In Santa Margarita, stamattina, abbiamo salutato i seminaristi in partenza per il seminario.

Alle 7 avevamo solo Willy e Miguel Ángel, perché Brondy era alla Divina Misericordia, e ha salutato lì.

Ci sono state parole belle per i seminaristi, la comunità sente che ha ricevuto un regalo grande e sa che deve accompagnarli con la preghiera.

Alle nove poi li avevamo tutti e tre, e c’erano anche Agripina e Apolinar, i genitori di Brondy. Si sono commossi tutti e due quando li ho chiamati all’altare a dire cosa sentivano in un giorno belllo come questo.

Brondy da parte sua ha detto due parole carine, dando testimonianza del fatto che comincia contento il cammino del seminario.

E poi, Willy e Miguel Ángel si sono accomiatati chiedendo preghiera a tutti. Mi ha colpito che hanno parlato dei dieci anni che hanno davanti prima di arrivare a diventare preti, ma che la cosa non li spaventa. Entrano all’anno di prefilosofato, in cui la comunità formatrice cerca di fortificare alcuni aspetti soprattutto nello spagnolo e nella matematica, in maniera da arrivare più solidi alla filosofia.

Stasera un aereo ha riportato suor Modesta a Santo Domingo. Ha passato 40 giorni con la sua famiglia in India.

Bentornata, Modesta!


In piscina con i catechisti

Oggi abbiamo fatto la gita di fine anno dei catechisti.

Siamo andati a Cotuí, dove abbiamo celebrato la messa, e il pomeriggio ce lo siamo passati in una bella piscina. Dalle 12 e mezza fino alle 5 siamo stati in acqua, divertendoci serenamente.

Nella messa del mattino abbiamo fatto una cosa bella. Visto che la processione delle offerte è il presentare i frutti del nostro lavoro, ho invitato i catechisti a venire al micorofono a dire il nome di un loro bambino del catechismo che ha fatto qualche passo avanti, come frutto del loro lavoro.

Purtroppo mi sono scottato un po’.

È venuta anche Sandra, ed è rimasta contentissima della giornata!

Tra ieri e oggi abbiamo fatto due riunioni, una per ognuna delle due parrocchie, per pianificare l’inizio dell’anno catechistico e le mete da seguire.

I catechisti che hanno perseverato nel lavoro sono stati un 60%: l’atro 40%, qualcuno ha avuto impegni di lavoro, altri, giovanissimi, si sono addiritttura messi a convivere, altri hanno dovuto lasciare per salute, e qualcuno non ne aveva una gran voglia.

Per l’anno catechistico nuovo dovremmo avere una decina di catechisti in più, con l’aiuto di Dio, e spero che siano buoni catechisti.

Non sono granché convinto dell’opportunità di lavorare con catechisti adolescenti. Molte volte sono brillanti con i bambini, ma immaturi a livello di vita di chiesa.

Ho fatto capire che quest’anno dovremo cercare di lavorare molto di più con i genitori, per evitare di battere l’aria parlando a bambini di cui i genitori non si curano più di tanto.

Gestiremo in maniera diversa anche la preparazione ai sacramenti, costituendo delle équipe specializzate che portino avanti oguna la preparazione a un sacramento.

Il lavoro nella scuola è consistito oggi nel partire dal Progetto di Centro, elaborato gli anni passati, per individuare le mete da darci per quest’anno, e tradurle in una planificazione tentativa.

Le grandi cose che sono uscite sono le seguenti:

  • Continuare il lavoro di formazione dei genitori e approfittare per far passare lì il valore della formazione scolastica, in maniera che molti genitori possano superare l’analfabetismo.
  • Potenziare il lavoro con le famiglie, in maniera che sempre più accedano mensilmente alla scuola.
  • Interagire di più tra la direzione e i maestri.

Mi piacciono queste mete, una volta di più sono contento e orgoglioso della nostra scuola!

Sembra che Perpiñan, il tipo della Fondazione Codigo Abierto, è disponibile a condividere con noi la sua T1.

Martedì devo andare a parlare con lui per definire bene le cose!

Ho letto stasera che è morto fr. Roger di Taizé, accoltellato da una donna.

Il fatto mi colpisce, perché se c’era una persona pacifica era proprio lui. Cristo gli ha permesso di condividere la morte del martire.

Signore, accoglilo tra le tue braccia!

Stamattina, nell’ambito della preparazione del nuovo anno scolastico, abbiamo ascoltato una conferenza sull’aborto ad opera di una donna che è attivista del Movimiento por la Vida Dominicano.

La presentazione è stata ben chiara e convincente, ed è stata accompagnata da un video (The silent scream, L’urlo silenzioso) dove si spiega per filo e per segno come si realizza un aborto.

La mia speranza è che i maestri aiutino la nostra popolazione studentesca a capire l’importanza del valore della vita umana fin dal concepimento, e la nefandezza dell’aborto.

10:45 pm

Partite. Grazie!

Sono partite stasera per l’Italia Fiammetta ed Eugenia.

La loro presenza qui è stata molto positiva.

Lasciano un certo vuoto nella comunità missionaria.

Di Eugenia mi è piaciuta in particolare la sua disponibilità a fare qualunque cosa.

Di Fiammetta il cammino di chiesa bello che ha fatto il tempo che è stata qui.

Ci hai fatto un regalo grande, Signore!

Grazie, di cuore!

Anche con la scuola serale abbiamo iniziato i lavori preparatori, con uno schema simile a quelli dei turni diurni.

La cosa che mi ha colpito di più è stata la serenità con cui abbiamo vissuto questo momento. Non ci sono più le polemiche di Victor, e Carlos e Chelo, che sono le persone che potrebbero essere problematiche quest’anno, non si sono presentati.

A Chelo non voglio dare una classe, penso di metterlo solo dietro all’informatica, magari fa un lavoro migliore (in aula ci sono problemi).

Sul versante positivo, Siomare e Florencia sono due donne mature e molto preparate, e Cruz Marina ed Eladio sono pacifici e costruttivi.

Prevedo un anno di scuola serale molto migliore che lo scorso!

Stamattina, pomeriggio e sera, scorpacciata di scuola!

Con i maestri ci siamo rivisti e abbiamo cominciato a pensare qualcosa per il nuovo anno.

La prima cosa, in tutti i tre momenti, è stato condividere cosa abbiamo fatto nei mesi estivi. Sono venute fuori cose molto belle, come chi ha detto che ha fatto delle belle mangiate e ha dormito troppo. Altri sono stati al campo d’origine e hanno fatto il bagno al fiume della loro infanzia. Altri hanno dovuto accompagnare familiari malati, e a Loraida è morta la nonna.

Dopo di questo, ci siamo soffermati a fare una valutazione dell’anno scorso, con le sue cose positive e negative (fortezze e debolezze). Anche qua sono uscite moltissime cose, prima fra tutte il cortile che è ancora pieno di polvere e non è stato asfaltato. Ma poi la positività degli incontri di formazione fatti con i genitori, il clima più sereno che abbiamo vissuto l’anno scorso, i professori che ci hanno lasciato, ecc. ecc.

Nel pomeriggio ci siamo soffermati di più su alcune prospettive per l’anno prossimo: le novità a livello di strutture fisiche (avremo il laboratorio di informatica, la biblioteca, l’aula di artistica e quella di scienze naturali) e i miglioramenti che come direzione vogliamo apportare nel processo dell’insegnamento. Ci sono stati anche vari interventi dei maestri, con un dibattito molto positivo.

Alla riunione degli animatori abbiamo condiviso il tema sui valori dominicani e sulle cose tipiche dei dominicani.

La cosa viene dal fatto che nel piano pastorale che stiamo vivendo agosto è connotato come il mese della patria.

Sono venute fuori veramente parecchie cose, e mi fa piacere condividerli con voi. Le cose proprie dei dominicani sono:

  • Riso, fagioli e carne (piatto tipico che si chiama anche bandiera domenicana).
  • Il cazabe: una focaccetta fatta di yuca tritata e cotta su un forno a legna.
  • Il merengue e la bachata (ritmi musicali).
  • L’ospitalità.
  • La solidarietà.
  • L’allegria.
  • Il piacere di ascoltare la musica.
  • La voglia di cantare.
  • Il ballo, anche in chiesa.
  • Il battere le mani quando si canta.
  • La religiosità.
  • L’amore a Maria.
  • La Madonna dell’Altagrazia.
  • L’evangelizzazione porta a porta.

Non invidiamoli noi che siamo italiani, cerchiamo piuttosto di scoprire quali sono i nostri doni e di potenziarli al massimo, così come cercano di fare loro!

