Contributi nella categoria 'Scuola Cattolica Padre Sindulfo'

E tranquilli, non si tratta di schiavi, ma di computer.

Il laboratorio di informatica della scuola dovrebbe partire tra qualche giorno.

Oggi pomeriggio dovrei riuscire a comprare l’altra metà dei clienti, e qualche piccolo accessorio.

Devo solo trovare l’insegnante di informatica, cosa che è più difficile delle precendenti, perché non solo deve sapere l’informatica, ma essere anche una persona di fiducia.

Oggi pomeriggio ho trovato i clienti leggeri da mettere nel laboratorio di informatica.

È dove ero già andato, abbiamo trovato una soluzione, quello che me li vende cambierà le schede di rete da tutta una serie di pc per metterle in quelli che mi vende.

Così domani, con l’aiuto di Dio, andrò a comprarli, e nel giro di qualche giorno dovrei riuscire a mettere su il laboratorio.

Ti dico già da adesso: grazie, Signore Gesù!

Sono arrivati alla fine gli studenti del liceo che hanno cominciato con noi quando il nostro liceo è nato.

Erano due classi, e hanno concluso in bellezza. Tra di loro c’erano vari ragazzi dei gruppi giovanili della parrocchia, alcuni molto in gamba!

È stato un piacere partecipare a questa celebrazione. Dopo vari anni sento come qualcosa di mio questi riti con toghe e berretti, cambiare il verso dello spaghetto che scende dal berretto, tirarsi un sacco di foto.

Per i ragazzi è un momento eccezionalmente bello, e anche per tutti quelli che partecipano.

Oggi pomeriggio me lo sono proprio goduto!

È andato in onda poco fa il servizio (penso) di Tarcisio Mazzeo sulla missione del Guaricano.

Non l’ho visto, ovviamente, ma me ne aveva avvisato don Francesco Di Comite, e ne ho avuto un riscontro su wikipedia.

Se qualcuno l’ha visto ci dica qualcosa!

9:46 pm

Lavoro manuale

Insieme a Lorenzo abbiamo finito di installare una canaletta di plastica che alloggerà i cavi di rete del nuovo laboratorio di informatica della scuola.

Il lavoro era stato iniziato da mio fratello Francesco insieme a mio papà, quando erano qui all’inizio del mese.

Tra ieri e oggi Lorenzo me l’ha finito, e io gli ho dato una mano per due mezz’orette in tutto.

Lavorare con Lorenzo fa piacere: si imparano tanti bei “trucchetti”, e offre una compagnia molto piacevole.

E poi fare questi lavori distende, direi che è più facile che fare il parroco!

La causa dello sciopero dei maestri è stata il fatto che l’altro ieri, lunedì, una delegazione del sindacato dei maestri ha fatto una manifestazione davanti al ministero dell’educazione, e ha chiesto di essere ricevuta per presentare le loro richieste.

La risposta del ministero è stata di cattivo gusto: li hanno lasciati fuori, e hanno detto loro che se volevano consegnare un documento lo passassero attraverso le sbarre della cancellata.

Immediatamente è partito il tam-tam: due giorni di sciopero in tutte le scuole.

Chi ha sperato fino all’ultimo che questo non succedesse è rimasto deluso. Il primo giorno di sciopero è passato, e domani ce ne sarà un altro.

Domani e dopodomani i maestri fanno due giorni di sciopero.

Sembra che ci siano stati lincenziamenti arbitrari, e che a qualcuno hanno diminuito lo stipendio senza ragione.

I maestri non sanno se guadagneranno qualcosa. Gli studenti sanno (o forse ignorano) che perdono due giorni di scuola.

Secondo me quello dei maestri è un perfetto abuso in questa situazione!

Oggi i miei mi hanno aiutato a portare avanti la preparazione del Laboratorio di Informatica.

C’erano da preparare 40 cavi ethernet di varie lunghezze, e tra Francesco (parte tecnica) e la mamma e la zia (forbici) il lavoro è quasi finito.

Poi nel pomeriggio Francesco e papà hanno cominciato a mettere le canalette in cui correranno qui cavi. Il lavoro è solo all’inizio, ma è ben impostato e praticamente il grosso che c’è da fare sono tanti bei buci nelle pareti.

È un piacere ricevere quest’aiuto. Lo devo al Signore, e anche alla servizialità di tutti i miei! Grazie!!!!

Grazie a Edubuntu, ho potuto tra ieri e oggi installare il software server del laboratorio di informatica. È predisposto in maniera da permettere il collegamento di un massimo di circa 250 terminali. In realtà ne metterò “solo” 40, perché tanti sono le postazioni che posso far uscire nel nuovo laboratorio di informatica.

Per i terminali comprerò dei pc Pentium II o III, senza disco rigido, senza cd, solo con il floppy, la scheda video e la scheda di rete. Quest’ultima, in particolare, deve essere tra quelle riconosciute dai dischetti di boot in rete.

La ditta da cui compro i terminali mi ha “prestato” l’altro giorno uno di questi computerini, e nel fine settimana abbiamo fatto le prove ma non siamo riusciti a capire come usare quella scheda di rete, così gliel’ho portato indietro e adesso mi devono dire qualcosa.

Se tutto va bene con 2,500 (63 euro) pesos mi danno un terminale, per cui i 40 terminali mi vengono a costare solo 2,520 euro!!!

Con mio fratello Francesco siamo andati a comprare i pezzi per il server del laboratorio di informatica.

Visto che deve reggere 40 terminali abbiamo comprato il non plus ultra, e ce la siamo cavata con 44,000 pesos (circa 1,200 euro), compresi due switch da 4,000 pesos ognuno.

In definitiva il computerone Pentium 4 Intel con 2 GB di ram e HD da 120 GB ci è costato meno di 1,000 euro!

Potenza del fatto che qui le parti di computer non pagano tasse.

Oggi pomeriggio ho chiesto vari preventivi per il nuovo laboratorio di informatica: il server, i regolatori di tensione, le sedie.

Il server si aggirerà, comprendendo il switch, sui 37,000 pesos, circa 1,000 euro.

I regolatori di tensione, da mettere ad ogni terminale, dovrebbero costare una media di 550 pesos (15 euro) per terminale.

La settimana scorsa mi ero informato sui terminali: con 2,300 pesos (62 euro) compro dei Pentium II con monitor da 14 pollici. I 40 terminali mi costeranno quasi 100,000 pesos (2,700 euro).

Nei giorni prossimi spero di riuscire a comprare il tutto, anche perché nel frattempo il locale è quasi a punto: la settimana prossima me lo dovrebbero consegnare.

I lavori del tetto del terzo piano (quarto secondo le convenzioni di qui) della scuola l’hanno lasciato con una decina di gocciolature fastidiose e anche pericolose.

Stamattina ci siamo visti con gli ingegneri dell’opera e con l’altro ingegnere a cui hanno subappaltato il tetto di ferro e lamiera.

Il tipo, che sembrava non volesse assumersi le sue responsabilità, ha detto che a partire da domani aggiusta tutti i gocciolamenti.

Vedremo.

Il primo giorno di questa settimana di chiusura dell’Anno Eucaristico abbiamo vissuto un momento di “adorazione eucaristica” con i bambini della scuola.

Le virgolette sono dovute al fatto che, per mantenere i bambini attenti per mezz’ora, la celebrazione ha dovuto essere abbastanza fantasiosa: Vangelo, dialogo, e soprattutto scrivere una preghiera su dei foglietti che poi abbiamo distribuito sull’altare tutt’attorno all’ostensorio. Quando sono andato davanti all’altare e ne ho presi alcuni per leggerli ad alta voce ho percepito che l’attenzione dei bambini era al massimo!

Domani l’adorazione sarà nella cappella di San Ramón, nel campo.

Oggi ci hanno fatto il filtrante per la scuola.

Tutto bene, prezzo abbastanza modico (5,000 pesos), terreno buono quello che hanno trovato lì sotto.

L’unico inconveniente è stato il fatto che quando hanno finito ci è rimasto da pulire da tutto il fango che hanno lasciato.

Ci sarebbe una soluzione facile, quella di buttarci una camionata d’acqua e far scorrere via tutto.

Non ho voluto farlo, un po’ perché le finanze della scuola non stanno tanto bene adesso, e un po’ perché il fango si sarebbe diffuso abbastanza tutto intorno.

Così mi sono messo con una canna e una scopa a smuovere qualcosa. Non avrei mai potuto finire se non ci fossero stati dei vicini gentilissimi che si sono messi a darmi una mano, senza che io dicessi loro niente.

Di fatto abbiamo lavorato due ore in otto persone, e c’è voluta tutta. Alla fine non ero per niente pentito di non aver scelto la soluzione del camion d’acqua, perché c’è stata questa gara di generosità che non mi ha fatto sentire niente la stanchezza.

Domani voglio andare a casa di queste persone, per ringraziarle più diffusamente una per una. Mi hanno fatto un favore grandissimo!

P.S.: Ho dovuto lottare con me stesso per non arrabbiarmi! Tutte le volte che c’è un lavoro straordinario lo vengono a fare di sabato o di domenica, con il risultato che rimane sul groppone a me. Il principio di arrabbiatura che avevo l’ho superato a) grazie alla recente festa di Santa Margherita, in cui avevo potuto meditare delle frasi della santa attinenti appunto a queste situazioni, e b) grazie al miracolo di solidarietà e attenzione umana che ho visto nei vicini.

Grazie, Signore!

La ADP, Associazione Dominicana di Professori, ha indetto per oggi un’assemblea di tutti i maestri.

Sembra che ci sia una perdita di una grande somma di denaro nella cooperativa dei maestri.

E poi c’è la faccenda dell’orario scolastico: il ministero dell’educazione ha chiesto di applicare quello che i regolamenti dispongono: dalle 8 alle 12 e mezza il turno del mattino, dalle 2 alle 6 il turno del pomeriggio.

Di fatto questo è sempre stato l’orario stabilito, ma i maestri non l’hanno mai voluto applicare, limitandosi a terminare a mezzogiorno al mattino, e alle 5 al pomeriggio.

