Contributi del mese di Settembre 2007

Con Paola il giorno della gita alla Cueva de las MaravillasLa Messa di stamattina alle sette ha avuto un tocco speciale per il saluto di Paola alla comunità. Paola ha ringraziato tutti, soprattutto gli amici del gruppo di autoaiuto con i quali aveva camminato più da vicino già dalla visita scorsa. E a nome della comunità Laura, una maestra della nostra scuola, l’ha ringraziata in maniera commovente per il tempo che ha passato qui e per il lavoro svolto.

E in realtà la presenza di Paola è stata ben preziosa. Soprattutto, dal mio punto di vista, per il lavoro portato avanti insieme all’orientatrice (psicologa) della scuola. Insieme hanno visitato un gruppetto di famiglie di bambini problematici della nostra scuola, con lo scopo di aiutare le famiglie a risolvere i problemi che pregiudicavano l’apprendimento e la disciplina dei loro figli. E credo che sia stato un lavoro ben importante, per due ragioni:

  1. Perché l’orientatrice ha imparato insieme a Paola a “buttarsi” fuori dalle mura della scuola, e io credo che non smetterà di farlo, ha avuto modo di rendersi conto che ne vale la pena.
  2. Perché di fatto i vari casi che hanno visitato sono stati ricettivi, e, almeno in qualcuno, hanno visto entrambe l’inizio del miglioramento.

Chiaramente Paola, che ha una forte esperienza di lavoro con famiglie di alcolizzati e tossicodipendenti, non si illude che le cose si risolvano da un giorno all’altro. E tuttavia è felice perché ha visto la scintilla del cambio.

E un’altra cosa cosa bella, come anche le altre volte, è stato l’elemento di presenza, vivacità, dialogo, compagnia qui in casa con noi. Per me e per Lorenzo, credo anche per le suore, la presenza di Paola è stata molto significativa.

Domani sera Paola partirà con Air France, concludendo questa sua avventura dominicana così bella. Per lei e per tutti noi.

P.S.: La foto non è propiamente a Messa, è di un giorno che eravamo in gita!

9:55 pm

Evangelici

L’altra sera, stanca di sentire da due notti il “rumore” che fanno gli evangelici in riunione, sono andata a vedere da vicino di cosa si tratta.

C’era un signore in giacca e cravatta, probabilmente un ministro, che gridava istericamente. Diceva due o tre parole e poi era tutto un susseguirsi di gloria a Dios, alabanza a Dios, en su nombre.

Era fiancheggiato da qualche omone che batteva le mani ogni minuto gridando gloria a Dios.

Il pubblico, non molto numeroso, faceva anche lui la sua parte. E poi il rullo del tamburo in crescendo, ossessivo, quasi inquietante. Io non ho capito niente di quello che stava gridando ma non mi è parso cosí significativo. Dopo un po me ne sono andata… per sentirli in camera.

Domani è il mio ultimo giorno qui, e così oggi sono andata a salutare il Mar Caribe. Non mi sembra vero che non tornerò più qui. Mi vedo sfilare davanti tutte le facce familiari con cui sono stata questi 3 mesi e mi sento triste.

E poi, forse più di tutto, lasciare queste persone che sono per me una autentica famiglia in cui si discute, si prega, si ride, si fanno scherzi, in una parola ci si vuole bene.

Ciao Guaricano, non avró mai abbastanza parole per ringraziare Dio di aver potuto conoscerti.

Gli incontri che facevo gli anni scorsi per formare il personale della scuola li ho iniziati oggi.

Al mattino, catechesi sul vangelo di Marco “riciclata” dalla Settimana Biblica. Al pomeriggio, catechesi “tosta” sull’aborto, che è un tema scottante perché c’è in atto un tentativo di varie ONG straniere di chiedere la depenalizzazione.

Mi piace, anche se mi stanca abbastanza, fare lezione ai maestri e al resto del nostro personale!

Il Signore mi ha mandato stamattina un primo maestro “vero” di informatica per dare i rudimenti agli studenti delle medie.

Dico “vero”, perché i giovani che ho visto i giorni scorsi realmente non erano in condizione di assumere questo incarico.

Questo si chiama Juan Carlos, è all’ultimo anno di informatica all’università, e ha lavorato sia con Ubuntu che con OpenOffice. Si destreggia con abilità sulla tastiera, e ha anche esperienza didattica. Purtroppo può solo al mattino, ma mi ha assicurato che ha un amico che dovrebbe poter lavorare il pomeriggio.

Sei forte, Signore! E siete forti anche voi che mi avete aiutato con la preghiera!

La Settimana Biblica si è conclusa con le processioni fatte in tutti i settori e con la Messa comune.

Oltre ad avere la gente che i giorni scorsi ha ricevuto la catechesi sui sinottici avevo anche un buon gruppo di bambini della nostra scuola, che sono stati invitati all’entrata a scuola. Hanno fatto un po’ di casotto ma non importa, la loro presenza è stata molto bella.

La Messa è stata veramente bella. Prima delle letture abbiamo portato processionalmente all’altare il lezionario, che dopo il Vangelo è passato nuovamente in mezzo alla gente mentre si cantava “Viva la Bibbia, Viva la Palabra di Dio, Alleluia”.

Alla fine, ho fatto promettere ai bambini che tutti i giorni leggeranno un passo del Vangelo. Ho speranza e prego il Signore perché sia effettivamente così!
In definitiva hanno concluso la settimana con l’en plein una cinquantina di persone (parlo di Betania, dove ho fatto io la Settimana, a questi bisogna aggiungere quelli degli altri cinque centri). Per loro ci saranno dei semplici certificati in cartoncino, per attestare loro l’apprezzamento, visto che non si sono persi niente. E, in più, ci sono altri che hanno mancato qualche volta, ma che hanno partecipato con uguale amore. Anche a loro vanno i complimenti più sinceri.

