in questi giorni mi è venuta in mente una barzelletta stupida di quando ero piccolo. Parla di un paese dove sta piovendo a dirotto, e non smette, e l’acqua comincia a formare pozze, e poi piove ancora, e l’acqua cresce, e comincia a formare laghi e ad arrivare sopra il livello dei pavimenti, e continua a piovere, e l’acqua sale sale sale sale… e tabacchi!
E questa situazione stiamo vivendo, senza tabacchi perché qui non fuma quasi nessuno! In casa delle suore l’acqua è arrivata al livello delle ginocchia!
È la tormenta tropicale Noel, che da sabato sta scaricando acqua sul paese.
Suor Modesta stava cercando di chiamare i pompieri, per vedere se potevano fare qualcosa per ritirare l’acqua dal giardino. Ma di fatto sono impegnati in altre attività più prioritarie.
Così abbiamo cercato gente di qui che fanno il servizio di svuotare le cisterne dell’acqua. Ho trovato due pompe, e poi ne ho affittato altre due più potenti. Il risultato si vede, ma non è all’altezza delle “specifiche dichiarate” delle pompe. Quello che me le ha affittate mi ha parlato di una capacità di pompaggio di 100.000 litri all’ora, ma in realtà sembra che il valore reale sia meno della metà. Fatto sta che dal mezzogiorno, quando abbiamo messo la prima pompa, fino alle otto e mezzo di sera, siamo riusciti a portare via quindici centimetri d’acqua. Tenendo presente che l’area inondata ha una superficie di circa 3.000 metri quadrati, significa che abbiamo risucchiato circa 500 metri cubi di acqua!
La cosa bella è che tutta la gente che vive di fronte si alternavano per vedere come andavano i lavori, e molti di loro si sono uniti spontaneamente e hanno dato una mano importante. Anche i bambini, tra una nuotata e l’altra nell’acqua, aiutavano a raccogliere le foglie e i detriti che potevano tappare i filtri di risucchio delle pompe. È stata una bella manifestazione di solidarietà.
Domani si continua. Sperando che stanotte non piova, perché se piove a dirotto come la notte scorsa ci rialza il livello dell’acqua di altri venti centimetri.