I vescovi domenicani hanno reso pubblico oggi un messaggio che invita a un buon governo, e indicano vari punti concreti.
A livello della sofferenza del paese intero, dicono che sono tre le conse da affrontare subito: la crisi elettrica, la stabilità monetaria, e il recupero del valore della moneta.
Chiedono che ci sia “onestà, serietà, ordine, organizzazione, instituzionalizzazione, disciplina, rispetto assoluto degli altri, austerità, razionalità, rispetto della legge, responsabilità, dedizione ed efficacia nel lavoro, buone maniere, trasparenza in tutto, soppressione dei privilegi, solidarità, giustizia distributiva, creatività, coraggio impresariale, onorabilità nella dichiarazione e nel pago delle imposte”.
Vi domanderete: ma perché chiedono tante cose? Semplice: perché non ci sono! Il sottosviluppo è una cosa brutta ve l’assicuro!
In barba alle richieste dei vescovi, mi arrivano informazioni che a livello dell’educazione ci sono piani già fatti per togliere tutti i direttori perredeisti e sostituirli con peledeisti.
Alla stessa maniera, tutti gli impiegati degli uffici pubblici cambieranno, probabilmente martedí stesso, primo giorno lavorativo dopo la presa di possesso di Leonel. Una ragazza della parrocchia, di famiglia peledeista, è certa di iniziare a lavorare martedì in Inespre.
Non è che le cose promettono tanto bene…