Le diocesi dominicane si stanno organizzando in maniera che i preti possano avere una pensione di vecchiaia.

C’erano stati dei tentativi, più o meno timidi, e poco trasparenti, che non avevano attaccato più di tanto. Ma adesso sembra che ci sono i numeri per cominciare sul serio. A partire da ottobre tutti i preti incardinati dovranno versare un minimo di 500 pesos allo stato per la pensione di legge, e altri 2,000 pesos al mese per un fondo complementare, che sarà gestito dalla conferenza episcopale dominicana, e che è pensato in maniera che con la rendita del capitale si possano pagare 10,500 pesos (valore attuale) mensili a chi supera i 75 anni di età.

I 2,500 pesos saranno pagati non dal prete stesso, ma dall’ente (parrocchia o altro) presso cui presta servizio, e saranno quindi una forma di responsabilizzare le comunità verso una faccenda che è di giustizia verso chi si dedica a loro.

Stamattina abbiamo appreso con piacere tutte queste cose in una riunione convocata in curia. I preti presenti erano forse la metà dei preti incardinati. Ma il passa parola arriverà, credo e spero, veloce e a tutti. Alla fine dei conti i preti non hanno che da guadagnare da questa iniziativa!

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