Contributi del mese di Novembre 2007

La Marcia per la VitaCon la Marcia per la Vita si è conclusa la settimana organizzata dai giovani per esprimere il diritto alla vita contro il tentativo di depenalizzare l’aborto.

L'intervista a Noni all'inizio della Marcia per la VitaAll’invito rivolto alla stampa ha risposto una televisione, che ha provveduto ad arrivare per tempo, a fare qualche intervista, e a riprendere le prime fasi della marcia. Ci hanno visti in televisione alle cinque e alle dieci di sera.

La partecipazione non è stata numerosa, ma è stata molto viva. La polizia ci ha scortati dall’inizio alla fine. Significativa la presenza dei giovani, e toccante la loro determinazione nel dire no all’aborto.
È stato con noi il segretario del nunzio, mons. Giancarlo, che ha presieduto l’Eucaristia finale nella parrocchia di Nuestra Señora del Amparo.
All'Amparo, alla fine della Marcia per la VitaAbbiamo concluso con una foto dove posano i giovani che hanno organizzato l’evento insieme alle nostre suore.

9:26 pm

Confessioni

Oggi e domani mi sono messo le confessioni della gente che sta facendo il Ritiro di Evangelizzazione. Sono già venuti un certo numero, e altri si confesseranno nei prossimi giorni.

Io mi dedico a quelli di Santa Margarita, e Lorenzo a quelli della Divina Misericordia.

Certamente rimarranno persone da confessare domenica durante il ritiro, ma non importa, l’importante è che si riescano a confessare la maggioranza durante la settimana.

Queste confessioni sono sempre molto belle: le persone hanno ricevuto molto nel ritiro, e sentono il bisogno di purificarsi e di mettere in mano del Signore il loro passato.

Grazie, Signore, perché mi doni questo ministero bellissimo!

Il governo sta mettendo un po’ di risorse nel mondo della scuola.

Ci sono arrivati altri libri, che come sempre sono da prestare agli studenti.

Sono arrivati anche una carretta, una pala, e due galloni di varichina.

A Jacagua, che sarà il centro della nuova parrocchia Santa Virginia, il governo ha ricostruito una scuola, e ha fatto un buon lavoro.

La direttrice, che è cattolica e viene a Messa, mi ha invitato a celebrare una Messa di inaugurazione, e sono andato molto volentieri.

Dopo la Messa abbiamo benedetto le aule una a una.

Come altre scuole dei dintorni, fanno al mattino le classi del secondo ciclo (dalla quinta all’ottava) e al pomeriggio quelle del primo ciclo (dalla prima alla quarta).

E, secondo la strategia di adesso del governo, hanno l’ultimo anno di asilo (l’unico che si implementa qui) che gode di spazi e risorse che globalmente sono quasi superiori a quanto usano tutte le altre classi.

Continua il mio lavoro sul programma del fondo prestiti.

Più o meno c’è già qualcosa di funzionante, ma mancano ancora tante grandi e piccole caratteristiche.

Sto dedicando a questo lavoro tutto il tempo libero.

Oggi abbiamo cominciato il Ritiro di Evangelizzazione, o meglio, i Ritiri di Evangelizzazione. Il numero di persone tra le due parrocchie è sul centinaio, e per questo i ritiri sono stati due: uno a Santa Margarita, con circa trentatré persone, e uno alla Divina Misericordia, con circa cinquantacinque.

La prima giornata è filata lisca da tutt’e due le parti.

Il Ritiro di Evangelizzazione alla Divina Misericordia Alla Divina Misericordia Marcial si è incaricato di coordinare tutta l’organizzazione, ed è lui il proclamatore principale. L’ho visto ben cosciente del suo ruolo, e ben sicuro, e ne sono contento!
Il Ritiro di Evangelizzazione a Santa MargaritaInvece a Santa Margarita la parte del leone l’ha fatta Carmen, sia organizzando, sia come prima proclamatrice. Accompagnata da Germania e dal diacono Juan Luis hanno tenuto viva l’atmosfera spirituale per tutta la giornata.
Entrambe le équipe hanno fatto quindi un ottimo lavoro! Complimenti!

