Il catechista degli adulti di Betania mi ha chiesto di fare un chiarimento sulla compatibilità tra battesimo e convivenza, e l’ho fatto volentieri.

Ho cercato di far capire perché non ci si può battezzare rimanendo conviventi. Il battesimo suppone lasciare il peccato, e la convivenza è una situazione di peccato.

Sta di fatto che la gente non lo capisce, anche perché, nonostante i documenti lo dicano chiaramente, ci sono vari preti che battezzano oves et boves. La qual cosa rende difficile fare le cose bene. Ma non è una cosa da preoccuparsi. Di fatto la chiesa sta facendo uno sforzo per uscire dalla prospettiva della sacramentalizzazione per entrare il quella dell’evangelizzazione, e il trapasso non è facile.

Oggi è stato il primo incontro dei catechisti con i genitori dei loro bambini.

La partecipazione è stata in generale abbastanza scarsa, soprattutto a Betania, dove nel pomeriggio di più di cento bambini sono venuti 10 genitori!

Invece altri settori mi hanno riportato una partecipazione più significativa.

Fatto sta che non è facile far capire che anche un adulto deve formarsi. Per molti è già tanto se mandano i figli.

Nel pomeriggio ho girato la città prendendo soldi in banca, cambiandoli, e comprando il materiale per la nuova cappella de La Mina: domani e dopodomani abbiamo in programma di continuare con i lavori; le fondamenta sono fatte, adesso si tratta di cominciare a tirare su i blocchetti per arrivare per lo meno al livello del pavimento.

La mano d’opera la mette gratuitamente la comunità. Si va più lenti a questa maniera, però è la maniera di lavorare qui. Invece i materiali li compriamo con la decima che si da nelle Comunità Apostoliche del settore. C’era qualcosa in  cassa, e qualcos’altro si  prenderà in prestito,  c’è in programma una spesa di 20,000 pesos (circa 440 euro), che le comunità dovrebbero pagare in tre/quattro mesi.

Con Lorenzo stiamo valutando l’opportunità di dare un’aiuto con i fondi delle offerte che arrivano alla missione, ma stiamo aspettando, perché l’idea è che la gente impari a tirare fuori di tasca sua per la vita della chiesa. Come facciamo in Italia, nessuno ci manda aiuti da fuori. E anche qui bisogna imparare.

La mattinata di oggi è andata in buona parte rifacendo l’orario scolastico del liceo, perché l’ultimo “parto” aveva dei problemi da risolvere. Contro i miei principi uso per questo un software proprietario, perché a livello di software libero non c’è ancora niente di decente.

Invece nel pomeriggio abbiamo avuto la consueta ora di adorazione dell’Apostolato della Preghiera. Che a dir la verità è sempre abbastanza molla: poca gente, una ventina, pochi rispetto ai cinquanta iscritti, e che spesso arriva tardi. Io dedico questo tempo, oltre che a pregare con loro, anche a confessare chi vuole farlo, e raramente rimango in questo senza lavoro.

Dal Ministero dell’Educazione ci è arrivato oggi un archivio per la segreteria della scuola.

Cioè, non è che ci è arrivato, hanno chiamato che lo andassimo a prendere, in una scuola che tra le altre cose è ben fuori mano e ben in mezzo al fango.

Tutto fa, come si dice. Anche questo è un regalo del Signore! Grazie!

10:27 am

L’ecologia

Il tema su cui si lavoro in questo mese nella Comunitá Ecclesiali di Base è quello dell’ecologia: “La creazione è la tua casa: proteggila”. Nella riunione degli animatori abbiamo studiato insieme il primo dei temi di questo mese.
Come tutti i mesi, l’ufficio del Piano Pastorale prepara un libretto con molto materiale, sia per l’animazione della Messa della domenica, sia per gli incontri delle comunità.

È un cammino che si fa in tutte le parrocchie, per lo meno in tutte quelle che hanno piccole comunità.

Anche le radio cattoliche ricordano il tema mensile e contribuiscono con momenti di motivazione e di sensibilizzazione.

Questo piano pastorale è una vera ricchezza!

… è ben diverso da quello che sto vivendo qua: nell’Italia di trentacinque anni fa era il giorno di inizio delle scuole. Qui siamo in piena attività scolastica da un mese e mezzo!

Un tran tran continuo di necessità, cose da fare, materiale da andare a prendere o a comprare, idraulici, elettricisti e muratori da chiamare e supervisare, attività didattiche da mantenere in vita, personale da cercare…

Lo faccio volentieri, e a volte lo sento pesante. Ma, come dicono qui (lo slogan del governo) “¡e’ pa’lante que vamos!”: “andiamo avanti!”.

Con Paola il giorno della gita alla Cueva de las MaravillasLa Messa di stamattina alle sette ha avuto un tocco speciale per il saluto di Paola alla comunità. Paola ha ringraziato tutti, soprattutto gli amici del gruppo di autoaiuto con i quali aveva camminato più da vicino già dalla visita scorsa. E a nome della comunità Laura, una maestra della nostra scuola, l’ha ringraziata in maniera commovente per il tempo che ha passato qui e per il lavoro svolto.

E in realtà la presenza di Paola è stata ben preziosa. Soprattutto, dal mio punto di vista, per il lavoro portato avanti insieme all’orientatrice (psicologa) della scuola. Insieme hanno visitato un gruppetto di famiglie di bambini problematici della nostra scuola, con lo scopo di aiutare le famiglie a risolvere i problemi che pregiudicavano l’apprendimento e la disciplina dei loro figli. E credo che sia stato un lavoro ben importante, per due ragioni:

  1. Perché l’orientatrice ha imparato insieme a Paola a “buttarsi” fuori dalle mura della scuola, e io credo che non smetterà di farlo, ha avuto modo di rendersi conto che ne vale la pena.
  2. Perché di fatto i vari casi che hanno visitato sono stati ricettivi, e, almeno in qualcuno, hanno visto entrambe l’inizio del miglioramento.

Chiaramente Paola, che ha una forte esperienza di lavoro con famiglie di alcolizzati e tossicodipendenti, non si illude che le cose si risolvano da un giorno all’altro. E tuttavia è felice perché ha visto la scintilla del cambio.

E un’altra cosa cosa bella, come anche le altre volte, è stato l’elemento di presenza, vivacità, dialogo, compagnia qui in casa con noi. Per me e per Lorenzo, credo anche per le suore, la presenza di Paola è stata molto significativa.

Domani sera Paola partirà con Air France, concludendo questa sua avventura dominicana così bella. Per lei e per tutti noi.

P.S.: La foto non è propiamente a Messa, è di un giorno che eravamo in gita!

Gli incontri che facevo gli anni scorsi per formare il personale della scuola li ho iniziati oggi.

Al mattino, catechesi sul vangelo di Marco “riciclata” dalla Settimana Biblica. Al pomeriggio, catechesi “tosta” sull’aborto, che è un tema scottante perché c’è in atto un tentativo di varie ONG straniere di chiedere la depenalizzazione.

Mi piace, anche se mi stanca abbastanza, fare lezione ai maestri e al resto del nostro personale!

Il Signore mi ha mandato stamattina un primo maestro “vero” di informatica per dare i rudimenti agli studenti delle medie.

Dico “vero”, perché i giovani che ho visto i giorni scorsi realmente non erano in condizione di assumere questo incarico.

Questo si chiama Juan Carlos, è all’ultimo anno di informatica all’università, e ha lavorato sia con Ubuntu che con OpenOffice. Si destreggia con abilità sulla tastiera, e ha anche esperienza didattica. Purtroppo può solo al mattino, ma mi ha assicurato che ha un amico che dovrebbe poter lavorare il pomeriggio.

Sei forte, Signore! E siete forti anche voi che mi avete aiutato con la preghiera!

La Settimana Biblica si è conclusa con le processioni fatte in tutti i settori e con la Messa comune.

Oltre ad avere la gente che i giorni scorsi ha ricevuto la catechesi sui sinottici avevo anche un buon gruppo di bambini della nostra scuola, che sono stati invitati all’entrata a scuola. Hanno fatto un po’ di casotto ma non importa, la loro presenza è stata molto bella.

La Messa è stata veramente bella. Prima delle letture abbiamo portato processionalmente all’altare il lezionario, che dopo il Vangelo è passato nuovamente in mezzo alla gente mentre si cantava “Viva la Bibbia, Viva la Palabra di Dio, Alleluia”.

Alla fine, ho fatto promettere ai bambini che tutti i giorni leggeranno un passo del Vangelo. Ho speranza e prego il Signore perché sia effettivamente così!
In definitiva hanno concluso la settimana con l’en plein una cinquantina di persone (parlo di Betania, dove ho fatto io la Settimana, a questi bisogna aggiungere quelli degli altri cinque centri). Per loro ci saranno dei semplici certificati in cartoncino, per attestare loro l’apprezzamento, visto che non si sono persi niente. E, in più, ci sono altri che hanno mancato qualche volta, ma che hanno partecipato con uguale amore. Anche a loro vanno i complimenti più sinceri.

Abbiamo avuto, mattina e pomeriggio, le Messe di inizio anno della scuola primaria.

In realtà non di tutta, perché ci siamo limitati alle classi dalla quarta in avanti. L’asilo, la prima, la seconda e la terza avranno nei prossimi giorni una celebrazione della parola fatta da Marcial.

Queste celebrazioni con trecento bambini e ragazzi, sono abbastanza faticose, ma sono anche momenti preziosi per trasmettere con autorità qualcosa di fondamentale. In tutte e due le celebrazioni ho cercato di picchiare sulla Messa domenicale, a cui praticamente i bambini non partecipano se i catechisti non li vanno a prendere quasi sulla porta di casa.

