martedì 25 Aprile 2006

Visitare la Missione

La casa della Missione Genovese in Guaricano è stata costruita apposta ampia e grande in maniera che possiate venire a trovarci!

Lavoriamo con la chiesa domenicana, ma non smettiamo di sentirci chiesa genovese, e abbiamo bisogno di sentire attraverso di voi la presenza e l’amore della chiesa tutta!

In missione come testimoni

Portate con voi la vostra esperienza di fede. La missione fa evangelizzazione e promozione umana. La seconda senza la prima non è nello stile della Chiesa.

Per vivere pienamente la missione come esperienza di fede e per dare testimonianza ai nostri fratelli è bene accostarsi alla comunione eucaristica. Siete membri di una chiesa sorella, e la comunione eucaristica diventa il segno plastico che in Cristo siamo una cosa sola.

Se non ce la fate a confessarvi prima di venire, avrete la possibilità di confessarvi qui. I preti della missione sono a vostra disposizione per questo! La vostra visita sia un ringiovanimento della vostra fede, e possiate tornare a casa riconciliati con il Signore! Anche con le suore potrete trovare il momento per parlare e confrontare il vostro cammino di fede. Non abbiate paura! La visita alla missione diventerà un momento di incontro con il Signore che cambierà la vostra vita!

Visita alla missione, esperienza di fede

È bene che i giorni che passerete con noi partecipiate attivamente alla vita della comunità missionaria ad iniziare dalla Celebrazione Eucaristica. La Messa si celebra tutti i giorni alle sette di mattina per ragioni legate al clima e ai ritmi di vita di qui. I sacerdoti escono di casa alle 6.15. Sì, alle 6.15 di mattina, ma non vi spaventate: arrivando da un paese con il fuso orario più alto non vi sarà difficile alzarvi presto. E la cosa diventa più facile se evitate di andare a dormire tardi.

A Messa siamo abituati che gli ospiti si presentino (in italiano, qualcuno di noi tradurrà), salutando almeno all’inizio e alla fine della permanenza. Con gruppi numerosi potremo scaglionare le presentazioni fra i vari giorni.

Di domenica è bene che possiate partecipare alla Messa nelle due parrocchie. Dopo quella delle sette di mattina, che si celebra in tutte e due le parrocchie, a Santa Margarita c’è anche alle nove di mattina e alle sei di sera. È bene incontrare le due comunità parrocchiali.

Quando i fratelli delle nostre parrocchie hanno l’occasione di incontrarsi con dei genovesi sentono nel cuore una grande riconoscenza per la presenza e gli aiuti che la missione ha significato. Vorranno darvi un abbraccio ben caloroso, accettatelo con amore e ricambiatelo!

Inserimento nella vita delle parrocchie

La vita delle nostre parrocchie si svolge per il 10% nei centri parrocchiali, e il restante 90% nei settori. In ogni settore si riuniscono Comunità Ecclesiali di Base (una catechesi molto semplice e popolare) e le più mature Comunità Apostoliche, frutto di Ritiri di Evangelizzazione che si fanno periodicamente. Ai fratelli dominicani fa molto piacere che le visitiate, e non ci sarà difficile coinvolgere i responsabili perché possiate condividere con loro un po’ della loro vita di fede.

Ci sono vari gruppi di adolescenti e giovani che si riuniscono verso sera, e sarà bene visitare anche quelli. Il sabato ci sono le classi di catechismo, decentralizzate nei vari settori.

Il martedì pomeriggio abbiamo le riunioni degli animatori di Comunità Ecclesiali di Base nelle due parrocchie, e sarà nostro piacere avervi lì. Avremo l’opportunità, tra l’altro, di fare un dialogo: gli animatori sono molto interessati a come si vive in Italia, e a come vive la chiesa italiana.

In luglio è possibile che si incrocino esperienze giovanili estive (campi bambini, a inizio del mese, e di adolescenti verso metà mese). Nella prima metà di agosto partecipazione alla missione parrocchiale casa per casa (di pomeriggio).