Durante il giorno i parrocchiani dei vari settori si sono alternati nella preghiera nelle rispettive cappelline con l’Eucarestia esposta. Lì mi sembra che le cose siano state un po’ molle. Speriamo di far meglio domenica prossima!

Ciao a tutti! Sono felice di essere di nuovo al Guaricano!

Se avete seguito la “cronaca” dei giorni scorsi avrete visto che sono subito stato immortalato in un momento particolarmente “dolce”, ma era l’onomastico di Suor Cecilia e mi sembrava giusto renderLe omaggio (anche alla torta)!

Quest’anno purtroppo non ho la compagnia fattiva di mia figlia Francesca (motivi di studio) e dell’amico e collega Franco Reggiardo (impegni ospedalieri). Nella prima giornata si sono subito superati i 40 pazienti, che peraltro mi hanno dato una carica in più quando ricordavano Francesca e mi chiedevano sue notizie! Peraltro anche in Missione tutti chiedevano di Francesca… La prossima volta verrà solo lei !!!

La casa di AndreínaHo comunque in mente un piccolo programma extra sanitario, un video che illustri la vita quotidiana di uno scolaro del Barrio. Con Don Paolo abbiamo fatto un sopraluogo presso l'”abitazione” di una sua figlioccia, Andreína, una bambina di 13 anni che mostrerà la sua CASA, i suoi amici, la sua scuola… la sua vita al Barrio.

Ulteriori dettagli i prossimi giorni!

Andreína, Stamattina siamo stati con Paolo Dell’Erna a casa di Andreína.

Andreína è una ragazzina di dodici anni, che abbiamo scelto per “girare” un video che descriverà la vita di un bambino del Guaricano.

La sua famiglia è abbastanza povera, e al tempo stesso sono persone che vivono con dignità.

A casa sua ci siamo potuti mettere d’accordo, presente la zia di Andreína, sulle modalità del lavoro. Paolo inizierà a girare le riprese domani mattina, riprendendo vari momenti della vita nella casa, e continuerà martedì con l’ambiente scolastico e la sera.

Si profila un lavoro interessante, che penso sarà degno di essere diffuso a livello scolastico.

Forza, Paolo!

Abbiamo realizzato oggi pomeriggio il “Congresso per la Vita contro l’aborto e la delinquenza”.

C’è stata risposta sia a livello istituzionale che a livello della gente.

L'intervento appassionato del padre Jesús CastroPer quanto riguarda le istituzioni, il cardinale ha inviato il padre Jesús Castro, vicario episcopale per il clero e licenziato in bioetica, che ha tenuto la conferenza centrale.

La tavola delle autorità al Congresso per la VitaA livello del parlamento erano presenti due deputati impegnati nella lotta contro l’aborto: Ángel Gomera e Pelegrín Castillo. Entrambi hanno espresso il loro impegno di cristiani e di legislatori a favore del bambino non ancora nato.

C’era anche un pastore evangelico, che in verità mi ha stupito per la profondità delle sue parole in relazione alla giovane età.

E infine c’è stato anche il padre Luis Rosario, coordinatore nazionale della pastorale giovanile.

Il pubblico al Congresso per la VitaLa gente si è dimostrata molto sensibile: avevamo tra le duecento e le trecento persone comprendendo una buona rappresentanza di studenti.

Noni, il coordinatore dell'organizzazione dell'eventoAlla fine dell’attività ho fatto i complimenti agli organizzatori, a Noni anzitutto, e agli altri giovani che hanno lavorato con lui. Si sono fatti un bel mazzo e si sono visti i risultati.

Le attività continuano con la Messa per la Vita, domenica alle nove, con una serata di preghiera, mercoledì, e con la Marcia per la Vita finale, venerdì pomeriggio.

La cosa più bella, come ho già detto varie volte, è godersi la libertà di dire che l’aborto è un delitto e che il feto ha diritto di vivere. Cosa che purtroppo in Italia è più difficile. Mi domando se in Italia non abbiamo calato le braghe sotto la pressione di chi ci vuol far passare per retrogradi… Se lo sviluppo si misura in base a questo valore della vita, la Repubblica Dominicana è molto più sviluppata dell’italia.