Stamattina sono stato al Ministero dell’Educazione per parlare con il direttore di Risorse Umane.

Chiaramente, secondo la Legge di Murphy, non c’era (o non voleva ricevere nessuno).

Alla segretaria che me lo comunicava ho chiesto: mi può dare un appuntamento con lui?

Risposta: no; riceve il martedì e il giovedì.

Aggiungo: ma oggi è martedì.

Controrisposta: sì, ha dovuto uscire.

Replico: ma non c’è maniera di sapere quando mi può ricevere, per evitare di fare un viaggio a vuoto?

E lei: La vita è un avventura, bisogna giocarsela! Venga giovedì.

Stamattina ho parlato con il padrone di una ditta che realizza connessioni wireless a lunga distanza.

Abbiamo studiato la possibilità di collegarci alla Fondazione Codigo Abierto, che, se non hanno cambiato idea, ci consentirebbero di collegarci a internet attraverso la loro T1 da 10 Gb/s.

Questa è l’unica maniera di realizzare il collegamento a internet del nostro laboratorio di informatica, perché con 10/20/30 computer anche una ADSL fa ben poco.

Il tutto richiede tre antenne, un access point e due ricevitori. Con l’installazione ci costerebbe 1,600 dollari, cioè 50,000 pesos. Una bella cifra, ma tutto sommato proporzionata. Con l’ADSL di Codetel pagheremmo 40,000 pesos all’anno per una connessione a 256 Kb/s!

Adesso bisogna vedere se Perpiñan, il tipo della Fondazione, è ancora disposto a farci connettere.

Ma so che comunque il Signore ci aiuterà a realizzare questo progetto. L’unica cosa, bisognerà pensare bene alla maniera di evitare che i ragazzi si colleghino ai vari siti porno o simili.

Se Gesù passeggiasse qui con noi mi avrebbe detto: “Uomo di poca fede!”.

L’esperienza della visita alle riunioni di settore, ieri sera, era stata in certo senso abbastanza deludente, precisamente per la scarsa participazione della gente. Meno per l’impegno delle equipe di settore nel preparare l’incontro.

Beh, a partire da quello che avevo visto mi ero fatto l’idea che tutti gli incontri in tutti i settori fossero andati alla stessa maniera.

Invece stamattina, durante la Messa ho scoperto che non è stato così: l’incontro nella cappella del Barrio è stato pienissimo, e così quello nella nuova cappella dello stesso settore. Ugualmente gli incontri del settore Altagracia Arca de Noè.

In particolare, per quest’ultimo settore Felipa, la moglie di Chapulín, ha dato la testimonianza che c’è andata pensando che non avrebbe trovato nessuno, e all’arrivare c’era già moltissima gente, ben animata, cantando e ballando, e poi ne sono arrivati ancora di più. Felipa ha vissuto la tentazione mia, quella di pensare che Dio non può stupirci.

Così che posso dire anche stasera: Grazie, Signore, sei fantastico!

Stamattino abbiamo definito con Miguel e Matilde come preparare l’anno scolastico. Abbiamo a disposizione solo tre giorni, perché lo stato ha disposto che le lezioni iniziano lunedì 22.

Domani ci sarà una giornata di reincontro dei maestri e di valutazione di quello che abbiamo vissuto l’anno scorso.

Invece mercoledì rifletteremo sul tema dell’aborto con una laica che ha trattato il tema anche al gruppo giovani.

Venerdì lavoreremo sulla pianificazione dell’anno scolastico.

Rimane da fare la pianificazione per classe e materia: per essa useremo le ultime ore della prima settimana di lezione.

11:43 pm

wordpress 1.5.2

Ho appena aggiornato wordpress alla versione 1.5.2 .

Finalmente le sottocategorie si vedono indentate!

Oggi pomeriggio toccava l’incontro sul tema della patria in tutti i settori.

Con Fiammetta, Eugenia e Sandra abbiamo fatto il giro di quattro settori.

Quello che abbiamo visto è che nella Mina e nella Nueva Alianza gli incontri sono stati fatti, anche se con poca gente.

Nel settore Emaús nessuno si è presentato. E nel settore Betania si è fatto solo un incontro perché all’altro non è andato praticamente nessuno.

Penso che il problema sia stato che in un giorno di festa così la gente dedica tempo alla famiglia, facendo o ricevendo visite.

Comunque sono stati ammirevoli i membri delle equipe che hanno preparato e portato avanti gli incontri!

Essendo oggi giorno di festa, mi sono dedicato a fare cose che mi piacciono.

Ho lavorato un po’ sul diario, riorganizzando le categorie, e ho messo mano a vari articoli su wikipedia, piccole correzioni e aggiunte sostanziose.

4:40 pm

Pagine statiche

Da oggi il sito ha anche due pagine statiche:

Una pagina dà il benvenuto, e spiega come funziona il diario.

L’altra è di motivazione a scrivere su
Wikipedia in Italiano
Spero che molti lettori provino a farci un giro e a si sentano orgogliosi di collaborare, come cattolici, a questo progetto!

Stamattina riposo, non faccio niente. Il paese celebra la Restaurazione della Repubblica, e non sarebbe giusto lavorare!

Nel pomeriggio, a partire delle cinque, andrò a fare il giro degli incontri che si faranno nei settori sul tema della patria.

Alle sette faremo la messa in italiano qui in casa.

Oggi tutto fermo anche qui in Repubblica Dominicana, ma non per il ferragosto.

Domani, 16, toccava la festa della Restaurazione della Repubblica, ma una legge di alcuni anni fa muove questa e altre festività civili infrasettimanali al lunedì.

Nato come colonia spagnola, il paese passò sotto gli haitiani dal 1822 al 1844.

I vari governi che si sono succeduti da lì in avanti erano in funzione degli interessi di alcune famiglie. Queste stesse famiglie annessarono nuovamente il paese alla Spagna nel 1861.

Il 16 agosto 1863 veniva iniziata la guerra che avrebbe riportato alla indipendenza nazionale. È il processo detto della Restaurazione della Repubblica, che culminó nel 1865.

C’è da dire che il paese perse altre volte la indipendenza:

  • Dal 1916 al 1924 ci fu l’invasione nordamericana, dovuta al ritardo nel pagare il debito pubblico: gli Stati Uniti si impossessarono della Dogana finché non recuperarono i loro soldi.
  • Ci fu la dittatura di Trujillo, dal 1930 al 1961.
  • Nel 1965 tornarono gli americano, abbattendo con un colpo di stato il governo “comunista” di Juan Bosch.
  • Andandosene gli americani, lasciarono al governo Joaquín Balaguer, che era uno dei principali collaboratori di Trujillo negli anni della dittatura.

Oggi il paese è indipendente, ma al tempo stesso è fortemente vincolato dalle decisioni di politica economica “suggerite” dal FMI e dai ricatti a cui lo espone il forte debito estero e la necessità di continuare a chiedere ulteriori prestiti.

Dopo la terza messa di stasera non ne avevo proprio voglia. Ma Juan Luis si è seduto nel mio ufficio, e non ha desistito finché non gli ho detto di sì. Il cognato di sua moglie è in una clinica in fin di vita, e da qualche giorno ha chiesto il prete, e così sono andato io.

Sono cose che quando poi ci sono le vivo bene, ma faccio una fatica tremenda a decidermi, le lascio sempre per un altro momento. Eppure è una delle prime chiamate di un prete: assistere spiritualmente gli infermi.

Quelli che leggete questo diario, vi chiedo di pregare per me perché in questo (e nel resto) mi decida a cambiare. Grazie!

Questa mattina, nella messa della parrocchia Divina Misericordia, abbiamo ascoltato la testimonianza del marito di Carmen Santiago.

Ha detto lui stesso che era un uomo che non viveva la chiesa. Era malato, ma da quando i missionari l’hanno visitato e hanno pregato per lui si è sentito meglio, e ha riconosciuto che era stato il Signore, e ha iniziato a venire a Messa.

Il Signore lo ha chiamato!

11:31 am

Irritabile

Ho ancora degli strascichi dell’influenza-raffreddore, che non mi fanno sentire bene. Le due messe di stamattina le ho dette mezzo innervosito, senza godermele.

Spero di non aver fatto danni.

Stamattina mi sono reincontrato con il capo della banda di Duquesa, stavolta da solo io e lui, nel mio ufficio.

Il Signore mi ha aiutato a fargli un appello accorato a cambiare, a lasciare quel mondo che gli porta tanti problemi.

Alla fine abbiamo pregato insieme, chiedendo al Signore la grazia della conversione. L’ho visto disponibile, quasi commosso.

