Questa prima domenica senza Lorenzo è andata abbastanza liscia.
In realtà fino a sabato all’ora di cena non sapevamo chi avrebbe detto Messa alla Divina Misericordia, ma il Signore ci ha mandato il padre David, il rettore del seminario prefilosofato, e la cosa si è risolta.
In mattinata ho celebrato tre messe: le due d’orario di Santa Margarita, e la Messa del Ritiro Eucaristico: erano una quarantina i fratelli e sorelle che tre mesi fa avevano fatto il Ritiro di Evangelizzazione, e quasi tutti sono arrivati in fondo. Adesso formeranno le comunità apostoliche, per continuare a crescere nella fede.
La Messa della sera me l’ha celebrata il padre Kurian, il segretario del Nunzio, il quale si è anche fermato a cenare con noi.
Nel portarlo a casa ho avuto la triste esperienza di ricevere una botta nel paraurti posteriore: avevo rallentato a causa di un “poliziotto coricato” (così si chiamano qui i rallentatori), e chi mi seguiva non se n’è accorto e m’ha tamponato. Peggio per lui: si è fatto molti più danni di me!