Nel pomeriggio avevamo la prova di lettura con i lettori della liturgia di Santa Margarita.

Mancava parecchia gente, e in generale il livello di lettura non è molto alto. Ancora una volta ho insistito pesantemente sul preparare la lettura leggendosela ad alta voce. Si sono viste già discreti miglioramenti. E spero che continueranno.

Grazie, Signore!

L'onomastico di suor CeciliaOggi è stato l’onomastico di suor Cecilia.

Già da ieri sera le sue consorelle facevano preparativi, e all’uscire dalla stanza stamattina suor Cecilia si è scontrata con un mare di palloncini colorati.

Taína si è incaricata di preparare la graziosa composizione floreale che ha allietato la mensa.

Suor Paolina ha fatto una deliziosa torta di mele giudicata da tutti squisita.

E non è mancato un fotografo professionale che ha immortalato l’evento.

Auguri di cuore, suor Cecilia!!!

Paolo Dell'Erna con suor CeciliaÈ tornato oggi al Guaricano il dott. Paolo Dell’Erna, oculista ormai veterano del Guaricano, dopo che, circa un anno fa, insieme al dott. Franco Reggiardo avevano fatto quindici intensi giorni di visite gratuite.

Da dopodomani inizierà le visite. Ha portato con sé anche una buona quantità di occhiali nuovi e usati, giacché qui uno dei problemi è che per molti gli occhiali non sono a portata delle tasche.

Benvenuto, quindi, dott. Paolo, e grazie per il tempo che doni al Guaricano!

Da oggi nel settore Betania si fará la Celebrazione della Parola tutti i martedì sera, alla stessa maniera che negli altri settori.

Lo scopo di queste celebrazioni è quello di portare la vita della Chiesa vicino alla casa della gente. Ci si aspetta che se partecipano vicino a casa loro sia poi più facile integrarsi nella Messa in parrocchia.

Per l’occasione dell’inaugurazione ho partecipato attivamente presiedendo la Ćelebrazione Eucaristica. La gente presente era in un discreto numero, e il momento è stato allietato dalla presenza di un buon numero di bambini.

Il locale in cui si fa la celebrazione è una sala di un piccolo collegio che lavora con i figli degli haitiani: il padrone lo ha messo a disposizione con squisita generosità.

Grazie, Signore, per questa occasione in più per annunciare la tua parola.

Una buona parte dei giovani sta lavorando sodo per la prossima Settimana per la Vita, che sarà da questo venerdì al prossimo.

Noni soprattutto, ma con lui Yónatan, Leidy, Yoselín, Virginia, Hioleisy e tanti altri stanno facendo prove di recite e di canti, si preparano a decorare l’ambiente, cofermano le presenze degli invitati.

All’atto inaugurale ci sarà sicuramente il padre Jesús Castro, vicario episcopale per il clero, in rappresenzanza del cardinal Nicolás; oltre a lui due deputati, tra i quali il deputato del Guaricano più vicino alla chiesa, e i rappresentanti del sindaco e del Ministero dell’Interno.

Si sono invitate le rappresenzanze di tutte le scuola del Guaricano, e ci aspettiamo che partecipino molti dirigenti comunitari. Anche da varie parrocchie vicine ci hanno assicurato che manderanno qualcuno.

Si profila un atto iniziale meglio preparato dell’anno scorso, quando si dovette sospendere perché non ci fu una partecipazione significativa.

P., un membro della nostra comunità e di un ministero di evangelizzazione, è in carcere accusato di violenza carnale. La cosa risalirebbe a otto anni fa, e sarebbe successa con una bambina che allora aveva sette anni (!), figlia di un’amica di P. La bambina ha vissuto un mese in casa di P., il quale aveva sua moglie e i suoi figli.