Adesso voglio continuare a pregare per lui, so che il Signore farà qualcosa di straordinario.

9:17 pm

Gioie semplici

Stamattina a Messa avevo tutti i nostri laici: Francesco, Carmen, Fiammetta, Eugenia, e Sandra, l’ultima arrivata.

Mi ha fatto troppo piacere esserci tutti, e alla fine ho invitato la gente a dare un forte abbraccio di benvenuto a Sandra.

9:16 pm

Raffreddore

Da stamattina (o forse da ieri) ho un raffreddore abbastanza fastidioso, insieme a un po’ di stanchezza per la missione.

Oggi me la sono presa comoda e non ho fatto quasi niente.

10:50 pm

Batteria nuova

Oggi i giovani del coro Cristo Vivo si sono comprati la batteria.

Mi fa piacere, perché mi piace troppo quando è suonata bene.

Ma ho anche timore che all’inizio la suoneranno troppo male…

Con Lorenzo abbiamo pensato di non appoggiare le richieste di Guaricano di accompagnarlo a porre la denuncia contro la banda di Duquesa.

Ci concentraremo solo sul problema dell’acqua. Risulta infatti che la gestione da parte di Guaricano dell’acquedotto che abbiamo fatto con i soldi del fondo per l’acqua lasciava molto a desiderare: ha messo rubinetti privati a varie famiglie e ha quasi eliminato i rubinetti pubblici. Quest’ultima cosa sarebbe stata la causa del problema dell’altro ieri.

Probabilmente adesso metteremo un automatico per accendere e spegnere la pompa, in maniera che non ci sia bisogno di interventi manuali. E l’idea è quella di eliminare i rubinetti privati e di ripristinare tutti quelli pubblici. Lorenzo ha già mezzo parlato con la gente a Duquesa, e sembra che vada bene anche a loro. Dovremo però fare una riunione con tutta la comunità.

Oggi abbiamo fatto la missione nell’ultimo settore che rimaneva, il settore Emmaus.

Una parte del tempo della missione l’ho persa, paradossalmente, in altre cose: sono andato un momento in parrocchia per ricevere una cosa da Edilenia, e ho trovato i giovani che avevano appena comprato la batteria nuova, così abbiamo dovuto pensare dove e come metterla, e tra una cosa e l’altra è passata mezz’ora.

Poi con Ofelia sono stato a dare i sacramenti a un’uomo di mezz’età, che è malato (ha il cuore grande, dicono qui, non ho ancora capito bene cosa significhi): confessione, unzione dei malati, e poi ha chiamato tutti i vicini per chiedere perdono e perdonare tutti. La risposta dei vicini è stata simile, è stato un momento molto commovente.

A questo punto ho potuto andare a giracchiare per il barrio dietro ai missionari, ho potuto intrattenermi con Miguelina, una ragazza del gruppo giovani che pochi giorni fa è stata investita da un motorino e ha una spalla rotta. E anche con María, la giovane sposa di Manuel. Non sono gente di chiesa, ma mi promettono continuamente che inizieranno il loro cammino di chiesa, e così ne approfitto per andare a dargli calore.

La messa è stata contraddistinta dalla presenza dei bambini: molti, moltissimi.

Alla fine, quando ho chiesto a qualcuno una piccola testimonianza, una giovane madre ha detto visibilmente contenta: “Io non andavo alla Messa, però la Messa è venuta da me”. Ha “scoperto” che la chiesa va a cercarsi alla gente. Mi sono sentito bene, ho percepito che il cammino che facciamo come parrocchia è quello giusto.

Suor Serafina si aspettava che la chiamassi a dire due parole anche lei, ma mi sono dimenticato completamente. E dire che si era anche preparata il discorsetto… Ma non importa, glielo farò fare alla messa di domenica!

Stamattina ho dedicato praticamente tutta la mattina alla faccenda di Carlos, il nostro maestro che da un anno non viene a scuola.

Così come mi ha suggerito Mery Valerio, ho fatto un documento per il Ministero dell’Educazione presentando i fatti e chiedendo che il suo stipendio lo passino a una maestra che lavora con noi ma che non è ancora nominata.

I giorni prossimi devo chiamare o andare per vedere cosa mi dicono della cosa.

Ho anche approfittato di essere al Ministero dell’Educazione per verificare che fossero lì i documenti dei due maestri che dalla Regionale mi hanno assicurato che l’anno trasmessi al Ministero. Purtroppo lì per lì non li hanno trovati, ma mi hanno detto che li cercheranno meglio e che lunedì mi danno una risposta.

2:45 pm

Cambio di modem

Ieri si è rotto il modem che usiamo qui in casa, così stamattina sono dovuto andare in città per comprarne un’altro

Oggi pomeriggio sono stato a Duquesa. Sono andato con l’intenzione di vedere i capi della banda che hanno ferito i parenti di Guaricano.

La prima sorpresa è stato trovare la polizia là. C’era una camionata di agenti, e si sono portati via la moglie (incinta) di uno di quelli che hanno partecipato al disordine.

Poi, con l’aiuto di Sánchez, siamo andati a vedere i capi della banda. È venuto con noi anche Mario, il rappresentante comunale.

La versione dei tiguere di Duquesa è stata ben diversa da quella di Guaricano. Quelli che erano arrivati a casa sua non erano parenti suoi, ma altri tiguere di Cristo Rey che Guaricano stesso avrebbe fatto venire apposta per dare una lezione ai tiguere di Duquesa. La camionetta che è stata incendiata sarebbe stata di uno che lavora trasportando gente. Il parente che ha ricevuto i colpi di macete sarebbe uno dei tiguere di Cristo Rey.

La spiegazione non mi convince del tutto, ma vedendo che Sánchez sembrava credersela ho cominciato a pensare che Guaricano ci abbia mentito. Mi sono sentito un gusto amaro in bocca, e mi sono sentito strumentalizzato. Se è vero quello che ci hanno detto lì in mezzo ai prati, Guaricano si è visto ritorcere contro di sé l’arma che ha puntato contro la gente del suo batey, e poi ha chiesto aiuto a noi per farsi passare da santerello e continuare a far passare problema ai suoi nemici.

Spero di riuscire a chiarire meglio questa faccenda.

Oggi la Missione si svolgeva nel settore di Betania, quello dove abbiamo il centro parrocchiale. È un settore che normalmente troviamo “freddo”, perché nonostante vivano appunto a due metri dalla parrocchia sono quelli che rispondono meno.

E di fatto non si è vista la folla che per esempio c’era ieri nel settore Nueva Alianza. Però la Messa che ho fatto mi è sembrata animata da parecchie facce nuove.

Mi ha fatto piacere in particolare la presenza di Consuelo, che è la donna che vendicchia mangiare davanti al consultorio. Da un annetto si sta avvicinando alla chiesa, e mi ha fatto piacere quindi la sua presenza, e ancora di più quando l’ho invitata a fare una preghiera dei fedeli e ha spiaccicato qualcosa che non era una preghiera ma l’importante è che si sia lanciata, che abbia pensato che anche lei può dare qualcosa.

Nel pomeriggio non avevo potuto seguire niente i missionari per il problema di Duquesa.

Benvenuta alla Missione, Sandra! Speriamo che i giorni che passerai con noi (quasi un mese!) ti piacciano e ti lascino la voglia di tornare!

10:36 pm

Casini a Duquesa

Oggi sono successi dei casini a Duquesa.

Alle quattro mi chiama Sánchez al cellulare dicendomi che i tigre stanno minacciando Guaricano (un uomo di là), che è quello che ha seguito con Lorenzo il progetto dell’acqua e che sta gestendo l’apertura e chiusura dei rubinetti.

Purtroppo poi verso le nove sono venuti a casa di Guaricano una famiglia di amici con la loro macchina, e lì sembra che i tigre di Duquesa hanno avuto paura che Guaricano avesse chiamato altri tigre a difenderlo, per cui sono andati là e hanno bruciato la macchina dei visitatori. Non contenti, hanno abbattuto le persiane della casa di Guaricano, tirato dentro pietrate, una delle quali ha ferito Andreina, sua figlia, e sono entrati a colpi di macete sul figlio degli ospiti.

È stato a quel punto che Guaricano mi ha chiamato, perché gli facessi andare là la polizia e un’ambulanza. Combinazione, Lorenzo era appena uscito con la nostra per andare a prendere la tipa che vive qui che due volte alla settimana va a farsi la dialisi, per cui ho dovuto cercare, e alla fine ho potuto far andare là un’ambulanza della Plaza de la Salud.

Il tutto ci ha commossi abbastanza, anche perché Guaricano è molto amico mio e di Lorenzo.