Dei maestri, pochi ricevono l’Eucaristia. Alcuni di loro sono conviventi, la maggior parte sono sposati in comune; una piccola frazione sono ancora single, ma poi non mi vanno a Messa la domenica per cui non fanno la comunione neanche loro.

Effettivamente, la cosa per me più difficile da accettare è che gente che dice di amare tanto il Signore sia poi così pigra in queste due cose: la messa e il matrimonio. Il retaggio della cultura locale è quello del disimpegno, di fare quello che fanno tutti. Tutte le volte che penso a queste cose devo fare quasi uno sforzo per non arrabbiarmi: “Ma come è possibile?, mi dico”. La tentazione di sentirmi frustrato su queste cose è lì tutti i giorni accovacciata alla mia porta.

Vi chiedo una preghiera perché il Signore mi aiuti a trovare un maestro per le lezioni di informatica ai ragazzi della scuola primaria.

Ho visto vari giovani, ma in generale non mi soddisfano, non hanno il dominio sufficiente della materia per insegnare ad altri.

Signore, mandami la persona giusta!

Dopo quella della scuola primaria, oggi abbiamo celebrato l’assemblea iniziale del liceo.

La cosa che mi ha colpito di più sono gli elogi al collegio che fa varia gente alla fine dell’assemblea quando si dà la parola al pubblico. Parlano dell’ordine, della disciplina, che anche se a me sembrano carenti, in realtà in confronto con gli altri collegi, e soprattutto con le scuole pubbliche, sono eccezionali.

All’assemblea Nidia ha ricalcato i punti debili dei nostri studenti: la mancanza di puntualità (tutti i giorni almeno venti ragazzi arrivano fuori tempo massimo), i cellulari che squillano in classe e che impediscono al maestro di fare lezione, il disordine causato dai pentolini con il mangiare che le famiglie mandano agli studenti che escono alle tre.

Abbiamo inoltre insistito sull’importanza che i genitori vengano al collegio una volta al mese a ricevere il tema di formazione e a dialogare con i maestri sull’andamento dei figli.

Alla fine l’Associazione dei Genitori ha invitato altri a unirsi a loro, e c’è stata una risposta positiva da parte di cinque nuovi genitori. Tra le persone attive nell’Associazione c’è anche un evangelico impegnato, il quale, contariamente a quanto direbbero la maggior parte degli evangelici di qua, si dice orgoglioso di poter dare una mano a un’istituzione cattolica.

Alla settimana biblica ho gente di tutti i tipi.

C’è Julio, il signore che si mantiene vendendo canna da zucchero con un triciclo per la strada e riciclando bottiglie usate. Si mette in prima fila, è molto interessato, e interviene facilmente se gli si chiede un’idea o un’opinione, ma finisce per parlare troppo e per dire cose sconclusionate.

C’è Milady, la mia comadre, madre di Heriberto il seminarista che è mio figlioccio di cresima. È la prima volta che partecipa in un corso di formazione. Si è battezzata a Pasqua, e l’anno prossimo farà la prima comunione. Ha voglia di capire e di entrare più a fondo nella chiesa, ma non aspettatevi che dica niente perché è molto timida.

C’è Carmen, che è ministro della parola e della comunione, che a mio parere è la più formata di tutti, a volte dà l’impressione di capire più dei due diaconi. L’ho trovata impegnata in parrocchia quando sono arrivato, e ha mantenuto una traiettoria costante e molto positiva. Se interviene in genere ci azzecca, a volte preferisco dare la parola ad altri perché gli altri hanno più bisogno di lei di provare ad esprimere quello che imparano.

C’è Noni, un giovane di diciotto anni, che si è perso il primo incontro, ma che so che adesso non mancherà più, perché è estremamente interessato alla Bibbia, e si ricorda ancora i concetti principali che ha imparato nella Settimana Biblica dell’anno scorso.

C’è Yocasta, una giovane sposa e mamma, il cui marito vive la Chiesa stando ai margini, e che mi da una mano ad annotare le presenze, in maniera che si sappia chi farà l’en plain di partecipazione; a questi si darà un certificato di frequenza. Yocasta ha un desiderio vivo di impegnarsi di più a livello di Chiesa, ma l’immaturità del marito e il fatto che non si sono ancora sposati le impedisce di muovere passi in questa direzione.

Stasera è stata la prima serata della Settimana Biblica.

Si svolge in vari posti: per Santa Margarita in Betania e nella cappella del Mamey, nei campos. Nella Divina Misericordia si svolge nella sede parrocchiale, nella scuola Guaricano Adentro, nella cappella del settore Arca de Noé e in Ponce/Chimbú.

Oltre a me danno queste istruzioni don Lorenzo, i due diaconi, Marcial e Juan Luis, e Matilde, la vicedirettrice della nostra scuola.

A Betania io ho un centinaio di persone, ce ne sono trenta/quaranta al Mamey, Lorenzo nel settore Arca de Noé e Matilde devono averne anche loro quel numero, mentre per Marcial alla Divina Misericordia non so, devo domandarglielo.

Il tema sono i vangeli, visti prima in generale e poi ognuno (i sinottici) in particolare.

C’è un bell’interesse, ma il livello di comprensione lo vedo, nonostante tutte le semplificazioni fatte, abbastanza basso. Speriamo che qualcosa rimanga.

Lo metto nelle tue mani, Signore!

La festa di Santa Virginia: suore, preti, diaconi e chierichettiLe suore ci sanno fare! l’altare era bellissimo, così come impeccabile è stata la preparazione della liturgia.

E la celebrazione della solennità di Santa Virginia ha visto una bella partecipazione della gente, soprattutto di Santa Margarita.

don Paolo, suor Modesta e suor BlessilaSuor Modesta, suor Blessila, suor Cristina (scappata subito dopo la celebrazione per impegni universitari) e Taína, questa bella comunità religiosa a cui vogliamo tutti molto bene: ci siamo stretti attorno a loro, e l’amore si è sentito.

Anche vari bambini del Centro Nutrizionale hanno detto presente!

In questa prima riunione abbiamo fatto il punto del processo delle iscrizioni.

Personalmente uso la strategia di fare un incontro di preparazione per una cosa, ma poi di cercare di non farmi vedere più di tanto quando la realizzano, e poi di fare la verifica su come è andata.

Di fatto la verifica è stata abbastanza positiva. Qualche problema nel settore San Ramón, dove ci sono ancora incertezze sui catechisti e su un centro di catechesi. Ma ho speranza che la cosa si definisca presto.

L’altra metà dell’incontro l’abbiamo dedicata a preparare il primo incontro con i genitori, che sarà tra quindici giorni. Abbiamo studiato insieme la catechesi che si farà, che è una catechesi sull’aborto. La cosa bella qui è che su questo tema la iglesia è compatta, non ci sono le incertezze e i dubbi che affiorano in Italia riguardo al tema. E abbiamo la speranza che attraverso questo lavoro con la comunità potremo evitare che si legalizzi l’uccisione dei bambini nel seno della madre.

La presenza dei catechisti all’incontro è stata del 60%.

Queste Messe di inizio anno scolastico sono belle, e sono occasioni per lanciare un messaggio a tutta la comunità del centro educativo, ma sono anche faticose, perché avere in chiesa oves et boves (molti ragazzi si vedono ben lontani dalla chiesa) significa che c’è un brusio quasi costante e una facilità di distrarsi massima.

In compenso, una bella consolazione è che hanno fatto la comunione il 20% degli studenti. Bisogna considerare che a Messa viene il 5% della popolazione, e che di questi fanno la comunione la metà. I nostri studenti sono più vicini perché molti di loro sono i figli delle nostre famiglie.

Quel 20% di comunioni è quindi allo stesso tempo un risultato di un lavoro fatto e una sfida a continuare: abbiamo ancora molta strada da fare!!

Sono partiti oggi i ragazzi di Arenzano, accompagnati da don Roberto Fiscer.

Molto positiva la loro presenza qui. Hanno saputo cogliere le opportunità per incontrarsi con i nostri ragazzi, e li hanno conquistati.

Tornano a casa più ricchi, comprendendo qualcosa di più della missione della chiesa.

A presto, ragazzi!

Questo pomeriggio i nostri ragazzi di Arenzano, guidati da don Roberto, hanno partecipato alla riunione degli animatori delle CEBs di Santa Margarita (CEB = Comunità Ecclesiale di Base).

Agli animatori hanno raccontato la vita della loro parrocchia, i loro impegni, il loro servizio fatto con gioia.

A loro volta gli animatori hanno raccontato loro l’articolazione del piano pastorale che porta avanti la parrocchia: le missioni annuali, le comunità di base, la preparazione al ritiro e il conseguente Ritiro di Evangelizzazione, con la sua catechesi di continuazione e le comunità apostoliche.

Uno scambio di esperienze, a cui hanno fatto seguito alcune domande.

Nella preghiera finale Bilma, un’animatrice ormai esperta, ha ringraziato il Signore per la comunione che possiamo vivere tra Genova e il Guaricano. E realmente è una grazia di Dio.

Come questi giovani fantastici che ci hai mandato!

Grazie, Signore!

Ho finito stamattina di preparare il materiale della Settimana Biblica, che inizierà lunedì prossimo.

Visto che oltre a me faranno queste istruzioni anche i due diaconi e vari laici, ho scritto per filo e per segno tutto quello che c’è da dire, in maniera che dovranno soltanto leggere (sperando che lo capiscano: ho cercato di renderlo più semplice possibile) quello che hanno sotto gli occhi.