Soprattutto il caso del pomeriggio è secondo me grave, perché di fatto priva quegli studenti di un’ora di lezione al giorno!

Invece la situazione del mattino è di difficile soluzione, perché la gran maggioranza dei maestri lavorarano anche nel turno del pomeriggio, e con l’orario ufficiale non hanno il tempo neanche di mangiare.

Così nell’assemblea di oggi discutevano la cosa. Speriamo che sia per migliorarla!

Sto “lottando” (in senso figurato, ovviamente) perché le autorità mi realizzino una sostituzione di personale che gli ho chiesto.

Laidy, la segretaria della scuola serale, ha dovuto lasciare il lavoro della scuola perché ha cambiato l’altro lavoro che aveva e gli orari dell’università.

Così ho cercato una ragazza preparata e decente, e l’ho trovata in Ana, una nipote di Reny, figliastra di sua sorella.

Il problema è che adesso il distretto scolastico mi fa problemi. Félix, il direttore del distretto, mi ha detto che tocca a lui scegliere la sostituta.

Così abbiamo cercato la maniera di fare il cambio in modo più diretto, andando direttamente al ministero per mezzo di relazioni della madrasta di Ana.

Purtroppo oggi questa impegata che ci dovrebbe aiutare mi ha detto che ha bisogno della firma di Félix, che, appunto, sembra non la voglia mettere.

Così domani mattina vado a vedere cosa mi dice Félix e in caso negativo andró al ministero a vedere cosa si può muovere tramite l’impiegata.

Stamattina, al ministero dell’educazione, mi hanno confermato che sono in cammino le nomine di quattro maestre.

Il punto interrogativo nel titolo significa “non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco”, potrebbe passare qualunque cosa.

Però sono contento perché alla fine, dopo tre anni, qualcosa si sta muovendo su questo fronte!

Ê morto ieri sera Narciso, il direttore docente della scuola Guaricano Afuera.

È stato un uomo retto, nonostante il lavoro nella politica è morto in una casa molto semplice, senza nessun lusso.

Aveva una sorella deputata, ma non ha mai voluto approfittarsi della cosa per arricchirsi o arrivare a qualche posto che gli permettesse vivere meglio.

La moglie e i figli sono evangelici, e a quanto pare anche lui lo è diventato qualche mese fa.

Nel pomeriggio c’è stata una piccola cerimonia nella sua scuola. Hanno partecipato moltissime persone, e la fila di quelli che sono sfilati davanti al suo corpo è durata una mezz’oretta: professori, studenti, genitori. Moltissimi con le lacrime agli occhi.

Ho fatto una piccola celebrazione della parola, cercando di evitare tutto quello che avrebbe potuto urtare la sensibilità della moglie. Ma credo che non era necessario, perché l’impressione è che se ne sono andati quando hanno visto che ero lì con la stola indosso.

Un funzionario del ministero dell’educazione ha portato il saluto della ministro e ha fatto un elogio funebre in stile di altri tempi.

C’erano la maggior parte dei maestri della nostra scuola, e Dany e Mirella hanno aiutato a cantare.

Il governo sta investendo molti soldi nelle classi di asilo infantile, praticamente un solo anno prima della prima elementare.

Tutti i momenti ci sono riunioni, convegni; il ministero distribuisce materiale per le classi dell’asilo, ci sono molte idee e indicazioni su come fare scuola a quell’età…

Però mi domando: e dopo?

In prima elementare il buio. La maggioranza delle scuole pubbliche non hanno banchi a sufficienza. le finestre sono in maggioranza sventrate. Non ci sono cattedre per i maestri. I professori hanno uno stipendio da fame.

La Repubblica Dominicana è il Paese delle Meraviglie, per molti aspetti. Per altri è il paese dei misteri!

9:22 pm

Cultura zero

Stasera, nell’omelia, il Vangelo sulla parabola degli invitati alle nozze, e quindi sull’universalità della salvezza, mi ha suggerito di ricollegarmi alla scoperta dell’America, che qui è celebrata come il “giorno della razza”: si sono incontrate due razze diverse, la spagnola e la indigena.

Risultato: ho scoperto che dei trenta studenti presenti, dalle elementari al liceo, nessuno di loro si è ricordato cosa è successo il 12 ottobre, e meno in che anno è successo.

Mi sono depresso abbastanza. Ma so che effettivamente il metodo di insegnamento qui non aiuta niente a immagazzinare informazioni: si lavora tutto su cose fatte a braccia, e gli esami sono tutti fatti a test. Risultato: cerchi di indovinare la risposta esatta, ma non sai il perché.

Mi dice Francesco che anche in Italia stanno introducendo i test. Poveri noi!

10:46 pm

Sbobinando (29)

(Scusate l’assenza, causata da insopportabili quanto ineludibili necessità di lavoro: incombe il Salone Nautico).

Riprendo a sbobinare dalle lezioni di computer, che si tengono in un locale di fronte alla scuola.

La stanza è piccola (quattro per sei, più o meno), un grande ventilatore sul soffitto aiuta la decina di aspiranti informatici e l’insegnante, che come spesso accade quando si tratta di computer è assai più giovane dei suoi allievi.

Angelo è un magrolino dall’aria energica, sul metro e sessantacinque, poco più che ventenne, un filo di pizzetto, l’espressione molto sveglia, ha una bella maglietta rossa e un berretto con visiera; i computer lavorano in ambiente Linux, politica di don Paolo, che è orgoglioso di aver abbandonato Windows per risparmiare sui costi e guadagnare in praticità.

Il corso di informatica fa parte dell’insegnamento che si dà ai ragazzi durante l’anno; agli adulti si offre la possibilità di fare un corso più breve, un paio di mesi: bastano, dice Angelo, per consentire a chiunque si trovasse davanti a un computer di sapere quel che deve fare.

Mi viene in mente don Milani e la sua pedagogia così ancorata ai bisogni elementari: cultura è prima di tutto (per esempio) sapersela cavare in un ufficio postale. Dice Angelo: “I ragazzi vengono qui per giocare, ma le persone da 30 anni in su vengono perché sanno che nel 21mo secolo non si può fare a meno dell’informatica”.

E poi c’è un terzo gruppo, le donne che “vengono perché non costa niente e possono dare un esempio ai figli, al marito”.

Dare l’esempio: non sembra anche a voi che il concetto di esempio contenga l’idea della speranza?

Stamattina abbiamo avuto una messa con rappresentanze di tutte le scuole cattolice di Santo Domingo.

Personalmente mi colpisce sempre la varietà dei colori delle uniformi dei vari collegi, alcuni colori sono molto belli.

C’erano circa 2000 studenti, di una trentina di collegi. Vari collegi sembravano solo femminili.

I padroni di casa erano gli studenti del Collegio Loyola, che si davano da fare in tutta una serie di servizio per assicurare il buon andamento della celebrazione. All’offertorio hanno fatto una danza molto carina, me la sono goduta!

Ha presieduto mons. Amancio Escapa, che alla fine della messa ha detto alcune parole mezze improvvisate che hanno strappato moltissimi applausi dagli studenti.

I nostri studenti dl Liceo erano accompagnati da suor Cristina, la quale ha saputo tenerli in perfetto ordine, nonostante, come poi lei stessa mi ha detto, alcuni degli studenti che ha portato erano non dei migliori, ma dei peggiori. Brava, Cristina!

La Messa voleva essere la chiusura dell’Anno Eucaristico. È stata un bel momento di chiesa giovane!

10:40 pm

Di corsa…

Oggi sono andato abbastanza di corsa, cercando di far arrivare al Ministero dell’Educazione i documenti mancanti del personale non ancora nominato.

Ho quasi finito: lunedì devo recuperare la firma del direttore regionale e consengare al ministero.

Oggi pomeriggio secondo viaggio della giornata al ministero dell’educazione, per portare i documenti di una segretaria che deve essere nominata.

Ho visto con piacere che gli sono arrivati vari documenti che erano rimasti archiviati nella Regionale e nel Distretto.

Mancano i documenti di due maestri, e domani mattina dovrò andare in giro a cercarli per sapere dove sono andati a finire.

L’incaricato del personale del Ministero dell’Educazione mi ha promesso stamattina che tra ottobre e novembre mi nomina 5 delle 24 persone della scuola che non sono ancora nominate.

Se lo fa realmente (nel senso che non è una promessa di marinaio) cominciamo a vedere un po’ di luce del sole!

Attualmente nella scuola dobbiamo pagare quasi 40,000 pesos al mese in aiuti al personale non nominato.

Invece nel liceo dobbiamo far pagare 270 pesos al mese per poter pagare gli stipendi dei non nominati e gli incentivi dei nominati. Lì soprattutto spero che con qualche nomina in più possiamo ridurre il pago che chiediamo alle famiglie.

Ho avuto una buona notizia anche sul fronte mobiliario: la settimana prossima ci mandano le diciotto scrivanie per i professori!

E sembra anche che la settimana prossima vengono a fare il sopralluogo per darci la biblioteca

La scuola portrà fare un servizio sempre migliore!

La scuola serale è un amore: il numero degli studenti è cresciuto abbastanza, sono in tutto circa 120, e c’è una buona percentuale di adulti, per cui è più difficile per gli adolescenti fare casotto.

Germania mi sembra che abbia imparato a dominare la situazione, la vedo sicura, e tra i maestri c’è maggior equilibrio perché non abbiamo più maestri evangelici, che purtroppo ci hanno dato abbastanza problemi.

Avanti tutta! Grazie al Signore!

C’è nel paese un tentativo di far entrare l’aborto.

Grazie a Dio in Repubblica Dominicana non si è ancora legalizzata questa barbarie. Ci sono effettivamente molti aborti clandestini, ed io ho conosciuto, o conosco, abbastanza gente che ha abortito. Ma nel suo complesso la gente è ancora abbastanza legata al valore della vita umana del feto.

A scuola sto cercando di sensibilizzare a questo valore della vita prenatale, e al tempo stesso di far conoscere le maniere concrete in cui si realizza l’aborto nelle cliniche.