Domani chiamerò con più calma per avere un sentore più preciso di quello che è successo.

Oggi abbiamo portato il vangelo al settore Nueva Alianza, dove la responsabile di settore è Germania, la moglie di Marcial.

Dopo l’invio sono andato a visitare varie famiglie, conosciute e non.

Sono stato dieci minuti con una coppia che ha fatto il corso per il matrimonio (cinquant’anni a testa), che hanno in casa due nipotini idrocefali, figli di una figlia. Con loro c’era il padrone di uno dei figli, un uomo di pelle ben bianca, che se ho capito bene viveva un po’ più in là, ma che in realtà io non avevo mai visto. Quando gli ho parlato della Messa che avremmo avuto più tardi, mi ha accennato un laconico “vedrò”, ma poi che bello che è venuto davvero! E prima della messa me lo sono abbracciato e gli ho espresso la mia contentezza per il fatto che era venuto.

Sono stato anche da Rafaelito, il marito di Fredesbinda. I due, che sono anche loro sulla cinquantina, si sono sposati due o tre anni fa, e dopo il matrimonio sono venuti a messa insieme almeno per sei mesi, facendo la comunione. Le cose sono cambiate dalle elezioni, perché Fredesbinda milita nel PLD, e per il fatto che hanno vinto le hanno dato un lavoro più “alto”: da vicedirettrice di una scuola è passata a tecnico del distretto scolastico. Il risultato è positivo, a quanto so, per lei, ma non per la sua famiglia, e neppure per la sua vita di chesa, perché l’impegno lavorativo la fa arrivare a casa tardi tutti i giorni. Così un po’ per la stanchezza un po’ per non so cosa si è ritrovata mezza lontana dalla chiesa, o forse non dalla chiesa ma sì dalla messa. E suo marito si è adagiato più di lei, fatto sta che da due anni non viene più a Messa. Così sono andato apposta a trovarlo a casa, e l’accoglienza che mi ha fatto mi fa ben sperare che possa tornare a vivere l’eucaristia con noi. Ha anche anticipato un invito a portargli a casa sua mio papà e mia mamma in novembre quando verranno a trovarmi, vedremo se si potrà fare, spero di sì, perché è una persona che ho imparato ad amare come un vero fratello.

La messa finale è stata ben partecipata, e a detta di Bilma che vive in quel settore c’era moltissima gente nuova. Hanno partecipato attivamente, e gli abbiamo fatto l’invito alle Comunità Ecclesiali di Base, nella speranza che presto possano fare il Ritiro di Evangelizzazione. A questo rispetto noto sempre di più che Carmen, la ex responsabile di settore, ha un dono speciale per comunicare, perché a differenza da altri animatori e responsabili di settore sa dire bene le cose e sa dare le informazioni senza stufare.

Alla messa avevamo anche Fiammetta e Eugenia, che di ritorno dall’aeroporto dove erano andate a accompagnare Rosanna si sono fermate con noi.

Eugenia e Fiammetta stanno passandosi le mattinate a dare la pittura impermeabilizzante ai tetti.

L’esperienza è venuta bene a Eugenia, la quale oggi pomeriggio mi ha iniziato a pitturare il nome della parrocchia in un apposito “cartellone” di cemento posto fuori dalla cappella nuova.

Domani continuerà facendo la scritta:

Parroquia Divina Misericordia

Oggi lunedì l’evangelizzazione è stata fatta nel settore San Francisco, quello della cappella del barrio per intenderci, al cui interno c’è anche la cappella nuova.

Intanto al momento di uscire dalla cappella dove facevamo la preghiera di invio è cominciato un acquazzone tremendo. Forte dell’esperienza dell’anno scorso, ho subito fatto mettere la gente in ginocchio e abbiamo iniziato a pregare e a chiedere al Signore che facesse smettere la pioggia. Dopo cinque minuti non pioveva già più. Tra me ho detto al Signore: “Ma non è che ci fai lo scherzo che partiamo e poi ci mandi un altro acquazzone?”. Ma il Signore ci ha trattati bene, c’è solo stata una piccola spruzzatina un’ora dopo, ma roba da niente.

Le messe di accoglienza sono state due, con Lorenzo che l’ha celebrata nella cappella del barrio e io nella cappella nuova.

La “mia” messa è stata molto bella, con molta gente nuova. Una signora che era in seconda fila ha fatto una preghiera in cui ha detto chiaramente che ringraziava il Signore perché con la cappella così vicina poteva riavvicinarsi alla messa dopo tre anni che non c’andava.

La predica mi è venuta bella, è piaciuta fin a me e spero anche alla gente. Il Signore mi ha aiutato a farla molto semplice, ricca di esempi, e di carattere kerigmatico, invitando a continuare a vivere l’esperienza bella di stasera.

Una nota stonata è stata piuttosto la recita fatta dai giovani: non c’entrava assolutamente niente con la missione, parlava di una gente che voleva andare a Porto Rico in battello a cercare di sbarcare il lunario lì, e poi alla fine non si capisce se vanno o no.

Nel complesso, è stata una giornata ricca di incontri e di emozioni. Anche nel tempo della missione ho fatto un giro per il barrio Mirador Norte e ho potuto sedermi con varie famiglie, ricevendo accoglienza ottima e con l’opportunità di dire parole belle.

Per tutto questo: grazie, Signore!

Oggi pomeriggio abbiamo accompato al seminario Heriberto, Elvis e Frankin. Sono venuti anche i loro genitori e Marcial.

In realtà poi in seminario c’erano anche Willy, Brondy e Miguel Ángel, i quali erano andati a portare in là delle cose.

Così, dopo che i nuovi hanno mostrato le camere ai rispettivi genitori, siamo andati tutti in cappella e ognuno ha presentato al Signore il nuovo cammino di questi giovani.

Quest’anno Heriberto fa terza liceo. Invece Elvis entra alla seconda, e Frankin alla prima.

Brondy sarà nuovo anche lui, ma ha (quasi) finito il liceo, e quindi passerà direttamente al pre-filosofato con Willy e Miguel Ángel.

Così quest’anno avremo sei seminaristi. Wow! È un regalo troppo grande, un dono speciale per la nostra parrocchia!!!

Alla messa delle nove ci sono stati vari saluti.

Prima di tutto Rosanna, che martedì parte per la Germania, per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù.

E poi i tre seminaristi nuovi, anzi, due dei nuovi ed Heriberto, il mio figlioccio. Al pomeriggio avevano l’entrata in seminario, e gli abbiamo detto fra tutti parole belle, di incoraggiamento e di sostegno perché non si scoraggino di fronte alle eventuali difficoltà.

Ho chiamato sull’altare anche i loro genitori, che sono stati contenti di dire due parole. Evento eccezionale, la presenza del papà di Heriberto, che normalmente non si vede mai a Messa. Spero che cominci, così come Milady, la mamma, già da tempo viene tutte le domeniche (però sono separati da vari anni); prima diceva che non aveva tempo, e adesso si rende conto che quel tempo non è poi così difficile da tovare.

Alla messa delle sette abbiamo avuto una visita eccezionale dalla comunità di Duquesa.

Juan Luis ha approfittato il fatto che mercoledì la missione è stata là per dirgli che venissero alla messa in parrocchia, per dare testimonianza del cammino fatto.

Son venuti una trentina, capitanati dall’immancabile Sánchez, e un terzo di essi erano bambini.

Hanno raccontato gli incontri che vivono settimanalmente, cominciando con la liturgia della parola di tutte le domeniche, e si sono beccati varie serie di applausi.

La comunità parrocchiale è stata molto felice di questo incontro. Soprattutto perché ha trasmesso l’idea che a Duquesa comincia a muoversi qualcosa a livello di vita di fede.

2:02 pm

Dormitona

Stamattina la sveglia era messa alle sei, pero al svegliarmi mi sono detto: non ho niente di particolare da fare, posso riposarmi un po’.

Risultato: ho dormito fino alle nove e mezza. Grazie, Signore!

La missione oggi si è spostata al settore Altagracia.

Non ho potuto essere presente all’invio, perché dovevo andare al Distretto Scolastico per alcuni problemi con dei maestri.

In compenso mi sono spostato al settore verso le quattro e mezza. Con Fiammetta e Eugenia abbiamo girato in un punto che non avevo mai visitato. Abbiamo visto varie persone, sconosciute e conosciute.

Un signore di 87 anni con sua figlia ci ha fatto vedere il forno per fare il cazabe. Una giovane signora con due figli ci ha detto che non era dichiarata all’anagrafe perché non lo sono i suoi genitori, e di conseguenza non sono dichiarati i suoi figli, e la più grande ha già quattro anni.

