Nel pomeriggio sono stato a Duquesa, per celebrarvi l’ultima Eucaristia.
La partecipazione è venuta crescendo durante la celebrazione, e alla fine c’erano una ventina di adulti e altrettanti bambini piccoli.
L’impressione che ho ricevuto è stata quella di trovarmi di fronte a metà delle persone sconosciute. Voglio dire che non conoscevo la maggior parte delle persone. La cosa mi rallegra, perché significa che sono gente che si sta avvicinando alla chiesa.
Al tempo stesso ho sentito una certa frustrazione, perché palesemente non avevano una nozione di cosa fosse la Messa. E ciò si notava nel fatto che non rispondevano ai dialoghi liturgici, e anche nel fatto che i bambini si muovevano molto e la cosa era normale, nessuno diceva niente.
Alla fine Selenia, che è la signora che è stata più costante nella sua vita di chiesa in tutti questi anni, ha espresso un ringraziamento a nome di tutti leggendo una poesia molto carina. E anche in questo si vedeva che c’era molto lavoro da fare, perché si percepiva che era cosa più sua che di tutti.
Chi verrà ha qui un bel terreno da continuare a dissodare!