Oggi pomeriggio avevo il primo momento di dialogo con i conviventi per i primi due settori della Divina Misericordia.

Ne sono venuti una decina, con varie situazioni. Vari di essi si sono scoperti in condizione di ricevere l’assoluzione e di poter fare la comunione, erano troppo contenti!

I giorni prossimi continuiamo!

Stamattina abbiamo avuto la riunione del clero della zona.

Abbiamo approfittato per coordinare le celebrazioni penitenziali di avvento. Le nostre due parrocchie le avranno questo lunedì (la Divina Misericordia) e il seguente (Santa Margarita).

Abbiamo avuto anche la visita del vescovo ausiliare, mons. Cedano, con il quale si è parlato di varie questioni economiche delle parrocchie e anche di come gestire i battesimi di chi non ha i documenti in ordine.

Era presente il padre Juan Francisco, che cammina ancora zoppo per il proiettile che gli ha attraversato le due gambe, due mesi fa. A poco a poco si rimette in sesto, ma ha ancora un piede che non riesce a muoverlo e penzola senza che lui ne abbia il controllo.

I giovani presenti alla Settimana GiovanileLa Settimana Giovanile che si sta svolgendo bene, con molto entusiasmo, e con un crescendo del numero dei partecipanti. I primi giorni si vedevano soltanto gli adolescenti e giovani già impegnati nei gruppi giovanili, ora se ne vedono parecchi altri ancora non integrati: stanno affacciandosi per vedere come sono le cose e se vale la pena inserirsi. E probabilmente tra loro c’è anche chi sta studiando eventuali terreni di caccia futura…

Ieri è toccato allo psicologo Mario Minaya, che vari ragazzi conoscevano già perché tiene un programma su una radio FM cattolica che trasmette soprattutto per i giovani. L’impatto è stato molto buono, ha entusiasmato i giovani parlando della famiglia.

Il gruppo giovani di Jacagua alla Settimana Giovanile

Invece per stasera non si è potuta concretizzare la partecipazione di un ospite (toccava alla pastorale giovanile diocesana), e quindi è stato fatto un’attività semiseria consistente nello scrivere ognuno un messaggio di amicizia a uno qualunque dei presenti. Alla fine sono stati distribuiti i messaggi, e lì si è visto anche il quadro delle simpatie generalizzate. Varie persone hanno ricevuto vari messaggi, mentre altri nessuno.

Domani continuiamo con un predicatore che, a quanto ci dice, ha pronta una conferenza molto significativa per il mondo giovanile. Vi racconto domani.

Nel frattempo posso e devo dire: Grazie, Signore, per questa Settimana Giovanile!

Stasera il Corso di Preparazione al Matrimonio del settore San Ramón ha visto la presenza di due coppie in più. Chi sta facendo il lavoro di invitare calorosamente la gente è Yury, il fratello di suor Cristina, che in questo si è impegnato, e si può dire che è grazie a lui che facciamo questo corso.

Ho avuto modo di apprezzare abbastanza anche la collaborazione di Jorán e Danyi, la coppia giovane che mi sta accompagnando, i quali hanno saputo condire brillantemente la dottrina con la loro esperienza di vita.

La Settimana Giovanile ha visto stasera la partecipazione di due suore, le quali hanno parlato dei giovani light, e già in dirittura finale hanno lanciato la proposta vocazionale.

Il tutto è stato ben gradevole, e i ragazzi l’hanno seguito con attenzione.

Sono religiose Missionarie del Sacro Cuore, una congregazione domenicana che ha la strana caratteristica che la fondatrice è uscita dalla congregazione (per la porta amplia, non per nessun tipo di inconveniente) quando ha visto che la congregazione si reggeva in piedi da sola, ed è andata a fare dell’altro.

Kika e Rosanna, due giovani delle più in gamba della Divina Misericordia, hanno da poco iniziato un cammino vocazionale con loro.

Da oggi il Diario risponde anche all’indirizzo guaricano.chiesamissionaria.it

Abbiamo attivato questo nome, che è un sottodominio del sito della Arcidiocesi di Genova, per risaltare meglio il carattere ufficiale del Diario stesso, che è a tutti gli effetti espressione della Missione Genovese in Guaricano.

E anche perché sia più facile ricordarselo e leggerlo!

Avanti tutta!

La partenza della Settimana Giovanile è stata ottima. Molti i giovani (o meglio, gli adolescenti) presenti, in questo primo giorno appartenenti esclusivamente ai vari gruppi giovanili delle due parrocchie.

La serata è consistita fondamentalmente in una presentazione dei vari gruppi, in una gara a chi gridava di più, e in molti canti e ban.

Non ho potuto stare tutto il tempo a causa della partenza di suor Daniela, ma sono rimasto molto ben impressionato da come è andato il tutto!

Promette bene! Grazie, Signore!!!!

Suor Daniela al passare per Santo Domingo, con suor Eliana, suor Serafina e le aspirantiOggi pomeriggio suor Daniela, la madre generale delle nostre suore, è passata da Santo Domingo insieme a suor Eliana, sua consorella. Venivano dal Nicaragua (l’aereo è arrivato alle tre), e in serata ripartivano per Parigi -> Genova. C’è stato il tempo di passare da casa, dove hanno riposato alcune orette.

In Nicaragua erano andate per accompagnare là suor Carlita, neo professa. Purtroppo un incidente di macchina nel tragitto dall’aeroporto a casa ha sconvoto i loro piani. Grazie a Dio non c’è niente di grave, ma hanno dovuto starsene calmine in casa e rimandare la data del volo per essere un po’ più in gamba.

Qui stiamo pregando forte perché il viaggio termini bene. Sicuramente sarà una sfaticata unica.

La mattinata è stata dedicata all’incontro d’Avvento con il vescovo, presenti buona parte dei preti diocesani e religiosi.

Ho apprezzato la bella celebrazione penitenziale all’inizio, guidata dal padre Darío Taveras dei Missionari del Sacro Cuore.

C’è poi stata una “pausa commerciale”, con la presenza di un’assicuratrice di salute che ha fatto un accordo con la conferenza episcopale domenicana per dare condizioni vantaggiose ai preti. Ed effettivamente quello della salute è un aspetto critico, perché non esiste il sistema sanitario pubblico, o meglio, c’è, ma non dà quasi niente. Per cui è giocoforza fare un’assicurazione sulla salute.

Infine, il cardinale ha fatto una mezz’oretta di conferenza raccontando qualcosa della sua esperienza di vescovo. Stasera, a quanto ci ha detto, si è fatta da qualche parte la presentazione del libro che ha scritto in maniera autobiografica, riguardo ai suoi anni di prete (48) e di vescovo (28).

Ero con Marcial, e non ci siamo fermati al pranzo per andare veloci all’arcivescovado dove avevamo varie faccende da sbrigare e toglierci.

Un piccolo episodio intestinale mi ha suggerito di passare la mattinata in casa. Forse ci voleva, avevo un po’ di stanchezza accumulata.

Invece nel pomeriggio sono andato, prima di Messa, da un malato, per la confessione e l’unzione. Al momento dell’unzione hanno partecipato tutta la famiglia, compresi vari uomini (cosa che non è facile). Il signore che ha ricevuto i sacramenti è un uomo di mezz’età, che ha un cancro allo stomaco. Non riesce a mangiare perché rimette tutto quello che ingerisce.

Ha fatto la sua confessione con una sincerità e una semplicità che mi hanno commosso.

Domani qualche ministro straordinario gli porterà la comunione.

Ho aggiornato wordpress alla versione 2.0.5.

È possibile inserire nuovamente commenti agli articoli.


Gesù è meglio della Coca Cola

La risposta la lascio a voi, con un sorriso.

Questa maglietta me la sono trovata a Messa stasera, e mi è subito piaciuta.

La cosa interessante è la scritta piccola sotto il nome a destra. Si adatta anche al clima di fine anno liturgico.

Alla fine c’ho fatto sopra anche un pezzo di predica!!!


I partecipanti al Ritiro di Avvento del 2006

… E in tutti gli aspetti.

Anzitutto perché l’assemblea dell’ADP non ha influito più di tanto: di mattina erano pochi quelli che mancavano, e la maggioranza è venuta poi di pomeriggio.

E poi, soprattutto, perché le persone che hanno dato il ritiro hanno lavorato bene, coinvolgendo i partecipanti, condendo la predicazione con esempi personali, e trovando anche gesti significativi che hanno lasciato il segno.

Per esempio di pomeriggio il segno era quello di ricevere un cuoricino rosso (vedi la foto), appiccicato dal proprio vicino, come segno del cuore nuovo che il Signore mi da attraverso i fratelli.

Di mattina poi se l’è goduto anche il personale del consultorio. In effetti era una cosa su cui suor Blessila mi tirava le orecchie tutte le volte… beh, grazie al Signore mi sono deciso a farli venire anche loro!

9:14 pm

Káterin bis

Parlando con Leidy, l’animatrice del gruppo di adolescenti della Mina, dove vive Káterin, ho avuto informazioni preziose.

A dire di Leidy, che vive di fronte a Káterin, il comportamento di madre e figlia è abbastanza leggero, e Leidy sostiene che di sera lasciano solo il marito/padre che ha avuto un ictus e se ne vanno a ballare.

Comincio a capire tante cose di Káterin… Ma non smetto di pregare per lei, è una ragazzina che con l’aiuto di Dio può recuperarsi ed essere una brava giovane!

Il ritiro di domani con tutto il personale della scuola e del consultorio ha rischiato di andare a monte. Ieri è arrivata a scuola una comunicazione dell’ADP, Associazione Dominicana di Professori, sindacato unico dei maestri, convocando a una riunione per domani. L’ordine del giorno: giuramentare la commissione elettorale (sic!).

Al vederlo mi ha fatto abbastanza rabbia. Nella nostra scuola per lo meno qualche volta riusciamo a gestire questi eventi, ma nel resto delle scuole pubbliche quando arriva una comunicazione così si sospendono automaticamente le lezioni. Non importa se è una cosa importante o meno. a scuola non ci va nessuno.

