Oggi, al secondo incontro di formazione dei missionari, avevo una cinquantina di laici.
In tutti quelli che hanno dato la loro disponibilità sono circa 67, ma non so se tutti effettivamente porteranno avanti il lavoro.
Sono rimasto ben impressionato, oltre che dal numero, dall’amore con cui si sono preparati oggi pomeriggio.
Ho presentato loro alcune caratteristiche del servizio missionario di Gesù così come traspare dai vangeli. Poi ho dato loro venti minuti per riflettere su quello che gli si è detto, con alcune domande-guida. L’ultima domanda verteva sulla possibilità di essere inviati a fare vita da missionari in un altro paese. La maggior parte si sono detti disponibili. E non era per l’idea di venire in Italia: la prima cosa che mi ero preoccupato di dire loro è che i missionari vanno sempre a una situazione e a un luogo più povero di quello in cui vivono.
Dopo questa introduzione, abbiamo preso visione insieme del foglio del messaggio che sarà consegnato durante la visita, e poi ho ancora detto qualche parola su quello che è il kerigma e su quello che significa.
Abbiamo concluso con un’oretta di adorazione eucaristica.