Mi sono visto stasera con i responsabili dei tre gruppi di preghiera carismatica delle due parrocchie. Questi gruppi sono relativamente giovani (qualche anno di vita), a parte uno che è dei tempi di don Lino.

È stata la prima volta che abbiamo fatto questa riunione. Ho approfittato, considerando i potenziali rischi dei carismatici, per analizzare insieme la forma in cui la chiesa vuole che funzionino i laici e i gruppi ecclesiali, e devo dire che ci sono soltante poche cosette da mettere a posto. Questi gruppi hanno un senso ecclesiale molto maturo, e collaborano attivamente nella vita delle parrocchie.

Le cose che ho dovuto richiamare sono fondamentalmente due:

  1. Che a predicare mettano prefenzialmente i ministri della parola istituiti dal vescovo.
  2. Che stiano attenti a non lasciarsi andare a uno stile di preghiera emozionale, come quando, in un gruppo in particolare, la lode si trasforma in un vociferare confuso e pieno di chiasso. Oltre ad essere uno stile poco bello, è una cosa che può far propendere la gente verso le chiese evangeliche, le quali hanno tutte questo stile chiassoso.

Per il resto sono molto contento di questi gruppi, e spero che possano moltiplicarsi, perché sono uno strumento formidabile per avvicinare persone al Signore!

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