Così, vista la cosa, e che l’argomento veramente era insulso, ho chiesto a Miguel di sentire i maestri, intendendo che ci si potesse mettere d’accordo che andasse una piccola commissione. A dire di Miguel, la riunione nella quale si è parlato della cosa è stata abbastanza burrascosa, e non c’era accordo su cosa fare. Così stamattina ho preso e ho fatto il giro di tutti i maestri, per chiedere chi andava all’assemblea dell’ADP, e chi veniva al ritiro. Fortunatamente ha prevalso il buon senso, e solo sei o sette maestri andranno all’assemblea dell’ADP.

Così il ritiro si fa, e per lo meno di mattina saremo parecchi, per lo meno una cinquantina. Sarà animato da dei membri della Comunidad Siervos de Cristo Vivo, fondata dal padre Emiliano Tardiff. Lo faremo alla Scuola di Evangelizzazione, a pochi chilometri dal Guaricano.

Vi saprò dire. Naturalmente conto sulla vostra preghiera!

Abbiamo cominciato stasera il primo corso di preparazione al matrimonio nel settore San Ramón, futura parrocchia di Santa Virginia.

C’erano quattro coppie, ma sembra che la settimana prossima saranno di più. Tra di loro c’è anche Yury, fratello di suor Cristina. Dopo dieci anni di convivenza e quattro figli sembra che abbiano deciso di sposarsi.

L’équipe è costituita, oltre che dal sottoscritto, da Juan Luis, che diventerà il diacono ascritto alla nuova parrocchia, e da Jorán e Danyi, una coppietta giovane con soli sette mesi di matrimonio. Entrambi sono molto maturi, Jorán ha fatto vari anni di seminario, ed entrambi partecipano da anni a una comunità di giovani legata al Rinnovamento Carismatico. A differenza della maggioranza della gente, si sono sposati direttamente in chiesa, e sono quindi nella condizione di dare una testimonianza forte di vita cristiana familiare.

Fuori scena, finito l’incontro, sulla via del ritorno a casa ci siamo impantanati, e ci sono voluti tutti i ragazzini del vicinato per aiutarci a uscire dal buco di fango dove siamo finiti. Siamo arrivati a casa con un po’ di fango nelle scarpe e nei pantaloni, ma non mi importa. Sono contento che il primo incontro del corso sia andato bene! Grazie, Signore Gesù!

Venerdì, antivigilia dell’Avvento, faremo il ritiro d’Avvento per il personale della scuola. E stavolta ci sarà anche il personale del consultorio medico.

Andremo all’Escuela de Evangelización, a pochi chilometri da qui, dove l’ambiente aiuta a rilassarsi e a stare in presenza del Signore. Se il Signore ci aiuta, avremo dei predicatori nuovi, con tutto guadagno della disponibilità della nostra gente all’ascolto.

9:47 pm

Káterin

Oggi pomeriggio non ho potuto guidare la riunione degli animatori (l’ha diretta Marcial al mio posto) perché mi è arrivata in quel momento Káterin, una ragazza del liceo insieme a sua madre.

Káterin si è resa responsabile di vari furti e furtarelli di soldi all’interno del liceo. Approfittando dell’estrema fiducia che Nidia, la direttrice, nutriva nei suoi confronti, varie volte le ha portato via da un cassetto aperto dei soldi che Nidia lasciava lì. Al principio avevamo sospettato di uno dei maestri, ma poco tempo i sospetti hanno cominciato a convergere su Káterin. Nidia è riuscita a farle una trappola e lei c’è caduta, per cui la cosa è chiara.

Káterin ha 17 anni, e fino ai 14 veniva a Messa, e per un tempo ha fatto anche la chierichetta. Di fatto è sempre stata, nel comportamento e nello studio, una ragazza esemplare. Per capire cosa l’ha fatta cambiare ci siamo riuniti quindi con lei e con la madre, la quale è letteralmente caduta dalle nuvole.

Káterin ha ammesso qualcosa, ma l’impressione è che sta ammettendo soltanto quello che non può negare. Nonostante i propositi che fa di non rubare più e di non dire più bugie, di fatto rimangono varie cose nebulose o oscure. Pertanto le abbiamo dato tre giorni di “riposo” in casa, in maniera che possa (speriamo!) riflettere.

A quanto sembra Káterin ha cominciato a cambiare dopo aver avuto una forte discussione con il papà, il quale sarebbe arrivato a dirle che non è sua figlia. Da lì sarebbe cominciata una catena di bugie con la madre, per cui la stessa madre ha dovuto cominciare a richiamarla sempre più spesso; a quel punto Káterin, secondo quello che lei stessa dice, si è sentita sempre più respinta anche dalla madre. Questa situazione potrebbe essere alla radice dei furti in cui Káterin è caduta.

Nel complesso la madre ha reagito alla situazione in maniera abbastanza matura, e da parte mia ho cercato di darle quelle indicazioni pedagociche che la possono aiutare a far risolvere il conflitto.

Spero di darvi notizie ancora migliori la settimana prossima! Nel frattempo conto sulla vostra preghiera!

Paolo e Francesca Dell’Erna (padre e figlia) sono partiti stasera per l’Italia.

Un arrivederci – speriamo di poterci vedere a Genova, meglio se anche con Franco, Carlo e Massimo -, magari anche qui al Guaricano, e magari con Anna, la moglie di Paolo.

Ieri alla Messa la gente ha fatto a gara per dar loro il saluto di abbraccio finale. Veramente hanno dato molto al Guaricano!

Paolo e Francesca a loro agio nell'acqua di PalenqueGiornata diversa, questo sabato di quasi fine della permanenza di Paolo Dell’Erna e di sua figlia Francesca.

Siamo riusciti a ritagliarlo per andare al mare, a Palenque, lontano dal turismo ufficiale. Una bella spiaggia, tranquilla e quasi deserta, e un’acqua bellissima e tiepida dove Paolo e Francesca hanno sguazzato per due ore insieme a Karina e a Cáterin, due tredicenni che stanno passando alcuni giorni con le suore.

Già due volte avevano cercato di andare al mare, con la compagnia del dottor Belén, l’oculista dominicano che abbiamo qui, ma entrambe le volte le cose si erano complicate. Alla fine ce l’abbiamo fatta!!!


Un momento della marcia

La settimana della vita contro l’aborto e la delinquenza si è conclusa oggi pomeriggio con una solenne marcia per le strade del barrio.

Hanno partecipato circa 3/400 persone, oltre a un bel numero di studenti della nostra scuola.


La foto di gruppo del nunzio con il gruppo dei giovani che hanno organizzato la marcia

Ospite d’eccezione il nunzio apostolico, mons. Timothy Broglio, e il deputato di Guaricano, Ángel Gomera. Questi aveva già nei giorni scorsi dato un appoggio monetario e organizzativo notevole.

Ci ha accompagnati anche una formazione di Bastón Ballet, che ha contribuito a rendere interessante l’evento.

Durante la marcia abbiamo pregato e scandito slogan come “Sì alla vita, no alla delinquenza”, “Sì alla vita, no all’aborto”, “La vita, unita, non sarà mai vinta”, “Sport sì, droga no”, ecc.

La Messa, presieduta dal Nunzio, ha concluso in bellezza il tutto. Ammiro quest’uomo, che ha accettato il nostro invito sapendo di avere dopo una cena all’ambasciata di Giappone. Ci dev’essere arrivato bello stanco… Si è dimostrato una persona molto generosa.

Così come hanno dimostrato di saper lavorare e organizzare il gruppo dei giovani che ha organizzato l’evento. Ho fatto loro i complimenti, se li meritavano!

Grazie, per tutto, Signore!!!

La Giornata contro la violenza alla donna si celebra domani, e visto che cade di sabato nelle scuole se ne è anticipata la celebrazione.

In particolare il distretto scolastico ha organizzato una Messa per tutte le scuole del Guaricano, ed è toccato a me presiederla. Ho potuto, nella predica e alla fine mettere in evidenza il legame della violenza con la mancanza di valori, e ho motivato gli studenti a utilizzare sempre le armi del dialogo.

Non erano molti studenti, ma la speranza è che, con l’aiuto dei loro maestri, si facciano moltiplicatori del messaggio con le loro famiglie e con i compagni di classe.

10:07 pm

Cena di avvento

Stasera abbiamo partecipato, con alcuni rappresentanti delle parrocchie, a una Messa e cena di avvento della Fraternità dei Missionari della Croce. Non sono una congregazione religiosa, ma il movimento che ci ha accompagnato a iniziare il lavoro del SINE, consistente nei ritiri di evangelizzazione e tutto quello che gli segue.

Tutti gli anni organizzano questo momento di incontro-preghiera-fraternità, e non mancano mai di invitarci.

L’incontro di quest’anno è stato caratterizzato dall’Eucaristia presieduta dal padre Ricardo Santelises: il quale ha riempito la Messa di canti, al momento opportuno e anche al momento inopportuno. Il risultato è stato piacevole, perché i canti erano tutti molto conosciuti. Nella predica, parlando della carità, ha elogiato l’ospitalità ricevuta a Genova il mese scorso in occasione di una sua visita: ha dormito una notte in seminario, ed è stato colpito dalle sottane che portano i preti del nostro seminario e dalle attenzioni ricevute.

Nel mio piccolo mi sono sentito orgoglioso della mia comunità diocesana! Grazie, Signore!

Ho fatto stamattina il funerale della vecchietta Maria, che è quella che fino a due anni fa tutte le sante mattine che veniva a messa tirava fuori dalla borsetta un fazzoletto, lo apriva con molta circonspezione e mi dava una, due o a volte tre caramelle alla menta. Faceva il tutto con grande amore, e i giorni che non poteva venire a Messa tutti sentivamo la sua mancanza.

Da due anni non usciva di casa, aveva più di novant’anni, e ultimamente credo che avesse anche un tumore.

In cosa consiste lo scherzetto? per capirlo devo tornare indietro, a un giorno di cinque o sei anni fa, in cui a Messa si leggeva il vangelo di Luca dove Gesù narra la parabola delle mine, e dove il terzo servo dice al suo signore che per paura ha tenuto nascosta la moneta in un fazzoletto. Mentre leggevo quel Vangelo, Maria ha tirato fuori il fazzoletto delle caramelle, e si è messa a rovistargli dentro. Nella mia mente ho subito collegato le due cose, e mi è venuta una ridarella che non so come ho fatto a finire la Messa.

