Stasera sono stato a trovare Belkis a casa sua. Belkis è la professoressa di scienze del liceo. Da quindici giorni è malata, non si capisce se una labirintite o un’anemia, i medici non si sono ancora messi d’accordo.
La cosa che mi ha colpito è che per un po’ Belkis mi stava raccontando che suo padre l’ha abbandonata, che non le hanno mai dato un abbraccio da piccola, non se la sono mai coccolata. E c’è di più: nella settimana che è stata all’ospedale, abbastanza male, suo papà né l’è andata a trovare, né le ha chiesto se aveva bisogno di qualcosa.
Senonché, quando ho provato a dirle che cerchi di vedere le cose belle che ha vissuto, mi ha cominciato a snocciolare tutta una serie di situazioni bellissime: studenti che non l’hanno lasciata sola, colleghe che sono state a trovarla, il fatto che quando è passata dalla primaria al liceo si sono rivelate infondate le sue paure di non farcela, ecc. ecc.
Insomma, ho visto come il Signore l’ha aiutata a passare dalla contemplazione del bicchiere mezzo vuoto alla contemplazione del bicchiere mezzo pieno.
Me ne sono andato commosso da tante cose belle che mi ha raccontato, e credo d’averla lasciata un bel po’ più serena.
Grazie, Signore Gesù!