A questo riguardo ho trovato un documento su Aciprensa e l’ho stampato, fotocopiato e fatto appendere nelle bacheche della scuola. È talmente realista che mi faceva effetto leggerlo. Spero che aiuti i più giovani a non cadere nella trappola dell’aborto. Un testo equivalente in italiano si può trovare qui e qui.

Oggi poi devo prepare un altro documento che ho trovato e che parla di come il feto ha già una vita autonoma, soffre, sente, partecipa di quello che succede attorno a lui.

Chi sa queste cose può fare un aborto solo se perde completamente il controllo di sé.

Stamattina con la riunione dei genitori è stata la volta del liceo.

Abbiamo approfittato per riaffermare alcuni punti poco chiari per gli studenti.

Da parte mia ho insistito sull’identità Cattolica del nostro liceo. Cristina poi ha rinforzato il concetto parlandogli del fatto che la sua materia (religione) è una delle più importanti nel nostro centro educativo. Di fatto i ragazzi tendono a considerarla una materia cuscinetto (come in Italia).

Ho anche presentato il preventivo per l’anno nuovo. Lì ho creduto bene dire che il direttore (io) non riceve uno stipendio, ma che quando ci sarà un prete domenicano bisognerà darglielo.

C’erano 150/200 persone: una buona parte dei genitori.

Alla fine abbiamo invitato chi fosse disponibile a collaborare con il lavoro dell’Associazione di Genitori, e sono venute fuori quattro persone. Insieme ai cinque dell’anno scorso (Jacinta, Deisy, Laura, Leonidas, Morena Hierro) collaborareranno con la direzione nel prendere le decisioni più importanti, aiuteranno con le gite, daranno una mano a sorvegliare i ragazzi nella ricreazione, esigiranno il pago delle quote mensili.

Con l’aiuto del Signore faremo un buon lavoro anche quest’anno!

Le due lezioni di oggi ai maestri mi hanno lasciato soddisfatto, e spero anche loro.

Mi sento bene a fare queste lezioni, che tra l’altro mi obbligano a prepararmi e quindi mi fanno rifare il rodaggio al cervello e alla memoria.

Al mattino ho fatto una panoramica sulla storia nei del popolo d’Israele nei tempi dell’Antico Testamento. Non sono riuscito ad arrivare in fondo perché ci siamo persi a parlare del conflitto Israele-Palestina.

Al pomeriggio un’introduzione biblica e liturgica al battesimo, mezza catechesi e mezza lezione (non posso usare troppo il genere della catechesi perché con i maestri è giocoforza tenere un taglio più culturale), sfociata in maniera molto interessante sulle modalità antiche e nuove del battesimo degli adulti.

Maestro dei maestri. Realmente più porto avanti questo lavoro più mi rendo conto che è necessario, e anche se gli studenti “perdono” due ore di lezione ogni quindici giorni, sono certo che si avvantaggiano perché mantengo i maestri più svegli culturalmente e spiritualmente.

Anche questo è un bel dono che sto ricevendo qui. Grazie, Signore!

Oggi ho scritto abbastanza, tanto che a cena avevo un po’ di mal di testa.

Domani ho la formazione dei maestri, ho da fare in mattinata una lezione sulla bibbia e nel pomeriggio una sul battesimo.

Domenica c’è il ritiro Eucaristico dei fratelli e sorelle che hanno fatto l’ultimo ritiro di evangelizzazione, e le catechesi del padre Alfonso Navarro per questo ritiro sono fatte con i piedi, cosi le rielaboro un po’ in maniera che siano più comprensibili.

E poi ho le catechesi sulla bibbia per la Settimana Biblica che è da lunedì a giovedì.

Praticamente mi sono passato tutto il giorno chiuso nell’ufficio al computer.

Cioè: di mattina sono andato con l’idraulico a comprare varie cose per gli uffici della Divina Misericordia, e dalle dieci e mezza che siamo partiti sono arrivato a casa alle tre.

Da qualche giorno Miguel, il direttore docente della primaria, viene a piedi a scuola.

Sembra che con gli ultimi aumenti della benzina il costo sia diventato insostenibile per lui.

Il problema è che mi arriva alle otto e mezza invece che prima delle otto. Ho chiesto a Matilde di parlargli, per evitare di richiamarlo io. Matilde mi ha spiegato che ha sua moglie mezza malata, e che deve fare vari lavoretti di casa prima di uscire. Vediamo se lunedì mi dice qualcosa.

Stamattina abbiamo avuto la Messa d’inizio d’anno scolastico del liceo.

Rispetto a quelle della primaria è stata molto più ordinata, e tutto sommato la percentuale delle comunioni è stata molto più alta.

Ma continua a farmi tristezza, e al tempo stesso a mettermi voglia di lavorare, il vedere tanti, soprattutto maschi, che realmente non sembrano a casa loro in chiesa. Sembra proprio che alla messa non ci vadano mai: sguardi indifferenti, assenza di risposte alle acclamazioni liturgiche, non cantano.

Quello che fanno tutti è battere le mani. Viene spontaneo a un dominicano non appena sente una musica o una canzone ritmica. Ma da lì al lasciarsi coinvolgere nell’avventura della fede ce n’è del cammino da fare.

Alla fine mi sono “divertito” a dare un abbraccio a tutti. Di vari, di troppo pochi, sapevo il nome, e ho cercato di pronunciarlo, come per mandare loro il messaggio: mi ricordo di te. Della maggioranza, spero di impararlo presto il nome!

L’incontro di formazione del pomeriggio verteva sui sacramenti.

Ho fatto una panoramica generale, e dal prossimo incontro comincerò a trattare il battesimo.

Alla fine ho chiesto che tutti dicessero qual è il sacramento che piace loro di più. La maggioranza hanno detto il battesimo, perché ci fa figli di Dio.

Altri hanno parlato del matrimonio, qualcuno anche con la nostalgia di non averlo potuto ancora celebrare.

Mi è piaciuto troppo il clima bello che c’era!

Stamattina ho fatto un passo in più per sostituire Carlos, il maestro che ha abbandonato il lavoro, ma ho scoperto che è meno facile del previsto.

L’impiegata del ministero dell’educazione mi ha richiesto di passare per il distretto scolastico, i quali hanno sempre dato l’idea di non volerlo licenziare.

Così domani faccio la richiesta via distretto, vediamo cosa succede.

Sono stato alla scuola serale stasera, e ho visto qualcosa di bello: gli iscritti sono già un centinaio (l’anno scorso in tutto l’anno se ne sono iscritti solo 67), e quando sono passato per le classi ho visto tutti impegnatissimi a copiare una lezione dalla lavagna.

Ieri sera c’è stato un problema, ma dovuto a uno studente che era con noi l’anno scorso. È saltato dentro scavalcando il muro, con l’intenzione di provocare uno studente. È poi uscito, ma per aspettarlo fuori. Così Germania ha dovuto chiamare la polizia, che ha provveduto a portarlo dentro.

Non sembra, ma di sera ci possono essere facilmente dei problemi. Sono contento perché Germania sta acquistando grinta, e mi sembra che abbia imparato a dominare la situazione.

Il ministero dell’Educazione ci ha assegnato una televisione da 14″, l’ho ritirata stamattina.

Speravamo fosse un po’ più grande, ma, come si dice, a caval donato non si guarda in bocca.

Grazie, Signore, grazie, Ministero dell’Educazione.

È da due giorni che mi passo molto tempo chiuso nell’ufficio della parrocchia.

Avevo da preparare i tre foglietti da distribuire i tre giorni della missione Duquesa.

Avevo anche da mettere a posto i testi della catechesi prematrimoniale. Son otto catechesi, sono a un 50% del lavoro.

Ho da scrivere tre lettere di presentazione per i tre seminaristi nostri che entrano al prefilosofato. fino ad ora ne ho scritto una, rimangono da fare le altre due, e penso che mi porteranno via almeno due ore l’una tra una cosa e l’altra.

Edilenia ormai sa che deve farmi da filtro, e a questo è servita anche la rimodellazione dei due uffici. Adesso non si può arrivare al mio ufficio senza passare per Edilenia.

Di fatto non riesco mai a lavorare più di quindici minuti senza interruzione. Un po’ che ci sono dei collaboratori stretti che sanno che hanno accesso perenne al mio ufficio, Marcial per primo, e poi Carmen, Bilma, Miguel, Nidia, Germania, e la stessa Edilenia. Ma anche le varie bidelle quando mi portano qualche documento da firmare. Un po’ che arriva sempre qualche telefonata di gente che mi richiama, o che comunque sono responsabili di settore o ministri, e c’è sempre qualcosa di importante da coordinare.

A ‘sta maniera non mi annoio facilmente…

Stamattina ho dovuto lottare con il software: aggiornare il software dell’anagrafe studenti della scuola primaria e del liceo.

Per il secondo tutto bene, per il primo no, c’è qualcosa che non mi funziona, penso una corruzione del database. Se non mi aiuta il Signore non so chi possa farlo, mi sembra un problema troppo complicato per la gente del miller-group che han prodotto questo software.

E poi dopo pranzo a casa ho cercato di mettere i connettori RJ-45 per ricollegare in rete il pc delle suore. Da quando Willy è passato con la camionetta che aveva in cima la scala lunga e si è strappato il cavo sono senza internet. Lorenzo adesso a provveduto a far passare il cavo sottoterra con dei tubi, ma c’è il problema di fare i connettori, mannaggia, non ci sono riuscito!

9:24 pm

Leidy ci lascia

La segretaria della scuola serale, Leidy, lascia il lavoro perché ne ha trovato uno migliore.

Lavorava nella nostra scuola serale e in un lavoro del governo al mattino, ma li ha lasciati tutti e due da quando ha trovato un nuovo lavoro che la occupa mattina e pomeriggio. E la sera va all’università.

Per me Leidy è particolarmente cara perché è sorella di Heriberto, il mio figlioccio seminarista. Anche lei ha una bella confidenza con me, e spesso mi fa la sorpresa di raccontarmi qualcosa di bello.