Abbiamo avuto, mattina e pomeriggio, le Messe di inizio anno della scuola primaria.

In realtà non di tutta, perché ci siamo limitati alle classi dalla quarta in avanti. L’asilo, la prima, la seconda e la terza avranno nei prossimi giorni una celebrazione della parola fatta da Marcial.

Queste celebrazioni con trecento bambini e ragazzi, sono abbastanza faticose, ma sono anche momenti preziosi per trasmettere con autorità qualcosa di fondamentale. In tutte e due le celebrazioni ho cercato di picchiare sulla Messa domenicale, a cui praticamente i bambini non partecipano se i catechisti non li vanno a prendere quasi sulla porta di casa.

Dei maestri, pochi ricevono l’Eucaristia. Alcuni di loro sono conviventi, la maggior parte sono sposati in comune; una piccola frazione sono ancora single, ma poi non mi vanno a Messa la domenica per cui non fanno la comunione neanche loro.

Effettivamente, la cosa per me più difficile da accettare è che gente che dice di amare tanto il Signore sia poi così pigra in queste due cose: la messa e il matrimonio. Il retaggio della cultura locale è quello del disimpegno, di fare quello che fanno tutti. Tutte le volte che penso a queste cose devo fare quasi uno sforzo per non arrabbiarmi: “Ma come è possibile?, mi dico”. La tentazione di sentirmi frustrato su queste cose è lì tutti i giorni accovacciata alla mia porta.

Vi chiedo una preghiera perché il Signore mi aiuti a trovare un maestro per le lezioni di informatica ai ragazzi della scuola primaria.

Ho visto vari giovani, ma in generale non mi soddisfano, non hanno il dominio sufficiente della materia per insegnare ad altri.

Signore, mandami la persona giusta!

Dopo quella della scuola primaria, oggi abbiamo celebrato l’assemblea iniziale del liceo.

La cosa che mi ha colpito di più sono gli elogi al collegio che fa varia gente alla fine dell’assemblea quando si dà la parola al pubblico. Parlano dell’ordine, della disciplina, che anche se a me sembrano carenti, in realtà in confronto con gli altri collegi, e soprattutto con le scuole pubbliche, sono eccezionali.

All’assemblea Nidia ha ricalcato i punti debili dei nostri studenti: la mancanza di puntualità (tutti i giorni almeno venti ragazzi arrivano fuori tempo massimo), i cellulari che squillano in classe e che impediscono al maestro di fare lezione, il disordine causato dai pentolini con il mangiare che le famiglie mandano agli studenti che escono alle tre.

Abbiamo inoltre insistito sull’importanza che i genitori vengano al collegio una volta al mese a ricevere il tema di formazione e a dialogare con i maestri sull’andamento dei figli.

Alla fine l’Associazione dei Genitori ha invitato altri a unirsi a loro, e c’è stata una risposta positiva da parte di cinque nuovi genitori. Tra le persone attive nell’Associazione c’è anche un evangelico impegnato, il quale, contariamente a quanto direbbero la maggior parte degli evangelici di qua, si dice orgoglioso di poter dare una mano a un’istituzione cattolica.

Alla settimana biblica ho gente di tutti i tipi.

C’è Julio, il signore che si mantiene vendendo canna da zucchero con un triciclo per la strada e riciclando bottiglie usate. Si mette in prima fila, è molto interessato, e interviene facilmente se gli si chiede un’idea o un’opinione, ma finisce per parlare troppo e per dire cose sconclusionate.

C’è Milady, la mia comadre, madre di Heriberto il seminarista che è mio figlioccio di cresima. È la prima volta che partecipa in un corso di formazione. Si è battezzata a Pasqua, e l’anno prossimo farà la prima comunione. Ha voglia di capire e di entrare più a fondo nella chiesa, ma non aspettatevi che dica niente perché è molto timida.

C’è Carmen, che è ministro della parola e della comunione, che a mio parere è la più formata di tutti, a volte dà l’impressione di capire più dei due diaconi. L’ho trovata impegnata in parrocchia quando sono arrivato, e ha mantenuto una traiettoria costante e molto positiva. Se interviene in genere ci azzecca, a volte preferisco dare la parola ad altri perché gli altri hanno più bisogno di lei di provare ad esprimere quello che imparano.

C’è Noni, un giovane di diciotto anni, che si è perso il primo incontro, ma che so che adesso non mancherà più, perché è estremamente interessato alla Bibbia, e si ricorda ancora i concetti principali che ha imparato nella Settimana Biblica dell’anno scorso.

C’è Yocasta, una giovane sposa e mamma, il cui marito vive la Chiesa stando ai margini, e che mi da una mano ad annotare le presenze, in maniera che si sappia chi farà l’en plain di partecipazione; a questi si darà un certificato di frequenza. Yocasta ha un desiderio vivo di impegnarsi di più a livello di Chiesa, ma l’immaturità del marito e il fatto che non si sono ancora sposati le impedisce di muovere passi in questa direzione.

Stasera è stata la prima serata della Settimana Biblica.

Si svolge in vari posti: per Santa Margarita in Betania e nella cappella del Mamey, nei campos. Nella Divina Misericordia si svolge nella sede parrocchiale, nella scuola Guaricano Adentro, nella cappella del settore Arca de Noé e in Ponce/Chimbú.

Oltre a me danno queste istruzioni don Lorenzo, i due diaconi, Marcial e Juan Luis, e Matilde, la vicedirettrice della nostra scuola.

A Betania io ho un centinaio di persone, ce ne sono trenta/quaranta al Mamey, Lorenzo nel settore Arca de Noé e Matilde devono averne anche loro quel numero, mentre per Marcial alla Divina Misericordia non so, devo domandarglielo.

Il tema sono i vangeli, visti prima in generale e poi ognuno (i sinottici) in particolare.