In pratica lunedì sarà di introduzione ai vangeli; martedì Marco; mercoledì Matteo; giovedì Luca.

Venerdì la settimana si concluderà con le processioni: da ogni settore verranno in processione alle due parrocchie, dove celebraremo l’Eucaristia finale.

Pongo il lavoro fatto in mano del Signore adesso, così come l’ho fatto i giorni scorsi nella paziente fase di messa a punto del testo. È nelle tue mani, Signore Gesù!

L'indice del lavoro per la Settimana Biblica

I giovani presenti al ritiro dopo l'esame di maturitàOggi c’era in programma un ritiro con i nostri liceali che hanno fatto l’esame di maturità quest’anno.

In realtà avevamo programmato un ritiro di tre giorni, ma alla prova dei fatti è risultato che nessuno avrebbe potuto, e quindi abbiamo ridotto la durata.

Alla fine dei conti, di sessanta studenti hanno partecipato venticinque. Però se lo sono goduto. Molti canti, varie istruzioni, celebrazione penitenziali e confessioni (per molti dialogo) a go-gò.

Il ritiro è stato guidato dal “ministero” scaturito dai gruppi carismatici della parrocchia: e bisogna dire che hanno fatto un buon lavoro, con una buona attenzione da parte dei ragazzi.

Hanno partecipato anche l’immancabile suor Modesta la simpaticissima suor Blessila. Don Lorenzo e Paola ci hanno accompagnato al pranzo. Don Lorenzo ha anche dedicato un buon tempo alle confessioni.

Che dire? semplicemente: Grazie, Signore!

Consiglio pastorale fiume, stasera, a Santa Margarita, presente anche la Divina Misericordia. Il precedente consiglio pastorale era stato in gennaio, da là a qua avevamo avuto soltanto qualche riunione di responsabili di settore.

C’erano in ballo argomenti significativi: la Settimana Biblica, a fine mese, la festa patronale di Santa Margarita, che sarà il 16 ottobre, e la visita di mons. Bagnasco, pochi giorni dopo.
A proposito della visita dell’arcivescovo di Genova, ho approfittato per confermare la partenza mia e di Lorenzo per gennaio. L’ho presentata come una cosa positiva per la comunità, che ha un’opportunità di crescere e svilupparsi ancora di più.

Il gruppo di Arenzano (con Paola e senza don Roberto)Abbiamo la gioia di avere con noi don Roberto Fiscer, curato di Arenzano, insieme a otto sui giovani (e meno giovani).

Sono arrivati nel pomeriggio con il volo di Iberia, e domani mattina si inseriranno già nella vita della missione, con la messa delle 7 e poi continuando il lavoro di pittura iniziato dal gruppo di don Roberto Ghiara.

Benvenuti! e, come si dice qui, “siete a casa vostra!”.

Il card. Nicolás de Jesús López RodríguezAvevo chiamato una settimana fa il card. López al telefono, e oggi ho potuto vederlo di persona nel suo studio.

Abbiamo parlato della missione, e della prossima partenza mia e di Lorenzo.

Ho visto nel card. López la preoccupazione che il lavoro pastorale e sociale della missione possa continuare, e di questo ringrazio di cuore il Signore.

Stasera ho presieduto l’Eucaristia nel settore della Mina, dove qualche mese fa abbiamo cominciato a fare le fondamenta della nuova cappella.

Eravamo stretti tra gli scavi e i mucchi di terra tirati fuori dagli stessi, ma è stato significativo, e ho approfittato dell’occasione, peraltro cercata appositamente, per fare presente la necessità di continuare il lavoro, e che ognuno si responsabilizzi ad aiutare e anche a cercare e ad apportare le necessarie risorse.

La partecipazione della gente, per essere una sera di giorno feriale in un settore, è stata ben significativa, circa una quarantina di persone.

Se il Signore ci aiuta, domenica 23 rimettiamo mano ai lavori!

La chiesa dominicana sta portando avanti una forte battaglia per la vita, in un momento in cui ci sono tentativi nel paese di depenalizzare l’aborto.

Di fatto la legislazione dominicana è quella degli anni cinquanta, e non contempla, grazie a Dio, nessuna forma di aborto, che è tuttora illegale, e di per sé la legge prevede pene severe per i medici che lo praticano.

L’azione di lobby di ONG internazionali finanziate altrove sta cercando di far passare l’idea che si possa permettere l’aborto per lo meno in tre casi: pericolo per la madre, infermità del feto, incesto e violenza carnale.

La chiesa è sul chi va là, e il cardinale e altri preti influenti non perdono occasione per ricordare la sacralità della vita e per denunciare le manovre dall’estero per introdurre l’aborto nel paese.

Una cosa che ha costernato abbastanza è stata una dichiarazione del presidente della Camera, che ha detto pubblicamente la settimana scorsa di essere favorevole all’aborto, e che secondo lui non si può accettare che nasca un bambino il cui nonno sia anche suo padre.

A livello concreto, la chiesa cattolica si incontra felicemente in consonanza, su questo punto, con tutte le chiese evangeliche. E di fatto si sta preparando una marcia per fine ottobre, che avrà il fine di scuotere l’opinione pubblica e i mezzi di comunicazione. Per tale manifestazione si pensa che si uniranno anche gli evangelici, la qual cosa dovrebbe migliorare anche i rapporti tra noi e loro.

Le diocesi dominicane si stanno organizzando in maniera che i preti possano avere una pensione di vecchiaia.

C’erano stati dei tentativi, più o meno timidi, e poco trasparenti, che non avevano attaccato più di tanto. Ma adesso sembra che ci sono i numeri per cominciare sul serio. A partire da ottobre tutti i preti incardinati dovranno versare un minimo di 500 pesos allo stato per la pensione di legge, e altri 2,000 pesos al mese per un fondo complementare, che sarà gestito dalla conferenza episcopale dominicana, e che è pensato in maniera che con la rendita del capitale si possano pagare 10,500 pesos (valore attuale) mensili a chi supera i 75 anni di età.

I 2,500 pesos saranno pagati non dal prete stesso, ma dall’ente (parrocchia o altro) presso cui presta servizio, e saranno quindi una forma di responsabilizzare le comunità verso una faccenda che è di giustizia verso chi si dedica a loro.

Stamattina abbiamo appreso con piacere tutte queste cose in una riunione convocata in curia. I preti presenti erano forse la metà dei preti incardinati. Ma il passa parola arriverà, credo e spero, veloce e a tutti. Alla fine dei conti i preti non hanno che da guadagnare da questa iniziativa!

Per chi non ha dimestichezza con i termini tecnici dell’informatica probabilmente il titolo è astruso, ma chi ne sa qualcosa potrà capire che ci è stata aumentata la banda della connessione internet da 128kb/s a 1.5 Mb/s, più di un fattore 10, e la cosa si nota!

Ciò sfoltirà un po’ il carico sulla connessione, che quando ci sono vari ragazzi nel nostro centro di accesso a internet si intasava, e adesso dovrebbe reggere bene.

La T1 ci è fornita dal ministero dell’educazione, ed è un vantaggio non solo per noi, che abbiamo una linea più veloce, ma anche per loro, perché la connessione precedente era basata su una tecnologia più sofisticata ed era 10 volte più cara.

E insieme alla T1 abbiamo anche una nuova linea telefonica, che provvederemo al più presto a far entrare alla nostra centrale interna.

Vi racconto questo oggi che è domenica perché per il resto non è successo niente degno di nota.

Alla riunione di stamattina delle commissioni zonali, le commissioni zonali non si sono riunite, perché l’arciprete, il padre Ramón Suero, ci ha fatto fare un ripasso di vari aspetti del Terzo Piano Pastorale.

Cose risapute, per lo meno per me che devo in parrocchia dirigere il processo, forse meno per i laici, e che per questo ogni tanto vanno ridette.

E comunque la “mia” commissione di pastorale educativa non si sarebbe riunita comunque, perché non c’era praticamente nessuno: tre parrocchie, su 25 che sono in tutto nella zona. Lavori aggiornati al mese prossimo!

Oggi ho fatto un bel po’ di lavoro di preparazione della settimana biblica, praticamente la preparazione delle istruzioni, che, oltre a me, faranno anche don Lorenzo e vari laici.

Quest’anno lavoreremo sui vangeli: una prima catechesi (lunedì) sui vangeli in generale, e poi un giorno per ognuno dei sinottici. L’ultimo giorno, venerdì, si dedica alla processione con la bibbia, che si fa in tutti i settori.

Il materiale lo sto adattando da una traccia che ho trovato sul web, devo semplificarlo e ridurlo, e fare in modo che sia chiarissimo, perché almeno qualcuno di quelli che l’avranno in mano e dovranno spiegarlo non avrà la preparazione per capire tutto quello che deve spiegare.

Sembra che tutti i computer che abbiamo tra parrocchia e scuola si siano messi d’accordo per dare problemi allo stesso tempo: a uno si è rotta una delle due schede di rete, a un altro si è danneggiato (come è possibile non lo so) il cavo usb della stampante, un altro si blocca, e non è né il monitor né la scheda video né la scheda madre, ci rimane solo da provare a cambiare la memoria.

Dorcarín, una giovane che sta facendo un corso di linux, è la incaricata di risolvere questi problemi, ma purtroppo non ha ancora né la destrezza né l’esperienza per risolverli, e quindi alla fine devo trovare il problema o darle la imboccata io. Ma spero che poco a poco si sbrogli, per la fine dell’anno deve essere in grado di mettere a posto tutto da sola.