Durata della visita

Meno di una settimana non vale la pena, considerando i tempi di viaggio la differenza di fuso ed i costi del biglietto aereo. Più di 10 giorni, in caso di prima esperienza, potrebbe diventare pesante.

Se venite per più di una settimana, cercate di inserire nel periodo due domeniche, in maniera che abbiate più occasioni per incontrare la gente nelle parrocchie.

Accompagnatori

È importante venire a visitarci con qualcuno che già c’è stato, meglio se con un prete genovese.

I giovani dovrebbero venire in gruppi di non più di 10/12 persone, accompagnati da un prete che c’è già stato. I riferimenti a Genova sono don Francesco Di Comite, vice direttore del Centro Missionario Diocesano, don Nicolò Anselmi, responsabile diocesano della pastorale giovanile, don Franco Doragrossa, assistente del Movimento Ragazzi. Quasi tutti gli anni organizzano visite nei mesi estivi.

Stile dei gruppi giovanili

Lo stile dei gruppi di giovani sarà quello del campo estivo: dormire in camerata (maschi e femmine separati), mettere tavola, cucinare (mettersi d’accordo con don Lorenzo), lavare i piatti, altri lavoretti della casa.

  • La sveglia alle 5.45, per partecipare alla S. Messa delle 7.
  • Di mattina attività manuali in casa.
  • Durante il giorno visita alle varie realtà della missione: consultorio e farmacia, centro nutrizionale, ambulanza (possibilità di affiancarsi ai volontari), scuola (ma attenzione, non ci sono gli studenti nei mesi estivi), parrocchie. Visite guidate al barrio e alle piccole comunità.
  • Momenti di preghiera serale tutti insieme (compieta).
  • A nanna prima alle 22.

Mare

Nel corso della visita alla missione, se superiore alla settimana, possiamo organizzare una uscita al mare o alla zona coloniale, nel centro di Santo Domingo. Vista la distanza (due ore per il mare con parecchi chilometri da percorrere), l’esigenza di muoversi in macchina con un autista, la necessitè di bloccare un mezzo di trasporto per l’intera giornata, può succedere che non si possa fare: non fatevene un cruccio, per favore. La gente del Guaricano non va mai al mare!

La visita al mare può essere interessante per rendersi conto di come si muovono qui i turisti: l’impressione è la maggior parte viene a fare turismo sessuale.

Il clima

Molti sono spaventatissimi dal caldo, e pensano che il clima sia insopportabile. In realtà le temperature non vanno mai sopra i 32º centigradi, cioè è meno caldo dei 40º di Genova in alcune giornate di agosto. Anche l’umidità è normalmente su valori accettabili. È vero che il sole è tutto il giorno ben alto, ma la soluzione non è andare in giro mezzi nudi, ma usare il cappello (i domenicani lo portano sistematicamente), l’ombrello per ripararsi dal sole, eventualmente crema per proteggere la pelle. Comunque i momenti critici per il sole sono quando si dovesse camminare per la strada, in tutti gli altri casi si è al coperto.

Se venite poi da novembre a marzo, troverete una bella primavera con temperature minime di 18º centigradi di notte, non avrete problemi di sudore, e dormirete perfettamente.

In aprile comincia ad essere un po’ più caldo, e le temperature più alte durano fino ad ottobre. Nelle notti più calde potrete accendere il ventilatore da tetto che c’è in ogni stanza.