C’è un bell’interesse, ma il livello di comprensione lo vedo, nonostante tutte le semplificazioni fatte, abbastanza basso. Speriamo che qualcosa rimanga.

Lo metto nelle tue mani, Signore!

11:12 am

La psicologa

In questi giorni sto facendo un lavoro molto interessante con la psicologa della scuola di base. Si chiama María, è una giovane e bella signora con 5 figli, tre suoi e due adottati.

Con lei andiamo a visitare le famiglie di bambini o ragazzini che hanno dei problemi o di apprendimento o di comportamento o familiari.

È quanto di più lontano possa essere da una psicologa italiana. È una donna di buon cuore e di buon senso, calata in questa realtà e alla fine credo più utile di una psicologa classica. Ha un po’ il concetto di fare il predicozzo ma ha la virtù di parlare molto chiaramente e senza fronzoli. In più ha molto a cuore i suoi bambini e non esita a fare tutto questo fuori delle ore di lavoro.

I problemi sono poi sempre gli stessi. Finora in tutti quelli che ho ascoltato è sempre il padre che latita. O ha abbandonato la moglie o se c’è sarebbe quasi meglio che non ci fosse.

La cosa per me sempre stupefacente è che queste madri ci accolgono a braccia aperte, anche me che sono una perfetta sconosciuta. E poi parlano, ascoltano, a volte si ha anche l’impressione di essere utili.

Anche il setting è un po’ diverso da quello classico. Qui ci sono bambini di varia età che razzolano per terra, vicine che entrano e escono ma questo non toglie nulla alla partecipazione della cosa.

A questo proposito mi viene in mente che una volta quando eravamo in missione e stavamo più o meno pregando si apre una porta e compare un uomo alquanto robusto e con uno smilzo asciugamano ai fianchi, evidentemente appena uscito dalla doccia. Quando ci ha viste si è avvicinato, ha fatto una specie di inchino, e da perfetto gentiluomo ha detto: encantado, mucho gusto, e se n’è andato. Nessuno ha battuto ciglio, abbiamo ripreso a pregare.

La festa di Santa Virginia: suore, preti, diaconi e chierichettiLe suore ci sanno fare! l’altare era bellissimo, così come impeccabile è stata la preparazione della liturgia.

E la celebrazione della solennità di Santa Virginia ha visto una bella partecipazione della gente, soprattutto di Santa Margarita.

don Paolo, suor Modesta e suor BlessilaSuor Modesta, suor Blessila, suor Cristina (scappata subito dopo la celebrazione per impegni universitari) e Taína, questa bella comunità religiosa a cui vogliamo tutti molto bene: ci siamo stretti attorno a loro, e l’amore si è sentito.

Anche vari bambini del Centro Nutrizionale hanno detto presente!

In questa prima riunione abbiamo fatto il punto del processo delle iscrizioni.

Personalmente uso la strategia di fare un incontro di preparazione per una cosa, ma poi di cercare di non farmi vedere più di tanto quando la realizzano, e poi di fare la verifica su come è andata.

Di fatto la verifica è stata abbastanza positiva. Qualche problema nel settore San Ramón, dove ci sono ancora incertezze sui catechisti e su un centro di catechesi. Ma ho speranza che la cosa si definisca presto.

L’altra metà dell’incontro l’abbiamo dedicata a preparare il primo incontro con i genitori, che sarà tra quindici giorni. Abbiamo studiato insieme la catechesi che si farà, che è una catechesi sull’aborto. La cosa bella qui è che su questo tema la iglesia è compatta, non ci sono le incertezze e i dubbi che affiorano in Italia riguardo al tema. E abbiamo la speranza che attraverso questo lavoro con la comunità potremo evitare che si legalizzi l’uccisione dei bambini nel seno della madre.

La presenza dei catechisti all’incontro è stata del 60%.

Queste Messe di inizio anno scolastico sono belle, e sono occasioni per lanciare un messaggio a tutta la comunità del centro educativo, ma sono anche faticose, perché avere in chiesa oves et boves (molti ragazzi si vedono ben lontani dalla chiesa) significa che c’è un brusio quasi costante e una facilità di distrarsi massima.

In compenso, una bella consolazione è che hanno fatto la comunione il 20% degli studenti. Bisogna considerare che a Messa viene il 5% della popolazione, e che di questi fanno la comunione la metà. I nostri studenti sono più vicini perché molti di loro sono i figli delle nostre famiglie.

Quel 20% di comunioni è quindi allo stesso tempo un risultato di un lavoro fatto e una sfida a continuare: abbiamo ancora molta strada da fare!!

Sono partiti oggi i ragazzi di Arenzano, accompagnati da don Roberto Fiscer.

Molto positiva la loro presenza qui. Hanno saputo cogliere le opportunità per incontrarsi con i nostri ragazzi, e li hanno conquistati.

Tornano a casa più ricchi, comprendendo qualcosa di più della missione della chiesa.

A presto, ragazzi!

1:50 pm

¡Adios!

Ciao a tutti… ormai siamo in partenza!

Che dire? Boh… ne avrei tante cose da dire. Come sempre, come ogni addio mi sale il magone. “Avrei potuto fare di più, stare di più…”; per me è sempre lo stesso ritornello.

Sogno il Giorno in cui non ci saranno più addii… ADIOS… quel Giorno in cui saremo tutti EN DIOS… con Dio… quel Giorno in cui finalmente si compiranno gli ARRIVEDERCI che avrò seminato lungo il cammino della vita.

Grazie Signore, perché questo Giorno noi possiamo già assaporarlo, è il tuo Giorno… la Domenica, la tua Messa! Lì ci siamo tutti, lì… chiudendo gli occhi… vediamo tutti gli uomini.

Mi chiamano… è l’ora!

