Oggi la missione si è spostata al settore Emaús.
Poche famiglie: in tutto il settore sono circa 6/700, e come è stata fatta la divisione oggi ne abbiamo visitato circa 250. Così l’invito per la Messa è stato fatto per le sei invece che per le sei e mezza.
Alla Messa alcune sorprese:
- Un giovane che avevo visitato nel pomeriggio, e che ha tutti e due i bracci bendati perché in una rissa gli hanno dato vari e machetade è venuto alla Messa. Mi direte: e allora? il fatto è che questo giovane da quando l’avevano ferito non era ancora uscito di casa, e di fatto nessuno sapeva di quello che gli era successo. L’essere venuto a Messa è stato un passo ben importante.
- E poi, in prima fila, avevo anche un uomo sui 35/38 anni. Capelli mezzi lunghi, sembrava mezzo strano. Alla fine ha anche fatto una piccola testimonianza che vuole seguire il Signore. Finito tutto, un’animatrice di lì dice: “Quello è il capo della droga di questa strada: è lui che la porta e la vende”. Mi ha colpito la cosa, e sono speranzoso che il cambio possa essere reale.
Invece, una cosa mi ha rattristato: un giovane di vent’anni che è nel seminario dei salesiani, e che vive a duecento metri di dove abbiamo fatto la Messa, non si è fatto vedere, preferendo stare in casa sua dietro a dei videogiochi con i suoi amici. E la cosa mi ha rattristato ancora di più, al pensare che è a casa dai suoi da varie settimane, e che ci vuole tutta che venga a Messa. Che prete sarà nel futuro?