Alla riunione di oggi pomeriggio sui black-out abbiamo avuto con noi l’incaricato di relazioni pubbliche della compagnia distributrice di elettricità e una esecutiva di mezzo rango.
Quello che è emerso, fondamentalmente, è che se vogliamo arrivare a 24 ore al giorno di elettricità dobbiamo uscire dal programma a quota fissa con cui stiamo (una piccola parte delle famiglie) pagando l’elettricità e mettere i contatori.
Gli esecutivi dell’impresa di elettricità ci assicurano che la gente pagherà di meno, perché avendo il contatore staranno più attenti a cosa consumano, ma francamente io non ne sono convinto.
Sta di fatto che, conti alla mano, il programma attuale non ci porterà da nessuna parte.
C’è da continuare quindi un lavoro grande con la comunità intera.