Mi sono fatto una Via Crucis che è stata una Via Crucis!

Un po’ perché il sussidio che abbiamo usato aveva parecchi svarioni ortografici, che si sommavano agli svarioni di lettura della gente.

Poi perché lo stesso sussidio aveva bisogno di piccole correzioni liturgiche, che ho spiegato all’inizio a una persona perché le comunicasse per tempo a tutti quelli che avrebbero letto, e la metà dei lettori ha fatto come ha voluto.

E infine per la forma di predicare di quelli che commentavano il vangelo. Lascio fare a loro i commenti alle singole stazioni, anche perché io faccio poi la predica nella Messa conclusiva. Il fatto però è che, senza eccezioni, non riescono ad andare più in là di un gretto moralismo. Mi ha colpito il commento al Cireneo. Diceva più o meno così: “Quante volte passiamo al lato di una persona che soffre e non la aiutiamo!”. Poffarbacco, ma il Cireneo l’ha aiutata, perché non commenti “Ci sono tante persone che aiutano il loro prossimo, imitiamole!”? E così via le altre stazioni.

E dire che già molte volte ho spiegato a questi ministri la differenza tra predicazione moraleggiante e predicazione kerigmatica, e il fatto che la prima deve essere basata sulla seconda… Vabbé, pazienza, prima o poi riuscirò a farglielo capire!

Premio di consolazione, la Messa che abbiamo celebrato sul terreno destinato alla parrocchia nuova, che si chiamerà “Divina Misericordia”. Non sappiamo quando si costruirà, però vogliamo cominciare a usare il terreno. E così ho annunciato che la settimana prossima ci metteremo a costruire una cappella provvisoria di legno e lamiera, di 8 x 16 metri, e che presto distribuiremo le buste perché tutti possano collaborare. L’idea è di cominciare a celebrare una Messa festiva proprio lì.

Vi sapró dire!!!

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