Alla fine i cinque monelli che avevano orinato nel dispensatore d’acqua fresca del liceo sono cascati e hanno confessato.

Per loro c’è la punizione del disprezzo dei loro compagni, che hanno già provveduto a porre loro il soprannome di miones, letteralmente “piscioni”.

Adesso dovranno vendere il dispensatore d’acqua che, anche se è stato lavato, richiama troppo alla memoria la stupidaggine che vi si è fatta, e comprarne uno nuovo.

Sono appena rientrato dalla breve visita genovese, e mi hanno accolto vari problemini:

  • Alcuni nostri liceali hanno approfittato di un momento di assenza dell’incaricata del centro di accesso a internet dove stavano facendo (anche) alcune ricerche per entrare nella sala professori del liceo e versare mezzo bicchiere di orina nel dispensatore d’acqua dei maestri. Sembra che la cosa fosse rivolta non ai maestri ma all’incaricata del centro di internet. Ma la cosa più triste è che non c’è stata maniera che ammettessero la loro responsabilità. Domani faremo una riunione con Nidia, la direttrice docente, e con la direttiva dell’associazione dei nostri genitori per decidere le sanzioni.
  • La riunione della Pastorale Giovanile di stasera è stata resa tesa, almeno all’inizio, dall’atteggiamento di alcuni dei responsabili (entre essi un ex seminarista) che hanno all’ordine del giorno lamentele sul fatto che io o il diacono non diamo loro l’attenzione che si meritano, che non li ascoltiamo, ecc. Non è la prima volta che si presentano queste difficoltà, e grazie a Dio sono sempre riuscito ad essere fermo senza perdere la pazienza più di tanto e senza mancare di rispetto, spero, a nessuno. Ma la presenza di quei quattro giovani la comincio a sentire pesante e fastidiosa.

Metto tutto questo nella preghiera. Mi rendo conto di essere stato mandato qui ad evangelizzare, non a stroncare; a correggere, se necessario, non ad allontanare. Sapendo che altri usano la stessa pazienza con me.

Il mio viaggio di ritorno è stato abbastanza faticoso.

Praticamente passano quasi 24 ore da quando ci si sveglia a quando ci si sdraia. E poi la fermata di Air France a Punta Cana, con quelle due ore in più, è veramente fastidiosa. Vabbé, se penso alla maniera in cui viaggiava san Paolo, senza aerei e senza tante comodità nostre, mi rendo conto che non posso che ringraziare il Signore che in 24 ore mi fa arrivare dall’altra parte del mondo. I missionari di inizio del XX secolo ci mettevano un mese in barca…

In mia assenza, i nostri diaconi Marcial e Juan Luis hanno presieduto la Liturgia della parola di Santa Margarita delle sette di mattina, in questa domenica senza prete (Lorenzo era alla stessa ora a presiedere l’Eucaristia della Divina Misericordia).

A quanto mi sono potuto rendere conto è stato tutto ok, compresa la vendita del giornale della chiesa domenicana, del quale non è rimasta né una copia.

Oggi è il giorno in cui le parrocchie di Santa Margarita e della Divina Misericordia iniziano le iscrizioni al catechismo.

I catechisti si sono preparati con due fine settimana di formazione, e le famiglie sono state avvisate in tutti i modi, non ultimo la lettera generale che è stata consegnata a tutte le famiglie nei giorni scorsi.

La mia aspettativa è che il processo di iscrizione possa funzionare meglio che gli anni scorsi, anche i catechisti mi sembrano più coscienti.

Le nozze d'oro della coppia Benvenuto-RovegnoOggi le nostre parrocchie si uniscono al ringraziamento della mia famiglia (che ha visitato due volte la missione) per le nozze d’oro dei miei genitori.

La parrocchia di Mater Ecclesiae e i nostri parentadi hanno vissuto in maniera molto intensa questo momento, di fede e di ringraziamento a Dio.

A scuola stanno iscrivendo vari studenti in terza asilo (l’unica classe d’asilo che si dà qui) e in  prima, si erano iscritti pochi bambini, ed è adesso che i genitori si svegliano.

La settimana prossima spero di chiudere gli elenchi delle classi.

2:29 pm

Alla casa madre

Alla casa madre delle suore con suor DanielaNel pomeriggio di oggi ho potuto vedere suor Daniela, madre generale delle nostre suore, e portarle le buone notizie della vita della missione. Le ho portato i cari saluti delle nostre suore, che ricambia suor Daniela ricambia di cuore!
Suor Daniela come sempre è gentilissima e attentissima con me. Come tutte le altre suore, del resto! Sono per me un segno grande dell’amore di Dio!

L'arcivescovo Bagnasco presiede la solenne Eucaristia della Festa della GuardiaHo approfittato della visita lampo che sto facendo a Genova in occasione delle nozze d’oro dei miei per essere presente alla Guardia il giorno della festa.

Uno dei Cristi presenti alla GuardiaVi metto due foto, una dell’arcivescovo durante la solenne Eucaristia del mattino, e una di uno dei Cristi.

In questi giorni i trecento e passa messaggeri delle due parrocchie porteranno la lettera mensile alle famiglie.

Questa lettera presenta il valore del mese, che è la patria, ma soprattutto avvisa e ricorda che sabato ci sono le iscrizioni al catechismo.

Quest’anno questa parte “pubblicitaria” è stata meglio coordinata che l’anno scorso, ho fiducia che il processo di iscrizione possa svolgersi meglio.

Non ho scritto niente, la settimana scorsa, del ciclone che ha minacciato la Repubblica Dominicana. Ho saputo da qualcuno che i TG italiani ne hanno parlato, ma in realtà per non non c’è stata nessuna minaccia reale. Ci sono state mi sembra solo tre morti, di cui uno stava facendo surf nonostante il tempo proibitivo, e gli altri due si sono avvicinati alla scogliera in presenza del mare grosso. Praticamente, con tutto il rispetto, se la sono cercata.

Purtroppo l’uragano ha investito prima la Martinica, e poi la Giamaica, per finire qualche giorno dopo sullo Yucatan, in Messico, e in tutti questi tre posti ha fatto abbastanza danni.

P.S.: oggi pomeriggio prendo l’aereo per l’Italia, venerdì 31 celebreremo le nozze d’oro dei miei genitori. Vi invito a ringraziare con noi il Signore!

Il corso di formazione dei catechisti è terminato con un momento pratico, in cui abbiamo ripassato come si legge un atto di nascita – cosa importante per poter sapere come si chiamano veramente i bambini che si iscrivono – e comunicando i gruppi e le età con cui lavorerà ognuno.

Sabado prossimo sarà dedicato alle iscrizioni, e a partire del sabato seguente inizieranno gli incontri. E sono sicuro che il processo di iscrizione si trascinerà almeno fino a fine mese, ma è comprensibile: ancora in questi giorni scorsi veniva gente a scuola, a lezioni iniziate, ad iscrivere i loro figli.

Ho continuato anche oggi, mattina e pomeriggio, la formazione dei catechisti.

La presenza è discontinua, c’è chi viene solo di mattina, chi viene solo di pomeriggio, ma c’è anche un buon numero che non si perde un incontro.

Anche oggi il menù è stato misto, con una parte dottrinale, una parte psicologica, e una parte pedagogica.

E quando ho finito, nel pomeriggio, ho finito di terminare l’organizzazione dei gruppi e delle coppie e delle età con cui lavoreranno.

Guardando indietro, posso ringraziare il Signore, perché da quando sono arrivato il numero dei catechisti è aumentato da 20/30 a 120! e facciamo il catechismo in tredici centri di catechesi diversi, ognuno con i suoi catechisti e il suo responsabile.

Ancora una volta devo dire a voce alta: Grazie, Signore!!!

L’unica realtà che quest’anno soffrirà è quella del settore san Ramòn, futura parrocchia Santa Virginia. Lì i catechisti saranno meno dell’anno scorso.

La prima settimana di scuola ha visto gli studenti integrarsi poco a poco.

Ci sono ancora alcune questioni in sospeso, come quella di chi farà otto ore di francese o inglese: la ragazza (haitiana) che sembrava la migliore candidata alla fine mi ha chiamato oggi per dirmi che ci ha rinunciato perché viveva troppo lontano, così devo cercare un’altra soluzione, che probabilmente non consisterà nel fare lingua straniera in quelle ore. Non è facile trovare gente preparata in quelle materie.

Devo ancora generare l’orario del pomeriggio, e mi farò aiutare da Dorcarin, che ormai deve imparare e i prossimi li farò fare a lei.

Con il padre Isidro nella parrocchia di Nuestra Señora del AmparoÈ toccato a me stasera presiedere l’Eucaristia della novena della Guardia, nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.

Il padre Isidro mi aveva chiesto di parlare della missionarietà e della missione genovese, e l’ho fatto, spiegando come la nostra missione sia nata sotto il manto della Madonna della Guardia. E come il cardinal Canestri ha voluto collegare l’apertura della missione al quinto centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo.

La gente ha apprezzato questo ricorso storico, ha ricordato loro tante cose, gli inizi con don Giulio, e il lavoro di don Lorenzo e di don Franco.

9:53 pm

Lavori in casa

Lorenzo al lavoro con le suoreIn casa ci sono sempre dei lavori da fare.

L’ultimo è stato fare in modo che al serbatoio del gasolio del generatore non entrasse acqua piovana.

Come si vede dalla foto, Lorenzo ha avuto due aiutanti eccezionali!