Di fatto in quel tempo P. non viveva la vita né di fede né di Chiesa. P. si è avvicinato alla parrocchia circa quattro anni fa in occasione di una missione. Veniva agli incontri di accoglienza con una treccia lunga che gli cadeva sulla schiena e con gli  orecchini. Poco a poco si è reso conto che la sua vita poteva essere diversa, e ha cominciato a inserirsi nella vita della comunità. Ha fatto il Ritiro di Evangelizzazione, poi ha deciso di lasciarsi da sua moglie perché la relazione in ogni caso non era buona, e si è potuto così avvicinare ai sacramenti.

Da due anni sta facendo parte di questo ministero di evangelizzazione. Il suo ruolo è soprattutto quello di animare con la musica, perché sa suonare la tastiera. Ma gli si vede un dono per la preghiera, e la sua testimonianza di vita parla di un cammino di santità.

P. ha reagito all’accusa con certa sorpresa. Sostiene di non aver fatto niente, ma al di là di questo d’impressione è che sta vivendo questo momento di carcere non solo come una prova, ma anche come un’occasione per portare il vangelo ai carcerati.

La gente che gli è stata vicina nelle prime fasi del processo dice che di fronte a bugie evidenti P. non ha mostrato interesse di difendersi. Il ministero del quale è parte gli è molto vicino e lo va a trovare spesso.

A molti di noi sembra che, al di là del fatto che P. sia colpevole o meno, il tutto sia stato messo su dalla famiglia per estorcergli soldi. Sembra che la madre della bambina abbia detto apertamente che se le danno 125,000 pesos (l’equivalente di 4,000 euro) ritira la denuncia.

Vi farò sapere. E vi ringrazio se potete unire la vostra preghiera alla nostra.

Vi invito a leggere la storia della missione, che ho scritto in occasione della visita del nostro arcivescovo mons. Bagnasco, e che Il Cittadino di Genova ha pubblicato in parte in una pagina dedicata alla visita alla missione.

All’incontro del clero della zona eravamo abbastanza pochi: il vicario di zona, altri tre parroci (tra cui io), tre curati (tra cui Lorenzo) e quattro diaconi.

Credo che il totale dei preti della zona siamo circa quindici.

A parte il numero, abbiamo fatto il punto della campagna contro l’aborto, e soprattutto abbiamo organizzato le celebrazioni penitenziali d’Avvento. Tutte le serate, a partire dal 10 dicembre, le avrò impegnate confessando nelle varie parrocchie.

Il pranzo è stato offerto dalla parrocchia della Divina Misericordia. Leonidas e Isabel hanno fatto un sancocho memorabile! Complimenti!!!

A distanza di un mese dall’ultima riunione siamo tornati a fare il punto sui matrimoni possibili di dicembre. Insieme ai responsabili di settore e alle coppie incaricate della pastorale familiare abbiamo condiviso la situazione dell’ottantina di coppie adulte che hanno fatto il corso di preparazione in questi anni e che non si sono sposati.
Umanamente il quadro non è molto confortante: la maggior parte non sono ancora pronti. La causa più frequente è che i documenti non sono in ordine o non li hanno in mano. Sembra che vari di loro avessero in programma di andare al campo le settimane scorse a cercare i documenti, ma la tormenta Noel glielo ha impedito.

Altri sono diventati evangelici (abbiamo contato almeno una decina di persone), altri forse non hanno mai avuto troppo interesse per il matrimonio, altri si sono separati, qualcuno ha cambiato casa… A tutt’oggi sembra che i matrimoni che faremo in dicembre saranno tra i dieci e i venti.

Ma continuo a pregare, e chiedo la preghiera anche a voi, perché siano di più. Grazie! E grazie a te, Signore, che so che non mi deluderai!

Come tutti gli anni, il SINE ci ha invitati alla cena familiare che fanno in novembre.

Questa volta a presiedere la Messa c’era lo stesso Cardinale Arcivescovo Nicolás López Rodríguez, il quale nell’omelia si è profuso in espressioni di riconoscenza per il lavoro di evangelizzazione e di promozione dell’evangelizzazione che il SINE realizza.