Lo scherzetto consiste nel fatto che il Signore ha chiamato a sé Maria il giorno in cui a Messa abbiamo letto lo stesso Vangelo del fazzoletto. Quando mi hanno avvisato della morte mi è subito venuto in mente che poche ore prima avevamo leggo quel vangelo a Messa, e non ho potuto fare a meno di sorridere.

La cosa bella, poi, è che il fazzoletto di Maria non era per nascondere, ma per dare: le sue caramelle, segno della generosità del suo cuore.

Arrivederci, Maria, sei già tra le braccia di quel Padre che hai amato!

Oggi pomeriggio siamo stati a Los Botados, una paese vicino a Yamasá. Il padre Cecilio che è il parroco mi ha invitato a presiedere l’Eucarestia per la novena della festa patronale di Cristo Re.

Sono venuti con me suor Serafina insieme alle aspiranti, e anche Paolo e Francesca.

Abbiamo trovato una comunità piccola ma viva, con un bel coretto di giovani. Un po’ disorganizzata con i microfoni, ma con tanti doni. Come tutti i paesi simili, per ogni festa patronale eleggono la regina, la viceregina e la principessa, tra le giovani più serie e impegnate del paese. Queste presenziano ai vari giorni della novena in abito di gala e con una coroncina in testa.

A partire da metà messa è venuto giù il mondo di acqua, e l’acquazzone ci ha accompagnato anche in buona parte del viaggio di ritorno.

Per Paolo e Francesca è stato il modo di vedere un paesaggio un po’ diverso da quello del Guaricano, molto più verdeggiante e semplice.


Il dott. Paolo Dell'Erna con sua figlia Francesca e suor Blessila

Continua il lavoro di Paolo Dell’Erna accompagnato da sua figlia Francesca, e con la collaborazione preziosa di suor Blessila.

Ogni giorno visitano 30/40 persone, gratuitamente, soprattutto allo scopo di prescrivere occhiali. Ogni tanto qualche patologia più grave, che provvedono a indirizzare all’oculista dominicano che viene qui.

Uno di questi giorni lo dedicheranno esclusivamente alla gente del settore san Ramón, i quali a causa della distanza arrivano tardi e non trovano già più numeri.


Franco Reggiardo con suor Serafina

Stasera Franco Reggiardo torna in Italia.

I pochi giorni che ha passato con noi li ha impiegati molto bene: le visite, moltissime, realizzate insieme a Paolo Dell’Erna, i quindici pterigi operati, gli occhiali raccolti tra i colleghi italiani e distribuiti, in maggior parte a persone presbiti.

Se ne é andato con un sogno: ritornare con un microscopio operatorio, in maniera da poter operare le cataratte.

Sognamo con te, Franco, e accompagnamo il tuo sogno con la preghiera. Siamo sicuri che il nostro Padre del Cielo continuerà a ricordarsi dei fratelli del Guaricano!

Paolo e sua figlia Francesca rimarranno con noi una settimana in più, continuando il lavoro delle visite quotidiane.

L’atto inaugurale della settimana della famiglia e contro l’aborto è stato un flop: quasi nessuna autorità, pochi adulti, un discreto gruppetto di bambini. Ma non è con i bambini che si fanno queste cose.

Speriamo che il resto della settimana vada meglio!

Stamattina ci sono state le ordinazioni di quattro preti diocesani e di sette diaconi neo catecumeni.

Bella celebrazione, anche se un po’ lunghetta.

La cosa che mi è piaciuta di più, dopo il momento dell’imposizione delle mani, è stato quello che ha detto il cardinale alla fine a modo di avviso: che ha intenzione di implementare l’invio di preti diocesani in missione.

I preti neo catecumeni sono in missione, per lo meno il 30% del totale. Ma il cardinale ha idea di vivere esperienze missionarie diocesane in maggior quantità. Per questo ha chiesto a tutti i preti di portare avanti l’esperienza dei circoli vocazionali e di valorizzare il seminario minore. Il senso: con un numero di preti più alto è più facile mandarne qualcuno in missione.

Ieri e oggi erano due giorni di sciopero convocati da alcune organizzazioni sindacali.

Il nodo della questione è la riforma fiscale che il paese deve fare, e che si è ipotizzato che consistirà fondamentalmente in un incremento della base dell’ITBIS ( corrispondente alla nostra IVA).

In realtà ieri lo sciopero è andato a buca. Tutto è stato praticamente normale. O quasi. Sì, perché la maggior parte delle scuole sono state chiuse: mercoledì hanno detto agli studenti che ritornassero lunedì.

Da parte nostra la direzione ha detto che si faceva scuola, ma di fare attenzione ai notiziari, per non arrischiarsi a mandare i figli a scuola se c’è casotto per la strada. In effetti questi giorni di sciopero sono, tradizionalmente, giorni in cui i teppisti si scatenano, bruciando pneumatici e tirando pietre. Per cui non sempre è sicuro uscire di casa.

In tutti i casi, ieri mattina c’erano il 10% degli studenti e il 50% dei maestri. Nel pomeriggio i maestri hanno fatto i furbi e si sono messi d’accordo per stare a casa. Oggi, invece, a dispetto del fatto che lo sciopero era stato revocato già dalla sera prima, di mattina c’era il 50% degli studenti e l’80% dei maestri. Di pomeriggio, invece, quasi tutti i maestri ma nessun studente. Sia al mattino che al pomeriggio ho approfittato per fare la formazione del personale.

Nel liceo la presenza è stata migliore: 100% dei maestri e 80% degli studenti.

Stamattina la cattedrale straripava di preti, diaconi e fedeli per la celebrazione del venticinquesimo anniversario dell’elezione a arcivescovo di Santo Domingo del cardinale Nicolás López Rodríguez. È stato un bel momento di chiesa, vissuto da tutti in maniera molto gioiosa. Ce lo siamo goduti insieme ad alcuni membri dei consigli pastorali delle parrocchie.

Ho dedicato un po’ di tempo oggi pomeriggio a preparare inviti e materiale per la giornata della famiglia contro l’aborto e la delinquenza, che si svolgerà sabato pomeriggio e continuerà poi con le conferenze agli studenti.

Abbiamo invitato un bel po’ di autorità. Dovrebbero esserci due deputati, il vicario episcopale per la famiglia, rappresentanti del ministero interno e della polizia, di educazione, del ministero pubblico.

Le celebrazioni si concluderanno il venerdì seguente con una marcia alla quale parteciperà anche il Nunzio Apostolico.

Paolo Dell’Erna e Franco Reggiardo, i due oculisti che abbiamo in visita in questi giorni, hanno cominciato alla grande il loro lavoro: oggi pomeriggio hanno visitato tantissime persone, e hanno messo a fuoco almeno una decina di pterigi (uñas) da operare. Dalle tre che hanno cominciato hanno smesso verso le otto.

Grazie, a nome di tutti gli abitanti del Guaricano!

Con gli oculisti ancora freschi di viaggio siamo andati all’ospedale dove svolge il lavoro principale il dottor Belén, che è l’oculista che lavora anche da noi. Molta gente in ambulatorio, apparecchi semi nuovi ma funzionali, igiene apparentemente scarsa.

Con Belén abbiamo potuto metterci d’accordo in maniera che i primi pterigi li operino insieme lui con il nostro Franco. Ma sostanzialmente sembra che la tecnica sia la stessa. L’unica cosa, a dire di Franco dovrà essere l’attenzione all’igiene e all’evitare infezioni: è facile infatti con un’operazione minore come questa trasmettere epatiti o AIDS se i ferri non sono ben sterilizzati.

Nel pomeriggio, poi, Franco e Paolo insieme hanno portato avanti le prime visite. Di trenta pazienti che hanno visto ci sarebbero almeno dieci pterigi da operare. Altri sono incipienti e non vale la pena metterci le mani. Hanno anche visto varie cataratte, ma purtroppo non siamo attrezzati per operarle.

1:59 pm

Visite!


Suor Daniela, madre generale, con la giovane suor Carlita (in mezzo) e suor Eliana

Abbiamo visite!

Suor Daniela, che con suor Eliana accompagna la neo professa suor Carlita al Nicaragua, dove lavorerà nei prossimi anni.

E, insieme a loro, due oculisti genovesi, Paolo Dell’Erna (accompagnato da sua figlia Francesca) e Franco Reggiardo. Quest’ultimo si dedicherà a operaregli pterigi, che qua sono frequentissimi!

Benvenuti!!!


La concelebrazione finale

C’è stata una bella partecipazione, oggi, alla giornata dei catechisti. E non solo nostra. C’era un salone grandissimo pieno di gente: la stragrande maggioranza donne, un certo numero di uomini, e una nutrita presenza di adolescenti e giovani.


I catechisti di Santa Margarita presenti alla giornata

Per la verità ha partecipato bene Santa Margarita, mentre della Divina Misericordia c’erano solo tre. Sembra che gli altri si siano scoraggiati per il fatto di essere in pochi.


Don Paolo con un'...aspirante catechista

In mattinata hanno avuto un tema di formazione e lavoro di gruppo. Nel pomeriggio canti, animazione, e quindi la Messa presieduta dal cardinale alle tre del pomeriggio.

La gente è rimasta molto contenta, hanno passato una bella giornata. Io li ho raggiunti nel pomeriggio, e ho condiviso con loro la parte finale.

A livello di zona ho l’incarico della pastorale educativa, che è qualcosa di nuovo, perché finora non si era fatto niente.

Ogni secondo sabato del mese di mattina ci vediamo nella parrocchia più centrale. Teoricamente dovrebbero esserci i rappresentanti di tutte le parrocchie (maestri o direttori impegnati in parrocchia), ma in pratica abbiamo avuto oggi la punta più alta di partecipazione con cinque parrocchie rappresentate.

Oltre a leggere un punto di un documento del concilio sull’educazione (Gravissimum educationis), abbiamo cercato di elaborare alcune idee per il lavoro futuro, e sono le seguenti:

  • Coinvolgere le parrocchie che ancora non si sono integrate
  • Sensibilizzare le parrocchie della zona alla necessità di offrire un’attenzione pastorale al personale delle scuole del loro territorio.
  • Proporre momenti formativi per maestri sull’educazione sessuale.
  • Far crescere nei direttori l’esigenza di portare avanti una formazione nei valori.

