Oggi pomeriggio abbiamo avuto la messa dei malati in occasione della Giornata Mondiale del Malato. Alle tre del pomeriggio hanno cominciato ad arrivare i vari malati, chi più chi meno grave. Quelli che non potevano camminare sono stati ausiliati da un fervente gruppo di parrocchiani che hanno posto a disposizione il loro mezzo di trasporto per rendere possibile la cosa. Anche la camionetta della parrocchia e l’ambulanza hanno funzionato a tutto regime.
Mi ha colpito una cosa: che nonostante ci fosse solo la metà della parrocchia rispetto all’anno scorso, non si è vista tanta differenza nella partecipazione.
Ho dovuto insistere abbastanza sul fatto di portare i malati gravi, perché c’era chi diceva che i malati gravi non possono sopportare la messa. E la realtà è invece che queste messe dei malati si fanno in maniera che proprio i più gravi abbiano la possibilità di vivere, almeno una volta all’anno, la grazia dell’Eucaristia.
Alla fine ci sono stati timidi ringraziamenti per guarigioni avvenute. Al principio della mia permanenza qui mi facevo tante domande se era vero o se era suggestione, adesso il Signore mi ha fatto capire che anche la suggestione è liberazione. E d’altronde non è lo stesso che fanno i medici con i placebo? E c’è gente che sta meglio per un placebo! Quanto più quando invochiamo su di loro il potere guaritore del Signore Gesù!