Sapete, ciò che mi aiuta in questi momenti? È la promessa che mi faccio ogni mattina: guarda ogni persona che incontri… come se fosse la prima e l’ultima volta… e con quello sguardo, in pochi istanti, comunicale tutto quello che hai entro. Poi via… parti!

por la tarde...y la noche!Caro diario, ieri sera, dopo aver portato avanti il nostro lavoro di pittura, abbiamo partecipato ad un incontro con i giovani del Guaricano.

La serata è iniziata con canti e una preghiera recitata insieme, in seguito ci siamo presentati e li abbiamo ringraziati per l’ospitalità e per l’entusiasmo manifestatoci, anche loro ci hanno ringraziato e tutti speriamo di poterci rivedere un giorno.

Prima della preghiera finale abbiamo fatto una foto ricordo.

Questa mattina abbiamo partecipato alla Messa nella chiesa della Divina Misericordia, animata dai nostri amici giovani. È stato un momento di addio intenso e gioioso, tutti ci hanno augurato un buon viaggio con un caloroso abbraccio.

Terminato il momento dei saluti siamo tornati alla missione per fare colazione e per svolgere gli ultimi lavori.

Ciao Ciao ¡Hasta pronto!

2:38 pm

In città…

Caro diario…

Dopo la Messa siamo partiti con don Lorenzo per andare a visitare il centro della capitale: la Cattedrale, la Curia e la via principale… e vedere la statua di Colombo ci ha ricordato Genova!!

La nostra ultima meta è stato il mercato dove abbiamo acquistato qualche pensiero da portare a casa… poi tutti a casa per il pranzo!

Più tardi incontreremo i ragazzi del Guaricano per un momento di preghiera…

¡Adios!!

… qui siamo pronti per la cena dopo una giornata molto intensa.

Santa Messa alle 7 nella Cappella del Barrio, poi la forte esperienza al centro nutrizionale dei bambini (un pranzo caldo servito con amore) conclusa con una mega partita di pallone dove don Roberto ha insegnato l'”elastico” ai partecipanti (molto più esperti nel giocare a baseball).

Nel pomeriggio abbiamo incontrato gli animatori delle Comunitá di base (vedi articolo di don Paolo) e poi abbiamo portato avanti il lavoro del pitturare a scuola.

Ora corriamo a cena… con la TORTA DELLA ROSETTA!!!

Dio ci ama!

Questo pomeriggio i nostri ragazzi di Arenzano, guidati da don Roberto, hanno partecipato alla riunione degli animatori delle CEBs di Santa Margarita (CEB = Comunità Ecclesiale di Base).

Agli animatori hanno raccontato la vita della loro parrocchia, i loro impegni, il loro servizio fatto con gioia.

A loro volta gli animatori hanno raccontato loro l’articolazione del piano pastorale che porta avanti la parrocchia: le missioni annuali, le comunità di base, la preparazione al ritiro e il conseguente Ritiro di Evangelizzazione, con la sua catechesi di continuazione e le comunità apostoliche.

Uno scambio di esperienze, a cui hanno fatto seguito alcune domande.

Nella preghiera finale Bilma, un’animatrice ormai esperta, ha ringraziato il Signore per la comunione che possiamo vivere tra Genova e il Guaricano. E realmente è una grazia di Dio.

Come questi giovani fantastici che ci hai mandato!

Grazie, Signore!

In questa mattinata, pronti a prestare servizio nel centro nutrizionale…

Vi lascio una frase che mi ha lasciato a bocca aperta. Eravamo in una classe di catechismo di ragazzi di età fra i 15 e i 18 anni. Noi diciamo loro: “ci ha colpito la vostra accoglienza, senza nemmeno sapere chi siamo… se siamo gente buona o cattiva… ci avete accolto a braccia aperte”. Sapete cosa ha risposto una ragazza? “A noi non importa se siete santi o delinquenti… voi siete esseri umani e per questo meritate accoglienza e rispetto!!!”.

Ragazzi… se il mondo intero vivesse questa parola… se la ascoltasse chi impugna le armi o chi, con la propria oppressione, porta altri ad impugnarle, o chi relega popoli interi in baracche o peggio ancora… chi si permette di buttare via il cibo nella spazzatura quando in alcuni paesi si fa festa per un rifiuto trovato proprio lì… nella spazzatura…!!!

Sono poveri… ma ci fanno ricchi… sempre più ricchi. Sono poveri… ma sono ricchi.

Caro diario…

tutti.JPG Dopo la S.Messa delle 7 siamo partiti all’avventura con Paola e don Lorenzo verso la baia di Boca Chica!!

spiaggia1.JPG Dopo un emozionante viaggio all’aperto sul retro del furgone, siamo giunti a destinazione, e il mar dei Caraibi non ci ha deluso: spiaggia bianchissima e acqua cristallina!!…
l’ideale per un bagno spettacolare…

Inaspettate ma comunque con un certo fascino sono state le nuvolone nere che all’inizio sembravano distanti ma che in 5 minuti ci hanno raggiunti… armi e bagagli, in fuga verso casa… ma anche stavolta l’acquazzone è mancato… speriamo di partecipare alla festa dominicana per la pioggia!!

img_0707-2.JPG

Arrivati a casa, in attesa della cena, abbiamo giocato con alcuni bambini…

Buenas noches

Ho finito stamattina di preparare il materiale della Settimana Biblica, che inizierà lunedì prossimo.

Visto che oltre a me faranno queste istruzioni anche i due diaconi e vari laici, ho scritto per filo e per segno tutto quello che c’è da dire, in maniera che dovranno soltanto leggere (sperando che lo capiscano: ho cercato di renderlo più semplice possibile) quello che hanno sotto gli occhi.

In pratica lunedì sarà di introduzione ai vangeli; martedì Marco; mercoledì Matteo; giovedì Luca.

Venerdì la settimana si concluderà con le processioni: da ogni settore verranno in processione alle due parrocchie, dove celebraremo l’Eucaristia finale.