Non è un programma gigante, son piccole cose che speriamo di poter realizzare, poco a poco. Anche con la vostra preghiera!

Tornando dal ritiro, ho potuto partecipare all’ultimo giorno del triduo dei catechisti.

L’hanno fatto con un materiale preparato a livello diocesano, prevedeva per ogni giorno il rosario meditato, una lettura, biblica o no, uno spunto di riflessione, e un momento di preghiera spontanea. I catechisti che ho visto presenti erano un 60% del totale, che non è male considerando che sicuramente qualcuno non poteva partecipare tutti e tre i giorni.

Domenica ci sarà la giornata diocesana dei catechisti, in un salone grande di un collegio della città. L’entusiasmo di partecipare c’è, vi saprò dire come andrà l’incontro.

La giornata di oggi degli esercizi è stata completamente di deserto: nessun momento comune fino alle tre di pomeriggio, ora in cui abbiamo avuto la Liturgia Penitenziale, seguita dalla Messa.

Ho potuto leggere il Vangelo di Marco nella sua interezza, tutto d’un fiato, come ci aveva consigliato don Doglio, il professore di Scrittura del Seminario, e vi assicuro che è stata un’esperienza molto bella. Si colgono dettagli d’insieme che normalmente nella lettura liturgica sfuggono.

La cena è stata speciale, anche perché celebravamo i 16 anni di ordinazione del padre Jairo, il missionario fidei donum colombiano. Poi, dopo cena, una sorpresa: un buon gruppo di laici delle varie parrocchie, insieme all’équipe diocesana del piano pastorale, sono venuti a passare un momento insieme noi. Momenti belli e delicati, dove ti senti chiesa!

A sentore di tutti i presenti questi esercizi spirituali sono molto positivi.

Continua lo stile immediato e molto spontaneo del padre Vinicio Disla, e non c’è nessuno che si addormenta.

Due meditazioni al giorno, molto tempo per la riflessione personale, il Santissimo Sacramento esposto la maggior parte del tempo di silenzio, e dopo cena un pensierino in più.

Sto andando avanti nella lettura di un libro che fa vedere le radici ebraiche di Gesù, molto interessante.

Il dialogo dopo cena di stasera è stato guidato dal cardinal López, che ha detto due parole e poi si è esposto a un fuoco di domande.

A fare gli esercizi spirituali con noi c’è un certo padre Jairo, che è un prete colombiano fidei donum nella diocesi di San Juan de la Maguana, nel sud della Repubblica Dominicana.

Ho scoperto con gioia che nella sua diocesi ci sono duecento preti diocesani in servizio in diocesi, e oltre a questi ce nel sono altri 365 in servizio “prestato” ad altre diocesi del terzo mondo: America Latina, Africa, Asia. Qualcuno lavora anche in Europa e negli Stati Uniti con gli emigranti. Hanno un seminario apposta che li prepara a questo servizio.

La cosa mi ha colpito, e appena posso farò una ricerca in rete per saperne qualcosa di più.

Il mio primo giorno di ritiro è stato segnato dal sonno e dal riposo. Sono arrivato tardi alle varie meditazioni e celebrazioni, spero che domani sia meglio.

In compenso abbiamo avuto la gradita (per tutti) sorpresa che a dare il ritiro non c’era il solito prete degli anni scorsi del Movimento per un Mondo Migliore, che è il movimento che ci accompagna nell’applicazione del Piano Pastorale diocesano. Tale padre risultava abbastanza ostico a tutti: diceva cose belle ma non aveva il dono della comunicativa.

Invece appunto quest’anno c’è un padre della Diocesi di Santiago de los Caballeros, il padre Vinicio Disla, il quale parla a braccia ma con una capacità unica di mantenere l’attenzione dell’uditorio: è un continuo citare preti, suore e vescovi della storia dominicana, in una sequenza di aneddoti gustosissimi oltre che edificanti. È un padre di lunga esperienza (ha quasi cinquant’anni di matrimonio), e si è ordinato prete insieme al cardinal Nicolás López Rodríguez.

È un bel regalo che il Signore ci ha fatto. Sono Esercizi belli!

Ho fatto stamattina il funerale del marito di Bernarda. Lui naturalmente era tranquillissimo, mentre la moglie l’ho trovata che stava gridando, secondo il costume dominicano. In realtà credevo che avesse reagito in maniera più composta, considerando la sua fede, ma lì deve aver giocato l’esaurimento dei venti giorni in cui si è vista spegnere il marito, e senza una ragione.

Molta gente alla Messa, che è stata fatta nella stessa casa, e rimane l’inspiegabilità di una morte che ha tutta l’apparenza di uno sciopero della fame portato alle estreme conseguenze.

Da lì sono “scappato” diretto al ritiro.

Siamo (io e Lorenzo) in partenza per il ritiro annuale dei preti della diocesi, che durerà fino a venerdì a pranzo.

Dico “in partenza”, ma non andiamo lontano, perché si svolge alla “Scuola di Evangelizzazione” che è dentro al territorio della mia parrocchia.

Gli anni scorsi partecipavano una cinquantina di preti, compresi i neo catecumeni.

Vi saprò dire!

È morto oggi pomeriggio il marito di Bernarda, la responsabile del settore Espíritu Santo, nel barrio del Chimbú. Bernarda è sulla cinquantina, e il marito pure.

Da un mese era in letto, non mangiava, quasi non parlava. I vari medici che l’hanno visto, in casa o in ospedale, non gli hanno trovato niente. Quello che diceva ai suoi era che doveva accettare la volontà di Dio. L’impressione è che si sia lasciato andare, che abbia deciso (incosciamente, senz’altro) che voleva morire. Ed è morto.

La moglie, donna di fede grande, è serena, e mi ha detto che si è spento in una maniera molto bella, chiamando tutta la famiglia e lasciando loro un messaggio molto bello.

Domattina alle nove faremo il funerale in casa.


Scorcio dei partecipanti alla giorata di convivenza

La giornata di convivenza delle comunità apostoliche della Divina Misericordia è stata bella, me la sono goduta.

M’è piaciuta al mattino, momento in cui ho potuto fare la catechesi sulla vita di comunità, che spero la gente riesca a mettere sempre più in pratica.

M’è piacciuta al pomeriggio, anche se non ho potuto apprezzarla al 100% perché mi sono messo a confessare e ho durato tre ore confessando. Ma nel frattempo c’è stato il momento della pachanga, cioè dei numeri della gente, poi la catechesi di Teofilo sull’essere fratelli in comunità, e quindi alcune testimonianze di come il cammino nella comunità apostolica ha aiutato questa gente a cambiare il loro stile di vita. Purtroppo di tutte queste cose non ho captato quasi niente perché impegnato a confessare, ma dagli applausi e dall’attenzione che vedevo nella gente è stato molto bello.

In definitiva una giornata molto serena, un angolo di cielo. Resa bella coreograficamente dal fatto che tutti indossavano la maglietta azzurra confezionata appositamente per i membri delle comunità apostoliche della parrocchia.

Ci siamo lasciati con l’impegno di iniziare il lavoro del discepolato personale, cioè assegnare a ognuno un discepolatore, cioè una persona che li aiuti a camminare con un accompagnamento personale mensile. Tutti si sono detti entusiasti dell’idea, e spero che la possiamo realizzare presto.

Grande assente Bernarda, la responsabile del settore Espíritu Santo, rimasta in casa ad assistere suo marito malato. Già di ritorno, alle sei del pomeriggio, la notizia che era spirato.

Tra le altre cose fatte oggi (con calma) ho finito di preparare il materiale per la convivenza di domani delle Comunità Apostoliche della Divina Misericordia: la mia catechesi sulla vità di comunità, e le fotocopie delle lodi e dei vespri.

Riguardo a quest’ultima cosa, sono contento di poterli fare, perché è praticamente insegnando alla gente a pregare con la liturgia delle ore e facendogliela gustare, nella speranza che continuino. Con queste fotocopie ho intenzione di dire loro che non le buttino via, che le tengano e che ogni tanto le usino.

Oggi non s’è fatto lezione nella scuola primaria, perché il sindacato dei maestri ha organizzato un picchetto di fronte al ministero dell’educazione.

Non sono entrato più di tanto nella questione, lasciando che i maestri facessero il loro sciopero, perché mi rendo conto che in questo momento in cui il governo sta preparando il bilancio dell’anno prossimo devono far sentire la loro voce. Dopotutto lavorano in condizioni ben difficili: 8 ore di lezione al giorno, quasi senza spazi per prepararsi, studiare, aggiornarsi, fare le riunioni della scuola; il tutto per uno stipendio base di 11,000 pesos al mese, circa 270 euro!

Con questa agitazione stanno chiedendo uno stipendio di 30,000 pesos (730 euro), che sarebbe il minimo, in considerazione del lavoro che fanno.

Ma il governo ha da pagare un debito estero alle stelle, e andrà bene se ai maestri faranno un aumento del 10%. Che se non protestano non vedono neppure quello!

Oggi ho messo due messe, per lo meno a Santa Margarita. Per questa ricorrenza c’è normalmente un bel numero di persone. Moltissimi fanno scrivere a un incaricato i nomi dei loro cari defunti, e si leggono tutti prima della Messa.

In realtà c’è stata una bella affluenza al mattino; c’erano anche gli studenti del nostro collegio, che erano stati invitati per l’occasione. Naturalmente la stragrande maggioranza sono arrivati a Messa quasi finita!

Alla sera invece l’affluenza è stata normale. Gli anni scorsi si vedeva più gente perché era un’unica Messa, non c’era la Divina Misericordia.

Oggi consueto appuntamento con i genitori dei nostri studenti per l’incontro mensile di formazione e di conoscenza con i maestri.

La formazione era sui valori che trasmette la famiglia. Naturalmente i genitori approfittano anche per rendersi conto della situazione scolastica dei figli.

In più, gli abbiamo comunicato stavolta che potranno chiamare gratis agli Stati Uniti e all’Europa, come una forma di incentivare il pagamento della quota di collaborazione, che è di 100 pesos (circa 2 euro e mezzo) al mese.

