Visita mattutina al Ministero dell’Educazione, per verificare con un’assistente del ministro lo stato della nostra richiesta di assunzioni.
Come sapete la nostra scuola è sostenuta dallo stato, che paga la gran maggioranza dei maestri. Ciò è voluto a livello di scuola primaria, dove il carattere pubblico della scuola (che però appartiene alla Chiesa) richiede che tutto il personale sia assunto dallo stato. Cosa che non è mai vera al 100%, perché se lo fosse oggi, probabilmente non lo sarebbe più l’anno prossimo, visto che con 80 persone che lavorano ce n’è sempre qualcuno che se ne va, che si pensiona per malattia, che ascende, ecc. E quindi tutti gli anni bisogna presentare la lista del personale ancora non assunto e chiedere che lo stato lo assuma. Se smetto di fare questa pressione mi aumenta la quota di personale non assunto – a cui diamo un mezzo stipendio da quanto si raccoglie dalle famiglie – e mi diminuiscono le risorse per la manutenzione della scuola.
A livello di liceo abbiamo scelto invece di non essere una scuola pubblica, ma semi privata. Ciò perché nel caso di assumere la modalità pubblica avremmo dovuto in ogni caso pagare una buona fetta del personale (perché lo stato normalmente assume con il contagocce), e anche per avere maggiore autonomia nei confronti dello stato e del sindacato dei professori, e poter offrire un’educazione migliore.
Mi direte: ma come, da Genova non arrivano offerte anche per la scuola? Sì, ma personalmente sono contrario a usarle per questioni di amministrazione ordinaria. E questo per evitare derive assistenzialiste. Di fatto già dal 2000 ci siamo organizzati chiedendo alle famiglie una collaborazione mensile, che è stata fino all’anno scorso un massimo di 50 pesos (equivalenti a 1,25 euro), e che adesso abbiamo portato a un massimo di 100 pesos (2,5 euro) perché l’inflazione, superiore al 100% nel complesso degli ultimi 3 anni, ci aveva reso impossibile coprire le spese. Per avere un’idea del valore dei soldi, sappiate che qui una birra costa un euro. E nessuno se la nega in un fine settimana.
Nel liceo poi le offerte concorrono a formare le borse di studio. Senza borsa di studio la retta è di 290 pesos mensili (circa 7 euro), con la borsa di studio è la metà o zero, dipendendo dai casi. Quest’anno il totale delle borse di studio è stato di 4,000 euro.
Così, vi dicevo, l’amministrazione ordinaria è tutta portata avanti con i contributi delle famiglie, che vengono in questa maniera aiutate a valorizzare il lavoro che la scuola fa per i loro figli. E non si rischia che, se Genova se ne va dal Guaricano, la scuola smetta di funzionare.
Le offerte di Genova le abbiamo usate anche, ultimamente, per potenziare la struttura. Così nel 2002 abbiamo aggiunto un salone e sette aule, nel 2004 il sotto tetto con un’altra area ampia e due aule, e nel 2005 i laboratori. In tutto sono stati spesi in questi lavori qualcosa come 300,000 euro (la Regione Liguria ha collaborato con 35,000 euro nel lotto 2005). Una bella cifra, frutto dell’amore di moltissimi di voi che ci sostenete con le adozioni a distanza. E un investimento che mantiene tutto il suo valore lungo gli anni, e di cui la comunità di Guaricano si beneficerà perpetuamente. Facendo il conto, quei 300,000 – 35,000 euro corrispondono a 1,050 adozioni a distanza annuali!
Così, per tornare al titolo, sono stato ieri a spingere sulle nomine del personale ancora non assunto. Attualmente sono una quindicina di persone su un totale di circa 80. La funzionaria mi ha assicurato il suo interessamento, la devo richiamare i primi giorni della settimana prossima.
Nel frattempo vi chiediamo di aiutarci con la preghiera!