E di fatto anche io sono loro riconoscente, perché mi hanno aiutato a strutturare il processo di evangelizzazione che portiamo avanti nelle parrocchie.

Alla cena del SINE con Wendy e Danielito e i loro figli: Lisbet, Daniel e CarlosÈ stata l’occasione per condividere qualche mezz’oretta con Wendy e con Teofilo e con le loro rispettive famiglie. Teofilo e Wendy sono quelli che ci hanno accompagnato e aiutato a strutturare il processo.

Ho avuto oggi il piacere di conoscere un prete milanese, don Elvio Banfi, di 75 anni. È qui in Repubblica Dominicana per qualche giorno, è venuto a trovare una badante che ha lavorato con lui a Gallarate per molti anni.

Purtroppo la ragione del nostro incontro non è stata molto bella: il fatto è che la macchiana in cui andava, guidata dal fratello della ex badante, ha avuto un incidente, sembra sia stata investita da un’altra, e l’autista si è rotto una gamba, mentre lui è ricoverato per accertamente. Sembra comunque che non abbia niente di rotto. Gli stanno facendo tutti gli esami per essere sicuri che non ci sia niente. L’unica cosa che gli si vede sono vari ematomi.

Tra qualche giorno dovrebbero dimetterlo dalla clinica dove è ricoverato, gli ho lasciato comunque i miei telefoni in caso abbia bisogno di qualcosa.

Sono venuto a conoscenza della questione perché mi hanno chiamato dall’ufficio missionario della Diocesi di Milano. È stato un piacere per me visitarlo e metterlo in contatto telefonico con i suoi superiori.

Stasera abbiamo avuto un incontro di formazione per lettori della Parola di Dio delle due parrocchie.

Non è che la gente non legga, è che sto cercando di alzare un po’ il livello qualitativo. E, se si riesce, conquistare qualcuno nuovo.

La cosa su cui ho insistito di più è quella di prepararsi ad alta voce la lettura, provando soprattutto le parole che meno si conoscono e i cambi di pagina. Sì, perché è comunissimo che la gente legga senza saper praticamente cosa sta leggendo.

Vi dirò se arrivano i frutti.

Non so cosa sta succedendo: a Santa Margarita non si stanno facendo battesimi di bambini piccoli. Questo mese, così come il mese scorso, ho due coppie che si stanno preparando. E gli animatori mi dicono che la gente “no está en eso“, cioè non si preoccupa per muovere le cose. Il fatto è strano, anche perché invece alla Divina Misericordia ce ne sono parecchi.

È la gente che non ha voglia di accettare l’impegno che la Chiesa propone loro, o stanno aspettando che il mio successore gli renda più facili le cose?

Vi chiedo una preghiera, anche per capire cosa sta succedendo.

Continuo a lavorare sul programma per gestire il fondo prestiti.

Purtroppo in rete non si trova niente di già fatto. L’unica cosa che ho trovato è un’applicazione fatta dalla Graham Bank, la banca dei poveri dell’India, la quale però richiede molto software che non si trova in pacchetto, e bisogna compilare dei binari, ecc. Ci ho provato per mezz’ora e poi ho lasciato perdere. È molto più facile per me produrmi un codice php su piattaforma LAMP. La piattaforma LAMP è installatabile automaticamente sull’ubuntu della parrocchia.

Non so quante ore di lavoro mi richiederà ancora. Dopo la prima fase in cui ho buttato giù il codice senza avere le idee chiare, per lo meno ora ho le idee chiare, e dedico un po’ di tempo ad aggiustare il lavoro dei primi giorni.

La moltitudine dei catechisti di Santo Domingo

Come tutti gli anni si è celebrato oggi il Día del Catequista. Tutti gli anni vede la presenza di una numero molto elevato (tre/quattro mila) di catechisti di tutte le parrocchie dell’arcidiocesi.

L’incontro è struttato con un momento di formazione al mattino, e poi nel pomeriggio varie attività, e si conclude con la Messa.

Il tutto è montato molto bene, con tanto di strumenti audiovisuali che mantengono l’attenzione su quanto si sta dicendo.