È molto attiva anche a livello parrocchiale: ha fatto il ritiro di evangelizzazione, ha fondato un gruppo di adolescenti nuovo ne La Mina, ed è molto attiva nella liturgia.

È un tesoro non solo a scuola, ma anche nella parrocchia!

Oggi pomeriggio il generatore era di nuovo in funzione.

Non sembra, ma quando non hai luce ti fa piacere pure il rumoraccio di sto motore diesel che gira a esattamente 3,600 giri al minuto, in modo da darci una tensione a 60 Hz.

Tra tutto il lavoro ci costerà sui 40,000 pesos, circa 1,200 euro. Li sta tirando fuori la cassa del liceo.

Mi sono passato tutta la mattinata cercando di generare automaticamente l’orario del liceo.

Dalle otto e mezza che mi ci sono messo sono riuscito a farcela a mezzogiorno! Prove e riprove, cambiando a tutte le maniere possibili le condizioni dei giorni liberi dei professori.

Per risolvere il problema ho dovuto rinunciare a qualcosa, vabbeh, in fondo non cambia nulla.

Era diventata per me una questione di orgoglio, non potevo accettare che il programma mi scofiggesse!

Da quasi una settimana in parrocchia e a scuola siamo solo con la luce de la calle come si dice qui, cioè “della strada”, cioè quella che dà la compagnia elettrica.

Il generatore ha sofferto ultimamente due surriscaldamenti dovuti al fatto che è rimasto senz’acqua nel radiatore, e questo ha fatto rigare pistoni, cilindri, albero motore.

Risultato: cambiare camicie, pistoni, anelli, retificare albero motore, valvole, ecc.

Solo che in materiali abbiamo già speso 20,000 pesos, che gravano sul bilancio del liceo (attualmente è il bilancio meno minacciato…), e ci dovrebbero essere circa 5,000 pesos di mano d’opera, in totale 715 euro.

Per domani sera dovrebbe essere tutto aggiustato, Dios mediante, “con l’aiuto di Dio”, come dicono qui.

Il pomeriggio di oggi è iniziato presto, per andare in città a parlare con Perpiñan sulla connessione wireless al loro internet.

È d’accordo, adesso dobbiamo vedere come realizzare la connessione, se farla con la ditta che mi ha fatto il preventivo di 1680 dollari, o se si può fare in maniera più economica.

Dopo avevo la riunione degli animatori, quindi la riunione dei catechisti, e infine il corso per i genitori che battezzano i loro bambini.

Tra i primi due ho potuto anche parlare con Ángel Segura, il quale mi ha portato un primo risultato dello studio del preventivo della scuola. Nel documento mi invita a chiedere a Teófilo un resoconto dei prezzi che ha considerato per elaborare il preventivo stesso.

Sono arrivato a casa alle nove, stanco ma contento per il lavoro realizzato!

Stamattina, gli studenti hanno trovato un liceo messo quasi a nuovo: 6 classi su 8 con le piastrelle nuove (delle piastrelle tipicamente da bagno, comprate perché costavano la metà), e tutte le aule pitturate.

Rimane da mettere a posto i ventilatori, e ci sarebbe anche da aggiungerne altri, se le finanze ce lo permettono.

A livello di professori, spicca la presenza di suor Cristina, che quest’anno impartirà le lezioni di religione, e avrà un’altra giornata a disposizione per i dialoghi personali con i ragazzi. Sono sicuro che farà un ottimo lavoro!

E poi ci sarà Floirán, perché Cruz Marina ha chiesto di passare alla scuola serale, per poter cercare altri lavori di giorno.

La ginnastica la impartirà Robert, il mio parrucchiere, ma non per questa professione, ma perché dirige da anni un gruppo di prevenzione e salvataggio comunitario, un’organizzazione “paramilitare” che si dedica agli interventi d’emergenza.

Robert è una persona molto serena ed equilibrata, e sono sicuro che anche lui farà un ottimo lavoro!

È difficile riuscire a stampare gli elenchi degli studenti di ogni classe il primo giorno di scuola, ma ce l’abbiamo fatta, dalle 8 alle 8:45, 18 elenchi in tutto per le classi del mattino, tra una cartuccia della stampante che stava morendo ma che la stampante non lo diceva, e il programma per la gestione dell’anagrafico che non è ancora a posto del tutto.

Comunque ce l’abbiamo fatta, Maribel, la segretaria (quasi uscente) è una collaboratrice preziosa e paziente.

Così si dice qui, in spagnolo guagüita anunciadora, quando una camionetta ha un altoparlante e va in giro per il barrio a dare una notizia o a fare un invito.

A partire da stasera, tutte le sere di questa settimana una camionetta passerà per il barrio vicino alla scuola per invitare tutti gli adulti a iscriversi alla scuola serale.

A questa maniera speriamo di avere un po’ più di iscritti.

L’anno scorso da questo punto di vista è stato tragico, abbiamo avuto un minimo storico di solo 60 studenti, contro i 300 del primo anno.

Ma tra i fattori che hanno abbassato le iscrizioni l’anno scorso c’è stato l’effetto dell’allontanamento di Margarita, la quale si è lasciata dietro uno strascico di parole e sentimenti che sembra che abbiano influito su tutta la comunità.

Oggi, primo giorno di scuola, le presenze nella nostra scuola sono state abbastanza alte: intorno al 70%.

Sappiamo che molti bambini non hanno potuto venire perché i genitori non hanno potuto ancora comprare loro il necessario per la scuola: scarpe, cartella, quaderni, ecc.

Domani dovrebbe già andare meglio.

Una novità di questo nuovo anno scolastico è che Maribel, la segretaria, comincia a fare lezione come maestra (da vari anni studia educazione, ma in punta di piedi), e di conseguenza siamo alla ricerca di una nuova segretaria.

Il lavoro nella scuola è consistito oggi nel partire dal Progetto di Centro, elaborato gli anni passati, per individuare le mete da darci per quest’anno, e tradurle in una planificazione tentativa.

Le grandi cose che sono uscite sono le seguenti:

  • Continuare il lavoro di formazione dei genitori e approfittare per far passare lì il valore della formazione scolastica, in maniera che molti genitori possano superare l’analfabetismo.
  • Potenziare il lavoro con le famiglie, in maniera che sempre più accedano mensilmente alla scuola.
  • Interagire di più tra la direzione e i maestri.

Mi piacciono queste mete, una volta di più sono contento e orgoglioso della nostra scuola!

Sembra che Perpiñan, il tipo della Fondazione Codigo Abierto, è disponibile a condividere con noi la sua T1.

Martedì devo andare a parlare con lui per definire bene le cose!

Stamattina, nell’ambito della preparazione del nuovo anno scolastico, abbiamo ascoltato una conferenza sull’aborto ad opera di una donna che è attivista del Movimiento por la Vida Dominicano.

La presentazione è stata ben chiara e convincente, ed è stata accompagnata da un video (The silent scream, L’urlo silenzioso) dove si spiega per filo e per segno come si realizza un aborto.

La mia speranza è che i maestri aiutino la nostra popolazione studentesca a capire l’importanza del valore della vita umana fin dal concepimento, e la nefandezza dell’aborto.

Anche con la scuola serale abbiamo iniziato i lavori preparatori, con uno schema simile a quelli dei turni diurni.

La cosa che mi ha colpito di più è stata la serenità con cui abbiamo vissuto questo momento. Non ci sono più le polemiche di Victor, e Carlos e Chelo, che sono le persone che potrebbero essere problematiche quest’anno, non si sono presentati.

A Chelo non voglio dare una classe, penso di metterlo solo dietro all’informatica, magari fa un lavoro migliore (in aula ci sono problemi).

Sul versante positivo, Siomare e Florencia sono due donne mature e molto preparate, e Cruz Marina ed Eladio sono pacifici e costruttivi.

Prevedo un anno di scuola serale molto migliore che lo scorso!

Stamattina, pomeriggio e sera, scorpacciata di scuola!

Con i maestri ci siamo rivisti e abbiamo cominciato a pensare qualcosa per il nuovo anno.

La prima cosa, in tutti i tre momenti, è stato condividere cosa abbiamo fatto nei mesi estivi. Sono venute fuori cose molto belle, come chi ha detto che ha fatto delle belle mangiate e ha dormito troppo. Altri sono stati al campo d’origine e hanno fatto il bagno al fiume della loro infanzia. Altri hanno dovuto accompagnare familiari malati, e a Loraida è morta la nonna.

Dopo di questo, ci siamo soffermati a fare una valutazione dell’anno scorso, con le sue cose positive e negative (fortezze e debolezze). Anche qua sono uscite moltissime cose, prima fra tutte il cortile che è ancora pieno di polvere e non è stato asfaltato. Ma poi la positività degli incontri di formazione fatti con i genitori, il clima più sereno che abbiamo vissuto l’anno scorso, i professori che ci hanno lasciato, ecc. ecc.

Nel pomeriggio ci siamo soffermati di più su alcune prospettive per l’anno prossimo: le novità a livello di strutture fisiche (avremo il laboratorio di informatica, la biblioteca, l’aula di artistica e quella di scienze naturali) e i miglioramenti che come direzione vogliamo apportare nel processo dell’insegnamento. Ci sono stati anche vari interventi dei maestri, con un dibattito molto positivo.

Stamattina sono stato al Ministero dell’Educazione per parlare con il direttore di Risorse Umane.

Chiaramente, secondo la Legge di Murphy, non c’era (o non voleva ricevere nessuno).

Alla segretaria che me lo comunicava ho chiesto: mi può dare un appuntamento con lui?

Risposta: no; riceve il martedì e il giovedì.

Aggiungo: ma oggi è martedì.

Controrisposta: sì, ha dovuto uscire.

Replico: ma non c’è maniera di sapere quando mi può ricevere, per evitare di fare un viaggio a vuoto?

E lei: La vita è un avventura, bisogna giocarsela! Venga giovedì.

Stamattina ho parlato con il padrone di una ditta che realizza connessioni wireless a lunga distanza.

Abbiamo studiato la possibilità di collegarci alla Fondazione Codigo Abierto, che, se non hanno cambiato idea, ci consentirebbero di collegarci a internet attraverso la loro T1 da 10 Gb/s.