Il giorno dei santi qui non è festa di precetto. Alla Messa del mattino qualcuno in più del solito. Per il resto giornata come tutte le altre.

Ho fatto stasera il primo dei due incontri di preparazione al battesimo per i genitori dei bambini piccoli.

Avevo più coppie dell’altra volta. Poche comunque in relazione a qualche anno fa. La causa? da una parte è che sto esigendo di più la partecipazione dei papà, e c’è gente che non può avere difficoltà oggettive (lavoro) ma non gli si vede uno sforzo, e se la cosa non è facile facile si scocciano e lasciano perdere; dall’altra, c’è una caserma abbastanza vicina dove battezzano senza tante cose, basta andare lì due domeniche e alla terza c’è il battesimo. Tanto sforzo qui per far capire alla gente che il battesimo deve andare insieme a una vita di chiesa, e queste cose ti buttano a bagno tutto…

È in arrivo un altro turno di oculisti da Genova, sono amici di Carlo Mosci e Massimo Corazza.

Finora ho parlato solo con uno, Paolo Dell’Erna. Saranno qui lunedì 13, e si fermeranno uno una settimana e l’altro due. Continueranno il lavoro di visite a tappeto come hanno fatto Carlo e Massimo. C’è anche l’idea, se si può, che vadano in ospedale con il nostro oculista di qui per scambiare esperienze.


La carrozza della Madonna della Guardia

La Camminata Mariana di oggi pomeriggio è stata veramente bella. Moltissima gente, molte carrozze che le più varie statue, quadri e raffigurazioni della Vergine Maria, dalla classica Madonna dell’Altagrazia fino ad avocazioni più nuove come la Madonna della Consolazione.


Alcuni dei giovani presenti alla Camminata

Molta gente da Santa Margherita e dalla Divina Misericordia! Con anche un bel gruppetto di bambini e di giovani.


La Madonna della Guardia

La carrozza non l’abbiamo fatta, perché a livello di zona si è preferito ridurne il numero e preparare una sola carrozza per tutte le parrocchie di Villa Mella e Guaricano. È toccato realizzarla alla parrocchia dell’Amparo, che ha portato la statua della Madonna della Guardia di Genova, con tanto del Benedetto Pareto. Il tutto era molto bello, e avevano messo un cartellone che diceva “Madonna della Guardia di Genova”.

La camminata si è conclusa con la Messa presieduta dal vescovo ausiliare. Nell’omelia questi ha ricalcato il fatto che la camminata era una maniera plastica di realizzare un momento di preghiera per l’accettazione mutua (tema annuale del piano pastorale) e contro la violenza (problema cruciale in questo momento, in tutta la Repubblica Dominicana).


La carrozza del Ministero dell'Educazione con Alejandrina Germán

L’evento è stato seguito anche dai mezzi di comunicazione, attirati forse anche dalla presenza di una carrozza del Ministero dell’Educazione, al cui seguito andava nientepopodimeno che la stessa Ministro dell’Educazione, Alejandrina Germán, attorniata da una decina di alti funzionari del dicastero. Con un bel risultato in ritorno di immagine, penso.

Nel nostro gruppo c’era anche Miguel Ángel, l’unico seminarista presente alla camminata. Il gruppetto dei giovani aveva poi delle magliette nuove fiammanti preparate da suor Serafina con il logo delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario.


I nostri chierichetti

E la sorpresa: sul Listin Diario, uno dei maggiori giornali domenicani, apparirà domani la foto dell’inizio della processione, con i nostri chierichetti in prima file. Anche per questo c’è da essere ben contenti!


Yúdith e Taína, le nuove aspiranti, con suor Serafina

Le nostre suore hanno ufficialmente due aspiranti, Yúdith e Taína. Da vari mesi “bazzicano” nella casa delle suore, ma da oggi anche il vestito indica il loro cammino di approfondimento vocazionale.

Dopo suor Cristina, entrata nella congregazione nel 2001, queste due ragazze sono un dono meraviglioso per la missione e per le suore.

Entrambe vengono da un’esperienza di cammino parrocchiale, nei gruppi giovanili, nelle missioni, nella catechesi. E questo è la garanzia migliore di un cammino che inizia bene! Personalmente le trovo due persone meravigliose, ottimiste, dinamiche, di preghiera.

Come non dire un’altra volta: Grazie, Signore!


Paolo, suor Modesta e Lorenzo al compiere 8 anni di missione

Oggi io, Lorenzo e suor Modesta festeggiamo otto anni di presenza nella missione. Siamo arrivati il 29 ottobre 1998, ricordo benissimo quei tempi, era passato da solo un mese il ciclone George, la gente era ancora frastornata e non riusciva a riprendersi.

A poco a poco, le parrocchie hanno ripreso vita e sono tornate a girare bene.

Da parte mia voglio dire un grazie grande al Signore per questi anni bellissimi che mi ha donato. Qualche problemino, ma molte di più le cose belle vissute. Grazie, Signore!

Il liceo serale Guaricano Adentro ha celebrato oggi la graduazione. Più di un centinaio di giovani e adulti che hanno terminato il ciclo dell’educazione media.

Mi hanno invitato (il direttore, Celidio, è un grande amico, ed è il nostro avvocato di fiducia), e ho partecipato con gioia. Vari giovani e persone adulte delle nostre comunità parrocchiali erano tra i festeggiati.

Questi licei serali sono al tempo stesso una risorsa preziosa e una spina nel fianco del sistema educativo dominicano. Una risorsa preziosa, perché moltissimi studenti lavoratori non avrebbero altra maniera di terminare il liceo se fosse solo di giorno. Una spina nel fianco, perché in questi licei tutto è problematico: i professori arrivano tardi e molte volte non arrivano; i black-out obbligano a fare una spesa forte di gasolio del generatore elettrico (quando c’è), e quando questo si rompe durano settimane senza ricevere docenza; la bassa estrazione sociale di molti studenti provoca inestabilità e disordini, che possono arrivare a scontri all’arma bianca e a minacce ai professori. Il ministero dell’educazione dice sempre che i licei serali devono sparire, ma non ci sono condizioni per offrire un’alternativa a tutta questa popolazione che non ha scelta, di sera o niente.

Nel centinaio di studenti che si sono “graduati” ho visto contentezza, per una meta raggiunta a costo di grandi sacrifici. Al tempo stesso ho una domanda nel cuore: cosa sanno realmente tutti questi studenti lavoratori? e ho paura che la risposta sia: quasi niente.

Stasera abbiamo avuto la cena pro fondo del Seminario Minore. Nella cornice bella di un club distinto della città abbiamo ascoltato buona musica, cenato (bene, anche se molto semplice), e applaudito varie volte tutti i seminaristi.

Le nostre parrocchie hanno risposto massivamente. Da ogni comunità apostolica hanno mandato un rappresentante, dividendosi tra tutti il costo dell’entrata (300 pesos, circa 7 euro e mezzo). Anche a scuola molti studenti si sono fatti animo, e con i contributi di tutti hanno mandato sette rappresentanti tra primaria e liceo. Speravo meglio, ma va bene così. Di fatto, tra tutti i gruppi presenti, il nostro era il secondo più numeroso, con una cinquantina di persone. Erano più di noi solo la parrocchia di San Maurizio, che è la parrocchia dove è parroco il rettore del seminario minore, ed è una parrocchia “bene”.

Credo che i nostri seminaristi si sono sentiti ben appoggiati!

Grazie, Signore!

Ho partecipato a una parte dell’incontro taller di programmazione pastorale diocesana per l’anno prossimo. C’erano un gran numero di laici, e molti preti, duecento cinquanta persone in tutto, in rappresentanza delle varie zone dell’arcidiocesi.

Non ho potuto partecipare tutto il giorno, perché di pomeriggio dovevo presentare un documento al distretto circa il personale che doveva essere assunto dallo stato e che ha ricevuto l’assegno. Così ho fatto un po’ di corsette da una parte all’altra, e spero che la cosa si risolva.

Ci siamo riuniti stasera con i responsabili delle comunità apostoliche della Divina Misericordia.

M’ha scocciato un po’ che sono arrivati mezzi in ritardo (Marcial per primo!), e di fatto la riunione, che doveva essere alle sei, è cominciata dopo le sei e mezza e si è estesa fin dopo le otto e mezza.

Ho fatto un ripasso dei vari momenti della comunità apostolica: preghiera, studio della catechesi, edificazione mutua, solidarietà sociale. Di fatto in varie comunità ci sono momenti che diventano preponderanti rispetto agli altri, e momenti che praticamente non si toccano mai. Ogni tanto lanciavo la palla ai responsabili perché dicessero come vivevano questo o quell’aspetto, e sono anche venute fuori idee interessanti per tutti.

Dopo questa parte espositiva si sono divisi secondo i settori (ogni settore ha da tre a sei comunità apostoliche), per un bilancio più dettagliato della vita di ogni comunità.

E, alla fine, si è iniziato a coordinare la giornata che ci riunirà tutte le comunità apostoliche della parrocchia la domenica 5 novembre. La maggior parte della gente è ben disposta per partecipare, l’idea è che sia un momento da cui ripartire con entusiasmo, riprendendo con amore la vita di comunità e l’impegno apostolico.

Ci hanno messo i contatori dell’elettricità a Betania (lo pagherà il ministero dell’educazione) e a casa (credo che lo dovremo pagare noi).

A Betania hanno fatto un lavoraccio, due cavi si toccavano, e il portiere ha preso una bella scossa quando ha aperto la porta di ferro dove c’è il generatore.

Fortunatamente il tecnico Paolo ha scoperto la causa e ha provveduto a staccare i cavi incriminati.

Facendo i conti della spesa del gasolio del generatore elettrico di Betania sono rimasto stupito: più di quindicimila pesos al mese, equivalenti a 350 euro. Ci conviene molto di più fare un’investimento e mettere vari inversori con le loro batterie.

È che si spera sempre che il governo risolva il problema dei blackout, ma da sempre se ne parla e mai si prospetta una soluzione. Anzi, la situazione sembra peggiorare sempre di più.

L’investimento sarebbe di un centinaio di migliaia di pesos, ma verrebbe ripagato in sei mesi. E probabilmente sarebbe molto più ecologico!