Poi, verso sera, la messa nel Chimbú. C’era un bel numero di gente (forse ce n’era ancora di più in Ponce, dove la messa la celebrata Lorenzo). C’erano soprattutto tanti bambini, ma anche un buon numero di uomini e di giovani.

Bernarda e Matilde avevano preparato tutto per bene, logisticamente non ci sono stati problemi, ed è stato possibile per me fare un annuncio forte di quello che significa seguire Gesù.

Adesso, come gli altri giorni, la sfida è quella della continuità: aiutare questi fratelli e sorelle a continuare il loro cammino nella chiesa!

6:17 am

Zanzaraccie!

Stanotte sono stato assalito dalle zanzare dentro alla zanzariera.

Non so come è possibile, probabilmente mi sono entrate quando entravo io.

Ho fatto una notte bestiale, anzi, insettiale!

Il pomeriggio di oggi è stato dedicato al settore Sinaí.

Le coppie di missionari erano circa 37, e hanno dovuto visitare ognuna 30/35 famiglie, perché in tutto il settore il totale delle famiglie è sulle 1,300 (una parrocchia medio piccola di Genova)!

Io ho approfittato del tempo delle visite per varie cose.

Ho fatto un giro nella parte bassa del settore, per investigare se ci sono dei terreni che si possono studiare in vista di una nuova parrocchia. E ho scoperto con piacere che la Junta de Vecinos di là sta facendo una lettera per chiedere un terreno abbastanza buono a un signore che ha parecchia terra. Ho consigliato di chiedere anche ad altri proprietari che loro avevano escluso perché dicevano che non avrebbero sicuro dato niente.

Sono stato a trovare la famiglia di Arlín. La madre era evangelica, ma adesso le figlie si sono fatte cattoliche e si stanno lanciando parecchio, e ho approfittato per motivarla a reiniziare come cattolica pure lei. È venuta alla messa di accoglienza, la qual cosa mi ha fatto molto piacere. Adesso devo cercare di tornare a trovarla senza lasciar passare molto tempo.

La Messa finale è stata ben partecipata, con Rosanna, Francisca e Gregory che hanno cantato divinamente. La predica credo che sia stata aiutata parecchio dallo Spirito Santo, spero che sia arrivata ai cuori.

Ho avuto con me tutto il tempo Eugenia, che nella Messa finale ha dato come al solito una bella testimonianza, e la gente si è sentita molto bene. Si percepisce l’amore di Genova per il Guaricano. Magari avessimo molte più Eugenie a testimoniare qui l’affetto che Genova ha per la missione!!!

Questo articolo di Civiltà Cattolica analizza le potenzialità e i rischi di Wikipedia, un progetto a cui mi piace collaborare.

È abbastanza equilibrato, ma a mio parere è scentrato su alcune piccole cose:

  • Critica la mancanza di autorevolezza, con conseguente inaffidabilità, di un’enciclopedia senza un referente autorevole. È vero, di per sé non c’è modo di sapere se certo particolare che si trova in un articolo è esatto. Tuttavia, a mio parere, il risultato pratico risulta più che soddisfacente: ho letto molti articoli su materie che conosco perfettamente, e ho trovato ben pochi errori significativi.
  • Parla dell’esposizione al vandalismo. C’è vandalismo, vari pezzi che ho contribuito lo hanno subito, ma c’è subito stato chi lo ha aggiustato in tempi record.
  • Critica l’ambigua utopia della “democrazia assoluta del sapere”, una nuova forma di “Torre di Babele” marcata dal relativismo. Non mi sembra un’osservazione pertinente, in quanto wikipedia si basa su un consenso. Di per sé chi vuole dare certa impostazione deve trovare la maniera di mettersi d’accordo con gli altri, e anche qui mi sembra che gli effetti siano abbastanza buoni.

Aggiungo un’osservazione a mio parere molto importante. Se confrontiamo wikipedia con un’enciclopedia “autorevole” le troveremo moltissimi difetti. Ma sarebbe come criticare un amico perché non è uguale a un’altro che ci piace.

Invece, se prendiamo così come è, secondo la sua natura di patrimonio di conoscenze che tutti possono migliorare, a mio parere è uno strumento bellissimo di organizzazione di una “base di sapere” che diventa ogni giorno più completa.

Per terminare, un’invito a tutti i cattolici. Se wikipedia corre il rischio di una deriva democratica scevra dai valori e in particolare dai valori cristiani, diamoci da fare e diciamo la nostra sulle pagine di discussione. Abbiamo un patrimonio culturale grandissimo e ricchissimo, facciamolo pesare. Una wikipedia senza la presenza dei cattolici sarebbe anzitutto più povera, e quindi ancora più “relativista” di quello che può essere in realtà.

Oggi la missione si è spostata nel settore San Ramón (i campos).

Il settore è composto da circa 1,300 famiglie, e varie aree prima verdi si stanno urbanizzando, si può prevedere che nei prossimi dieci anni la popolazione potrebbe aumentare di al meno altre 500 unità.

Abbiamo fatto la preghiera di invio nella cappella San Ramón del Mamey, e poi i missionari si sono diretti alle varie zone del settore.

Le messe di accoglienza sono state tre (in realtà una è stata la celebrazione della parola che ha fatto Marcial), io sono andato a Duquesa, e con me sono andate anche Fiammetta ed Eugenia. Sono poi arrivati i giovani che hanno fatto una bella recita e hanno animato i canti della messa.

Tra tutti abbiamo cercato di dare speranza a questa gente che vive mezza isolata e vicinissima alla spazzatura di tutta la capitale.

Credo che in futuro dovremmo fare parrocchia questo settore!

… Precisamente sui casi che abbiamo di professori che non vengono a scuola o non vengono con la dovuta assiduità.

Féliz è stato abbastanza strisciante, mentre più chiaro è stato Riché, precisamente sul fatto che bisogna fare il proprio dovere.

Ci ha convocati con i vari maestri per venerdì pomeriggio.

Oggi la Missione Parrocchiale si è spostata al settore Arca di Noè.

Da parte mia ho girato qualche casa per rendermi conto del lavoro dove erano passati i missionari.

Sono capitato a casa di Inés, che è una ragazzina di 20 anni che quattro anni fa voleva farsi suora, e ho avuto l’amara sorpresa di scoprire che in febbraio è andata a convivere. Mi sono fatto portare a casa sua da sua sorella, e m’ha fatto una ottima impressione: dice che appena hanno i soldi si sposerà in chiesa. Speriamo bene!

Un po’ più in là ho visto un gruppetto di giovani, e mi sono messo a parlare con loro. Visto che non avevano una gran voglia di dire qualcosa gli ho raccontato due storielle, e ciò li ha aiutati a aprirsi un po’ di più. Alla fine da uno di loro mi sono fatto portare a casa sua, dove mi ha presentato la zia, e alla fine mi ha confidato che si è separato da sua “moglie”.

Alla Messa di accoglienza la maggior parte erano missionari e oranti, ma c’era un certo numero di persone nuove, che ho provveduto ad abbracciarmi con calore. Spero che il Signore li aiuti a prendere la decisione di vivere in pieno la chiesa.

Il mio ufficio e quello della segretaria sono quasi a posto.

Ho solo più da trovare una collocazione per varie cose, e decidere cosa devo lasciare dalla mia parte e cosa dalla parte della segretaria.

10:13 pm

Partiti!

La maggior parte del gruppo che avevamo è partito: se ne sono andati don Chicco e don Roberto, Milena, Benedetta e Simone, e i due amici della RAI, Tarcisio e Tito.

Lorenzo li ha portati all’aeroporto.

Sembrano contenti dell’esperienza vissuta. Grazie al Signore!

Oggi pomeriggio la missione parrocchiale è andata al barrio de La Mina, che è uno dei più poveri e pieno di delinquenza, bande e droga.

Una novantina i missionari, che a due a due sono andati a visitare tutte le case portando il messaggio di Gesù e dell’amore di Dio.

Suor Serafina ha partecipato dall’inizio, più tardi si sono aggiunte suor Cristina, Carmen, Fiammetta e Eugenia.

Verso sera la Messa di accoglienza della gente. E anche una celebrazione della parola che ha fatto Marcial un po’ più in là per le persone che vivevano distanti da dove abbiamo fatto la Messa.

Nella Messa mia ho visto varie persone “nuove”, e ho cercato di trasmettere il messaggio che accogliendo Cristo nella nostra barca possiamo vivere meglio e più felici.

Fiammetta e Carmen si sono appoggiate a due coppie di missionari, e questo ha permesso loro di entrare nelle case, come probabilmente vi racconteranno loro in un prossimo contributo.