Questa è l’unica maniera di realizzare il collegamento a internet del nostro laboratorio di informatica, perché con 10/20/30 computer anche una ADSL fa ben poco.

Il tutto richiede tre antenne, un access point e due ricevitori. Con l’installazione ci costerebbe 1,600 dollari, cioè 50,000 pesos. Una bella cifra, ma tutto sommato proporzionata. Con l’ADSL di Codetel pagheremmo 40,000 pesos all’anno per una connessione a 256 Kb/s!

Adesso bisogna vedere se Perpiñan, il tipo della Fondazione, è ancora disposto a farci connettere.

Ma so che comunque il Signore ci aiuterà a realizzare questo progetto. L’unica cosa, bisognerà pensare bene alla maniera di evitare che i ragazzi si colleghino ai vari siti porno o simili.

Stamattino abbiamo definito con Miguel e Matilde come preparare l’anno scolastico. Abbiamo a disposizione solo tre giorni, perché lo stato ha disposto che le lezioni iniziano lunedì 22.

Domani ci sarà una giornata di reincontro dei maestri e di valutazione di quello che abbiamo vissuto l’anno scorso.

Invece mercoledì rifletteremo sul tema dell’aborto con una laica che ha trattato il tema anche al gruppo giovani.

Venerdì lavoreremo sulla pianificazione dell’anno scolastico.

Rimane da fare la pianificazione per classe e materia: per essa useremo le ultime ore della prima settimana di lezione.

…alla posa del primo mattone: sono un po’ questo, la visione delle immagini girate e la verifica delle interviste effettuate. Rappresentano l’autentico inizio della fase esecutiva di un servizio televisivo (vale anche per la radio: la procedura è identica).

Il primo mattone è stato cotto nella telecamera di Tito (quando abbiamo realizzato immagini e interviste), poi è stato messo a seccare (durante i miei dieci giorni di vacanza) nel computer (sempre di Tito) che ha trasformato il contenuto di una dozzina di videocassette digitali in un certo numero di dvd, ciascuno guarnito con pochi ma significativi simboli: il tale dvd contiene le tali videocassette.

Sono gli ingredienti necessari alla preparazione del cibo di cui si nutre il teleutente: appunto, un prodotto giornalistico. Servono immagini, voci, facce, mani, occhi, rughe, sorrisi, dolori. C’è bisogno di persone, delle loro storie, i loro pensieri.

Il mio mestiere è entrare nelle loro storie, nei loro pensieri. Il mio compito è capire se e quando e come le loro cose possano (debbano) essere trasformate in cose di tutti. a volte è pesante. a volte è bellissimo pensare di aver dato voce a persone e storie senza diritto di cronaca.

Sono pensieri che precedono ogni attesa del primo mattone.

Stamattina ho dedicato praticamente tutta la mattina alla faccenda di Carlos, il nostro maestro che da un anno non viene a scuola.

Così come mi ha suggerito Mery Valerio, ho fatto un documento per il Ministero dell’Educazione presentando i fatti e chiedendo che il suo stipendio lo passino a una maestra che lavora con noi ma che non è ancora nominata.

I giorni prossimi devo chiamare o andare per vedere cosa mi dicono della cosa.

Ho anche approfittato di essere al Ministero dell’Educazione per verificare che fossero lì i documenti dei due maestri che dalla Regionale mi hanno assicurato che l’anno trasmessi al Ministero. Purtroppo lì per lì non li hanno trovati, ma mi hanno detto che li cercheranno meglio e che lunedì mi danno una risposta.

… Precisamente sui casi che abbiamo di professori che non vengono a scuola o non vengono con la dovuta assiduità.

Féliz è stato abbastanza strisciante, mentre più chiaro è stato Riché, precisamente sul fatto che bisogna fare il proprio dovere.

Ci ha convocati con i vari maestri per venerdì pomeriggio.

Stamattina ho partecipato in diretta al programma Chiesa e Comunicazione di Radio ABC, la radio cattolica che trasmette in AM.

Ofelia, una giovane signora molto simpatica, mi ha intervistato, e abbiamo parlato della parrocchia e della scuola.

Ho parlato molto in positivo delle attività e della disponibilità della gente, che in verità è molta.

Purtroppo non c’è stato il tempo di sviluppare il discorso del Terzo Piano Pastorale e di come lo stiamo implementando: era la cosa che più mi interessava, anche perché sarebbe stato un ottimo stimolo per tutti per applicare questo piano pastorale con più amore e entusiasmo.

Pazienza! La prossima volta cercherà di centrare di più il discorso!

Quest’anno Cristina comincerà a far scuola di religione.

Sono proprio contento!

Aspettavo questo momento. Il cammino che Cristina ha fatto in questi anni di formazione la ha preparata per dare la sua testimonianza di fede a questi giovani.

E la speranza e la preghiera mia è che la sua presenza nella scuola possa aiutare a sbocciare le vocazioni che il Signore semina.

Da questo mese il governo paga per via elettronica il personale di educazione.

Ogni dipendente ha ricevuto una carta di debito su cui verrà addebitato lo stipendio, e si potrà ritirare dagli sportelli “bancomat”.

A mio parere è una forma che si presta più che mai a abusi, a “bottiglie” (così si chiamano qui quelli che sono pagati dallo stato e non lavorano).

E questa nuova forma toglie autorità a noi direttori: prima tra una cosa e l”altra la consegna dell”assegno era una forma di ricalcare la propria autorità sui dipendenti, adesso sarà più facile per il personale fare quello che vuole.

Oggi sono andato a comprare i pezzi di altri 6 computer che finanziamo con il fondo prestiti al personale della scuola.

Tra l”altro ho trovato una ditta che vende monitor usati buoni a basso prezzo (1,350 pesos, 39 euro), e il prezzo diventa ancora più basso degli ultimi comprati: il pc intero gli costa 14,500 pesos, cioè416 euro.

9:32 pm

Prove nazionali

Si stanno svolgendo le prove nazionali di ottavo, normale e serale.

Le nostre quattro classi sono impegnatissime, ma dal sondaggio che ho fatto con loro stessi si sentono che stanno facendo bene l”esame. Conoscendo la cultura dominicana sono portato a pensare a una sovrestima, ma non voglio essere prevenuto.

Le autorità hanno riunito insieme le tre scuole più grandi, tra esse noi, nella scuola Guaricano Afuera.

E quest”anno c”è più serietà, mi sembra, soprattutto nel fatto che impediscono ai membri interni di avvicinarsi ai ragazzi. La trovo una cosa giusta, perché gli anni scorsi ho visto maestri che suggerivano a piene mani.

La cosa su cui continuo ad essere perplessissimo è la modalità delle domande multirisposta. Secondo me non è una maniera seria di fare un esame.

E poi anche il fatto che, in questo esame come in tutta la carriera scolastica di un ragazzo, non gli si insegna mai a fare un componimento scritto (il nostro tema). I risultati purtroppo si vedono: qui ben poca gente è capace di scrivere in maniera sensata, gli stessi giornalisti spesso scrivono a braccia.

Il tema delle CEBs (comunità ecclesiali di base) di questa settimana è la scuola. Ma stavolta non per i ragazzi o per i bambini, ma per gli adulti.

Tra gli animatori di CEB c’è un 70% che non ha finito la scuola primaria, e buona parte di loro hanno imparato a leggere quando sono entrati nella chiesa.

Così ho preparato un tema per invitare e motivare a iscriversi alla scuola serale. Come chicca finale ho portato una testimonianza della mia comadre Maribel, che con straordinaria costanza ha fatto di sera la scuola primaria, e adesso sta terminando, sempre di sera, il liceo. Dice orgogliosa che ha la sufficienza in tutte le materie, e che con il nuovo anno scolastico nessuno le impedirà di andare all’università. Maribel ha una buona dose di autostima e di costanza che le permette, pur con marito e 4 figli, di studiare e superarsi.

E spero che molto trovino il coraggio di fare come lei!

Oggi è cominciato, con le iscrizioni, il corso estivo di computer.

Lo fa Anyelo, il prof. di informatica del liceo.

Si sono iscritte già una quarantina di persone, e altre dovrebbero arrivare domani.

Per l’occasione ho comprato tre monitor nuovi, per sostituire altrettanti che non ce la facevano più. Ho trovato dei monitor usati a prezzo molto basso: 1350 pesos, equivalenti circa a 39 euro. Sembrano anche molto buoni.

Mi hanno detto stasera che hanno dovuto rioperare d’urgenza la prof. Siomara (vedi questo articolo).

Siamo tutti in preghiera per lei.

10:01 pm

Gita a Cotuí

Oggi è stato il giorno della gita di fine anno della scuola.

Siamo andati a Cotuí, a una cinquantina di chilometri dal Guaricano, a un’attrazione turistica con piscina, scivolo e trampolino.

È stata una giornata bella e serena, ricca di giochi in acqua.

Da parte mia mi sono tuffato quasi tutto il tempo. Con l’aiuto di alcuni ragazzini di là abbiamo fatto la battaglia dei galli in acqua.

Il viaggio di ritorno è stato diverso da quello d’andata. All’andata tutti ridevano e scherzavano, al ritorno eravamo tuttti stanchi e molti hanno dormito.

Bello il momento di preghiera all’inizio del viaggio, in cui varie persone hanno chiesto al Signore che la giornata potesse servirci per crescere nell’amore. E anche quello del ritorno, in cui tutti hanno ringraziato con calore il Signore di quello che abbiamo potuto vivere.

Non ci sono stati inconvenienti, a parte il fatto che il pulmann ha scoppiato una delle quattro gomme posteriori. L’autista non ci ha fatto caso più di tanto, ha tagliato con il machete il pezzo di gomma che penzolava, e ha continuato il viaggio (eravamo quasi arrivati), per cambiare la gomma all’arrivo.

10:35 pm

Mitico Ale!

Ale è un ragazzo della scuola serale che ha messo a perdere per tutto l’anno direttrice e professori.