La testimonianza di Nena di come è tornata alla chiesaOggi ho preparato la lettera mensile, che la settimana prossima sarà inviata a tutte le famiglie.

Parla del valore del mese, che è il valore della patria (il 16 era la festa della Restaurazione della Repubblica), ma insiste soprattutto sull’iscrizione al catechismo.

In questo aspetto le cose sono riuscite meglio che l’anno scorso: non si era potuto mettere l’invito a inscriversi nella lettera mensile, e tutto era stato più faticoso. Spero quindi, con l’aiuto di Dio, che queste iscrizioni possano essere più sciolte, e che soprattutto più genitori sentano la chiamata di Dio a iscrivere i figli.

Nell’immagine potete leggere (se capite un po’ di spagnolo) la bella testimonianza che ho messo su come Nena, la madre di un chierichetto, si è riavvicinata alla chiesa accompagnando il cammino di suo figlio nel catechismo. E vi assicura che alla bellezza della foto corrisponde la bellezza interiore di questa sorella in Cristo, che adesso tra l’altro comincerà a fare catechismo!

Con l’aiuto del Signore abbiamo potuto iniziare la scuola!

La presenza era del 60% di mattina, e attorno al 45% di pomeriggio.

A volte la cosa mi fa deprimere, o a volte mi arrabbio, ma bisogna tenere in conto che fino a pochi anni fa (e in alcune scuole ancora adesso) la prima settimana non va nessuno a scuola! Certamente io mi sono educato in un ambiente diverso – ricordo ancora il nome della bambina che in seconda elementare, e solo in quell’anno, non è venuta a scuola il primo giorno – e a volte faccio fatica ad accettare che ci vuole tempo e amore – e la giusta pressione – per cambiare.

Quest’anno però c’è stata una cosa molto bella: alla scuola serale abbiamo già fatto una quarantina di iscrizioni (l’anno scorso a quest’altezza nessuno si era iscritto), e si è potuto iniziare anche con loro. Pochi, ma con desiderio di superarsi. Grazie, Signore!

Il gruppo fuori dalla Cueva de las MaravillasBella gita, oggi, alla Cueva de las Maravillas, grotta delle meraviglie. Si tratta di un anfratto che un milione di anni fa era sotto il mare e che adesso è asciutto ed è popolato di stallatiti, stalagmiti e di graffiti di epoca precolombiana.

Nel panorama dominicano è una cosa fuori del comune, e la valorizzazione turistica che ne hanno fatto è ben decente. L’unica cosa brutta, anche se comprensibile, è che non si possono scattare foto né dentro alla grotta (ovviamente) né prima di entrarvi.

C’eravamo la comunità intera: Lorenzo, suor Modesta, suor Blessila, suor Cristina, Taína e Paola. Naturalmente c’ero anch’io.

Alla spiaggia di Juan DolioLa visita è stata breve, in venti minuti ti fanno vedere tutto, e quindi abbiamo pensato bene di passare il resto del pomeriggio al mare, dove peraltro ci ha accolti la pioggia.

Insomma, una giornata diversa. E bella!

Grazie, Signore!

Oggi, secondo giorno del corso per catechisti, sono apparse varie facce che non avevano potuto essere presenti ieri: studenti che il sabato sono all’università, e altra gente che aveva avuto inconvenienti vari.

In generale sono abbastanza perplesso riguardo a quelli che non mi partecipano in questi corsi: è un segno, in buona parte dei casi, che non gli si sta dando molta importanza alla formazione.

Tra qualche giorno ci siederemo con Marcial e con i responsabili parrocchiali per analizzare la questione.

Ho iniziato oggi, mattina e pomeriggio, il corso di formazione e aggiornamento dei catechisti delle due parrocchie.

Sono un centinaio in tutto, e c’è un 10% di nuovi, a cui corrisponde un 10% di defezioni.

Vedo molta attenzione, e ciò mi riempie di gioia.

Il corso, che in tutto comprende circa 18 ore, si articola in una parte di studio del Credo, complementando quanto lavorato nel corso di formazione di giugno, una parte di psicologia dell’età evolutiva, e una parte di metodologia catechistica.

Continueremo domani pomeriggio, e poi sabato e domenica prossimi. Per poi, il sabato seguente, fare le iscrizioni in tutti i centri educativi. Se il Signore ci aiuta faremo meglio dell’anno scorso!

Purtroppo la segretaria della scuola si è fatta una piccola operazione, e non c’è nessuno che possa organizzare le classi: vedere chi è stato promosso o bocciato, inserire i nuovi, ecc. Così è toccato a me insieme a una ragazza che sostituisce Yohana.

Questa ragazza è molto buona ma non ha nessuna esperienza, così soprattutto all’inizio abbiamo perso molto tempo, e purtroppo non siamo riusciti a finire. Martedì mattina, che è il giorno che iniziano le lezioni, finiremo.

Don Franco e i suoi ragazzi sono partiti poche ore fa alla volta dell’Italia.

Buon viaggio! e grazie per l’affetto di Genova che ci avete portato!!!

10:38 pm

Regolamento

Dovevamo dedicarci alla planificazione annuale, oggi, a scuola, e invece abbiamo cominciato con l’analisi del regolamento. La qual cosa ci ha portato via la giornata intera. Peccato, avrei voluto avanzare con il resto, ma a tutte le maniere bisognava prima o poi fare un lavoro come quello di oggi.

La speranza è che abbiamo tutti le idee più chiare, e che possiamo lavorare meglio nel nuovo anno scolastico.

Anche se vi sembrerá strano, il ferragosto è solo italiano (o forse europeo). Qui in America Latina non esiste. È un giorno come gli altri.

Che ho passato nella preparazione del nuovo anno scolastico, precisamente nel ritiro del personale di inizio anno.

Don Franco mi ha dato una mano presentando due riflessioni, al mattino e di pomeriggio, le altre le hanno fatte il padre Isidro e il padre Juan Francisco de la Cruz.

Nel complesso il ritiro è stato ben bello, la gente è stata contenta e ha ricevuto una bella alimentazione spirituale.

Grazie, Signore!

Con il personale della scuola stiamo redigendo e completando li progetto di centro educativo.

In particolare abbiamo lavorato sulla definizione dei fini, missione, visione, e partire da questi e dall’analisi della realtà abbiamo tirato fuori i propositi per i prossimi cinque anni. Da un brainstorming che ci aveva dato 25 propositi abbiamo fatto il setaccio e siamo scesi a 10, e penso che con questi dieci lavoreremo.

Dopodomani ci tocca passare dai propositi generali alla pianificazione annuale.

Abbiamo iniziato oggi con le varie presentazioni la settimana di preparazione del nuovo anno scolastico. Ci passeremo una settimana lavorando su Progetto di centro e planificazione. Senza fretta, ma lavorando sodo.

Mercoledì avremo il ritiro, e ci aiuteranno con le loro riflessioni don Franco, padre Isidro e padre Juan Francisco.

Quest’anno avremo due maestri nuovi: Agustín, dell’area di matematica, e Ana, una ragazza haitiana amica di suor Cristina. Benvenuti nella nostra équipe!

Suor Cristina, a sua volta, quest’anno lavorerà di mattina in básica, insegnando la formazione umana e religiosa alle classi dalla quarta all’ottava.

Suor Modesta, invece, continuerà il lavoro dell’anno scorso nel liceo, con la formazione umana e religiosa in tutte le classi, e un tempo extra per l’accompagnamento spirituale dei giovani.

10:28 pm

Ancora grazie!

Un’altra volta ci siamo ritrovati davanti all’Eucaristia, ognuna delle due parrocchie, a ringraziare il Signore per la missione.

Dalle cinque alle sette di sera, un susseguirsi di vari momenti, ognuno caratterizzato da una lettura biblica e da un momento di orazioni spontanee.

Vari dei missionari hanno ringraziato per situazioni concrete che si sono loro presentate. Dany, per esempio, ha dato la testimonianza di una signora evangelica che quando si è resa conto che con i missionari andava un prete (don Roberto), non finiva più di di dire che si sentiva troppo onorata di poter ricevere un prete in casa sua. E questo nonostante fosse evangelica.

La missione parrocchiale si è conclusa con la Messa di ringraziamento.

Abbiamo presentato di nuovo al Signore i simboli della missione: i sandali, la Bibblia, il messaggio consegnato a tutte le famiglie. E insieme a loro sono stati presentati alcuni fratelli che la missione ha avvicinato alla vita parrocchiale.

Senza faville, mi sembra che questa missione ci ha aiutati a mettere in pratica la parola del Signore Risuscitato: “Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo a tutte le creature” (Mt 28). Grazie, Signore!

La stufa nuova regalata da CarmenCarmen Moro è stata fantastica: rendendosi conto che la cucinetta che avevamo aveva fatto il suo corso, ce ne ha regalato una nuova.

I piatti di Lorenzo, di Sila, delle suore, di Paola saranno ancora più deliziosi.

Grazie, Carmen! e grazie anche a te, Signore, per l’amore di questa sorella genovese!

P.S.: Non paghiamo da bere, perché la foto ha già qualche giorno (Francesco è a Genova dal giorno 3), e comunque quello che ha nel bicchiere è solo ottimo succo di frutta, naturale, non fermentato!

Oggi, venerdì, è stato l’ultimo giorno della missione parrocchiale.

Vi domanderete perché non vi ho fatto il resoconto giorno per giorno. I motivi ci sono.

Uno è che mi sono rimesso in sesto solo oggi da un brutto mal di gola con placche che mi ha costretto a fare un’iniezione di penicillina. E quindi da martedì a tutt’oggi non sono andato con la missione, hanno fatto tutto solo loro!