Nella messa delle sette di stamattina abbiamo fatto l’invio dei missionari. La metà, perché l’altra metà ha ricevuto l’invio da don Lorenzo nella nuova parrocchia.

Ancora una volta mi sono stupito per il numero di fratelli e sorelle che parteciperanno a questa evangelizzazione!

Domani cominceremo, iniziando alle tre del pomeriggio, nel barrio de La Mina, settore Nueva Jerusalén. Nella visita i missionari proporranno il kerigma, presentato insieme alla testimonianza del loro personale incontro con il Signore, e inviteranno tutti alla Messa che faremo nello stesso settore alle sette di sera.

Contiamo sulla vostra preghiera!

(Vorrei scrivere qualcosa di più ma vado perché la implacabile campanella di Carmen mi sta chiamando per il pranzo!!! buon appetito anche a voi!)

Ho fatto pitturare gli uffici di Betania rimodellati.

Adesso domani devo riuscire a mettere tutto a posto. Gasp! Mi viene male solo a pensarlo!!!!

Oggi pomeriggio siamo andati con i ragazzi di Genova a Hato Viejo per la Messa finale del campetto dei responsabili della Pastorale Giovanile.

Alla Messa non hanno partecipato molte persone: oltre a noi c’erano sostanzialmente solo il coordinatore della parrocchia (il parroco non risiede lì) e una decina di vecchiette.


Il guado del fiume

La cosa bella è che alla fine ci hanno raccontato qualcosa di Mamá Tingó, una donna del paese che all’inizio degli anni settanta è stata uccisa per essere la coordinatrice di una lotta per non farsi portare via la loro terra. Mi ha fatto piacere sentire la storia, anche perché a dieci metri dalla nostra chiesa abita Juana Muñoz Soriano, sua figlia.

Particolare avventuroso: per arrivare a Hato Viejo bisogna passare un fiume a guado… Normalmente non c’è problema, perché sono solo venti centimetri d’acqua. Ma oggi abbiamo avuto un po’ di timore, perché stava piovendo, e rischiavamo di non poter tornare indietro.

Grazie al Signore non c’è stato pericolo, siamo arrivati a casa senza problemi!


Un momento bello del campetto

Oggi ho passato la giornata con i responsabili dei gruppi giovanili. Erano una decina, più i tre seminaristi.

C’è con loro Marcial, e Dany in cucina.

La mia visita è stata discretamente lunga, dalle dieci di mattina alle cinque del pomeriggio.

Ho approfittato per fare due interventi.

Il primo era sui punti controversi tra cattolici e protestanti. Qui c’è un’aggressività abbastanza forte da parte degli evangelici, che parlano facilmente del papa come della bestia dell’Apocalisse. Per questo abbiamo ritenuto opportuno chiarire i punti discussi più importanti: il rapporto chiesa-bibbia, il papa, la Madonna, il celibato dei sacerdoti.

Invece nel pomeriggio abbiamo chiacchierato sul rosario e sulla forma di pregarlo. Mi sono appoggiato sull’enciclica Rosarium Mariae Virginis di Giovanni Paolo II. A coronazione del tema li ho posti a lavorare a gruppi per trovare dieci spunti di meditazione per ogni mistero del rosario. Se viene fuori qualcosa di bello conto di fare un piccolo sussidio perché la gente della parrocchia impari a recitare il rosario in forma più meditativa.

Ma a parte le catechesi, la cosa più bella è stato il clima che ho trovato al campo: molto sereno e semplice, senza niente di artificiale, pieno di amicizia. Mi veniva voglia di fermarmi fino a domani, ma…

Mi ha accompagnato Milena con le sue treccine dominicane, e Mayra.

Stasera abbiamo mangiato un minestrone molto buono fatto da Carmen, ma purtroppo bollente. La fretta di mangiarlo mi ha ustionato le gengive!

10:21 pm

Faro a Colombo

Abbiamo visitato oggi pomeriggio il Faro a Colombo, che è il mausoleo eretto a Cristoforo Colombo in occasione del quinto centenario della scoperta dell’America e dell’evangelizzazione del nuovo mondo.

Il governatore del faro, Andi Mieses, ci ha accolto come fossimo capi di stato, con una formalità inimmaginabile.

Dopo, ci ha mandati a fare un giro del museo del faro, che raccoglie materiale di una cinquantina di paesi di tutto il mondo.

Al centro del Faro c’è il sarcofago con le ossa di Colombo. Naturalmente qui dicono che è assolutamente certo che sono le sue. Stessa cosa dicono a Cuba e a Siviglia con i resti che tengono anche loro.

Il sarcofago è al centro di un monumento molto bello, in marmo di Carrara, che anteriormente era nella cattedrale di Santo Domingo.

Stasera ci è toccato il giovedì eucaristico a Televita.

È stato particolarmente emozionante avere con noi Simone, Milena, Eugenia, Tarcisio e Tito, i quali si sono integrati molto bene partecipando attivamente nel momento delle preghiere.

Nonostante i occhiali neri anni settanta (i normali si sono rotti ieri sera) sembra che la trasmissione sia venuta molto bene.

Domani arriverà la nave con la cassa delle apparecchiature oculistiche.

Dovremo aspettare la prossima settimana per sdoganarle, perché non abbiamo ancora il permesso del governo.

Se il Signore ci aiuta la settimana prossima avremo tutto a casa.

12:22 pm

Operaio

Mi sto mischiando con gli operai che fanno i lavori del mio ufficio.

Ho una fretta boia di terminarli, perché non riesco a sopportare di avere polvere e tutto fuori posto, e quindi cerco di fare qualcosa perché i lavori avanzino più rapidi.

Risultato: sono tutto impolverato!

Sto rimodellando gli uffici parrocchiali in una maniera che, spero, mi darà un po’ più di spazio.

Sposto la segretaria dov’ero io, ampliando di un terzo la grandezza del vano, e io me ne vado dove avevo il computer, in una posizione che la segretaria mi possa fare un po’ più da filtro.

Ho infatti il problema che molte cose che la segretaria può risolvermi in pratica vengono prima da me, e io li devo mandare dalla segretaria.

Adesso dovrò stare attento a non rimanere troppo isolato, e ad essere ancora a disposizione piena della gente.

Stasera, in una messa molto bella, abbiamo fatto il cambio del responsabile del settore Nueva Alianza.

Carmen ne è stata responsabile dal suo inizio, circa due anni fa, fino ad oggi. Ha fatto partire la celebrazione della parola e ha strutturato i ministeri del settore.

Lascia il lavoro a Germania, la moglie di Marcial, la quale mi ha stupito positivamente per la serenità e semplicità con cui ha detto sì.

E la gente mi sembra che sia contenta, perché Germania è una figlia di Dio, una persona semplice ma profondamente lavoratrice, innamorata di Gesù e con una bella vita di famiglia. Sono sicuro che continuerà il bel lavoro che Carmen ha iniziato.

Ho introdotto stamattina la pratica di sdoganamento delle apparecchiature oculistiche. Mi hanno accompagnato don Chicco e don Roberto, che sono qua con il gruppo degli Amici del Guaricano

Tra una settimana dovrebbe essere pronto il documento per consegnarci la cassa.

Per quella data dovrebbe arrivare la nave con il carico.

Quando la cassa sarà in porto, prima di portarcela via dovremo andare con un ispettore del ministero della salute per controllare il contenuto.

Poi, ad ottobre, dovrebbero arrivare Carlo Mosci e Massimo Corrazza, i nostri oculisti, per montare il tutto e addestrare gli oculisti locali che lavoreranno che queste apparecchiature.

Poco a poco si fa tutto…

La cappella della nuova parrocchia è realtà!

A dir la verità la nuova parrocchia Divina Misericordia non è stata ancora creata dal vescovo, ma l’ausiliare continua a dirmi che è tutto pronto, e quindi ho provveduto ha cominciare con la Messa festiva. Tutte le domeniche celebraremo la Messa delle sette del mattino, in contemporanea con Santa Margarita.

Stamattina oltre all’inaugurazione della cappella avevamo anche la visita di una parte degli amici italiani: don Roberto, Simone, Eugenia e Milena. C’erano con noi anche Tarcisio e Tito, i due inviati della RAI.

Alla fine della Messa, come al solito, si sono presentati, suscitando grande simpatia e contentezza nella gente.

Poi Cándido ha parlato dei lavori che rimangono da fare: mettere le finestre, aggiustare il tetto che fa acqua, pulire il resto del terreno che si è riempito di erbacce, fare una colonnina davanti dove mettere il nome della parrocchia, dare un protettivo e la vernice alle tavole esterne.