Ho discusso con un tecnico sulla fattibilità, ci sono da fare vari cambi nei circuiti elettrici, nei prossimi giorni inizieremo.

Sono rimasto stupito oggi al vedere che il tema proposto dal libretto mensile del piano pastorale diocesano per le piccole comunità era la preghiera contemplativa.

La gente, e tutti in generale, non siamo abituati a fare questo genere di preghiera, forse siamo troppo materialisti, e pensiamo più facilmente a cosa dobbiamo chiedere o a ringraziare.

Di fatto ho visto che gli animatori di comunità di base hanno recepito bene il contenuto dell’incontro!

10:24 pm

Cena tra preti

La vicaria del clero ha organizzato stasera una cena tra preti.

Non è stata solo una cena, abbiamo chiaccherato abbastanza, prima informalmente e poi formalmente. L’obbiettivo era vedere la disponibilità a portare avanti un programma di vita fraterna tra preti.

L’orientamento generale è di continuare a organizzare momenti, ma senza troppa pressione.

Di una cinquantina di preti diocesani (esclusi i neocatecumenali) c’eravamo una ventina. Una discreta percentuale.

Ci siamo riuniti in casa di una coppia che lavora negli “Incontri cattolici per fidanzati”, una casa da sogno con tanto di piscina e giardinetto ben studiato. Alcuni hanno fatto il bagno, a me non attira granché.

Oggi pomeriggio ci siamo goduti con Lorenzo e le suore il film Karol. Molto piacevole. Ben raccontato. Ben interpretato. E nei dialoghi usa abbondantemente spezzoni di scritti dello stesso Woityla. Un bel pomeriggio, diverso dal solito!


SPIEGAZIONE

Oggi è un giorno speciale, per la graduazione dei ragazzi che hanno passato la maturità nel nostro liceo. La cerimonia ricorda molto a noi quello che si vede nei film americani. E di fatto molti aspetti della cultura di qui sono quelli degli Stati Uniti.

Per gli studenti che passano la maturità è un momento molto atteso: le toghe, i berretti, le foto, il video, i premi…

Vari di loro non partecipano, perché non si danno da fare per, o non riescono, a racimolare i soldi necessari: circa 2,500 pesos a testa, l’equivalente di circa 60 euro.

La celebrazione è portata avanti da un maestro di cerimonia, che è la persona che si incarica di mettere insieme il tutto e di fare una cosa carina.

Professori, studenti (sotto la toga) e familiari sfoggiano i vestiti più belli e le scarpe più nuove, perché è un giorno unico, che sarà ricordato per tutta la vita da una foto inquadrata e appesa in casa.


SPIEGAZIONE

Verso la fine della cerimonia, la graduazione uscente consegna la bandiera dominicana alla graduazione entrante, come segno del passaggio delle consegne dell’essere le classi che usciranno presto dal centro educativo.

Tra tutti i giovani che si sono graduati, una buona parte di essi è dei gruppi giovani delle nostre parrocchie. Una ragione di più per esserne orgoglioso!

Ho avuto conferma oggi che il tipo che ci vendeva il terreno di ampliamento per la parrocchia Divina Misericordia non lo possiede legalmente. Il suo documento di diritto di occupazione si riferisce a un’altra zona.

Ho provveduto immediatamente ad andare al CEA (Consejo Estatal del Azucar, in pratica l’ente proprietario di tutta la terra dello stato) per chiedere che ci donino o ci vendano quel terreno.

Vi saprò dire.

Con l’auspicio e il finanziamento dell’Unione Europea si stanno svolgendo in tutto il paese incontri di sensibilizzazione della cittadinanza sui diritti dei bambini e degli adolescenti. La rispettiva legge è stata approvata già da qualche anno, ma manca effetivamente una coscienza civica di questi diritti.

Tanto per fare un esempio eclatante, il diritto allo studio è solo sulla carta, perché lo stato non fa niente per far sì che tutti i bambini vadano a scuola. Se un genitore non lo vuol mandare non succede niente: il bambino resterà analfabeta!

Oggi pomeriggio c’è stato l’incontro della nostra zona. Come la cosa è intermediata dalle autorità educative, hanno chiamato me a fare la preghiera iniziale. Ne ho approfittato anche per sottolineare alcune cosette che la chiesa di qui sta proclamando insistentemente in questo momento: la radice dei diritti, che sta nella dignità dell’uomo creato da Dio e salvato da Cristo, e l’estensione temporale degli stessi dal concepimento alla morte naturale.

Alle mie parole sono seguiti due interventi di due magistrati che lavorano con i minori. Hanno spiegato la cornice legale della faccenda, ed è stata molto interessante. Lo stesso l’hanno trovata Matilde, la nostra vicedirettrice, e i cinque studenti di ottavo che sono venuti con noi.

Questi diritti dovrebbero diventare sempre più realtà. Con l’aiuto di Dio, come si dice qui. E sperando che non si arrivi alla situazione italiana, in cui i bambini ricevono un’impostazione tale sui loro diritti, che attraverso di essi si difendono quando si comportano male. Ahimé! Il diritto che diventa paravento del male! Speriamo che non si arrivi anche qui a quel punto!

… ma non sono le Brigate Rosse.

Stava scendondo dalla jeep (mezza di lusso, ehm), e al momento tre loschi tipi arrivati in moto gli hanno subito sparato alle gambe per portagli via il mezzo di trasporto.

Non sono arrivati lontano, non so per quale strana ragione le jeep gli si è spenta.

Il prete in questione è il nostro vicario di zona, o arciprete, come dicono qui. La pallotola gli ha attraversato una gamba e dopo avergli portato via lo scroto (forse con parte del contenuto) gli è rientrata nell’altra.

Il soggetto è diabetico, per cui è ancora da vedere se lo possono operare o no. Domani dovrebbero prendere una decisione.

Sono stato a trovarlo stamattina, l’ho trovato sereno, e in pace. L’espressione non era sofferente, segno forse che era imbottito di calmanti.

Ci ha chiesto preghiere. Cosa che stiamo facendo, e spero anche voi con noi.

Il commento unanime, da parte di tutto quelli che vengono a sapere la cosa, è: “Non c’è mai stata tanta delinquenza come adesso!”

Educazione ha convocato stamattina i direttori del nostro distretto a conoscere il programma di incentivo allo studio.

Alle famiglie che sono state selezionate per un’aiuto sociale (300 pesos, circa 7 euro al mese), se hanno uno o più figli alle primarie gli danno 150/200 pesos in più per ogni figlio che va a scuola. A condizione che non vada male e che frequenti.

“Qualcosa è qualcosa”, come dicono qui. Ma la cosa fa veramente ridere. Trecento pesos sono quello che una famiglia spende per mangiare un giorno.

Nella riunione hanno detto chiaramente che prima questi aiuti venivano da fuori, ma che poi si sono stufati di darli per il mal uso che veniva dato alle risorse (corruzione). Così gli organismi finanziari internazionali chiedono al paese di realizzare queste politiche sociali con le sue risorse, e condizionano altri aiuti più massicci all’implementazione di questa rudimentale assistenza sociale.

Tutto ciò significa che alla classe politica di questo paese non glien’è mai importato niente della gente, ma soltanto delle loro tasche!

La Messa finale della festa patronale di santa Margherita è stata presieduta dal padre Abraham, che fino a due anni fa era vicario zonale. Adesso il vescovo l’ha spostato a una parrocchia di un’altra zona.

La predica, ben condita di esempi e di espressioni gerghali e popolaresche, è stata graditissima, oltre ad avere espresso in maniera chiara e semplice il messaggio che santa Margherita ha dato alla chiesa del suo e del nostro tempo.

Alla Messa c’è stata una presenza eccezionale dei fratelli della Divina Misericordia, che ho ringraziato varie volte perché non mi aspettavo una partecipazione tanto massiccia da parte loro. Mi azzardo quasi a dire che erano più quelli della Divina Misericordia che quelli di Santa Margherita…

Stamattina sono andato in giro per la città dietro a varie commissioni per la chiesa nuova della Divina Misericordia.

In realtà non è ancora la questione della chiesa, quanto quella del terreno, perché c’è la possibilità di acquisire un’ampliazione del terreno che ci ha donato il BNV, ma devo fare i vari passi, e verificare varie cose perché poi non risulti che i terreni a cui ci ampliamo tengano problemi.

Il tempo investito nella cosa stamattina è stato ben fruttuoso. E poi nel pomeriggio ho potuto vedere un ispettore dell’azienda di stato che si occupa dei terreni, mi deve dare risposta su alcuni punti.

La festa solenne di Santa Margherita di quest’anno non ha vista la presenza di un vescovo o cardinale come alcuni degli anni scorsi. In compenso, il messaggio delle letture della domenica, con il vangelo del giovane ricco, è caduto a pennello per spiegare la vocazione religiosa di Margarita. E ho anche approfittato per far capire alla nostra gente, soprattutto ai giovani e ai bambini, che il Signore può chiamarli a lasciare tutto per seguirlo, e che è qualcosa che vale la pena.

Nel pomeriggio, i giochi per i bambini nel cortile della scuola. Era stato proposto come un pomeriggio familiare, ma adulti ne sono venuti ben pochi. Circa due o trecento i bambini, impegnatissimi nei vari giochi loro proposti: fazzoletto, cerchione, corsa nei sacchi, gioco delle seggiole, ecc. La cosa più triste è stato il momento della premiazione, con un disordine tremendo completamente ingestibile: reclamavano il premio almeno il doppio di quelli che gli toccava.

Con il Consiglio Pastorale voglio fare una verifica sull’opportunità di ripetere questa esperienza pomeridiana.

10:29 pm

Marvin Marcano

Abbiamo avuto stasera il concerto di Marvin Marcano, quasi a chiudere la novena di preparazione alla festa di Santa Margherita.

Marvin Marcano è un giovane sposo sui trenta-trentacinque anni, ha lavorato per vari anni con orchestrine che suonano il merengue tipico di qui, e poi sette anni fa grazie a un ritiro ha incontrato il Signore. Da quel momento il suo canto è stato per lodare Cristo.