Un altro è quello delle visite. Gli scout del Genova 27 sono partiti martedì (ma due di loro solo ieri, e anche mercoledì ci hanno tentato), ma il giorno prima è arrivato don Franco con un altro gruppetto. Ed è bello (malattie permettendo) donar loro un po’ di tempo.

Sta di fatto che di quello che è successo nella missione in questi ultimi giorni non ho saputo niente. I prossimi giorni provvederò a chiedere a questo e a quello, e vi farò sapere le cose significative.

Nel frattempo oggi è stato, giocoforza, un giorno di lavoro per la scuola, perché lunedì comincia la settimana di preparazione con tutto il personale (l’altra settimana, precisamente il martedì 21, sì, di agosto!, inizia la docenza), e avevamo delle cose da preparare per il rinnovato Progetto di Centro Educativo che dobbiamo poi mettere a punto insieme al personale nella settimana di preparazione.

Insomma, gli impegni sono un po’ uno dietro l’altro in questo periodo. E finita la settimana di preparazione della scuola verranno poi due fine settimana di preparazione della catechesi.
Ma non mi lamento del lavoro. So che è molto peggio annoiarsi. E tra l’altro questo lavoro che faccio mi piace! e se non mi piace me lo faccio piacere.

Grazie, Signore!

Il benvenuto tocca oggi a don Franco, che è arrivato stasera accompagnato da quattro giovani della sua parrocchia!

In attesa di presentarveli meglio, date loro il benvenuto insieme a noi!

Le scolte al lavoro per la cappella de La MinaI lavori della nuova cappella de La Mina sono continuati oggi, domenica, e hanno dato una mano anche quattro dei nostri rover: Matteo Perelli, Arianna Greco, Elisa e Marta.

Dopo la Messa delle sette hanno fatto colazione, si sono cambiati e si sono recati al lavoro. Matteo ha aiutato a preparare il cemento, mentre le ragazze hanno aiutato a trovare le pietre da mettere insieme al cemento nelle fondamenta.

Matteo, stanco e sudato per il lavoroUn bel lavoro, del quale ci sentiamo orgogliosi! Bravi, ragazzi!

Il matrimonio di Francisco e MaricelaAlla Messa delle nove si sono sposati Francisco e Maricela, una coppia mezza attempata de Los Cazabes.

Già da più di sei mesi avevano deciso di vivere “separati in casa”, per vivere in comunione con Cristo. E oggi hanno detto il loro sì per sempre davanti a Dio!

Grazie, Signore Gesù!

Alcuni uomini che hanno lavorato alle fondamenta della nuova cappella del settore Nueva JerusalénGiornata di lavoro comunitario, oggi, per fare le fondamenta della nuova cappella del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina.

C’è stato qualche inconveniente perché il cemento e l’altro materiale da costruzione è arrivato tardi, ma alla fine sono riusciti a arrivare per lo meno a metà del lavoro. Tenendo in conto che oltre a fare la gettata del cemento c’era anche da preparare l’armatura delle colonne. Cosa in cui si sono cimentate Lourdes, la responsabile del settore, e Carmela, un’animatrice di comunità.

Oltre a loro hanno lavorato tutto il giorno almeno quattro uomini, e altri tre o quattro hanno fatto la mattinata.

Domani si continua, se il Signore ci aiuta finiamo ‘ste benedette fondamenta!

Lo so che non ci lascerai soli, Signore!

Non posso non fare i complimenti al clan (e noviziato) della parrocchia di Virgo Potens di Sestri Ponente che abbiamo qui con noi.

Sono veramente esemplari, per ordine, sana disciplina, buon comportamente, gusto e servizio. E portano una testimonianza bellissima di vita di chiesa!

C’è da ringraziare il Signore, e dopo di lui don Roberto che ha motivato questo campo estivo fuori dal comune.

I capi, Elena, Chiara e Paola, sono giovani ben formati, ed esprimono una testimonianza di vita cristiana matura.

Il capitolo servizio lo stanno sviluppando, in questi giorni, pulendo e pitturando buona parte delle cancellate e ringhiere della scuola primaria. Lavorano con abnegazione e con amore.

Ragazzi, siete forti! Continuate cosi!

Dopo il settore san Ramón, oggi è stato il secondo giorno del settore Nueva Jerusalén, nel barrio de La Mina. Ha questo nome (mina significa miniera) perché prima che si urbanizzasse estraevano da lì il caliche per mettere come fondo di terreni da edificare e strade.

Sia ieri che oggi la missione mi è piaciuta, anche perché ho potuto passare il tempo andando anch’io in maniera informale di casa in casa, e visitando varia gente che tempo fa venivano a Messa e che adesso si sono persi per strada.

Don Roberto con i suoi scout ci accompagnano nell’evangelizzazione – li mandiamo due a due insieme alle migliori coppie di missionari – e nella Messa serale. E sono una bella testimonianza per questa gente che pensa che a europei e americani interessino solo le spiagge dell’est del paese.

Aereo di ritorno, oggi, per Francesco Zannini.

È stato in missione sei mesi, da febbraio, vivendo con noi la passione, le gioie, e anche le ansie del lavoro. Presenza preziosa, punto di riferimento sicuro nella farmacia, al mattino, e in casa, al pomeriggio.

Buon viaggio, Francesco, e grazie per quello che hai donato qui. Il Signore ti moltiplichi quanto hai donato!

¡Hasta luego!

Il primo giorno di missione è stato vissuto nei campos di Santa Margarita e nel settore Arca de Noé della Divina Misericordia.

Qualche piccola disorganizzazione, tipica dei primi giorni. Ma il lavoro è stato fatto, e c’è stata una risposta bella da parte della gente.

Domani avremo con noi alla missione anche i nostri nuovi ospiti, che affiancheranno i missionari delle parrocchie.

Grazie, Signore!

9:43 pm

Benvenuti!!!!

Il noviziato e clan del Ge nova 27 in visita alla missionePer la gioia di mamma e papà, ecco qui la foto del Noviziato e Clan di Sestri Ponente che è appena arrivato alla missione.

Li accompagna don Roberto Ghiara, che è alla sua terza visita, e che ha coinvolto il gruppo scout di cui è assistente in questa magnifica avventura.

Benvenuti alla missione! Benvenuti al Guaricano!

Tra poche ore ci arriva un gruppo di ospiti: don Roberto Ghiara con un clan AGESCI.

Vi aspettiamo con gioia!

Ho perso praticamente tutta la mattinata dietro a una verifica del personale della scuola.

Educazione ha convocato i direttori del nostro distretto in una scuola centrale alle otto di mattina. Io sono arrivato là alle nove, ed ero il quarto. Ma il funzionario che doveva fare la verifica è arrivato alle dieci e mezza. Alle undici e qualcosa ho finito e me ne sono potuto andare.

Questa verifica dovrebbe aiutare a mettere tutti i lavoratori delle scuole al loro posto corretto nella lista del ministero. Infatto fino ad oggi molti lavorano in una scuola ma risulta che sono in un’altra.

L'immancabile gita al fiume dei responsabili giovaniIl trivacco dei responsabili della pastorale giovanile a Los Cacaos si è concluso oggi in bellezza.

Al 95% si è svolto bene, direi molto meglio che l’anno scorso. Molto positiva la presenza di suor Cristina, sembrano superate le frizioni che c’erano tra due sottogruppi, e anch’io ho risolto alcune incomprensioni che c’erano state con alcune giovani. L’accoglienza poi della comunità cristiana de Los Cacaos è stata molto calorosa, cominciando dal parroco, seguendo con le piccola comunità di tre religiose, e continuando con il seminarista e con il resto della comunità.

Marcial ha condiviso con i giovani il trivacco nella sua totalità, e bisogna riconscergli il grande merito di saper stare tra di loro come persona matura ma anche come educatore saggio. Sua moglie Germania ha portato avanti la cucina con capacità e con molti sorrisi.

Oggi sono venuti con me Carmen e Radhamés, e anche don Lorenzo con Paola.

Prima di ripartire c’è stato bene un salto veloce al fiume, per la gioia di grandi e piccoli.

Sul versante negativo, la camionetta della Divina Misericordia sembra che abbia subito un danno per un mal uso dovuto a spensieratezza giovanile. Altra cosa è che avrei voluto chiaccherare con vari giovani, e non l’ho potuto fare per mancanza di tempo.

Non mi resta quindi che dire, stavolta a piena voce: Grazie di cuore, Signore!

Nella Messa del mattino abbiamo fatto il solenne invio dei missionari e degli oranti della missione che comincia domani.

All’offertorio sono stati portati i distintivi dei missionari, e sono stati benedetti. Poi alla fine sono stati consegnati ai missionari, non senza aver invocato la benedizione del Signore su di loro.

Anche gli oranti sono stati chiamati davanti all’altare, e anche per loro si è chiesta una benedizione speciale del Signore.

Domani cominciamo a visitare il settore san Ramón, i campos. Due giorni in quella che sarà la futura parrocchia di Santa Virginia.

Da domani contiamo anche sulla vostra preghiera!

I Responsabili dei Giovani al TrivaccoHo potuto fare oggi la prima visita (la seconda sarà domani) al trivacco dei Responsabili della Pastorale Giovanile.

È a Los Cacaos, un campo di San Cristobal, a due ore di macchina da casa nostra. Tra l’altro per arrivarci bisogna fare 8 km di strada sterrata su e giù per i monti.