A metà anno l’abbiamo sospeso per quindici giorni, dopo aver parlato con lui varie volte un po’ tutti.

Dopo la sospensione si è fatta una riunione con la nonna. Vive con lei, perché i suoi genitori sono spariti dalla sua vita e lui praticamente non ne sa niente.

Ale ha sui 17 anni, ed è un possibile futuro tigre.

Ormai finendo l’anno, gli ho chiesto di chiedere perdono a due professori a cui aveva mancato di rispetto. Mi ha fatto un po’ di resistenza, ma poi ha accettato.

Il momento in cui ha chiesto scusa è stato per me commovente. E mi ha commosso ed edificato la prof. Florencia, la quale ha risposto: “Perdonami anche tu se ti ho offeso qualche volta”. L’umiltà di questa donna, che è profondamente cristiana, mi è rimasta impressa nella memoria e nel cuore.

Stasera abbiamo consegnato le pagelle della scuola serale.

Rivedendo i vari registri dei professori ho trovato varie cosette, e ho provveduto a farle notare ai responsabili. Una maestra in particolare mi ha stupito per l’umiltà con cui ha riconosciuto i suoi sbagli.

Il prof. Victor mi ha firmato la richiesta di cambiare scuola. Ho dovuto irrigidirmi con lui perché all’ultimo momento ha cominciato a dirmi che no, che i colleghi gli avevano chiesto di rimanere, che lui era disposto…. Dopo tutto l’anno che ci ha messo a perdere e che un sacco di giorni non è venuto e il resto dei giorni è arrivato sempre con tra mezz’ora e un’ora di ritardo, non ho potuto dirgli di sì. Lui deve essersene reso conto e ha accettato di firmare.

Dovrebbe andarese anche il maestro di inglese, che ha difficoltà a rapportarsi con la popolazione studentesca più giovane.

Oggi è stato il giorno delle pagelle.

Di mattina e di pomeriggio c’era una marea di studenti – bambini e ragazzi – che venivano a vedere e a ricevere nella pagella l’esito dell’anno scolastico.

Da parte mia ho potuto risolvere qualcuno degli ultimi problemi, soprattutto con i bambini di prima e di seconda indietro con la lettura e la scrittura.

Ho anche avuto il tempo di rivedere i registri della scuola serale, trovando varie cosette da correggere, e le ho comunicate in serata ai rispettivi maestri.

Ad alcuni bambini che conosco ho chiesto che mi facessero vedere la pagella, e ho approfittato per far loro i complimenti e per invitarli a fare meglio.

Siomara è una delle nostre maestre della scuola serale, una brava maestra direi.

Due mesi fa ha partorito. Dopo poche settimane il bambini non ha più voluto il seno, così Siomara ha cominciato a dargli il latte dal biberon.

Venti giorni fa il seno di Siomara ha cominciato a gonfiarsi e a dolere fortemente.

Tra un dottore e un altro le han prescritto calmanti antinfiammatori, e rimandata a qualche giorno più tardi per vedere l’evolversi della cosa e capirci meglio.

Sabato, l’altro ieri, il dolore era tanto forte che Siomara è andata di corsa all’ospedale. La cosa doveva essere grave, se ieri, domenica, l’hanno operata d’urgenza.

Sembar che il motivo dell’infiammazione sia che il seno ha continuato a produrre il latte, invece di smettere come avrebbe dovuto. Da qui il gonfiore. L’infiammazione, che si è estesa anche alle spalle e ha preso le ghiandole dell’ascella, non mi è ancora chiaro a cosa fosse dovuta.

Oggi pomeriggio sono stato a trovare Siomara all’ospedale. Dal suo modo di esprimersi si capiva che si sentiva uscita da un incubo tremendo.

Il decorso post-operatorio – le hanno asportato il latte accumulato e le parti infette – sembra ottimo, tra qualche giorno dovrebbe tornare a casa.

A causa della consegna delle pagelle della scuola primaria, che sarà dopodomani, non posso andare alla gita del coro.

Peccato, mi sarebbe piaciuto. Sono ragazzi con cui si sta bene (nonostante i conflitti), e la gita era un’occasione per rasserenare ancora di più i rapporti.

Il Signore troverà il modo di darmi altre occasioni!

Stamattina ho dedicato un po’ di tempo a rivedere le pagelle, che saranno consegnate agli studenti lunedì.

Matilde o Miguel me li passano dopo che li revisionano, ma quattro occhi vedono meglio di due, e di fatto mi aiuta a rendermi conto di che criteri usano i vari maestri per promuovere o bocciare.

Quest’anno in particolare mi sono reso conto che ci sono parecchi bambini che alla fine della prima, e, peggio, alla fine della seconda, non sanno ancora leggere e scrivere, e vedo che alcuni dei maestri li promuovono!

Così ci siamo riuniti con Miguel e Matilde, e abbiamo pensato di condizionare queste promozioni al fatto che prima dell’inizio del nuovo anno i bambini abbiano migliorato. Cioè al fatto che i genitori gli stiano dietro o li mettano a un doposcuola. Diversamente dovrò impormi che quei bambini ripeteranno l’anno.

È triste poi rendersi conto che in terza alcuni bambini non leggono e/o non scrivono. Ma bisogna prevenire, non piangre dopo.

Stasera ho fatto una riunione con i maestri della scuola serale.

È per me una cosa pesantissima decidere queste riunioni, perché si cominciano praticamente alle sette di sera e finiscono per lo meno verso le nove.

Ho dovuto riconoscere, visto che ognuno parlava delle sue fortezze e debolezze, che quest’anno non mi sono dedicato come dovevo alla scuola serale.

In realtà mi sono tenuto un po’ ai margini per dare modo a Germania, la nuova direttrice, di farsi le ossa e di fare esperienza.

Germania in realtà è un carattere mollo, e nella riunione qualche maestro gliel’ha rinfacciato. Io ho evitato di aggiungere ulteriore legna la fuoco, anche perché Germania ha fatto fatica per farsi accettare e non posso farle mancare il mio appoggio.

Mi ha colpito invece che Victor, il maestro evangelico che in più occasioni si è dimostrato irresponsabile, inaffidabile e bugiardo, ha parlato di sè dicendo che “meglio di così non potevo fare”. Non ha voluto o saputo riconoscere che è mancato molti giorni al lavoro, senza permesso né niente, per sfizio, e tutti gli altri giorni è arrivato con un ritardo madornale. Non ho detto niente al riguardo perché Victor sicuramente non lavorerà con noi l’anno prossimo, come lui stesso ha chiesto.

Si è pensato di caratterizzare ancora di più per l’anno prossimo la nostra scuola serale come una scuola per adulti (quest’anno la maggior parte erano adolescenti), insistendo sulle caratteristiche di sicurezza, energia elettrica permanente, tranquillità. E facendo forza anche sul fatto che, a Dio piacendo, per l’inizio dell’anno prossimo dovremmo avere il nuovo laboratorio di informatica funzionante.

Stamattina sono andato a cercare le piastrelle per le classi del liceo.

Metterci le piastrelle è una necessità perché i paviementi di cemento liscio sono tutti pieni di buchi e bisognerebbe comunque aggiustarli, facendo un “tapullo”.

Sono riuscito ad arrivare alla fabbrica, e dovrebbero farmi avere un prezzo buono. Devo fare richiesta con una lettera, e secondo quando mi hanno detto potrebbero anche farci una donazione.

Ho portato stamattina al ministero dell’educazione la richiesta di una biblioteca.

Il funzionario a cui ho consegnato la richiesta mi ha parlato di un tempo di consegna di qualche mese.

Speriamo bene! Se arriva, la biblioteca sarà utilissima, soprattutto per il fatto che né professori né studenti leggono niente!

Oggi sto aggiornando il linux ubuntu della segreteria del liceo.

Non so perché mi si è impiastricciato tutto, forse perché il cdrom non funzionava bene e non mi leggeva bene il disco.

Dopo vari upgrade/downgrade di pacchetti critici la cosa è andata a posto.

1:57 pm

Imbrogliato

La ditta che mi ha fatto il filtrante sembra che mi abbia imbrogliato: mi ha fatto pagare 10,000 pesos, facendomi credere che un filtrante così si paga 20/30,000 pesos.

Invece oggi ho chiesto a un’altra ditta e mi ha parlato di 7/8,000 pesos.

Grrrrrrr…

Stamattina abbiamo rivisto con Teófilo il progetto dell’aula di informatica.

Ne uscirebbe un’aula di informatica grande di circa 80 metri quadrati, un’aula per una classe normale, un’aula di artistica e una sala per biblioteca.

Sopra queste aule faremo un piccolo appartamento per metterci un custode con la sua famiglia.

Teófilo mi preparerà il preventivo nei prossimi giorni.

La Regione Liguria ci ha assegnato un finanziamento che potrebbe coprire il 50/60% della spesa, ma non so ancora a quanto precisamente ammonta.

Quello che so è che quest’aula di informatica è importante ed è da fare alla svelta, in maniera che sia pronta per il prossimo anno scolastico.

Ho visto il prof. Wilson, del quale non sapevo più niente, al meno in maniera diretta, dal mese di dicembre.

Mi ha detto che ha capito di essersi comportato male, è pentito di quello che ha fatto e del fatto di essersi messo con William Castillo, dal quale si è allontanato perché ha cominciato ad avere problemi con lui.

Ha anche detto che pagherà i soldi che deve, sia quelli della scuola ai sostituti, sia quelli del prestito.

Non so se la mossa “vincente” per vedere questo cambio è stato il parlare con una sua cognata che è una persona molto seria. Sembra che lei gli abbia accennato qualcosa e che l’abbia fatto riflettere.

Grazie, Signore!

2:05 pm

Viaggio inutile

Alle 11 e mezza di stamattina mi arriva una chiamata che al Ministero dell’Educazione ci danno una tv e un videoregistratore.

La cosa mi puzzava, perché non li avevamo chiesto, ma ho fatto una telefonata per confermare e tutto sembrava corrispondere.