Delle nostre parrocchie hanno partecipato una cinquantina di catechisti, la metà circa del totale. Probabilmente quanti non hanno partecipato hanno trovato difficoltà a stare fuori casa dal mattino alle cinque del pomeriggio. E in tutti i casi sono contento per quelli che hanno partecipato, anche perché parlando con loro mi hanno detto che hanno imparato molte cose.

Da parte mia mi sono unito alla Messa finale, che è stata presieduta dal cardinal Nicolás López, arcivescovo di Santo Domingo.

9:38 pm

Miny del SINE

È in Repubblica Dominicana in questi giorni Miny, che è una laica messicana che è nell’équipe di servizio internazionale del SINE, il Sistema INtegrale di Evangelizzazione del defunto padre Alfonso Navarro.

Come saprete, nelle nostre parrocchie abbiamo assunto buona parte della loro metodologia, che sostanzialmente consiste nel processo di evangelizzazione centrato sui Ritiri di Evangelizzazione. E ci sta dando buoni frutti. A fine mese avremo appunto un Ritiro con un centinaio di laici.

Questa Miny, che avevo avuto occasione di ascoltare anche quattro o cinque anni fa, è una persona veramente in gamba: ha le idee chiare, e sa parlare e farsi ascoltare.

Alcuni dei nostri responsabili di settore all'incontro del SINEIl SINE ci ha invitati a partecipare con i responsabili di settore a questo incontro di incoraggiamento e motivazione.

Verso il mezzogiorno abbiamo fatto visita con suor Cristina e Marcial. E hanno subito approfittato la mia presenza per farmi presiedere l’Eucaristia dominicale.

Dopo la Messa, parlando con Miny, ho subito provveduto a invitarla nelle nostre parrocchie. Verrà giovedì pomeriggio e incontrerà i membri delle Comunità Apostoliche. Vi saprò dire!

Toccava stamattina la riunione mensile con i laici della zona. Di per sé ci sono molte aree pastorali, per ognuna delle quali ogni parrocchia dovrebbe mandare un laico, ed ogni è accompagnata (in teoria) da un prete della zona. Dico “in teoria” perché la media dei preti presenti è di quattro su un totale di dodici. Il vicario di zona è sempre presente, e sta facendo un buon lavoro.
L’area di cui mi occupo è la pastorale educativa, aiutando le parrocchie ad avere una sensibilità verso i centri educativi del loro territorio.

Di ventotto parrocchie della zona ne avevo presenti solo quattro, ma abbiamo approfittato per mettere in programma un momento di formazione che possa aiutare a partire le parrocchie che ancora non l’hanno fatto.

E comunque la maggior parte del tempo l’abbiamo passata riuniti tutti insieme, ascoltando le lamentele che molti laici aveveno circa il fatto che il loro parroco non ha voglia di mettersi dietro a questo lavoro zonale, che altri preti come molti laici snobbano il terzo piano pastorale, ecc. Pur nello stile lamentativo è stata positiva, perché è andata a finire sul discorso “più che lamentarci facciamo quello che è alla nostra portata”, che spero che tutti i presenti abbiano fatto suo.

Il ritiro è finito a mezzogiorno, e sono rientrato in parrocchia.

Como sempre, c’era un bel po’ di lavoro arretrato, che ho cercato di mettere a posto il più alla svelta possibile.

All’arrivo al mio ufficio ho trovato fuori dalla porta una montagna di vestiti, frutto di una raccolta fatta dai giovani per la gente colpita dalla tormenta tropicale. Due ore dopo non c’era più niente, segno che hanno trovato la maniera di farla arrivare a qualche destinazione conveniente.

11:03 pm

Senza parole…

Gli esami positivi del paratifo… ma non c’è da preoccuparsi. Sono in piedi, vivo e vegeto

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Visto che ormai è di dominio pubblico, anche qui, che la nostra missione parte, a fine anno, fa piacere ricevere da tanti confratelli espressioni di ringraziamento per l’opera realizzata dalla diocesi di Genova, e altrettanti confratelli chiedendo se è possibile chiedere una proroga.

