Abbiamo avuto la gioia di vivere un piccolo ritiro vocazionale con i giovani di san Jorge, qui in Nicaragua.
Rispetto a martedì sera mancavano alcuni, e in compenso c’era qualche faccia nuova.
Mi sono sentito in Repubblica Dominicana per il ritardo con cui i giovani sono arrivati, ma per il resto l’ho visti ricettivi e attenti. La Messa con cui abbiamo terminato è stata partecipata intensamente.
Non è mancato un momento di gioco all’inizio del pomeriggio, dove ho potuto imparare il kickball, un’incrocio tra il baseball e il calcio.
Il momento più significativo sono state i due giochi educativi che abbiamo fatto per capire cosa significa la fede: il gioco dei ciechi, in cui ognuno ha sperimentato che possiamo lasciarci guidare dal Signore; e il gioco della barella, in cui una persona si lascia cadere all’indietro mentre otto persone la accolgono nelle loro braccia: fa capire che ci si può abbandonare fiduciosi anche in situazioni dove l’istinto ci fa ritirare.
il feeling che è nato con questi ragazzi ha fatto sì che terminassi il pomeriggio girando per san Jorge in bicicletta con loro. Ed è stato istruttivo, perché mi hanno portato a un barrio povero, dove abbiamo visitato alcune famiglie.
Affido a te, Signore, quello che ho seminato in mezzo a loro, e ti ringrazio anticipatamente per i frutti che porterà la tua parola in loro!