Qualche problema tecnico all’inizio, dovuto soprattutto al fatto che si è cominciato a preparare il tutto quindici minuti prima dell’ora che doveva cominciare, ed era praticamente impossibile risolvere tutti i piccoli grandi problemi che si presentano in queste occasioni.

Così il concerto è cominciato non alle sette ma alle otto e quindici. In compenso è piaciuto molto, e anch’io me lo sono goduto, applaudendo da matti e muovendomi a ritmo di danza come tutti i fratelli e sorelle dominicani.

Stamattina sono stato in seminario, per presiedere un’Eucaristia della settimana missionaria dei seminaristi. È stata un’occasinoe bella per condividere la grazia che sto vivendo del servizio missionario qui a Santo Domingo!

Ho incontrato una comunità del seminario viva e attiva, è stato piacevole!

La formazione biblica del personale della scuola di stamattina è stata ben feconda. Partendo dei libri storici dell’Antico Testamento abbiamo letto tre passi di Giosuè, e passando per il sole che si ferma e Galileo siamo arrivati a parlare di creazione ed evoluzione.

È stata una occasione preziosa, perché avevo notato da tempo che molti maestri hanno le idee poco chiare, e qualcuno effettivamente ha fatto degli interventi in cui affermava che poneva gli studenti a scegliere tra evoluzione e creazione.

Mi sembra che abbiamo chiarito che il discorso evoluzionista ha a che fare con la scienza, mentre che di creazione parla la fede cristiana, e che quindi non c’è contrapposizione.

Oggi è un anno che è morto Narciso, che era direttore della scuola Guaricano Afuera. Ha collaborato molto con don Lino, e anche quando sono arrivato io veniva a suonare con i giovani del nostro coro.

Abbiamo celebrato una Messa con tutto il personale di Guaricano Afuera, presenti anche il direttore distrettale e il regionale. C’era una rappresentanza della nostra scuola (la unica, non ho visto altre scuole), e c’erano alcuni familiari di Narciso.

È stato un bel momento per evidenziare le doti di quell’uomo, che non era una stella ma si è sempre mantenuto in uno stile di servizio alla comunità.

La moglie, che è evangelica, naturalmente non c’era. E pochi mesi prima di morire l’ha convertito a evangelico. Ricordo che ero stato a visitarlo quando già stava male, e gli avevo chiesto se voleva la unzione dei malati. Era da dieci minuti che ero lì e che cercavo di dirgli qualcosa, ma non mi aveva risposto una sola parola. Alla domanda sull’unzione mi ha detto chiaro e forte: no!, in una maniera che mi ha stupito fortemente. Sono stato lì altri dieci minuti ma non mi ha detto più niente.

9:01 pm

Padre Francesco

Stasera è stato con noi per la novena di santa Margherita il padre Francesco, napoletano, viceparroco di Amparo e Santiago. È un prete del cammino neocatecumenale, e collabora con il padre Isidro, che è il parroco. Ha appena 5 mesi di ordinazione, ma con lo spagnolo se la cava molto bene perché ha fatto il seminario Redemptoris Mater qui.

Ha anche cenato poi con noi, è stato un momento molto piacevole!

Alla novena, poi, avevamo una bella rappresentanza della Divina Misericordia, accompagnati da Marcial. La novena è stata bella stasera!

Domani ho la formazione del personale della scuola, di mattina e di pomeriggio. Così oggi mi sono praticamente passato la giornata chiuso nell’ufficio a tirare giù i testi.

Di mattino seguo il filone biblico, e presenterò i libri storici dell’Antico Testamento. Di pomeriggio sto seguendo la sequenza dei sacramenti, e tocca all’Eucaristia.

Sono stato stamattina al BNV per chiedere se ci ampliavano il terreno che ci hanno dato per la chiesa della Divina Misericordia. Non ho potuto parlare con il funzionario che poteva darmi la risposta, ma ho canalizzato la richiesta con un suo subordinato. I giorni prossimi mi daranno la risposta.

La ragione di questa richiesta è che tra il nostro terreno e il resto dell’urbanizzazione hanno lasciato una frangia libera, e sembra che non la useranno.

Nel frattempo sto dandomi da fare per comprare un altro pezzo di terreno adiacente a quello che abbiamo ma su un altro lato. Il proprietario, che lo ha acquisito in maniera poco chiara (favore politico…) è disposto a vendercelo, a un prezzo ribassato rispetto a un prezzo esorbitante. Ma purtroppo si può fare poco, perché lui sa perfettamente che a noi fa troppo comodo. Basta dire che il nostro terreno è tutto accidentato, con 8 metri di dislivello tra la parte più alta e la più bassa, mentre che il suo è perfettamente piano. Così lo pagheremo troppo. In compenso ci permetterà di risparmiare sulle opere di edificazione. Secondo quanto mi dice l’ingegnere che si occuperà del progetto, sarebbe stato troppo costoso edificare nella parte scoscesa.

Va in crescendo la novena della festa patronale di santa Margherita. Anche stasera c’era un bel po’ di gente. Il padre Ricardo Arias, carissimo amico, ha sbulaccato: una Messa ben bella!

A partire da domani i maestri e gli altri lavoratori della nostra scuola potranno chiamare negli Stati Unite e in Europa gratis.

Ho finito di mettere a punto la parte della centrale telefonica che fa le chiamate via internet. A quei paesi il costo è di 0.008 euro al minuto, equivalenti a 0.3 pesos di qui, un quarto di quello che costa una chiamata urbana! Così permetteremo loro di chiamare una volta al mese gratis.

L’idea è quella di estendere il servizio anche ai genitori dei nostri studenti, tra qualche settimana, spero: in occasione del pago della collaborazione mensile potranno ricevere questo bonus extra che speriamo faccia loro piacere.

La cosa è significativa perché non c’è una famiglia che non abbia qualche parente a New York o in Spagna. E per chiamare devono spendere attorno ai 20 pesos il minuto. Tre minuti di chiamata equivalgono a sessanta pesos (ma a noi costano solo 1 peso!), è un bel risparmio!

Da quando è cominciato il flusso dei seminaristi il Signore mi ha messo nel cuore il desiderio di vedere una vocazione missionaria. Sono arrivate le vocazioni religiose: suor Cristina, fiore bellissimo spuntato nel Guaricano, e adesso le varie aspiranti che stanno facendo il loro cammino di discernimento. Manca solo il o la missionaria.

Oggi pomeriggio il Signore mi ha fatto vedere che qualcosa si muove e che lui continua a lavorare: una ragazza di 18 anni ha confidato all’interno del circolo vocazionale che si sente attirata dal diventare missionaria. Non ha le idee tanto chiare, come la lascia intravedere il fatto che parlava di varie realizzazioni possibili di questa vocazione, tra cui includeva una forma matrimoniale di vivere la missionarietà.

Ma poi, terminato l’incontro, al sedermi insieme a lei e chiaccherare un po’ ho visto che c’era già abbastanza profondità. Siamo rimasti d’accordo che sonderemo varie congregazioni religiose, perché possa farsi un’idea più chiara della volontà di Dio su di lei.

Che si può dire? nient’altro che: Grazie, Signore!!!!

Oggi pomeriggio avevo il battesimo di due sorelline. Il sacramento è sempre bello, ma l’aspetto umano è stato di un disordine unico.

La madre è stata la prima ad arrivare, con un quarto d’ora di ritardo, insieme alla figlia più grande di quattro anni. Poco a poco sono arrivati anche l’ex marito, l’altra figlia di un anno e mezzo, la madrina, il padrino. A metà del rito è arrivata la nonna materna e qualche altro parente.

La celebrazione è stata resa squallida dalla disorganizzazione generale. Il papà che non vedeva che c’era da stare dietro alle bambine, o che faceva finta di non vedere. La madre che non riusciva a tenere ordine in quel banco dove aveva il vestito bianco in un sacchetto di plastica, e che quando è stata l’ora di metterlo alla bambina si perdeva in tutto meno che in vestirla.

Insomma, quel battesimo mi ha fatto capire qualcosa del perché questi due giovani che avevano 22 (lei) e 19 anni (lui) si sono separati.

In compenso, al terminare la celebrazione ho potuto far qualche parola con il papà, e forse si decide a iscriversi al catechismo per fare la prima comunione. Lo stesso sembrava disposta a fare anche la mamma. Li devo accompagnare con la preghiera tutti e due! Signore, fammi vedere il loro cammino di chiesa!

Il sito della Diocesi di Genova riporta una bella notizia per la missione: don Lino e don Giulio, che hanno cominciato, all’inizio soprattutto in circostanze ben avverse, la missione del Guaricano, hanno ricevuto l’onorificenza pontificia di Capellano di Sua Santità. È un piccolo riconoscimento della Chiesa per il lavoro svolto! Auguri di uguale fecondità anche nel ministero genovese!

… si sono incontrati oggi, dopo la lezione di catechismo. In realtà non tutti i catechisti, perché qualcuno ha avuto inconvenienti vari, oggi o sabato scorso, e quindi non è stato possibile avvisare o realizzare la riunione. Ma chi non l’ha fatto oggi lo farà la volta scorsa.

Stiamo cercando di fare uno sforzo grande per far sentire i genitori più partecipi del cammino di catechismo dei loro figli. La risposta è lenta, ma non demordiamo. Crediamo che questi bambini possono avanzare molto di più nel cammino cristiano se lo fanno insieme ai loro genitori!

La Messa di stasera, primo venerdì del mese, abbiamo avuto gli studenti della scuola serale per l’inaugurazione dell’anno scolastico.

Ce n’erano circa 70, su 130 iscritti. Per essere venerdì, giorno di diserzione massima, c’era da essere soddisfatti.

Oltre alla predica “a tema”, prima della benedizione abbiamo chiamato le varie classi perché si presentassero una a una insieme ai loro maestri. Credo che sia stata una cosa che li ha fatti sentire molto bene!

Alla fine ho fatto pubblicamente i complimenti a Germania, la direttrice docente, la quale sta portando avanti il lavoro veramente bene!

Il primo incontro di formazione dei genitori della scuola è stato sugli effetti positivi di una buona comunicazione. Si è fatto ascoltare ai genitori il cd di una conferenza di un psicologo/educatore non so bene cosa è, ma parla bene e arriva al cuore. Tale conferenza in cd è frutto di un’iniziativa del Ministero dell’Educazione, che, bisogna dirlo, in questa cosa ha fatto centro perfetto!