E, al di là di questo, questi giorni sono per me la scoperta gioiosa che tanto il cardinal Nicolás come i vescovi ausiliari, come il vicario per il clero, come il vicario di zona, tutti stanno valutando e pensando quale può essere la maniera migliore di portare avanti il lavoro svolto da noi.

L’idea generale è che nella nostra casa viva una comunità di preti diocesani che si incarichino di tutte (ormai sono già cinque) le parrocchie del Guaricano. Nel frattempo, si sta cercando un prete che abbia capacità e voglia di buttarsi nel lavoro della scuola, che viene riconosciuto come una cosa importante, che non si può permettere che si perda. E anche questo mi fa percepire ancora di più l’apprezzamento per il lavoro di Genova.

Andiamo via, ma abbiamo lasciato una traccia. E la Chiesa di Santo Domingo ce lo riconosce.

Grazie, Signore!

Rimango sempre meravigliato, quando partecipo a questi ritiri, di vedere la gioia di tanti volti di confratelli, contenti della loro vita e del loro ministero.

E ringrazio il Signore perché anche a me da la gioia di servirlo e di servire la chiesa.

Questo ritiro sacerdotale mi fortifica nella mia vocazione. E anche il fatto che lo stia predicando il cardinal Nicolás mi fa sentire la vicinanza di questo pastore.

Con mons. Amancio Escapa, vescovo ausiliare di Santo DomingoOggi pomeriggio, prima di iniziare l’istruzione, gli ho messo in mano la mia macchina fotografica, e mi sono fatto fare una foto con il vescovo ausiliare (la potete vedere qui al lato). Istintivamente tutta l’assemblea sacerdotale si è aperta in un sorriso colmo di semplicità, allo scoprire l’umorismo di un cardinale che fa una foto a un vescovo e a un prete. E ho benedetto il Signore per questa situazione in cui mi trovo a vivere.

Grazie, Signore!

8:31 pm

Al ritiro

Dal ritiro vi aggiorno sulla situazione.

Dei 150 preti diocesani, neocatecumeni e religiosi che lavorano in diocesi ci siamo circa cinquanta o sessanta. L’assenza di vari si spiega probabilmente con l’impegno di aiutare la gente alluvionata. Altri… boh.

A dare il ritiro c’è il cardinal Nicolás, il quale si sta basando sul documento finale della Quinta Conferenza di Aparecida. È l’occasione per leggere un testo che probabilmente sarebbe rimasto in molti cassetti, ed effettivamente ha spunti molto belli e importanti.

L'arrivo di suor Cecilia e suor PaolinaSono arrivate stasera dall’Italia suor Cecilia e suor Paolina. La prima rientrerà in Italia tra un mesetto con Taína, la seconda si fermerà qui.

Benvenute! Suor Modesta, suor Blessila e suor Cristina sono anche loro felicissime del vostro arrivo! Siamo sicuri che vi troverete bene!

In molte scuole è ripresa l’attività. Nel paese ci sono ancora scuole occupate dalle persone che hanno perso la casa per le inondazioni, ma tutto sta lentamente tornando alla normalità.

La mia salute sta migliorando, e nonostante la debolezza ho potuto dedicarmi a mettere un po’ più a punto l’applicazione web che sto preparando per gestire le finanze del fondo prestiti in vista della mia partenza.

È da un mesetto che ci lavoro nei ritagli di tempo (e a volte sottraendo tempo a cose forse meno importanti), ed è quasi funzionale nelle cose principali.

Domani spero di andare al ritiro dei preti diocesani.

1:52 pm

Ritiro

Oggi cominciava il ritiro del clero diocesano, per terminare venerdì.

Avevo in programma di andare, ma da ieri sera ho la febbre. Spero di rimettermi in sesto presto.

È venuta alla parrocchia oggi pomeriggio la gente che vive nella cañada di Ponce. Sono una trentina di famiglia a cui si è allagata la casa, e vari di loro hanno perso tutto quello che avevano.

