Il cortile della scuola, dove stiamo facendo i lavori di innalzamento per facilitare la fuoriuscita delle acque, si è inzuppato ieri a causa di un acquazzone notturno. È da due giorni che mi infango terribilmente le scarpe ogni volta che vi entro.

Siamo a buon punto, perché sono quasi pronti gli scalini finali, sta già funzionando da vari giorni la nuova cisterna, abbiamo pulito ieri la vasca di decantazione delle acque nere (e c’era dentro della bella roba nerissima…), e stiamo facendo la connessione tra la alla vecchia cisterna e il filtrante vecchio, che porterà al sottosuolo le acque pluviali dell’edificio del primo ciclo.

È ancora da fare il nuovo filtrante delle acque nere, e buona parte del caliche è ancora da spandere per il cortile per dare il nuovo livello. Probabilmente dovrò andare a chiederne dell’altro, in aggiunta ai sette viaggi da diciotto metri che ho già ottenuto. Se ce ne vogliono ancora due saranno in tutto 162 metri cubici quelli che si aggiungono.

La speranza poi è che il sindaco ci faccia il fondo di cemento, in maniera da sconfiggere definitivamente fango e polvere.

Siamo nelle tue mani, Signore!

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