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Sbobinando (26)

Martedì 26.07.05

Segretariato della comunità italiana di Santo Domingo, ufficio di Aldo Burzatta, faccia e fisico da ragazzone vitaminizzato. Capelli castani corti pettinati da un lato, fronte ampia e intonazione ottimistica nella voce; gesticola con sicurezza e sottolinea i concetti con una grande mobilità degli occhi e della bocca. Si vede che è abituato a trattare con la gente.

Siamo nella palazzina di fronte all’Ambasciata d’Italia, il posto sa di lavoro da vice-ambasciata: rapporti commerciali, pratiche di emigrazione e cose di questo genere.

Lo studio di Burzatta è piccolo: poltrona, scrivania con ampie bordature color radica, due poltroncine, un divanetto; alle pareti diplomi e fotografie, ma anche quadri con grandi disegni precolombiani in rilievo, un grande specchio divide la scrivania dalla finestra, una grande bandiera dominicana incrocia una grande bandiera italiana.

Dice il segretario: “Gli italiani qui fanno cose bellissime cose. Per esempio abbiamo l’accademia della cucina, l’associazione sommelier che questo ottobre ospiterà il congresso nazionale, sarà il primo svolto fuori dall’Italia. Il made in Italy qui è rappresentato al cento per cento, dal turismo alla cultura”.

Gli chiedo: in che rapporti siete con i missionari? Risponde: “Abbiamo ottimi contatti, ma ancora limitati, li abbiamo conosciuti tardi, vogliamo recuperare, far conoscere le attività delle missioni, come quella di Genova in Guaricano”.

Ancora: qual è l’atteggiamento delle autorità locali? “Le istituzioni locali appoggiano moltissimo queste associazioni volontarie, concedendo permessi, facilitando l’importazione di aiuti. Certo, loro non possono fare molto perché il bilancio del Paese non lo permette”.

Insomma si lasciano aiutare. Il simpatico ed efficiente Burzatta valorizza la generosità degli italiani di qui: i proprietari della storica pizzeria Vesuvio che a Natale “svuotano il ristorante e danno da mangiare ai bambini di strada”, oppure un bolognese che a Las Terrenas sta cercando di avviare “un corso di italiano per i bimbi italo-dominicani tramite la collaborazione con il Comune di Castel San Pietro che ha mandato insegnanti e tantissimo materiale”.

Non è proprio così, ma lo scopriremo più avanti.

Commenti

Buongiorno, mi chiamo Lorenza e sono diParma. Ho 36 anni e il mio desiderio è poter fare qualcosa di utile. Sto pensando seriamente di trasferirmi con il mio compagno e la nostra bambina Sofia di 8 anni, a Las Terrenas. Ho alcuni contatti sul posto ed è per questo che in agosto volevo partire per avere maggiori informazioni. Sono molto interessata al discorso della scuola e del progetto d’insegnare l’italiano ai bambini, ed ho già preparato una valigia con del materiale (penne, quaderni, libri e vestiti).
Vi chiedevo se potevo essere utile in qualche modo e come mettermi in contatto con la persona che già se ne sta occupando.
Vi lascio anche il mio numero di tel. 329 2817727
Grazie

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