Così sono partito e ho attraversato tutta la città, per sentirmi dire che la tv e il video registratore non erano per noi (Scuola Cattolica Padre Sindulfo), ma per la Scuola Padre Sindulfo Andujar, che è a 5 km da noi, e che spesso e volentieri le confondono.

Mi sono mangiato il fegato, ma ho anche cercato di offrire la cosa al Signore. Come dice il buon don Guiducci: al Signore gliene hanno fatto di peggio!

Oggi dovevano andare avanti a fare il filtrante, ma purtroppo sono arrivati tardi stamattina e poi si sono trovati (?) il motorino d’avviamento del motore della trivella fuso.

Così hanno detto che l’avrebbero riparato. Non so se sono tornati a lavorare nel pomeriggio, ma ho l’impressione di no.

12:59 pm

Filtrante


La macchina trivellatrice

Stamattina hanno iniziato a fare il filtrante nuovo dle cortile della scuola.

Ho dovuto comprare dei blocchetti per arginare il fango che tirano fuori dal buco.

Ci daranno tutto oggi, e domani dovrebbero terminare.

Andremo sotto a 120 piedi di profondità (40 metri).


Il regalo vinto da una madre

Al mattino abbiamo avuto la celebrazione per le madri del liceo, e alla sera quella per le madri della primaria.

Non ho potuto esserci alla prima, stavo comprando una rete metallica per la nuova cappella.


Il ballo degli studenti

Invece ci sono stato alla celebrazione del pomerigggio. L’Associazione dei genitori aveva preparato tutto per bene.

Tre gruppi di studenti hanno fatto balli vari e canzoni e una madre ha interpretato una canzone di successo. La prof. Glennys ha cantato anche lei una canzone molto conosciuta.

La cosa più bella è stata l’estrazione dei premi. Ce ne sono stati una trentina, e chiaramente solo una piccola parte delle madri li ha vinti. In tutto c’erano circa 300 madri, penso circa la metà di tutte la madri della scuola.

10:04 pm

Cumplir

“Cumplir” significa letteralmente “compiere”. Qui si usa per “fare le condoglianze”. Non si tratta però di condoglianze verbali, come se si potessero fare per telefono, o scritte (per lettera).

Qui quando una persona muore si va a visitare la famiglia, li si abbraccia e bacia, e si possono esprimere parole di consolazione.

Stasera sono andato appunto a “cumplir” da un mio professore della scuola serale, Victor. Tra parentesi Victor sta dando abbastanza problemi perché viene sempre tardi, e a volte non viene senza dire niente, così, per sfizio.

Non avevo proprio voglia di andare. Erano le nove di sera, ed ero uscito di casa alle due. Non sarei andato, se non fosse stato che tutti i professori andavano, e uno di loro mi ha chiesto di accompagnarli con la camionetta.

Il Signore mi ha aiutato, e poco a poco, mentre ci avvicinavamo al barrio dove viveva il nonno di Victor, ho sentito dentro di me una voce che mi invitava a fare un passo alla casa.

Sono andato, così, e il Signore mi ha fatto sentire la bellezza di questo gesto. Lo stesso Victor, con il quale ci siamo scontrati varie volte a causa delle sue assenze e ritardi, mi ha accolto molto dolcemente, e mi ha fatto sentire che il nostro rapporto di lavoro può migliorare.

Sono arrivato a casa più tardi del solito, ma sereno e contento.

L’ho comprati stamattina alla Ferretería Americana, li consegneranno venerdì mattina (speriamo!)

Sabato verrà la macchina per rifare il filtrante del cortile della scuola.

È da dicembre che è tappato, quelli che me l’hanno “pulito” me l’hanno lasciato che si è ritappato subito, e solo ora sono venuti e ci siamo messi d’accordo sul da farsi.

Ce lo fanno per “solo” 10,000 pesos. Loro mi dicono che in realtà costerebbe sui 20/30,000 pesos.

E poi ci sono 13,000 pesos di tubi di pvc.

Domani vado a comprare i tubi, in maniera che li abbiamo lì pronti per il giorno del lavoro.

Stavo tornando dal campo, quando mi chiama Leidy, la segretaria della scuola serale, dicendomi che ci sono i tecnici regionali e distrettali per una supervisione.

Ho dovuto quindi andare, con poca voglia perché non era in programma.

Invece poi mi sono goduto la supervisione.

Innanzitutto per lo stile molto domenicano dei tecnici, i quali hanno fatto le loro osservazioni molto positive senza mai farle pesare.

Poi anche perché hanno dato dei buoni consigli e strategie per migliorare vari aspetti che sono a terra, primo fra tutti l’orario d’inizio delle lezioni, che va sempre sulla mezz’ora di ritardo.

E infine perché abbiamo concluso ringraziando tutti il Signore: in piedi, a giro, ognuno ha detto due parole di ringraziamento. È durato un attimo, ed è stato bellissimo. Abbiamo sentito tutti che il lavoro che stavamo facendo era per il Signore. Che bello!

Il barrio Mirador Norte, della nostra parrocchia, è in lotta per le sua aree verdi.

La legge domenicana prevede che ogni progetto abitazionale abbia date percentuali del terreno dedicate ad aree verdi, sport, servizi.

Purtroppo il progetto Mirador Norte è stato concluso in fretta e furia senza realizzare né aree verdi, né aree sportive, né religiose,… niente!

Adesso, da qualche anno, una banca a partecipazione statale si è impossessata di un terreno limitrofo del progetto Mirador Norte, e in questi giorni hanno cominciato a fare una parete divisoria.

La comunità si è messa in allerta, e ci sono state anche minacce di morte da parte di un capitano dei militari inviati a proteggere i lavoratori.

Stamattina abbiamo avuto la visita di un pezzo grosso della banca, ma ha fatto orecchie da sordo a quello che la comunità diceva.

Sono conflitti che non sono facili da gestire, e io personalmente non vede come la comunità possa var valere il suo diritto.

Continuerò ad appoggiarli, in maniera che non si sacrifichi chi già c’è in favore di chi verrà.

9:29 pm

CD di Ubuntu

Sono riuscito ad avere il cd di Ubuntulinux 5.04.

Oltre ad aggiornarlo sui vari pc della parrocchia e della scuola e delle suore lo installerò sul pc del padre Abraham, il quale vuole esplorare il mondo di linux.

9:52 pm

Pan Pepín

Pan Pepín è una marca di pan carré. Però l’industria fabbrica anche una specie di baghette, che vende congelate ai vari mcDonald per fare panini vari.

Sembra che nei giorni scorsi abbiamo avuto un problema alle celle frigorifere, e si sono trovati con montagne di pane che non possono vendere.

Un loro dipendente mi ha avvicinato ieri, e mi ha riferito che questo pane lo stavano regalando a chi potesse farlo arrivare ai poveri.

Così stamattina sono andato là, con un po’ di diffidenza, e con la paura che fosse una cosa strana.

Invece mi hanno dato ben 60 scatole contenenti ognuna 30 panini lunghi mezzo metro! erano mezzi congelati, ma ci hanno detto che sono da consumare al più presto. Sono precotti, e quindi la cottura deve terminare con 15/20 minuti di forno in casa.

Le 60 scatole stipavano la camionetta all’inverosimile. Grazie a Dio avevo con me Pepe, che sempre mi accompagna quando vado in città.

All’arrivo in parrocchia, nel pomeriggio, ho detto a Pipín che mi chiamasse la gente dei dintorni. Sono cominciati ad arrivare a frotte, e a tutti davamo 2/3 panini, secondo la composizione della famiglia. Come un ritornello, le raccomandazioni sulla cottura e sul consumo veloce.

Un bel po’ di scatole sono andate alla scuola, uno o due panini per ognuno degli studenti del pomeriggio. Una volta tanto sono stati privilegiati loro!

Mi sono rimaste una quindicina di scatole, che domani mattina farò arrivare ai vari settori con i responsabili di settore, perché li facciano arrivare alle famiglie più bisognose.

7:44 pm

Relazioni umane

Oggi pomeriggio non ho fatto quasi niente.

Ho passato un’ora al telefono con il servizio al cliente di Verizon, la nostra compagnia telefonica, per essere sicuro che ci restituiscano tremila pesos che ci hanno messo in più sulla fattura.

E poi mi sono dedicato alle relazioni umane: ho chiaccherato un po’ con Miguel e Matilde, e poi ho fatto una micro riunione con i professori, per dirgli che sono rimasto molto contento del loro lavoro per la feria regionale. Sono bazzeccole che però creano un clima positivo, e so che ho guadagnato di più nel rapporto con i professori con questa stupidaggine che con mille prediche.

9:21 pm

Sbaglio

Stasera ho fatto uno sbaglio. Ho velatamente accusato una segretaria della scuola di essersi intascata dei soldi.

Purtroppo in passato questa stessa segretaria ha avuto atteggiamenti poco chiari, con i soldi e anche in altre cose. Devo riconoscere che mi sono lasciato guidare da questo pregiudizio.

Invece il problema era solo che il foglio dove erano annotati quei soldi era fuori posto.

Così ho dovuto chiedere perdono.

Però domani devo tirare le orecchie alla persona a cui avevo incaricato di mettere in ordine quei fogli.

Io non amo i saluti.

Mi sembra ieri che sono arrivata e già me ne vado… Per la prima volta in un mese mi sento un po’ triste al pensiero di non rivedere più i volti sempre sorridenti dei ragazzi della scuola.

Quando li ho salutati è stato da una parte gratificante perché ho capito quanto loro ci tenessero a me, dall’altro sono stata male all’idea del distacco. È sempre così per me, in ogni posto dove vado incontro persone speciali con le quali nasce subito un bel rapporto di amicizia, mi ci affeziono tantissimo, solo che poi arriva il momento si salutarsi. In fondo non penso che le distanze contino molto, i miei migliori amici abitano lontano da me e non li vedo quasi mai, ma so che ci sono sempre.

In questo caso però mi viene anche da pensare: chissà quando potrò ripetere un’esperienza simile… Di sicuro voglio che questa sia solo la prima del genere. Mi piacerebbe tornare un giorno e rimanere per più tempo, almeno tre mesi, per riprendere da dove ho lasciato e sicuramente cercare di svolgere un lavoro più completo.