La salute

Il rischio malattie comprende:

  • I parassiti intestinali: bisonga prevenire, cioè evitare tutto quello che potrebbe portarceli: bere acqua non purificata, accettare bevande con ghiaccio, mangiare insalata non ben lavata, lavarsi i denti con l’acqua dei rubinetti, mangiare carne di maiale, ecc.
  • C’è poi il dengue: è una malattia tropicale che esiste in quattro varianti. Le prime tre sono “innocue”: una settimana di febbre alta e un mese di spossatezza. La quarta, il dengue emorragico, è mortale. È trasmesso da uno speficico tipo di zanzare, come la malaria. Bisogna quindi cercare di non farsi pungere. Concretamente: usare correttamente la zanzariera di notte (c’è in tutti i letti), quando si sta seduti tenere d’occhio le caviglie, bersaglio preferito dalle zanzare, magari usare un repellente per insetti (es.: Autan) da applicare ogni tanto, se si ha un ventilatore a portata di mano dirigerselo addosso per allontanare i deliziosi animaletti. Don Paolo si è preso il dengue una sola volta in otto anni, e né don Lorenzo né le suore l’hanno mai avuto. Dovreste stare quindi abbastanza tranquilli.
  • La malaria è segnalata dall’OMS, ma in realtà qua da noi è meno presente che il denghe.
  • A livello di ragni velenosi esiste la vedova nera, ma è pericolosa solo se si va a piedi nudi sull’erba.

I farmaci da portare sono quelli che normalmente portate per un viaggio in paesi tropicali. Considerate che la farmacia del consultorio è dotata di tutti i farmaci necessari per le patologie che normalmente si possono incontrare a Santo Domingo. In caso di necessità si possono acquistare. Sono invece da portare i farmaci troppo specifici e non comuni che dovete prendere tutti i giorni.

Vestire

I domenicani amano molto la formalità nei vestiti, per lo meno nelle domeniche, nelle feste e nelle occasioni ufficiali. Per loro voi siete persone molto amate e importanti, e avervi con loro rende le giornate e le celebrazioni molto speciali. È importante quindi che anche voi abbiate vestiti che vi permettano di presentarvi con una certa formalità. Una camicia, perché no? con cravatta per gli uomini; un vestito elegante per le donne; qualcosa di diverso per le domeniche. Da evitare i sandali maschili (non apprezzati), i pantaloni corti, le canottiere, le minigonne (questi ultimi indumenti è utile evitarli anche per i rischi legati agli insetti): visitare una missione è essere chiesa che visita un’altra chiesa: sarete ambasciatori di Cristo, il vostro corpo prestato a lui per esprimere la bellezza della chiesa che vi invia.

Il discorso sui vestiti vale anche per il tempo che passerete in casa: rispettare la missione significa indossare abiti idonei ad un ambiente dove sono presenti dei sacerdoti, delle suore, dei fratelli e sorelle domenicani che lavorano da noi. Quindi anche a casa niente pantaloni corti, minigonne, bikini, canottiere, ecc.

Non possiamo prendere il sole in costume nel giardino di casa.

Necessario

Dovete portarvi il necessario per la camera e il bagno: lenzuola e federa, asciugamani, sapone, shampoo, spazzolino, dentifricio, ecc.

Igiene

Anche quando è più caldo i fratelli domenicani non arrivano mai a esalare “odori”, e considerano la cosa estremamente disdicevole. Quindi la stessa regola deve valere anche per noi: obbligatoria la doccia tutti i giorni e, se necessario, i ricambi più che frequenti.

Lavanderia

In casa c’è la possibilità di lavarsi i vestiti: abbiamo una lavatrice stile americano, con cestelli separati per lavaggio e risciacquo, e abbiamo il detersivo. Potete evitare di portarvi più ricambi del necessario.

Computer

In casa abbiamo un computer che potrete usare per la posta elettronica. Se portate un computer portatile, lo potrete comodamente collegare alla rete interna della casa, e da lì sarete direttamente operativi su internet (attenzione alla tensione di alimentazione… vedi sotto).

Telefonia

La missione ha il telefono, e siamo attrezzati anche per chiamare a Genova via internet a costi di chiamate urbane. Non c’è bisogno quindi di avere cellulari three bands (sono gli unici che prendono anche qui), che tra l’altro diventano costosissimi quando ricevono chiamate all’estero.

Corrente elettrica

La corrente elettrica qui è a 110 V 60 Hz (in Italia abbiamo 220 V 50 Hz), ma si possono usare rasoi elettrici italiani e altri apparecchietti universali con selettore di tensione. L’unica cosa di cui c’è bisogno è l’adattatore per le prese, che sono a standard USA.

