Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

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