Pongo il lavoro fatto in mano del Signore adesso, così come l’ho fatto i giorni scorsi nella paziente fase di messa a punto del testo. È nelle tue mani, Signore Gesù!

L'indice del lavoro per la Settimana Biblica

mani.JPGCaro diario…

Dopo la messa delle 7, che è stata fantastica, siamo tornati a casa per la colazione e poi di corsa alla chiesa di Santa Margarita dove sono venuti a prenderci i ragazzi della Pastorale Giovanile col pulmino (o meglio “guagua”) per andare tutti insieme al rio!

Confessiamo che non tutti eravamo entusiasti all’inizio, ma appena saliti sull’autobus con altri 5 miliardi di ragazzi abbiamo cambiato idea!! La giornata è passata molto bene, alcuni di noi hanno fatto il bagno nel fiume, altri hanno imparato a ballare salsa, merengue e bachata!… qualcuno si è limitato a prendere un po’ d’ombra o sole e a gustare qualche piatto tipico.

Ovviamente i mosquitos non mancavano ma ci siamo divertiti tutti ugualmente e siamo arrivati a casa stanchissimi!!! Quindi ora “corriamo” a dormire perchè domani ci aspetta una giornata al mare… eh eh…!!!

Buenas noches a todos! un beso

I giovani presenti al ritiro dopo l'esame di maturitàOggi c’era in programma un ritiro con i nostri liceali che hanno fatto l’esame di maturità quest’anno.

In realtà avevamo programmato un ritiro di tre giorni, ma alla prova dei fatti è risultato che nessuno avrebbe potuto, e quindi abbiamo ridotto la durata.

Alla fine dei conti, di sessanta studenti hanno partecipato venticinque. Però se lo sono goduto. Molti canti, varie istruzioni, celebrazione penitenziali e confessioni (per molti dialogo) a go-gò.

Il ritiro è stato guidato dal “ministero” scaturito dai gruppi carismatici della parrocchia: e bisogna dire che hanno fatto un buon lavoro, con una buona attenzione da parte dei ragazzi.

Hanno partecipato anche l’immancabile suor Modesta la simpaticissima suor Blessila. Don Lorenzo e Paola ci hanno accompagnato al pranzo. Don Lorenzo ha anche dedicato un buon tempo alle confessioni.

Che dire? semplicemente: Grazie, Signore!

6:25 am

Buon giorno!!!

Buon giorno… o meglio… buon appetito.

Qui ci siamo appena svegliati e siamo in partenza per la Messa (ore 7).

Poi, giornata speciale: tutti al fiume con i ragazzi del Guaricano, una giornata di beneficenza il cui ricavato darà la possibilità a un ragazzo di qui di partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù a Sidney (Australia – luglio 2008).

Un saluto particolare a tutti i bambini e ragazzi di Arenzano e Genova che stanno per iniziare la scuola… Gesù è un buon compagno di banco… non dimenticatelo.

Che giornata… che buon giorno… la mattinata immersi (letteralmente) nella pittura, pomeriggio a catechismo con bambini e ragazzi (cantando “volare ohh… nel blu dipinto di blu”), sera con Santa Messa in una cappella del Barrio.

Avrei tanto da scrivervi, lascio lo spazio ai ragazzi… dico solo una cosa: Gesù è vivo!!!

Ciao, qui nel Guaricano sono le 8,50, celebrate le Lodi nella memoria di Maria Addolorata e fatta un’abbondante colazione (con il panettone genovese di Parodi portato dalla Rosetta… che tra parentesi si è portata con sé anche il lievito) ci stiamo ora dirigendo verso la scuola per terminare il lavoro di pittura della ringhiera.

Vorrei solo lasciarvi un piccolo pensiero: ieri, girando per il quartiere povero de “La Mina”, credo di aver finalmente compreso le parole di San Paolo che parlando di sé e degli altri discepoli di Gesù dice: “Siamo poveri ma facciamo ricchi molti”.

Provo a spiegarmi: nella mia vita non avevo mai visto tanta povertà ma, credetemi, ho visto… sentito… gustato… tutta la presenza di Dio! Per queste persone Dio è la vera ricchezza… la pace, la giustizia che sarà fatta, la consolazione, la compagnia, la meta! Lo si sente da tutte le parti… c’è scritto anche sui muri. Dio sta con loro, sentono Gesú che passa in mezzo alle strade sporche e fangose che costeggiano le loro baracche… proprio come 2000 fa quando discese nelle acque non certo pulite del Giordano.

Dio per loro non è contro… è con!

Invece per noi spesso non è così! Per noi, da noi… Dio lo si mette sempre sul banco degli imputati. Ogni cosa che succede è colpa sua o della sua Chiesa. Quante volte la gente, che magari ha tutto e di più, ti dice “io non credo, perché esiste la povertà, perché la gente muore di fame e Dio non fa nulla”. Ma perché questa gente non viene un po’ qui, non chiede “dov’è Dio?” ai diretti interessati!!! Non viene perché la loro presa di posizione è di comodo… perché la risposta dei poveri gli sconvolgerebbe la vita: DIO CAMMINA CON NOI… VIVE CON NOI… MUORE CON NOI… SI RIALZA CON NOI!!!

Passeggiando per il Barrio, queste persone ti fanno capire che la vera e unica ricchezza per un uomo è avere Dio, credere in lui e seguire la sua Legge. Il vero benessere è avere Dio. Sono poveri ma ti fanno capire qual’è la vera ricchezza… sono poveri ma ti fanno ricco!

9:44 pm

Tra la gente…

Pomeriggio intenso e interessante!! Ci hanno accompagnato nelle case delle persone malate, l’imbarazzo ci ha colpito ad ogni porta anche se il loro invito era caldo e sincero. la mentalità è profondamente diversa: l’ospitalità di un sorriso non manca mai nonostante la situazione disperata in cui vivono.

Ci siamo resi conto che anche solo condividendo una preghiera siamo stati importanti per loro!