Cristina al Trivacco dei responsabili giovaniC’è anche suor Cristina, che sta facendo un buon lavoro di entrare nel gruppo. Perché fino ad adesso non ha fatto un lavoro specifico a livello di giovani.

Ieri mattina c’è stato un mini ritiro dettato da Marcial sul discepolato, mentre nel pomeriggio hanno lavorato su come si porta avanti un gruppo giovanile.

E stamattina era il mio turno, con una catechesi sull’omosessualità e sulla dottrina della chiesa su di essa. Nel pomeriggio verifica dell’anno e prospettive per l’anno nuovo, ma ho dovuto andarmene prima che finissero per non arrivare tardi alla Messa che avevo stasera.

Il clima è molto bello, e visto che oggi non ho potuto domani devo approfittare per fare alcune chiacchere personali con qualcuno. Vi chiedo una preghiera perché questi dialoghi possano aiutarci a maturare tutti quanti. Grazie!

La nostra missione conta sulla presenza di un bel gruppo di oranti.

L’ho incontrati oggi pomeriggio, in un bel momento di formazione alla preghiera, che si è concluso con l’adorazione eucaristica e la Messa.

Una cosa che mi ha sorpreso è stata la disparità nella partecipazione delle due parrocchie: delle 150 persone, almeno due terzi erano della Divina Misericordia! Ci sono rimasto un po’ male per Santa Margarita, ma ognuno ha i suoi doni!

Gli oranti riceveranno la solenne benedizione di invio domenica mattina, ognuno nella sua parrocchia, insieme ai missionari.

La seconda puntata della formazione dei missionari si è svolta alla Divina Misericordia, presente il bel gruppo che c’era martedì a Santa Margarita. Un numero di missionari ben incoraggiante!

La puntata di oggi è stata più pratica: abbiamo analizzato come si realizzano la visita alla famiglia, e come si svolge la celebrazione di accoglienza che si fa dopo la visita, di sera, in ogni punto di ogni settore. C’è stata anche la pratica della visita, che in realtà avrebbe avuto bisogno di un po’ più di tempo.
E dopo aver finito ho anche confessato un gruppettino di gente.

10:27 pm

Dramma familiare

Il mese scorso è successo un fatto inquietante: a Ponce un uomo di trent’anni ha ferito a colpi di pistola vicino a un colmado un lontano cugino di vent’anni. Questi è stato un mese all’ospedale e poi è morto.

Ma la cosa non finisce qui. La famiglia del morto accusa una sorella dell’assassino di proteggere e di aver fatto scarcerare (pagando un ministero pubblico) il colpevole. L’hanno minacciata e hanno cercato di farla fuori, per cui Maria, la sorella – che poi è una nostra maestra – è dovuta scappare lontano dal Guaricano.

Stamattina ho visto madre, padre, nonno e sorella della vittima, e quello che mi ha colpito di più è stata la veemenza del rencore che avevano verso Maria, accusandola di aver detto che il morto era un delinquente e di aver pronunciato altre parole di sfida alla famiglia del morto. E, oltre a questo, Maria starebbe cercando di evitare che suo fratello venga messo in prigione. Tutto questo non sembra corrispondere a realtà, ma non si sa perché si è generata questa “leggenda metropolitana” e mi è stato impossibile far ragionare i familiari.

In serata, poi, Maria è venuta da me, dandomi la sua versione, a sentirla lei non ha fatto assolutamente niente che possa giustificare il desiderio di vendetta che si è sviluppato dall’altra parte.

Siamo rimasti d’accordo che, passati i giorni di lutto (finiscono domenica), chiamerò i familiari del morto insieme a Maria e a qualche altro testimone nel mio ufficio, con la speranza che si possano chiarire le cose, chiedere scusa e riconciliarsi.

Ho bisogno del tuo aiuto, Signore!

In mattinata sono stato in centro, e ho consegnato al Ministero dell’Educazione la richiesta di assunzione del personale che non è ancora pagato dallo stato.

A parte questo, oggi, così come ieri, e come continuerò i giorni prossimi, mi sono dedicato a scrivere. O meglio, a fare copia/incolla, a riordinare e ad aggiustare. Cosa? Del materiale sull’omosessualità e la dottrina della chiesa. Così come ho presentato il tema al campo adolescenti, lo farò in maniera più approfondita al bivacco dei responsabili. Sento che è un tema urgente da affrontare e da trattare con precisione, perché non tarderà molto ad arrivare anche il gay pride.

Mi centrerò in particolare, oltre che sulla dottrina della chiesa cattolica, sul Rapporto Kinsey, che può essere considerato il motore di tutti i cambi di mentalità e di costume che ci sono stati recentemente a proposito dell’omosessualità.

Il lavoro non è facile, perché la tematica è complessa, e per questo ci dedico abbastanza tempo. Voglio che i giovani capiscano bene come sono le cose.

La Missione Parrocchiale d’Agosto (che quest’anno comincia il 29 luglio) è entrata nella sua fase di preparazione immediata. Oggi abbiamo fatto il primo incontro di formazione dei missionari.

L’ho basato sul discorso del papa ai vescovi dominicani in occasione della loro visita ad limina, perché ho visto che metteva bene in luce i temi della missionarietà delle comunità cristiane. E poi abbiamo sviscerato un po’ il kerigma, nella sua articolazione che parte dall’annuncio dell’amore di Dio per arrivare, attraverso la constatazione del peccato, alla salvazione che ci viene offerta in Gesù, alla conversione e alla fede, alla vita nello Spirito e nella Chiesa.

Il numero dei missionari era superiore alle mie aspettative: più di centotrenta per le due parrocchie! Il Signore mi ha dato e ci ha dato un bel segno di amore!
Giovedì va in onda la seconda puntata!

Stasera tutt’e due le comunità parrocchiali nostre si sono messe in preghiera per preparare la missione che comincia la settimana prossima. In due settimane, da lunedì a venerdì, visiteremo tutte e 9,000 le famiglie delle due parrocchie, ogni parrocchia le sue famiglie.

L’incontro di preghiera era articolato sulle modalità dell’apostolato, basandosi principalmente su testi di san Paolo. La partecipazione è stata migliore alla Divina Misericordia che a Santa Margarita, ma è stato comunque un bel momento di spiritualità.

E io ho approfittato per confessare un po’ di gente!

I chierichetti della Divina Misericordia nell'acquaSeconda gita dei chierichetti al fiume, questa volta con quelli della Divina Misericordia. Erano poco più di una decina, la maggior parte femmine.

Hanno sguazzato, accompagnati – e vigilati – da Heriberto, Miguel Ángel ed Elvis, i nostri tre seminaristi. E c’era anche Taína, l’aspirante delle nostre suore. Ho fatto venire apposta tutti e quattro perché ci fosse un sapore vocazionale nell’attività. E prima di andarcene abbiamo anche giocato a “palla vocazione”: se non conoscete questo gioco non preoccupatevi, me lo sono inventato sul momento; praticamente consisteva en mettersi in cerchio e passarsi la palla, chi se la lasciava scappare doveva fare una domanda vocazionale a un altro.
I chierichetti della Divina Misericordia che fanno la piramide nell'acquaIl ritorno è stato abbastanza presto, perché avevo un incontro di preghiera in preparazione alla missione, e la cosa è stata provvidenziale perché appena arrivati ci ha sorpresi un acquazzone tremendo. E sarebbe stato un disastro essere per la strada, perché tutti i chierichetti erano di dietro nel cassone. Il Signore ha pensato a noi. Grazie, Signore!

Per la prima volta da quando sono qui ho avuto la gioia di fare un matrimonio nella messa principale del mattino, quella delle sette.

Si tratta di una coppia che ha già ventiquattro anni di vita insieme, finalmente si sono decisi, abbastanza all’improvviso. Lei è sorella di una nostra professoressa che nel 2001 è emigrata negli Stati Uniti.

Hanno idea di mettersi a lavorare in qualche attività parrocchiale, ma non sembrano molto costanti. Vi chiedo una preghiera per loro.

L'incontro delle commissioni parrocchiali di pastorale educativaAbbiamo avuto stamattina il primo incontro zonale di formazione per le nuove commissioni parrocchiali di pastorale educativa.

È già da più di un anno che stiamo lavorando con la commissione zonale di pastorale educativa, ed adesso otto parrocchie, una trentina di persone in tutto, hanno potuto ricevere questa formazione per iniziare il lavoro pastorale verso il mondo dell’educazione.

E veramente la Repubblica Dominicana vive una grande sfida, perché l’attenzione pastorale dalla parrocchia alla scuola è ancora molto povera, per non dire insignificante.

Con questo incontro di formazione abbiamo illustrato la necessità di fare un lavoro specifico con il mondo educativo, ed abbiamo offerto gli strumenti di base per iniziare a fare qualcosa. L’ultimo momento dell’incontro è stato l’inizio della programmazione del lavoro della commissione. Il tempo non è stato sufficiente, ma ogni commissione ha già fissato la data della prossima riunione.

Ho cercato di impostare il lavoro di queste commissioni parrocchiali in maniera che si mantengano in contatto con il parroco ma non dipendano dalla sua presenza (e a volte dai suoi umori).

Un complimento speciale alle parrocchie di Guaricano, che sono state quelle che hanno risposto in maniera più massiva!
Non siamo riusciti a chiarire perfettamente le idee a tutti, ma ho la speranza che attraverso la commissione zonale le cose diventeranno più chiare nei prossimi mesi.

E in cantiere bisognerà porre un altro incontro per le parrocchie assenti. Chiedo al Signore la grazia di poter far nascere la commissione in tutte e venticinque le parrocchie della zona.