La cappella si è riempita, dentro e fuori: ci stanno circa 250 persone dentro, e forse ce n’erano un centinaio fuori.

Mi immaginavo che in Betania la Messa sarebbe rimasta mezza deserta, e invece c’era quasi tanta gente come le altre domeniche! È proprio vero quello che dice il cardinale di qua: bisogna fare più parrocchie: più la chiesa è vicina alla gente, e più la gente va alla chiesa.

Grazie, Signore!

Sono arrivati stasera il secondo gruppo di Amici del Guaricano: don Chicco, Orietta e Carmen, che sono due signore di Geo, e poi Fiammetta e Benedetta, giovani ragazze sui vent’anni, della parrocchia di Castelletto.

Con loro ci sono pure Tarcisio Mazzeo e Tito, che lavorano nella RAI, e sono venuti per realizzare un servizio sulla Missione da trasmettere sulla rete regionale ligure e forse anche sul circuito nazionale.

Si fermeranno fino a lunedì l’altro. Avranno tempo così di vedere l’inizio della Missione Parrocchia d’Agosto, che tutti gli anni è ormai una tradizione consolidata.

Benvenuti alla Missione!

Stamattina ho partecipato in diretta al programma Chiesa e Comunicazione di Radio ABC, la radio cattolica che trasmette in AM.

Ofelia, una giovane signora molto simpatica, mi ha intervistato, e abbiamo parlato della parrocchia e della scuola.

Ho parlato molto in positivo delle attività e della disponibilità della gente, che in verità è molta.

Purtroppo non c’è stato il tempo di sviluppare il discorso del Terzo Piano Pastorale e di come lo stiamo implementando: era la cosa che più mi interessava, anche perché sarebbe stato un ottimo stimolo per tutti per applicare questo piano pastorale con più amore e entusiasmo.

Pazienza! La prossima volta cercherà di centrare di più il discorso!

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la formazione dei fratelli e sorelle che si dedicheranno alla preghiera nei giorni della missione.

C’era un gruppo ben grande e motivato, circa un’ottantina di persone.

Ho fatto una presentazione delle comunità degli Atti, di come pregavano, e poi ho aggiunto le raccomandazioni sulla preghiera che san Paolo ha lasciato nelle sue lettere.

Ne è venuta una cosa ben gustosa, e spero che svolgano questo servizio della preghiera con fede e amore.

Ormai che sappiamo dove abita Edilenia, è un piacere andarla a trovare.

Di ritorno dal ritiro alla Victoria, ci siamo fermati a casa sua con le suore e gli ospiti italiani. Accoglienza calorosissima, come l’altra volta, da parte di Edilenia e di sua mamma.

Invece Yojansel non ci conosce ancora, e quindi fa un po’ i musi (rimane spaesato in mezzo a tanti sconosciuti). Però è venuto in braccio a me, e ha durato ben trenta secondi prima di mettersi a piangere.

Oggi è stata la giornata della vocazione.

La mattinata è stata dedicata a un intervento di suor Cristina, la quale lo ha portato avanti in maniera molto dinamica, interessando e coinvogendo i ragazzi. Ha spiegato i vari livelli di vocazione: alla vita, alla vita cristiana, e poi le vocazioni specifiche.

Al pomeriggio il mattatore sono stato io, con un retiro che siamo andati a fare al santuarietto di Schönstatt, a pochi kilometri dal Guaricano.

Ho riflettuto sulla vocazione a partire dalle vocazioni di Samuele, di Maria, e degli apostoli.

Visto che c’era don Roberto Ghiara, l’ho chiamato perché raccontasse come è stata la nascita della sua vocazione. La spiegazione, nella sua semplicità, ha interessato profondamente i ragazzi, che poi hanno fatto molte domande.

Abbiamo concluso con la Messa. Una cosa bella durante la Messa è stato il fatto che all’offertorio ciascuno ha deposto sull’altare un segno della natura (foglia, fiore, ecc.) che gli ricordava qualcosa de quello che aveva ascoltato.

Don Roberto ha concelebrato, e durante il canone ho fatto fatica a trattenere il riso per gli inevitabili strafalcioni che faceva nel leggere.

Il ritiro è finito con un mucchio di foto fatte da me, da don Roberto, da Simone e da Eugenia. I ragazzi si sono divertiti tantissimo a farsi fotografare!

Ho ritirato oggi in stamperia la nuova lettera alle famiglie per il mese di luglio.

Il tema è: valorizzo le mie radici, e si centra sul valore e l’importanza dei papà e nonni, e per estensione delle madri e nonne, nella famiglia.

Ho subito provveduto a chiamare i responsabili di settore per mandare la lettera a tutti i messaggeri, che la consegneranno ognuno alle sue 10/15 famiglie a partire da lunedì.

Nella lettera si invita a realizzare in casa un piccolo gesto: raccontare, da parte del papà e dei nonni, come e dove vivevano quando erano piccoli, in maniera che i più piccini della famiglia prendano coscienza della vita dei loro genitori.

Alla stessa maniera, si farà un atto in ogni parte del barrio domenica 31 nel pomeriggio. Anche lì sarà soprattutto per festeggiare i papà.

Qui in Repubblica Dominicana la festa del papà non è in marzo come in Italia, ma appunto l’ultima domenica di luglio.

Stasera abbiamo accolto don Roberto Ghiara, Eugenia, Milena e Simone.

Il resto della visita arriverà sabato, e a guidarli sarà don Chicco.

Verrà con loro anche una mini troupe della RAI, con l’intenzione di filmare un documentario sulla missione da trasmettere sulla tv regionale e probabilmente anche su quella nazionale.

In attesa di incontrare e conocere il resto del gruppo, abbiamo fatto conoscenza dei tre giovani. Don Roberto Ghiara lo conoscevamo già, io dal seminario, e don Lorenzo e Francesco da quando era venuto qua nel 1999.

Il tema di stamattina al campo adolescenti è stato quello del fidanzamento, presentato molto bene dal padre Alejandro Berroa, che è vicerettore del seminari prefilosofato.

Ha fatto una presentazione molto dinamica, e poi ha messo i ragazzi a fare delle scenette sui vari modi di vivere il fidanzamento.

Sono venuti fuori dei lavori molto gustosi!

E penso che sia passato il messaggio fondamentale: il fidanzamento è una cosa seria e non un gioco, ed è una preparazione al matrimonio.

Il padre Milton Amparo è un gesuita domenicano che era arrivato alle pagine dei giornali due anni fa per aver fatto una predica molto dura con l’allora presidente Hipólito Mejía in sua presenza nel suo paese natale.

La predica toccava temi molto appropiati, era il momento in cui il paese stava sprofondando nella crisi più nera degli ultimi 10 anni.

Il presidente l’aveva accusato di essere membro del partito d’opposizione, ma poi la cosa sembrava fosse rimasta lì.

Adesso leggo sui giornali che questo padre ha lasciato il ministero, il che sarebbe stato confermato dal superiore dei gesuiti.

Spero che non ci sia relazione tra le due cose, è già molto triste che un presbitero lasci la sua vocazione, e lo sarebbe ancora di più se fosse a causa di questo conflitto, dove peraltro a livello di chiesa tutti si erano schierati con il padre Milton.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto la seconda parte della formazione dei missionari della missione parrocchiale di agosto.

Sono venuti molti che giovedì scorso erano stati scoraggiati dalla pioggia.

Ho dato due momenti importanti in mano ai laici.

A Carmen il tema su come condurre la visita. Se l’è cavata benissimo, anche se si è dimenticata di presentare i vari momenti della visita, cosa a cui ho rimediato io subito dopo.

E poi a Mirella la conduzione della pratica della visita: ha chiamato varia gente per “simulare” varie visite a varie famiglie differenti: la famiglia di un pastore evangelico, una famiglia di viziosi, e una famiglia normale. Dopo ogni rappresentazione il “pubblico” commentava le cose positive e le negative.

Ci rimane da analizzare il messaggio che si consegnerà a tutte le famiglie. Quest’ultima parte del lavoro sarà mercoledì prossimo.

2:28 pm

Aborto

Il tema sull’aborto al campo adolescenti è stato molto significativo.

La signora che è venuta a darlo ha espresso idee molto chiare, soprattutto dicendo la verità sul fatto che è un delitto abominevole e spiegando chiaramente il perché.

Ha illustrato anche le tecniche che si usano per eseguire l’aborto, e anche questo ha colpito profondamente i ragazzi.

Considerato che c’è in atto nel paese un tentativo di legalizzare l’aborto, l’intervento è stato più che opportuno.

