Contributi del giorno giovedì 26 Luglio 2007

La seconda puntata della formazione dei missionari si è svolta alla Divina Misericordia, presente il bel gruppo che c’era martedì a Santa Margarita. Un numero di missionari ben incoraggiante!

La puntata di oggi è stata più pratica: abbiamo analizzato come si realizzano la visita alla famiglia, e come si svolge la celebrazione di accoglienza che si fa dopo la visita, di sera, in ogni punto di ogni settore. C’è stata anche la pratica della visita, che in realtà avrebbe avuto bisogno di un po’ più di tempo.
E dopo aver finito ho anche confessato un gruppettino di gente.

10:27 pm

Dramma familiare

Il mese scorso è successo un fatto inquietante: a Ponce un uomo di trent’anni ha ferito a colpi di pistola vicino a un colmado un lontano cugino di vent’anni. Questi è stato un mese all’ospedale e poi è morto.

Ma la cosa non finisce qui. La famiglia del morto accusa una sorella dell’assassino di proteggere e di aver fatto scarcerare (pagando un ministero pubblico) il colpevole. L’hanno minacciata e hanno cercato di farla fuori, per cui Maria, la sorella – che poi è una nostra maestra – è dovuta scappare lontano dal Guaricano.

Stamattina ho visto madre, padre, nonno e sorella della vittima, e quello che mi ha colpito di più è stata la veemenza del rencore che avevano verso Maria, accusandola di aver detto che il morto era un delinquente e di aver pronunciato altre parole di sfida alla famiglia del morto. E, oltre a questo, Maria starebbe cercando di evitare che suo fratello venga messo in prigione. Tutto questo non sembra corrispondere a realtà, ma non si sa perché si è generata questa “leggenda metropolitana” e mi è stato impossibile far ragionare i familiari.

In serata, poi, Maria è venuta da me, dandomi la sua versione, a sentirla lei non ha fatto assolutamente niente che possa giustificare il desiderio di vendetta che si è sviluppato dall’altra parte.

Siamo rimasti d’accordo che, passati i giorni di lutto (finiscono domenica), chiamerò i familiari del morto insieme a Maria e a qualche altro testimone nel mio ufficio, con la speranza che si possano chiarire le cose, chiedere scusa e riconciliarsi.

Ho bisogno del tuo aiuto, Signore!