Purtroppo, ancora più delle famiglie del “buco” de La Mina, quelle famiglie devono pensare a trasferirsi da un’altra parte. Non è facile, come mi diceva una di loro, Mamín, una signora quasi anziana di una sessantina d’anni: “Ho comprato questo pezzetto di terra a Fausto” (un proprietario locale) “e qui ho potuto costruire con moltissimo sforzo qualcosa. Riesco a malapena a mettere insieme i soldi per mangiare. Dove vado?”.

Aiutare queste famiglie non sarà facile. Anzitutto perché non è giusto aiutarli a ricostruirsi una vita lì dove sarà sempre in pericolo. E poi per il rischio assistenzialismo. È notorio, in questo paese, che i poveri vanno a vivere in posti malsani e pericolosi con la speranza che un giorno qualcuno (normalmente il governo) dia loro un pezzo di terra in una posizione migliore.

A questo proposito il governo sta dicendo che risolverà il problema di tutti posti abitati non abitabili, e lo risolverà definitivamente. Come? vedremo.

1:37 pm

Solidarietà

Passata l’emergenza, la comunità cristiana comincia a organizzare gli aiuti.

Un piccolo gruppetto di giovani di Santa Margarita ha fatto stamattina il giro dei negozi di alimentari chiedendo un aiuto per le famiglie a cui si è allagata la casa. E hanno raccolto parecchio!

Anche il settore Nueva Alianza sta raccogliendo soprattutto viveri, che consegneranno oggi stessi alle famiglie più disastrate.

Grazie, Signore, per questa gara di solidarietà.

In missione abbiamo dei fondi per queste emergenze, stiamo vedendo quali sono gli interventi più urgenti.

Non sono ancora riuscito a produrre gli elenchi “ufficiali” dei bambini iscritti al catechismo.

Avendo circa quindici centri di catechismo è giocoforza far realizzare le iscrizioni ai catechisti, ai quali spiego come fare ma poi fanno come vogliono, o probabilmente come possono.

Alla riunione di stasera speravo che mettessimo a posto le cose, ma non c’è stato verso: tra chi non c’era, chi s’era dimenticato, e chi non è in grado di fare le cose è tutta una confusione unica.

Domenica faremo una riunione straordinaria con tutti i catechisti, con la speranza di risolvere questo nodo di Gordio.

Ci siamo riuniti stasera con le famiglie de La Mina a cui si è allagata la casa nei giorni scorsi. Sono una quarantina in tutto. Sono famiglie che da tempo vivono nel disagio, perché quasi tutto l’anno hanno la strada allagata, piena di pozzanghere. La maggior parte delle case hanno un muretto di 40/50 cm davanti alla porta per impedire che l’acqua entri in casa tutte le volte che piove.

La radice del problema sta nel fatto che vivono in un buco, quattro metri più in basso della zona circostante.

Mi chiedono una mano per ottenere dal governo o dal comune l’asfalto della strada e la realizzazione di venti pozzi filtranti.

Loro hanno l’idea che con questo si risolverà il problema, da parte mia sono convinto che risolverà il problemini di tutti i giorni, ma non impedirà che si ripetano situazioni come quella dei giorni scorsi. A mio parere l’unica vera soluzione sarebbe quella di rialzare tutte le case, annullando il piano terra e trasferendosi al secondo piano. Soltanto a questa condizione eviterebbero futuri allagamenti.
Vedremo nei giorni scorsi cosa riusciamo a muovere.

Ho girato stamattina cercando una scheda madre buona per cambiarla al server edubuntu della scuola, ma i vari grossisti girati non ce l’hanno: la settimana prossima.

I prodotti tecnologici che arrivano qui sono quelli che si vendono bene, gli altri bisogna ordinarli apposta.

La prossimità della tormenta ha fatto sì che la Messa del giorno dei Santi (che qui non è festivo) fosse mezza desolata.

Così la Adorazione Eucaristica dell’Apostolato della Preghiera del pomeriggio.

E neanche la riunione con la pastorale familiare si è potuta fare.

Potenza di una tormenta!