Sono stato nel pomeriggio all’ultima celebrazione del novenario di Alexander.

Era un ragazzo abbastanza giovane, forse sui venticinque anni, viveva con sua “moglie”, e aveva due figli.

Venerdì l’altro, al tornare a casa in moto, è stato investito in pieno da una macchina con un autista ubriaco che ha fatto un sorpasso avventato.

La famiglia, nonostante non siano tanto di chiesa, hanno dato testimonianza di una notevole serenità.

La cosa triste, al di là della tristezza di questa morte “inutile”, è che l’assassino è già a piede libero. Potere dei soldi!

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