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La giornata di convivenza delle comunità apostoliche della Divina Misericordia è stata bella, me la sono goduta.
M’è piaciuta al mattino, momento in cui ho potuto fare la catechesi sulla vita di comunità, che spero la gente riesca a mettere sempre più in pratica.
M’è piacciuta al pomeriggio, anche se non ho potuto apprezzarla al 100% perché mi sono messo a confessare e ho durato tre ore confessando. Ma nel frattempo c’è stato il momento della pachanga, cioè dei numeri della gente, poi la catechesi di Teofilo sull’essere fratelli in comunità, e quindi alcune testimonianze di come il cammino nella comunità apostolica ha aiutato questa gente a cambiare il loro stile di vita. Purtroppo di tutte queste cose non ho captato quasi niente perché impegnato a confessare, ma dagli applausi e dall’attenzione che vedevo nella gente è stato molto bello.
In definitiva una giornata molto serena, un angolo di cielo. Resa bella coreograficamente dal fatto che tutti indossavano la maglietta azzurra confezionata appositamente per i membri delle comunità apostoliche della parrocchia.
Ci siamo lasciati con l’impegno di iniziare il lavoro del discepolato personale, cioè assegnare a ognuno un discepolatore, cioè una persona che li aiuti a camminare con un accompagnamento personale mensile. Tutti si sono detti entusiasti dell’idea, e spero che la possiamo realizzare presto.
Grande assente Bernarda, la responsabile del settore Espíritu Santo, rimasta in casa ad assistere suo marito malato. Già di ritorno, alle sei del pomeriggio, la notizia che era spirato.