La presenza di Dio viene sentita ancora di più: tutto, gioia e dolore, è amplificato al quadrato perché vivono con poco ma valorizzandolo con passione! questi incontri ci hanno dato molto..

Anna, Ledi, Gabriele

Caro diario…

Dopo pranzo, finita la mini burrasca, siamo stati accompagnati dalla mitica Lourdes in giro per il barrio “La Mina”, settore Nueva Jerusalén.

La prima tappa è stata la casa di María, coordinatrice della cura pastorale degli infermi, che ci ha guidati tra le “abitazioni” del quartiere per portare il nostro saluto ai malati.

Nonostante la loro situazione, siamo stati accolti con molta gentilezza e sorrisi, e prima di lasciare ognuno di loro abbiamo recitato tutti insieme una preghiera.

Anche qui i bambini si sono comportati come stamattina rincorrendoci per la strada per farsi fotografare e ancora una volta ci hanno sorpreso con il loro entusiasmo davanti ad una figurina regalata!!

Buenas noches!! besos

Elena, Giulia e Alice

Ecco le foto della nostra originale mattinata!!!

I bimbi della scuola del Guaricano

Girotondo con i bambini della scuola del Guaricano

Caro diario… prima delle 6 eravamo già tutti svegli, così abbiamo partecipato alla Messa delle 7 celebrata da don Roberto (ha scoperto di doverlo fare solo quando era sull’altare… ma se l’è cavata ugualmente bene con lo spagnolo!). Ci ha sorpreso molto l’accoglienza che abbiamo ricevuto alla fine della Messa: strette di mano, abbracci e baci!! Una cosa del genere in Italia ce la possiamo sognare!!

Dopo una buonissima colazione abbiamo raggiunto don Paolo alla scuola per pitturare le ringhiere… lavorando tranquilli con la compagnia di alcuni bambini affacciati alla finestra, quando ad un tratto è suonata la campanella della ricreazione e tutti i bambini gioiosi sono scesi in cortile incuriositi dalla nostra presenza… e a questo punto il nostro lavoro è stato sospeso per poterci dedicare ai nostri piccoli amici!!

Appena hanno visto la macchina fotografica di Elena le sono corsi incontro per farsi fotografare, e con entusiasmo non ci siamo tirati indietro… abbiamo partecipato ad un girotondo un po’ speciale e siamo stati tempestati di domande, peccato l’ostacolo della lingua… i bambini sono tutti molto affettuosi, e anche da loro siamo stati salutati con calorosi baci e abbracci: con la loro compagnia non abbiamo neanche sofferto il caldo!!

Purtroppo è suonata anche la seconda campanella, e tutti in fila sono tornati in classe continuando a salutarci e a voler fotografie!!

Terminata una parte del nostro lavoro, siamo tornati alla Missione per gustare il buonissimo pranzo preparato da Don Lorenzo.

Come inizio non è niente male… Alice, Elena e Giulia

8:16 am

Arrivati!

Eccomi...Ciao a tutti! Dopo un viaggio bellissimo e senza intoppi siamo arrivati a Santo Domingo ieri pomeriggio alle 15,30 (in Italia ore 21,30). All’aeroporto, ad accoglierci, don Lorenzo, Suor Modesta e Taína.

Appena giunti alla missione… doccia fresca, Santa Messa nella cappellina delle suore e poi cena preparata da don Lorenzo e Paola (con l’immancabile pesto genovese preparato dalla Rosetta di Arenzano… in viaggio con noi).

Notte tutto ok… abbiamo dormito benissimo, anche le zanzare han fatto sciopero.

Stamattina prima grande notizia: ore 7 “battesimo del fuoco” con la mia prima Santa Messa nella parrocchia… in spagnolo! È stata una sorpresa per me… chiedo “perdono” alle tante persone presenti (anche ragazzi pronti per poi andare a scuola) che hanno ben accolto il mio linguaggio misto spagnolo-genovese-italiano-latino.

I ragazzi tutto ok, sono molto felici e giá immersi in questa nuova realtá. Ora fanno colazione e poi al lavoro: pitturare le cancellate della scuola.

Consiglio pastorale fiume, stasera, a Santa Margarita, presente anche la Divina Misericordia. Il precedente consiglio pastorale era stato in gennaio, da là a qua avevamo avuto soltanto qualche riunione di responsabili di settore.

C’erano in ballo argomenti significativi: la Settimana Biblica, a fine mese, la festa patronale di Santa Margarita, che sarà il 16 ottobre, e la visita di mons. Bagnasco, pochi giorni dopo.
A proposito della visita dell’arcivescovo di Genova, ho approfittato per confermare la partenza mia e di Lorenzo per gennaio. L’ho presentata come una cosa positiva per la comunità, che ha un’opportunità di crescere e svilupparsi ancora di più.

Il gruppo di Arenzano (con Paola e senza don Roberto)Abbiamo la gioia di avere con noi don Roberto Fiscer, curato di Arenzano, insieme a otto sui giovani (e meno giovani).

Sono arrivati nel pomeriggio con il volo di Iberia, e domani mattina si inseriranno già nella vita della missione, con la messa delle 7 e poi continuando il lavoro di pittura iniziato dal gruppo di don Roberto Ghiara.

Benvenuti! e, come si dice qui, “siete a casa vostra!”.

Il card. Nicolás de Jesús López RodríguezAvevo chiamato una settimana fa il card. López al telefono, e oggi ho potuto vederlo di persona nel suo studio.

Abbiamo parlato della missione, e della prossima partenza mia e di Lorenzo.

Ho visto nel card. López la preoccupazione che il lavoro pastorale e sociale della missione possa continuare, e di questo ringrazio di cuore il Signore.