Come normale, la maggioranza dei genitori presenti erano le madri. Molte di loro hanno richiesto che cerchiamo la maniera di far ascoltare la conferenza anche ai loro mariti!

Nell’incontro di formazione dei ministri di stasera mi sono soffermato sull’arte di celebrare. Ho cercato di spiegare l’importanza di tenere conto non solo delle norme liturgiche, quanto anche dell’assemblea, di quello che vive, dei momenti per cui passa ecc.

Finita l’esposizione, c’è stato un intervento di M., che ultimamente era ministro della parola nel settore X, e che adesso continua soltanto come ministro straordinario della Comunione. Purtroppo non riesce a capire perché gli è stato tolto il ministero che svolgeva, visto che, secondo lui, lo svolgeva bene. L’intervento è stato l’occasione per riesprimere quello che ho detto molte volte, cioè che questi servizi sono per un tempo, e sono a discrezione del parroco, lo stesso che i servizi dei preti sono pure loro per un tempo e a discrezione del vescovo. E che fare un servizio o un altro non importa. Gesù ci ha insegnato a servire, non a esigere un certo servizio.

La cosa era chiara per tutti, così mi sembrava. Spero che lo sia anche per M. E ti chiedo, Signore, che gli dono il tuo Spirito, che gli apra il cuore e che lo mantenga costante nel tuo servizio!

Ce l’ho fatta! Sono riuscito a finire e a distribuire il materiale per la novena di Santa Margherita Alacoque. Gli anni scorsi davo delle cose molto semplici. Adesso sono riuscito a organizzare un materiale più articolato, con la vita fatta a spezzoni per i vari giorni, e con spunti di riflessione e approfondimento. Non solo, nel distribuire questo materiale ai responsabili di settore ho invitato a preparare piccole recite sulla vita della santa.

Tutte le sere della settimana prossima avremo il rosario e la novena alle sei di sera, seguiti dalla Messa.

I black-out continuano con insistenza. A Santa Margarita la luce se ne va verso le nove del mattino, per tornare nel primo pomeriggio. Se ne va di nuovo verso le sei, e torna dopo le dieci. Sono circa 10/11 di black-out al giorno. Inutile ricordare le n promesse del governo che non si sarebbero dati più di sei ore al giorno di black-out!

Il generatore elettrico di Betania sta lavorando come un matto. Con i corsi di computer per gli studenti, che si fanno mattina e pomeriggio, e con la scuola serale, consumiamo circa 200 galloni (800 litri) di gasolio al mese!

La gente non ce la fa più, ma è talmente stremata che ha perso anche la voglia di lottare per avere un po’ più di corrente al giorno.

Sono stato in curia, stamattina, e ho potuto scambiare due parole con il vescovo ausiliare, mons. Pablo Cedano.

Abbiamo parlato dell’ordinazione diaconale di Juan Luis, il nostro candidato che ha fatto la preparazione insieme a Marcial, e al quale ho fatto aspettare qualche tempo perché maturasse un po’ di più nella pastorale. Di fatto questa maturazione c’è stata, e dovremmo quindi fare l’ordinazione appena si potrà. C’era in ballo il discorso che terminasse il liceo; il Concilio Dominicano parla del fatto che i candidati diaconi della città devono aver almeno la maturità, e Juan Luis si è fermato un anno prima perché si è messo a lavorare. Mons. Cedano ha espresso l’idea che si facciamo l’ordinazione adesso. Potrà essere tra un mese o all’inizio del 2007.

L’altra cosa di cui abbiamo parlato è l’apertura della nuova parrocchia in quello che adesso è il settore San Ramón. Mons. Cedano mi sta spingendo ad accelerare le cose. È vero infatti che io non mi ci sono messo dietro più di tanto alla faccenda. Bisogna preparare uno studio, da presentare al Consiglio Presbiterale, con la storia del settore, la spiegazione della situazione della zona, ecc. Devo fare lo sforzo di mettermi lì e organizzare le idee. Non è una cosa dell’altro mondo, ma a volte le cose si sommano.

Parlavamo anche del nome che avrà questa nuova parrocchia. Spero di farvi una sorpresa presto…

Stasera è ritornata all’ovile suor Serafina! In perfetto orario, portando aria di Genova, notizie della visita di mons. Bagnasco alla casa madre, saluti di suor Daniela per tutti.

All’aeroporto siamo andati a prenderla in quattro, contenti per il ritorno di questa sorella piena di vita e di gioia.

Adesso che suor Serafina è qui, tra non molto dovrebbero venire a vivere qui Taína e Yúdit. Suor Serafina nutre per loro un affetto speciale, anche perché sono le vocazioni che, se il Signore vorrà che continuino, è lei stessa che se le è cresciute sotto le sue mani.

In mattinata sono stato a Ponce per la Messa, celebrando la festa di san Michele Arcangelo. Il giorno 29 non si era potuto fare molto, perché era il giorno della camminata biblica. Così abbiamo anticipato la Messa che sarebbe toccata in quella cappella tra quindici gionri.

Buona la partecipazione della gente, meno buona quella della famiglia di Nenito (il vecchio che trent’anni fa ha costruito la cappella): della famiglia ben grande che sono c’erano soltanto in tre.

Effettivamente la gente originaria di Ponce si inclinano più verso la brujería (o santeria) che verso la Chiesa, e lo dimostra il fatto che alla celebrazione della Chiesa non vengono. Al contrario, il giorno della “veglia” per San Michele, nella quale si suonano i tamburi, si balla e ci si ubriaca, lì sì che ci sono tutti.

Tutti gli anni quando è il momento di preparare gli elenchi dei bambini del catechismo mi viene male.

Iscriviamo i bambini nei vari centri di catechismo, e ovviamente nonostante la cura che posso mettere nello spiegare come fare, c’è sempre chi fa di testa sua e non mi segue le indicazioni. Conseguenza, al momento di organizzare le cose non ci si capisce granché. E anche la segretaria che mi trascrive al computer tutta questa caterva di nomi cognomi date di nascita con i rispettivi catechisti lavora in maniera un po’ approssimativa…

Così ho passato quasi tutta la mattinata e tutto il pomeriggio tra organizzare e smistare. Sì, ho fatto il postino, e ho approfittato così per dare un’occhiata e vedere come vanno le cose nei vari centri.

Ho potuto rendermi conto di alcune cosette da cambiare, cosa che ho subito canalizzato con i rispettivi responsabili di centro.

Sembra che ci sia un inizio di fidanzamento tra la chiesa dominicana e linux. Il padre Lorenzo Vargas mi ha detto che un istituto di formazione informatica ha preparato e sta per lanciare corsi di linux per i preti e i loro più diretti collaboratori.

Bene! Qualcosa si muove!


La camminata con la Bibbia del settore Betania

La Settimana Biblica si è conclusa con la Camminata Biblica che abbiamo fatto stasera.

Ogni settore si è riunito e ha cominciato la sua processione, portando in alto il libro della Parola di Dio. Cinque stazioni proponevano passi della scrittura riferentesi al dono che la Bibbia è per i cristiani. Al termine della camminata, la Messa.

L’idea di fare queste processioni per settore, e non tutti insieme, lascia sempre mezza scontenta la gente, a cui fa piacere vedere le moltitudini. Da parte mia continuo a chiedere che le attività si facciano separate, in maniera che si possa arrivare più vicino alla gente, e anche perché non ci abituiamo a dormire sugli allori del “siamo tanti”. In fondo i cattolici impegnati (da Messa della domenica, diciamo) qui sono una ridotta minoranza: meno del 5%; e prendere coscienza, ogni tanto, che siamo piccolo resto, ci aiuta a rimanere nella verità.

A Santa Margarita i vari settori sono arrivati mezzi sfasati, ma pieni d’entusiasmo. La gente che c’era alla Messa era quella dei giorni scorsi alle catechesimi, più un bel gruppo di bambini che hanno fatto la processione con noi, e più alcuni chierichetti che hanno servito Messa.

Stasera ho fatto l’ultima catechesi biblica. O meglio, l’ho fatta io in Betania. A Jacagua, dove i giorni scorsi andava suor Cristina, è andata suor Modesta. Marcial alla Divina Misericordia, Lorenzo alla scuola Guaricano Adentro, e Matilde nella cappella San Miguel.

L’argomento di oggi era riassuntivo: la Bibbia si deve leggere alla luce dei criteri della fede: l’unità di tutta la scrittura, l’analogia della fede, la fedeltà alla Tradizione della Chiesa.

Ieri avevamo sviluppato in maniera abbastanza ampia l’insegnamento sul fatto che la Bibbia è il libro della Chiesa, che nasce nella Chiesa per l’edificazione della Chiesa.

A Betania ho avuto un totale di 130 persone, quelli che non sono mancati mai devono essere una cinquantina. Preparerò loro una certificato di partecipazione, che molti inquadreranno e appenderanno in casa loro, orgogliosi di esserselo guadagnato!


La balestra quasi partita

La balestra quasi partita

Come potete vedere dalle foto, la camionetta che usano le suore – una vecchia Toyota Hilux 4×4 che deve avere almeno 15 anni – non ce la fa più: oggi pomeriggio, quando le suore sono andate a Jacagua per la Settimana Biblica, si sono rotti 4 dei 5 fogli della balestra anteriore sinistra! La camionetta è sostenuta da un solo foglio della balestra.

È vero che se si rompe anche quello la camionetta non va a pezzi: semplicemente il chassis si siede sul semiasse anteriore. Ma sono cose che se succedono a una certa velocità hanno sicuramente un effetto destabilizzatore che può portare a un incidente.

Inoltre, come vedete dalle foto, i foglio penzolanti sono solo 2, e non 4: ciò significa che altri due si sono rotti (quando?) e sono stati seminati per la strada.

Lorenzo mi sembra dell’idea che questa camionetta sia alla fine dei suoi giorni!

9:40 pm

Biglietto aereo

Ho comprato il biglietto aereo, sarò a Genova dal 28 dicembre (parto di qua il 27) al 19 gennaio. Spero di vedere tutti voi che mi leggete, e anche qualcun’altro!