Devo studiare la forma di proporlo anche ai professori della scuola.

Al mattino si sono fatte attività di conoscenza, e poi molti giochi.

Ci sono una serie di ragazzi e ragazze timidi ma sembra molto in gamba, spero che si sveglino e che si integrino meglio nel gruppo giovani.

Al pomeriggio doveva venire il padre Jesús Castro per fare un intervento sull’amicizia, ma non si è visto, probabilmente si è dimenticato.

In tutto i partecipanti sono una trentina

Mi sono mezzo arrabbiato con Heriberto, il quale dice che non ha soldi e dà l’impressione di non voler fare nessuno sforzo per contribuire con qualcosa. In un seminarista è cosa che non mi piace, sembrerebbe che visto che è in seminario bisogna spesarlo di tutto.

In questi giorni è difficile collegarsi a internet: la linea telefonica ha dei problemi, ogni tanto sparisce, e a volte diventa tanto rumorosa da far cadere continuamente il collegamento.

Sembrano effetti della tempesta tropicale che passa vicino a noi.

L’influenza che hanno avuto Lorenzo e Francesco forse sta arrivando anche a me.

Oggi ho avuto un piccolo mal di testa che mi ha accompagnato tutto il tempo, e mi dà fastidio l’aria dei ventilatori addosso.

Stamattina la Messa delle nove ha segnato l’inizio del campo adolescenti.

Ho chiesto a Marcial di fare lui la predica, e ha ricalcato con calore come il campo può aiutare i giovani a essere grano buono e non zizzania.

Mancava completamente il coro dei giovani, che è andato a San Juan de la Maguana a accompagnare uno dei membri, Gregory, a cui hanno ammazzato un fratello.

9:57 pm

Freschetto

Con la tormenta/uragano che ci sta passando a sud la temperatura si è abbastanza abbassata, è gradevolissima!

9:52 pm

Foto bella


Il fantastico sorriso di suor Cristina (e anche il mio)

Mi piace troppo questa foto che abbiamo fatto con suor Cristina il giorno della festa di Nostra Signora del Rifugio.

Nel sorriso di suor Cristina vedo una scintilla del sorriso di Cristo.

Quest’anno Cristina comincerà a far scuola di religione.

Sono proprio contento!

Aspettavo questo momento. Il cammino che Cristina ha fatto in questi anni di formazione la ha preparata per dare la sua testimonianza di fede a questi giovani.

E la speranza e la preghiera mia è che la sua presenza nella scuola possa aiutare a sbocciare le vocazioni che il Signore semina.

2:41 pm

Arismendy

Arismendy è un ragazzino della parrocchia di 15 anni, che ha fatto la prima comunione pochi mesi fa.

Lo vedo molto positivo: ha cominciato a fare il servizio di chierichetto e si è integrato al gruppo giovani.

Ieri mi ha chiesto di poter dare una mano a Lorenzo, e sono stato felice di dirgli che potrebbe aiutare con l’ambulanza.

Penso anche di dirgli che mi farebbe piacere che andasse agli incontri vocazionali del seminario, mi sembra di vedere in lui la disponibilità a donare la sua vita al Signore nel sacerdozio.

Dopo un anno mi sono messo di nuovo dietro ai conti della casa.

È un lavoraccio noiosissimo per produrre i bilanci da mandare a Genova.

C’è qualcosa dentro di me che me lo fa rimandare all’inverosimile (adesso sto lavorando sui conti del 2004), ma quando lo comincio finisco per entusiasmarmici!

10:07 pm

Pioggia

Anche oggi molta pioggia: acquazzoni violenti, probabilmente frutto del passo dell’uragano Emily.

Grazie a Dio (per noi) l’occhio del ciclone sta transitando 200 km a sud della Repubblica Dominicana. Purtoppo sembra che investirà quasi in pieno la Giamaica, e dovrebbe continuare verso lo Yucatan, secondo questa immagine.

Oggi pomeriggio abbiamo avuto il primo incontro di formazione per i missionari della missione parrocchiale di agosto.

Sono venuti un’ottantina di persone, e so di altre che non hanno potuto, o non si sono sentite di venire per la pioggia.

Ho dato due catechesi: una sull’evangelizzazione negli Atti degli apostoli, e l’altra sul kerigma.

Sono riuscito a trasmettere queste “nozioni” con entusiasmo e convinzione.

Grazie, Signore!

Nelle settimane prossime avremo due campi giovani: uno principalmente per gli adolescenti, e l’altro per i responsabili.

Nella riunione di oggi pomeriggio abbiamo fatto il punto della situazione e portato avanti la programmazione.

Il campo giovani è incentrato su varie tematiche: fidanzamento, aborto, gioventù e Cristo. Naturalmente finisce con una gita.

Il campo per responsabili, più breve, sarà su temi più specializzati: responsabilità e costanza nell’impegno, tematiche attaccate dai protestanti, il rosario. Si farà vicino a Yamasá, in un campo che si chiama Hato Viejo, dove è parroco il padre Cecilio, che è molto amico dei nostri giovani.

Stamattina abbiamo cominciato a lavorare ai nuovi uffici della parrocchia Divina Misericordia.

Per adesso non saranno dove sarà la chiesa, ma al lato della Cappella del Barrio, che è stato praticamente il primo centro parrocchiale prima che si comprasse a Betania.

Lo spazio non è molto, ma ci verranno fuori due uffici (segretaria e parroco) e un mini appartamento con sala e tinello, camera e bagno. Lì potrà risiedere il prossimo parroco, per lo meno finché non ci sarà pronta la nuova casa curiale al lato della parrocchia (quando?!?).

Facciamo questa costruzione predisposta per metterci un secondo piano il giorno che ci sia la necessità.

Quanto ci costerà? Non si sono fatti ancora conti. Ma penso che farò come i domenicani: nella misura in cui arriveranno soldi la porterò avanti!

12:23 pm

Ahimé…

Ahimé, gli articoli introdotti sul diario dal 7 al 11 di luglio si sono erano persi per problemi tecnici.

Fortunatamente, o grazie al Signore, Giovanni mi è andato a rispescare un backup e ho potuto ripristinarli.

Grazie!

Oggi non scrivo niente perché il sito è fuori uso a causa di un tentativo, purtroppo non riuscito, di aggiornare mySQL.

Da questo mese il governo paga per via elettronica il personale di educazione.

Ogni dipendente ha ricevuto una carta di debito su cui verrà addebitato lo stipendio, e si potrà ritirare dagli sportelli “bancomat”.

A mio parere è una forma che si presta più che mai a abusi, a “bottiglie” (così si chiamano qui quelli che sono pagati dallo stato e non lavorano).

E questa nuova forma toglie autorità a noi direttori: prima tra una cosa e l”altra la consegna dell”assegno era una forma di ricalcare la propria autorità sui dipendenti, adesso sarà più facile per il personale fare quello che vuole.


Suor Serafina porta all'altare l'immagine di Nostra Signora del Rifugio

Oggi è la festa della patrona delle nostre suore.

Messa ben solenne stamattina, con diacono e chierichetti e altare ben addobbato.

Spero di riuscire ad aggiungere qualche foto che abbiamo fatto con le suore!


Ritratto con le suore dopo la Messa

Al fare i suoi primi battesimi, Marcial è stato un po” poco sciolto.

Stava facendo l”unzione dei catecumeni sulla fronte invece che sul petto, gliel”ho fatto notare e si è reso conto.

Qualche piccola imperfezione, e gli manca quella scioltezza che viene dall”esperienza.

Ma tutto sommato bene!

Bravo, Marcial!

Il presbiterio della nuova cappella è pronto. Molto piccolo, naturalmente, ma funzionale.

Candido ha coordinato il tutto, naturalmente con le mie indicazioni, ed ha fatto un bel lavoro.

Oggi a pranzo abbamo avuto con noi Marcial diacono quasi novello e i tre seminaristi della parrocchia: Willy, Heriberto, e Miguel Ángel.

Abbiamo passato insieme un bel momento, scherzando, ridendo, e ripassando le materie dell”esame di maturità di Miguel Ángel che comincia dopodomani.

Oggi Marcial fa il suo “battesimo” con i battesimi: li fà lui, io starò lì per qualunque cosa, per dargli una mano o suggerirgli nel caso che si perda.

Oggi sono andato a comprare i pezzi di altri 6 computer che finanziamo con il fondo prestiti al personale della scuola.

Tra l”altro ho trovato una ditta che vende monitor usati buoni a basso prezzo (1,350 pesos, 39 euro), e il prezzo diventa ancora più basso degli ultimi comprati: il pc intero gli costa 14,500 pesos, cioè416 euro.