Contributi del giorno domenica 2 Ottobre 2005

5:33 pm

Santa Virginia

Su wikipedia c’è l’articolo su Santa Virginia Centurione Bracelli, la fondatrice delle nostre suore.

Dateci un’occhiata, è una personalità secondo me eccezionale!

Questo è il titolo di una canzone di Eros Ramazzotti che dopo stamattina mi è tornata in mente…

Ore 10.30 – Parrocchia di S. Antonio di Pegli – Messa dei bambini: don Mario è come al solito in mezzo a noi ragazzi per la predica, quando con mia sorpresa mi cede il microfono chiedendomi di parlare della Messa e di come viene vissuta dagli abitanti del Guaricano a Santo Domingo. E con altrettanta mia enorme sorpresa trovo in poco tempo le parole per poter raccontare del clima che si respira in Guaricano durante una celebrazione, dell’emozione enorme provata vedendo la Chiesa sempre piena di gente entusiasta e sorridente a tutte le ore.

Credo di essere entrata nel cuore dei presenti e mi sa che lo zampino del Signore qua c’è tutto, lo devo ringraziare perchè oggi mi sono sentita un suo strumento e ho portato testimonianza dell’esperienza fatta alla mia gente… è stato bellissimo!

Ah, la canzone fa così:

…Ho in tasca una piccola pietra io, per costruire pace dove non c’è…
io la porterò dove mi porterà questa speranza dentro che non mi abbandona mai,
io la porterò con tutto il peso che ha, piccola pietra, che forse un giorno si poserà!

La sensazione che ho avuto oggi è quella di aver lasciato nel cuore dei miei parrocchiani un segno della missione, di aver posato un sassolino nelle loro case.

Buona domenica a tutti, non potrebbe essere diversamente visto le belle foto che ci mostra don Paolo sotto!

Come vi avevo anticipato ho tenuto i contatti con Suor Serafina che vi saluta sempre e che tra una risata e l’altra ha portato a termine la missione dei pacchi.

A parte che detta così sembra la trasmissione di Bonolis, la verità è che ieri sono partiti da Genova per il Guaricano cinque grossi scatoloni di vestiario da bambini e poi se non ho capito male anche una pianola elettrica o qualcosa del genere (la suora si ostinava a chiamarmelo “organo”, ma io dubito fortemente si possa trattare di quello!) : io a sentire la suora così contenta mi sono emozionata e le ho promesso un articolo sul diario.

P.S.: Incarico don Paolo di farmi sapere quando arrivano se si tratta di una pianola o altro… così vedo se tra l’inglese, lo spagnolo e l’italiano ho capito giusto!!!

Dopo la Messa dei giovani (oggi è stata la Messa di inaugurazione dell’Anno Catechistico) sono andato con un parrocchiano all’Ospedale Centrale delle Forze Armate per dare l’Unzione dei Malati a un suo fratello che ha avuto qualche giorno fa un ictus e che non parla e non muove se non un braccio.

Arrivati là, la moglie ci ha detto che era andato un altro prete il giorno prima.

Dentro di me stava uscendo una voce: “Ma perché allora mi fate fare questi viaggi inutili”. Qualche tempo fa mi sarei arrabbiato troppo!

Di fatto sono riuscito a mantenermi calmo interiormente, e ho offerto la cosa al Signore.

Abbiamo fatto una preghera tutti insieme i parenti che erano lì, attorno al letto del malato. Mi ha colpito la fede della moglie nel fatto che il Signore può curarlo.

Dopo me ne sono andato con il signore che mi accompagnava. E pensavo dentro di me: il ritorno di Ñaña alla Chiesa Cattolica è stata una cosa troppo bella per rovinarla arrabbiandomi.

Il Signore non ha permesso che mi si rovinasse questa giornata così bella! Grazie, Signore Gesù!

Stamattina abbiamo fatto l’inaugurazione dell’Anno Catechistico con i bambini di Santa Margarita.

Sono venuti un certo numero di bambini, anche se non tutti. Tutti i bambini del catechismo della parrocchia sono circa cinquecento, e in tutto ne sono venuti 150/200.

Il catechismo è già da un mese che è cominciato, ed oggi ho cercato di dare loro un po’ di calore e di motivare alla partecipazione alla Messa insieme ai loro genitori.

Alla fine della Messa ho coinvolto Juan Antonio, il marito della nostra maestra Nilda, al quale ho fatto dare una piccola testimonianza sul fatto che viene a Messa con i suoi due figli, Juan e Nildairy. La cosa mi è piaciuta in maniera particolare, perché non è da tanto che Juan Antonio ha cominciato a venire regolarmente alla Messa. Si è avvicinato l’anno scorso, quando Nildairy ha fatto la prima comunione. Agli incontri con i genitori sua moglie mandava sempre lui, e di fatto si è lasciato conquistare (o riconquistare) dal Signore!

I bambini si sono comportati veramente bene a Messa, grazie anche alla presenza vigile dei catechisti al loro lato.

E quando alla fine ho detto loro che avremmo fatto le foto, settore per settore, sono stati ancora più felici!

Eccovele:


I bambini del catechismo di Betania
I bambini del barrio La Mina
I bambini del catechismo del barrio La Nueva Esperanza
I bambini del settore Emaús
I bambini di Betania:
in alto a destra potete vedere
suor Modesta

I bambini del catechismo del barrio de La Mina
I bambini del barrio
La Nueva Esperanza
I bambini del catechismo del settore Emaús

Guardatevi la foto della maniera in cui abbiamo portato in alto la Bibbia per le strade del barrio:

/documents/diarioguaricano/Procesion_Biblia.tn.jpg


Ñaña con Paolo

Stamattina ho avuto la felice sorpresa di vedere Ñaña alla messa dei giovani.

Come vi avevo raccontato precedentemente (vedi questo articolo) Ñaña era diventata evangelica: in una “campagna” che avevano fatto dalle parti di casa sua aveva sentito qualcosa e aveva lasciato la chiesa cattolica per una chiesa evangelica, la Iglesia de los Hermanos. La quale se non mi sbaglio e la stessa che abbiamo a Genova a Pegli in via della Pineta, e che perfino in Italia, dove l’ecumenismo ha fatto tanti passi, sono rimasti ancorati a un fondamentalismo e un’agressività incredibili. Figuratevi qui!

Beh, fatto sta che stamattina Ñaña è venuta a Messa, e dopo la Messa ha voluto riconciliarsi con il Signore nella riconciliazione. Oggi pomeriggio tornerà a ricevere la Eucaristia.

Abbiamo pregato tutti abbastanza, non ci spiegavamo come una persona tanto radicata nella sua Chiesa Cattolica potesse cambiarsi così da un giorno all’altro.

Ma alla fine il Signore è riuscito a penetrare il suo cuore. Grazie, Signore!