Contributi del giorno sabato 12 Gennaio 2008

Oggi, sabato, ho celebrato tre Messe “prefestive” in tre comunità rurali. Sfatando il mito dell’afrocristianesimo cubano, in questi luoghi di “campo” la gente è lontanissima dalla discendenza africana tipica de La Habana. Il 95% della popolazione è bianchissima, con i capelli assolutamente lisci e tendenti al chiaro.

La cosa che più si nota, arrivando qui come prete, è l’affetto che la gente ti dà sin dal primo istante. Tutti i bambini si avvicinano per darti o ricevere un bacino sulla guancia, e anche con le donne ci si bacia, mentre con gli uomini è una stretta di mano o un abbraccio. Stesso gesto al segno di pace della Messa.

L’accoglienza più bella l’ho ricevuta in una località dove si produce ananas in gran quantità. Alla Messa tutti i bambini avevano in mano un fiore, e si sono avvicinati uno a uno a me per consegnarmelo. Alcuni adulti mi hanno invece fatto l’omaggio di ananas e guayabas.

In generale quello che si vede è che queste comunità stanno poco a poco riscoprendo il cristianesimo. Grazie a Dio, secondo quanto mi hanno detto, c’è più libertà religiosa che dieci anni fa, quando chi faceva vita di Chiesa era messo da parte nella vita sociale e lavorativa. Adesso non c’è più quell’ostilità, ma la gente è da rievangelizzare poco a poco. In realtà si vede che molti stanno tornando, e tutti mi esprimono parole di riconoscenza per i missionari e per il lavoro che portano avanti di celebrazioni, di catechesi, di vicinanza spirituale.

A prima vista la situazione della famiglia non sembra molto diversa da quella della Repubblica Dominicana. Quasi nessuno si sposa in chiesa, qualcuno in comune, e la maggior parte convivono.

Ci sono parrocchie dove l’ultimo matrimonio di una coppia di fidanzati risale a 10 anni fa. Si vedono vari matrimoni di coppie attempate, ma di giovani niente. C’è la paura di prendersi un impegno che non si sa se si sarà capaci di portare avanti.

Per i figli che crescono la prospettiva di formarsi una famiglia loro non è semplice. Farsi una casa costa troppo, il costo del cemento è uguale a quello in Repubblica Dominicana, ma qui a Cuba i salari sono troppo più bassi. E ricevere una casa dal governo non è immediato. La prospettiva più semplice per la giovane coppia è vivere nella casa dei genitori di uno dei due.