La festa solenne di Santa Margherita di quest’anno non ha vista la presenza di un vescovo o cardinale come alcuni degli anni scorsi. In compenso, il messaggio delle letture della domenica, con il vangelo del giovane ricco, è caduto a pennello per spiegare la vocazione religiosa di Margarita. E ho anche approfittato per far capire alla nostra gente, soprattutto ai giovani e ai bambini, che il Signore può chiamarli a lasciare tutto per seguirlo, e che è qualcosa che vale la pena.

Nel pomeriggio, i giochi per i bambini nel cortile della scuola. Era stato proposto come un pomeriggio familiare, ma adulti ne sono venuti ben pochi. Circa due o trecento i bambini, impegnatissimi nei vari giochi loro proposti: fazzoletto, cerchione, corsa nei sacchi, gioco delle seggiole, ecc. La cosa più triste è stato il momento della premiazione, con un disordine tremendo completamente ingestibile: reclamavano il premio almeno il doppio di quelli che gli toccava.

Con il Consiglio Pastorale voglio fare una verifica sull’opportunità di ripetere questa esperienza pomeridiana.

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