Con le suore all'aeroporto di ManaguaStamattina l’aereo per la Repubblica Dominicana è partito da Managua prima delle otto.

Le suore, attentissime come al solito, sono venute ad accompagnarmi: suor Elena, suor Analisa e suor Carlita. E con loro anche Esperanza, una giovane orfana che vive in casa con loro.

Mi porto via dal Nicaragua il ricordo bellissimo della serenità della loro comunità, il loro spirito di preghiera, i gesti semplici di tutti i giorni con cui mi hanno fatto sperimentare una ospitalità squisita.

Grazie, Signore, per queste sorelle e per l’esperienza che ho potuto vivere!

I giovani di san Jorge che hanno partecipato al ritiro vocazionaleAbbiamo avuto la gioia di vivere un piccolo ritiro vocazionale con i giovani di san Jorge, qui in Nicaragua.

Rispetto a martedì sera mancavano alcuni, e in compenso c’era qualche faccia nuova.

Mi sono sentito in Repubblica Dominicana per il ritardo con cui i giovani sono arrivati, ma per il resto l’ho visti ricettivi e attenti. La Messa con cui abbiamo terminato è stata partecipata intensamente.

Non è mancato un momento di gioco all’inizio del pomeriggio, dove ho potuto imparare il kickball, un’incrocio tra il baseball e il calcio.

Il momento più significativo sono state i due giochi educativi che abbiamo fatto per capire cosa significa la fede: il gioco dei ciechi, in cui ognuno ha sperimentato che possiamo lasciarci guidare dal Signore; e il gioco della barella, in cui una persona si lascia cadere all’indietro mentre otto persone la accolgono nelle loro braccia: fa capire che ci si può abbandonare fiduciosi anche in situazioni dove l’istinto ci fa ritirare.

il feeling che è nato con questi ragazzi ha fatto sì che terminassi il pomeriggio girando per san Jorge in bicicletta con loro. Ed è stato istruttivo, perché mi hanno portato a un barrio povero, dove abbiamo visitato alcune famiglie.

Affido a te, Signore, quello che ho seminato in mezzo a loro, e ti ringrazio anticipatamente per i frutti che porterà la tua parola in loro!

Una cosa che scopro in questi giorni è che in Nicaragua c’è una forte devozione all’Eucaristia. Tanto forte che il giovedì mattina le Messe sono piene quasi come la domenica. E dopo la Messa si espone il Santissimo e la gente si alterna in adorazione tutto il giorno.

In questo ci danno dei punti, sia alla Repubblica Dominicana che all’Italia!

2:41 pm

Gita a Granada

Al molo di Granada, in NicaraguaLe suore del Nicaragua mi hanno portato in gita a Granada, che è la sede della loro diocesi ed è una cittadina con un certo interesse turistico.

È il secondo tour che mi fanno fare, dopo quello di ieri a vedere la spiaggia del pacifico.

A Granada la cosa più interessante sono le isolette che spuntano dal lago e che si sono originate con la materia lavica espulsa da un vicino vulcano.

Abbiamo affittato una lancha e ne abbiamo fatto un bel giro. La maggior parte delle isole, in precedenza abitate da nativi dediti alla pesca, sono state comprate da persone piene di soldi, che ne hanno fatto ville esclusive. Alcuni degli ex nativi e altra gente bisognosa lavorano per i nuovi padroni per cento dollari al mese.

I giovani di San Jorge presenti all'incontroSuor Carlita, la Brignolina giovane del Nicaragua, mi ha organizzato stasear un incontro con il gruppo giovani della sua parrocchia, San Jorge.

Ho trovato una realtà giovanile abbastanza simile a quella che abbiamo in Repubblica Dominicana, e forse con le basi religiose un po’ più solide.

Abbiamo chiaccherato su come viviamo la nostra relazione con il Signore Gesù, condividendo il momento in cui l’abbiamo scoperto, ed ho approfittato per dare qualche spunto vocazionale.
Siamo rimasti d’accordo che giovedì mattina, approfittando il giorno festivo dell’anniversario della rivoluzione sandinista, faremo un piccolo ritiro qui nella casa delle suore.

Sono in viaggio per il Nicaragua, vado a trovare le suore Brignoline che lavorano là.

Porto loro tutto l’affetto delle suore che sono con noi, le loro lettere e i loro saluti. Per loro è molto più difficile che per me entrare in quel paese, per questioni di visto.

Chiusa del Canale di PanamaLo scalo in Panama è stato molto lungo, per cui ho approfittato per visitare il famoso Canale, e nella foto potete vedere l’effetto spettacolare di una chiusa di nove metri di altezza!

Oggi il gruppo carismatico è andato a Duquesa. In queste occasioni il piccolo centro comunale dove si fa la celebrazione si riempie di gente, della comunità e anche dei campos vicini. La celebrazione invece di durare mezz’ora dura più di due ore, e la gente non si stanca!

La speranza è che a poco a poco la gente impari a gustare anche le celebrazioni e le Messe normali. Si vedono passi in avanti, ma c’è ancora molto da fare!

A tutta birra avanzano i lavori del cortile della scuolaAvanzano a tutta birra i lavori della pavimentazione in cemento del cortile della scuola.

Tanto il sindaco ha aspettato per farci questo lavoro, altrettanto velocemente (scusate il contrasto) lo stanno facendo. Ieri pomeriggio hanno cominciato, e oggi sono già a un terzo del lavoro.

Si prospetta che lo finiranno lunedì.

Grazie, Signore, era da parecchio che ti chiedevamo questo lavoro!!!

Giovani al fiume-mare, nella gita di fine campoLa tradizionale gita finale del campo adolescenti (e giovani) si è svolta a Cocolandia, una spiaggia a un’ora e mezza dal Guaricano.

Il posto era particolarmente felice per la presenza di mare e foce di un fiume.

Suor Modesta e suor Blessila nella gita di fine campo adolescentiI ragazzi sono stati in acqua in maniera praticamente ininterrotta dalle undici alle cinque di pomeriggio. E l’acqua lo meritava!

Dopo pranzo siamo andati con le suore a passarci un momento con loro. Poco tempo, ma quanto è bastato per vedere una gran serenità e un clima molto allegro.

I ragazzi alla gita di fine campo adolescentiNon ci sono stati inconvenienti di nessun tipo, sembra, e i ragazzi si sono comportati veramente bene, sotto gli occhi vigili di Marcial, di sua moglie e di alcuni altri adulti.

Una gradevole sorpresa è stato scoprire che Miguel Ángel, il seminarista, si era portato il breviario, e che prima di andare via ha coinvolto un gruppetto a dire i vespri.

C’era con noi anche Paola, la quale si è fatta un bagno tonificatore e ha passato un pomeriggio felice.

I lavori di cementare il cortile della scuolaOggi pomeriggio il sindaco ha mandato a iniziare il lavoro di fare il pavimento di cemento al cortile della scuola. Non solo: alzano anche un piccolo deposito che in precedenza fungeva da locale per i bagni.

Sembra che vogliano fare molto alla svelta, mi dicono che martedì finiscono.

Atti di pre-campagna elettorale? non so, fatto sta che risolviamo un problema annoso, che era quasi la maggior fonte di conflitto con i maestri.

Grazie, Signore!

La Messa al campo adolescentiOggi pomeriggio ho avuto la gioia di celebrare al Messa con i 130 adolescenti e giovani del campo.

Ho cercato di farne una Messa vocazionale, incoraggiato a questo anche dal fatto che una delle giovani presenti mi ha confidato che sta chiedendosi se il Signore la chiama a ciò.

L’omelia l’ho basata sulla colletta della messa per le vocazioni religiose, che chiedeva il dono della carità per tutti ma il dono della carità della speciale consacrazione per chi riceve una vocazione particolare.

Ho visto interesse, e quando alla fine dell’omelia ho invitato a esprimere in silenzio al Signore la propria disponibilità nessuno si è distratto.

Tocca a te continuare il lavoro, Signore!

Paola all'aeroporto Las AméricasÈ ritornata fra noi Paola Longhi. Dopo due anni di assenza è tornata al Guaricano, dove ritrova tante persone a cui ha voluto e vuole molto bene.

Darà una mano in cucina, oltre a rendersi disponibile per un’attenzione alle famiglie degli studenti della scuola. Paola ha alle spalle una bellissima esperienza di gruppi di autoaiuto, che le hanno donato una squisita sensibilità psicologica.

Paola con Francesco ZanniniEd è una gioia anche per noi accoglierla! Si fermerá fin verso la fine di settembre o i primi di ottobre.

Bentornata, Paola!

Il campo adolescenti in un momento di riunioneDa oggi, mercoledì, fino a sabato è in scena il campo adolescenti e giovani.

Lo facciamo nel Parque Mirador Norte, che si trova appena fuori dal Guaricano. Praticamente sono tre giorni al Parco e la gita finale.

Ogni giorno c’è una catechesi: oggi il discepolato (suor Cristina), domani l’omosessualità (io), venerdì la preghiera (una signora di un gruppo carismatico). La catechesi occupa una mezza giornata, e l’altra mezza giornata è di giochi e attività varie.

Con due dei responsabili del campoI giovani sono in tutto 125, un bel numero, grazie al fatto che la quota di partecipazione è molto bassa e praticamente copre soltanto il costo del mangiare di mezzogiorno. Da parte mia ho fatto una propaganda “sovietica” a Messa per tre domeniche dicendo agli adulti che era loro dovere mandare i figli al campo, e sembra che ha funzionato!