8:50 pm

Strano Paese

In questi ultimi 15 giorni che ho vissuto piuttosto male, mi è capitato di incontrare gli aspetti peggiori di questa Repubblica Dominicana. Violenza sulle donne e sui bambini, morte del tutto senza senso di una ragazza ventenne.

C’è naturalmente un altro mondo, quello che vedo quando vado in giro con gli animadores o la psicologa della scuola. Lì vedi gente povera, sì, ma che ti accoglie sempre con grande amicizia, grata a volte in maniera esagerata.

Ma quando incontri la violenza bieca, beh, è un altro paio di maniche.

L’altro ieri, per esempio, due guague (autobus privati di trasporto pubblico) qui in Guaricano cercavano di soffiarsi i clienti l’un l’altra. Fatto sta che hanno cominciato a picchiarsi, poi sono saltati fuori i machete, poi le pietre, e una donna che passava di lì è stata presa in pieno da una pietrata ed è morta all’istante.

Quasi alla stessa ora davanti alla parrocchia di Paolo è scoppiata una rissa fra due uomini. Pare che uno dei due non pagasse da tempo l’affitto all’altro. Il padrone della casa ha pensato di costringere l’altro ad andarsene scoperchiando il tetto (pare usi così, d’altronde non ci vuole molto). A questo punto sono saltati fuori i soliti machete. Un uomo che passava di lì, per interrompere la rissa ha estratto la pistola e ha sparato in aria una decina di colpi, per fortuna senza ferire nessuno.

Risultato: uno dei due, il padrone di casa, ferito, è stato portato all’ospedale, e gli altri se ne sono andati per la loro strada.

Il lato comico è che quando Paolo ce l’ha raccontato io gli ho chiesto: tu cosa hai fatto? ti sei lanciato? e lui ha risposto: lanciato?! io mi sono affacciato timidamente. E così abbiamo riso molto immaginandoci il salvatore che voleva far cessare il litigio a suon di spari.

Stasera ho presieduto l’Eucaristia nel settore della Mina, dove qualche mese fa abbiamo cominciato a fare le fondamenta della nuova cappella.

Eravamo stretti tra gli scavi e i mucchi di terra tirati fuori dagli stessi, ma è stato significativo, e ho approfittato dell’occasione, peraltro cercata appositamente, per fare presente la necessità di continuare il lavoro, e che ognuno si responsabilizzi ad aiutare e anche a cercare e ad apportare le necessarie risorse.

La partecipazione della gente, per essere una sera di giorno feriale in un settore, è stata ben significativa, circa una quarantina di persone.

Se il Signore ci aiuta, domenica 23 rimettiamo mano ai lavori!

La chiesa dominicana sta portando avanti una forte battaglia per la vita, in un momento in cui ci sono tentativi nel paese di depenalizzare l’aborto.

Di fatto la legislazione dominicana è quella degli anni cinquanta, e non contempla, grazie a Dio, nessuna forma di aborto, che è tuttora illegale, e di per sé la legge prevede pene severe per i medici che lo praticano.

L’azione di lobby di ONG internazionali finanziate altrove sta cercando di far passare l’idea che si possa permettere l’aborto per lo meno in tre casi: pericolo per la madre, infermità del feto, incesto e violenza carnale.

La chiesa è sul chi va là, e il cardinale e altri preti influenti non perdono occasione per ricordare la sacralità della vita e per denunciare le manovre dall’estero per introdurre l’aborto nel paese.

Una cosa che ha costernato abbastanza è stata una dichiarazione del presidente della Camera, che ha detto pubblicamente la settimana scorsa di essere favorevole all’aborto, e che secondo lui non si può accettare che nasca un bambino il cui nonno sia anche suo padre.

A livello concreto, la chiesa cattolica si incontra felicemente in consonanza, su questo punto, con tutte le chiese evangeliche. E di fatto si sta preparando una marcia per fine ottobre, che avrà il fine di scuotere l’opinione pubblica e i mezzi di comunicazione. Per tale manifestazione si pensa che si uniranno anche gli evangelici, la qual cosa dovrebbe migliorare anche i rapporti tra noi e loro.

Le diocesi dominicane si stanno organizzando in maniera che i preti possano avere una pensione di vecchiaia.

C’erano stati dei tentativi, più o meno timidi, e poco trasparenti, che non avevano attaccato più di tanto. Ma adesso sembra che ci sono i numeri per cominciare sul serio. A partire da ottobre tutti i preti incardinati dovranno versare un minimo di 500 pesos allo stato per la pensione di legge, e altri 2,000 pesos al mese per un fondo complementare, che sarà gestito dalla conferenza episcopale dominicana, e che è pensato in maniera che con la rendita del capitale si possano pagare 10,500 pesos (valore attuale) mensili a chi supera i 75 anni di età.

I 2,500 pesos saranno pagati non dal prete stesso, ma dall’ente (parrocchia o altro) presso cui presta servizio, e saranno quindi una forma di responsabilizzare le comunità verso una faccenda che è di giustizia verso chi si dedica a loro.

Stamattina abbiamo appreso con piacere tutte queste cose in una riunione convocata in curia. I preti presenti erano forse la metà dei preti incardinati. Ma il passa parola arriverà, credo e spero, veloce e a tutti. Alla fine dei conti i preti non hanno che da guadagnare da questa iniziativa!

Per chi non ha dimestichezza con i termini tecnici dell’informatica probabilmente il titolo è astruso, ma chi ne sa qualcosa potrà capire che ci è stata aumentata la banda della connessione internet da 128kb/s a 1.5 Mb/s, più di un fattore 10, e la cosa si nota!

Ciò sfoltirà un po’ il carico sulla connessione, che quando ci sono vari ragazzi nel nostro centro di accesso a internet si intasava, e adesso dovrebbe reggere bene.

La T1 ci è fornita dal ministero dell’educazione, ed è un vantaggio non solo per noi, che abbiamo una linea più veloce, ma anche per loro, perché la connessione precedente era basata su una tecnologia più sofisticata ed era 10 volte più cara.

