un desiderio vivo di imparare a costruire un mondo migliore!

Vari di loro sono venuti anche di pomeriggio, nonostante non toccasse loro.

Una famiglia sta vivendo un periodo molto particolare, perché forse hanno ritrovato una bambina che gli è stata rubata.

Sei anni fa, un mattino Yasely partoriva in ospedale. Stranamente, di pomeriggio la mandavano a casa. Vicino a lei c’era una signora, che lei non conosceva, che però si dava tanto da fare per lei, molto servizievole. Quando viene l’ora di andare a casa, si offre di accompagnarla, e visto che Yasely è debole, e ha anche sonno perché le hanno fatto un’iniezione di non so che, prende in braccio la bambina.

A metà strada, la donna sparisce con la bambina.

Quattro anni dopo, Yasely vede vicino a casa sua una bambina che assomiglia agli altri figli che nel frattempo ha avuto. Si informa, domanda, e scopre che sua mamma l’ha “adottata” (informalmente, come è comune qui) da quando era piccola. Yaseli va alla giustizia, e sembra che la cosa abbia un fondamento, perché la giudice ha stabilito che si faccia la prova del DNA sulla bambina.

Yasely sta cercando di raccogliere i soldi (l’equivalente di 400 euro), vuole sapere se la bambina è sua figlia.

Con l’aiuto del Signore, la faranno i giorni prossimi.

Finalmente!

Ho dovuto lottare con l’installazione di linux, ma alla fine ce l’ho fatta! Da lunedì la segretaria può cominciare a mettere gli studenti sul nuovo programma di gestione.

Il quale dovrebbe (spero) semplificarci molto la vita!

È sempre commovente vedere come il Signore opera con questa gente, povera, ma che sa che il Signore può guarirli.

Alla fine della messa 3 persone hanno ringraziato il Signore perché si sentivano decisamente meglio di prima della Messa.

Ce l’ha fatto un uomo che lavora con la Fondazione Istituzionalità e Giustizia.

I maestri sono rimasti molto contenti, anche se in realtà ci sono state date idee chiare ma poco correlate l’una all’altra.

Sembrava un pout-purri un po’ sconnesso, ma ha dato entusiasmo e voglia di mettersi a lavorare.

Di pomeriggio abbiamo anche avuto la presenza della prof. Maria, la quale aveva detto che non sarebbe venuta a nessuna di queste giornate: sembra che cominci a sciogliersi un po’…

4:24 pm

Linux a scuola

Sto installando linux (dual boot) su uno dei pc della scuola, per poter gestire gli studenti con un programma gpl che si usa via navigatore. Sto usando il nuovo installatore debian, che promette essere più facile da usare del vecchio, e mi sembra che la cosa corrisponda alla realtà.

Comunque lascio il pc che possa funzionare, volendo, anche con windows, perché non so cosa vorrà fare chi verrà dopo di me…

Con i maestri della scuola abbiamo fatto l’incontro introduttivo, che è piaciuto tantissimo a tutti!

Non abbiamo fatto cose turche, abbiamo solo ascoltato alcune riflessioni sulla giustizia in Repubblica Dominicana e sulle prospettive di miglioramento, e poi abbiamo condiviso in gruppi.

Domani abbiamo un altro corso, questa volta su Diritti e Educazione. Si preannuncia interessante pure lui.

E poi venerdì un altro sul lavoro che come scuola possiamo fare con le famiglie degli studenti: altro bocconcino prelibato!

I maestri della scuola serale fanno le mezze biffe. Oggi avevamo il primo incontro, e ne è arrivato uno un’ora dopo.

Meglio tardi che mail, è vero: gli altri non si sono fatti vivi.

Tra l’altro due di loro si sono fatti spostare dalla mia scuola a un’altra di nascosto: che tristezza. Sono tutte due evangelici. Spiace che gli evangelici si vantino di essersi convertiti al Signore. Non è così facile come si può proclamare!

9:08 pm

Riunioni

Stamattina prima riunione con i maestri della scuola: è stato piacevole, perché ognuno di noi ha raccontato come ha passato il mese di vacanze.

Di pomeriggio, lo stesso con i maestri del pomeriggio.

Poi alle 4 riunione con gli animatori di Comunità Ecclesiali di Base. Abbiamo condiviso soprattutto com’è andato la missione, e tutti si esprimevano dicendo la loro soddisfazione, e che è stata la migliore delle missioni che abbiamo fatto fino ad adesso, soprattutto per la presenza degli oranti, e per il fatto che i missionari hanno continuato le due settimane fino alla fine (in realtà dal primo giorno all’ultimo c’è stata una flessione totale del 20%, che è buono rispetto al 40-50% degli anni scorsi).

A continuazione, riunione con i responsabili di settore per una verifica un po’ più profonda della missione e per lasciare organizzate le case di preparazione al ritiro: per ogni settore ce ne saranno da un minimo di due a un massimo di 5!

Infine, alle 7, riunione con l’equipe del corso di preparazione al matrimonio, perché domani cominciamo con il corso.

Alle 8.15, cena, abbastanza stanco.

Stamattina ci vediamo con tutti i professori per cominciare il nuovo anno scolastico.

Faremo soprattutto un po’ di condivisione del periodo delle vacanze, e metteremo a punto gli ultimi dettagli di queste due settimane.