Sempre parlando della corrente, la luce manca qui sulle 8/10 ore al giorno. In casa non ce ne rendiamo conto, grazie al gruppo di continuità, ma occorre fare attenzione a non sprecare inutilmente energia.

Fotografia

Se portate una macchina fotografica digitale, ricordatevi il cavetto per scaricare le foto sul computer, in maniera che ci possiate lasciare una copia delle bellissime foto che farete!

Trasporti

Le uniche compagnie aeree con cui si può venire sono Air France (volo da Genova tre volte alla settimana verso le sette di mattina, arrivo alle sei di sera locali, scalo a Parigi) e Iberia (volo giornaliero da Milano di mattina presto, arrivo alle 3/4 di pomeriggio locali, scalo a Madrid). Il Centro Missionario Diocesano ha la possibilità di accedere a tariffe preferenziali e offerte speciali.
Contattare don Francesco Di Comite o don Giandomenico Torre.

All’aeroporto vi verremo a prendere, siamo a circa un’ora di distanza in macchina. Il giorno del ritorno avremo pure il piacere di accompagnarvi.

Per il resto sarete legati ai mezzi di trasporto della missione.

Vita notturna

Le intense attività delle giornate spese nella missione richiedono che sia rispettato il riposo. Pertanto alle ore 22 chiediamo a tutti di ritirarsi nelle proprie stanze. Alla missione nessuno fà vita notturna, e non è possibile uscire visti i rischi di sicurezza ai quali si va incontro.

Soldi

Si possono portare euro o dollari, senza nessun problema. In caso che abbiate somme grandi, sentite don Paolo per mandarle via banca.

Portare o non portare

Non vale la pena portare vestiti usati. Le medicine italiane sono inutili, perché i medici non le prescrivono e la gente non si fida di prenderle. Cancelleria ecc. può avere senso portarla se raccolta con i bambini o ragazzi di un gruppo parrocchiale. Se invece raccogliete i soldi, non comprate cose in Italia, possiamo comprare qui: c’è tutto, costa meno, e non rischiamo che non serva; tra l’altro aiutiamo l’economia locale e non agiamo da colonizzatori.

Assolutamente non spedite niente per posta o container dall’Italia, è un rompicapo tremendo superare la dogana.

Dopo la prima esperienza…

Con chi ha già visitato la missione si può valutare la possibilità di venire per un periodo più lungo, a condizione di programmare con anticipo e preparare le attività che si andranno a svolgere. È necessario quindi mettersi d’accordo per tempo con i missionari, tenendo presente anche il Centro Missionario Diocesano.

Alcuni possibili campi di lavoro:

  • Medici: affiancarsi ai nostri medici del consultorio per conoscere la infettologia domenicana.
  • Oculisti: visite specialistiche (bisogna avere qualcuno che sappia lo spagnolo).
  • Infermieri: piccole medicazioni a domicilio (andando con una suora).
  • Poliglotti: approfondimento dell’inglese o del francese con gli studenti della scuola.
  • Se sapete bene lo spagnolo si può pensare a qualcos’altro, a scuola (corsi di recupero) o nel consultorio.
  • Se non sapete lo spagnolo: cucinare, pitturare, lavori in legno (abbiamo tutti gli attrezzi), piccola idraulica e altre riparazioni, elettricità, meccanica, lavoretti o lavoroni vari al computer…

Dulcis in fundo… il diario!

La missione tiene attivo un diario, che vi invitiamo a leggere già da adesso, in maniera che possiate arrivare sapendo qualcosa di più sulla vita della missione, sui problemi che affronta e le attività che porta avanti.

Il diario è un mezzo fantastico per mantenerci in comunione con Genova. Nel tempo che passerete con noi sarete membri della nostra comunità, e per questo potrete scrivere sul diario le loro impressioni. Non aspettate che vi si chieda, offritevi, e saremo ben contenti di accontentarvi!