E insieme alla T1 abbiamo anche una nuova linea telefonica, che provvederemo al più presto a far entrare alla nostra centrale interna.

Vi racconto questo oggi che è domenica perché per il resto non è successo niente degno di nota.

Alla riunione di stamattina delle commissioni zonali, le commissioni zonali non si sono riunite, perché l’arciprete, il padre Ramón Suero, ci ha fatto fare un ripasso di vari aspetti del Terzo Piano Pastorale.

Cose risapute, per lo meno per me che devo in parrocchia dirigere il processo, forse meno per i laici, e che per questo ogni tanto vanno ridette.

E comunque la “mia” commissione di pastorale educativa non si sarebbe riunita comunque, perché non c’era praticamente nessuno: tre parrocchie, su 25 che sono in tutto nella zona. Lavori aggiornati al mese prossimo!

Oggi ho fatto un bel po’ di lavoro di preparazione della settimana biblica, praticamente la preparazione delle istruzioni, che, oltre a me, faranno anche don Lorenzo e vari laici.

Quest’anno lavoreremo sui vangeli: una prima catechesi (lunedì) sui vangeli in generale, e poi un giorno per ognuno dei sinottici. L’ultimo giorno, venerdì, si dedica alla processione con la bibbia, che si fa in tutti i settori.

Il materiale lo sto adattando da una traccia che ho trovato sul web, devo semplificarlo e ridurlo, e fare in modo che sia chiarissimo, perché almeno qualcuno di quelli che l’avranno in mano e dovranno spiegarlo non avrà la preparazione per capire tutto quello che deve spiegare.

Sembra che tutti i computer che abbiamo tra parrocchia e scuola si siano messi d’accordo per dare problemi allo stesso tempo: a uno si è rotta una delle due schede di rete, a un altro si è danneggiato (come è possibile non lo so) il cavo usb della stampante, un altro si blocca, e non è né il monitor né la scheda video né la scheda madre, ci rimane solo da provare a cambiare la memoria.

Dorcarín, una giovane che sta facendo un corso di linux, è la incaricata di risolvere questi problemi, ma purtroppo non ha ancora né la destrezza né l’esperienza per risolverli, e quindi alla fine devo trovare il problema o darle la imboccata io. Ma spero che poco a poco si sbrogli, per la fine dell’anno deve essere in grado di mettere a posto tutto da sola.

Alla fine i cinque monelli che avevano orinato nel dispensatore d’acqua fresca del liceo sono cascati e hanno confessato.

Per loro c’è la punizione del disprezzo dei loro compagni, che hanno già provveduto a porre loro il soprannome di miones, letteralmente “piscioni”.

Adesso dovranno vendere il dispensatore d’acqua che, anche se è stato lavato, richiama troppo alla memoria la stupidaggine che vi si è fatta, e comprarne uno nuovo.

Sono appena rientrato dalla breve visita genovese, e mi hanno accolto vari problemini:

  • Alcuni nostri liceali hanno approfittato di un momento di assenza dell’incaricata del centro di accesso a internet dove stavano facendo (anche) alcune ricerche per entrare nella sala professori del liceo e versare mezzo bicchiere di orina nel dispensatore d’acqua dei maestri. Sembra che la cosa fosse rivolta non ai maestri ma all’incaricata del centro di internet. Ma la cosa più triste è che non c’è stata maniera che ammettessero la loro responsabilità. Domani faremo una riunione con Nidia, la direttrice docente, e con la direttiva dell’associazione dei nostri genitori per decidere le sanzioni.
  • La riunione della Pastorale Giovanile di stasera è stata resa tesa, almeno all’inizio, dall’atteggiamento di alcuni dei responsabili (entre essi un ex seminarista) che hanno all’ordine del giorno lamentele sul fatto che io o il diacono non diamo loro l’attenzione che si meritano, che non li ascoltiamo, ecc. Non è la prima volta che si presentano queste difficoltà, e grazie a Dio sono sempre riuscito ad essere fermo senza perdere la pazienza più di tanto e senza mancare di rispetto, spero, a nessuno. Ma la presenza di quei quattro giovani la comincio a sentire pesante e fastidiosa.

Metto tutto questo nella preghiera. Mi rendo conto di essere stato mandato qui ad evangelizzare, non a stroncare; a correggere, se necessario, non ad allontanare. Sapendo che altri usano la stessa pazienza con me.

Il mio viaggio di ritorno è stato abbastanza faticoso.

Praticamente passano quasi 24 ore da quando ci si sveglia a quando ci si sdraia. E poi la fermata di Air France a Punta Cana, con quelle due ore in più, è veramente fastidiosa. Vabbé, se penso alla maniera in cui viaggiava san Paolo, senza aerei e senza tante comodità nostre, mi rendo conto che non posso che ringraziare il Signore che in 24 ore mi fa arrivare dall’altra parte del mondo. I missionari di inizio del XX secolo ci mettevano un mese in barca…

In mia assenza, i nostri diaconi Marcial e Juan Luis hanno presieduto la Liturgia della parola di Santa Margarita delle sette di mattina, in questa domenica senza prete (Lorenzo era alla stessa ora a presiedere l’Eucaristia della Divina Misericordia).

A quanto mi sono potuto rendere conto è stato tutto ok, compresa la vendita del giornale della chiesa domenicana, del quale non è rimasta né una copia.

Oggi è il giorno in cui le parrocchie di Santa Margarita e della Divina Misericordia iniziano le iscrizioni al catechismo.

I catechisti si sono preparati con due fine settimana di formazione, e le famiglie sono state avvisate in tutti i modi, non ultimo la lettera generale che è stata consegnata a tutte le famiglie nei giorni scorsi.

La mia aspettativa è che il processo di iscrizione possa funzionare meglio che gli anni scorsi, anche i catechisti mi sembrano più coscienti.