Oggi pomeriggio avevo il battesimo di due sorelline. Il sacramento è sempre bello, ma l’aspetto umano è stato di un disordine unico.
La madre è stata la prima ad arrivare, con un quarto d’ora di ritardo, insieme alla figlia più grande di quattro anni. Poco a poco sono arrivati anche l’ex marito, l’altra figlia di un anno e mezzo, la madrina, il padrino. A metà del rito è arrivata la nonna materna e qualche altro parente.
La celebrazione è stata resa squallida dalla disorganizzazione generale. Il papà che non vedeva che c’era da stare dietro alle bambine, o che faceva finta di non vedere. La madre che non riusciva a tenere ordine in quel banco dove aveva il vestito bianco in un sacchetto di plastica, e che quando è stata l’ora di metterlo alla bambina si perdeva in tutto meno che in vestirla.
Insomma, quel battesimo mi ha fatto capire qualcosa del perché questi due giovani che avevano 22 (lei) e 19 anni (lui) si sono separati.
In compenso, al terminare la celebrazione ho potuto far qualche parola con il papà, e forse si decide a iscriversi al catechismo per fare la prima comunione. Lo stesso sembrava disposta a fare anche la mamma. Li devo accompagnare con la preghiera tutti e due! Signore, fammi vedere il loro cammino di chiesa!