Penso di avere imparato tanto in questo mese: innanzitutto un po’ di spagnolo… Ora so che posso cavarmela da sola, nel senso che partire e venire qua di mia iniziativa mi spaventava anche un pochino (ovviamente non lo dicevo in giro perchè sennò non partivo proprio…); però era una cosa che desideravo tanto e alla fine ce l’ho fatta!

Da sempre sono convinta di essere una persona a cui piace condividere la propria vita con quella degli altri, però è anche vero che ho bisogno dei miei spazi. Amo stare da sola a guardare il mondo intorno a me. In questo periodo ho avuto modo di pensare tanto, anche agli aspetti negativi della vita e sono contenta di come ho reagito, sinceramente!

Veniamo ai ringraziamenti speciali: il primo a don Paolo che mi ha dato la possibilità di far parte di questo mondo splendido che è la missione. Non so se ricordate con quale gioia dice ogni singola Messa… In pratica sorride sia fuori che dentro, non puoi restare triste se lo ascolti!

Don Lorenzo che io non conoscevo è davvero una persona singolare. Voglio ricordarlo per la sua sensibilità estrema e costanza in un ambiente (questo di Santo Domingo) dove tali doti non vengono proprio contemplate…

Le suore che mi hanno fatto da mamma e per loro mi sono già ampiamente espressa ieri.

Infine le persone del barrio: bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani. La loro ospitalità, il loro calore, la loro amicizia sono qualcosa che si capisce solo stando qui al loro fianco, lavorando con loro o ascoltandoli nelle loro battaglie quotidiane, condividendo tutto quello che hanno e anche le cose che qua mancano… fino a dimenticare di essere piccoli “sé stessi” per diventare un grosso “noi “.

Ora vi saluto davvero e lo faccio con un gesto che ho imparato qui e cioè con un abbraccio di pace. Facciamo in modo che esso possa nascere dal nostro cuore e invadere il mondo intero!

Ieri ho terminato le lezioni di inglese cominciate un mese fa. Sinceramente mi è piaciuto moltissimo stare a contatto quotidianamente con i ragazzi della scuola. Il corso mi ha permesso di lavorare tanto insieme a loro e contemporaneamente di conoscerli meglio.

In settimana ho stilato una relazione che riassumesse il programma svolto a lezione, le principali lacune che presentano gli studenti e alcune proposte per poter migliorare l’apprendimento di questa lingua.

Ieri mattina infine sono stata insieme a don Paolo in una libreria a cercare dei testi utili, li abbiamo trovati! Si tratta di quattro volumi supportati da cassette audio che cominciano con nozioni preliminari di inglese per arrivare a un grado di conoscenza intermedia. Il motivo per cui ho tanto insistito con il supporto audio è che lo spagnolo ha una pronuncia molto differente da quella inglese e i ragazzi fanno molto fatica a capire come si leggono le parole. Con le cassette hanno la possibilità di sentire come si dice una frase e di ripeterla nel modo corretto.

Sono molto contenta dell’esito del corso anche perché i ragazzi sono sempre stati molto attenti e penso che abbiano imparato qualcosa. Logicamente le lezioni devono continuare, infatti è già in programma che suor Serafina prosegua quello che ho iniziato io con i testi nuovi.

Con Lara siamo andati in città a comprare del materiale per migliorare l’inglese dei ragazzi.

È un corso con cassette che parte da un livello molto elementare e si snoda su quattro livelli.

L’idea è di usarlo suor Serafina, per continuare il lavoro cominciato da Lara, e anche i professori della primaria e del liceo.

1:51 pm

Reinscrizioni

A scuola stiamo facendo le reinscrizioni.

Ogni giorno tocca a una classe diversa: prima, seconda, ecc.

Si approfitta il momento per ottenere che chi è indietro con le contribuzioni mensili si metta in ordine.

Per la reinscrizione chiediamo 100 pesos (equivalenti a circa 3 euro), lo stesso da 5 anni a questa parte.

Con i 50,000 pesos che si raccolgono compreremo qualcosa di utile per la scuola. L’idea è televisione più videoregistratore o proiettore.


Lara con i bambini della scuola

Oggi vi racconto qualcosa di più sulla scuola Cattolica Padre Sindulfo dove insegno inglese. La struttura si divide in due parti: la prima è composta da due edifici di recente costruzione ed è dedicata alla basica cioè elementari e medie, la seconda accoglie i ragazzi più grandi del liceo. Le tre unità sono state tutte costruite con fondi stanziati dalla Diocesi di Genova e dalla Cei.

In tutto i ragazzi sono circa 1400, un po’ tantini… E dato il numero elevato gli orari delle lezioni per i ragazzi della basica sono suddivisi in due turni, uno al mattino, l’altro al pomeriggio.

Come già vi ho detto una classe è formata mediamente da 35 studenti, tra i quali può esserci anche una discreta differenza di età (al massimo quattro anni, solo che per esempio alle medie questa differenza si nota parecchio). Com’è facile intuire un numero così elevato di studenti per classe non consente ai professori di ottenere sempre una buona risposta da parte di tutti i ragazzi nemmeno in condizioni “normali”; se poi pensiamo che non hanno uno spazio opportuno a casa dove poter studiare, né luce, ma solo tanto caldo è facile capire perché spesso trovano difficoltà anche nella lettura dello spagnolo… Mi ha detto don Paolo che nelle altre scuole il numero sale a 45-50 studenti per classe!

La nostra scuola però mi piace un sacco: i ragazzi hanno tutti la divisa (guardateli in foto durante la ricreazione) e prima dell’inizio delle lezioni tutte le classi sono radunate nel cortile per la preghiera, che comprende la lettura del Vangelo e relativo commento, la recita del Padre Nostro – ormai mi sono specializzata e lo so quasi tutto… – e il canto dell’inno nazionale Dominicano con tanto di alzabandiera. Penso che questo sia il modo giusto di iniziare la giornata scolastica e che anche in Italia si potrebbe prendere esempio…

Durante la ricreazione ogni studente riceve come merenda del pane e mezzo litro di latte; ho visto che qualche ragazzo la porta a casa, altri la divorano in un sol boccone!

Dall’anno scorso poi è stata aperta l’aula informatica e da allora gli studenti seguono a turno un corso per imparare ad usare il computer: quasi nessuno infatti ne possiede uno a casa…

Ora scrivo una cosa dedicata ai miei parrocchiani e a tutti coloro che da anni partecipano alla raccolta per la missione: sapete che questi computers sono stati comprati l’anno scorso con i nostri soldi? Secondo me questa è una cosa bellissima, soprattutto considerando che l’uso del computer è ormai indispensabile.

Ora vi saluto, alla prox!

10:48 pm

Gita! (Lara)

Oggi giornata bellissima, sono stata con tutte le classi dell’ottavo (i più grandi della primaria) a visitare le dune e le saline di Punta Salina che sta a tre orette di guagua dal Guaricano in una zona molto bella nel sud del paese… E soprattutto siamo andati alla spiaggia!¡!

I ragazzi dell’ottavo sono davvero simpatici, in pratica sono stati loro i primi a comunicare in pseudo-spagnolo con me; ora grossomodo li capisco e mi faccio capire (plus o más)… Così quando hanno saputo della gita mi hanno subito chiesto di accompagnarli e io che il venerdì tengo il corso di inglese solo con loro ho accettato. Non avrei mai pensato di trascorrere una giornata così tra tutti dominicani, io che quando sono arrivata di spagnolo non sapevo una parola!

La mattinata è stata questa: partenza 8.30 su due guague sinceramente a norma e ogni ragazzo aveva il suo posto, persino io! Musica e conversazione durante il tragitto, prima sosta alle dune con spiegazione della loro formazione e visita accurata (cioè, la mia un po’ meno, dopo due passi su quel minideserto ho pensato bene di rientrare e vederle da lontano per il sole e il caldo un po’ fortini…).

Seconda fermata alle saline dove i ragazzi hanno osservato i processi attraverso i quali si ottiene il sale. Al termine della visita hanno anche compilato un questionario che riassumeva un po’ quello che avevano visto: molti di loro si sono davvero impegnati nel rispondere alle domande, a ognuna mi chiedevano cosa ne pensavo e come sempre mi ha fatto piacere vederli così.

Terza ed ultima fermata: SPIAGGIA!!! Ora io una spiaggia tropicale dotata di mare tropicale e di palme o cocchi che siano non l’avevo mai vista dal vivo prima… non saprei come definirla… perchè le parole non le renderebbero merito! Comunque la cosa che più mi è piaciuta è stata quella di condividere il mio stupore, la felicità che provavo e la gioia di essere lì in quel momento con tutti i ragazzi che avevo intorno. Ho sempre pensato che quando si va in un posto nuovo come turisti non si possa capire fino in fondo la realtà che hai intorno perchè la vedi esternamente e “non la vivi dal di dentro” come se fosse la tua terra…oggi non è stato così, io mi sentivo una di loro, o meglio, loro mi hanno fatto sentire così!

Ovviamente abbiamo condiviso anche il cibo, i dominicani ti mettono a disposizione tutto quello che hanno, anche se non hanno molto, SEMPRE. Credo che questa cosa mi mancherà parecchio quando me ne andrò, così come i loro sorrisi, gli abbracci di pace, le piccole attenzioni che ti riservano continuamente e il tempo che sembra fermarsi quando tu desideri parlare con uno di loro perchè sistematicamente ti ascolterebbe all’infinito…

E la cosa più stupefacente è l’energia che ti danno queste persone: in pratica dopo una giornata di mare e guagua mi sento benissimo e rigenerata… Di beni materiali qui non ce ne sono, ma il cuore compensa!

L’incontro mensile di formazione dei genitori della scuola era rivolto oggi in particolare ai papà.

Ne sono venuti una percentuale più bassa rispetto al numero delle mamme le altre volte, ma ho avuto riscontri positivi.

Sono piccoli passi che facciamo per aiutare le famiglie a vivere bene la loro vocazione di educatrici.